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Riassunto rivoluzione Americana, Sintesi del corso di Storia Moderna

Riassunto dettagliato della rivoluzione americana, può sostituire il libro.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 05/01/2022

emilia-giugliano-1
emilia-giugliano-1 🇮🇹

4.7

(6)

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Scarica Riassunto rivoluzione Americana e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! RIVOLUZIONE AMERICANA -È una rivoluzione di tipo amministrativo, politico - si protrae dal 1773 al 1783; ci saranno però delle postille per quanto riguarda il conseguimento dell’indipendenza e la gestione dell’amministrazione all'interno di questo stato Alla fine del 500 ( 1585-1587) tre spedizioni promosse da Walter Raleigh condussero un gruppo di coloni a trapiantarsi in un territorio che fu chiamato Virginia ( si trova nel sud- est del continente americano) in onore della regina vergine, Elisabetta I. Questo primo approccio coloniale fu fallimentare: dopo pochissimo tempo, i coloni morirono per fame e malattie o massacrati dagli indigeni-> che riprendono un territorio che di base gli era stato sottratto. Nell’età tra il 1606 e il 1618, con uno statuto, Giacomo I d’Inghilterra concedeva alla London company e alla Plymouth company lo sfruttamento dei territori americani collocati tra il 34 e il 45 parallelo. Dopo un primo insediamento a Jamestown, iniziava la colonizzazione della Virginia. Per quanto riguarda lo statuto di Giacomo l: * La London Company-> acquisisce il potere sul sud del continente * La Plymouth Company-> sul nord Questo significa che si dividono le tratte commerciali, anche lo sfruttamento economico della zona. Successivamente, nel 1620 c'è un nuovo arrivo di pellegrini, i padri puritani, che arrivano in America a bordo del Mayflower. Durante il regno di Giacomo Il e successivamente nel regno di Carlo I, la presenza dei puritani era una presenza scomoda in Inghilterra-> volevano l'abolizione della chiesa d'Inghilterra e di qualsiasi chiesa che fosse protestante e che contrastasse con il proprio credo, cioè quello calvinista. Sono il ramo più intransigente della religione calvinista. In quanto erano protagonisti di questo sentimento e volontà di indipendenza da parte delle vecchie autorità, chiaramente diventano anche un problema politico perché si pensa che oltre la chiesa anglicana volessero abbattere anche il regime del monarca e fondare lì una colonia, una terra completamente fondata sui valori puri. Si sentivano un popolo eletto alla ricerca di una terra promessa nella quale poter installare questo dominio in nome di Dio e nel nome giusto di Dio, dove tutto girasse secondo le regole religiose e dove non ci fossero eccessi, ma tutta la vita fosse trascorsa in aspettativa della vita ultraterrena, post mortem, per avere la gloria di Dio. Questi padri pellegrini espulsi dalla cacciata di Carlo I, , salgono a bordo del Mayflower e si dirigono sulle coste americane atlantiche. Fondano una prima colonia nel nord-est del continente, precisamente nel Massachusetts dove attualmente c'è il New England (la nuova Inghilterra). Quello del 1620 è considerato il giuramento che da origine alle colonie americane, un vero e proprio atto di nascita delle colonie americane. Questo giuramento viene fatto a bordo del Mayflower-> tutti questi padri pellegrini giurano l'un l'altro fedeltà a Dio e giurano di dover perseguire per sempre questo dovere di fondare una terra in nome del Signore. In quella terra tutti avrebbero avuto gli stessi diritti, gli stessi valori e che l'America si sarebbe fondata su quelle basi li. Altri insediamenti nel XVII secolo diedero vita a nuove colonie: * ilNewHampshire e il Connecticut insieme al Massachussetts, crearono nel 1643 la Confederazione delle Colonie Unite della Nuova Inghilterra, per difendersi dagli olandesi, francesi e indiani * Nel 1664un piccola flotta inglese conquistò New Amsterdam che fu ribattezzata New York, dal nome del suo concessionario, il duca di York Nel 1732, con la Georgia, le colonie inglesi in America erano arrivate ad un numero di 13. Causa della nascita e dello sviluppo delle colonie deriva un po' da quelle lotte politico-religiose che si sono avute in Inghilterra e dal fatto che l'America cominciasse ad attirare attenzione e interesse nei confronti degli Europei in quanto una terra nella quale poter trovare fortuna e un posto tranquillo soprattutto. I puritani che fondarono la comunità del New England, i coloni della Virginia, i quaccheri in Pennsylvania erano perseguitati, costretti a fuggire dalla madrepatria. Essi trapiantarono in America modelli originali di vita comunitaria e di convivenza religiosa e sociale. Tra quaccheri e puritani le differenze sono minimali. La differenza più grossa è quella della politica matrimoniale ; per i quaccheri è lecito il fenomeno della poligamia, vivono nella concezione che tutto debba essere condiviso. Come sono organizzate queste colonie? Dal 1620 alla prima metà del 1700, il continente americano e le colonie del continente