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Riassunto modulo C: Balzac e la metamorfosi del personaggio moderno, Sintesi del corso di Letterature comparate

riasssunto Papa Goriot - Balzac

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

In vendita dal 25/10/2023

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Scarica Riassunto modulo C: Balzac e la metamorfosi del personaggio moderno e più Sintesi del corso in PDF di Letterature comparate solo su Docsity! Modulo C - Il modo mimetico-realistico e la metamorfosi. Balzac - Prima di parlare di Balzac, a ragione considerato uno dei padri del romanzo moderno, è necessario riprendere la nozione di modo letterario, su cui ci concentriamo quest’anno. - I generi sono istituzioni letterarie contrassegnate dall’incontro tra una sfera tematica prevalente e una forma espressiva (si veda il caso dei generi tradizionali come la tragedia di cui ci parla Aristotele, l’epica di cui ci parla Bachtin, la commedia teatrale, oppurela lirica). I modi invece sono forme profonde dell’esperienza e dell’immaginario umano, che variano nel tempo e nello spazio, ma che hanno una fondamentale funzione “modellizzante”, di costruzione emotivo-cognitiva del mondo. La nozione di modo archetipico dell’immaginario è debitrice della psicanalisi e in particolare dell’opera di Carl Gustav Jung. Secondo il critico canadese NorthropFryeil "modo letterario" consiste in una specie di codice interiorizzato nell'inconscio collettivo come una forma archetipica; secondo il critico italiano Remo Ceserani, che ha sviluppato in modo determinante questo concetto, un modo letterario è "un insieme di procedimenti retorico-formali, atteggiamenti conoscitivi e aggregazioni tematiche, forme elementari dell'immaginario storicamente concrete e utilizzabili da vari codici, generi e forme nella realizzazione dei testi letterari e artistici: ogni testo viene infatti concretamente realizzato sulla base non solo di un preciso codice linguistico e modello di genere, ma anche secondo una 'modalità' o la combinazione di varie 'modalità', fra quelle storicamente disponibili nei serbatoi dell'immaginario" [R. Ceserani, Guida allo studio della letteratura]. Per questo parliamo di modo mimetico- realistico, fantastico, epico, romanzesco, parodico… Ne parliamo perché anche nella narrazione quotidiana, come ricorda Jedlowski (riferendosi a Bachtin, v. p. 152 del saggio), e non solo nella comunicazione letteraria, usiamo modalità di rappresentazione diverse: mimetiche, parodiche, umoristiche, tragiche, grottesche, melodrammatiche… Tali modalità sono sempre in buona misura “mescolate” in ogni rappresentazione, ma spesso c’è una modalità prevalente e predominante all’interno di ogni narrazione. Il romanzo in quanto genere ibrido, che mescola e combina i contenuti e gli stili degli altri generi (come ci ha spiegato Bachtin), è per eccellenza un medium letterario che esalta le funzioni modali dell’immaginario umano; dunque troviamo romanzi a prevalenza mimetico-realistica, fantastica, comica, etc…Leggere Balzac significa entrare nella modalità mimetico-realistica (dalla porta principale, data la bravura dello scrittore francese). Guardiamo dunque ai due aspetti di questo modo di rappresentazione letteraria: l’aspetto mimetico e quello realistico. - Modo mimetico-realistico 1: la mimesi e la nozione di verosimile nella Poetica di Aristotele (360 a.C. ca): Poetica: “Compito del poeta non è dire le cose avvenute, ma quali possono avvenire, cioè quelle possibili secondo verosimiglianza o necessità (katàtòeikòskàitòanankàion). Lo storico e il poeta (…) si distinguono in questo: l’uno dice le cose avvenute, l’altro quali possono avvenire. Perciò la poesia è cosa di maggiore fondamento teorico e più importante della storia perché la poesia dice piuttosto gli universali, la storia i particolari (…) Due cause paiono aver dato vita all’arte poetica: da una parte il fatto che l’imitare (mimesi) è connaturato agli uomini fin dalla puerizia (…), dall’altra il fatto che tutti traggono piacere dalle imitazioni.” Per Aristotele vi è dunque una catena che lega mimesi (imitazione)-verosimile (eikòs)- identificazione-piacere/catarsi-conoscenza. L’attività poetico-mimetica è dunque per Aristotele, come abbiamo visto già, la fondamentale forma di conoscenza e indagine del mondo. Il modo essenziale attraverso cui la nostra specie sente, comprende e immagina il mondo. - Modo mimetico-realistico 2: il realismo e la dimensione tipica dell’ambiente e dei personaggi, come formulata dal critico