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riassunto Medea atto per atto compresi gli stasimi, Dispense di Greco

riassunto Medea atto per atto compresi gli stasimi

Tipologia: Dispense

2021/2022

In vendita dal 15/09/2022

giulia-patarnello
giulia-patarnello 🇮🇹

4.3

(6)

19 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica riassunto Medea atto per atto compresi gli stasimi e più Dispense in PDF di Greco solo su Docsity! Medea Titolo: Medea Autore: Euripide Personaggi: Medea Giasone, marito di Medea nutrice pedagogo Creonte, re di Corinto Egeo, re di Atene messaggero figli di Medea coro di donne corinzie Ambientazione: Corinto Prologo La nutrice racconta gli antefatti e parla di come tutto sarebbe andato in modo migliore se solo la nave argo non avesse mai varcato le rupi Simplegadi per andare nella Colchide e se solo la nave non fosse mai stata costruita portando così i coraggiosi eroi a salpare in cerca del vello d’oro per conto di Pelia. Perché se così fosse stato la sua signora Medea (compagna di Giasone, partita con lui) mai avrebbe navigato fino alle torri di Iolco, città da cui salparono gli argonauti, spinta dall’amore che provava per Giasone, e le vergini figlie di pelia mai sarebbero state convinte ad uccidere il padre così che lo sposo di Medea ed i suoi figli avessero dimora in Corinto, dove era amata dai cittadini quando arrivò nella loro terra esule e totalmente fedele a giasone: perché la sposa ha la certezza di una casa quando non contrasta il marito. Ma ora tutto è cambiato, e Giasone non ama più Medea. Ha invece tradito i suoi figli e la sua sposa per sposare la figlia di Creonte, signore di quella terra. Ora Medea è infelice e si sente abbandonata, rimpiange suo padre la sua patria e la sua casa che lei ha tradito per seguire l’uomo che ora la disprezza. E la presenza dei figli non la rallegra anzi li odia, e la nutrice teme che Medea mediti una terribile vendetta contro Giasone. Sopraggiunge il vecchio Aio che porta tristi notizie in quanto ha scoperto che il re Creonte, che non gradisce la presenza di Medea nel suo regno, desidera bandirli. E nel mentre dall’interno si sente Medea che piange e si dispera augurando la morte al marito traditore, ai figli dell’amante, all’amante e a se stessa. Parodo Il coro interroga la nutrice sulle condizioni di Medea e della casa che a lui è ormai diventata cara, lei risponde che questa non è più una casa in quanto letti da principe accolgono Giasone mentre Medea si strugge nel talamo e non c’è parola di amico che possa addolcirne lo spirito. Dalla casa si sente Medea disperarsi e pregare che una fiamma celeste le piombi sulla testa e la uccida così da porre fine a questa vita di sofferenze. Il coro dice a Medea di non struggersi per Giasone e di aspettare prima di chiedere queste cose agli dei, poiché così attirerà l’ira di Giove. Medea lo ignora e invoca gli dei chiedendogli di stritolare Giasone e la sposa nella loro stessa casa. Il coro chiede alla nutrice di provare a convincere Medea a mettere da parte lo sdegno e lei dice che ci proverà ma non pensa di riuscirci. Atto 1 Medea esce di casa per parlare alle donne corinzie e a queste fa un discorso in merito alla condizione delle donne in quanto per lei le donne tra tutti gli esseri viventi sono le più misere in quanto non solo devono accogliere il loro sposo, colui che è despota del loro corpo, ma non possono ovviamente ripudiarlo o separarsene in caso questo sia crudele con loro. E quanto con grande fatica si giunge al matrimonio nel caso in cui lo sposo vive di buon grado con la moglie allora la vita di questa può solo essere invidiata, ma se così non è allora meglio morire. Gli uomini dicono di proteggere le donne ma lei impugnerebbe volentieri lo scudo tre volte piuttosto che partorire anche una sola volta. Ma ciò che lei dice non si addice alle altre donne lì presenti in quanto loro hanno amici, una casa, una patria ed una vita agiata mentre lei è sola e senza patria perché suo marito l’ha rapita da una barbara terra, e non ha una madre, un padre o un fratello a cui rivolgersi. Medea chiede inoltre alle donne se conoscono qualche modo per vendicarsi di Giasone. La corifea annuncia l’ingresso di Creonte, questi dice a Medea che deve andarsene e portare con lei anche i suoi figli, e che deve affrettarsi, perché lui non tornerà a casa finché lei non sarà partita. Medea si strugge e chiede a Creonte il motivo per cui lei viene