Scarica riassunto novella di Elisabetta da Messina e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! RIASSUNTO “LA NOVELLA DI ELISABETTA DA MESSINA” La quinta novella della quarta giornata è dedicata agli amori infelici e viene narrata da Filomena. Il testo si divide in: 1) premessa; 2) antefatto; 3) narrazione della storia; 4) conclusione. I personaggi principali sono Elisabetta e i suoi tre fratelli. Elisabetta s’innamora di un giovane ragazzo di nome Lorenzo. Lorenzo si accorge che la ragazza prova un sentimento per lui e, allora, inizia a farle notare il suo apprezzamento. I due innamorati non furono molto prudenti nel nascondere il loro amore, infatti una sera, mentre Elisabetta si stava recando a casa di Lorenzo, venne scoperta da suo fratello maggiore, che poi lo raccontò agli altri due parenti. I tre fratelli, per non essere disonorati, decisero di far finta di nulla e di lasciar correre. Un giorno, i tre fratelli con la scusa di andare fuori città per divertirsi, portarono con loro Lorenzo. Arrivati in un luogo dove non c’era il pericolo che ci fosse qualcuno, uccisero e seppellirono Lorenzo, che non aveva dubitato di nulla. Tornati in città sparsero la voce che Lorenzo era stato mandato in giro per svolgere delle commissioni per loro, come erano soliti fare, e tutti ci credettero. La giovane sorella domandava spesso ai suoi fratelli dove fosse Lorenzo, e un giorno, chiedendolo a uno dei suoi fratelli, il ragazzo le disse che se avesse continuato con le domande non avrebbe ricevuto una risposta adeguata. La ragazza trascorreva spesso notti insonni piangendo, pregando e aspettando, invano, il ritorno del suo amato. Una notte Elisabetta si addormentò tra le lacrime e Lorenzo le apparve in sogno e le raccontò tutto quello che gli era successo, rivelandole anche il luogo in cui era stato sepolto, poi scomparve. La mattina seguente, decise di recarsi, insieme ad una domestica, nel luogo che le era stato indicato dal defunto per accertarsi del suo sogno. Giunta sul luogo del delitto, la donna inizia a scavare e trova il corpo di Lorenzo, gli staccò la testa dal resto del corpo e l’avvolse in un panno. Arrivata di nuovo a casa sua, pianse molto sulla testa del suo amato, poi la ripose in un vaso, aggiunse della terra e piantò del basilico. Elisabetta trascorreva ogni giorno accanto a quel vaso e piangendo, rendeva fertile la terra ed il basilico, che cresceva molto bene. I fratelli, dopo numerosi rimproveri alla sorella poiché stava sempre vicino a quel vaso, decisero di farlo portare via. La giovane si accorse di questa mancanza e chiedeva sempre del vaso e, visto che non le veniva restituito, pianse fino a quando non si ammalò. I giovani si meravigliarono del fatto e decisero di controllare cosa fosse contenuto all’interno del vaso, vi trovarono la testa del giovane Lorenzo avvolta in un velo, così decisero di seppellirla senza dire nulla alla loro sorella e lasciarono Messina per recarsi a Napoli. Elisabetta continuò a piangere finché non morì e il suo dolore cessò definitivamente. Boccaccio narra le vicende con un tono distaccato, senza soffermarsi sull’aspetto psicologico dei personaggi. La novella si ricollega ad altre due opere per il tema trattato, ovvero: la novella di Tancredi e Ghismunda e a quella di cuore magno. In tutte queste opere la donna è posta davanti al
