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Riassunto per esame maturità con brevi riassunti di argomenti di storia, Appunti di Storia

Vari argomenti con sintesi (Giolitti, Prima Guerra Mondiale (scoppio, cause), Rivoluzione russa, Nep, Nazismo, Fascismo, Repubblica di Weimar, Crisi del '29, Italia repubblicana, Guerra Fredda.

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 25/10/2023

manuel-de-faveri-1
manuel-de-faveri-1 🇮🇹

5 documenti

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Scarica Riassunto per esame maturità con brevi riassunti di argomenti di storia e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! GIOLITTI COLLEGATO A VERISMO DI VERGA Per mantenere in pareggio il bilancio dello stato, il governo italiano, dell’800, non esitò ad introdurre nuove tasse andando a colpire sopra8u8o i ce: popolari. Le manifestazioni di protesta, furono represse con violenza, e l’assassinio del re Umberto I del ‘900 segnò il culmine dello scontro sociale. Il nuovo re Vi8orio Emanuele III scelse di affrontare queste tensioni aprendosi al dialogo e questa linea, fu perseguita sopra8u8o dal liberale Giovanni GioliH che fu capo del governo dal 1903 al 1914. Secondo Gioli1 il governo, non doveva schierarsi con gli imprenditori, contro le richieste dei lavoratori, ma doveva mantenersi neutrale e favorire il dialogo tra le par8. Si a8enuò in questo modo la repressione delle manifestazioni operaie e furono introdo8e delle nuove poli:che: - vi furono delle riforme sociali, infaH nuove leggi tutelarono il lavoro delle donne e limitarono il lavoro minorile; - fu is:tuito un sistema di assicurazioni e pensioni per i lavoratori e un consiglio superiore del lavoro per ges:re le varie rivendicazioni; - la ges8one delle ferrovie e di alcuni servizi pubblici fu so8ra8a ai priva: e venne assegnata allo stato e ai comuni; - vi fu un apertura ai socialis8, GioliH esplorò la possibilità di coinvolgere i socialis: nel governo, ma ques: erano profondamente divisi e rifiutarono la collaborazione; - vi fu un allargamento del diri;o di voto, perché nel 1912, venne concesso il suffragio universale maschile, solo con un’eccezione per gli analfabe: al di so8o dei 30 anni, e per rimanere al potere GioliH strinse un accordo con i ca8olici; A par:re dal 1896, l’economia italiana conobbe un periodo di crescita definito primo miracolo economico italiano e la produzione crebbe in media del 6% annuo, e aumentò anche reddito delle famiglie e a trarne beneficio fu sopra8u8o l’industria, in par:colare quella siderurgica, meccanica e idroele8rica, in questo periodo nacque la FIAT. Lo sviluppo dell’industria fu sostenuto aHvamente dal governo, però il decollo industriale fu limitato al se8entrione, tanto che nel se8entrione si parlò di “triangolo industriale” con Genova, Torino e Milano, il meridione con:nuava ad essere abitato da contadini poveri e analfabe: che col:vavano terre che erano possedu: da pochi la:fondis:. Per me;ere in moto l’economia, sarebbe servita una riforma agraria che ridistribuisse le terre, ma per Gioli1 era più importante mantenere il consenso dei la8fondis8. Nonostante questa scarsa a8enzione tra il 1904-1906, il governo varò alcune leggi per favorire l’economia del sud, per esempio, fu promossa la creazione di industrie nell’area di Napoli e la costruzione dell’acquedo3o pugliese, tu3avia ques7 interven7 non si rivelarono sufficien7 a migliorare l’economia del sud. Scrivere un collegamento tra Gioli1 con la situazione dell’Italia “divisa” tra meridione e se9entrione e il verismo di Verga. Giovanni GioliH è stato un influente poli:co italiano, noto per la sua leadership nel periodo della cosidde8a "poli:ca gioliHana" alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX secolo. Durante il suo mandato, GioliH ha cercato di affrontare le profonde divisioni socio-economiche che cara8erizzavano l'Italia dell'epoca, inclusa la spaccatura tra il Meridione e il Se8entrione. Il Meridione, rappresentato principalmente dal Mezzogiorno d'Italia, era una regione cara8erizzata da una situazione economica e sociale svantaggiata rispe8o al Se8entrione. Il divario