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La nazionalizzazione della Carta di Cassini: simbolo nascita Francia moderna, Dispense di Geografia

Nel 1793, la convenzione nazionale della francia repubblicana confiscò e nazionalizzò la carta di jean-dominique cassini, un progetto cartografico privato iniziato da quattro generazioni della famosa dinastia di cartografi cassini. Questo atto simboleggiò la nascita della francia moderna come stato nazionale, poiché le mappe di cassini avrebbero avuto un ruolo centrale nel consentire allo stato di definire e amministrare determinate regioni. La storia della carta di cassini è un'interessante fusione di astronomia, geodesia, politica e nazionalismo.

Tipologia: Dispense

2020/2021

Caricato il 14/11/2021

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Scarica La nazionalizzazione della Carta di Cassini: simbolo nascita Francia moderna e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! Nazione; Famiglia Cassini, carta della Francia, 1793 Nel 1793 la convenzione nazionale della Francia repubblicana, spinta da una relazione ricevuta da uno dei suoi deputati più radicali, l’attore, drammaturgo e poeta Fabre d’Eglantine, confiscò e trasferi all’ufficio militare (dunque nazionalizzò) la carta di Jean-Domonique Cassini (1748- 1845). Jeam-Dominique faceva parte dell’ultima di quattro generazioni della famosa dinastia di cartografi Cassini. Le origini della mappa risalivano agli anni ’60 del XVII sec., con il suo bisnonno Cassini I, direttore dell’Osservatorio di Parigi fondato nel 1667 da re Luigi XIV.! Il decreto del 1793 determinò la prima nazionalizzazione statale di un progetto cartografico privato, i rivoluzionari avevano colto il vantaggio di appropriarsi di tale lavoro per i loro fini politici, era una bozza per costruire una concezione della Francia come stato nazionale moderno, le mappe di Cassini avrebbero avuto inoltre un ruolo centrale nel consentire allo stato di definire e amministrare determinate regioni.” La Francia era il paese più grande d’Europa, e gran parte dei suoi confini erano minacciati da dinastie rivali; più di ogni altro paese la Francia era interessata a tracciare confini politici coerenti e duraturi sulle sue carte. La genesi delle carte di Cassini stava nell’osservazione delle stelle nel,*era un brillante astronomo italiano famoso a livello internazionale per il suo metodo utile per risolvere la questione sulla longitudine. Colbert voleva finanziare progetti di ricerca scientifica per costruire un forte apparato statale e rafforzare l’assolutismo politico, cercò quindi di distogliere per quanto possibile i progetti di guerra di Luigi XIV. Il progetto era anche una conseguenza del programma di gestione burocratica dello stato, Colbert riconosceva l’importanza di due progetti: 1. Le carte regionali, avrebbero mostrato ogni caratteristica delle regioni, castelli, terreni per la coltivazione, fattorie ecc..; 2. La carta generale della Francia. Con i metodi tradizionali tali rilevazione erano impensabili, Colbert chiese quindi alla nuova Accademia un nuovo sistema per il rilevamento topografico, si pensò così ad una fusione di astronomia e geografia. Il problema era come calcolare la circonferenza della terra? Cassini si occupava della longitudine da est a ovest, l’astronomo e abate Jean Picard di come misurare un arco di meridiano da nord a sud. La mappa completa intitolata Carte de France corrigè venne presentata all’ Accademia nel 1684 mostrando per l prima volta il meridianodi Parigi e riducendo le dimensioni della Francia a 120.000 km anziché 150.000. 1 Per oltre cento anni i suoi eredi lavorarono a una serie di rilevamenti di tutto il paese condotti su principi scientifici, il loro metodo unificava la geodesia (Studio della forma semplificata della Terra [geoide] e delle sue dimensioni, condotto teoricamente [g. teoretica o dinamica] o ricavato da misure dirette ( g. geometrica ) o da misure di gravità [g. gravimetrica], oppure applicato alla determinazione delle coordinate geografiche [2 astronomica) e il rilevamento per triangolazione avrebbe influenzato tutti i successivi cartografi occidentali 2 I Borboni avevano favorito il progetto di rilevamenti dei Cassini per celebrare il loro regno, sotto la repubblica sarebbe stato visto come la definizione di un territorio rappresentato come francese, legando le persone a una comunità nazionale, e non a un monarca. L'obiettivo dei Cassini non era produrre carte del mondo, ma rappresentare la Francia e poi estendere i principi a tutti gli stati nazionali. 