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RIASSUNTO PROGRAMMA ITALIANO MATURITÀ, Appunti di Italiano

ottimo riassunto dell'intero programma di italiano, per prepararsi all'esame di maturità

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 05/02/2022

Sofiaaa20022002
Sofiaaa20022002 🇮🇹

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Scarica RIASSUNTO PROGRAMMA ITALIANO MATURITÀ e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIACOMO LEOPARDI • Madre Adelaide, rigida e anaffettiva, padre Conte Monaldo Leopardi • Recanati: paesino arretrato, “prigione”, “gabbia dorata”. Sia famiglia sia paesino sono rigidi e bigotti. • Formazione: precettori ecclesiastici e biblioteca paterna. Precettore si dimette quindi autodidatta. - conversione letteraria, dall’erudizione al bello, da interesse per filologia a quello per letteratura. - I romantici vogliono portare la poesia da visibile a invisibile, dalle cose alle idee. Sono contro l’imitazione dei classici, il letterato deve cercare di rivivere il rapporto che gli antichi avevano con la natura - 1819-1822: conversione “filosofica”, dal bello al vero. - Si trasferisce a Roma. Aspettative: città in cui poter scambiare pensieri con letterati di alto livello. Realtà: delusione, città caotica, pensiero arretrato, letterati sono eruditi. PESSIMISMO • Pessimismo storico - Decadenza della società moderna come conseguenza di un processo storico. Visione positiva della natura: aiuta l’uomo illudendolo. Causa infelicità: ragione e progresso, lontananza dalla natura. L’uomo antico era più ingenuo ma più felice. Obiettivo: abbandonare egoismo e agire in maniera disinteressata. • Teoria del piacere - Bisogno di trovare la felicità con qualcosa di intangibile. L’uomo desidera un piacere infinito che però non esiste, perciò è destinato ad essere insoddisfatto e infelice. Tutto ciò che l’uomo pensa sia piacere è effimero. Esempio: Sabato del villaggio, lavoratore aspetta tutta la settimana che sia domenica, ma domenica pensa già al ritorno al lavoro, perciò la felicità può solo essere un’illusione. • Pessimismo cosmico (1822-1830) 1 - Coinvolge tutti gli esseri viventi. Natura: ciclo di eterna costruzione e distruzione, è matrigna in quanto ha creato l’uomo con il bisogno di raggiungere una felicità eterna inesistente. Ragione: serve a smascherare le illusioni, rende più consapevoli. • Pessimismo eroico (1830-1837) - Uomo: coraggioso, si trova davanti alla realtà. Solidarietà umana: unico modo per difendersi dalle crudeltà della natura, arrivare alla morte con dignità e consapevolezza. - Titanismo leopardiano= Movimento iniziato da Alfieri, ribellione a ogni forma di limitazione della persona. Leopardi si avvicina al titanismo nella sua seconda fase, quella del pessimismo cosmico. Tramite il disprezzo delle illusioni vuole innalzarsi ad un livello eroico. Il titano è colui che sfida Dio, arriva a scontrarsi con ogni cosa, ma perderà in una tragica sconfitta. POETICA • Poetica del vago e dell’indefinito - Punto di partenza: teoria del piacere, il piacere assoluto può essere avvicinato solo con l’immaginazione. L’uomo è obbligato a crearsi una realtà parallela. C’è un vuoto causato dal non raggiungimento del piacere assoluto. La poesia deve riprodurre la tensione all’infinito avvicinandosi al piacere assoluto. Stimola l’immaginazione ciò che non ha confini, che è vago e indefinito. • Teoria della visione - L’immaginazione si attiva ogni volta che la vista viene ostacolata (es: siepe). Sensazione di vago e indefinito. • Teoria del suono - L’immaginazione si attiva anche con suoni provenienti da lontano, di cui non sappiamo l’origine esatta. Stimola la fantasia e sensazione di vago, ignoto, indefinito. 2 - Tematiche principali: rimembranza, crollo illusioni giovanili, confronto tra la vita di Silvia e quella di Leopardi, passato è dolore, presente è malinconia. • Prima parte: descrittiva. Ritratto fisico e psicologico Silvia, giovinezza e speranza Silvia, giovinezza Leopardi. • Seconda parte: riflessiva.Tragico destino di morte della fanciulla a cui segue elenco dei beni perduti con la giovinezza, destino di Silvia si definisce negativo per questi beni non vissuti.
 - Due piani temporali: • tempo delle illusioni, lontano e indefinito, verbi all’imperfetto • tempo del presente, prossimo e definito, si va interrogando il passato, rievocazione - Tentativo di stabilire contatto tra presente e passato, tramite il ricordo e la sua condivisione. CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL’ASIA – Grandi idilli - Tematica: senso della vita. La riflessione di Leopardi è affidata alla voce di un pastore nomade dell’Asia. - Si rivolge alla luna interrogandosi sul senso della vita. Dolori senza spiegazione, trascorrere inspiegabile del tempo. Tutti gli esseri viventi sonno nati solo per soffrire e la natura è indifferente al loro dramma. L’uomo, acquisita la consapevolezza di questa triste condizione, può solo accettarla con dignità e fermezza. - La vita è paragonata a un vecchio stanco: l’unica soluzione alla stanchezza della vita è la morte. La ragione provoca sofferenza, rende cosciente l’uomo della sua condizione, invidia gli animali, che non hanno ragione.
 IL SABATO DEL VILLAGGIO – Grandi idilli - Punto partenza: teoria del piacere , che è solo un breve periodo di interruzione tra un dolore e l’altro. C’è speranza di un futuro migliore, concetto del pendolo. - Contrapposizione: donzelletta, personaggio dinamico, protesa verso il futuro, carica di speranze; vecchierella, personaggio statico, protesa verso il passato e il ricordo. Altra contrapposizione è quella tra il fanciullo e lo zappatore. LA GINESTRA O IL FIORE DEL DESERTO – Grandi idilli 5 - Mistero vita: dopo una serie di elementi distruttivi (eruzione del Vesuvio), l’uomo (ginestra) risorge. - Natura: potenza distruttiva e non controllabile dall’uomo. Ginestra: fiore che accetta il destino a testa alta, testimone cambiamento storico/naturale. 
