Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Riassunto per esame da non frequentanti Carron Teologia I, Sintesi del corso di Teologia

Il documento esplora il senso religioso dell'uomo e la sua relazione con la ragione, la natura e l'idea di Dio. Si discute anche della creatività religiosa dell'uomo e del ruolo del genio nella creazione di nuove religioni. Il testo presenta una riflessione filosofica sulla condizione umana e sulla ricerca del significato dell'esistenza.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 29/04/2023

Alessiafrancese
Alessiafrancese 🇮🇹

5

(1)

15 documenti

1 / 16

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto per esame da non frequentanti Carron Teologia I e più Sintesi del corso in PDF di Teologia solo su Docsity! ALL’ORIGINE DELLA PRETESA CRISTIANA INTRODUZIONE Cristo si pone come risposta a ciò che sono io e solo una presa di coscienza attenta tenera e appassionata di me stesso mi può spalancare e disporre a conoscere Cristo Il fattore religioso e la vita o Il senso religioso è quella natura originale dell’uomo per cui egli si esprime esaurientemente in domande ultime o Nel senso religioso l’espressione adeguata di quel livello della natura in cui la natura diventa coscienza del reale tendenzialmente secondo la totalità dei suoi fattori ed è a questo livello che la natura può dire io o La dimensione religiosa coincide con la dimensione razionale o Il senso religioso coincide con la ragione nel suo aspetto ultimo o Il cardinal Montini definisce il senso religioso come la “sintesi dello spirito“ o Tutti gli enti con cui l’uomo è spinto dalla sua natura sono determinati, resi possibili e realizzati in forza di quell’impulso globale e totalizzante che il senso religioso o Dunque è chiuso coincide con l’urgenza di un raggiungimento totale e di una esauriente completezza e si colloca dentro ogni movimento della vita umana, la quale risulta il progetto sviluppato dal senso religioso Una nota sulla parola “Dio” o La parola Dio segna l’oggetto proprio di questo desiderio ultimo dell’uomo, come desiderio di conoscenza dell’origine e del senso esauriente dell’esistenza o Dio è ciò per cui la vita vale, consiste e dura o Per capire che cosa rappresenti la parola di Dio è necessario sorprenderla nell’esperienza di chi quella parola la usa e vive seriamente o Dio è una presenza perennemente incombente sull’orizzonte umano ma si situa pur sempre al di là di esso o Quanto più l’uomo spinge l’acceleratore della ricerca di Dio tanto più quest’orizzonte si sposta o Questa situazione di sproporzione e di inarrivabilità facilita l’insorgere nella coscienza dell’idea di mistero ovvero la consapevolezza che l’oggetto proprio e adeguato alle esigenze esistenziale è incommensurabile con la ragione come misura o Questa in arrivo abilità, quanto più l’uomo cammina tanto più diventa evidente o Solo nell’uomo ignorante c’è la presunzione di arrivare mentre se uno non ignora se stesso in rapporto al reale si trova a dover fronteggiare la drammatica sproporzione La vertiginosa condizione umana o Quel Dio per cui ultimamente vale la pena di vivere, e ciò di cui la realtà è fatta e al cui manifestarsi continuamente si protende o Io, uomo sono costretto a vivere tutti i passi della mia esistenza dentro la prigionia di un orizzonte sul quale incombe un’incognita il raggiungibile o Se la stupidità suprema è quella di vivere distratti risulta evidente che per gli stupidi i problemi a questo riguardo diminuiscono o Io so che Dio esiste, perché ciò è implicato nel mio stesso dinamismo e so che tutto in me dipende da esso o L’uomo consapevole realizza che il senso della realtà, vale a dire ciò a cui la ragione tende, è una X non comprensibile e che non può essere rinvenuta nella capacità di memoria della ragione ma si trova fuori o La percezione dell’esistenza del mistero rappresenta il vertice della ragione o Pur in questa impossibilità per la ragione di arrivare a conoscere ciò di cui intuisce l’esistenza, mantiene la sua struttura di esigenza conoscitiva