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RIASSUNTO Napoleone Bonaparte, Appunti di Storia

riassunto dettagliato Napoleone

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 01/12/2023

aurora-sandonati
aurora-sandonati 🇮🇹

23 documenti

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Scarica RIASSUNTO Napoleone Bonaparte e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! NAPOLEONE BONAPARTE 1. LA RAPIDA ASCESA DEL GENERALE BONAPARTE Con il termidoro ebbe inizio una nuova stagione politica, i giacobini e sanculotti furono allontanati e quindi i poveri in un momento in cui l’economia francese era in crisi non avevano una rappresentanza, ne trassero vantaggio gli imprenditori dell’alta e media borghesia e il direttorio che ci riuscirono soprattutto grazie alla guerra che si rivelò un ottimo affare economico. L’obiettivo del direttorio era quello di spodestare i monarchi regnanti in tutta Europa. Dell’alleanza antifrancese rimasero la Gran Bretagna e la Austria e il direttorio ordinò la marcia su Vienna, gli austriaci respinsero il nemico ma a sbloccare la situazione fu la terza armata impegnata nell’Italia settentrionale nel ’96; lo scopo era solo impedire che le truppe austriache attaccassero la repubblica da sud ma il generale Napoleone Bonaparte riuscì a separare i due eserciti e a infliggere agli austriaci pesanti sconfitte. Napoleone era nato in Corsica nel 1769 e aveva abbracciato con entusiasmo gli ideali della rivoluzione; per lui tutte le carriere dovevano essere aperte a coloro che lo meritavano; si era distinto nella riconquista di Tolone e aveva sposato una ricca vedova di un generale Giuseppina, riuscendo in tal modo a spianarsi la strada per fare carriera in Francia. Nel 96 gli fu affidato il comando dell’armata d’Italia e Bonaparte riuscì a ottenere successi spettacolari contro i piemontesi e gli austriaci, le vittorie di buona parte contro l’Austria suscitarono enorme scalpore perché il generale e suoi soldati erano stati capaci di trionfare là dove i re di Francia avevano fallito; ora si doveva solo convincere gli italiani che Bonaparte era in realtà un liberatore e non un conquistatore; intanto firmò con i piemontesi l’armistizio di Cherasco dove essi concedevano ai francesi il libero passaggio e gli cedettero anche alcuni possedimenti. I tentativi degli austriaci di rientrare a Milano furono vani perché Napoleone riuscì sempre a sconfiggerli e quando Napoleone era quasi arrivato a Vienna stipularono il trattato di pace di Campoformio con il quale gli austriaci rinunciarono a molti territori, ma vennero compensati con i territori della Repubblica di Venezia. In Italia chi nutriva speranze rivoluzionarie collaborò con i francesi e si crearono in Italia le repubbliche sorelle composte da quella Cisalpina della pianura padana, quella Ligure, quella Romana e quella Partenopea a Napoli con l’annessione del Piemonte e della Toscana sancirono il controllo francese su quasi tutta la penisola (ma gli italiani compresero presto che le repubbliche sorelle non sarebbero mai stati considerati alla pari rispetto alla Francia ma piuttosto vassalle). Nelle repubbliche sorelle furono promulgate costituzioni simili a quella francese ma tuttavia non furono mai allo stesso piano della Francia, e Napoleone affidò i ruoli di maggiore responsabilità spesso a persone appartenenti alla nobiltà; diversi italiani passarono all’opposizione clandestina ma le autorità francesi reagirono con la repressione smentendo i principi di libertà e uguaglianza. I ceti più poveri però si rivelarono ostili alle idee politiche che francesi volevano portare in Italia e cominciarono delle insorgenze che vennero però soppresse dagli eserciti di Napoleone, nel giugno del 99 però Ferdinando IV di Borbone voleva tornare a regnare sui propri terreni del sud Italia e grazie all’armata della Santa fede ci riuscì riprendendosi il reno. Napoleone si preparò ad una guerra contro la Gran