 Si ispira al paesaggio, territori aridi e vegetazione selvatica. - Vi è un confronto passato-presente. Paesaggio: Vesuvio distrutto da eruzione 79d.C. Si rivolge al suo tempo “superbo e sciocco”, uomini indifesi di fronte a potenza natura. Vera nobiltà d’animo: ammettere lo stato di umiltà e fragilità, mantenendo la dignità, e formando una comunità. • TEMI: - fiore della ginestra, forza cromatica (giallo), resistenza a furia devastatrice natura - paesaggio del Vesuvio, allegoria della condizione umana, no fiducia nel progresso, piccolezza e marginalità uomo nel cosmo - visione della natura, ci dà vita come una madre ma non ci ama, è indifferente riguardo le vicende umane - Proposta: social catena. Valore positivo: valore della solidarietà. È uno scudo contro l’ostilità e l’indifferenza della natura, è anche un’alternativa al modello borghese liberale che mette ogni uomo in competizione con il prossimo e fa della lotta per l’autoaffermazione il motore della società. LA SCAPIGLIATURA PRELUDIO SCAPIGLIATI - Manifesto in quanto dichiara la condizione del poeta in un periodo storico e culturale controverso - Denunciano una loro condizione incerta, poeticamente sono contrari ad un passato ingombrante: romanticismo (occupato da Manzoni, in un Italia unita e cattolica, rappresentando l’entusiasmo della nuova Italia) - PARS DESTRUENS e non PARS COSTRUENS= criticano pesantemente il passato, ma non hanno progetti futuri. Hanno coscienza della loro fragilità ma non sanno cosa proporre (poeti disorientati) 6 - Rappresentano la fragilità dei temi poetici, lontani dalle vecchie ideologie. Si rappresentano come frutto di una società malata che si crede onnipotente [CRITICA AL POSITIVISMO]= critica al progresso - Poesia insistentemente improntata alla denigrazione del Manzoni, per poi definirsi: non sanno chi sono, cosa fare, sono impotenti, non hanno stimoli, sono compatiti. Sono una generazione di poeti che hanno più coscienza della morte che della vita - Allegoria di aquilotti, che vedono dall’alto ciò che gli altri non vedono. Gli uomini sono su una barca, e vedono solo la superficie. Hanno intuito che sotto alle apparenze c’è il mistero, la stranezza, per cui nelle loro poesie compare la dimensione dell’incognito, irrazionale, inquietante (ispirano i decadenti) - “nemico lettore”= si rendono conto che la popolazione cui è rivolta la poesia, è ottimista, non comprende. Dopo poche strofe lo chiamerà “fratello lettore” (convincimento di concordare con lui ) - noia= incapacità di reagire, frustrazione in virtù di una profonda condizione di infelicità LEZIONE DI ANATOMIA - La poesia è percorsa da un tono macabro e lugubre. Il poeta sottolinea il brutale e crudele trattamento riservato ad una giovane ragazza morta di tisi, il cui corpo è stato sottratto alla pace del cimitero. - Il poeta mostra la sfiducia che nutre nella scienza, la quale analizzando quel cadavere non farà altro che sollevare nuovi dubbi e incertezze. Il medico resta indifferente di fronte al dramma della morte, mentre il poeta si lascia travolgere dalle emozioni: la ragazza provava sogni, speranze, e desideri. - Il poeta descrive con crudo realismo ciò che avviene durante la lezione e racconta la dissacrazione della scienza che profana il cuore della fanciulla, ridotto a materiale didattico. Nella penultima viene celebrata la purezza della fanciulla mentre nell’ultima questa immagine viene sconvolta dal fatto che fosse incinta. REALISMO E VERISMO • CONTESTO STORICO 7 5. Morale dell’ostrica= l’ostrica nasce su uno scoglio, e se si stacca può raggiungere nuovo scoglio ma anche essere mangiata. Allo stesso modo l’uomo vive una vita tranquilla, ma se si allontana viene sconfitto, non riesce ad ambientarsi in una nuova realtà. Se un individuo si distacca dalla classe sociale di cui fa parte o se cerca di elevarsi, sarà destinato a soffrire e a fallire 6. Discorso corale= nei “Malavoglia” il narratore si identifica nella comunità dei paesani. La narrazione non avviene attraverso descrizione di eventi e personaggi, ma attraverso discorsi e gesti. FANTASTICHERIA - teorizza alcuni capisaldi della poetica verista degli anni a venire, oltre ad introdurre quelli che saranno i personaggi principali del romanzo I Malavoglia - È una lettera scritta da un protagonista maschile, ad una ragazza settentrionale alto-borghese. I due, trascorrono un breve periodo ad Acitrezza, là dove verrà ambientato il romanzo. Si percepisce la distanza tra la ricca e benestante ragazza, che cerca qualcosa di divertente e di popolare; e l’ambiente che la circonda, che necessita di un grande sforzo per essere compreso e capito - Si capisce l'impegno etico del narratore che, pur non facendo parte di questa realtà, si sforza di aderirvi nella maniera più piena e vera. Critica le vanità e i disvalori della classe borghese, a cui contrappone l’ideale dell’ostrica, per cui solo vivendo ancorati allo scoglio dove il destino li ha collocati, gli abitanti di Aci Trezza possono sperare di salvarsi nella lotta per la sopravvivenza LA ROBA - Novella che racconta l’ascesa sociale del contadino Mazzarò, simile a Mastro Don Gesualdo - descrizione di paesaggio sovrabbondante di “cose”, tutte di proprietà di Mazzarò, che viene introdotto e presentato dal punto di vista del narratore popolare, che ne celebra le ricchezze ricorrendo a termini tipici della mentalità contadina - Tuttavia c’è sempre un lato negativo. Infatti il possesso fine a se stesso non assicura a Mazzarò il riconoscimento e il rispetto sociale: la conclusione della novella, mette in luce, gli esiti perversi del meccanismo della “roba”. Mazzarò, ossessionato dal possesso, realizza di non poter portare le sue proprietà all’altro mondo 10 ROSSO MALPELO – Vita dei campi - Trama= il protagonista è un ragazzo soprannominato Rosso Malpelo, dato il colore rosso dei capelli. La madre non lo considerava nemmeno e la sorella lo picchiava. Lavora