e filosofo G. Lukàcs nei Saggi sul realismo (1946): “La categoria centrale della concezione letteraria realistica è il tipo, ossia quella particolare sintesi che, tanto nel campo dei caratteri, quanto in quello delle situazioni, unisce organicamente il generico e l’individuale (…) Nel tipo si fondono tutti (o in una parte sostanziale e altamente significativa) i momenti determinanti, umanamente e socialmente essenziali, di un periodo storico.” H. de Balzac Le PèreGoriot (1834) – Il realismo melodrammatico - Balzac e il progetto titanico della Comédiehumaine (1829-1850) nella Francia borghese e finanziaria della Monarchia di Luglio Dalla Prefazione della Comédie del 1842: “La prima idea della Comédiehumaine fu per me all’inizio come un sogno, come uno di quei progetti impossibili che si accarezzano e che si lasciano volare via (…) Tale idea ebbe origine da un confronto tra l’Umanità e l’Animalità (…) La società somiglia alla natura. La società non fa forse dell’uomo, a seconda degli ambiti nei quali la sua azione si dispiega, tanti uomini differenti quante sono le specie della zoologia? Le differenze tra un soldato, un operaio, un amministratore, un avvocato, un ozioso, uno scienziato, un uomo di Stato, un commerciante, un marinaio, un poeta, un povero, un prete, benché più difficili da cogliere, sono altrettanto degne di considerazione di quelle che contraddistinguono il lupo, il leone, l’asino, il corvo, lo squalo, il vitello marino, la pecora, etc… Come esistono le Specie zoologiche, sono sempre esistite e sempre esisteranno le Specie Sociali (…) Io attribuisco ai fatti costanti, quotidiani, nascosti o evidenti, agli atti della vita individuale, alle loro cause e ai loro principi la stessa importanza Rive gauche – Aristocrazia “storica” (de Beauséant) Rive droite – Aristocrazia di censo e alta-borghesia finanziaria (figlie di papà Goriot, Anastasie de Restaud e Delphine de Nucingen) Quartier Latin – Paris Sur: quartiere popolare, malfamato, del popolino che arriva dalla provincia. La pensione Vauquer, dove inizia la narrazione, si trova qui… - Il romanzo esprime la nuova ideologia borghese e capitalista successiva alla caduta delle millenarie certezze feudali dovuta ai processi incrociati della Rivoluzione Industriale (in particolare dal 1780 in poi) e della Rivoluzione politica francese (1789-1800) che impongono un nuovo modello economico, il liberismo, e un nuovo attore sociale, il borghese. Un mondo in cui ai principi della religione e della corona si sono sostituiti quelli del merito individuale e del rischio imprenditoriale. Un’epoca in cui, come dissero Marx ed Engels nel loro “Manifesto del Partito Comunista” (1848) “tutto sfugge, tutto muta e invecchia, tutto ciò che è solido si dissolve.” - Il sistema dei personaggi in Balzac: Rastignac e Vautrin (pp. 16-17). Il mistero buffo di Papà Goriot (pp. 17-28); Parigi e le ambizioni di un provinciale (pp. 29 e sgg.): Rastignac come punto di vista “medio” e prevalente. - L’educazione di Rastignac: dalla de Restaud: Lezione 1 (pp. 50 e sgg.); dalla Beauséant: lezione 2 (in particolare pp. 70-71 e 73-74, con lo choc del ritorno alla pensione); la lezione 3 di Vautrin (pp. 88-101); Lez. 4 - al casinò (metropoli come luogo del caso e dunque del gioco d’azzardo): p. 126; Lez. 5: la seconda lezione di Vautrin ; l’arresto di Vautrin (pp. 174 e sgg.); la vittoria postuma di Vautrin (pp. 216-217). Rastignac rappresenta il modello dell’individuo metropolitano di Simmel, il quale reagisce allo choc simmeliano e all’intensificazione della vita nervosa con l’indifferenza (atteggiamento blasé) e che sperimenta e sfrutta la “monetarizzazione” dell’esperienza e dei sentimenti. - Il finale di Père Goriot: la città come un favo di miele, un alveare. L’atto di nascita del mito della Parigi moderna e del personaggio del borghese. Attività: 1. Quante tipologie romanzesche si trovano, in nuce, nel romanzo di Balzac? Quali sono? 1.Il romanzo è sicuramente moderno (vi son messaggi caratteristici che rivelano gli aspetti futuri); può essere analizzato per scene; ideologico (ogni personaggio è emblema di un’idea); di formazione; sociale; umano. Le tipologie romanzesche sono: d’ambiente/urbano, romanzo ideologico, di formazione, sociale, storico 2. Cosa ne pensi dei dilemmi morali di Rastignac? Ti sembrano attuali? Che significato ha la parabola del “mandarino cinese”? Riprendi la riflessione su questo tema dal cap. 3 del libro sulla metamorfosi (Leopardi parla alla società moderna) 3. Il romanzo è anche la storia di una cambiale? Perché? Sai ricostruire questo tema? 3.La cambiale è un elemento importante del romanzo, al punto che alcuni hanno definito "Papà Goriot" il romanzo della cambiale. Questa passa di mano in mano. Viene donata da Vautrin a Rastignac. Il giovane Eugène poi la consegnerà ad Anastasie per poter pagare i suoi debiti. La vera morte di Goriot avviene proprio in questo momento: quando Anastasie ritorna dal padre solo per potergli far firmare la cambiale 4. Rifletti sul personaggio di Vautrin? Quali sono le sue caratteristiche? In che senso è un personaggio “a tutto tondo” e romanzesco (come spiega Bachtin nel suo saggio)? 