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Riassunto Psicologia sociale delle relazioni in rete Uninettuno, Sintesi del corso di Psicologia Sociale

Riassunto del corso di laurea magistrale Uninettuno "Psicologia sociale delle relazioni in rete" della facoltà di Psicologia, indirizzo "Human Computer Interaction and e-Learning"

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018
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chopin20 🇮🇹

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Scarica Riassunto Psicologia sociale delle relazioni in rete Uninettuno e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Sociale solo su Docsity! PSICOLOGIA SOCIALE DELLE RELAZIONI IN RETE Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 1 Sommario 1 Idee per una psicologia sociale delle interazioni in rete..............................................................................................3 2 Idee per una psicologia sociale delle interazioni in rete..............................................................................................4 3 Dalla psicologia del Cyberspace alla psicologia delle cyberplaces............................................................................ 5 4 Due dimensione delle interazioni di rete – Cyberspace, Cyberplaces.........................................................................6 5 Costruzione dell’Intersoggettività enunciativa in rete. Sé e identità........................................................................... 7 6 Costruzione dell’Intersoggettività enunciativa in rete. Soggetto, soggettività, intersoggettività................................8 7 Ridefinizione transitiva del brand. Idee per una gestione delle relazioni BRAND-CONSUMATORE................... 10 8 Definizioni di FIDUCIA e Modelli teorici che la ispirano........................................................................................11 9 Modello SOCIO-COGNITIVO della fiducia............................................................................................................ 13 10 Aspetti quantitativi e dinamica della fiducia............................................................................................................. 16 11 Capitale di fiducia nelle reti di dipendenza............................................................................................................... 19 12 Casi studio sulla fiducia.............................................................................................................................................24 13 Teoria delle aspettative e loro funzioni..................................................................................................................... 27 14 Le emozioni delle aspettative.................................................................................................................................... 30 15 Gruppi virtuali, gruppi Reali..................................................................................................................................... 34 16 Interagire in rete..................................................................................................................................................... 36 17 Aspetti strutturali nei gruppi virtuali......................................................................................................................... 38 18 Aspetti processuali nei gruppi virtuali.......................................................................................................................41 19 Aspetti normatici e contro normativi nei Gruppi virtuali..........................................................................................43 20 Cyberbullismo..................................................................................................................................................... 46 21 Relazioni nelle comunità virtuali...............................................................................................................................49 22 Social network, comunità virtuali e capitale sociale................................................................................................. 52 23 Caratteristiche generali della Social Media Analytics...............................................................................................56 24 L’analisi delle relazioni sociali in Twitter................................................................................................................. 58 25 L’analisi delle relazioni sociali in Facebook............................................................................................................. 60 26 Analisi delle relazioni sociali. CASI DI STUDIO.................................................................................................... 63 27 Evoluzione dei nuovi media: dal Web 2.0 alla Social Enterprise..............................................................................64 28 Il Web 2.0 nella relazione medico-paziente...............................................................................................................66 29 Tecnologia positiva: i nuovi media come strumenti per il benessere........................................................................69 30 Usare la realtà virtuale in terapia: applicazioni ed esempi........................................................................................72 Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 2 • circuiti comunicativi (intranet OK per giovani, ma non per i senior dell’azienda disequilibrio gestione contenuti) Domanda: Perché mi occupo di inferenze NON desiderate? • Per favorire comprensione • Gestire palla semiliquida di tennis che cambia un po’ forma ogni volta che attraversa la rete Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 5 Dalla psicologia del Cyberspace alla psicologia delle cyberplaces CMC=Comunicazione Mediata da Computer F2F= Face To Face Anni 80’-90’ CMC vista come barriera, vediamo alcuni modelli: 1. RSC. Assenza di indicatori sociali; soggetto sfuma (scrivo da remoto come nella telescrivente, arrivano solo parole, non elementi sociali come: emoticon, immagini, video) 2. SIDE. Prevalgono dinamiche di de-individualizzazione emerge il gruppo, il contesto 3. SIP. Critica RSC e SIDE in quanto sostengono che la CMC è si meno efficiente della comunicazione F2F, ma è altrettanto efficace. Si ha un sentimento di positivismo e fiducia nella tecnologia. La mail è ancora solo testuale senza immagini e video allegabili, ma permette lo stesso di raggiungere obiettivi di efficacia seppure con maggior sforzo (minor efficienza) 4. Hyperpersonal Model. CMC in realtà consente maggior controllo dei contenuti e presentazione di sé, vedi caso delle mail dove alla fine metto la mia firma, che mi identifica, e metainfo quali Destinatario, Oggetto, CC vanno a supplire la mancanza di info soggettive evidenziate in RSC, SIDE e SIP. Dunque non è vero che mancano indicatori sociali o che gli elementi sono deindividualizzati, ma anzi a volte CMC valorizza info legate e nostre caratteristiche di personalità e ruolo professionale. Anni 90’-00’ CMC vista come opportunità, non più come ostacolo. Vediamo alcuni modelli: 5. TAS=Teoria Azione Situata • Azione, messa in atto dai soggetti che usano tali tecnologie, sfrutta in maniera intelligente le circostanze (Azioni sono mosse strategiche) • Contesto comunicativo visto come spazio sociale attivo nei comportamenti online degli attori Come studiare CMC tramite TAS? Attenzione a 3 livelli: • Interazione locale con artefatto (osservare interazione, es: osservare come prof muove le slide, si sincronizza con la videocamera mentre parla). [Studiamo tramite osservazione]. • Interpretazione situazione (come soggetti che usano artefatti digitali, attribuiscono significati alla situazione in cui agiscono). Es: intranet web 2.0, apertura sociale (social enterprise). [Studiamo tramite interviste, focus-group]. • Costruzione del contesto. [Studiamo tramite questionari, interviste, focus-group]. 6. Contributi alternativi. Etnografia della rete, sociolinguistica, approccio strategico. Concepiscono interazione online CMC come laboratorio dove attori si confrontano CRITICHE AI MODELLI 1. Rischio di riduzionismo • Verso il basso (SRC, SIDE, SIP, Hyperpersonal Model). Spiegano quello che accade da un punto di vista dell’ individuo, trascurando per degli altri attori. • Verso l’alto (etnografia rete, approccio sociolinguistico, approccio strategico). Spiegano quello che accade nella CMC da un livello troppo alto, vedendo prevalentemente le grandi aggregazioni 2. Uso equivoco dei termini: Sé, Identità, Soggetto, Soggettività. Il modello TAS sembra essere esente dai rischi 1) e 2) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 6 Riassunto Modelli CMC 80’-90’ troppo legati a dimensione Cyberspace (hardware, software, tecnologia) Modelli CMC ’90-’00 troppo legati a dimensione sociale (Cyberplaces) usando però concetti vecchi Obiettivo Trovare nuovi strumenti psico-sociali per coniugare la Psychology of Cyberspace (Barak, Suler, 2008) con una Social Psychology of Cyberplaces (Galimberti, 2013) in modelli che vanno oltre quelli analizzati. Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 7 • Il sé diventa strumento di RADICAMENTO nel mondo dell’esperienza, del senso, del significato, dei valori. Sé come RADICE della COERENZA DELLA PERSONA • Identità plurale e fluida stabilizzata a ‘monte’ dal Sé e a ‘valle’ dal soggetto l’individuo sperimenta UNITA’ e COERENZA • Soggetto spende nella relazione le ‘carte’ fornite dal Sé • Identità predominante è base per azioni e intenzioni comunicative in riferimento al contesto e al progetto di azione soggetto riceve carte, quindi strumenti, contenuti, adeguati al contesto e progetto di azione Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 10 Costruzione dell’Intersoggettività enunciativa in rete. Soggetto, soggettività, intersoggettività 1. Soggetto. Soggetto usa carte messe a disposizione dal Sé che stabilizza il patrimonio identitario. Soggetto ≠ individuo, persona, autore, agente, attore e nemmeno IO (pur essendo un mix di questi) • Smith (1998). Insieme di posizionamenti temporanei (non necessariamente coerenti) entro cui una persona è chiamata a muoversi. Non siamo sempre lo stesso tipo di soggetto al lavoro, in famiglia, o con gli amici, ci muoviamo sperimentando modalità diverse di essere soggetto. • Ardoino, Barus-Michel (2005). È un essere umano che aspira a mantenersi in: ■ Unità coesa ■ Continuità coerente Che rivendica riconoscimento e condivisione IMPORTANTE: Soggetto cerca qualcuno nell’interazione che restituisca la sua natura di soggetto, lo consideri potenziale interlocutore a cui attribuire le proprie stesse caratteristiche) IMPORTANTE: Soggetto ha bisogno per essere tale, di incontrare altro Soggetto ed essere percepito come tale. Soggetto permette di dare stabilità al patrimonio identitario (fluido e dinamico) in termini di progettualità relativo al gioco interattivo (e sta sotto il Sé e al identità che invece stabilizzano il patrimonio identitario in termini di senso). Soggetto gestisce l’interazione con consapevolezza e strategia, è quindi l’istanza fenomenica, ovvero ciò che appare all’altro nell’interazione. 