presso una cava , dove precedentemente lavorò il padre e dove questi morì. Il figlio era presente e cercò di aiutare il padre grattando la terra a mani nude, ma non ricevette alcun sostegno da parte degli altri minatori. La perdita lo sprona a farlo lavorare sempre più intensamente. - Conosce un ragazzo, detto Ranocchio a causa del suo modo di camminare, che tenne sotto la sua protezione e che cercò di aiutare nel solo modo che conosceva: picchiandolo e bastonandolo - TEMI= • Esclusione del diverso, solitudine. Malpelo diventa capro espiatorio della società. • Violenza, e sfruttamento degli operai • Antagonismo tra oppressori e vittime. Madre, sorella, padrone, sono gli oppressori di Malpelo. Malpelo opprime asino e Ranocchio. • Legge del più forte. Natura umana egoistica, azioni uomo determinate da istinto sopravvivenza. Malpelo sa esprimersi solo con atti violenti, non è cattivo, è solo l’unico modo che conosce. • Pessimismo e determinismo. Realtà immutabile, Malpelo può solo adattarsi con rassegnazione. CICLO DEI VINTI - Progetto di un ciclo di romanzi ( Malavoglia, Mastro Don Gesualdo). In ordine crescente, ogni romanzo tratta di una classe sociale a partire da quella più umile fino all’ultimo romanzo, “l’uomo di lusso” che racchiude tutti gli altri. I MALAVOGLIA • TRAMA - famiglia vittima della modernità, che deve sottostare alla leva obbligatoria, Ntoni (il più grande) deve aderire e andare a Napoli. Equilibrio si spezza. La famiglia decide di investire e comprare, un carico di lupini . Partiti da poco, il tempo 11 peggiora e scoppia una burrasca di cui sarà vittima il padre di famiglia. Perdono il carico e la casa. I membri della famiglia si danno da fare per recuperare il debito ma vanno incontro ad un serie di sventure. Il primo figlio che era stato arruolato morirà .Torna Ntoni, che aveva conosciuta un’altra realtà (moderna, diversa), perciò è pieno di ambizioni e sogni. Vorrebbe poter guadagnare più soldi senza faticare. Passa il tempo in un’osteria e si dà all’alcolismo. La sorella Lia inizia a prostituirsi. Solo molti anni dopo, Alessi riuscirà a riscattare famiglia e ristabilire equilibrio iniziale. Conclusione ciclica= il nucleo a cui si torna è identico ma molto più impoverito • PERSONAGGI - Padron Ntoni=anziano della famiglia, vedovo. Rappresenta la tradizione, e simboleggia l’importanza del lavoro e dell’onestà. - Bastianazzo= figlio di nome Sebastiano, chiamato così perché grande e grosso. - Maruzza= “la lunga”, antifrastico, era piccolina. - cinque figli: Ntoni, Luca, Alessi, Lia, Mena - Non c’è un vero protagonista, o un punto di vista unico [narrazione corale]. • TEMI - Opposizione valori tradizionali e corruzione società - Impersonalità e regressione autore - Narrazione corale - Importanza della famiglia - Cinismo ed egoismo del popolo
 PREFAZIONE – I Malavoglia - È una PREMESSA= apertura di Verga al suo nuovo progetto, ha intenzione di scrivere 5 romanzi. Li chiama i vinti perché sono stati travolti, sopraffatti, dal progresso: i riscontri negativi sono preponderanti rispetto all’entusiasmo positivista. - È un manifesto programmatico in cui descrive non solo i temi, ma anche la sua sfiducia nel progresso, e parla di poetica: “come si può essere più veri del 12 - Collabora con famose riviste del periodo, argomenti letterari e interventi politici. In campo politico partecipa a movimenti socialisti, abbandona l’attività quando inizia a diramarsi l’idea Marxista della lotta tra classi e della rivoluzione del proletariato. • FAMIGLIA - Punta alla ricostruzione del nucleo famigliare paterno. Nido: esclude, protegge, isola il poeta dal mondo esterno, pericoloso, qualcosa da cui proteggersi. Ossessionato dalla gelosia vive con angoscia il matrimonio della sorella Ida, mentre con Maria ha un rapporto più stretto e morboso. Il nido viene costruito a Castelvecchio, a livello simbolico rappresenta la lontananza con la società borghese del tempo. - Questa sua ossessione di voler ricreare il nido familiare lo portò ad avere una vita molto tranquilla, dedita all’affetto familiare, allo studio. Farà parlare poco di sé e si occuperà poco della mondanità e della società dell’epoca. Si mette in gioco a livello poetico non personale, era poeta delle piccole cose. • DECADENTISMO IN PASCOLI - Crisi del positivismo, c’è una forte sfiducia nei confronti della scienza, che pensava di poter dare una risposta a tutto. Alla fine dell’800 ci si rende conto che non è in grado di fornire una chiave di lettura generale. Questo genera forte malessere nei confronti della società in cui vive.  - L’aspetto più decadente è vedere e percepire il mistero al di là delle cose. Il suo obiettivo è mostrare le corrispondenze del mondo in cui viviamo. La realtà non è solo ciò che ci appare ma anche qualcosa di più profondo. POETICA DEL FANCIULLINO - Il fanciullino è presente in ogni uomo, è una figura umile e piccola. Solo il poeta conosce il privilegio di far rivivere e parlare il fanciullino dentro di sé, sapendo scorgere il significato profondo di quelle piccole cose che l’adulto “normale” invece trascura. 15 - Il poeta coincide con il fanciullino, è la parte infantile dell’uomo che negli adulti normalmente viene soffocata, ma che nei poeti trova libera espressione. Verità che solo poeta può cogliere. - Il fanciullino vede ciò che in genere passa inosservato attraverso vie intuitive e percezioni non razionali. Si sottrae alla logica ordinaria grazie alla propria attività fantastica e simbolica, individua accordi segreti tra le cose, rovescia le proporzioni classiche. Guarda il mondo con meraviglia e stupore. • POLITICA= voleva ribellarsi ad una società che non gli permetteva di esprimersi come avrebbe voluto. Contro mondo industriale che aveva tolto l’aureola ai poeti, il ruolo di privilegio in cui aveva vissuto fino ad ora. Era contro lotta tra classi, auspicava una convivenza dettata da bontà e tolleranza MYRICAE - Titolo tratto dalle Bucoliche virgiliane. I tamerici sono piante umili, e dimostra la sua volontà di mettere al centro dell’attenzione cose umili, poesie sul mito della campagna, sentimenti e piccole cose. Contrasto tra le vicende dolorose della storia e la dimensione equilibratrice della natura. - Prefazione che contiene due temi centrali del libro: 1. morte invendicata del padre 2. natura come grande consolatrice benefica