tra le due regioni era evidente in termini di sviluppo industriale, infrastru8ure, opportunità di lavoro e livello di istruzione. Il Meridione era affli8o da povertà diffusa, arretratezza agricola e una mancanza di opportunità economiche. Il verismo, un movimento le8erario e ar:s:co dell'epoca, si concentra sulla rappresentazione realis:ca della vita e delle condizioni sociali dell'Italia dell'epoca. Uno degli autori veris: più famosi è stato Giovanni Verga, originario della Sicilia, che ha scri8o opere che descrivono in modo crudo e veri:ero le lo8e e le difficoltà della vita nel Meridione. Le sue opere come "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo" hanno affrontato tema:che come la povertà, la disperazione, la corruzione e le disuguaglianze sociali, offrendo un'immagine de8agliata e spesso spietata della realtà meridionale. Il collegamento tra GioliH, la situazione dell'Italia "divisa" tra Meridione e Se8entrione e il verismo di Verga risiede nella consapevolezza poli:ca e le8eraria dell'epoca rispe8o alle profonde disuguaglianze e alle lo8e sociali ed economiche che affliggevano il paese. Entrambi rappresentano un tenta:vo di affrontare e comprendere le difficoltà della società italiana dell'epoca, seppur a8raverso approcci diversi: GioliH a8raverso la poli:ca e Verga a8raverso la le8eratura. CAUSE SCOPPIO PRIMA GUERRA MONDIALE Colonialismo italiano in Africa A fine ‘800 l’Italia conduce una poli:ca coloniale aggressiva nei confron: dell’Eritrea e dell’E:opia, ma le gravi sconfi8e subite, le avevano fa8o abbandonare i progeH espansionis:ci, poi 15 anni più tardi, il governo italiano, tornò al proge8o di fondare una colonia italiana in Africa e tra 1911-1912, venne a8accata e conquistata la Libia che apparteneva all’Impero O8omano. L’esercito italiano si trovò a fronteggiare la guerriglia o8omana e araba. Successivamente, la trasformazione della Libia in una colonia italiana contribuì a rafforzare l’influenza italiana nel Mediterraneo, già controllato dalle principali potenze europee. - pressioni dei nazionalis8, perché a quel tempo il nazionalismo era sempre più diffuso e così GioliH si convinse ad appoggiare la poli:ca estera aggressiva dei nazionalis:; - interessi economici, perché l’impresa coloniale fu appoggiata da alcuni gruppi industriali che erano interessa: ad espandere i loro affari nel nord-africa; - compe8zione internazionale, perché quasi la totalità dell’Africa, era so8o il controllo di altre potenze europee, e quando alla Francia venne riconosciuto il diri8o di occupare il Marocco, l’Italia si lanciò alla conquista della Libia. Tra le cause più profonde della Prima Guerra Mondiale: 1. diffusione del nazionalismo, perché molto popoli, puntavano all’espansione del loro paese, i francesi ad esempio volevano una rivalsa sui tedeschi, mentre per l’impero austro-ungarico, le popolazioni slave erano sempre più irrequiete e desiderose di autonomia (zona dei Balcani) e l’Europa centro-orientale, aveva una grande varietà etnica e religiosa che alimentava i nazionalismi; 2. compe8zione tra le potenze, i rappor: tra Germania, Francia e Gran Bretagna erano sempre più tesi. I tedeschi avevano triplicato le spese militari, contendendo ai britannici il controllo sui mari, così gli altri governi reagirono con una vera e propria corsa agli armamen:, le varie potenze si contendevano l’influenza sui Balcani, dove a scontrarsi vi erano Austria-Ungheria e Russia. PRIMA GUERRA MONDIALE 28 luglio 1914 – 11 novembre 1918 ITALIA 24 maggio 1915 La Prima Guerra Mondiale è stato uno dei confliH più devastan: della storia, durato dal 1914 al 1918. Fu un evento di portata globale che coinvolse molte nazioni e causò profonde trasformazioni nel panorama geopoli:co. Cause della Prima Guerra Mondiale: La guerra fu innescata da una serie di fa8ori complessi. Le principali cause includono tensioni nazionaliste ed imperialis8che, alleanze militari e una crescente corsa agli armamen8. Gli even: scatenan: furono l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria a Sarajevo nel giugno 1914 e la successiva dichiarazione di guerra tra nazioni europee. Divisione