ovvero vorrebbe conoscere il suo destino o È una condizione vertiginosa dover obbedire qualcosa qualcosa di cui intuisco la presenza ma che non vedo o L’ignoto convoca se la mia vita attraverso le cose, i condensarsi provvisorio ed effimero delle circostanze e l’uomo ragionevole, pur privato della possibilità nel possesso di quell’ignoto, è chiamato a un’attività che consiste nel prendere atto della sua condizione e nell’aderire realisticamente alle emergenze esistenziali senza poter vedere il disegno in cui si modella il significato o Nel vecchio testamento l’oracolo di Dio diceva: “Le mie figlie non sono le vostre e i miei pensieri non sono i vostri“—> richiamava gli israeliti alla sproporzione che esistenzialmente risulta esperienza di contraddizione o L’uomo coglie la sua condizione vertiginosa ma il ricordo di questa sua lucidità non dura o La Bibbia narra che quando l’ignoto, che si era palesato ad Abramo con la promessa di una grande discendenza, gli chiede di uccidere quel figlio che era stato donato come prima realizzazione di quella stessa promessa o Abramo se ne va con il figlio accanto verso un luogo che non conosce, per una ragione che non conosce, disposto a compiere il sacrificio dove Dio indicherà o Abramo è una figura paradigmatica dell’uomo in tutta la sua statura e drammaticità e dell’uomo posto in quella vertigine La ragione alla ricerca di una una soluzione o San Tommaso dice che nella storia la ragione dell’uomo a raggiunto qualcosa della verità del divino solo in alcuni grandi personaggi, dopo molto lavoro o La ragione secondo la sua natura implica l’esistenza della soluzione o L’uomo, pur avendo dimostrato di aver percepito il senso di questa sproporzione primordiale, mostra però di non riuscire a ricordarsene nella sua pratica di vita LA CREATIVITÀ RELIGIOSA DELL’UOMO  Lo sforzo umano di immaginazione del rapporto col mistero è strettamente in funzione del nesso con il reale e perciò espressione ragionevole  Non esiste uomo che in qualche modo non identifichi una risposta alla domanda circa ciò che ultimamente lo costituisce  La religione è l’insieme espressivo di questo sforzo immaginativo, ragionevole nel suo impulso è vero per la ricchezza a cui può attingere, anche se degenerabile nella volontà di possesso del mistero  La religione è un complesso espressivo che sarà concettuale, pratico e rituale e che dipenderà dalla tradizione, dall’ambiente, dal momento storico e dal temperamento personale  Teoricamente ogni persona potrebbe creare la sua religione  Ma nella dinamica della vita c’è un ruolo che è creativo di società cioè il ruolo del genio  Il genio è un carisma eminentemente sociale, che esprime i fattori sentiti dalla compagnia umana in modo talmente più acuto degli altri che tutti si sentono più espressi dalla sua creatività che non dai loro tentativi Alcuni atteggiamenti della costruttività religiosa o L’uomo in nessun momento della storia regge a lungo la vertigine dell’intuizione del mistero o Non riuscendo a costruire in una precarietà assoluta l’uomo cerca un terreno sul quale la sua creatività possa edificare il luogo del suo rapporto con il mistero o Di fronte al mistero che percepisce l’uomo ne riconosce la potenza e cerca di immaginarlo in rapporto a sè 1. L’uomo non sa e si sforza di impostare un rapporto di scambio con il mistero ⁃ L’uomo sente diversi emergere nel flusso armonico del cosmo e della storia e persegue il suo destino e si immagina il mistero come origine e risultato di quell’armonia naturale cui egli cerca di obbedire constatazione di un accaduto e dunque il metodo è la registrazione storica di un fatto oggettivo o “Chi è Gesù?