 - Precisa rappresentazione della realtà con termini tecnici su flora e fauna, ma non si può parlare di realismo in quanto i fenomeni sono descritti in modo soggettivo X AGOSTO  - Il titolo suggerisce il tema del poema: il giorno della morte del padre, interpretata come esperienza che da individuale giunge ad essere collettiva, generale. Simboleggia la morte di tutti gli innocenti (Cristo).  - Alludendo alla morte del padre, riflettere il tema del dolore e della sofferenza umana. Si sofferma sulla lontananza cielo-terra: simbolicamente Dio non può fare altro se non contemplare il dolore, la natura ha funzione consolatrice.  16 I PUFFINI DELL’ADRIATICO (myricae) - Il poeta immagina e descrive una scena mattutina sul mare adriatico: vede e sente degli uccelli che cantano. Sembra il chiacchierare dei marinai che navigano sulle barche in un mare liscio e calmo. - La poesia è un sonetto, e la composizione assomiglia ad un quadro impressionista composto da vari colori. Il poeta adopera la tecnica della sinestesia, per richiamare alla memoria colori e suoni. - In realtà dal clima tranquillo traspare solitudine e silenzio, in cui si collocano le voci degli uccelli, particolarmente cari a pascoli. Secondo le credenze classiche esse sono voci arcane che lanciano messaggi misteriosi : i puffini sono esseri sospesi tra cielo e mare, e perciò più liberi dell’uomo, sgravati dal peso della fisicità. Il loro verso rappresenta l’aspetto misterioso e incomprensibile della vita - I puffini sono paragonati ai marinai che chiacchierano oziosamente per ingannare il tempo. LA CIVETTA (myricae) - descrive in maniera pittorica una civetta mentre attraversa il cielo notturno. Poi con una metafora l’animale diventa il simbolo della morte che terrorizza i viventi. - È una rappresentazione in chiave simbolica della Morte. Essa è paragonata a una civetta con una metafora, che nel corso della poesia diventa sempre più profonda finché i due esseri vengono a coincidere. - Nella terza strofa il poeta si rivolge direttamente alla Morte. Tuttavia la civetta non viene citata nel corso della poesia, se non nel titolo, come se una volta inquadrato il soggetto animale il poeta lo lasciasse da parte per concentrarsi su quello astratto. - Il lessico ha lo scopo principale di comunicare la drammaticità della morte ed è quindi volutamente lugubre. Il ritmo contribuisce a rendere questo componimento ancor più triste, a causa della continua accumulazione di tensione. LA TESSITRICE (myricae) - È un ritorno alla fanciullezza e alla giovinezza, spezzate dall’esperienza della morte. Il Poeta ritorna dopo molti anni a San Mauro e va a far visita ad una 17 differenti, le due ritrovano un linguaggio comune. La comunanza di cuore diventa tale che la nonna perirà di tosse, destino inizialmente della nipotina, che suggerisce un sacrificio di questa donna.
   I CANTI DI CASTELVECCHIO - Castelvecchio: paese nei pressi Lucca dove Pascoli si trasferì con Maria. • Due motivi: 1. naturalistico= trascorrere delle stagioni, armonia, alternanza tra vita e morte 2. familiare= uccisione impunita del padre - La morte è estranea, angoscia e terrore, minaccia la vita del soggetto. - Lingua: mescolanza di un registro basso (popolare) e alto (aulico). GELSOMINO NOTTURNO - Fiore: simbolo dell’amore passionale, analogia tra gli insetti che si posano sul fiore di notte e la notturna vicenda tra i due sposi (amico Gabriele Briganti). - Lo guarda con gli occhi del fanciullino, incuriosito e turbato nei confronti di qualcosa che sente importante ma che lo spaventa.  - Continuo alternarsi tra ciò che avviene all’interno ed esterno della casa, sensazioni positive e negative, immagini di vita e immagini di morte. Anche i luoghi si alternano, l’esterno della campagna notturna e i luoghi chiusi. - Temi: amore, morte, esclusione (ape che torna e non trova la cella) 
 GABRIELE D’ANNUNZIO - Poeta osannato e scrittore decadente. Vate di un glorioso futuro, cerca di interpretare le masse e guidarle attraverso la parola. Riteneva il popolo grezzo e 20 stupido, perciò è contro la democrazia. Vuole stupire ed essere stravagante, crea le mode ma non le segue, continua ricerca stupore. - Obiettivo: rendere la sua vita un’opera d’arte, cercherà sempre di far parlare di sé. POETICA - Costante esaltazione del piacere, panismo, fusione tra elementi naturali e umani. È in grado di trasmettere le segrete corrispondenze della natura trasformandole in qualcosa di sublime che è la poesia. Il poeta è l’unico in grado di esprimere il valore di bellezza assoluto tramite il verso e ad una ricerca linguistica puntigliosa. IDEOLOGIE 3. Nazionalismo: interventista in guerra, appoggia conquista di Libia e Etiopia. 4. Culto del leader: possibilità di influenzare le masse, disprezzo per le masse e per la democrazia. 5. Estetismo: viene dato rilievo non tanto a contenuto quanto al contenente. Le poesie non hanno un messaggio ma possono essere il mezzo veicolante, per creare una poesia che rappresenti il valore di bellezza supremo. 6. Sulla scia del decadentismo, attua un tentativo estremo di recuperare il ruolo privilegiato dell’artista intellettuale, che si rende conto di essere stato messo da parte dalla società. 