americano rimangono strettamente connesse alla madrepatria, che è l'Inghilterra, proprio perché si sentono parte di un'unica comunità, non si sentono come qualcosa di separato, si sentono un prodotto dell'Inghilterra Lo Statuto delle regioni nordamericane e il loro rapporto con la madrepatria furono stabiliti in varie Carte; in esse erano anche riprodotte la diversità dei titoli d'origine, le forme molteplici della colonizzazione. Quei titoli erano di 3 tipi: 1) Cisono colonie che fanno parte di una corporazione = riconosceva fin dall'origine una vasta autonomia alla comunità di coloni installatasi sul territorio 2) Cisono colonie che ad esempio sono gestite da un proprietario al quale la corona inglese concede lo sfruttamento del territorio e lui lo utilizza per arricchirsi. Chiaramente questi generalmente sono sempre parte di un ceto medio-alto, quei ceti che sono in continua scalata sociale e che qui trovano logica risposta alle proprie ambizioni 3) C'è la colonia al cui vertice era un governatore nominato direttamente dal re Nella costituzione inglese stipulata dopo l'atto di fondazione di queste colonie che da vita a tutte queste entità differenti, c'è un articolo che prevede l'istituzione di alcuni organi statali in Inghilterra utili per governare le colonie americane. Per l'Inghilterra le colonie americane non sono un reale problema di cui curarsi a livello amministrativo perché servono moltissimo in campo economico, sia a livello commerciale che a livello produttivo, ed è un po' snob verso questo prodotto di fondazione che viene generato con gli scarti dell'Inghilterra , nel senso che il re aveva perseguitato i puritani che erano stati costretti ad andare via. A queste colonie viene chiesto di acquisire degli ordinamenti propri, delle istituzioni proprie, delle leggi e vari organismi rappresentativi. magari all’olandese, al francese avrebbe potuto vendere ad un prezzo un po’ più alto per un guadagno maggiore, non può farlo per via di questo veto da parte dell'Inghilterra e lo deve vendere anche ad un prezzo molto contenuto perché è la madrepatria. Man mano si sviluppa un conflitto che viene oltre che da questi scambi commerci: da altre ragioni di tipo economico itati, anche Il problema di fondo è ideologico sul quale i due stati si basano: il regno dell'Inghilterra si basa suun principio di sovranità assoluta e di concentrazione del potere nella figura del sovrano, che chiaramente deve rapportarsi in un continuo legame tra re e Parlamento. L' America invece si basa su una sovranità limitata con continue istituzioni a difesa del popolo. C'è un diverso principio di base che fa muovere anche tutta la società e tutta l'economia di questi vari ceti sociali e che entra in conflitto. Le cause di questa rottura sono: ® La guerra dei sette anni e i conseguenti provvedimenti fiscali che l'Inghilterra fa ® Ungrandissimo risveglio religioso che il continente americano vive tra il 1730 e il 1740; un'ondata di fermento religioso che percorre tutta l'America. Si fa sempre più sentire quella speranza che in questo continente quei famosi padri pellegrini del Mayflower fossero riusciti ad installare una società giusta, che il loro fosse in effetti un popolo eletto e in queste terre si potesse definitivamente riuscire a portare a compimento la vittoria di Dio sul demonio. Fu così che la guerra dei 7 anni combattuta dai coloni americani contro i coloni francesi assunse quasi le tinte di una guerra santa tra antipapisti e papisti e contribuì a cementare in unico blocco per la comune difesa contro il nemico religioso e politico, americani e inglesi. Ma gli anni successivi alla guerra dei 7 anni furono deludenti per i coloni americani. Da un lato diventava meno indispensabile il sostegno militare della madrepatria. Il contributo dei coloni era stato decisivo per eliminare la presenza francese in Canada e nell’ Ohio e le forze armate americane, sia come truppa che come comandi, erano meglio preparate di quelle inglesi. Sebbene l'Inghilterra avesse vinto la guerra dei sette anni e fosse stata di successo in questo conflitto comunque i costi di guerra ci sono anche per i vincitori; presenta questo conto alle colonie americane. Subito dopo la pace di Parigi ( 1763) conclusiva della guerra dei Sette anni, il Parlamento inglese con la Proclamation line intese bloccare l'avanzata della frontiera verso l’ovest perché si aumentava sempre di più il pericolo delle guerre contro gli indiani. In questo momento in Inghilterra governa rgio III il quale fa sì che il parlamento si faccia carico della richiesta dei coloni di una maggiore influenza nelle scelte politiche e nella gestione delle spese dell'impero. Nel 1764 Giorgio III impone alle colonie lo Sugar Act-> tassa sullo zucchero che poi si estende anche ad altri prodotti cioè il caffè e il vino che andava ad ufficiare il costo delle merci che venivano commerciate. A questa, nell’anno successivo si aggiunse anche lo Stamp Act-> tassa di bollo su tutti i documenti scritti, giornali quanto gli atti legali. Visto che la situazione diventava sempre più