delle Potenze: Le nazioni coinvolte nella guerra si schierarono in due alleanze contrapposte: Triplice Intesa (Francia, Regno Unito, Russia e successivamente gli Sta: Uni:) e Triplice Alleanza (Germania, Austria-Ungheria e l'Impero O8omano). Questa divisione creò un confli8o su vasta scala e portò alla mobilitazione di milioni di solda:. Il nazismo promosse una militarizzazione intensa e cercò di espandere il territorio tedesco a;raverso l'annessione di altre nazioni e l'avvio di una poli8ca di conquista. L'invasione della Polonia nel 1939 segnò l'inizio della Seconda Guerra Mondiale. FASCISMO Mussolini: Il fascismo, guidato da Benito Mussolini, emerse in Italia negli anni '20. Il regime fascista promuoveva l'autoritarismo, il nazionalismo, il militarismo e l'idea di un leader carisma8co come capo dello Stato. Mussolini is8tuì una di;atura fascista che sopprimeva le libertà individuali e la democrazia parlamentare. Il fascismo italiano mirava a restaurare l'an8co Impero Romano e a promuovere la grandezza nazionale. Mussolini implementò poli:che di controllo statale dell'economia e di centralizzazione del potere, noto come "corpora:vismo". Il regime fascista enfa:zzava il culto della personalità del leader e promuoveva l'ideologia di un "popolo unito" che poneva l'interesse colleHvo sopra gli interessi individuali. Il fascismo italiano si cara8erizzava anche per una forte censura poli8ca e una stre;a vigilanza sulla società. Il regime cercava di plasmare l'iden:tà nazionale a8raverso la propaganda e la repressione delle opinioni dissiden:. Entrambi il nazismo e il fascismo si basavano su ideologie autoritarie, promuovendo la centralizzazione del potere, la supremazia del gruppo ritenuto superiore e la soppressione delle libertà individuali. Entrambi i regimi ebbero conseguenze devastan9 sia per i paesi che li ado;arono sia per il mondo intero, lasciando un segno indelebile nella storia del XX secolo. LA CRISI DEL 1929: La crisi del 1929, nota anche come la Grande Depressione, fu una grave crisi economica globale che ebbe origine negli Sta8 Uni8. Fu causata da una combinazione di fa8ori come la speculazione finanziaria e il crollo del mercato azionario. La crisi si diffuse in tu8o il mondo, causando una profonda recessione economica, disoccupazione di massa e instabilità poli8ca. La crisi del 1929 ebbe un impa8o significa:vo sulle economie mondiali e contribuì all'ascesa dei movimen: estremis: come il nazismo e il fascismo. SECONDA GUERRA MONDIALE 1° se8embre 1939 – 2 se8embre 1945 ITALIA 10 giugno 1940 La Seconda Guerra Mondiale, che ebbe luogo tra il 1939 e il 1945, fu uno dei confliH più distruHvi della storia umana. Cause della Seconda Guerra Mondiale: Le principali cause della Seconda Guerra Mondiale includono: - l'ascesa del nazismo e del fascismo: Hitler in Germania e Mussolini in Italia promossero ideologie autoritarie e militaris:che, cercando di espandere i loro territori; - le conseguenze del Tra;ato di Versailles: il tra8ato imposto alla Germania dopo la Prima Guerra Mondiale causò insoddisfazione e risen:mento, alimentando la voglia di rivincita; - l'espansionismo giapponese: il Giappone cercò di conquistare territori in Asia, portando a tensioni con le potenze occidentali. Divisione tra le Potenze: Le principali potenze coinvolte nella Seconda Guerra Mondiale furono: - Gli Allea8: Sta: Uni:, Regno Unito, Unione Sovie:ca, Francia e Cina; - Le potenze dell'Asse: Germania, Italia e Giappone. AvvenimenB ImportanB: - l'invasione della Polonia: nel se8embre 1939, la Germania invase la Polonia, scatenando il confli8o in Europa; - la Ba;aglia di Stalingrado: dal 1942 al 1943, l'Armata Rossa sovie:ca sconfisse l'esercito tedesco a Stalingrado, segnando una svolta nella guerra sul fronte orientale; - il D-Day: il 6 giugno 1944, le forze Alleate invasero le coste della Normandia in Francia, aprendo un nuovo fronte contro la Germania nazista; - l'Olocausto: Durante la guerra, i nazis: perpetrarono l'orrendo genocidio dell'Olocausto, uccidendo milioni di ebrei e altre minoranze. Lo sbarco in Normandia: Lo sbarco in Normandia, noto anche come D-Day, fu uno degli