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Giovanni Pascoli: Biografia e Poesia - Nascita, Studi, Vita Privata e Opere, Appunti di Lingue e letterature classiche

Biografia di Giovanni Pascoli, poeta italiano nato a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855. Studiò all'Università di Bologna e partecipò a dimostrazioni politiche, perdendo la borsa di studio. Si laureò in letteratura greca e insegnò grammatica greca e latina all'Università di Bologna. Pubblicò opere come 'Myricae', 'Poemetti', 'Canti di Castelvecchio' e 'Poemi conviviali'. Pascoli era ossessionato dalla ricostruzione del nucleo familiare e visse una vita tranquilla dedicata all'affetto familiare e allo studio. La sua poesia era caratterizzata da una profonda disagio verso la natura e una crisi del positivismo. Il poeta coincideva con il fanciullino, che trovava libera espressione nella poesia.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 27/03/2022

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fededange02 🇮🇹

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Scarica Giovanni Pascoli: Biografia e Poesia - Nascita, Studi, Vita Privata e Opere e più Appunti in PDF di Lingue e letterature classiche solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI 31 dicembre 1855, San Mauro di Romagna – 6 aprile 1912, Bologna Quarto di 10 fratelli, infanzia agiata finchè il 10 agosto 1867 il padre viene ucciso da una fucilata mentre torna a casa, delitto rimasto impunito (disgrazia morale ed economica). Successivamente muoiono anche due fratelli e la madre. Pascoli lascia il collegio di Urbino (liceo) e si trasferisce a Rimini.  1873, si iscrive alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, Giosuè Carducci fu nella commissione che decise di dargli una borsa di studio.  Partecipando a una dimostrazione contro il Ministro della Pubblica Istruzione (1876) perde il diritto alla borsa di studio e interrompe gli studi.  Riprende gli studi e si laurea nel 1882 in letteratura greca.  1887, si stabilisce a Massa (Toscana) con le sorelle Ida e Maria (Mariù).  Si stabilisce a Castelvecchio di Barga (Lucca) con Maria.  1891, esce Myricae (Tamerici, cespugli).  1895, Università di Bologna, professore di grammatica greca e latina.  1897, Università di messina, pubblica Poemetti.  1903, Università di Pisa, pubblica Canti di Castelvecchio.  1904, pubblica Poemi conviviali.  1905, titolare cattedra Letteratura italiana a Bologna, fino ad allora di Carducci.  Prima di morire pronuncia il discorso La grande proletaria si è mossa a sostegno dell’impresa coloniale italiana in Libia. Collabora con famose riviste del periodo, argomenti letterari e interventi politici. In campo politico partecipa a movimenti socialisti, abbandona l’attività quando inizia a diramarsi l’idea Marxista della lotta tra classi e della rivoluzione del proletariato. Altre opere: Odi e Inni (1906), Canzoni di Re Enzio (1908), Poemi italici (1911), Poemi del Risorgimento (postumi, 1913). Spesso tendeva a lavorare contemporaneamente a più generi di scrittura. FAMIGLIA Pascoli punta alla ricostruzione del nucleo famigliare paterno. Famiglia: famiglia d’origine, rapporti di sangue. Mantiene relazione e contatto con i morti, non li esclude. Nido: esclude, protegge, isola il poeta dal mondo esterno (ricorda la casa del nespolo dei Malavoglia). Visione decadente del mondo circostante, pericoloso, qualcosa da cui proteggersi. Ossessionato dalla gelosia vive con angoscia il matrimonio di Ida, con Maria ha un rapporto più stretto e morboso. Il nido viene costruito a Castelvecchio, a livello simbolico rappresenta la lontananza con la società borghese del tempo. Da qui nasce la raccolta i Canti di Castelvecchio. Questa sua ossessione di voler ricreare il nido familiare lo portò ad avere una vita molto tranquilla, dedita all’affetto familiare, allo studio. Farà parlare poco di sé e si occuperà poco della mondanità e della società dell’epoca. Si mette in gioco a livello poetico non personale, era poeta delle piccole cose. DECADENTISMO IN PASCOLI Profondo disagio verso la natura, fuori luogo, in grado di capire malesseri del mondo in cui è immerso. Crisi positivismo, c’è una forte sfiducia nei confronti della scienza. Prima con il naturalismo, realismo, l’uomo pensava di poter dare una risposta a tutto con la scienza ma alla fine dell’800 ci si rende conto che può darne alcune ma non tutte, non è in grado di fornire una chiave di lettura generale. Questo genera forte malessere nei confronti della società in cui vive. L’aspetto più decadente di Pascoli è vedere, percepire il mistero al di là delle cose. Il suo obiettivo è mostrare le corrispondenze del mondo in cui viviamo. La realtà non è solo ciò che ci appare ma anche qualcosa di più profondo. POETICA DEL FANCIULLINO Il fanciullino è: - presente in ogni uomo, figura umile e piccola - solo poeta conosce il privilegio di farlo rivivere e parlare dentro di sé, sapendo scorgere il singificato profondo di quelle piccole cose che l’adulto “normale” invece trascura. 