7. Concetto di superuomo: concezione aristocratica della società, appartiene ad un élite di dominatori superiori alla massa che hanno il potere di indirizzare le masse considerate rozze e bisognose di qualcuno che le indirizzi (Mussolini) • VERISMO D’ANNUNZIANO: - Descrive dettagliatamente anche le scene più tornite e orrorose, utilizzando un linguaggio classico di origine greca - Non è oggettivo, mette il suo giudizio senza analizzare la società. Il suo realismo si ferma alla descrizione dettagliata per la borghesia, con un linguaggio estetico e accattivante - Non vuole descrive i ceti bassi del suo tempo. Egli cerca un’umanità antica e primordiale, spesso idealizzandola, e inserendone aspetti sensuali ed erotici, 21 assolutamente non veristi. Scrive per i salotti borghesi, dove l’interesse è unicamente estetico e superficiale • LA FIGURA DELL’ESTETA - Tra l’81 e l’89, anno in cui pubblicò “il Piacere”, si sviluppa la sua fase di vate del pensiero estetico. Rime di stile quattrocentesco, classico, petrarchesco, costruite sull’estetica ed esaltando la bellezza effimera e sensuale - Il poeta vate che era stato espulso dalla società, ma con d’annunzio rientra negli alti salotti borghesi dando la propria interpretazione di bello. Il bello diventa un valore soggettivo, il vero viene tralasciato a favore dell’estetico, il morale viene abbandonato. Per lui la poesia non deve essere morale - Nonostante egli odi questa ricca e ottusa classe , stipula un matrimonio con loro, basato sulla ricerca di fama, facendo leva sull’ignoranza artistica borghese. L’esteta, nonostante voglia allontanarsi dalla società borghese, si ritrova intrappolato nei salotti, a scrivere per la borghesia stessa. Per sopravvivere nella società deve mentire sistematicamente, ponendosi come colui che è capace di mostrare i grandi valori artistici. Ne risulta un verseggiare musicale e melodico, ma completamente assente dal punto di vista del contenuto - Nonostante questo storpiamento, già a 25 anni era chiamato “il vate d’Italia”. Per dare credito a questo appellativo, d’annunzio viveva come uomo eccezionale ed inimitabile. Per rendersi ancora più credile si coprì di un alone di irraggiungibilità IL PIACERE - Rappresenta tutta la sua competenza letteraria raggiunta. È un romanzo autobiografico in cui il protagonista, Andrea Sperelli, esprime pienante i valori dannunziani. - È una spietata analisi interiore dell’autore, conscio delle proprie contraddizioni che mostra nel romanzo. Sperelli vive isolato, solamente per sé, nel modo più artistico e artificioso possibile. Sperelli conosce una ragazza come lui, attratta dall’estetico e dall’artistico: Elena Muti • Parallelismo D’Annunziano-Andrea Sperelli: - D’Annunzio: poeta vate, colto portavoce della cultura italiana umanista, che difficilmente si ambienta in una società industriale dedita al consumismo. Si pone 22 4. Fase del superuomo= evoluzione della figura di Sperelli che da vivere solo per se, diviene uomo pubblico. D’annunzio si ispira alla filosofia di Nietzsche dell’Ubermensch, secondo la quale entro ogni uomo esiste una parte di se che vorrebbe prendere il completo controllo del corpo. È un uomo capace di controllarsi e dominarsi senza influenze esterne. Per il poeta questa qualità non è fi tutti, poiché solo alcuni sono capaci di dominarsi, ed hanno quindi il compito di dettare i propri valori alla società. Vi è il rifiuto del conformismo borghese e dei principi egalitari. Il superuomo come il poeta vate si dà il compito di guidare la società, non più solo attraverso i valori letterari e poetici, ma anche sul piano sociale. Il superuomo è una figura carismatica e forte, che si eleva dalla folla e che si è costruita da sé. Egli supera la società e i suoi valori, dandosene altre, per lui più alti e completi, arrogandosi la capacità di guidare il popolo. Tra esteta e superuomo avviene un’evoluzione progressiva L’INVINCIBILE - Romanzi del periodo del superuomo. Il protagonista Giorgio mostra come l’immortalità sia giustificata per i grandi uomini a guidare il popolo. Come l’esteta, anche il superuomo viene sopraffatto dai suoi vizi e dall’ sue immoralità. La donna lussuriosa lo imprigiona nel suo stesso vizio, potandolo al suicidio - Il vitalismo stesso del superuomo diventa la causa della sua morte. Egli è sempre corteggiato dalla femme fatale che rappresenta la società stessa che pretende continue attenzioni, fino a renderlo suo schiavo. Il superuomo è dunque ancora un’esteta, come lui è sopraffatto dalle sue stesse passioni LA VERGINE DELLE ROCCE - rappresenta il passaggio dall’esteta Andrea Sperelli, al superuomo Claudio Cantelmi, che incarna il culto della bellezza, della sensibilità verso l’arte e il bello, e la trasgressione di ogni regola sociale e morale. - Egli prova un profondo disprezzo per la società borghese, colpevole di aver emarginato i letterati e promosso una democrazia che non fa distinzioni di classe sociale o cultura.  • TRAMA - Claudio Cantelmo rappresenta il superuomo dannunziano, che aggiunge il desiderio di governare in maniera suprema il mondo intero, l’Italia - Si trasferisce da Roma (corrotta capitale) in una villa nobiliare fuori città e qui cerca una donna adatta al suo rango con cui generare il futuro “re di Roma”. 25 - Qui conosce tre donne di una bellezza quasi sfiorita, appartenenti a una famiglia nobile, ma decaduta.  