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Riassunto primo parziale, Schemi e mappe concettuali di Sociologia Dei Processi Culturali

Riassunto dettagliato primo parziale integrato con slides e spiegazioni

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 09/12/2022

martina-gasperi
martina-gasperi 🇮🇹

5

(2)

5 documenti

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Scarica Riassunto primo parziale e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! POSITIVISMO movimento di pensiero che si afferma nella seconda metà del’800, prevede un netto rifiuto dell’elemento metafisico per esaltare invece quello posto, positivo, scientifico.Si tratta di una filosofia naturalistica che offre una sintesi dei risultati di ogni scienza.Abbraccia una morale utilitaristica e nega la libertà dell’uomo, tutto ha una causa, il caso è una causa non ancora conosciuta.Crede nell’idea del progresso fatale e irreversibile, esso è il mito del positivismo, inevitabile e deterministico.Ha fede nella scienza, vissuta come verità totale e assoluta, e crede nel pacifismo. Questa fase positivista si conclude nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, con la quale crolla ogni certezza e ideale che aveva caratterizzato questo filone di pensiero.Il ‘900 è il secolo delle idee assassine, vengono sbriciolate tutte le convinzioni.Difatti il progresso materiale non porta a un miglioramento progressivo, ma all’aumento di disagi umani.Si crea un mondo di mezzi senza fini.Si afferma difatti l’INDIVIDUALISMO, l’uomo si rinchiude in se stesso.Manca la comunità, non c’è una partecipazione attiva nella vita pubblica né libertà politica. Il positivismo nasce come condensazione delle tre grandi rivoluzioni della storia: -francese(imprime una missione morale, ossia la realizzazione di una nuova società, basata sull’individualismo.Ha distrutto le antiche unità territoriali e familiari, portando uno stato di radicale malessere, di anomia e di disorganizzazione sociale) -industriale (i problemi dell’industrializzazione favoriscono la nascita della sociologia, la società industrializzata crea problemi che prima non esistevano.La sociologia tenta di risolvere i problemi del XVIII, epoca critica di disordine morale e sociale, anomia, disincantamento) -scientifica (la scienza può liquidare il sapere filosofico, teologico) NASCITA della SOCIOLOGIA La sociologia nasce in seguito all’avvento dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione che portano un aumento dei disagi dell’uomo. Ha avuto 2 padri: -illuminismo -anti illuminismo Elementi chiave: -critica l'individualismo moderno -propone una visione organicistica della società, consenso e coesione sociale -propone la riscoperta dei corpi intermedi, famiglia e comunità Secondo Max Weber la sociologia è una scienza che si propone di spiegare l’agire sociale in modo causale nel suo corso e nei suoi effetti.Per egli è una scienza interpretativa, ermeneutica, scienza delle azioni sociali.Vuole comprendere dall’interno il senso della prassi, azione dell’uomo.Essa è volta ad un fine, attribuisce un significato all’azione dell’attore sociale. Secondo Comte la sociologia è la scienza dei fatti sociali, le azioni non possono essere scientificamente studiate. OLISMO e INDIVIDUALISMO Sono due tradizioni, paradigmi che rispondo alla domanda “cos’è la società”.Espressioni di concezioni antropologiche differenti : -OLISMO:posso comprendere il tutto a partire da un’analisi, è la somma delle parti, è una visione complessiva e generale.La società è intesa nella sua totalità.I fenomeni sociali hanno un’autonomia intrinseca.è una concezione sociocentrica, ipersocializzata dell’uomo, plasmato dal contesto sociale. (Durkheim, Comte) -INDIVIDUALISMO:parto dall’individuo per comprendere il restante.La società è intesa nelle sue componenti individuali, singole parti costitutive.L’individuo è un ens factum, una finzione.I fenomeni sociali sono prodotti dell’agire sociale.Ha una concezione iposocializzata, antropocentrica.