3 1672 l'osservatorio di Parigi (facente parte del’Accademia delle Scienze progettata da Cobert) era in funzione, ai membri iniziali si unì Cassini L 4 Picard applicò due misure, una celeste per stabilire la latitudine dell'osservatore, la seconda una serie di misure angolari terrestri precise per avere una triangolazione precisa; misurò la distanza di un arco di meridiano fra due città, stimandolo a 111 km, in base a questa misura calcolò che il diametro della terra fosse di 12.554 km(l valore che si calcola oggi è 12.713). I suoi rilievi furono sensazionale e verificarono l'ipotesi gravitazionale di Newton. Successivamente misurò anche la costa francese con le osservazioni di Cassini delle eclissi dei satelliti di Giove per calcolare la longitudine. 5 A metà anni ’80 si poteva provvedere al rilevamento topografico di tutto il paese, ma con la morte di Picard(1.682) e Colbert(1683), le spese di Luigi per la guerre contro i Paesi Bassi spagnoli prima, e la guerra di successione spagnola poi, bloccarono ogni sostegno al lavoro e svuotarono le casse dello stato. Con la morte di Cassini I nel 1712 non rimaneva molto interesse politico, né una guida intellettuale per progetti ambiziosi di rilevamento topografico. Il Figlio Cassini Il cercò di affermare la propria autorevolezza come successore appoggiando la posizione cartesiana riguardo alla forma della terra, ovvero che la terra fosse un ellisse prolato, allungato ai poli e più schiacciato all'equatore, in opposizione alla supposizione di Newton, che la riteneva uno sferoide oblato, leggermente rigonfio all'equatore a causa della forza di gravità. Cassini Il affermava che i rilevamenti del padre, e di Picard, dimostravano che i gradi di latitudine si accorciavano verso il polo nord. Per risolvere la disputa gli accademici fecero pressioni su Luigi XV per finanziare spedizioni scientifiche all'equatore e ai poli per misurare i gradi di latitudine, egli accettò, Le misure avrebbe risolto il dibatto a favore della Francia, e in più sarebbero state utili a fini coloniali, il re finanziò due spedizioni. Entrambe confermarono la teoria di Newton, nonostante il colpo inferto al prestigio dell’Accademia, aveva dimostrato che il metodo scientifico dei Cassini era in grado di dare una rappresentazione del mondo verificabile, disinteressata, senza tener conto di fede e ideologia. Ora però tutti i calcoli di Cassini e Picard dovevano essere rivisti. Nel 1730 il ministro generale delle finanze Philiber Onty riportò in primo piano il progetto colbertiano di rilevamento topografico in tutto il paese per sviluppare Nel 1744 la carta regionale fu pubblicata in 18 fogli, mostrava il paese come uno scheletro geometrico, una serie di punti, linee, triangoli specialmente(nuovo simbolo del metodo scientifico razionale). Nel 1746 Cassini III venne incaricato con parole lusinghiere da Luigi XV per progettare nuovamente una carta della Francia, tenendo conto però di ogni caratteristica topografica del paese. Il tempo stimato della campagna avrebbe richiesto 18 anni, si presentava come un eccellente investimento per lo stato dopo la guerra di secessione austriaca. Cassini adottò una proiezione cilindrica trasversa, che tratta il globo come un cilindro proiettato su un rettangolo, ogni meridiano dato si comporta come l’equatore garantendo che la scala lungo quella linea rimanga corretta, le deformazioni inevitabili ai limiti nord e sud erano trascurabili per gli obiettivi di Cassini III. Ciascun ingegnere avrebbe tenuto due registri uno per i rilievi topografici, l’altro per i dati geodetici sulla misurazione delle triangolazioni -->La geografia si stava così trasformando in un’attività di routine gestita dallo stato.$ Nel 1756 dopo 8 anni erano state completate solo due carte e lo stato non poteva più finanziare il progetto. Cassini allora si diede da fare per trovare sostegno fia i privati, riuscì a formare un’associazione di 50 azionisti per completare il progetto, che ricevano in cambio degli investimenti dei dividendi sui profitti previsti; si associarono nobili e membri del governo e Cassini raccolse addirittura più soldi di quelli che gli servivano. Pochi giorni dopo mise in vendita le prime carte di Parigi e Beauvais, e le vendite furono notevoli, queste non avevano confronti per precisione, dettagli accuratezza e standardizzazione. Venne anche offerta una sottoscrizione pubblica alla carta, gli aderenti avrebbero ricevuto le carte a mano a mano che venivano pubblicate, risparmiando una parte della somma, la