2. Soggettività. È il FARSI dell’ identità nell’interazione con l’altro (3 modi di essere Mingus, 2 dello scrittore) . Io decido cosa rivelare fenomenologicamente di me a fronte dell’altro nel momento in cui colgo il suo orientamento strategico delle sue azioni e comportamenti. Colgo componente contestuale attirata nell’incontro con l’altra persona. È un processo psico-sociale perché ad esso partecipano soggetto, interlocutori, artefatti, contesto. Divento uno scrittore o l’altro (ad esempio per scelte di marketing), per far emergere certe caratteristiche e profili in riferimento al tipo di audience. È un processo enunciativo di natura dia-polilogica e connettiva (=ha come obiettivo creazione rapporto e relazioni) che porta in sé le tracce dei soggetti che interagiscono e delle loro relazioni 3. Intersoggettività enunciativa. Creazione di un mondo condiviso in cui interagire raggiungendo un livello adeguato di intercomprensione. Abbiamo 4 peculiarità: • Costruzione soggettività degli interlocutori e loro reciproco riconoscimento Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 11 • Definizione congiunta delle regole di gestione della interazione e delle relazioni (es: prepara una bozza o ppt, poi ci lavoro io, chi fa cosa, quando, dove) • Definizione degli oggetti di cui ci si occupa nel corso dell’interazione • Definizione delle regole (discorsive e conversazionali, vedi Lez. 2) in base alle quali si parla degli oggetti definiti. In tale contesto la CO-REFERENZA al mondo è solidale allo RETRO-REFERENZA ai soggetti, ovvero quando parliamo degli oggetti parliamo di noi stessi e questo implica che poniamo premesse per definire regole per parlare degli oggetti e definire un orizzonte oggettuale Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 12 Definizioni di FIDUCIA e Modelli teorici che la ispirano Pervasività della fiducia Il concetto di fiducia pervasivo, si insinua in tutte le relazioni umane (fidarsi del dottore, degli altri automobilisti, degli insegnanti dei nostri figli, della nostra banca…). La fiducia intesa come fare affidamento sugli altri necessità fondamentale Possiamo alzarci la mattina e avere fiducia perché facciamo conto su affidabilità degli altri, loro cooperatività e non vogliano danneggiarci, sul fatto che si conformino a norme scritte di senso comune Modelli sulla fiducia ce ne sono molti in vari ambiti (Sociologia, Psicologia, Economia, ICT…..), ma spesso differiscono e sono in contrasto in quanto adattati ai propri ambiti. Mutti in tal senso trova SCONCERTANTE e DEPLOREVOLE il numero di significati diversi attribuiti ad essa, frutto a sua detta di una NEGLIGENZA TEORETICA Tale difficoltà di approfondimento teorico ha reso vano la possibilità di costruire un nucleo teorico omnicomprensivo per le varie discipline scientifiche, si sente esigenze di elaborare una nuova teoria che unisca i vari domini di applicazione, e per far questo bisogna capire le ragioni che hanno portato alle varie definizioni, in tal senso vediamo l’analisi statistica di Castaldo. Analisi statistica di Castaldo Ha analizzato 72 definizioni di fiducia in 4 domini: marketing, management, psicologia, sociologia, raggruppandoli in 5 categorie: 1. Costrutto di fiducia. Cosa è fiducia? Aspettativa? Credenza? Volontà? 2. Trustee. Chi riceve fiducia (individuo, gruppo, organizzazione, istituzione), e che caratteristiche ha (capacità, volontà moralità, capacità di reciprocare…) 3. Azioni e comportamenti. Rilevanti sia per trustor che trustee 4. Risultati ed output. Rappresenta la ragione stessa per cui viene posta la fiducia 5. Rischio. Sempre presente nell’attitudine alla fiducia, altrimenti non nascerebbe la relazione di fiducia stessa Limiti dell’analisi statistica: • non spiega i legami concettuali tra le varie definizioni • quali legami tra fiducia presentata come aspettativa, credenza, volontà? • Quale differenza, quale connessione procedurale tra fiducia-decisione e fiducia-azione? Per comprendere la fiducia bisogna quindi ancora esplicitare due relazioni: • logico-concettuali • processo-causali Gambetta Fiducia = “probabilità soggettiva” per cui A si aspetta che B realizzi una data azione da cui dipende proprio benessere. Emergono da tale definizione: • fiducia non necessariamente vincolata a scambio (e/o ricompensa) e mutualità Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 15 • non necessaria consapevolezza di B della fiducia e/o delle aspettative riposte da A Limite: “probabilità soggettiva” implica troppi significati (bisogna entrare più nel merito e nello specifico di quali sono le ragioni per cui gli individui ripongono fiducia) Luhman Fiducia=meccanismo di riduzione della complessità (cioè evita di rianalizzare ogni volta le condizioni di applicabilità di certe azioni) Fiducia • fiducia personale (determinate da singoli individui secondo sue motivazioni personali libere da ruoli all’interno di istituzioni o sovrastruttura sociali) • fiducia sistemica (fiducia attribuita a sovrastruttura istituzionale) Strumenti di riduzione della complessità: denaro, potere politico, verità scientifica problema: tali strumenti rischiano ad un certo punto di affrancarsi dal trustor (fidatario) Yamagishi Fiducia popolo giapponese basso agli individui (personale), alto alle organizzazioni/istituzioni (sistemico) Fiducia popolo americano alto agli individui (personale), basso alle organizzazioni/istituzioni (sistemico) Dunque Fiducia come garanzia, assicurazione; in Giappone le regole prevalgono sulle conoscenze interpersonali Ostrom e Walker Fiducia = volontà di prendere rischi rispetto altri individui perché si aspettano che questi reciprocheranno Viene evidenziata la solo dimensione cooperativa, ma in realtà sappiamo che non tutti i fenomeni di fiducia hanno come elemento il reciprocare. Hardin Fiducia = mi fido di te poiché credo che è nel tuo interesse tener conto dei miei interessi in modo rilevante Valgono dunque 3 considerazioni: 1. Encapsulated interest. Esiste un interesse reciproco dei due individui (incapsulare altrui interessi nei nostri) 2. Aspettativa astratta (vecchi modelli) non più sufficiente. Trustor deve sapere che nel trustee c’è tutela, cura, interesse a perseguire certi scopi. 3. Adozioni di scopo sociale. Alla base della pro-socialità Simmel Fiducia= ipotesi di un comportamento futuro abbastanza sicuro per fondarvi un agire pratico. Stato intermedio tra Sapere ed Ignoranza, chi sa completamente non ha bisogno di fidarsi, chi non sa affatto non può ragionevolmente fidarsi Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 16 Fiducia mediatore per gestire le incertezze sul futuro Verso il modello SOCIO-COGNITIVO Le linee di indirizzo per la realizzazione di questo modello sono: 1. il tentativo di ispirare la nostra “nozione di senso comune” che si ha sulla fiducia 2. si sono definiti dei costrutti tecnico scientifici per caratterizzare meglio la fiducia sia su un piano di precisione che sia su un piano operazionale, 3. si è sempre tenuto in conto la relazione di questo modello con le più rilevanti definizioni di fiducia, quelle che sono sembrate più di interesse Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 17 • Ambiente (C) può facilitare/ostacolare azione Y • X valuta queste interferenze ambientali e quindi effetti per successo o fallimento di Y Perché è IMPORTANTE decomporre attribuzioni interne ed esterne • Decisione può dipendere da tipo di composizione Trustee molto affidabile in un ambiente poco affidabile, o trustee poco affidabile in ambiente molto affidabile possono produrre due differenti decisioni seppur equivalenti come valori di fiducia • Diversa composizione determina differenti strategie di intervento (es: trustor può rendere trustee più affidabile che non l’ambiente o viceversa) Il rischio Principali rischi: • Rischio fallimento di g • Rischio spreco risorse (Es: redazione report a cliente è finalizzata e vincolata alla sua stampa, se salta il processo di stampa viene vanificato il lavoro vero e proprio di redazione, e anche future commissioni col cliente) Sorgenti di fiducia Agenti X e Y dipendono d proprie credenze: • agiscono su affidabilità attribuita a loro credenze • forza credenze: sono le loro fonti • Fonte: esperienza diretta • Fonte: reputazione/raccomandazione • Fonte: inferenza o ragionamento (Categorizzazione) Es: cerco buon dottore, lo trovo o per esperienza diretta se ho avuto già a che fare con lui, o me lo raccomanda qualcuno o c’è una reputazione consolidata in giro, oppure per inferenza/ragionamento sapendo che lavora in un ospedale apprezzato Informazioni sulla fonte. • Quale fonte e quanto si è certi sia quella • Grado di certezza della fonte sulla credenza • Come si valuta la fonte Es: (tizio ha detto che forse ha sentito dire che caio…… chi davvero ha detto cosa? Con convinzione lo ha detto? Quanto mi fido di tizio?) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 20 Fiducia a 3 parti Si può sostituire la fiducia? Saremmo portati a pensare che i contratti possano sostituirla, in realtà questo porta ad introdurre un nuovo elemento Durkheim: “un contratto non è sufficiente, è possibile solo perché c’è una sua regolazione che è l’origine sociale” I contratti dunque vengono stabiliti ritenendo che non saranno violati, e di fatto stabilisce una relazione di fiducia a 3 parti che danno vita a 3 sotto-relazioni, dove la terza è garante della non violazione del contratto, assumendo la figura del sanzionatore che gestisce le controversie Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 21 Aspetti quantitativi e dinamica della fiducia Quantificazione • Misurabilità della fiducia rientra nel senso comune (tizio è bravo e capace, caio anche bravo, ma meno volenteroso….. quantità della fiducia diversa nei due individui) • Spesso quantificazioni ad hoc ed arbitraria Noi invece vogliamo: “Metter in relazione valori quantitativi con analisi qualitativa”, qualità quantità Individuiamo prima il grado di fiducia, che è funzione: • grado stimato delle qualità ascritte a Y da parte di X (su cui è basata l’aspettativa di successo o meno) • della certezza soggettiva delle credenze pertinenti (meta credenze) . Le meta credenze traducono la forza delle ragioni che hanno prodotto le credenze di primo livello (X si chiede quanto sia valido valore che attribuisce a quella credenza ad una qualità specifica di Y) Altri valori quantitativi • Valore dello scopo • Valore del rischio • Soglie quantitative Trust = funzione della fiducia Bel = credenza Can = avere competenza Will = essere disponibile Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 22 • Fiducia influenzata dalla stessa fiducia in modi complessi (fattori endogeni) • Fiducia proprietà del trustor • Affidabilità proprietà del trustee Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 25 Capitale di fiducia nelle reti di dipendenza Obiettivo: come affidabilità possa essere utilizzato nelle reti sociali ed è strumento pe accumulare capitale di fiducia Capitale di fiducia X(trustor) [ha scopo τ] Y (trustee) dove X: agente cognitive (ovvero ha scopi e credenze) Y: agente NON NECESSARIAMENTE cognitivo, ma nel nostro modello lo è Da punto di vista di X: devo soddisfare scopo tramite compito τ valuto diversi Y che possano soddisfarlo Da punto di vista di Y: devo soddisfare mio scopo, espongo mia affidabilità in rete alla ricerca di X che mi danno la fiducia per realizzare mio scopo (es: cerco finanziatori di mia idea di progetto) Rete di dipendenza = gradi con nodi (agenti Ag) e archi (relazioni di dipendenza), ogni nodo è fatto di bisogni, scopi, capacità, risorse. L’introduzione della relazione di fiducia nella rete rete diventa “rete di dipendenza con affidabilità” Affidabilità agenti influenza: • 2 1 9 7 2 1 9 7Possibilità di essere accettato come partner nello scambio/cooperazione ( affidabile probabilità di essere accettato) • Prezzo, contratto che trustee Y può ottenere Dipendenza oggettiva: Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 26 Ogni agente ha propri scopi (Goal), possiede azione/piano/risorsa proprie, cerca esternamente agenti che hanno azione/ piano/risorse non possedute ma di cui ha bisogno per completare proprio scopo. Lo schema definisce in maniera OGGETTIVO la dipendenza tra i vari agenti per soddisfare i propri scopi (chi ha bisogno di chi e per che cosa) Definisco dipendenza oggettiva come: Obj-Dependence(Agj, Agi, gjk) Agj per ottenere gk ha bisogno di risorse possedute da Agi Dipendenza soggettiva: Rispetto a prima indica le dipendenze tra i vari agenti non OGGETTIVAMENTE rilevate nel mondo reale, ma CREDUTE e immaginate da ogni singolo agente che crede ad una propria configurazione delle relazioni di dipendenza che possano differire dalla realtà, infatti tale modo di concepire soggettivamente le relazioni è suscettibile di: • Potrebbe essere illusorio o sbagliato (rispetto al mondo reale) • Determina però relazioni che hanno effetto nel mondo reale, ma basandosi su deduzioni non necessariamente che rispecchiano il mondo reale • È motore operativo reale, vero e proprio, delle interazioni tra agenti Definisco dipendenza soggettiva come: Subj-Dependence(Agj, Agi, gjk) Agj crede che per ottenere gk ha bisogno di risorse possedute da Agi Dipendenza unilaterale, reciproca, mutua Trustor X, scopo g1 ; trustee Y, scopo g2 T strumento richiesto da X, e posseduto da Y M strumento posseduto da X R strumento richiesto da Y Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 27 dove gli ‘l’ nodi sono l’intersezione tra agenti da cui Agj dipende e agenti che dipendono da Agj Introduciamo invece Potenziale di negoziazione SOGGETTIVO : SPN, considerando il caso di poco fa sia agenti da cui Agj dipende, sia che dipendono da esso (intersezione), lo indichiamo dunque in questo caso particolare con SPN’ dove cambia solo esponente Bj su l e pki e che rappresenta operatore di credenza, ovvero tiene conto delle relazioni che Agj CREDE che si stabiliscano nel mondo, non quelle che di fatto sono nel mondo. Dunque il numero l non rappresenta l’intersezione OGGETTIVA di prima, ma quella SOGGETTIVA CREDUTA da Agj graficamente possiamo vedere la cosa in questo modo non considero tutta intersezione, ma solo quelli considerati affidabili da Agj Introducendo la fiducia la formula diventa SPNT (Potenziale Soggettivo di Negoziazione con FIDUCIA): dove DoC (Aik)Bj = grado di credibilità (DoC) delle abilità dell’agente i (Aik) come CREDUTE (vedi esponente Bj) da agente Agj DoC (Wik)Bj = grado di credibilità (DoC) delle intenzionalità dell’agente i (Wik) come CREDUTE (vedi esponente Bj) da agente Agj Punto di vista trustee nella Rete Dipendenza. Teoria cognitiva di fiducia come capitale Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 30 Supponiamo che tra agente Agj e Agi ci sia relazione di dipendenza (X ricerca risorsa T messa a disposizione da Y). Non è sufficiente però la dipendenza, ma ci vuole anche fiducia (X deve accordare fiducia a Y, quanto Y è affidabile?) DoT(Agj, Agi , Ƭk )Bj = DoC(Aik )Bj *DoC(Wik )Bj dove DoT = grado di fiducia di agente Agj verso Agi per incarico Ƭ DoC (A) = grado di credibilità delle abilità (A) per quel compito dell’agente Ai creduto (nota Bj) da Agj DoC (W)= grado di credibilità rispetto a motivazioni (W) dell’agente Ai creduto (nota Bj) da Agj Capitale fiducia oggettivo agente Agi (OTC) Agenti Ag1, Ag2,Ag3 richiedono risorsa Ƭ Agi soddisfa richiesta Tra ogni agente Agj (Ag1,..,Ag3) ed Agi nasce rapporto di fiducia come: DoC (A) * DoC (W) [grado fiducia DoT] Faccio sommatoria per tutti agenti j ed ottengo Capitale di fiducia oggettivo di Agi che quindi è la somma dei gradi di fiducia di Ai con ognuno degli Agj che potrebbero dargli fiducia per soddisfare compito Capitale di fiducia soggettivo di Agi (STC) E’ quello CREDUTO da Agi quindi compaiono gli esponenti Bj Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 31 Capitale di fiducia soggettivo utilizzabile (SUTC) Tiene conto di agenti concorrenti dell’agente in blu Agi vedi agenti a dx dell’agente blu Agi Quindi il valore del capitale di fiducia si riduce Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 32 L’uso delle categorie nel fidare In altre lezioni abbiamo visto che atto di fiducia di X verso Y si basa su varie sorgenti: • esperienze personali (X ha già avuto a che fare con Y) • raccomandazioni/reputazioni • raccomandazioni è noto terzo agente che garantisce su affidabilità di Y • reputazioni non sono noti agenti che garantiscono su affidabilità Y, ma gira voce positiva • Inferenza/ragionamenti su affidabilità Y aiuta il fatto di pensare che agenti appartengano a classi/categorie che possano indurre informazioni aggiuntive Individuiamo dunque categorie in due modi: • top-down definite a partire dalla struttura dell’organizzazione (es: ministero) • bottom-up definite tramite inferenza capacità individuale (cioè valuto capacità individui: i mancini, le persone alte, la predisposizione verso la matematica) Teoria Krypta e Manifesta • Krypta proprietà interne (qualità, virtù, poteri) che descrivono e prevedono comportamento agente Y nel futuro • Manifesta sono i loro segni osservabili Dunque se X si trovo davanti ad agente Y NOTO(=dai manifesta deduce i suoi krypta quindi le qualità potenziali), allora può allocarlo dentro una categoria (Cat-2) Se invece X si trova davanti ad agente Y SCONOSCIUTO di cui non conosce Manifesta-Krypta, ma sa che appartiene a categoria Cat-3, che magari significa essere un poliziotto, allora posso attribuirgli una serie di features In entrambi i casi X può stimare la performance di Y : Perfy 0 1 A C ( ) Fiducia e voto politico Fiducia espressa nell’atto di votare (Atto di fidare = Votare) Particolare tipo di delega: determina attribuzione di potere istituzionale ad un soggetto politico Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 35 Quindi: • Scopo gx= avere benefici da Y (votato) • τ= governo cosa pubblica • atto di fidare = votare • Y= partito politico o individualità politica • Tipo di beneficio = individuale, collettivo, sociale Ci sono • attribuzioni interne (intenzionalità, competenza, non pericolosità) • attribuzioni esterne (fattori favorenti, fattori ostacolanti fattori culturali, economici, geopolitici) • attribuzioni di dipendenza (quanto elettore si sente di dipendere da questo voto di fiducia) Voto convinto (rilevanti le attribuzioni interne) • Di natura ideologica: ci si concentra su attribuzioni interne, in particolare le intenzionalità (motivazioni, principi, valori) • Di natura pragmatica: ci si concentra su attribuzioni interne, in particolare le competenze (abilità, know-how, self-confidence) Voto clientelare Persegue obiettivi individuali e/o di gruppi • Arbitrario +/- legittimo di Y nel favorire X • Voto di scambio • Analisi di contesto Voto incerto • Due o più soggetti politici valutati in equilibrio • Nessuno dei due soggetti politici supera soglia di affidabilità Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 36 Astensionismo X non compie atto di fiducia/voto, a causa di: 1. Giudica inadeguata la classe politica o la politica stessa (attribuzioni interne NEGATIVE) 2. Giudizio negativo contestuale. La classe politica (e non l’intera politica) ha attribuzioni interne NEGATIVE 3. X indipendente dalla politica, i propri scopi sono sconnessi dalla politica 3.a.Sotto caso: azione politica indipendente da voto (che voto a fare se non traggo beneficio dal voto?) (attribuzioni di DIPENDENZA negative) 4. Giudizio contestuale su prevaricazione attribuzioni esterne rispetto ad interne la politica è troppo debole rispetto ad altri poteri nella società (attribuzioni esterne NEGATIVE) 5. Funzione strumentale dell’astensione X invia segnali specifici ai potenziali interlocutori sociali, politici, istituzionali, mediatici, . . . . (Scopo aggiuntivo: determinare modifica comportamento di Y, tramite influenza strumentale da parte di X) Ragioni contro il voto: • spreco risorse psico-fisico-materiali (mi perdo anche domeniche di mare) Ragioni pro voto • contesto di positivo significato sociale • partecipazione comunitaria e incremento credibilità istituzioni • cultura civica • gare per la vittoria (favorire orientamenti a propri riferimenti valoriali) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 37 Effetti invalidazione aspettative sono diversi in funzione: • carattere positivo o negativo della Aspettativa (era un timore o una speranza?) • forze dei suoi costituenti (semplice ipotesi/speranza oppure fiducia sicura ?) Intensità delle configurazioni che emergeranno dalle aspettative (delusione, disappunto, sollievo, ansia…) dipende dalla forza e della dinamica dei micro-costituenti: Credenze e Scopi Ruolo aspettative nei processi psichici Coordinazione anticipatoria Mondo in cui agiamo comprende altri agenti ed è dinamico, le loro azioni creano interferenze e possono ostacolarci o favorirci • Necessità di coordinazione • Coordinazione più efficace se anticipatoria (vedo stop mentre guido, sono preparato al pericolo) • In campo sociale coordinazione anticipatoria ancora più marcata • Convenzioni non sono fatte solo semplici, mutue previsioni, ma di aspettative circa condotte altrui (voglio che si comportino secondo la previsione della convenzione, quindi non è solo previsione, ma aspettativa) Coordinarsi con se stessi Capacità di previsione e aspettative sulla mia stessa condotta ed è indispensabile per coordinarsi con il me futuro (es: che studio a fare con sacrificio e do tanti esami se alla fine non mi laureo? Come puoi godere in futuro da vecchio se non investo oggi su di me e non