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riassunto Napoleone Bonaparte, Appunti di Storia Contemporanea

riassunto chiaro e conciso sul periodo napoleonico

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 13/09/2020

denisia-lo-piccolo
denisia-lo-piccolo 🇮🇹

4.4

(59)

31 documenti

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Scarica riassunto Napoleone Bonaparte e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! IL DIRETTORIO E L’ESPANSIONE IMPERIALISTICA Fondamentale durante la guerra contro Austria e Inghilterra fu il legame tra il Direttorio e l’esercito, che per le circostanze in cui era nato, era legato ai principi della rivoluzione e ottenne grandi vittorie. Proprio i comandanti impegnati nelle lotte all’estero dettero appoggio al Direttorio per attuare un colpo di stato nel settembre 1797, in cui furono annullate le elezioni della primavera precedente (in cui avevano vinto i filo-monarchici reazionari). Nel frattempo la rivoluzione francese aveva prodotto negli stati italiani il fiorire di club giacobini (termine che indica genericamente tutti i sostenitori della rivoluzione) che furono duramente combattuti dalle autorità di governo. Inoltre crearono nei paesi limitrofi squilibri interni misti a esigenze autonomistiche (per esempio il Belgio che era stato annesso alla Francia e poi l’Olanda che si trasformò in repubblica batava). BONAPARTE E LA CAMPAGNA D’ITALIA: 1796-97 Il Direttorio rafforzò la politica di espansione e nel 1796 affidò a Bonaparte il comando dell’armata di Italia e durante questa campagna dimostra le sue doti di comandante militare, i cui successi sono anche legati all’appoggio di italiani repubblicani che vedevano in lui un liberatore da dinastie straniere a regime assolutistico. Sconfisse il regno sabaudo e la Lombardia austriaca, poi i ducati di Parma e Modena, lo stato pontificio e la repubblica di Venezia. ● Nel febbraio 1797 Papa Pio VI dovete cedere alla Francia l’Emilia e la Romagna e riconoscere l’annessione di Avignone al territorio francese (trattato di Tolentino). ● Anche l’Austria chiese l’armistizio prima che le truppe di Napoleone occupassero Vienna e con la ​pace di Campoformio (ottobre 1797) la Francia Ottiene il Belgio e la Lombardia, mentre cedeva all’Austria il Veneto, l’Istria e la Dalmazia ponendo fine alla repubblica di Venezia. In Italia si formano a partire dal 1796 delle repubbliche che però erano sotto stretto controllo francese, tanto da risultare Stati satelliti. Napoleone si appoggiava sui moderati e si serviva dei repubblicani solo se ne aveva bisogno durante le lotte. LE REPUBBLICHE GIACOBINE: ● repubblica cispadana → Emilia, Romagna ● repubblica transpadana → Lombardia, che si fonde con la cispadana, assumendo il nome di repubblica cisalpina ● Repubblica ligure ● Repubblica romana → restanti territori dello stato pontificio: Lazio, Umbria, Marche ● Repubblica partenopea 1799 In questi stati entrano in vigore delle costituzioni che riprendevano quella del ‘95 con le seguenti caratteristiche: - Nomina da parte francese dei membri degli organi legislativi e di governo - Alcune furono redatte da commissioni italiane - come quella di Napoli, la più lontana da quella francese - mentre quelle della repubblica romana e cisalpina furono redatte da Napoleone stesso. - La costituzione ligure e cispadana non riconoscevano la separazione tra Stato e Chiesa come nel testo del 95, ma dichiarano il cattolicesimo religione di stato. CAMPAGNA D’EGITTO Alla fine del 1797, Napoleone decise di colpire gli interessi inglesi (unici nemici rimasti) invadendo l’Egitto, da cui avrebbe potuto sferrare un attacco all’India. La spedizione ebbe luogo nel 1798 a maggio, con il risultato di spingere le potenze europee ad una seconda coalizione antifrancese (Inghilterra, Austria, Russia e Turchia). Dopo alcuni successi militari, la flotta francese fu sconfitta da quella inglese ad Abukir. Nel frattempo, le truppe austro-russe approfittano