Una rappresenta la passione (Elena) l’altra la purezza spirituale (Maria), la terza il culto dei valori famigliari. - Il protagonista sdegna la borghesia e l’economia. Seppur non capendo i problemi della società, vuole diventare una guida per il popolo. In seguito al suo insuccesso, si rifugia nella letteratura, simbolo della vita privata e artificiosa dell’esteta. • LE NOVITÀ DEL ROMANO D’ANNUNZIANO - Il romanzo prende una via psicologica - Forte simbologia (aereo come fuga, donna come società). - lunghi discorsi sull’introspezione filosofica della società borghese. - Inizia a comparire l’esaltazione della macchina, che però viene visto co e un’ombra di preoccupazione. D’annunzio ha coscienza che la macchina sia più grande dell’uomo stesso LA FASE DELLE LAUDI - Sono divise in 7 libri, alcuni mai finiti, dove vi è l’esaltazione della società della borghese. È il periodo in cui d’annunzio è sceso in politica - D’annunzio si sostituisce all’ormai morto Carducci, e vuole prendere il posto come poeta vate lirico italiano ALCIONE - È un uccello marittimo. Parla di un’estate passata dal poeta in Versilia. D’Annunzio descrive le varie parti dell’estate, e si tratta del suo diario lirico - Linguaggio evocativo reso attraverso la musicalità e il fonosimbolismo. Immersione del poeta in un’ebrezza naturalista. Sono tutte percezioni che hanno a che fare con la natura - Entra nel PANISMO= fusione dell’uomo con il mondo circostante, fa parte del flusso vitale in cui è in grado di immergersi. Secondo il decadentismo, il poeta è diverso dagli altri uomini, ed è in grado di dare una lettura diversa a ciò che lo circonda, la natura. Egli stesso si trasforma natura, fondendosi con il paesaggio 26 - Non riesce a raggiungere sentimenti profondi, e si ferma alle forti sensazioni superficiali e passionali. Per far emergere queste sensazioni, utilizza termini che ricordano un rito iniziatico pianista - Il poeta è sempre accompagnato da una giovane figura femminile che insieme a lui si immerge nella natura. Si giunge al raggiungimento di un eros naturalistico visto dal poeta come un atto miracoloso e dunque che necessita del silenzio LA PIOGGIA NEL PINETO - Il poeta è sorpreso dalla pioggia durante una passeggiata con l’amata Ermione, il doppio letterario di Eleonora Duse. In questa poesia le figure umane diventano parte integrante della natura stessa (panismo). La pioggia rappresenta il pianto del cielo che unisce uomo e natura.  - Riferimenti mitologici: scelta di riferirsi a Eleonora Duse con la figlia di Menelao ed Elena, Hermione, che esce dalla corteccia dell’albero, richiamando ninfe che erano tutt’uno con la natura. - Inizialmente regna il silenzio. La poesia inizia con “Taci”. Le prime gocce sono come un eco distante, e man mano che si avvicinano aumentano di intensità - Presenza di ASSONANZE e CONSONANZE anche all’interno del verso che danno l’idea di trovarsi in un modo antico e innocente, dove la natura è ancora regina FUTURISMO - Avanguardia che nasce in Italia e Russia. Il futurismo italiano esalta gli aspetti aggressivi dell’Imperialismo economico e politico. Movimento nasce grazie a Filippo Tommaso Marinetti, che scrive il Manifesto del futurismo . All’interno si pone in evidenza il netto distacco dal passato. È necessario cominciare da capo cancellando tutto ciò che c’è stato prima, bisogna chiudere musei, accademie, biblioteche che sono solo cimiteri del passato. - TEMI: • mito e principio della velocità • mito della macchina, un mondo basato su dinamismo • esaltazione della guerra, carattere interventista 27 vita) ed Emilio Brentani (Senilità) sono inetti, ma Zeno diventa soggetto della sua stessa critica, capace di guardare con distacco ironico sia sé stesso sia il mondo che lo circonda. Capisce che la vera malattia non è in lui ma risiede nella salute delle altre persone, nei “sani” che in realtà sono cristallizzati in una forma statica e immutabile. Inettitudine non è malattia ma è forza. - Il protagonista non è Zeno Cosini, ma la sua coscienza, intesa come consapevolezza acquisita di sé e cattiva coscienza (crea inganni inconsapevoli). - TEMI • Morte del padre, evento traumatico, fine della sua giovinezza • In punto di morte lo schiaffo del padre, volontario o meno, provoca reazione in Zeno • Complesso di Edipo, degenera in rapporto conflittuale con il padre.
 RUOLO POETA - Il poeta denuncia solo una condizione umana invivibile, non è un’esteta, non promuove ideali: è solamente descrizione del reale Il poeta è osservatore, sottolinea le contraddizioni del su tempo (l’uomo necessita degli ideali morali, ma ricercano il denaro). La filosofia positivista è inconsistente. - Personaggio raffinato e colto ma che ha di se una percezione minima, marginale, inutile all’interno della società [l’inetto rappresenta il letterato= cosciente ma non produce una morale, un riscatto] - Nessun progetto, riscatto morale, liberazione: per sopravvivere bisogna adattarsi, non combattere - Rinuncia alla logica, alla morale, e alla propria coscienza= nessun giudizio morale, le cose avvengono senza bene o male, giusto o sbagliato [autocommiserazione, giustificazione senza sensi di colpa] - La letteratura è solo testimone dei tempi, non insegna: descrive 30 PIRANDELLO - Borghesia abbiente, padre commerciante simbolo della borghesia siciliana che si stava espandendo, che desidera lo stesso destino per il figlio, che è però affascinato dalla narrativa. Passione per il teatro manifestata in tenera età, acuto osservatore dei comportamenti umani - Completa i suoi studi a Bonn (laurea in lettere), in Germania, facendosi mantenere dal padre. Studia la nascita delle lingue locali, dialettali, lingue degli affetti, e il passaggio ad un linguaggio normativo - Il regime fascista diede a molte città il loro nome originale (Girgenti= Agrigento), e si laureò in questo dialetto • L’uomo moderno è dentro a tre gabbie come una matriosca: - 1° gabbia - matrimonio= combinato dal padre, basato sulla fisicità, e sul guadagno del padre, che gestisce la miniera della nuora. La donna dopo la perdita della miniera impazzisce, e Pirandello è incuriosito da questa malattia mentale = è una condizione individuale o provocata dalla società?. La gelosia morbosa della moglie lo priva della propria libertà. Fu fedele alla moglie per legame sociale ma anche per rispetto verso di lei - 2° gabbia - urbanizzazione= la città con tutti i suoi rapporti necessari: gli imprenditori e i bancari, gli strati di cui la società borghese si serve: sistema urbano con nuove categorie sociali (i sottomessi sono gli impiegati) - 3° gabbia - meccanismo economico internazionale - Tutte le novelle hanno alla base un matrimonio gabbia, condizione sociale ineluttabile, che garantisce lo status