scacciata. Creonte dice che non serve provare a raggirarlo in quanto lui ha buone ragioni per ritenere che lei sia una minaccia per la sua amata figlia (nuova “sposa” di Giasone). Medea risponde che lei non è una minaccia per la figlia in quanto sebbene disprezzi il suo sposo rispetta re Creonte e si farà da parte non ostacolando le nozze di sua figlia, a patto che lei possa continuare a vivere in quelle terre. Creonte non accetta ma Medea insiste, creonte non transige e le preannuncia che se domani al sorgere del sole lei sarà ancora qui la ucciderà. Primo stasimo Il coro mette in dubbio la superiorità morale dell'uomo; dice che non è vero che le donne sono malvagie Atto 2 Entra Giasone che dice a Medea che la colpa per il suo esilio è solo sua in quanto lei ha continuato ad insultare i principi e nonostante lui mitigasse le ire dei signori alla fine lui è costretto ad esiliarla ma non la lascerà di certo senza sostanze e anche se lei lo odia lui mai potrebbe odiarla. Medea è disgustata da lui e dopo avergli rinfacciato tutto ciò che ha fatto per lui e tutte le volte in cui gli ha salvato la vita lo accusa di essere il peggiore di tutti gli uomini, gli dice che lei non ha nessuno a cui rivolgersi. Giasone le dice che lei ha guadagnato molto dalla sua sopravvivenza in quanto ora vive in ellade e non in terra barbara ed in oltre ora è considerata dotta e conosce la legge, mentre lui da fuggiasco quale era cos’altro poteva fare se non sposare la figlia del re. Il coro dice a Giasone che in ogni caso lui ha sbagliato a tradire la moglie. Medea gli dice che lui non avrebbe dovuto celebrare le nozze di nascosto bensì avrebbe dovuto dirlo ai suoi figli e a lei. Lui le risponde che se le avesse anticipato le sue intenzioni lei avrebbe ordito un sabotaggio. Medea lo incolpa della sua partenza e Giasone le risponde che la colpa è solo sua. Medea rifiuta i suoi doni e Giasone se ne va. Secondo stasimo l coro riflette su come l'amore eccessivo conduca a disgrazie. Atto 2 Medea parla con l’amico Egeo e gli racconta le sue pene inoltre gli promette che con i suoi farmaci gli permetterà di avere figli, lui accetta ma a lei non basta e gli fa giurare su tutti i numi di non scacciarla mai dalla sua terra e lui acconsente. Ora che Medea ha trovato una via di fuga può attuare il suo piano di vendetta, fingerà di essere stata persuasa da Giasone ad andarsene ma chiederà che i figli possano rimanere, quindi per addolcire la novella sposa i figli porteranno dei doni: un peplo ed una corona d’oro. Tuttavia non appena la principessa li indosserà morirà, successivamente ucciderà i suoi due figli per far soffrire Giasone e fuggirà via. Terzo stasimo Il coro esprime orrore per l'idea di Medea di compiere l’infanticidio. Quarto episodio Medea mette in atto il suo piano, Giasone acconsente a tenere con se i suoi figli e accetta i doni di Medea. Tuttavia a Medea giunge la notizia che la principessa accetta di tenere i figli e ha preso i dono, Medea è tormentata dal dubbio ma alla fine decide che Giasone deve soffrire e che quindi i suoi figli devono morire. Quarto stasimo Il coro piange la sorte della futura sposa e dei figli di Medea Quinto episodio Un messaggero dice a Medea di fuggire perché il re Creonte e la figlia Creusa sono morti. Medea gioisce nello scoprire che la sua vendetta è andata a buon fine, la principessa non voleva accettare i bambini ma una volta visti il peplo e la corona si è convinta. Se li è provati, si è ammirata nello specchio ma presto ha perso colore ed è caduta a terra in preda al veleno. La corona ha poi preso fuoco e mentre il veleno lacerava le carni della figlia il padre Creonte si era gettato su di lei toccando il peplo avvelenato e morendo anche lui. Medea allora uccide i figli mentre il coro geme per il dolore. Giasone entra deciso a farla pagare a Medea ma anche a salvare i figli dai Corinti inferociti (che accusano i figli dell’accaduto). Medea compare sul carro del sole pronta a volare via portando con se i cadaveri dei figli. Giasone si dispera alla morte dei bambini e chiede almeno di poterli seppellire ma Medea rifiuta perché vuole essere lei a celebrare il loro funerale. Giasone la maledice davanti agli dei, Medea gli rinfaccia che la colpa di tutto è sua. Quindi vola via sul carro divino, impunità, ma straziata dal dolore. Quinto stasimo È stato compiuto l'atroce delitto dei figli. Appunti:
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