mi do da fare?) • Una mente anticipatorie serve a dilazionare desideri, a perseguire obiettivi a lungo termine di lungo impegno • Anche a causa di questa funzione le aspettative possono essere ‘profezie autoavverantisi Aspettative e Decisione La decisione scelta: • non avviene solo sulla base del valore degli scopi (cioè scelgo lo scopo che ha più valore, per cui ho maggiore tornaconto) • non avviene solo sulla base di indifferenti previsioni (indifferenti quale è la cosa più probabile?) • trasforma aspettativa in attese Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 40 Noi diciamo sia in base al valore dello scopo (il tornaconto), sia sulla base di una probabilità psicologica, ma questo non basta…. In realtà combiniamo i 2 fattori e scegliamo tra 2 aspettative, che combinano: • previsione con suo grado di certezza • scopo (con suo valore o grado di importanza) cioè PROBABILITA’ * UTILITA’ Intenzioni e aspettative Le Intenzioni e le azioni intenzionali presuppongono esplicita aspettativa positiva sul risultato Profezie auto-avverantisi: un agente razionale da un lato • investirà un dato capitale di risorse, sforzi, tempo su un obiettivo in funzione di quanto ci crede (lo ritiene probabile) • da un altro alto persisterà in questo proposito e piano in proporzione alla forza dell’aspettativa (ed investimento) Insomma l’aspettativa altera le probabilità di successo, la probabilità cerco di rinforzarla con maggior impegno e sforzo, non è come tirare i dadi con probabilità determinata a priori, la altero (vedi vantaggio degli ottimisti) La doppia faccia delle Aspettative Aspettativa ha una doppia faccia, perché ogni previsione non essendo certa ha probabilità che avvenga, e la probabilità complementare che non avvenga Quindi da un punto di vista LOGICO, ogni aspettativa positiva implica una aspettativa negativa e viceversa, come ogni speranza contiene un timore e viceversa Perché non scelgo tra due scopi, ma tra due aspettative? Perché per coordinarsi con me o con altri sono fondamentali le aspettative? Perché le decisioni prese, le intenzioni, implicano un’ aspettativa positiva? Vedremo prossime lezioni: • aspettative ed emozioni • aspettative come parametro di riferimento (è andata bene o male? Valutazione risultati) • fiducia come aspettativa Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 41 Le emozioni delle aspettative Aspettative ed emozioni Emozioni anticipatorie. Un’ aspettativa positiva o negativa ORA E QUI mi suscita un’ emozione (speranza, timore) Emozioni Post-anticipatorie . Dipende dal fatto che vi era un’ aspettativa prima e di come è andata a finire(Sorpresa, Delusione e Sollievo) Emozioni anticipate. Aspettativa ora e qui di provare una data emozione in futuro (prevedo che se vado in posto potrei sentirmi in imbarazzo, previsione stati emozionali futuri) Speranza (emozione anticipatoria) Aspettativa positiva: • lo scopo è rilevante • la credenza è debole ed incerta, anche se possibile vi è una percepita incertezza, il locus of control è esterno (“non dipende tutto da me” non mi resta che sperare) Timore (emozione anticipatoria) Aspettativa negativa, contraria ai nostri desideri • X crede con certa forza che succederà evento p a tempo t che vorrebbe che non succedesse [Crede % x pt & Scopo% x Non pt] • Oppure X crede che NON succederà evento p a tempo t, anche se lo desidera fortemente(scopo) [Crede % x NON pt & Scopo% x pt ] Abbiamo visto Speranza e Timore da un punto di vista ‘cognitivo’, tralasciando per ora la componente ‘affettiva’, della parte legate alle reazioni viscerali, espressive, conative Sorpresa, Delusione e Sollievo. (emozione post-anticipatoria) SORPRESA Sorpresa invalidata nei 3 casi. Mi aspettavo che succedesse “p” al tempo t’, ora al tempo t’ è successo “NOT p” Rispetto alla previsione questa credenza rappresentala falsificazione o invalidazione di quel che credevo (Crede x pt’)t<t’ &(Crede x Non pt’)t”>t Rispetto allo scopo questa credenza rappresenta la FRUSTRAZIONE (scopo che io ho risulta falso, invalidato) (Scopo x pt’) & (Crede/sa x Non pt’) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 42 • Fiducia insufficiente • Sfiducia Fiducia ha diverse facce • Semplice valutazione di un possibile partner fiducia come disposizione, atteggiamento verso • Valutazione + Decisione di affidarsi (Decisione di fidarsi) • Atto di fiducia, e relativa Relazione esplicita (Atto di fidarsi/affidarsi) Processamento Se vi è una VERA aspettativa, cioè buona certezza che la cosa possa avvenire (se mi conviene) passo dalla Fiducia come mera Valutazione e prognosi alla DECISIONE di affidarmi, di contare su E mi espongo a rischio, fallimento, tradimento…. Se vogliamo creare fiducia su di noi, dobbiamo CREARE ASPETTATIVE su di noi Fiducia come sentimento Base affettiva Fiducia come DISPOSIZIONE di animo, non come “giudizio” Importanza EVOCAZIONI emotive inconsce associate a quello stimolo o contesto (somatic markers) Evocazioni di sensazioni e umori positivi, disponibili, non preoccupati Esperimento Bargh. Persone venivano esposte a simboli astratti (caratteri cinesi) e dovevano dire quali caratteri li piacevano o meno. Prima di alcuni caratteri veniva proiettato in maniera subliminale uno smile o una faccia triste. Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 45 Le loro scelte erano influenzate.. ci sono motivi ASSOCIATIVI e INCONSCI non razionali A volte cerchiamo spiegazioni razionali, invece è frutto di evocazioni inconsce di reazioni emozionali condizionate che non sappiamo di avere avuto e quando marketing cerca di creare familiarità, simpatia sulla base di stimoli come voce calda e non irritante, tono confidenziale…. Fiducia by default, implicita (nuovamente non basata su giudizi) Es: nel muoversi (ho fiducia che i gradini mi sorreggano) Es: nella comunicazione umana (principi di Grice) in genere tendo a fidarmi Fiducia crea fiducia • Reciprocità (se io mi fido di te, tu ti fidi di me) • Contagio ed imitazione Fiducia nelle fonti: fonte di informazione può essere: • sincera/onesta (crede ciò che dice e dice ciò che crede se rilevante) • competente (ciò che crede è vero, ed è ben informata) per reputare affidabile la fonte nelle due dimensioni appena citata mi baso su esperienze precedenti, o su verifiche della fonte, o sulla reputazione che presuppone affidarsi ad altri fonti Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 46 Gruppi virtuali, gruppi Reali Nuovi media e costrutto di gruppo Ci si chiede se dinamiche gruppi virtuali possono essere assimilabili a quelle dei gruppi tradizionali. Nuovo spazio sociale Cyberspazio, spazio elettronico per creazione di relazioni occorre ridefinire i costrutti di gruppo, rete sociale, comunità Interazioni F2F e nei gruppi virtuali • Cambiamenti interazioni sociali dovuti ad ICT • Scomparsa presupposti tradizionali dell’incontrarsi: • interazione F2F • copresenza fisica • copresenza temporale Interazioni F2F: • contiguità spaziale • contiguità temporale • struttura dialogica • molteplicità canali comunicativi (non verbale: postura, voce, sguardo) Interazione gruppi virtuali: • comunicazione mediata dai media • presenza media: artefatti che superano i vincoli del F2F e si pongono “in mezzo” ai soggetti interagenti (comunicare può essere sincrono come nelle chat o video-conferenze o asincrono come nelle mail o forum) GRUPPI VIRTUALI, caratterizzati da • si possono creare nuovi gruppi • si può accedere a gruppo già esistente: • gruppo pubblico • gruppo privato (amministratore gestisce account) • gruppo segreto (necessario essere invitati) • profilo gruppo (definisce la sua ragione d’essere, le finalità, la missione legata alla sua esistenza) I gruppi possono essere: • Ibridi. Dove soggetti già si conoscono nel mondo reale, e continuano a dialogare in rete • Soggetti non si conoscono, ma potrebbero farlo anche nel mondo reale, uniti dal comune interesse verso certe tematiche • Soggetti mantengono relazioni solo virtuali in rete. Il senso di appartenenza e il senso dell’esistenza di un’entità formata da persone legate da un interesse comune, nascono solo a fronte di una comunicazione puramente ONLINE Il gruppo in Psicologia Sociale Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 47 Interagire in rete REDUCED SOCIAL CUES THEORY (RSC) • 1° modello storico formulato sull’argomento • Sproull e Kiesler (1986, 1991) • Condizione di efficacia delle nuove tecnologie nei contesti aziendali All’ epoca la Comunicazione Mediata dal Competer (CMC) era testuale: • assenza elementi metacognitivi • rarefazione della comunicazione (comunicazione testuale povera) • rischio di stereotipi nell’elaborazione dell’informazione (assenza di metainformazione si presta a fraintendimenti, distorsioni interpretative) Per la RSC la comunicazione avviene all’interno di un VUOTO SOCIALE, dove si ha: • esiguità informazione sul contesto sociale (contesto relazione dove avviene scambio comunicativo) • scarsità di norme condivise che orientino interazione (esiguità informazione citata al punto sopra relativa dunque anche a norme che guidano interazione) • scomparsa di identità persone (chi è interlocutore?) Vuoto sociale comporta: • libertà di espressione (visto assenza di norme condivise, quindi di vincoli e limiti) democratizzazione nei contesti organizzativi-aziendali • equalizzazione dello status (si hanno relazioni più paritarie al di là dello stato degli interlocutori) • violazione delle norme sociali • comportamenti aggressivi (tendenza allo scontro violento) Ipotesi alla base della RSC Presenza sociale direttamente proporzionale alla ricchezza del media, quindi se la comunicazione offerta dal media è povera, allora anche la presenza di altre persone è percepita di meno SOCIAL IDENTITY DEINDIVIDUALITATION MODEL (SIDE) Fa distinzione tra identità sociale e identità personale Offre quadro alternativo su comunicazione virtuale passando da approccio tipico della RSC difettuale, ad un approccio differenziale: • difettuale mi chiedo che cosa non può essere la comunicazione dato tipo di interfaccia testuale • differenziale dato il tipo di interfaccia, non ci chiediamo cosa non è la comunicazione, ma in cosa si differenzia rispetto a comunicazione F2F Vediamo alcune caratteristiche: • Introduce altre limitazioni alla libertà d’espressione degli individui • Fondata su paradigma TEORIA IDENTITA’ SOCIALE (SIT, Tajfel e Turner, 1986) • Fondata su paradigma TEORIA CATEGORIZZAZIONE DEL SE’ (SCT, Turner, 1987) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 50 SIT (Teoria identità sociale) si base su: • Identità personale • Identità sociale • Continuum interpersonale-intergruppo In altri termini possiamo interagire come individui o sulla base della nostra identità sociale, di appartenenza ai gruppi (es: Romeo e Giulietta si comporterebbero diversamente se ragionassero come individui o come membri delle proprie famiglie) SCT (Teoria categorizzazione del sé) Livelli del sé: • livello essere umano [livello