ma non l’amore: ha più valore l’opinione degli altri - Rapporto con il fascismo= era ambiguamente di destra, come lo erano tutti al tempo. Egli si stava affermando e chiede insistentemente al partito fascista di conferirgli la possibilità di fare teatro ( si iscrive per convenienza, non per ideologia). Essere iscritto al partito significava per lui essere libero di fare teatro, ma quando iniziano a controllarlo assiduamente parte per l’America - Non era credente= volle morire arso, le cui ceneri vennero sparse in un masso davanti al Mar Ionio 31 Protagonista - uomo in crisi, ha perso unità di coscienza, vive in una realtà dominata dal caos. Gli viene imposto di vivere in una società che lo porta a recitare delle parti, ad indossare una maschera ed entrare a far parte di alcune convenzioni sociali. Romanzo moderno - Al centro c’è la psicologia, non la narrazione. Manca unità narrativa, tende a frammentare i personaggi e il racconto (compito del lettore riavvolgere la fabula). Mattia si trova in una “non-vita” come se vivesse in un tempo galleggiante e in uno spazio morto (biblioteca: luogo morto, allusivo). IL FU MATTIA PASCAL - Invettiva contro Copernico= colpevole di aver scardinato l’uomo dal suo antropocentrismo, quindi l’uomo si trovò sminuito, e la sua vita e dimensione ha acquisito relatività, con delle verità che non sono più assolute - Non si può più utilizzare il romanzo tradizionale per raccontare la vita= vuole donarci nozioni filosofiche, non oggettive - Matrimonio costretto, che si crea mettendo incinta una ragazza. La moglie partorisce due gemelle che moriranno entrambe contemporaneamente alla madre del protagonista. Non ha più legami e fa un viaggio a Montecarlo avendo fortuna nel gioco [si liberò dalla gabbia dal matrimonio, e dalla gabbia economica= situazione teatrale]= ora dovrebbe liberarsi di tutte le altre strutture sociali, come il nome, ma fuori dalla gabbie non c’è possibilità di sopravvivenza. - Un giornale riporta il suicidio di un uomo in stato di putrefazione, che la moglie identifica con lui. Decide di cogliere l’occasione, e si costruisce una vita nuova. - Si reca a Roma nella pensione di Anselmo Paleari, che espone l’effettiva filosofia di Pirandello. Egli è individuabile in tutte le sue opere: è il pensatore, filosofo artigianale, anonimo, ma che si rivela sussequenziale e rigoroso= conclusione del mondo a gabbie o maschere [PERSONAGGIO FILOSOFO]= riflessioni rigorose [teoria selle maschere= abbiamo un immagine che abbiamo di noi, che è diversa da ciò che vedono gli altri]. • LANTERNINO SOFIA 32 2. Teatro del grottesco= prende i temi e le ambientazioni del teatro borghese a cui è ostile, e rappresenta il rovesciamento paradossale del dramma borghese, facendone una caricatura. Non fa una rappresentazione decadere, ma vivace. - Berretto a sonagli= signora Beatrice, moglie di un commerciante che la tradisce, e vuole esporre denuncia, non vuole accettare la sua maschera da cornuta per proteggere la sua dignità. La moralità in Pirandello è la consuetudine. Il fratello, la madre e il commissario cercano di mantenere le apparenze ed evitare la denuncia. Tutti sanno del tradimento, e lei è libera, ma si rende conto che nessuno vuole la verità, tutti gli ricordano che avrebbe dovuto sopportare. Lei dubita delle sue azioni e viene considerata pazza. Il dipendente del marito, racconta la verità, e le consiglia di andare in manicomio per mantenere il suo status e ribellarsi dalle convenzioni. Accetterà la maschera di pazza e cornuta - Enrico IV= il protagonista è impazzito e viene tenuto in casa per anni. Da pazzo rinsanisce, ma continua a fingersi pazzo, assistendo alle situazioni (tradimento moglie, prostituzione della figlia). Vuole ribellarsi, ma comprende che è inutile, quindi decide di rimanere pazzo, rimettendosi dopo la presa di verità, nella stessa società 3. Metateatro= riflessione sul teatro e il suo disagio, ovvero la difficoltà di dare corpo alle fantasie dell’autore in una forma tangibile. • Scomparsa della quarta parete, quella ideale fra palco e spettatore = personaggi liberi di muoversi fra il pubblico, con uno scenario nudo • Il palcoscenico non è più luogo di illusione, di immaginazione, e tutti suoi strumenti vengono svelati (periodo positivista) • Il tempo tradizionale viene frammentato dalle casualità, incidenti, e imprevisti, tipici della vita con le loro inquietudini • Struttura aperta senza una conclusione= porta allo scoperto lo scontro fra verità e finzione, bene e male convivono - 6 personaggi in cerca d’autore= talmente innovativa che venne aspramente criticata. Pubblico andava a teatro per evadere, non per uscirne ancora più turbato di prima. Pirandello disse che l’obiettivo era mettere in scena impossibilità di trasportare su una scena teatrale una storia, perché sarebbe stata trasformata e interpretata in modo diverso dallo spettatore. In scena gli attori stanno provando altra opera di Pirandello “Il gioco delle parti”, dopo un po’ entrano i 6 personaggi senza autore che li rappresenti. Tuttavia, questi 6 personaggi vivono di vita propria, diventati indipendenti da chi li ha creati e sono 35 alla ricerca di qualcuno che scriva la loro storia. Attori provano a dar vita al loro dramma ma non ci riescono. Personaggi, non soddisfatti, iniziano a raccontare il dramma che li attraversa e in questo modo danno vita alla storia tormentata. 