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Riassunto Parsons dal libro Il mondo in questione di Paolo Jedlowski, Appunti di Sociologia

Riassunto di Talcott Parsons dal capitolo 11 del libro "Il mondo in questione" di Paolo Jedlowksi

Tipologia: Appunti

2016/2017

Caricato il 26/01/2017

spartano96
spartano96 🇮🇹

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Scarica Riassunto Parsons dal libro Il mondo in questione di Paolo Jedlowski e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! Riassunto La sociologia americana negli anni dello struttural-funzionalismo La sociologia americana dopo Chicago Introduzione Negli anni venti e trenta la sociologia americana era stata caratterizzata dalla scuola di Chicago. Lo studio più celebre è quello di middletown, una cittadina americana per l’analisi della stratificazione sociale, gli stili di vita e dei comportamenti. Lo studio dei lavori e delle organizzazioni fu uno dei campi in cui la ricerca empirica si sviluppò particolarmente. I risultati evidenziarono l’importanza delle “relazioni umane” all’interno di un’azienda per favorire la produttività dei suoi addetti. Il cosiddetto “positivismo strumentale” do Ogburn concepiva la sociologia scientifica come la messa a punto di strumenti di misurazione sempre più sofisticati, capaci di affrontare le variabili sociali con procedure di tipo statistico [Ogburn si aspettava che tutta la sociologia sarebbe diventata una scienza statistica]. Dopo la guerra queste tecniche si arricchirono di diverse innovazioni [come l’analisi multivariata] e furono sistematizzate in un corpus di metodi e strumenti che trovò applicazione nelle ricerche sul mercato. L’utilizzo dei mezzi di propaganda si era affermato nel corso di diverse campagne presidenziali e Hoover fu un esempio con la sua campagna pubblicizzata radiofonicamente. Tuttavia in America sorgeva il problema di una nazione in subbuglio. I valori universalistici ed i pregiudizi che si erano affermati discriminavano in particolare una categoria di cittadini, quelli di pelle nera. Mills fu uno degli esponenti di quella che si può definire “sociologia critica”, e coi suoi colletti bianchi fu uno dei studiosi dei nuovi ceti medi in America. L’elite del potere è uno studio inteso a mostrare come la società americana sia sostanzialmente dominata da una cerchia ristretta [E’lite] di persone che operano nei settori della politica, dell’industria e delle forze armate. A Mills può essere avvicinato Riesman con la critica all’atomizzazzione dei membri nella società di massa e della loro incapacità di essere “individui” [soggetti capaci di compiere autonomamente le proprie scelte]. Talcott Parsons Struttural-funzionalismo Il suo approccio venne definito così, ma è meglio considerarlo come n approccio sistemico: il concetto di sistema è cruciale. Il concetto di sistema in riferimento alla “struttura” è l’idea di struttura proposta dalla linguistica strutturale e mutuata dell’antropologia. La struttura di una società è l’insieme delle relazioni che collegano fra loro i diversi elementi della società, in modo tale che il significato di ciascuno di questi elementi non è comprensibile isolatamente, ma è determinato dai rapporti che intrattiene con gli altri e la funzione che svolge nell’insieme. Il problema da cui Parsons parte è integrare Weber e Durkheim: da un lato si tratta di comprendere in cosa consista l’azione degli individui, dall’altro di vedere come l’azione si inserisca in un quadro di vincoli sovraindividuale. Azione sociale e sistema Azione [Atto] Parsons propone di considerare l’azion [o meglio atto] come unità elementare della sociologia. La descrizione di ogni azione richiede che si individuino un attore, un fine [analizzabile in base a due elementi, condizioni e mezzi, nelle prime l’attore non ha controllo e nella seconda invece ce l’ha], una situazione ed un orientamento normativo. Parsons cerca di definire la libertà di scelta che ha l’attore nei confronti della situazione in cui è immerso e come le norme possono influire sull’azione. Norme Sono il nesso che collega la personalità di ogni individuo all’insieme sociale a cui è parte. Ognuno di noi agisce in base ad un insieme di regole di origine sociale, che sono solidali con un insieme di valori e di credenze, cioè con una cultura. Egli distingue personalità, sistema sociale e cultura. Perché un sistema sociale funzioni in modo coerente è necessario che i suoi membri siano dotati di personalità che abbiano fatto proprie le norme in cui si esprime una