“ Il cristianesimo sorge come risposta a questa domanda Un problema che deve essere risolto o Dostoevskij netta quindi per i demoni: “La fede si riduce a questo problema angoscioso: un uomo colto, un europeo dei nostri giorni può credere alla divinità del figlio di Dio, Gesù Cristo?” o Al livello di tale domanda si gioca la questione è religiosa o Per qualsiasi individuo il semplice fatto che ci sia anche un uomo solo che affermi: “Dio è diventato uomo“ pone un problema radicale e ineliminabile per la vita religiosa dell’umanità o Kierkegaard su diario scrive:”La forma più bassa dello Scandalo e lasciare senza soluzione tutto il problema intorno a Cristo. Che il cristianesimo ci è stato annunciato significa che tu devi prendere posizioni di fronte a Cristo”: ⁃ Scandalo significa impedimento ⁃ Impedirebbe a se stesso di essere uomo colui che lentamente si lasciasse portar via dalla possibilità di farsi un’opinione personale intorno al problema di Cristo o L’imperativo cristiano è che il contenuto del messaggio suo si pone come un fatto o Un insidioso slealtà culturale ha reso possibile diffusione di una vaga idea di cristianesimo come discorso come dottrina ma in realtà il cristianesimo è innanzitutto un fatto, un avvenimento o La venuta di quell’uomo è una notizia trasmessa fino ad oggi o Che uomo abbia detto: “io sono Dio“ e che questo venga riferito come un fatto presente è qualcosa che richiede una presa di posizione personale o Spesso la società non vuole saperne nulla di questo annuncio perché quello che disturba è la percezione della enormità dei termini del problema Un problema di fatto o Tanti non si sono mai domandati in che cosa consista storicamente il problema di Cristo o Se Cristo abbia detto o no di essere Dio, e che sia o non sia Dio, è un problema storico e per questo il metodo deve essere corrispondente o L’annuncio cristiano è: un uomo che, mangiando, camminando, consumando normalmente la sua esistenza di uomo abbia detto “io sono il vostro destino“ è l’unico caso della storia in cui l’uomo si sia sostanzialmente identificato con Dio o Dal punto di vista della storia del sentimento religioso dell’umanità occorre osservare che la genialità religiosa dell’uomo quanto più grande tanto più percepisce la sua distanza da Dio o L’esperienza religiosa è la coscienza vissuta della piccolezza dell’uomo, della incommensurabilità del mistero o Quanto +1 uomo la tentazione di identificarsi col divino COM’È SORTO NELLA STORIA IL PROBLEMA C’è un fatto nella storia il quale pretende di essere la realizzazione delle ipotesi che il mistero sia entrato nella traiettoria storica come un fattore umano Il fatto come criterio o I vangeli non sono rapporti stenografici di quello che Gesù faceva e diceva ne vogliono o possono essere resoconti dei suoi discorsi o Il documento conciliare Dei Verbum definisce l’attività degli evangelisti: “gli autori sacri allo scritto i quattro vangeli, scegliendo alcune cose fra le molte che venivo tramandate, sintetizzando in alcune, spiegandone altri in rapporto alla situazione delle chiese, conservando il carattere di annuncio in modo tale da riferire su Gesù con sincerità e verità” o Si tratta quindi di un documento che ha a che fare con la memoria e con l’intenzione dell’annuncio o Il suo valore storico potrà essere colto ha fatto di non misconoscere ciò che lo caratterizza ovvero quello che si vuole percorrere è il ricordo di un fatto eccezionale trasmesso da qualcuno che ritiene vitale farlo conoscere ad altri o La pretesa di Gesù è l’unico fatto col quale è interessante prendere contatto o La convinzione nasce sempre da qualcosa che si dimostra ma per le cose più importanti della vita tali dimostra abilità non è mai di tipo matematico o dialettico, ma avrebbe a che fare con una nostra creazione o convenzione o La dimostrazione di cui stiamo parlando viene offerta dall’incontro con un fatto, dalla presa di contatto con un avvenimento o “Sei fin dall’inizio vengono operati dei tagli nel Vangelo il fenomeno non resta integro ed è già divenuto incomprensibile“ o Occorre essere disposti a farsi provocare dalla totalità del fatto, che non consiste nell’inventario completo dei suoi fattori—> questo è il punto centrale del documento del concilio sulla rivelazione o Lubac commentando il documento del concilio sulla rivelazione dice: “anche per il concilio, oggetto della rivelazione è Dio stesso; ma questo Dio vivente è intervenuto