Bretagna, l’ultima potenza nemica rimasta, l’ipotesi di uno sbarco sulle coste inglesi fu scartata perché le forze britanniche avrebbero avuto la meglio in mare; visto che i nemici avevano occupato la colonia francese delle Antille interrompendo i rifornimenti di cotone causando un notevole danno all’economia transalpina Napoleone pensò di colpire i rivali nelle colonie: ottenne il permesso di organizzare una spedizione per la conquista dell’Egitto. Il direttorio accettò anche per allontanare napoleone che stava cominciando a diventare “ingombrante”, cos’ nel maggio del ‘98 Napoleone salpò verso l’Africa conquistò Malta e approdò ad Alessandria il 1 luglio, dove i francesi sbaragliarono i nemici, ma il 1 agosto la flotta britannica distrusse quasi tutte le navi francesi e Napoleone e i suoi uomini non poterono tornare in patria per mesi. La spedizione ricompattò gli avversari di Napoleone che crearono la seconda coalizione antifrancese, le armate però furono sconfitte da quelle austro russe nell’Italia settentrionale e nel ‘99 le repubbliche sorelle caddero una dopo l’altra e i sovrani ripresero i loro troni. Il 700 per l’Italia si concludeva con un ritorno dello status quo. Il destino dell’Italia continuava a dipendere dallo Stato francese, nel 99 il direttorio venne investito da una crisi profonda e l’opinione pubblica si mostrava disposta a rinunciare a gran parte della propria libertà in cambio di ordine e onestà nella vita politica. Si doveva soltanto trovare il candidato più adatto tra i generali della Francia e Napoleone si riteneva pronto e fu accolto trionfalmente da molti cittadini perché aveva impedito il ritorno dell’Ancien regime, divenne il punto di riferimento per un gruppo di cospiratori che stavano organizzando un colpo di stato militare, quello che segnò la conclusione della rivoluzione che avvenne il 9 novembre 1799. Il direttorio e le camere del parlamento furono sciolte insieme fu abrogata la costituzione e fu nominato un triumvirato di consoli a cui fu assegnato il potere esecutivo e Napoleone fu nominato primo console, nella nuova costituzione non c’era la dichiarazione dei diritti dell’uomo del cittadino e il meccanismo elettorale non aveva niente di democratico, nel 99 la Francia si avviava la dittatura e nel febbraio del 1800 fu indetto un plebiscito per ratificare la nuova costituzione si furono oltre 3 milioni e Bonaparte si ritenne autorizzato a governare la nazione. 2. DAL CONSOLATO ALL’IMPERO Bonaparte era arrivato ai vertici del potere grazie ai suoi trionfi militari e sapeva che avrebbe consolidato la propria posizione solo se fosse riuscito a terminare la guerra così sei mesi dopo essere divenuto primo console assunse il comando dell’esercito e sfidò nuovamente gli austriaci. Il 14 giugno 1800 li sconfisse nella battaglia di Marengo ma quando minacciò di nuovo Vienna gli austriaci firmarono nel febbraio del 1801 la pace di Lunéville la quale sostanzialmente riconfermava le condizioni già previste nel trattato di Campoformio. Anche la Gran Bretagna inizio a valutare la possibilità di cessare la guerra e al termine di lunghe trattative nel marzo del 1802 venne firmata la pace di Amiens, gli inglesi riconsegnarono alla Francia le piccole Antille in cambio dell’isola di Ceylon e i francesi accettarono di riconsegnare l’Egitto all’impero ottomano e gli inglesi dovevano restituire Malta all’ordine di San Giovanni. Nel 1802 anche l’Italia centro-settentrionale venne riorganizzata: la Repubblica cisalpina fu ribattezzata Repubblica italiana, nacque la Repubblica ligure, il Piemonte fu annesso alla Francia e sul trono della Toscana c’era lo spagnolo Ludovico di Borbone, in Europa era tornata la pace. Bonaparte si rivelò abile ad affrontare i problemi interni della Francia, si sbarazzò dei giacobini (lo accusavano di aver tradito gli ideali della rivoluzione) con una spietata repressione e degli
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