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ALFIERI – RIASSUNTO PROFILO DI LETTERATURA ITALIANA, Dispense di Letteratura Italiana

Riassunto del capitolo di Alfieri del manuale PROFILO DI LETTERATURA ITALIANA, Dalle origini a fine Ottocento.

Tipologia: Dispense

2021/2022

Caricato il 26/09/2022

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Scarica ALFIERI – RIASSUNTO PROFILO DI LETTERATURA ITALIANA e più Dispense in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Sara Pugliese Corso di Laurea DAMS – (00562) LETTERATURA ITALIANA 2021/2022 63 VITTORIO ALFIERI PAROLE CHIAVE ANTIDISPOTICO/ANTITIRANNICO Lingua italiana e francese Borghesia Drammaturgia OPERE TRATTATE I Giornali Filippo & Polinice Virginia; Congiura de’ Pazzi; Timoleone Agide; Sofonisba; Mirra Della Tirannide Del Principe e delle Lettere Le Rime La Vita INTRODUZIONE UN UOMO ANTIDISPOTICO La figura di Vittorio Alfieri riassume il secolo settecentesco, in cui vede compiersi l’ultimo atto delle società di Antico regime, e il prologo della nuova era borghese. La posizione privilegiata dell’autore gli ha permesso di viaggiare in Europa, anche durante l’Ancien régime, ribaltato poi dalla Rivoluzione. Negli anni Alfieri svilupperà un pensiero politico, avverso alla tirannia, che troverà corrispondenza scenica e letteraria nella sua produzione tragica, destinata a mutare le forme del teatro a venire. Sarà proprio l’affioramento della disprezzata soggettività borghese che getterà le basi per la creazione e ricezione della Vita, una delle autobiografie più belle della letteratura europea. I VIAGGI E I PRIMI ESPERIMENTI LETTERARI Vittorio Alfieri nasce ad Asti nel 1749. Figlio del conte Antonio Amedeo Alfieri Bianco di Cortemilia, tra il 1758 ed il 1766 intraprende i primi «non-studi» presso l’Accademia Reale di Torino, dove entra in contatto con l’Eneide, l’Orlando furioso e le opere metastasiane e goldoniane. Sempre a Torino, conosce il teatro in musica, ma ha anche modo di avvicinarsi al teatro di parola, assimilando il repertorio francese sia tragico che comico. Dopo una breve gita a Genova, Alfieri allarga il suo spazio mentale e ideale, intraprendendo un primo viaggio in Italia. Ovunque si rechi ha modo di conoscere i sovrani del luogo, riportandone un’impressione di “tirannia” generalizzata. Da qui, andrà in Francia presso la corte di Luigi XV; successivamente in Inghilterra e Olanda, di cui apprezza gli ordinamenti politici democratici. L’esperienza dell’Alfieri, dunque, lo conduce verso la forgiatura di un’inclinazione antitirannica. Dopo aver viaggiato in Europa, nel 1772 rientra a Torino dove, due anni dopo, incomincia la stesura dei Giornali, terminata nel 1777. L’opera, prima scrittura dell’io alfieriana, è divisa in due momenti distinti, nell’uno scritta in francese, nell’altro in italiano. § Racconto dell’amore tormentato per Gabriella Falletti; § Gloria letteraria. Nel 1774 scrive Antonio e Cleopatra, messo in scena l’anno successivo. Lo spunto autobiografico è controbilanciato dal tema universale del potere tirannico, tema cardine dell’intera drammaturgia tragica alfieriana. Ritratto dell’Alfieri, François-Xavier Fabre (1797) Sara Pugliese Corso di Laurea DAMS – (00562) LETTERATURA ITALIANA 2021/2022 64 TEATRO E POTERE Nel 1775 la «conversione letteraria e politica» è posta così in essere. Per Alfieri inseguire il «ben dire» in lingua italiana è la premessa necessaria al «ben ideare» e al «ben comporre». Si tratta di quei passaggi essenziali definiti dall’Alfieri come metodo di lavoro dei «tre respiri» (Vita, IV 4), ovvero: § IDEARE ® Distribuzione del soggetto in atti e scene; § STENDERE ® Stesura in prosa; § VERSEGGIARE ® Concentrazione dei concetti in poesia. Per perseguire il suo progetto linguistico e culturale, riscrive in prosa italiana le stesure francesi delle due tragedie Filippo e Polinice, ideate grazie alle letture da dei grandi poeti passati. § Filippo Sovrano spagnolo eponimo, maniaco del controllo e stazionario, contrapposto al figlio Carlo, che assume una connotazione antitirannica e libertaria. § Polinice Tragedia imperniata su due figure negative: fratello di Polinice e tiranno di Tebe Eteocle; lo zio aspirante al trono Creonte. In quegli stessi anni matura l’idea e la stesura dell’Antigone, prima tragedia dall’iter compositivo interamente italiano; attinta anch’essa dal serbatoio mitografico tebano, ma incentrato su di una protagonista femminile. La lettura dell’Ars poetica di Orazio, invece, scaturisce le idee dell’Agamennone e dell’Oreste. Il poeta allontanatosi dalla corte del re Vittorio Amedeo III, spiemontesizzato e disvassallato diviene indipendente dal beneplacito sabaudo e in questo periodo porta a compimento le «tragedie di libertà» (Parere sulle tragedie): la Virginia, la Congiura de’ Pazzi e il Timoleone. § Virginia Celebrazione della Repubblica romana. § Congiura de’ Pazzi Argomento della storia moderna, la congiura antimedicea ordita dai banchieri Pazzi. § Timoleone Tratta del fronteggio tra Timoleone e Timofane, tra libertà e tirannia, dando un senso di eroicità bifronte che può essere positivo o negativo. La fase creativa successiva si concentra sul perfezionamento inserito in più complessi disegni di trama, comprendendo il Don Garzia, che compie idealmente il ciclo antimediceo, e l’Etruria vendicata, poema in ottave sull’uccisione del duca Alessandro de’ Medici. Nel 1780 a Roma, capitale pontificia, il poeta fa il suo ingresso a pieno titolo nella repubblica delle lettere e nell’Accademia dell’Arcadia, dove, nel 1782, appartiene il romanzo Saul. La tragedia tratta della personalità frastagliata e contradittoria del tiranno biblico Saul, eroe tirannico che tuttavia instaura un’identificazione con lo spettatore grazie alla sua complessità emotiva (Parere sulle tragedie). Nel 1783 stampa le prime 13 prove nel primo volume delle Monumento a Vittorio Alfieri, Giuseppe Dini (1862) Alfieri e la contessa d’Albany, François-Xavier Fabre (1796)
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