nella storia degli uomini e in essa si è dato dei testimoni che ci rimandano tutti al testimone per eccellenza, che è la sua parola incarnata. L’oggetto primo della mia fede e riconosciuto nella sua unità originaria come mistero di Cristo, la realtà di un essere personale evidente“ o Un fatto è un criterio alla portata di chiunque, nel fatto ci si può imbattere purché ci si sia messi nelle condizioni di vederlo o Un fatto è un criterio alla portata di chiunque o Potremmo afferrare il concetto di Cristo per valutarne poi la pretesa cominciando a percorrerne la memoria e l’annuncio che di lui fanno coloro che ne sono già stati afferrati Un’attenzione di metodo o Il modo di porsi davanti alla testimonianza di un incontro con Cristo, è un problema che mette in gioco l’adeguatezza o meno di tutto un atteggiamento intellettuale o Il metodo descrive la ragionevolezza del rapporto con l’oggetto che stabilisce motivi adeguati con cui fare i passi nella conoscenza dell’oggetto o Qui l’oggetto consiste nella veridicità di una testimonianza riguardo a una persona vivente che ha preteso di essere il destino del mondo, il mistero entrato a far parte della storia o Io sono tanto più abilitato ad avere certezza su di un altro, quanto più condivido la sua vita o Nel Vangelo ha potuto capire che di quell’uomo bisognava avere fiducia chiedendo dietro e condivise la sua vita, non la folla che andava a farsi guarire o Quanto +1 è potentemente uomo tanto più capace di raggiungere certezze sull’altro da pochi indizi o Rousselot:” un’incontestabile tradizione che risale al Vangelo stesso da coloro che non hanno bisogno di prodigi per credere.si vede in essi dalle anime veramente illuminate e capaci, attraverso un minimo indizio, di cogliere una grande verità“ o Questa intelligenza del minimo indizio ho bisogno di tempo e spazio perché arrivi ad essere evoluta—> questa è la dote che la pretesa di Gesù richiede per poter essere compresa o E moltiplicarsi dei segni riguardo alla sua persona conduce alla ragionevole conclusione che di lui mi posso fidare Il punto da cui partire o Il mistero ha deciso di entrare nella storia dell’uomo in modo impercettibile, senza nessuno che lo potesse osservare e registrare o Ad un certo punto il mistero si è posto e per chi lo hai incontrato quello è stato il grande istante della sua vita e della sua storia o Il Vangelo di Giovanni si basa sull’autorità di un discepolo del signore o Tale eccezionale testimone ha voluto che ci si ricordasse il punto in cui per la prima volta la presenza di Gesù si imposta come interrogativo supremo o C’è una pagina del Vangelo di Giovanni in cui è trascritto ciò che potremmo chiamare il primo istante del problema di Cristo come si è posto nella storia o Gesù, fino all’età in cui cominciò a parlare in pubblico, era vissuto come qualsiasi altro ragazzo E osservava i riti religiosi del suo popolo o Era molto diffuso a quell’epoca il nome di Giovanni battista, profeta che da 100 cinquant’anni mancava al popolo ebraico e da tutta la Giudea e la Galilea andavano a sentirlo parlare o La pagina su cui è riportato il fatto in cui Gesù andò ad ascoltare Giovanni battista, somigli alla pagina di appunti: ⁃ L’appunto vuole essere un segnale per una memoria in attività, per un influsso già vissuto ⁃ L’appunto è conciso e leggendolo, chi utilizza immagina ciò che non è detto tra una frase e l’altra ⁃ È il fenomeno della memoria o Questa pagina riporta alla memoria di un uomo che ha trattenuto tutta la vita negli occhi e nel cuore l’istante in cui la sua esistenza è stata investita da una presenza e capovolta, anche se in quel momento non si è accorto della pienezza ed è la totalità in cui si imbatteva o Gesù arrivato per ascoltare Giovanni battista ad un certo punto accenna ad andarsene e Giovanni dice: “ecco l’agnello di Dio, ecco colui che togli i peccati del mondo“ o Qualcuno resta colpito da quel grido e da quello sguardo fisso su una persona o Sono due pescatori della Galilea, che erano lì attentissimi, che accorgendosi di chi Giovanni battista stava guardando lo seguono o Gesù si voltò e vide che lo seguivano, allora disse: “che cosa volete?