(Weber) A.COMTE -fondatore della sociologia -concezione olistica della società, sociologo dell’umanità totale, la società si fonda sul consenso, sulla condivisione degli eventi -visione eurocentrica, toglie le differenze tra le tradizioni e affida alla società europea il compito di essere il paradigma di ogni civiltà Vi sono 3 tematiche fondamentali trattate da Comte: -riflessione sulla società moderna, industriale -duplice universalità del sapere scientifico, positivo, della politica e della religione -se la storia umana è una, occorre che la l’uomo abbia una natura riconoscibile e definibile Le 3 tappe del pensiero di Comte: 1.”Gli opulscoles de phlosophie sociale” Analizza la società moderna che si sta trasformando da società teologica e militare a società scientifica e industriale.Gli scienziati subentrano ai teologi, sono la nuova categoria sociale che fornisce la base intellettuale e morale dell’ordine sociale.Mentre gli industriali si contraddizione quella del capitalismo e considera tali conflitti il fondamento della società capitalistica, ciò che ne rivela l’essenza e permette di prevedere il suo sviluppo storico.Comte ha una visione ottimistica della società basata sull’ordine e sul consenso, mentre Marx individua alla base della società un elemento antagonistico e contraddittorio.Comte non pensa al conflitto poiché afferma che un benessere materiale porta ad un benessere sociale, guarda al progressivo miglioramento della società che mira a risolvere ogni contraddizione.Marx parla di lotta di classe, di disordine, è però un conflitto destinato ad essere superato.Entrambi sono OLISTI, guardano alla totalità della società. MANIFESTO del PARTITO COMUNISTA -manifesto programmatico in cui spiega le modalità e i fini dell’azione rivoluzionaria -lotta di classe caratterizza la storia umana e analisi della borghesia IL CAPITALE Egli unisce nel Capitale la critica al capitalismo alla creazione di una visione utopica di una società giusta, che supera lo stadio borghese in nome di un'umanità in cui si realizza l’uomo totale. TRATTI ESSENZIALI: -rapporti sociali sono l’esito di rapporti di produzione e determinano la mentalità delle persone -distinzione tra struttura:forze produttive( forza lavoro, mezzi di prod, conoscenze tecnico scientifiche) e rapporti di produzione (rapporti di proprietà) e sovrastruttura: costruzioni mentali, istituzioni giuridiche, ideologiche -contrasto tra forze produttive (la storia è un processo dialettico che vede protagonista lo scontro tra proletariato e chi detiene i mezzi di produzione.Chi vince impone la propria maniera di produrre e di distribuire la ricchezza).La rivoluzione è un evento necessario. TEMI FONDAMENTALI del CAPITALE -analisi scientifica della società capitalistica, luogo conflittuale in cui vige una spietata concorrenza fra classi -critica il CAPITALISMO, immane raccolta di merci -la MERCE è qualsiasi oggetto esterno che soddisfa un bisogno umano, ha una duplice natura 1.valore d’uso:legato alla sua utilità 2.valore di scambio:quantità di lavoro socialmente necessaria per la sua produzione -ricerca del PROFITTO da parte del capitalista Il denaro è l’oggetto equivalente generale, il ciclo alla base del pre capitalismo è MERCE-DENARO-MERCE, teso al consumo, il denaro è un mezzo.Invece nell’economia capitalistica alla base vi è il ciclo DENARO-MERCE-DENARO, teso al PROFITTO, il denaro è un fine. -teoria del PLUS VALORE: il capitalista che investe denaro ricava un profitto maggiore, ha quindi plus denaro che è sinonimo di plus valore.Quest’ultimo non è dato né dallo scambio né dal denaro, ma da un’altra merce che chiamiamo FORZA LAVORO, propria dell’operaio, che ha anch’essa un valore d’uso(azione del lavoro) e uno di scambio (salario).Il profitto dunque deriva dalla capacità dell’operaio di lavorare anche dopo aver raggiunto il valore che gli è corrisposto con il salario.Produce dunque PLUS LAVORO che offre gratuitamente al capitalista, porzione di lavoro dalla quale ricava il profitto. TASSO di SFRUTTAMENTO:PV/capitale variabile PROFITTO=PV/capitale costante (mezzi di prod) + capitale variabile (salario) -il capitalista per aumentare il profitto investe sui mezzi di produzione che producono più rapidamente la merce rispetto agli orari.Ciò provoca un aumento di produttività che genera una