1897, pubblica la prosa Il fanciullino, contiene la sua personale poetica. Il poeta coincide con il fanciullino, parte infantile dell’uomo che negli adulti normalmente viene soffocata, ma che nei poeti trova libera espressione. Verità che solo poeta può cogliere. Fanciullino vede ciò che in genere passa inosservato attraverso vie intuitive e percezioni non razionali. Si sottrae alla logica ordinaria grazie alla propria attività fantastica e simbolica, individua accordi segreti tra le cose, rovescia le proporzioni classiche. Guarda mondo con meraviglia e stupore. La poesia è il luogo in cui il poeta da voce al fanciullino che è in lui. Coscienza comune della vita infantile, valore che li spinge alla bontà e alla solidarietà (fratellanza sociale). SIMBOLISMO PASCOLIANO Rivelazione verità segreta, senso del mistero si esprime attraverso catena di analogie simboliche. simbolicamente Dio non può fare altro se non contemplare il dolore, la natura ha funzione consolatrice. L’ASSIUOLO Pubblicata nel 1897, quarta edizione. Crea sensazione grazie ad immagini che le richiamano. Titolo informativo: rapace notturno, verso rappresentato da onomatopea a fine di ogni strofa, “chiù”. Nella tradizione popolare è un verso legato alla morte, al sentimento lugubre del suo presagio. Altro suono presente: sistri d’argento, strumento metallico a scuotimento usato in Egitto per culto della dea Iside, usando questo strumento lei garantiva il risorgere dei corpi. Comprensione Paesaggio notturno, illuminato da luce perlacea della luna, campagna diventa per il poeta fonte di progressivo turbamento. Verso dell’uccello sembra un richiamo funebre, fa riaffiorare i lutti familiari. Analogie costruite per mezzo di figure retoriche quali sinestesia, metonimia e metafora. Fonosimbolismo dato da allitterazioni e onomatopee . TUONO Evidente l’antitesi tra sensazioni inquiete, negative rappresentate dalla natura che fanno da specchio all’animo del poeta e una situazione rasserenante dove la madre rincuora il figlio cullandolo. Contrapposizione tra nido familiare con la casa bianca, la culla e profonda inquietudine poeta. NOVEMBRE Paesaggio ha doppio fondo: sotto apparenza armonia e positività si nascondono presenza e minaccia morte. Giornata mite e serena trasmette illusione primavera, “estate di San Martino”, si possono avere giornate quasi estive. Ma a breve cade anche la ricorrenza dei morti (2 novembre). I CANTI DI CASTELVECCHIO Pubblicati nel 1903, edizioni arrivano fino alla sesta postuma del 1912. Castelvecchio: paese nei pressi di Barga in Garfagnana (Lucca) dove Pascoli si trasferì con Maria. Continuità con Myricae ma con minore compattezza dell’ispirazione, più diluita. Due motivi: - naturalistico, trascorrere delle stagioni, ordine naturale e armonia, alternanza vita – morte - famigliare, centrato su tragedia uccisione impunita del padre, perdita irreparabile La morte si presenta come estranea, genera angoscia e terrore, minaccia la vita del soggetto. Audaci sperimentazioni metriche con recuperi della metrica classica. Lingua: strumento privilegiato, mescolanza di registro basso (popolare) e alto (aulico). Nella prefazione dedica opera alla madre. GELSOMINO NOTTURNO (1901) Viene scritta dal poeta in occasione del matrimonio dell’amico Gabriele Briganti. Fiore: simbolo dell’amore passionale, paragone/analogia tra insetti che si posano sul fiore di notte e la notturna vicenda tra i due sposi. Da una parte Pascoli è felice per l’amico Gabriele Briganti, dall’altra si evince il turbamento nei confronti di un sentimento che vive con contrasto. Lo guarda con gli occhi del fanciullino, il suo sguardo è incuriosito e turbato nei confronti di qualcosa che sente importante ma che lo spaventa. Componimento meno musicale rispetto alle altre, ciò è supportato anche a livello tematico, continuo alternarsi tra: ciò che avviene all’interno ed esterno della casa, sensazioni positive e negative, immagini di vita e immagini di morte. Comprensione Poesia basata sull’alternanza di immagini visive, sensazioni uditive e olfattive. Anche i luoghi si alternano, l’esterno della campagna notturna e i luoghi chiusi. Temi principali: - amore - morte (farfalle crepuscolari) - esclusione (ape che torna e non trova la cella)
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