“ o Essi gli dissero: “dove stai di casa, rabbi? o Gesù rispose: “venite a vedere“ e quei due andarono e videro dove Gesù abitava o Uno dei due si chiamava Andrea, che incontrando suo fratello Simone gli disse: “abbiamo trovato il Messia“ o Andrea condusse Simone da Gesù che si sentì dire: “tu sei Simone, figlio di Giovanni; ti chiamerai Pietro“ o Gli ebrei usavano attribuire un soprannome per indicare il carattere della persona o qualche fatto importante o singolare o Così Pietro attraverso con lo sguardo si trova afferrato fin dentro il suo carattere o Gesù aveva deciso di andare in Galilea e sentiero passavo vicino alla spiaggia, Simone Andrea dopo averlo visto ho detto agli altri: “ecco, è quello che sta passando“ o Filippo si alza in piedi e corre su per il sentiero per vederlo più da vicino e Gesù gli dice: “accompagnami“ o Filippo incontra Natanaele egli dice: “il Messia, quello promesso da Mosé l’abbiamo trovato! Si chiama Gesù e di Nazareth è figlio di Giuseppe“ o Nataele è il più vecchio quello che non si lascia mai turbare da niente e allora dice Filippo: “di Nazareth? Può venire di buono qualcosa da quel paese?” Che infatti non godeva di buona fama o Gesù vede arrivare Natanaele e gli dice: “ecco un vero israelita senza inganno“ e Natanaele dice: “come fai a dirmi così Che neanche mi conosci? E Gesù risponde: “prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto quel figo, io ti ho visto“ e Natanaele dice “tu sei il figlio di Dio, tu sei il Messia“ o Non dice, non ti scrive, suppone tutto o In questa pagina sono raccontati fatti con tutto il carico e naturali sapore di ciò che per il narratore e ovvio è risaputo o Soltanto gli amici quando lui darà la risposta credono alla sua parola per l’evidenza dei segni indiscutibili che impongono la confidenza mentre i nemici non accettano quella risposta e decidono di eliminarlo o Nel capitolo sesto di Giovanni è riportato un momento significativo di questa dinamica: ⁃ Gesù un giorno fu seguito da una gran folla che allungo avrebbe avuto fame ⁃ Mosso da compassione gli aveva miracolosamente sfamati ⁃ L’entusiasmo fece sì che le persone volevano farlo re perché la mentalità da allora identificava il Messia con un re che avrebbe sterminati nemici del popolo di Israele e avrebbe ad esso conferito il posto che gli competeva del mondo ⁃ Ma era una corrente di persone, chiamati i poveri Dio, che facevano professione di disponibilità e sottolineavano la misteriosità della venuta del Messia ⁃ Gesù sembrò avallare la volontà del popolo di avere un re potente ma poi fuggi andando dall’altra parte del lago ⁃ L’indomani era sabato e come di consueto, lui andava nella sinagoga e quando l’inserviente abito il rotolo delle scritture per richiamare l’attenzione di chi volesse commentarlo, Gesù si candidò a farlo ⁃ Lèsse il brano della manna nel deserto, in cui Mosé pregava Dio perché il popolo si lamentava per il timore di morire di fame nel deserto e allora Dio mandò quella rugiada che era come pane ⁃ Cristo dice: “i vostri padri hanno mangiato la manna e non sono morti, ma chi si nutre della mia parola non morirà più“ ⁃ La gente restava stordita di fronte a questa affermazione ⁃ Gesù si commuove improvvisamente prese forma l’idea più geniale “voi mi cercate perché ti ho dato del pane da mangiare ma io vi darò la mia carne da magiare e il mio sangue da bere“ ⁃ I padroni della mentalità popolare cominciarono a dire che Gesù era pazzo e quel giudizio si ripete e andò a finire sulle labbra di tutti anche perché Gesù insisteva dicendo: “in verità vi dico chi non mangia della mia carne non entrerà nel regno dei cieli“ ⁃ Gesù restò solo con il gruppetto dei più affezionati e ad un certo punto ruppe il silenzio dicendo “volete andarmene anche voi?