riassunto- prologo e capitolo secondo de "L' INVISIBILE EDUCATIVO" G. BONETTA, Sintesi del corso di Pedagogia

Scarica riassunto- prologo e capitolo secondo de "L' INVISIBILE EDUCATIVO" G. BONETTA e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! Riassunto del Prologo e capitolo secondo de l’Invisibile educativo Gaetano Bonetta 1 Prologo Come un romanzo : Ratio mundi e Io pedagogico Scegliendo la forma del romanzo, l’autore vuole intraprendere un’esplorazione attorno alla pedagogia salvandola dalla sua condizione alienante, di vanificazione del suo impegno umano. L’obiettivo è sradicare la pedagogia dalla dimensione reificata in cui vive, restituirla alla sua naturale compenetrazione con la realtà dei bisogni formativi e riaffidarla all’intelligenza umana. Il saggio-romanzo riguarda le vicende dell’Io pedagogico: come ogni Io è una struttura psichica intellettualmente organizzata, stabile e progressiva, destinata alla rappresentazione del soggetto e alla relazione con altri soggetti e con la realtà umana e materiale. L’intento è ridimensionare la Ratio Mundi da cui discende la razionalità intellettualistica dominante, sul piano della conoscenza e della regolazione dei comportamenti umani, come una delle tante visioni del mondo che l’homo sapiens ha scelto, e che non avrebbe potuto scegliere a favore di altre. La pedagogia come enunciazione e realizzazione contemplativa di sé stessa Ciò che manca alla pedagogia attuale è la conoscenza dell’universo educativo reale che non consente la gestione dei fenomeni educativi; questi infatti necessitano di essere gestiti come processi formali. Il mondo reale che la pedagogia ritiene tale è quello di Newton e Cartesio, della logica e della causalità ordinatrice; non si rende conto che l’educazione passa in maniera invisibile nella relazionalità intersoggettiva attraverso eventi non percepibili con le sole facoltà sensoriali. Anche se ne prende atto, fa sempre ricorso a strumenti pensati nell’alveo di una teorizzazione razionalizzante, trascurando la dimensione non cosciente dell’esistenza umana quale luogo del destino educativo ed esistenziale dell’uomo, votandosi al fallimento. la pedagogia che rincorre la storia Il presente volume si propone di colmare i gravi vuoti che la pedagogia razionale mostra in maniera evidente rivolgendosi a due aree scientifiche che sono sentieri conoscitivi in grado di arrecare molti benefici: la fisica quantistica, al cui interno risultano sincronici gli approdi dell’epigenetica, della fisica della vita, della biologia quantistica; e le scienze dell’inconscio, della profondità dell’anima. Si propone di rivolgersi all’infinitamente piccolo che tramite i suoi dispositivi concorre a determinare i macrofenomeni e al rimosso perché irrazionale. Riassunto del Prologo e capitolo secondo de l’Invisibile educativo Gaetano Bonetta 2 Con il titolo Invisibile Educativo, l’autore vuole sottolineare i misconoscimenti in cui la pedagogia della Ragione cartesiana e logico- formale è caduta, e da cui non sembra voler prendere le distanze. Ripiegata in sé stessa, continua ad avere una struttura autoreferenziale che mal si concilia con l’interazione pluriscientifica idonea a gestire l’incessante scoperta delle dinamiche che regolano la vita della realtà umana e materiale. La pedagogia è debole perché non conosce la realtà ed estensione dei bisogni educativi. La concezione storicistica della pedagogia, ritenuta nata con l’uomo o quasi, si riflette sulla sua epistemologia, frenando il concepimento di un rapporto con le altre scienze, le quali potrebbero permettere di andare oltre i confini della razionalità. Angustie e insufficienze evidenti fanno sì che la pedagogia si sia ormai configurata come la scienza del giorno dopo. L’educazione, che comunque è sempre in essere, è senza pedagogia: vive nell’empirismo diffuso dei tradizionali soggetti che ne sono i protagonisti. La pedagogia fra paradossi e ossimori Quali sono i paradossi egli ossimori della pedagogia attuale I. La pedagogia è una scienza pensata da pochi professata da tutti II. Da un lato vive e opera producendo criticità che alimentano il fatalismo dall’altro non può fare ameno di avvalersi di un ottimismo che è fondamentalmente ideologico III. La realtà umana cambia repentinamente mai linearmente; la pedagogia elabora i fatti a posteriori: si veda con quale ritardo ha preso coscienza delle tecnologie informatiche Tenta di rendere prevedibili i fatti non riuscendo a concepire che l’umano non può essere oggettivato perché irriducibilmente in movimento L’inintenzionale educativo La pedagogia odierna si radica nel mondo dell’intenzionalità cosciente senza nulla concedere alla possibilità d relazionarsi con l’inintenzionale invisibile. Per la pedagogia attuale il mondo della realtà umana su cui agire è quello dell’esperienza leggibile, interpretabile con le sue consuete procedure quando ormai è noto che non tutti i fenomeni, le dinamiche. i fatti che pervadono l’educazione sono conosciuti. L’epistemologia pedagogica prevalente seleziona i fatti e i fenomeni dell’educazione che definisce storici, importanti, incidenti, in virtù di una pedagogia fondata sul successo che non si sofferma sugli insuccessi educativi, sulle dinamiche che ne sono all’origine. Gli insufficienti, i bocciati sono i figli dell’invisibile: possono essere impediti da fattori non percepibili alla coscienza dell’osservatore che valuta secondo paradigmi inadeguati. Il congegno pedagogico del merito, e con esso la pedagogia a forte ispirazione meritocratica, ha