maggior parte di questi vivevano nelle province. Fra il 1763 e il 1778 furono pubblicate altre 51 carte, Cassini rivolse poi l’attenzione al problema dell’incisione formando due gruppi di incisori, uno per la pianta topografica, l’altro per completare le scritture.” Nel 1784 Cassini III morì di vaiolo, l’onere di completare il rilievo nazionale passava quindi a Jean- Dominique che divenne anche direttore dell’osservatorio. Anch’egli come Cassini I e II si considerava un astrologo e non un geografo, la geografia veniva vista come un metodo e non come una scienza. Egli desiderava completare la raccolta di dati per dedicarsi alle più nobili ricerche astronomiche. Verso la fine degli anni ’80 la situazione politica peggiorava di giorno in giorno e cassini IV correva per completare la carta di un paese che si avviava alla rivoluzione, restavano da pubblicare 15 carte, la campagna dei rilevamenti era conclusa; ma il nuovo regime si preparava alla guerra nel 1790 e le ultime carte contenevano informazioni potenzialmente delicate sulle regioni montuose, in seguito poi con la nazionalizzazione del 1793 la carta venne esclusa dalla circolazione pubblica. Nel frattempo il terrore spazzava Parigi e Cassini fu escluso dall’Osservatorio e incarcerato nel 1794, quando si concluse il terrore nell’estate del 1794 fu liberato, ma ormai era un uomo distrutto. Cercò di compensare gli azionisti per le loro perdite, la le carte ormai erano valutate solo il prezzo del rame usato. Cassini indignato si ritirò a vita privata e mori nel 1845.8 la rete dei trasporti ordinando a Cassini I di riprendere le misurazione. Orry mirava a imporre un controllo statale nel reclutamento e la formazione di ingegneri e cartografi per fomire carte standardizzate alla marina. Cassini II aveva programmi diversi, egli considerava l’astronomia un soggetto molto più consono per mantenere alto il prestigio della famiglia; vedeva la campagna dei rilevamenti esclusivamente come un'occasione per confutare la teoria newtoniana. Le rilevazioni si verificare più difficili del previsto per il paesaggio ostico e per l’ostilità degli abitanti dei piccoli villaggi Cassini II e suo figlio si resero conto che la misura originale di Picard del meridiano era sbagliata, anche se di poco, moltiplicato su tutto il paese ne avrebbe compromessi i calcoli. Completata l’operazione nel 1738 veniva confermata definitivamente la teoria di Newton, Cassini III però accettò con tranquillità il trionfo del newtonianesimo, e così fece per le richieste di Orry per la nuova campagna di rilevamenti terminati negli anni ‘40; mentre il padre sembrava non riuscire più a sintonizzarsi con il cambiamento, Cassini III cominciò a pianificare la diffusione del suo lavoro. 6 Si cercava di mettere “came geografica” sullo scheletro delle triangolazioni delle prime due campagne, Cassini oltre ad essere un abile diplomatico, era ossessionato dai particolari e dalla precisione. Una volta creata la traccia cartacea questa veniva ai dignitari locali per il controllo dei dati topografici, elemento essenziale per garantire la precisione (fino a quel momento le conoscenze locali erano state ignorate). 7 Cassini e i suoi scrittori stavano creando una nuova grammatica, con nuovi segni, simboli e scritti, tali risultati si possono vedere nel primo foglio che rappresenta Parigi: non ci sono cartigli, sommari © spiegazioni dei simboli, solo una mappa topografica di Parigi e i suoi dintomi, l'occhio è attratto dalla toponimia precisa e dalla curatissima topografia(diversa dallo scheletro geometrico delle precedenti carte). Tutto sulla carta è standardizzato, aggiunse anche nuovi simboli convenzionali come quello dell’abbazia, un campanile e una croce 0 un rettangolo per una casa di campagna; foglio dopo foglio si applicavano le stesse convenzioni standardizzate, ogni parte del regno andava rappresentata in base agli stessi principi. In Francia si parlavano una miriade di lingue e dialetti, il linguaggio utilizzato in questo processo di standardizzazione era il francese parigino, la lingua dei governanti. 8 Il depot delle guerre assunse il controllo diretto della pubblicazione e distribuzione delle carte rimanenti, incaricando gli incisori di aggiornare le lastre confiscate e stampare nuove edizione se necessario. Nel 1815 furono completati anche gli ultimi fogli della Bretagna portando a compimento i 180 fogli, ma quando giunse alla pubblicazione dopo sessantasette anni, la carta era già una cosa del passato.
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