“ ⁃ Pietro con la sua veemenza sbotta dicendo “signore, anche noi non comprendiamo quello che tu dici ma se andiamo via da te andiamo? Tu solo hai parole che spiegano, che danno senso alla vita“ Un caso di certezza morale o Sulla base della convivenza con l’eccezionalità dell’essere e degli atteggiamenti di Gesù quel gruppetto non poteva non affidarsi alle sue parole o La continua reiterazione che la convivenza realizzava di quest’impressione di eccezionalità determinava un giudizio di ragionevolezza abilità del loro affidarsi a lui o Il giudizio richiede di affrontare l’esperienza includendovi il tempo della sua durata o Per questo Gesù per rispondere alla domanda “ma, allora, chi sei tu?“ A atteso che il tempo rendesse discepoli certi del loro attaccamento o Gesù cioè ha chiarito il proprio mistero quando gli uomini erano ormai definitivamente fissati riconoscimento o il disconoscimento verso di lui LA PEDAGOGIA DI CRISTO NEL RIVELARSI ⁃ Immaginiamoci un paesino di montagna in cui c’è un’unica mulattiera che unisce il villaggio al paese più grande, c’è il comune e tutti vivono nel bosco ⁃ Nell’unica casa un po’ bella del paese una famiglia venuta della città viene a stabilirsi, sono gentilissima tutto il villaggio si ritrae di fronte a loro ⁃ La signora è medico e si adopera in tutti modi fino alla completa guarigione di un abitante che si era infortunato e anche il marito si rende disponibile ⁃ Dopo qualche settimana quella divenne la famiglia più amata del paese ⁃ Una domenica il signore interrompe il gioco per raccontare di quando aveva viaggiato nella terra del fuoco e tutti se ne stavano lì ad ascoltarlo perché parlava in modo affascinante e sapeva un’infinità di cose ⁃ Ad un certo punto il più vecchio di tutti dice: “senti, tu devi rispondere ad una nostra curiosità.molti fra noi dicono che sei ingegnere, scienziato e altri dicono altre cose. Ma tu chi sei?” ⁃ L’uomo risponde: “amici, adesso che siamo veramente in confidenza ve lo posso dire… Però non dovete tradirmi perché ho una serie di ragioni fanno sì che la mia posizione sia delicata nei confronti della legge e se si sapesse che sono qui mi arresterebbero subito.io sono il re del Portogallo in esilio“ ⁃ A nessuno di mente di mettere in dubbio questa risposta perché la risposta dell’uomo sia diceva al suo tipo di persona, all’evidenza che da lui emanava  Alla domanda che nasceva nel cuore della gente che seguiva Gesù, abituata al suo atteggiamento, alla sua capacità di influsso e di potere sugli uomini e sulle cose, Cristo non ha dato immediatamente risposta compiuta  Se avesse subito dato risposta non sarebbe stato ucciso perché l’avrebbero giudicato soltanto un pazzo  Gesù ha usato un intelligente pedagogia nel definirsi, l’ho fatto lentamente così da provocare negli altri una graduale evoluzione per assimilazione  Se Gesù si fosse rapidamente ed esplicitamente definito nella sua stessa natura divina avrebbe prodotto in chiunque una reazione che avrebbe squalificato ogni possibilità di fiducia  Gesù seguì una linea educativa nella quale dapprima tradusse in espressioni implicite e concrete quell’idea che alla fine doveva esprimere apertamente  La concretezza, l’idea che si incarna, e l’implicito, far capire senza definire astrattamente, restano la più naturale ed efficace linea educativa Le linee essenziali della pedagogia rivelativa 1. Il maestro da seguire ⁃ Gesù chiede che lo si segua ⁃ I primi modi con cui Gesù propone se stesso sono dalla gente comprensibili e accettabili ⁃ Quando Gesù ha detto ad Andrea, Giovanni, Simone: “venite con me“ nell’istante in cui l’hanno udita questa frase il suo contenuto totale e profondo non poteva essere capito ⁃ Allo stesso modo una persona si imbatte in un’altra che avrà poi un significato incisivo per la sua vita e così se dopo vent’anni ripenserà a quel primo incontro, sarà colpito dal cogliere un significato recondito 2. La necessità di rinuncia ⁃ La chiamata a seguirlo non si identifica solo con la prontezza a riconoscerlo giusto, meritevole di fiducia ma è congiunta alla necessità di rinunciare a se stessi ⁃ Il senso profondo di questa rinuncia a se stessi come criterio sarà destinato ad apparire più tardi nell’animo di chi lo seguiva 3. Di fronte a