4.Vautrin: personaggio particolare, ambiguo, affascinante, illeggibile. Il mistero della prima parte del romanzo è costruito attorno al suo personaggio. Vautrin è inteso come il male, ma è un male che comprende e che insegna. È un cattivo che affascina e questo si ripercuote anche nell'attualità. Egli è un personaggio della COMEDIE HUMAINE, ma soprattutto è la rappresentazione fittizia di Eugene Francois Vidocq, colui che ha commesso ogni tipo di reato, che ha ucciso numerose persone ma che alla fine viene assoldato in una sezione della polizia di Napoleone, in quanto esperiente in questo contesto. Egli scrive una persona biografia intitolata Memoire, che pubblica tra il 1828 e il 1828. Balzac è entusiasta di questi scritti, in cui è radicata l'idea che tra la legge e il crimine in un'era in cui l'unico vero valore è il denaro si hanno più rapporti di quanto siamo disposti ad ammettere. Vautrin è una figura ambigua, ha un trasporto sentimentale nei confronti di Rastignac in quanto non ama le donne: questo è un aspetto che si fa più evidente nel momento in cui Rastignac cade nelle sue grinfie. "VOGLIO DEI FIGLI TUTTI MIEI, MARCHIATI COME ME". Vautrin è inteso come il male, di fatti verrà smascherato in seguito al tradimento della signora Michoneau. La polizia le dà un compito: trovare il suo marchio. Vautrin verrà avvelenato temporaneamente, verrà spogliato e la sua identità sarà presto svelata: è Trompe la mort, un assassino ricercato. Quando rinviene, la polizia lo arresta e lui si scaglia contro tutti. C'è in lui un'energia che non possiede nessuno dei personaggi della Comedie Humaine: da questo si vede quanto Balzac sia affezionato a questo personaggio. È centrale, ma non quanto il caso. Casualità che vede come vincitore Vautrin in quanto entra a far parte della polizia. Balzac infatti si chiede quanto sia legale uno stato che si affida a questi elementi per combattere il male. 5. Quale immagine della metropoli-Parigi veicola il testo? Ripensa alle “lezioni” impartite a Rastignac… 5. Sistema dei personaggi-tipo e sistema urbano sono inscindibili, l’uno richiama l’altro costantemente. La città in Balzac, come in altri romanzieri dell’Ottocento quali Dickens, è un “personaggio collettivo” e va analizzato come un tema e insieme un “personaggio”. La Parigi di Balzac non è la Parigi attuale, ma la Parigi medievale e labirintica Lezione 4: al casinò (metropoli come luogo del caso e dunque del gioco d’azzardo): p. 126; In questa lezione Rastignac impara che l’amore ha un prezzo, di fatti Delphine lo amerà solo in seguito alla sua vittoria al casinò di settemila franchi. 6. A quale grande trasformazione culturale, sociale ed economica si riferisce la Parigi di Balzac, in questo romanzo? In che senso il romanzo racconta la nascita del sistema capitalistico, borghese e finanziario? Il romanzo esprime la nuova ideologia borghese e capitalista successiva alla caduta delle millenarie certezze feudali dovuta ai processi incrociati della Rivoluzione Industriale (in particolare dal 1780 in poi) e della Rivoluzione politica francese (1789-1800) che impongono un nuovo modello economico, il liberismo, e un nuovo attore sociale, il borghese. Un mondo in cui ai principi della religione e della corona si sono sostituiti quelli del merito individuale e del rischio imprenditoriale 7. In che senso il romanzo di Balzac è un manifesto dell’“individualismo di massa” della modernità e della tensione tra individualità (spirito soggettivo) e forze sociali (spirito oggettivo)? 7. Momento di conflitto irrisolvibile tra i processi di standardizzazione della cultura e l'affermazione dell'unicità dell'individuo 8. Il personaggio di Vautrin, nelle sue “lezioni”, utilizza un immaginario esplicitamente colonialista e schiavista per descrivere la società capitalista moderna. Individua i brani e i temi di questo immaginario. 8.Pag 98-99
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