4. Teatro dei miti - modernità= indaga l’intimo, vi è un momento di frattura UNGARETTI - Nasce ad Alessandria, e frequenta l’école de Suisse ( formazione francese). Dalla città egiziana ricava molti temi, e contatti con intellettuali che costruiranno il suo profilo intellettuale - 1912= si traferisce a Parigi, e si confronta con la nuova realtà intellettuale, e la rivista “Lacerba”, di impronta politica. L’atteggiamento politico è antifascista in Montale, assopito in Ungaretti - Ritorna in Italia e si iscrive al partito fascista andando volontario in guerra. Sarà un’esperienza dolorosa e tragica, da cui nascerà la sua poetica, nella raccolta “Allegria”. La sua novità poetica sta nella sua esperienza militare. Egli nasce interventista, entusiasta della guerra (ispirato dalla Francia), ma dopo la guerra si rivelerà sconvolto. - “PORTO SEPOLTO”= idea di poetica nuova con esperienze militari. Finita la guerra scrive “ALLEGRIA DEI NAUFRAGI” = sopravvivenza al di là del disastro, i naufraghi (soldati) possono continuare a vivere nonostante la guerra (naufragio) [raccolte in ALLEGRIA] - Anni 20= Roma, anni di felicità, in cui si sposa. La sua fama cresce dopo la pubblicazione di “sentimenti del tempo” [Periodo romano], in cui abbandona lo stile ermetico, e celebra la Roma antica, ereditaria di tutta la cultura antica - GIROVAGO= accetta la cattedra di letteratura Italiana in Brasile (America del Sud). È attratto da viaggio, è nato viaggiando. - Anni tragici= morte del fratello (visse con lui l’infanzia ad Alessandria d’Egitto, muore il suo passato), morte del figlio Antonietto (muore il suo futuro). Scrive la raccolta “I Dolori”, aggravati dallo scoppio della seconda guerra mondiale, a cui non partecipò 36 - Fondamentale per la società del dopoguerra = era il rappresentante della cultura italica. La sua posizione politica non ha rilevanza nella sua poetica. Non è attratto dalla condizione sociale storica dell’uomo, la sua tematica profonda è l’esistenzialismo, l’io di fronte ai problemi esistenziali. È credente, e l’unica speranza è il suo piccolo aggancio alla vita, un proiezione spirituale . La sua esperienza di guerra è esistenziale - ERMETISMO= processo di asciuttezza formale, ripreso dai futuristi, senza connettivi grammaticale. Presa di coscienza della persona nei confronti della sua esistenza POETICA - riportare nella letteratura le vicende di vita di un uomo (riordinare tutte le sue opere in un soggetto unico). È incentrata su un campo prettamente lirico: l’ESISTENZA [l’io di fronte al suo destino]. Non c’è un posizione sociale nei confronti della storia, della guerra. - POETA= attraverso la scrittura delinea le inquietudini dell’essere umano. Egli si deve porre le domande fondamentali di ogni uomo, recuperando il ruolo ormai perso del poeta vate, ma impregnato di valori solidi, non estetici [d’annunzio si propone come guida ad una società entusiasta. Ungaretti vive nella stessa società ma coglie i lati drammatici, ripescando valori etici] - Nella vita di un uomo, oltre al naufragio al quale è sottoposto ci sono dei momentanei frammenti di felicità. Quando è appresso alla morte, l’uomo viene collegato all’esistenza [RESURREZIONE] - Non vi è uno schema metrico, le parole sono ricche di significato [futuristi= il verso va spezzato, rotto, demolito con la scomposizione di ogni forma descrittiva, isolando parole specifiche, risaltandole. Sono un ritorno della forma distruttiva della poesia italiana. Ungaretti prende queste forme distruttive incanalandole nella sua poesia, in un contenuto esistenziale umano] M’ILLUMINO D’IMMENSO - rinascita dell’anima dopo la scoperta della morte. Fa un’operazione di distillazione della parola: isolando una parola. La sua poesia è un crocevia fra avanguardia e tradizione 37 - La madre lo prende per mano, ma prima di trasportarlo si rivolge a dio con la stessa intensità che ha avuto per tutta la vita, interpellandolo sulla sua identità MONTALE - nasce a Genova, famiglia borghese agiata. Il padre non voleva che si dedicasse interamente a letteratura, così per sua volontà si iscrive a ragioneria e consegue il diploma. Fin da giovane aveva iniziato ad avvicinarsi a biblioteche e poesie. - Trascorreva estati nella villa del padre a Monterosso, luogo caratterizzato da terre aride e mare, che influenzeranno la sua prima raccolta “Ossi di seppia”. - Rapporti sentimentali Più importanti sono due: Irma Brandeis (studiosa americana appassionata di Dante, lei torna in patria e lo abbandona) e Drusilla (ricordata come Mosca, aveva forte miopia, si sposano e rimangono insieme fino alla morte di lei). OSSI DI SEPPIA - prima grande raccolta, momento di svolta per letteratura, le avanguardie sono alla fine. Tematiche relative a condizione umana, non troverà mai gioia ma male di vivere. - Strutturata come romanzo di formazione, porta poeta ad accettare il suo destino.  - Testimonia la condizione di sofferenza che gli impedisce di trovare la sua strada nel mondo. Percepisce la realtà come qualcosa di falso e assurdo. - Poesia è portavoce infelicità, condizione umana no positiva, è prigionia e aridità. - Osso: arido come la vita, prosciugato, povero, rimanda a infelicità. POETICA - Poeta non in grado di ridare ordine a caos della vita moderna, poesia non può più attingere al sublime, è umile, si deve limitare a descrivere realtà più marginale, lessico secco e spoglio. Visione pessimista. - “Ossi di Seppia”, due immagini: 1. Muro invalicabile nella vita delle persone, uomo imprigionato, vorrebbe protendersi verso altri o verso verità assoluta, ma rimane chiuso in sé stesso. 40 2. Varco, via d’uscita. Vita come grande prigione che costringe uomo in una condizione di stenti, si sente come un pesce nella rete del pescatore che cerca una via di fuga, di fatto non la troverà. - La poesia non è in grado di elevare uomo, come per i simbolisti, il poeta è uguale a tutti gli altri uomini, unica cosa che può fare è offrire chiave di lettura migliore e aiutare uomo a razionalizzare il mondo in cui si trova a vivere. - Utilizza oggetti umili, banali, che apparentemente non hanno significato, oppure descrizione paesaggi, trasformandoli in equivalenti concetti astratti o nella condizione esistenziale dell’uomo. Gli oggetti che diventano simboli del suo mondo interiore, diventano correlati a sentimenti inesprimibili attraverso semplici frasi, poiché più ampi e profondi. 41
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