tutti ⁃ Richiede che l’uomo lo segua anche esteriormente, socialmente e fa dipendere da questo il valore stesso dell’uomo, la salvezza ⁃ “Chi pertanto mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al padre mio, che è nei cieli; ma chi me l’ingannerà dinanzi agli uomini, anch’io lo rinnegherò dinanzi al padre mio, che è nei cieli“ ⁃ Nessun rapporto è mai intero e vero se non ha la forza di prodursi socialmente A causa sua: il centro della libertà o Egli spinge la sua richiesta al cuore della sua profondità o Gesù incomincia ad usare insistentemente la formula “a causa mia“ o Inizia a delinearsi un’identità nuova per cui quello che di valido si fa è valido non perché non si sente o si giudica tale, ma perché non si compie per lui o Bisogna anche riconoscere che agendo “a causa sua“ si rischia di entrare in contrasto con la mentalità comune o Nel 10º capitolo del Vangelo di Matteo, quando Gesù invita i 12 nei villaggi a predicare, da loro delle istruzioni che esprimono questo fatto di “a causa sua“ o Lentamente Gesù colloca la sua persona al centro della affettività e della libertà dell’uomo, e questo diventa sferzante quando egli si pone in paragone con gli affetti più intimi dell’uomo stesso—> Gesù disse “chi è mia madre e chi sono i miei parenti? Poi estendendo la mano verso i suoi discepoli disse: “ecco la mia madre e miei parenti. Perché chi fa la volontà del padre mio, che è nei cieli, egli è mio fratello e mia sorella e mia madre“ o La libertà dell’uomo si verifica molto di più nell’esperienza dei rapporti con ciò che gli appartiene, che neanche direttamente con se stesso (ad esempio un uomo accetterebbe più volentieri di perdere se stesso piuttosto che di perdere la persona amata) o La libertà si incentiva nel rapporto di possesso o di preferenza o Gesù si colloca al centro di tali rapporti come nel cuore che li origina e senza dei quali non avrebbero vita—> questo è il punto di partenza dell’ostilità nei suoi confronti in quanto finché e gli si dice maestro e chiede di seguirmi uno può riconoscerlo o meno, ma quando la sua proposta si chiarisce come una pretesa di entrare nel dominio della nostra libertà allora o non si accetta e diventa amore oppure lo si rifiuta e diventa ostilità o Proprio perché il suo modo di porsi comincia a nascere verso di lui un’ostilità, quando, cioè egli prende a manifestare la propria presenza come una pretesa di significato decisivo e di potere determinante nell’ambito della libertà della gente o Romano Guarini osserva che quando una figura umana avanza per se stessa la pretesa di possedere un’importanza assoluta per la nostra vita per riconoscere tale pretesa che ascolta deve rinunciare a se stesso in un modo così sensibile come può venire soltanto nell’amore, se questa rinuncia a se è rifiutata si desta un’avversione radicale che cercherà in tutti modi di giustificarsi o Il momento dell’identificazione o In un terzo momento Gesù affronta la risposta alla domanda “Tu chi sei?“ o Una professoressa di religione mi ha detto: “Cristo mai dice nel Vangelo io sono Dio, dice sempre io sono il figlio di Dio“ o E io gli ho risposto: “se trovassi nel Vangelo che Cristo ha detto io sono la seconda persona della Santissima trinità direi che si tratta di un falso“ o Sarebbe un falso perché egli essendo ebreo non poteva parlare se non secondo la mentalità di un uomo di quell’epoca e di quella estrazione sociale o Un ebreo non poteva neanche pronunciare la parola Dio perché l’avrebbe infangata o Il nome di Dio veniva pronunciato tramite delle circonlocuzioni o Io identificava con i testi, con la Bibbia, con i padri antichi e le circonlocuzioni con cui ebreo di quei tempi indicava la divinità erano la legge, i profeti e Mosé oppure i padri, gli antichi ovvero quelli che erano stati riconosciuti come lo strumento della voce di Dio, al punto che quello che loro dicevano era la parola stessa di Dio o Gesù rispose alla grande domanda “tu chi sei“ attribuendosi gesti e ruoli che gelosamente la tradizione ebraica riservava Jahve, in questo modo egli