cultura comune. Sistema AGIL Un sistema è un insieme interrelato di parti che interagisce con l’ambiente ed è capace di autoregolazione: ogni potere svolge una funzione necessaria alla riproduzione dell’intero sistema. Parsons osserva che ogni sistema deve essere in grado di svolgere almeno quattro funzioni: adattarsi all’ambiente [sottoinsieme economico], definire i propri obiettivi [sottoinsieme politico], conservare la propria organizzazione [sottoinsieme educativo] e garantire l’integrazione delle proprie parti [sottoinsieme giuridico]. Si può sintetizzare in sistema AGIL [Adaptation, goal attachment, integration, latent pattern manteniance]. Un sistema sociale è principalmente un sistema di ruoli. I ruoli sono modelli di comportamento orientati ad una funzione. Famiglia e socializzazione Famiglia come educatore Merton distingue tra funzioni manifeste e funzioni latenti di ogni fenomeno. Merton fa riferimento alla nozione di consumo vistoso. Esso significa che il consumo può assumere un significato diverso da quello apparente, qualcosa che serve a soddisfare dei bisogni e a sfoggiare la capacità di acquisto di merci costose. Il fenomeno è lo stesso [il consumo] ma si tratta di due funzioni diverse. Soltando una funzione è manifestata, l’altra è latente: non solo non appare subito allo sguardo, ma non può essere percepita come tale dagli attori coinvolti. Teoria di deprivazione relativa E’ la condizione di insoddisfazione di un provata nei confronti della propria carriera da parte di un individuo [esempio militari] che si trova in una posizione privilegiata. Merton dimostra che ogni individuo si rapporta ad almeno due gruppi: da un lato il gruppo di appartenenza [di cui egli fa parte] e quello di riferimento [a cui aspira]. Se il gruppo di riferimento possiede opportunità e suggerisce bisogni che l’individuo non può soddisfare nel gruppo in cui vive, egli si sente soggettivamente frustrato, a prescindere da quanto bene o male stia nella realtà. Devianza Può riferirsi a varie cose: si può essere deviati rispetto agli scopi che ci si prefigge, oppure rispetto ai mezzi che si scelgono per raggiungerli. Vi sono almeno quattro tipi di devianti diversi: innovatori [coloro che, pur conformandosi agli scopi dominanti, sono deviati rispetto ai mezzi che usano per raggiungerli], ritualisti [coloro che rimangono fedeli ai mezzi consueti, pur non condividendo gli scopi a cui questi dovrebbero servire], rinunciatari [quelli che rifiutano sia i valori e gli scopi comuni, sia le norme che riguardano i mezzi per raggiungere questi ultimi] e ribelli [coloro che, mettendo in discussione obiettivi e mezzi comuni, non si sitirano però dalla scena sociale, ma lottano per affermare obiettivi e mezzi diversi]. Anomia Viene riconcettualizzata differentemente da Durkheim. Piuttosto che un’incertezza o un’assenza di norme, essa descrive una situazione in cui vi è una disgiunzione tra gli scopi dell’esistenza che la cultura propone e le possibilità concrete di raggiungerli attraverso comportamenti “normali”. Quando una gran parte di membri della società non ha i mezzi per raggiungere in modo lecito gli obiettivi che pur condivide, avviene che si diffondano comportamenti intesi a raggiungere questo stesso successo attraverso comportamenti devianti, e spesso illegali. Profezia che si auto adempie E’ una situazione in cui, una diceria o un modo di pensare, anche se falso, se ritenuto concreto, diventa reale. Gli esseri umani hanno dunque la facoltà di determinare almeno in parte il corso defli eventi attraverso le proprie credenze a riguardo. Sociologia della scienza L’aspetto più evidente della relazione fra la società e la scienza consiste nell’esistenza di un insieme di “domande” che la prima pone alla seconda: la scelta dei temi di cui gli scienziati si occupano è solo in parte determinata dalle logiche interne alla ricerca scientifica, in gran parte è definita dagli interessi del mondo circostante. La scienza è dunque una scienza sociale: come ogni istituzione trae il proprio significato dalla cultura della società in cui è immersa. Ciò non vuol dire che on abbia una propria autonomia. La sociologia della scienza di Merton si articola in un programma di ricerca empirica: nelle diverse situazioni storiche e nei diversi contenti sociali. Egli è poco sensibile alle differenze tra scienze sociali e scienze naturali; e soprattutto comporta un’idea della cumulabilità dei risultati della ricerca scientifica che non tutti condividono.
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