crisi di sovrapproduzione, che ha come effetto la disoccupazione, ossia la PAUPERIZZAZIONE COLLETTIVA.Essa ha come effetto lo scontro e la fine del capitalismo, ossia la PROLETARIZZAZIONE. L’aumento del capitale costante rispetto a quello variabile, dal quale il capitalista ricavava plus valore, genera la CADUTA TENDENZIALE del PROFITTO, poiché si riduce la fonte di profitto del capitalista.Questo è il tallone di Achille del sistema capitalistico. TESI di ARON -d’altra parte il capitalismo secondo Aron ha vinto rispetto al marxismo, socialismo, poiché l’utopia di Marx è rimasta tale e poiché esso ha sottovalutato la capacità del capitalismo di salvaguardarsi socialdemocratizzandosi. -l’errore di Marx è stato quello di aver svuotato l’uomo storico dei suoi problemi sociali, di aver deresponsabilizzato il singolo.Difatti secondo Marx non è la coscienza che determina la vita dell’uomo, ma è la vita sociale che plasma la coscienza dell’uomo.Si tratta di materialismo storico. -Aron afferma la necessità di trovare un compromesso tra determinismo e condizionamento, tra l’adattarsi alla necessità della storia e l’ottenere un margine di libertà da parte dell’attore sociale attivo. -qual è l’inizio e la fine del capitalismo?Sono finite tutte le economie anti capitalistiche, mentre sull’inizio dell’accumulazione originaria del capitale si sono interrogati diversi pensatori: 1.Weber capitalismo e calvinismo, risparmiare per una ragione religiosa 2.Sombart Firenze e Lombardia del ‘400 Senza credito è impossibile far nascere il capitalismo, difatti nel medioevo non poteva nascere poiché l’economia interna era basata sull’autosussistenza ALIENAZIONE È un’alienazione naturale, inevitabile, si verifica rispetto: -alla merce, che diventa altro da sé -alla propria attività, che lo priva delle sue caratteristiche umane, rendendolo una bestia, sacrifica la sua creatività e libertà per un lavoro con ritmi forzati e ripetitivi.Il lavoratore è uno strumento, un prolungamento della macchina -al prossimo, il capitalista che si appropria dell’oggetto creato.La sua attività è piegata a fini estranei La causa è la privatizzazione dei mezzi di produzione.L’uomo totale, non scisso, si realizzerà quando avverrà l’abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione e il consumismo dei beni. A.de TOCQUEVILLE Viene definito come un sociologo politico, individua che la società moderna può evolvere verso una pluralità di regimi politici. 1.La democrazia in America 2.L’antico regime e la rivoluzione -usa un metodo comparativo, sviluppa un confronto tra paesi diversi per comprendere un sistema sociale -analizza il rapporto tra democrazia e libertà: la democrazia ha un duplice sviluppo:può essere liberale(libertà+uguaglianza) o dispotica(uguaglianza che sacrifica ogni libertà individuale, di tipo paternalistica, panem et circensem). Una buona democrazia prevede: -la presenza di corpi intermedi, rapporti associativi -il principio di uguaglianza, in base al quale non sussistono più distinzioni di ordine e di classi.Non esistono differenze di condizione e ogni occupazione o mestiere è accessibile a tutti.Egli è a favore di un’autentica meritocrazia -lo scopo primario è il benessere del maggior numero -affronta il rapporto tra democrazia e religione, afferma che il dispotismo può non curarsi della fede, ma non della libertà -prende come paradigma l’America, dove coesistono un lato religioso e uno liberale per comprendere l’inversione del dispotismo francese E.DURKHEIM 1.La divisione del lavoro sociale 2.IL suicidio 3.Le forme elementari della vita religiosa -è un positivista che appartiene ad una nuova generazione che vuole approfondire lo statuto epistemologico della sociologia, trovare un metodo per comprendere l’oggetto conoscitivo.La sociologia diviene una SCIENZA Indaga: - il rapporto tra RELIGIONE(costruzione della società, è in via d’estinzione) e SCIENZA (unica fonte di conoscenza, la nuova morale deve basarsi sulla mentalità scientifica) Avverte: -la crisi incipiente della società europea che si sta disintegrando e che emergerà con la prima guerra mondiale.”Da questo momento sappiamo che le società possono morire” -decadenza