si identificò con Dio Questa identificazione è avvenuta secondo tre flessioni: 1. L’origine della legge ⁃ Gesù ha identifica sè stesso con l’origine della legge ⁃ La parola legge era il sinonimo più usato dai farisei per indicare il divino infatti dire che qualcosa era secondo la legge significava dire che era secondo Dio ⁃ “Fu detto… Ma io vi dico“ o Soltanto Dio è l’eterno vivente e vivificante e Gesù pretende di risparmiare la morte agli uomini con la sua parola o “Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il padre mio, del quale voi dite È nostro Dio! E non lo conoscete. Io lo conosco“ o Mentre un animo attento avrebbe potuto intuire che l’attacco alla pretesa arroganza di Gesù si infrange contro la sua obbedienza, Gesù spinge al massimo la sua provocazione: “Abramo esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegro“ o La loro obiezione è “non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?“ Gesù rispose loro: “in verità vi dico prima che Abramo fosse, io sono“ o Allora raccolsero delle pietre per scagliare contro di lui ma Gesù si nascose e uscì dal tempio La dichiarazione conclusiva Capitolo 26 del Vangelo di Matteo o Gli appelli a credere in Gesù si moltiplicano o I capi religiosi si risolvono a decretare la pericolosità di Gesù o Gesù viene arrestato e portato davanti al sinedrio per un giudizio o Il sinedrio era il grande consiglio giudaico e di per sé sarebbe stato competente a giudicare condannare Gesù, ma la contingenza storica che vedeva la Giudea inserita nell’impero romano come provincia faceva sì che il sinedrio dovesse sottoporre il capo d’accusa al governatore romano o Viene fatto una prima udienza davanti al consiglio poi l’imputazione venne sottoposta alla competenza del governatore romano o Gesù davanti al sinedrio fu getto di molte accuse o I vangeli riporta un disagio generale nel sinedrio, che cercava una valida imputazione e per molto tempo non riusciva a trovarla finché i due testimoni dicono: “costui ha dichiarato: posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni” o Riducono un’espressione che Gesù aveva usato riferendosi metaforicamente al proprio essere e alla propria persona o Il sommo sacerdote sollecito Gesù a discolparsi ma essendo così evidente la falsità dell’interpretazione Gesù tace o Il sommo Fatur dote avanza l’ultima sua riserva per l’accusa, fa intervenire un argomento che non avrebbe mai voluto pronunciare per il contenuto blasfemo “ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il figlio di Dio.” “tu l’hai detto, gli risposi Gesù, anzi io vi dico: dora in Nancy vedrete il figlio dell’uomo seduto alla destra di Dio, e venire sulle nubi del cielo“ o Davanti alla provocazione sulla testimonianza che era venuto a dare, Gesù non poter più tacere e allora tutto il consiglio grida la bestemmia e proclama Gesù reo di morte o Gesù, attribuendo a sé, nella sua risposta, due celebri testi messianici dell’antico testamento, il salmo 110 e il capitolo sette di Daniele, si è fermamente proclamato Messia o Le autorità religiose di quel tempo riconoscevano in quella frase dell’uomo di Nazareth una identificazione con il divino o Poiché il Messia era atteso, i capi religiosi intelligenti seguivano una linea di verifica semplice in quanto se qualcuno fosse stato davvero il Messia avrebbe ottenuto dei risultati e non avrebbe di certo bestemmiato o La condanna morte di Gesù fu perché “s’è fatto figlio di Dio“ La discrezione della libertà Il problema cristiano si risolve con gli stessi termini con cui si pone ovvero o ci si trova davanti A una follia o quell’uomo, che dice di essere Dio è Dio Il problema della divinità di Cristo si riduce a questo ovvero un’alternativa in cui penetra la decisione della libertà Questa decisione alle radici che sono collegate a un atteggiamento di fronte alla realtà tutta La libertà è quanto di più discreto esista Lo spirito assume una posizione originaria di fronte al reale e poi la sviluppa e ne prendi coscienza solo dopo
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved