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Riassunto Neoclassicismo dal libro "Arte. Una storia naturale e civile.", Sintesi del corso di Storia dell'arte contemporanea

Riassunto Neocl. dal libro "Arte. Una storia naturale e civile."

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 21/07/2020

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Scarica Riassunto Neoclassicismo dal libro "Arte. Una storia naturale e civile." e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'arte contemporanea solo su Docsity! Lineamenti storici : Neoclassicismo . Lo scenario artistico-culturale del ‘700 è molto animato , coinvolgendo vari intellettuali e artisti provenienti da tutta l’Europa . Partiamo dal presupposto che nella seconda metà del ‘700 iniziarono a circolare idee, libri e anche persone , infatti il cosmopolitismo è uno dei tratti distintivi del secolo , grazie anche ai viaggi che diventano un mezzo fondamentale per la conoscenza della realtà : il “Grand Tour” era un viaggio effettuato sopratutto dalle famiglie particolarmente ricche , cercando di arrivare sopratutto in Italia , unica vera meta e terra capace di riunire in se il fascino della bellezza , le 3 mete speciali sono : Firenze, Napoli e soprattutto Roma , questa città era un unione di monumenti ricchi di classicità e di memorie cristiane e pagane , collezioni artistiche etc.. Come già detto , solitamente i protagonisti di questi immenso viaggio erano nobili , ma si iniziò anche ad affacciare la nuova classe sociale : la borghesia. Nel 1709 , nei pressi del Vesuvio , erano stati fatti dei ritrovamenti archeologici : lentamente era sorta la convinzione che si trattasse di resti dell’eruzione nel 79 d.C. propri della città di Ercolano , ed effettivamente lo erano . Gli scavi veri e propri iniziarono nel 1738 , e a Pompei una decina d’anni dopo. Fu molto chiaro che questi scavi si differenziarono dagli altri proprio perché le città emergevano quasi del tutto intatte , perfettamente conservate , sia gli edifici che le decorazioni. Tutto questo fu noto al pubblico grazie al sovrano illuminato Carlo di Borbone che fece pubblicare “Le antichità di Ercolano esposte” . Tutto ciò avvenne con una particolare attenzione degli studiosi verso un quesito : che cos’è il Bello? Fu Johann Joachim Winckelmann a rivoluzionare il pensiero comune : nelle sue opere , pubblicata una nel 1755 , “Pensieri sull’imitazione delle opere greche in pittura e scultura” , e nel 1764 , “Storia dell’arte dell’antichità” , additava la Grecia come la culla del buon gusto , un’arte in cui si univano valori morali ed estetici , assegnandone il primato nel Bello e indicando una strada di imitazione ai contemporanei . Come egli insegnava , imitare l’arte antica non significava copiarla ma derivarne schemi , spunti e riferimenti , e reinterpretarli in nuove creazioni . Furono sopratutto le Accademie , nate nelle grandi capitali come Roma e Parma , le istituzioni che contribuirono alla diffusione del linguaggio neoclassico , sia con l’insegnamento che con dei concorsi che richiamavano artisti da varie parti d’Italia . Se prima il sistema dell’arte prevedeva un committente che commissionasse l’opera e l’artista che lavorava nelle botteghe , adesso nelle Accademie gli artisti si iscrivevano e si diplomavano e si immettevano nel mercato artistico tramite le esposizioni , dunque la figura del committente si sposta verso quella del collezionista. • Jacques-Louis David ( 1748 - 1825 ) Pittore francese che diede un contributo decisivo alla creazione del linguaggio neoclassico. Il suo autoritratto più conosciuto è datato 1794 , frequentò l’Accademia a Roma e con l’opera “Erasistrato alla scoperta della causa della malattia di Antioco dal suo amore per Stratonice” del 1774 vinse il Poix de Rome per la pittura. - “ Il giuramento degli Orazi” 1784 Ambientato nel VI sec. , narra di un episodio della Roma antica , cioè la guerra tra Roma e Alba Longa che decisero di far scontrare non gli eserciti , ma i tre fratelli di una parte e tre dall’altra : gli Orazi per i Romani e i Curazi per l’Alba Longa . Il momento rappresentato dal pittore è quando i tre fratelli protendono le mani verso l’alto insieme al padre giurando di difendere la propria patria . Caratteristici sono i colori freddi - colori definitivi “maschili” da teoria di Meus - e le donne sulla destra , in disparte , sedute , che rappresentano i sentimenti umani e infatti piangono. Come possiamo notare , il motivo politico viene rappresentato dalla compostezza della rappresentazione , e a questo rigore corrisponde anche l’ambientazione che corrisponde a quella di una domus romana. - “I littori portano a Bruto le salme dei suoi figli” 1789 Venne esposto al Salon , e l’episodio rappresentato è quello della storia romana di Età Repubblicana : una volta cacciata la monarchia dei Tarquini e istituita la Repubblica , il console Bruto viene informato della congiura programmata dai suoi due figli ai danni della Repubblica e , senza esitare , li condanna a morte . Dunque il tema è nuovamente politico , e sta a rappresentare la fedeltà alla Repubblica. Nuovamente i sentimenti umani sono rappresentati dalle donne , mentre Bruto ci appare composto al lato della scena - volto ispirato al “Bruto capitolino” , un antico ritratto in bronzo. Il tendaggio è ricavato da un sarcofago visto a Roma. - “In morte di Marat” 1793 Aderì appieno alla Rivoluzione , cercando di rendere omaggio alla scena del delitto avvenuta il 13 luglio del 1793 . Marat viene rappresentato nella vasca da bagno , durante uno dei suoi bagni per alleviare il fastidio che gli provocava una malattia della pelle , e ha davanti a sé uno scrittoio improvvisato , con calamaio e fogli . Un’altra penna si trova nella sua mano destra , in un braccio cadente che ricorda quello di Gesù , quasi a voler accostare il suo sacrificio in quanto uomo politico con il suo per rappresentarlo come un martire , mentre con l’altra mano regge una richiesta di udienza di Charlotte Corday , una controrivoluzionaria che otterrà di farsi ricevere da lui per poi ucciderlo. Incisi nello scrittoio ci sono i nomi di Marat , quasi come un’iscrizione funeraria , e quello di David . Il pittore racconta il fatto senza rinunciare all’estetica neoclassica : la stanza è del tutto spoglia e anche la nudità del rivoluzionario è una nudità eroica. Tra gli altri quadri di David possiamo ricordare quelli incentrati su Napoleone , come “Bonaparte valica il Gran San Bernardo” : riprende il famoso evento storico del 1800 , che possiede un forte tono eroico anche se non ci troviamo nel mezzo della battaglia , Napoleone domina l’irrequietezza del cavallo mentre on l’altra mano indica la strada da seguire , in un secondo piano ci sono i soldati affaticati dalla marcia , e in basso troviamo il suo nome inciso nella pietra insieme a quello di Carlo Magno e Annibale , i due grandi condottieri che prima di lui avevano valicato le Alpi con i loro eserciti. Abbiamo anche “Incoronazione di Napoleone” - su modello di Carlo Magno , con tutti i personaggi rilevanti dell’epoca , entrambi i quadri sono di gran formato proprio per la loro valenza eroica e storica . • Antonio Canova ( 1757 - 1822 ) Nacque in un piccolo paesino nel Veneto , dove c’era un’altissima richiesta di sculture da giardino destinate ad abbellire i dintorni delle ville patrizie . Entrò in una piccola bottega , dolce si distinse per i soggetti mitologici e ottenne la protezione di membri dell’aristocrazia che gli valsero l’opportunità di recarsi a Roma , un ambiente nuovo e stimolante. La realizzazione delle opere in marmo era scandita da diverse fasi : 1. Preparazione degli schizzi. 2. Bozzetto in argilla. 3. Modelli in creta con dimensioni reali della statua. 4. Calco in gesso con piccoli chiodi metallici. 5. I blocchi venivano messi , uno accanto l’altro , sotto telai di legno da cui pendevano dei fili i piombo che serviva per prendere le misure precise di ogni parte della scultura per poi riportarle sul marmo. 6. Il blocco di marmo viene sbozzato secondo il modello in gesso. 7. Il marmo viene raspinato e infine completato. Dato che l’operazione era molto lunga e faticosa , il lavoro era affidato a squadre di aiutanti e allievi , solo in ultimo il lavoro era preso in mano da Canova. - “Teseo e il Minotauro” 1783 Fu la prima grande commissione di Canova , da parte dell’ambasciatore veneto Girolamo Zulian , figura di spicco del collezionismo . Il soggetto è ovviamente mitologico : lo scontro fra Teseo e il Minotauro , ma non lo sconto diretto ma bensì la conclusione della lotta , questo perché , secondo la lezione di Winckelmann , non si dovevano dipingere i momenti di alto pathos. L’opera rappresenta il mostro sconfitto , che giace con la testa a terra mentre l’eroe è seduto su di lui , poggiando la mano sinistra su una clava e la destra sulla coscia del Minotauro , una gamba è leggermente distesa mentre la testa è inclinata verso il basso. - “Amore e Psiche” 1787-1793 L’opera venne commissionata da John Campbell , ma infine non riuscì a permettersela quindi fu acquistata dal generale francese Gioacchina Murat , che fece portare l’opera nel castello di Villiers e poi arrivò al Louvre. Il gruppo scultoreo mostra il momento della favola di Amore e Psiche descritta da Apuleio nelle “Metamorfosi” : Psiche ha ricevuto in dono da Proserpina un’ampolla contenente il Sonno - rappresentato nel gruppo dietro la fanciulla - che lei apre e dunque cade addormentata , quindi giunge Amore che , chinandosi , la bacia e si risveglia. L’opera ricevette sin
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