dell’Europa Fa parte della corrente del PESSIMISMO CULTURALE Tematiche: -INDIVIDUALISMO, nasce l’individuo a causa della differenziazione funzionale e della specializzazione professionale -occorre conservare una COSCIENZA COLLETTIVA, la società perde SOLIDARIETà ORGANICA, non riesce ad esser coesa.Una società senza valori corre gravi rischi, come quello di abbandonarsi all’UOMO FORTE o come quello di incentivare una DISAFFEZIONE tra le persone -oggetto della sociologia è il FATTO SOCIALE, il quale è OGGETTIVO, indipendente dalla manifestazioni individuali.Esso è: GENERALE COERCITIVO (esercita psicologicamente un’influenza) ESTERIORE -la società è un fatto morale, aggregato di credenze individuali che formano una coscienza collettiva. -la società deve possedere una coscienza collettiva, ha una consistenza ontologica, esiste indipendentemente dagli individui, è composto da fatti sociali. “Quando la scienza cerca di farsi legame sociale, è costretta a riscoprire la religione”. La religione per Durkheim è una proiezione della società, cosi come per Comte.Mentre per Tocqueville la fede crea una disciplina morale, non imposta dal timore del castigo, Durkheim crede nello scientismo, unica fonte di sapere che può fondare la coscienza comune di un popolo. DISTINZIONE tra SOLIDARIETà MECCANICA e ORGANICA 1.legame sociale che caratterizza le società poco differenziate al loro interno, sono società premoderne e tradizionali.Prevale una coscienza collettiva alla quale il singolo non può sfuggire e deve uniformarsi.La struttura sociale è per gruppi che si somigliano, membri di una stessa collettività.Prevale il diritto repressivo, si reprime ciò che esce dalla logica collettiva. 2.così come all’interno del corpo umano i diversi organi compiono funzioni e compiti diversi, all’interno di una società a solidarietà organica vi è una forte differenziazione interna.La coscienza individuale può convivere con la logica della società.Prevale il diritto restitutivo, compensa un danno fatto alla vittima. La società a solidarietà organica prevede una DIVISIONE del LAVORO SOCIALE che: -aumenta la dipendenza agli altri -integrazione, vincolo della dipendenza -è un’INTEGRAZIONE FUNZIONALE che sostituisce l’integrazione valorale -la società è in equilibrio, ma è molto debole -è il processo di differenziazione funzionale che fa passare la società da meccanica ad organica La divisione del lavoro è un fenomeno sociale che si spiega con la combinazione di questi elementi: 1.VOLUME, numero degli individui che appartengono ad una data collettività 2.DENSITà MATERIALE, numero degli individui su una superficie data 3.DENSITà MORALE, intensità di scambi che avvengono tra le persone Quanto più numerosi sono gli individui che cercano di vivere insieme tanto più la lotta per la vita è intensa.La differenziazione sociale è la soluzione pacifica della lotta per la vita, permette di sopravvivere differenziandosi.Ognuno adempie alla sua funzione senza competere. La popolazione europea inizia a differenziarsi, specializzarsi.Nasce l’individuo, viene meno la collettività.L’individuo gode di una certa autonomia di azione e valutazione.La coscienza collettiva è presente nelle coscienze individuali. Le società divengono più organizzate, producono una ricchezza impensabile. (Quando si ha una regressione demografica, il problema potrebbe derivare da un problema di carattere sociale, dall’infelicità.)? Il SUICIDIO Attraverso analisi dei dati statistici, comprende come questo sviluppo della società produce delle patologie, come il suicidio, il quale è un fenomeno sociale, scarta le spiegazioni di tipo psicologico. -Nelle fasi di crescita o di decrescita economica può verificarsi una scarsa solidarietà, che produce il FENOMENO dell’ANOMIA, a+vomos, senza legge, sinonimo di disorganizzazione sociale.Spiccato individualismo, gli individui si sentono gli uni diversi dagli altri, i valori collettivi si indeboliscono. Il suicida compie il gesto per: 1.EGOISMO, auto annientamento, dipende dalle condizioni e dalle qualità dell’individuo.Ha scarso senso degli altri, si isola da solo.Prevale una scelta individuale e morale, non ha il senso della società, è un disertore della società. 