sovraordinato] • livello identità sociale (appartenenza gruppo) [livello intermedio] • livello identità personale [livello subordinato] Cosa differenzia modello SIDE da RSC? Presuppone che anche usando interfaccia testuale possiamo ricavare lo stesso INDICI SOCIALI , le cui fonti sono: • cornice del messaggio (firma, nickname, elementi che non sono il messaggio, ma sono di contorno ad esso e ci danno indicazioni su identità sociale, appartenenza sociale interlocutore) • appartenenza interlocutore (emerge da serie di indizi) • contenuti comunicazione (può dare anch’essa indizi sociali) Quindi per SIDE non esiste Vuoto Sociale, CMC testuale ci da lo stesso INFO su appartenenza sociale interlocutore e permette noi di dare INFO SOCIALI di noi. La rarefazione della comunicazione vista in RSC, in SIDE porta a conseguenze diverse, qui parliamo di DEINDIVIDUAZZIONE come: Riduzione consapevolezza di sé aumento salienza identità sociale Dunque nella CMC, il comportamento è funzione dell’identità assunta nella situazione Se coinvolti in quanto membro di un gruppo: • comportamento online sarà conforme alle norme del gruppo (rispetto a F2F si ha più adesione e conformismo alle regole del gruppo) • manifestazioni ipersociali (questo può comportare polarizzazione che esprime forte adesione a norme sociali) SOCIAL INFORMATION PROCESSING THEORY (WALTHER ANNI ‘90) • RSC - vuoto sociale relazione impersonale (assenza indicatori sociali) • SIDE relazione interpersonale (anche se relazione fondata più su appartenenza sociale che non interpersonale tra individui) • Walther introduce Relazione Iperpersonale per cui: • CMC considerata più efficace e desiderabile rispetto a F2F • Uso adattivo degli indici sociali individuati nella CMC Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 51 • Formazione impressioni (riescono gli interlocutori a produrre impressioni su altri interlocutori e a ricavare impressioni da altri?) Le condizioni affinché possa esistere una comunicazione IPERPERSONALE sono: • presenza a priori di una motivazione (= bisogno affettività, curiosità, controllo sugli altri, ma anche possibilità di un incontro F2F nel mondo reale) • capacità costruirsi impressioni sulla base di indizi disponibili (presenza sociale empatica) • capacità di veicolare informazioni di tipo relazionale (tramite opportunità offerte dal MEDIA utilizzato) • avere tempo ed energie disponibili In definitiva il modello ESALTA LE CARATTERISTICHE POSITIVE O SOCIALMENTE DESIDERABILI DEGLI INTERLOCUTORI Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 52 Effetti della coesione: • maggiori interazioni (Back, 1951) • raggiungimento di più accordi (Lott e Lott, 1961) • maggiori livelli di soddisfazione (Curtis e Miller, 1986) • prestazioni migliori (Mullen e Copper, 1994) Coesione = Un costrutto multidimensionale La forza che agisce sui membri di team affinché rimangano tali (Festinger, 1950), mette poi evidenza 3 aspetti: • attrazione interpersonale • orgoglio per il gruppo • impegno verso il compito COESIONE NEI GRUPPI VIRTUALI Effetti della mediazione tecnologica sulla coesione • Attrazione interpersonale. La scarsa presenza di informazioni personali può condurre verso deboli legami affettivi e un basso livello di intimità. • Orgoglio per il gruppo. Nei gruppi mai incontratisi prima, maggiori difficoltà a sviluppare orgoglio e impegno, a differenze di gruppi con un preesistente senso di appartenenza anche nel mondo reale • Impegno verso il compito. • Coesione sia vincolo strumentale nei CMC, più che interpersonale o normativo (piuttosto che basato su legami interpersonali e fondarsi su un valore) • Riflette attrattività e la soddisfazione per il compito o le attività del gruppo Effetti della mediazione tecnologica sulla coesione: un fattore moderatore • Tipo di ambiente virtuale • Trasmissione di informazioni comunicative in relazione al tipo di ambiente virtuale Presenza sociale proporzionale alla ricchezza sociale del media Tipi di ambiente virtuale comunicativo (Clark e Brennan, 1991) • Interazione F2F (copresenza fisica) • Tempo reale, audio-video (videoconferenza) • Tempo reale, audio (telefono, conference call) • Tempo reale, modalità testuale • e-mail Fattori che determina la natura della comunicazione • Copresenza • Visibilità • Udibilità • Contemporaneità • Simultaneità • Sequenzialità Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 55 Le condizioni sopra citate sono presenti o meno a secondo dell’ambiente virtuale scelto (es: videoconferenza non ha copresenza sicuramente).. questo influisce quindi anche le dinamiche di gruppo, ecco perché il tipo di ambiente virtuale costituisce un fattore di moderazione. Modalità di comunicazione più deboli per capacità di trasferimento informazioni, possono portare a: • debolezza dei legami personali • basso livello di coesione • limiti della fiducia • effetti sul compito • effetti sul senso di appartenenza Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 56 Aspetti processuali nei gruppi virtuali Processi significa quello che accade all’interno tra di loro, vedremo Leadership e Prestazioni Leadership Teoria dell’identità sociale della leadership (Hogg, 2001). Prototipicità come criterio di scelta, per cui: Leader è colui che esprime il più alto grado di coincidenza tra caratteristiche personali e quelle dei membri di un gruppo (in confronto ad altri gruppi)…. Leader è colui che meglio incarna l’essenza del gruppo, in particolare: • scopi • valori • atteggiamenti del gruppo incarnati nel leader Influenza esercitata. Influenza attribuita al membro più prototipico (cioè che incarna che essenza del gruppo) verso i membri meno prototipici. Prototipicità e gruppi F2F Tratti non prototipici potrebbero confliggere con tratti prototipici (quindi per alcuni motivi potremmo assegnare leadership ad un persona, ma per altri motivi alcuni tratti inducono a fare il contrario) Se i tratti prototipici prevalgono ovviamente viene riconosciuta la leadership Prototipicità e gruppi virtuali Nella CMC il contesto è più povero di indizi sociali sulla persona rispetto al F2F, i tratti prototipici emergono in maniera meno conflittuale, e la leadership è assegnata più facilmente Condizioni per l’efficacia della leadership Interazioni F2F: riconoscibilità dello status Interazione CMC: telepresenza elevata Twitter Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 57 Aspetti normatici e contro normativi nei Gruppi virtuali Deindividuazione e anonimato CMC comunicazione deindividuata in quanto interazione con altri soggetti è meno visibile rispetto al F2F Anonimato: • associato ad una riduzione della propria identità personale (anche noi possiamo mascherarci e renderci meno visibili agli altri) • decremento dell’autoconsapevolezza Visione tradizionale della Deindividuazione Comportamento antinormativo, disinibito e socialmente sregolato (Diener, Festinger, Zimbardo) . La deindividuazione dunque porterebbe a violazione delle norme sociali Deindividuazione nel modello SIDE • Possibilità offerte dalla scarsa identificabilità (Postmes, 2002) possibilità di sottrarsi a forme di pressione, di controllo e influenza non desiderate • Conseguenze cognitive dell’anonimato (Speras e Lea, 1992) possibilità di maggiore percezione della propria e altrui appartenenza a dei gruppi Effetti della individuazione/anonimato • Identità del gruppo non saliente: • attenuazione dell’adesione alle norme dell’ingroup (gruppo appartenenza) • diminuzione del potere del gruppo nei confronti dell’individuo • dell’identità del gruppo più saliente • anonimato, deindividuazione accrescono possibilità di conformarsi alle norme di gruppo • comportamenti intergruppi (“noi” vs. “loro”) Anonimato nella CMC 2 1 9 8Fattore di amplificazione sia di comportamenti antinormativi (salienza gruppo ) che di comportamenti ipernormativi 2 1 9 7(salienza gruppo ) Deindividuazione e identità sociale Cambiamento livello di categorizzazione del sé, da Interpersonale a intergruppi • Pregiudizi, stereotipi • Discriminazione etnica • Differenze di status (amplificate) Spunti di Riflessione Perché l’anonimato può favorire sia comportamenti antinormativi sia comportamenti ipernormativi? Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 60 Sviluppo delle norme di gruppo Analogie con le norme nei gruppi F2F • Aspetto fondante (quindi sono fondamentali) • Sono Finalità rispetto a un obiettivo condiviso • Sono Risultato degli scambi comunicativi Come si costruiscono le norme • Convergenza verso un prototipo inferito dal comportamento dei soggetti coinvolti nell’interazione (vedo come si comportano altri, che diventa regola) • Processo di negoziazione, interpretazione e confronto • Effetti della storia e della continuità di interazione Manifestare le emozioni Una condizione di efficacia nei team virtuali e F2F • Norme condivise sulla manifestazione delle emozioni (Glikson e Erez, 2013) Aspettative sulle espressioni delle emozioni • Riflesso della cultura dei membri • Differenze in relazione alla nazionalità • U.S.A molto valorizzata espressione emozioni positive • Israele maggiore tolleranza per espressioni di emozioni negative • Cina molto apprezzata assenza di emozioni (positive o negative) Emozioni nei team multiculturali e culturalmente omogene • Espressione di emozioni positive accolte con favore • Soppressione di emozioni negative considerata in modo positivo Perché vengono apprezzate emozioni positive, e soppresse quelle negative? Perché hanno effetti su: • coesione, cooperazione, soddisfazione nei team virtuali e F2F questo a maggior ragione è importante per team multiculturali • Crucialità per i team multiculturali Comportamento contronormativo Aderenza alle norme nei contesti CMC • Comportamento ipernormativo: • spostamento in senso positivo verso la norma (amplificazione rispetto norme) • Comportamento contronormativo: • spostamento in senso negativo rispetto alla norma (violazione norme) Online disinibition effect (Osservato su Second Life che era utilizzato a scopi pisco-terapeutico) • Presenza di comportamenti disinibiti on line • Disinibizione positiva • Disinibizione negativa Condizioni (affinché si possa osservare effetto disinibizione) • Anonimato e identità alternativa (La possibilità di avere identità alternativa - Second Life - può facilitare la DISINIBIZIONE) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 61 • Invisibilità • Asincronicità • Introiezione solipsistica: il parlare con sé Un caso di comportamento contronormativo • Flaming ovvero Aggressività nelle interazioni in rete Le flame wars (risse virtuali): le contese e i processi coinvolti • Contese possono riguardare Inclusione ed esclusione dal gruppo virtuale • Contese possono riguardare i Ruoli degli individui nei gruppi • Contese posso riguardare Interazione tra gruppi e nel gruppo (risse virtuali possono diventare risse nel mondo reale) Spunti di Riflessione Siete in grado di fare altri esempio di comportamento antinormativo? Ostracismo (caso particolare di comportamento antinormativo) • Quando il comportamento contronormativo sfocia nel rifiuto per gli altri • Atto di esclusione da una comunità di quegli individui che si siano resi colpevoli di determinate infrazioni ad opera di un singolo o di un gruppo Ostracismo virtuale • Condizione in cui non si riceve alcuna risposta alle e-mail, ai post inviati sui forum o alle interazioni che avvengono via chat • Essere ignorato rispetto ad ogni atto volto a coinvolgere gli altri Fattori scatenanti: • violazione delle norme di gruppo • frequenza di interventi off-topic • scarsa competenza rispetto all’argomento • problemi tecnico-informatici Modello della minaccia indotta dal bisogno • Dimensioni dell’ostracismo Ostracismo è una minaccia ai bisogni fondamentali dell’individuo quali: • Appartenenza • Controllo • Autostima • Significato dell’esistenza • Conseguenze verso gli individui target (Williams e Zadro, 2001) effetti ostracismo • Suscita sentimenti negativi Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 62 • Diffusione informazioni e immagini, attraverso siti web, email, blog, sms, mms a scopo diffamatorio, ricattatorio, persecutorio • Furto di identità Componenti del cyberbullismo • Intenzionalità • Ripetitività • Squilibrio di potere tra bullo e vittima Differenze tra bullismo e cyberbullismo • Bullismo tradizionale: • disparità di forza fisica e potere • visibilità dell’aggressore • visibilità della vittima • metacomunicazione • Cyberbulismo • Disparità digitale (es: connesse alle competenze informatiche) • Anonimato dell’aggressore aumenta percezione vulnerabilità della vittima • Invisibilità della vittima difficilmente può nascere processo empatico nell’aggressore Spunti di Riflessione La disparità tra aggressore e vittima è condizione necessaria per il cyberbullismo? L’impatto del cyberbullismo • Rischi più complessi e amplificati rispetto al bullismo tradizionale • Internet come condizione per molestie on line e premessa o sviluppo di molestie offline • Invasione della sfera privata (immagini, video), non ci si può sottrarre come nel bullismo tradizionale alle occasioni di bullismo, è una condizione sempre presente • Possibilità aumentate di controllo e di violenza sulle vittime grazie ad anonimato offerto da internet Conseguenze della vittimizzazione • Compromissione della fiducia verso gli altri • Percezione di vulnerabilità per l’assenza di limiti spaziali e temporali Analogie degli effetti • Bassa autostima • Depressione • Ansia • Paura • Problemi scolastici e familiari • Idee suicidarie Differenze degli effetti Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 65 • Amplificazione degli effetti • Permanenza nel tempo Risposte emozionali e forme di bullismo • Bullismo tradizionale: • Rabbia come reazione alla violazione dell’autonomia e dei diritti e libertà individuali • Emozioni negative • Cyberbullismo • Inermità (es: di fronte immagini diffuse in rete) • Imbarazzo • Sottovalutazione del rischio? • Le vittime riluttanti Risposte emozionali: aspetti differenziali: • Maggior risposte nelle ragazze (ansietà e depressione) • Effetto di stereotipi di genere? • Minore percezione di vulnerabilità nei più grandi • Sviluppo di capacità di coping? • Minori episodi di cyberbullismo? Spunti di Riflessione Perché gli effetti del cyberbullismo sono amplificati? Le risposte Le azioni di contrasto (istituzioni europee, compagnie telefoniche, providers di internet, associazioni genitori e consumatori) • Controllo accesso a materiale destinato a un pubblico adulto • Campagne di sensibilizzazione a genitori e bambini • Impegno contro l’inserimento di materiale illegale nei telefoni mobili Il ruolo dei genitori: i limiti • Intolleranza alle restrizioni genitoriali • Inefficacia delle proibizioni • Abilità ad evitare le attività di controllo genitoriale • Divari digitali tra genitori e figli (Cultura dei media – media literacy) • Abilità di accedere, analizzare e creare messaggi attraverso una varietà di contesti della comunicazione • Un percorso comune di genitori e figli Comportamenti pro-sociali in rete Bullismo online: anonimato come condizione per assenza di empatia e rimorso Sviluppo delle capacità di decodifica e interpretazione delle emozioni online Possibilità di attivazione empatica negli astanti e sviluppo di emozioni vicarie Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 66 L’intervento degli astanti: Apatia degli astanti e diffusione della responsabilità ↔ comportamenti di aiuto in rete ↔ una forma benigna di disinibizione on line Gli astanti non sono più osservatori immobili, ma potrebbero intervenire Spunti di Riflessione Quali forme di contrasto ritieni siano più efficaci? Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 67 Il senso di comunità è: • Sentimento di essere parte di una struttura accessibile e supportiva • Contiene un giudizio di valore (cioè senso di comunità ha connotazione positiva) Le componenti del senso di comunità • Senso di appartenenza • Influenza • Soddisfacimento dei bisogni • Connessione emotiva Sono riferibili e cruciali anche nel caso di comunità virtuale? Vediamo anzitutto cosa si intende per “Senso di comunità virtuale” Senso di comunità virtuale Insieme di sentimenti di membership, identità, attaccamento al gruppo in un contesto virtuale mediato dalla comunicazione elettronica Le domande che ci si pone nell’ambito virtuale sono varie Legami forti e legami deboli nelle comunità virtuali • I legami on line sono forti o deboli? • Amici reali e amici virtuali? (a volte coincidono, a volte i virtuali diventano reali, ma spesso i virtuali sono altri rispetto ai reali, se si ammala un amico virtuale come ci comportiamo rispetto ad un amico reale?) • Legami forti e legami deboli in rete (probabilmente sono entrambi possibili in rete) • Possibilità di creare relazioni nel ciberspazio (non è una possibilità remota che ci è esclusa, ma possibile) • Definizione ristretta o ampia di comunità? Accettiamo Comunità anche per mondi dai legami deboli e non necessariamente forti? Reti sociali virtuali (Social network) Le versioni informatiche e virtuali delle reti sociali Da rete sociale a comunità (ovvero quando una rete sociale diventa comunità?): • La presenza di interazioni frequenti • L’esistenza di interazioni orientate al perseguimento di un obiettivo comune • La percezione di ciascuno di essere parte di una stessa unità • La definizione di una struttura orizzontale che identifichi la divisione dei compiti tra i vari membri e i rispettivi ruoli (Moreland e Levin, 1990) Oltre ai 4 criteri visti sopra, c’è un altro aspetto che segna trasformazione tra una rete virtuale in una comunità virtuale, ovvero: Il cambiamento dei processi comunicativi (segnale di tale trasformazione da rete sociale a comunità) • Il livello di formalità • Il numero di contatti e la durata delle interazioni • Le caratteristiche delle informazioni trasmesse Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 70 La comunicazione diventa dunque più personale, meno formale Se accetto comunità come formata anche da legami deboli, ci si chiede se in fondo quello che caratterizza una comunità virtuale sia un impegno limitato, quindi: • Comunità virtuali, come comunità che la si sceglie • Connessione vaga tra impegno e dedizione (si entra e si esce se scema interesse ed affinità) • Un’idea distorta di comunità quella che si respira nelle comunità virtuali? • Dobbiamo essere consapevoli della necessità di un cambiamento degli stili relazionali come adeguamento alle tecnologie Spunti di Riflessione Quali risorse offre una comunità virtuale? A quali condizioni una comunità virtuale può diventare una risorsa per una comunità? Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 71 Social network, comunità virtuali e capitale sociale Social Network e reti sociali Social Network Sono considerate come l’ Evoluzione delle comunità virtuali introdotte da internet Una piattaforma basata sul web 2.0 che permette di gestire la propria rete sociale e la propria identità personale Caratteristiche di un social network • Spazio virtuale in cui creare ed esibire un profilo • Possibilità di creare una lista di utenti con cui comunicare (amici su Facebook) • Possibilità di analizzare le caratteristiche della propria rete sociale virtuale (non solo analizzo caratteristiche delle persone con cui sono in contatto, ma anche quelle delle persone in contatto con i miei amici e che fanno parte della mia rete) Social network in confronto ai precedenti nuovi media: possibilità di rendere visibili e utilizzabili le proprie rete sociali (Riva, 2000) Perché i social network favoriscono le relazioni? • Superamento delle barriere spaziali (persone da altri continenti, risorse e archivi accessibili via web) • Comunicazione iperpersonale (quindi più valorizzata) • Somiglianza (includere nella mia rete persone che ritengo somiglianti a me, pensavo ad Anobii e la condivisione di stessi interessi e gusti) • Elevato livello di idealizzazione • Gestione della presentazione di sé (si può fornire immagine di sé ideale) Uso dei social network • Permettono Organizzazione ed estensione della propria rete sociale • Espressione della propria identità sociale (esibisco un profilo che definisco ridefinisco a mio piacere, includo ed escludo persone nei miei contatti in base alle impressioni che penso di suscitare negli altri, sia positive che negative) • Analisi dell’identità sociale degli altri membri della rete (esplorazione e confronto). Non solo gestisco mia reputazione, ma analizzare profili altrui e scoprire magari che alcuni amici mostrano valori molto differenti da quelli miei e che mi attendevo da loro • Quale è il Contatto tra mondo reale e mondo virtuale? • Scambio informazioni tra reti virtuali e reti reali (es: scambi tra rete civica e comitati cittadini che si incontrano fisicamente) • Fusioni di rete reali e reti virtuali che porta alla creazione di reti sociali ibride Interrealtà: un nuovo spazio sociale Spazio ibrido che include le esperienze digitali e reali, pubbliche e private Mondo virtuale → Mondo reale Esempio di commistione tra comunità online e offline: Bookcrossing.com Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 72 • Molteplicità di esiti favorevoli a livello • Del funzionamento sociale • Del funzionamento psicologico Il capitale sociale dunque ha una connotazione e un valore intrinseco valore positivo, tanto che si teme con enorme preoccupazione il suo declino Il declino del capitale sociale comporta: • Disordine sociale • Riduzione della partecipazione civica e politica • Riduzione della fiducia tra i membri della comunità Abbiamo visto capitale sociale nell’ottica delle caratteristiche delle reti, vediamolo invece dal punto di vista dei legami Capitale Sociale nell’ottica dei legami • Bridging (capitale sociale bridging caratterizzato da legami deboli) • Legami deboli • Internet favorisce la produzione di capitale sociale • Bonding (capitale sociale bonding caratterizzato da legami forti) • Legami forti Abbiamo già visto scorsa lezione come legami deboli possono lo stesso conciliarsi nella creazione di una comunità di tipo virtuale, oggi chi si occupa di capitale sociale prevede possibilità di disponibilità di capitale sociale seppur fondato su legami deboli consentiti dalla rete. Vediamo altro aspetto che ha a che vedere con relazione virtuosa tra reti reali e reti virtuali SN, partecipazione politica e impegno sociale E-democracy • movimenti on line, attivismo digitale • azioni politiche e prese di posizione • su tematiche ambientali e di difesa del territorio • in nome di ideali e valori culturali condivisi eventi di massa: i flashmob CASO INTERESSANTE: nel 2013 Islanda vara nuova costituzione partecipata dai cittadini, coinvolti nella sua costruzione, tutto ciò possibile tramite internet Ruoli dei social media durante le crisi politiche e sociali • Rivoluzione dei tulipani (2005) • Proteste post-elettorali in Iran (2009) • La primavera araba (2011) • Occupy Wall Street • Indignados Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 75 Movimenti sociali tra dimensione fisica delle relazioni interpersonali e quella virtuale degli scambi online Che cosa aggiungono gli scambi online a dei movimenti sociali? • Facilitazione della mobilitazione e aumento della partecipazione nelle forme di protesta offline • Creazione di nuove forme di attivismo e resistenza trasformando le dinamiche delle mobilitazioni e i legami tra gli attivisti Gli studiosi si chiedono dunque se oggi sia possibile parlare di una società civile virtuale Società civile virtuale (Kittilson e Dalton, 2011) • Può essere vista come La nuova frontiera del capitale sociale? • Oggi Attivismo virtuale esprime Norme di cittadinanza e coinvolgimento politico diverso rispetto al passato La società civile virtuale vista come risorsa e quindi come una forma di capitale sociale Ruolo dei social media nei disastri ambientali e catastrofi naturali • Gestione delle fasi di impatto, emergenza e ricostruzione • Offerta d’aiuto e solidarietà • Trasmissione informazioni • Confronto, ideazione e progettazione • Commemorazione • Condivisione del lutto • Costruzione della memoria Atteggiamenti degli studiosi nei confronti delle interazioni online e sul ruolo dei SN Conservatori assimilabili ai tecnoscettici, ed entusiasti ad innovatori, questi sono comunque i termini che emergono comunemente dagli studi Forse una risposta o possibile soluzione è offerta dal concetto di Realtechnik che vediamo di seguito Realtechnik • Valutazione delle descrizioni trionfalistiche e apocalittiche della vita assieme alla tecnologia • Affrontare i problemi, riconsiderare le decisioni, ammettere i costi, riconoscere le cose che vogliamo restino inviolate (cosa siamo disposti a concedere alle nuove tecnologie riguardo al cambiamento nei nostri stili relazionali, e cosa non siamo disposti a concedere e vogliamo che resti immutato, inviolato) • Riservare il giusto posto alla tecnologia, senza rifiutarla o denigrarla • Riconoscere Importanza dell’empatia e dell’attenzione per ciò che è reale Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 76 Spunti di Riflessione In che modo i SN cambiano le forme della partecipazione civica? Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 77 • Interpretazione dei dati (una volta raccolte informazioni devo loro dare un senso a livello umano) • Comunicazione dei risultati (non è fase accessoria, ma importante perché invaliderebbe lavoro fatto a monte). Si usano spesso INFOGRAFICHE, vedi immagine di seguito. Sono dati raccolti, selezionati, ordinati e rappresentati VISIVAMENTE L’analisi delle relazioni sociali in Twitter Caratteristiche generali di Twitter • Microblog con caratteristiche di social network asimmetrico. Non è un social network, ma un microblog con post cronologici, asimmetrico perché utente A può seguire B, ma B può non seguire A • Uso sociale legato alla discussione pubblica (eventi) e alla circolazione di link. È di accesso libero, ed essendo asimmetrico più che instaurare relazioni permette la diffusione di contenuti in forma di link • Oggetto di studio di diversi settori: influence analysis, opinion mining (studio di influenza di un account, opinion leader, su altri account, oppure studio delle analisi delle opinioni su un dato argomento ) • Accesso ai dati di twitter è possibile grazie all’uso di diverse API • Rest API: permette accesso alle metriche base e agli aggiornamenti di status • Search API: un campione esteso di tweet a partire da specifiche keyword (es: trovare campione di tweet che contengono come keyword il nome di un prodotto) • Streaming API: un campione esteso di tweet rilevato in tempo reale Metriche di Twitter • Le metriche di twitter sono quegli elementi che possono essere misurati • Le metriche servono come strumenti per valutare quantitativamente un fenomeno o aiutare l’interpretazione qualitativa Tweet. Quantità di messaggi prodotti in un certo periodo di tempo È una metrica che serve per calcolare: • Popolarità (twitto molto se ho molti fans in genere) • Partecipazione (se programma tv, monitoro quanto persona coinvolta nella conversazione) • Audience (quante persone stanno twittando rispetto ad un argomento) Retweet. Numero di volte che un messaggio (Tweet) prodotto da un utente è stato rilanciato da altri utenti. Tipo inoltro nelle mail. Serve per calcolare: • Popolarità (se molti ritwittano, il mio messaggio è stato molto popolare e ha suscitato interesse nelle persone) • Diffusione (quanto lontano il mio messaggio arriva) • Viralità • Influenze (io influenzo persone che mi stavano seguendo) Menzione. Quali e quanti messaggi sono stati inviati da un utente ad un altro utente. Cito quindi altri account specificando @nomeutente e utente nomeutente riceverà notifica. Cioè il tweet è pubblico ma è particolarmente indirizzato a nomeutente Serve per studiare: • relazioni fra utenti • community Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 80 Parole. Quali e quante parole sono usate nei tweet di uno o più utenti Serve per calcolare • Di quali argomenti di parla (Topic analysis) • Con che orientamento emotivo si parla (Sentiment analysis) negativo, neutro, positivo anche se decodificare sentiment da un tweet breve non è molto indicativo rispetto ad altri tool Hashtag. Sono parole chiave inserite nei tweet e identificate dal simbolo # Si usano per etichettare l’argomento del tweet, la loro analisi rivela: • argomenti del tweet • particolari eventi che stanno accadendo Profilo (account). Nome/nickname dell’autore dei tweet. Serve per capire quanti e quali soggetti partecipano ad una conversazione su Twitter. Lo studio dei profili permette di analizzare: • popolarità • audience di un evento Follower. Numero di persone che seguono un profilo specifico, il suo studio consente: • analisi dei temi di interesse • identificazione di community Following. Numero di persone che vengono seguite da un account specifico, consente di rilevare: • analisi dei temi di interesse • identificazione delle community Altre metriche meno usate: • Preferiti. Messaggi che un utente considera interessanti. Aggiungere un tweet ai preferiti può significare “leggere dopo” oppure “mi piace” • Liste. Elenco di profili Twitter che secondo un utente specifico condividono delle similarità (tematiche, professionali, amicali). Sono alla fine dei sottogruppi Tool di analisi di Twitter I tool per analizzare le metriche chiave di Twitter sono di due tipi: Commerciali o OpenSource • Twitter counter • Strategia di ricerca: tracciamento • Metriche: tweet (rispetto al tempo), follower (rispetto al tempo), following • Tweet stats • Strategia di ricerca: tracciamento • Metriche: tweet (rispetto al tempo), reply, fonte, retweet, parole, hashtag • Mentionmapp • Strategia di ricerca: networking (quindi posso elaborare grafo complesso) Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 81 • Metriche: follower, hashtag • Tweet Topic Explorer • Strategia di ricerca: tracciameto • Metriche: parole utilizzate negli ultimi 800 tweet • Spot • Strategia di ricerca: tracciamento, monitoraggio(parole chiave) • Metriche: tweet simili che hanno stesse parole, tweet (rispetto al tempo), profili più attivi, parole, fonti, tweet contenenti parole comuni Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 82 • Analisi: pagine, like, comparazione fra pagine, analisi dei post • Note: fornisce i risultati in Excel Wildfire • Approccio: tracciamento • Modello: web app freemium • Analisi: numero dei fan in maniera comparata • Note: fornisce una classifica globale delle pagine con più fan Name Gen Web • Approccio: network • Modello: Facebook App • Analisi: social graph • Note: è uno strumento interattivo, permette di operare delle search nel grafo Wlfram Alpha Personal Analytics for Facebook • Approccio: tracciamento • Modello: Web app free • Analisi: social graph, statistiche sulla rete di contatti, portata dei post, analisi delle parole dei post • Note: strumento molto potente ma limitato al login di un profilo Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 85 Analisi delle relazioni sociali. CASI DI STUDIO Analisi dei contenuti virali Facebook e la circolazione dei contenuti • Dow. Adamic, Friggieri 2013 • Studio dei modelli di diffusione a cascata • La foto di Barack Obama e il meme di Petter Kverneng Due foto ad alta diffusione virale, due modelli sostanzialmente diversi • OVP condivisione molto forte nelle prime ore e poi rapidamente decresciuta • MLM progressiva diffusione fino ad un picco che corrisponde al raggiungimento dell’obiettivo La circolazione di un contenuto non dipende dal numero di amici • OVP il 50% delle condivisioni attribuibile ai fan • MLM il 10% delle condivisioni attribuibile agli amici Conclusioni • La circolazione virale delle foto non ha un unico modello • Due modelli studiati: hub e organico Studio dell’influenza sociale Facebook e la pressione sociale • Bond et al 2012 • Il progetto “Get out the vote”: 60 milioni di persone hanno visto su facebook due messaggi • Un ads che invitava a votare (informational message) • Un ads identico che mostrava il volto degli amici che lo avevano già fatto (social message ) Risultati • Gli utenti che vedevano anche gli amici come testimonial erano più propensi a cliccare su “Ho votato” • Lo studio tramite la collaborazione di Facebook ha anche verificato quanti di quelli che cliccavano votavano poi veramente (96%) • Il gruppo con più alto tasso di affluenza era quello che aveva ricevuto il SOCIAL MESSAGE • Inoltre erano più propensi a votare le persone a due gradi di separazione dai volti del SOCIAL MESSAGE Analisi della reputazione La crisi comunicativa di Barilla Barilla sostenne di non voler mai fare spot con omosessuali Posizioni a difesa dell’imprenditore Messaggi alternativi dei competitor Notevole impatto della protesta su twitter • Sono nati diversi hashtag pro