even8 chiave della Seconda Guerra Mondiale e un'operazione militare di vasta portata condo;a dagli Allea8 il 6 giugno 1944. Questa audace invasione alleata sulle coste della Francia se8entrionale segnò l'inizio della liberazione dell'Europa occupata dai nazis8. La pianificazione e la preparazione per lo sbarco in Normandia furono complesse e richiesero un'ampia collaborazione tra gli Allea7. Il comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale Dwight D. Eisenhower, guidò l'operazione, che coinvolse oltre 150.000 solda:, marinai e aviatori provenien: da diverse nazioni. L'obieHvo dello sbarco era stabilire una testa di ponte in territorio nemico per consen:re l'avanzata delle forze alleate e liberare la Francia dal dominio tedesco. La scelta della costa normanna come punto di a;acco fu basata su diversi fa;ori, tra cui la sua rela8va vicinanza all'Inghilterra, le condizioni geografiche favorevoli e la sua rela8va debole presenza di forze tedesche. Nella no3e tra il 5 e il 6 giugno 1944, una massiccia flo3a di navi da guerra e imbarcazioni da sbarco a3raversò il Canale della Manica, supportata da un'intensa campagna aerea per sopprimere le difese nemiche. Le forze alleate sbarcarono su cinque diverse spiagge della costa normanna, ognuna assegnata a una specifica nazione alleata. Nonostante l'alto costo umano e le sfide incontrate, come i for8fica8 bunker tedeschi e il fuoco nemico concentrato, le forze alleate riuscirono a stabilire una solida presenza sulla costa normanna. Questo successo iniziale permise loro di consolidare la testa di ponte e di iniziare l'avanzata verso l'interno della Francia occupata. Lo sbarco in Normandia rappresentò una svolta decisiva nella Seconda Guerra Mondiale. Mentre le forze alleate progredirono ulteriormente a;raverso la Francia, liberando Parigi nel mese di agosto 1944, la resistenza tedesca si indebolì. Questo successo preparò la strada per la liberazione dell'Europa occidentale dal dominio nazista. Lo sbarco in Normandia rappresentò un punto di svolta cruciale nella guerra, segnando l'inizio della fine del Terzo Reich. Curiosità: Lo sbarco in Normandia sarebbe dovuto avvenire il 5 giugno 1944 ma, a causa del caHvo tempo, venne spostato al giorno successivo per il quale era prevista una breve tregua, ma i meteorologi inglesi avevano sbagliato le previsioni: una vera e propria tregua meteo non ci fu ma il vento si ridusse abbastanza da poter consen:re lo sbarco. I tedeschi invece, sapevano del bru8o tempo in quella zona e mai avrebbero pensato che in quella data e in quel luogo sarebbe avvenuto lo sbarco. I tedeschi lasciarono i solda: nelle retrovie e questo consenx agli allea: di procedere con il loro piano. Italia: Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Italia fu coinvolta come membro delle potenze dell'Asse, guidate da Germania e Giappone. Il regime fascista di Benito Mussolini, al potere dal 1922, era alleato con il Terzo Reich di Adolf Hitler e aveva ado;ato una poli8ca di espansione territoriale e di promozione dell'ideologia fascista. L'Italia entrò ufficialmente in guerra nel giugno 1940, quando le forze italiane invasero la Francia meridionale. Tu8avia, le prime campagne militari italiane durante il confli;o furono generalmente infru;uose e le truppe italiane subirono numerose sconfi;e. L'Italia tentò di conquistare la Grecia nel 1940-1941, ma incontrò una forte resistenza e dove8e richiedere l'aiuto tedesco per o8enere una vi8oria. L'entrata dell'Italia nella guerra al fianco della Germania nazista ebbe conseguenze pesan: per il paese. L'economia italiana era impreparata per un confli;o su larga scala e la popolazione affrontava gravi difficoltà economiche e sociali. Inoltre, l'adesione all'ideologia fascista aveva portato a una poli:ca razzista e all'adozione di leggi discriminatorie contro gli ebrei e altre minoranze. Nel 1943, la situazione dell'Italia si deteriorò ulteriormente. L'avanzata delle forze Alleate nel Nord Africa e il crollo del fronte orientale provocarono una serie di sconfi8e militari per l'Italia. Inoltre, il re Vi8orio Emanuele III, insoddisfa8o del regime di Mussolini, lo