2.ALTRUISMO, suicidio tipico della società a solidarietà meccanica, sopprime se stesso in onore di un’etica generale. 3.ANOMIA, suicidio tipico delle società moderne, dove vi è una forte competizione e frustrazione, l’individuo è schiacciato dalla pressione sociale.Il suicidio anomico è causato dalle condizioni oggettive della società.Vi è una debolezza dei legami.è la stessa società ad essere priva di leggi, nel pieno disordine.L’anomia è un fatto sociale studiabile, poiché oggettivo. RIMEDI all’ANOMIA -CORPORAZIONI:esse sono organizzazioni professionali che potrebbero disciplinare il corpo sociale e che potrebbero favorire l’integrazione degli individui nella collettività. L’uomo abbandonato a sé è animato da desideri illimitati.Gli individui richiedono la disciplina di una forza sopraindividuale, autoritaria e amabile.Questa forza è la società stessa. -religione, ma è proiezione della società stessa -socialismo, ma soffoca le libertà individuali La crisi attuale conferma le preoccupazioni di Durkheim, ossia che le guerre sono le terapie sbagliate del male individuato.Il totalitarismo vuole costruire una comunità, ma in modo erroneo.Si afferma poiché offre questo senso di adesione alla comunità, ma lo fa in modo inautentico. -critica alla centralità dei diritti (valorizzare la dimensione comunitaria, sacrificare i propri diritti a favore dell’identità della comunità stessa) -emerge un’esigenza comunitaria in determinati casi, come nel caso di emergenza LUCA RICOLFI 1.l’enigma della crescita 2.la società signorile di massa -elabora differenti modi per definire la società italiana del nostro tempo -coglie due opposte rappresentazioni retoriche della società italiana • Crescita delle disuguaglianze, paese è povero • Massa elevata di persone che non lavora -l’italia non è una società del benessere, è afflitta da imperfezioni -possiamo definirla come la SOCIETà SIGNORILE di MASSA, ha uno stile signorile, ma non produce ricchezza.é una società opulente in cui l’economia non cresce e i cittadini che accedono al surplus senza lavorare sono più numerosi dei cittadini che lavorano.Consuma più di quanto possiede -italiani che non lavorano 52,2%, italiani che lavorano 39,9%, la popolazione attiva è superata dalla popolazione non attiva -al vertice della piramide rovesciata vi è la popolazione anziana che non è in grado di lavorare, la popolazione attiva invece tende a diminuire -favorimento dell’immigrazione illegale per ottenere manodopera sottopagata I PILASTRI della società di massa sono: -l’enorme ricchezza creata da 2 generazioni precedenti, che avevano il senso del risparmio -distruzione della scuola, abbassamento dell’istruzione Si è quindi creata una mente signorile, che sceglie un terreno di gioco di consumo e capovolge l’auto realizzazione -l’economia è entrata in un regime di stagnazione o di decrescita (metà anni ‘90- 2008), l’Italia è l’unico paese a crescita zero EQUAZIONE del TASSO di CRESCITA Permette di conoscere il valore delle 4 forze e controforze responsabili della crescita, equazione che prevede a che tasso si svilupperà un determinato sistema economico-sociale g=f(Y°, Z1,Z2,Z3,Z4) Y°= reddito di partenza Z1=qualità capitale umano Z2=investimenti diretti esteri Z3=qualità delle istituzioni economiche Z4=livello di tassazione Il Y° è la forza dominante che governa la traiettoria della nostra economia.Il reddito di partenza elevato è un freno, una zavorra, è una controforza. Il vero nemico della crescita è la crescita stessa, c’è un feedback negativo tra il livello del benessere e la spinta alla crescita.A parità di condizioni i paesi poveri crescono di più rispetto a quelli più ricchi. La crescita avvenuta il 1950 e il 1975 ha generato un benessere tale da attenuare la spinta a produrre reddito.L’arresto della crescita è un fatto che le società avanzate sono in grado di produrre da sé. La società basata sul lavoro è morta, ma non sappiamo come seppellirla.Il paese sviluppato ha problemi di sviluppo.Una società per sollevare il proprio tasso di crescita deve riscoprire la vita buona.
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