della campagna in Egitto per attaccare gli stati italiani permettendo un breve periodo di restaurazione degli antichi governi e reprimendo i repubblicani; spesso le potenze straniere furono aiutate dagli strati popolari che erano rimasti fedeli alla Chiesa e al re e non sopportavano i francesi (chiamati sanfedisti), attivi soprattutto nella repubblica partenopea che era la più democratica tra le altre, ma torna al potere Ferdinando IV di Borbone. DA PRIMO CONSOLE A IMPERATORE Il Direttorio nel 1799 si trova in difficoltà perchè le casse statali sono vuote a causa della guerra e del rallentamento delle attività economiche ma soprattutto per il dilagare dei consensi per giacobini e robespierriani, che nelle elezioni del 1798 e 99 avevano aumentato i loro voti. Il Direttorio considera la possibilità di una nuova Costituzione autoritaria e conservatrice con l’intervento dell’esercito guidato da Buonaparte. Addirittura si considera il colpo di stato. Nel 1799 Napoleone entra in Francia accolto sia dai borghesi, che pensavano che lui non facesse rinascere il giacobinismo, e le classi popolari che lo ritenevano un liberatore. Il 18 Novembre il Direttorio fu sciolto con la forza, la Costituzione del 1795 fu abrogata e il potere passa a tre consoli, tra cui Napoleone che in realtà è il più influente. COSTITUZIONE DEL 99 E PLEBISCITO Questa costituzione prevede che tutti i poteri siano nelle mani di Napoleone e che egli fosse posto al di sopra del potere legislativo: non era stato abolito il sistema elettorale, ma era Napoleone a scegliere i membri del parlamento, i magistrati (potere giudiziario). NON C’E’ PIU’ LA SEPARAZIONE DEI POTERI. La costituzione fu sottoposta a plebiscito solo per fini di consenso ma in realtà non era determinante e il plebiscito divenne una caratteristica del governo napoleonico. LA SECONDA CAMPAGNA IN ITALIA Per consolidare la sua posizione, Napoleone cominciò a combattere contro la seconda coalizione: occupò la Lombardia, riprendeva vita la repubblica cisalpina che comprendeva ormai il Veneto e il Piemonte e sarebbe stata ribattezzata repubblica italiana. Solo l'Inghilterra era rimasta nel conflitto ma fu firmata la pace solo dopo che i francesi furono cacciati dall’Egitto. CONCORDATO CON LA CHIESA E CONSOLATO A VITA: Napoleone voleva ottenere l’appoggio della Chiesa e aveva stipulato un Concordato con la Santa Sede con Pio VII in base al quale Napoleone riconosce la religione cattolica come religione preminente (anche se le altre erano ammesse) e si impegna a sostentare il clero; la Chiesa invece riconosce la repubblica francese e rinuncia alla rivendicazione dei beni ecclesiastici confiscati dopo il 1789, i parroci vengono scelti dalla chiesa ma dovevano giurare fedeltà al governo francese. Bonaparte nel frattempo si proclama ​console a vita ​(dopo la nuova costituzione il suo consolato era stato stabilito a 10 anni) dopo il plebiscito. RIFORME INTERNE: ● centralizzazione amministrativa → istituzione di prefetti a capo di dipartimenti incaricati di controllare l’ordine pubblico e la leva militare) ● riorganizzazione della polizia ● censura giornalistica ● istituzione del sistema scolastico pubblico che prevede scuole di formazione classica e scuole di formazione professionale ● Codice civile (1804) → conferma l'abolizione dei diritti feudali, la tutela delle libertà civili e della proprietà; nel diritto di famiglia viene mantenuto il divorzio e l’accesso di tutti i figli all’eredità paterna. ● introduzione della nuova moneta: il franco ● introduzione di alte tariffe doganali ai danni della concorrenza britannica ● diminuzione delle imposte dirette e ripristino di quelle indirette, che penalizzava gli strati poveri ma favorirono il ceto borghese. Il 2 dicembre 1804 Napoleone di autoproclama Napoleone I ​imperatore ​dei francesi (nonostante ci fosse il Papa) e si costituiva un regime monarchico assoluto ed ereditario.
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