des:tuì e fece arrestare. La resa dell'Italia avvenne nell'o;obre 1943, dopo il collasso del fronte italiano e l'invasione Alleata. Il nuovo governo italiano, guidato dal generale Pietro Badoglio, firmò un armis8zio con gli Allea8, me;endo fine alla partecipazione dell'Italia alle operazioni belliche al fianco della Germania. Tu8avia, l'Italia non uscì completamente dalla guerra. La Germania occupò rapidamente gran parte del paese e formò la Repubblica Sociale Italiana (RSI) nel nord, un regime collaborazionista guidato da Mussolini. La resistenza italiana, cos8tuita da gruppi par8giani an8fascis8, comba;é contro le forze tedesche e collaborazioniste fino alla liberazione nel 1945. La partecipazione dell'Italia alla Seconda Guerra Mondiale ha lasciato un'impronta significa:va sulla nazione. Il regime fascista di Mussolini e la sua alleanza con la Germania nazista portarono a gravi perdite umane, distruzione e un lungo periodo di ricostruzione e ripresa economica dopo la guerra. Il confli8o rappresentò anche una ro8ura con l'ideologia fascista e segnò l'inizio di un nuovo corso poli:co per l'Italia, che alla fine si trasformò in una repubblica democra:ca nel dopoguerra. Conclusione della Seconda Guerra Mondiale: La Seconda Guerra Mondiale si concluse nel 1945 con la vi8oria degli Allea:. Gli even: chiave della conclusione includono: - La caduta di Berlino: nel maggio 1945, le forze Alleate occuparono Berlino e Hitler si suicidò nel suo bunker. - La resa del Giappone: dopo gli a8acchi atomici su Hiroshima e Nagasaki, il Giappone si arrese nel se8embre 1945, ponendo fine alla guerra nel Pacifico. La Seconda Guerra Mondiale lasciò un'impressione indelebile nella storia, con milioni di viJme e la distruzione di intere nazioni. Il confli3o portò a importan7 cambiamen7 geopoli7ci, come la nascita della Guerra Fredda tra gli Sta7 Uni7 e l'Unione Sovie7ca. L'ITALIA REPUBBLICANA: Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Italia si trasformò in una repubblica democra:ca. Nel 1946, i ci;adini italiani votarono per abolire la monarchia e stabilire una forma di governo repubblicana. La nuova Cos:tuzione italiana fu ado8ata nel 1948, che garan7va i diriJ fondamentali, la separazione dei poteri e la democrazia parlamentare. L'Italia repubblicana affrontò numerosi sfide, tra cui la ricostruzione post-bellica, la lo;a contro la mafia, la lo;a per i diri1 dei lavoratori e il consolidamento delle is8tuzioni democra8che. Il paese visse anche un periodo di sviluppo economico noto come "il miracolo economico italiano", che portò a un rapido miglioramento delle condizioni di vita e all'industrializzazione del paese. LA GUERRA FREDDA: La Guerra Fredda fu un periodo di tensione poli8ca e ideologica tra due superpotenze, gli Sta8 Uni8 e l'Unione Sovie8ca, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante non ci fosse un confli8o dire8o tra le due potenze, la Guerra Fredda si manifestò a8raverso una serie di confron: indireH, spionaggio, corsa agli armamen: e compe:zione per l'influenza globale. L'Italia giocò un ruolo chiave nella Guerra Fredda, trovandosi al centro del confronto tra il blocco occidentale guidato dagli Sta: Uni: e il blocco orientale guidato dall'Unione Sovie:ca. L'Italia era considerata un importante alleato degli Sta8 Uni8 e divenne membro della NATO nel 1949. L'influenza poli:ca ed economica statunitense si fece sen:re nel paese durante questo periodo. Tu8avia, l'Italia mantenne anche relazioni con l'Unione Sovie:ca e i paesi del blocco orientale. Il Par8to Comunista Italiano era uno dei par88 poli8ci più for8 e influen8 nel dopoguerra, e l'Italia mantenne scambi commerciali e culturali con i paesi del blocco orientale. La Guerra Fredda ebbe un impa8o significa:vo sull'Italia, influenzando la poli:ca interna, l'economia e la società. L'ideologia comunista e la minaccia nucleare crearono divisioni poli9che e sociali nel paese. La Guerra Fredda si concluse ufficialmente con la caduta del muro di Berlino nel 1989 e il collasso dell'Unione Sovie7ca nel 1991, aprendo la strada a un nuovo ordine mondiale.
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