e contro il brand Barilla Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 86 • #BoicattaBarilla è diventato trending topic • Le relazioni pubbliche dell’azienda hanno dovuto arginare la crisi comunicativa Le reazioni del brand • Tweet e video di scuse (in italiano ed inglese) da parte di Guido Barilla • Iniziative e progetti per la tutela della diversità • Crescita dell’audience su Twitter e Facebook Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 87 • Ascoltare. Ciò che le persone dicono di te (REPUTATION) – La comunicazione ad esempio per TV tendeva a trasmettere un messaggio, qui invece ascoltiamo. • Conversare. Il vecchio marketing persuadeva (il cliente si sentiva anche imbrogliato dalle eccessive lodi sul prodotto), nei social media si parla e si convince • Ingaggiare. La comunicazione diventa esperienza (ENGAGEMENT – cioè coinvolgimento) • Co-creare. Realizzare prodotti che corrispondono alle esigenze dell’utente. A volte consumatore è coinvolto direttamente, oppure in maniera indiretta analizzando tendenze in atto, caratteristiche degli utenti Problemi: • Il controllo. L’azienda non ha più il controllo completo sul prodotto e sul proprio brand • I processi. Occorre integrare il marketing con i processi produttivi Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 90 Il Web 2.0 nella relazione medico-paziente Il Web 2.0 È il punto di arrivo dell’evoluzione dei nuovi media, in quanto trasforma internet da semplice mezzo di comunicazione, a mezzo espressivo e relazionale in una comunità virtuale Il Web 2.0 in medicina Permette agli utenti e operatori sanitari maggiore informazione, educazione, controllo e partecipazione sulla salute. Gli utenti vogliono essere protagonisti (non solo avere ruolo passivo) Il paradigma cambia: da Disease-centred Model (focus sulla MALATTIA e la sua cura) a Patient-centred Model (focus sul PAZIENTE, tenendo conto del suo vissuto di malattia) a Client-centred Model (focus su paziente ATTIVO nel dialogo con la SN-social network) Il Patient Engagement Trasformazioni in corso dovute a Web 2.0: Da PAZIENTE passivo a PERSONA attiva (vuole anche capire, comprendere non solo vedere dottore come consulente unilaterale nella relazione) Da SINGOLO a COMUNITA’ Da DENTRO a ANCHE FUORI le organizzazioni sanitarie (dialogo con altri malati in rete, confronto) I Blog di pazienti Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 91 Strumenti espressivi Blog – Oltreilcancro.it: vogliamo parlare delle nostre difficoltà ed angosce quotidiane. La blogterapia è una grande risorsa per patologie come la nostra Le Comunità On Line di Pazienti (COP), Medici (COM), Ricercatori Comunità online di pazienti – pazienti.it Si tratta di forum e SN in cui pazienti che soffrono della stessa patologia si scambiano consigli ed esperienze COP: condivisione. Nei SN le persone condividono le proprie esperienze discutendo anche i dati delle terapie nel corso del tempo. Bisogni che si cerca di sodisfare nelle COP sono: • bisogno di sicurezza (comprendere meglio problema e capire come circoscriverlo) • bisogni associativi (condividere con altri ed essere supportati) ESEMPIO di COP: dal sito https://www.patientslikeme.com/ : • Learn from others (chi ha affrontato i miei problemi può aiutarmi) • Connect with people like you (spesso non ci capisce che malato implica modifica della propria identità sociale, chi non vive la mia situazione spesso non capisce, chi è come me capisce e può essere di conforto e stimolo per intraprendere e seguire la cura) • Track your health (ci sono cartelle per monitorare il proprio stato di salute) COP: supporto alla decisione Il 10% degli utenti ha dichiarato di aver cambiato medico in seguito alle conoscenze acquisite nei SN. Non è necessario andare così spesso dal medico COP: pressione su ricerca scientifica Caso Zamboni Sclerosi Multipla. Pazienti avevano fatto pressioni per poter usufruire di particolari cure emergenti Riassumiamo: Quali bisogni risponde il Web 2.0? • THINK Informazioni legate alla propria condizione di salute che non si ha il coraggio di chiedere o si teme che il dottore non abbia coraggio di dire • FEEL Confronto/condivisione/supporto uno spazio protetto dove incontrare persone che vivono/hanno vissuto gli stessi problemi. I pazienti hanno emozioni, dalla negazione iniziale all’accettazione della malattia, con tutti i risvolti emotivi conseguenti • ACT Consigli pratici per orientare il comportamento che possano cioè aiutare nel processo di gestione della malattia/cura. Non seguo più solo quello che dice e prescrive il dottore, ma vado su internet a capire effetti della cura sugli altri, diventa elemento attivo Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 92 Tecnologia positiva: i nuovi media come strumenti per il benessere La Tecnologia Positiva Nuovi media stanno trasformando tecnologie in esperienze, rendendole sempre più presenti nel quotidiano • In che modo può essere utile al BENESSERE delle persone? • Come PROMUOVERE CRESCITA PERSONALE E SOCIALE? Tecnologia positiva La tecnologia per modificare caratteristiche della nostra esperienza personale al fine di migliorare qualità della vita e aumentare benessere (oggetto di studio: esperienza, obiettivo: benessere, miglioramento di tale esperienza) Background (prinicipi teorici su cui si basa Tecnologia Positiva) • Neuroscienze Cognitive: simulazione, corporeità e presenza (attenzione su ruolo importante della dimensione corporea, canale principale per cui percepiamo ed agiamo) • Psicologia Positiva: conoscere le virtù e le capacità umane, e promuovere tali capacità Dimensione tecnologica In base ai principi delle Neuroscienze Cognitive e della Psicologia Positiva, l’esperienza la si cambia: • Strutturandola: Serious Gamese, Persuasive Technology, … • Aumentandola: Realtà Aumentata e mista • Sostituendola: VR (virtual reality) Come Realizzarla Applicazioni • Tecnologie Edoniche: per esperienze piacevoli • Tecnologie Eudaimoniche: per esperienze auto-realizzanti • Tecnologie Sociali/interpersonali: per l’integrazione sociale Tecnologie Edoniche Positive Island App x che cerca di indurre emozioni positive Broaden and Built Theory (cosa c’è dientro l’uso di emozioni positive?) Le emozioni positive sono fondamentali per il benessere soggettivo (Fredrickson 2OO1, 2OO4) attraverso l’ampliamento del repertorio pensiero azione (broaden) e la costruzione di nuove risorse (build). Ovvero mentre reazioni negative provocano meccanismo di fuga (es: minaccia), al contrario il nostro sistema cognitive cerca strada per vivere emozioni positive che hanno funzione importanti di potenziamento del soggetto (broadensi allarga il nostro repertorio di azione ed esperienza, e sperimenta nuovi stati per allargare e costruire propria identità sociale). Quali sono effetti delle emozioni positive? Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 95 • Estende il repertorio di pensiero-azione (tendiamo in genere a ripetere azioni che hanno portato ad avere risultati positivi, ma se sperimentiamo emozioni positive, siamo invece più inclini al cambiamento, spingendo a sperimentare nuove azioni) • Ridurre impatto negativo (dovuto ad emozioni negative) • Aumentare la resilienza (cioè capacità del soggetto di affrontare situazioni, soprattutto le difficoltà, dunque affrontiamo difficoltà con maggior fiducia) • Costruire nuove risorse psicologiche (emozione positiva implica maggior AUTOSTIMA ed AUTOEFFICACIA) • Attivare lo sviluppo psicologico (favorendo processo di cambiamento emozioni positive promuovono attivazione processo crescita). In altre parole Tecnologia Positiva, tramite emozioni positive, aumento AUTOSTIMA in sé stessi e favorisce processo di cambiamento PS: tratto da Wikipedia In psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità. Tecnologie Eudaimoniche Servono per facilitare AUTO-REALIZZAZIONE del soggetto Es: Democracy 3 simula il governo di un paese Serious Games. Integrano: • narrazione e simulazione dei nuovi media • con l’esperienza e sfida tipica del gioco (c’è componente della sfida) • per attivare motivazione e apprendimento Tecnologia esperienziale che consente soggetti di provare ruoli e situazioni e capire se si è portati in una certa attività o professioni AUTOREALIZZAZIONE Dimensione collegata alle emozioni positiva: concetto di Flow Uno stato psicologico ottimale che ottimizza la performance. Situazioni in cui la nostra esperienza è migliore degli altri, es: prestazione dello sportivo nella fase in cui gli riesce tutto. Cosa caratterizza Flow dal punto di visto psicologico: • equilibrio tra sfida e capacità nell’azione (sfida non deve essere né troppo facile, né troppo difficile, per evitare mancanza di motivazioni o frustrazione) • il soggetto è presente (immerso) e ha un senso di controllo (Quando fai qualcosa a volte perdi nozione del tempo senza accorgertene, abbiamo sperimentato stato psicologico ottimale tipico del Flow, il senso del tempo che passa e non ce ne accorgiamo, l’esperienza diventa ottimale, quindi Flow) Flow e Creatività Csikszentmihaly ha iniziato dallo studio dell’atto creativo: Nei creativi la passione, la dedizione e la gioia per il proprio lavoro rimangono pressoché invariate nel tempo. La creatività è dunque legato allo stato di Flow. Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 96 Sotto abbiamo diagramma sfide-capacità (challenge-skills), quando si ha equilibrio si sperimenta Flow ottimale. Se ad esempio sfide troppo basse e capacità troppo basse abbiamo Noia o Apatia Se sfide basse e capacità alte ho rilassamento o controllo Se sfide alte a capacità basse, preoccupazione ed ansia Esiste poi un mix ideale per cui si sperimenta esperienza ottimale Flow Tecnologia positiva aiuta a creare nel soggetto delle esperienze simulate dove per gradi mi viene chiesto di fare delle cose difficili, ma non impossibili (alla mia portata), e nel tempo aumentano difficoltà ma sono aumentate anche capacità, allora questo porta a situazioni di Flow, per cui permette nel soggetto aumento delle proprie capacità cognitive e aumenta CREATIVITA’. Google e Apple hanno videogiochi, flipper, per aumentare in loro gli stati di Flow per aumentare creatività (principale valore in queste società) Tecnologie Sociali Tecnologia Sociali/Interpersonali Box Notes: App che serve per creare e condividere note e appunti in team. L’idea è che è possibile potenziare dimensione relazionale ed efficacia di team attraverso condivisione e visualizzazione di ciò che ciascuno fa. Comunità di Pratiche I membri di un’azienda mediante l’esperienza comune, arrivano a condividere una cultura: una comunità di pratiche (serie di pratiche che ognuno attua all’interno del proprio sistema sociale di riferimento, conosciuto spesso in maniera implicita, ma che spesso non esprimiamo a livello formale es: devo dare un esame e so implicitamente che devo Psicologia Sociale delle Interazioni in rete 2015 97
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