insofferente in America, 9 delegati appartenenti a 9 colonie diverse in questo territorio si unirono a New York nel primo congresso continentale e qui scrissero la primissima dichiarazione dei itti e dei doveri dei coloni americani e la inviarono attraverso questa forma di petizione con tutte le loro richieste all’interno controfirmate la spedirono in Inghilterra al re e al parlamento. All'atto dei fatti, in questo momento, sono 13 le colonie americane di cui stiamo parlando. Infatti inizialmente nella bandiera (nata il 14 giugno del 1777 a Philadelphia e che doveva essere rappresentativa della storia di questo popolo) ci sono 13 stelle una per ogni stato. Poi man mano aumentano, molti altri vengono conquistati, molti si aggiungono Dopo aver mandato questa dichiarazione dei diritti e dei doveri dei coloni d'America, chiaramente all’interno veniva evidenziato il fatto che ci fosse un legame filiale tra la madrepatria e i coloni americani. Tuttavia questo elemento veniva sorpassato da urgenze che erano prettamente economiche di rimuovere queste tasse o comunque di smezzarle e cercare di distribuirle meglio sulla popolazione. Però il re anziché accogliere o ascoltare le proteste provenienti dal nuovo continente nel 1766 abolisce lo Stamp Act e proclama il Declaratory Act-> in esso si ribadiva che le colonie sono soggette all'autorità parlamentare, all'autorità del re di conseguenza. Il Parlamento inglese nel 1767 sospende l'assemblea di New York che si era rifiutata di rifornire le truppe alla madrepatria. Successivamente furono boicottate le merci inglesi, la cui importazione comportava il pagamento di imposte appena approvate dal Parlamento e si organizzò un vasto schieramento di opposizione all'Inghilterra. Agli inizi del 1770, l'Inghilterra reprime una rivolta scoppiata nel porto di Boston dove muoiono 5 persone e a questo punto il Parlamento è costretto ad abolire i dazi. Però nel 1773, approva il Tea Act-> tassa sul tè che concedeva alla compagnia delle indie orientali il monopolio sul tè del continente americano. Per tutta risposta nuove sollevazioni e nel 1773 ci sarà il movimento del Boston tea party-> i coloni americani mascherati da indiani, saliranno sulle navi inglesi e buttano a mare le casse di tè. Le rappresaglie inglesi furono durissime e si espressero in una serie di leggi, chiamate “ intollerabili” dai coloni non tanto per il loro contenuto, quanto perché sancivano una maggiore dipendenza dell'America dal Parlamento inglese, sancivano la chiusura del porto di Boston fino al risarcimento dei danni di questo Boston tea party e la chiusura di tutti i tipi di autonomie commerciali date alla colonia del Massachussets. Nel 1774 nel momento viene a svilupparsi questo elemento di petizione nei confronti del Parlamento inglese, esce fuori la figura di Thomas Jefferson ( leader intellettuale di questa ribellione), ribadì la distinzione tra Corona e Parlamento. Egli sosteneva che i coloni dovevano essere vincolati alle decisioni del Parlamento inglese proprio perché all'interno di questo Parlamento non avevano alcun tipo di rappresentazione. Infatti, il Boston tea party si sviluppa al grido di “ No Taxtion without representation” cioè “ non accettiamo nessuna tassa se non ci date una rappresentanza in Parlamento”. Questo perché la rappresentanza in Parlamento era essenziale per far capire i propri bisogni, la propria situazione. Quindi c'era bisogno di una rappresentanza che invece dal parlamento inglese veniva rifiutata perché le colonie erano un prodotto dell'Inghilterra. Peraltro le vere rappresentanze politiche su questo territorio erano costituite semplicemente dalle assemblee di tipo territoriale con le quali si erano organizzate e che venivano a colloquiare esclusivamente con il continente americano e non certo con la madrepatria, c'era semplicemente un’ amministrazione interna che peraltro veniva anche ostacolata dall'Inghilterra proprio perché era lei che legiferava sulle colonie. Pertanto Jefferson alla luce di tutto questo fa questa proposta simile al Commonwealth britannico. Cioè secondo Jefferson queste colonie devono diventare un Commonwealth e quindi un insieme federale, fedele al re d'Inghilterra ma autonome in tutte le sue componenti; quindi avendo poteri politici locali, essendo dotate di assemblee rappresentative a cui era riconosciuta la stessa dignità del Parlamento (avendo anche un potere di comunicazione con l'Inghilterra stessa). Questa è la proposta che viene inviata a livello di petizione al parlamento inglese, però, l'Inghilterra la considera inaccettabile. L'insubordinazione delle colonie si espresse nella creazione di forme alternative a quelle delle autorità britanniche. A questo punto lo scontro è aperto tra la fazione inglese e quella americana e nel 1774-> le colonie riunite nel primo Congresso continentale decisero il boicottaggio del commercio con l'Inghilterra. Nel 1775 -> ci furono i primi scontri armati e l'apertura a Philadelphia del secondo congresso continentale; le colonie attraverso questo congresso si dotano di un capo militare che potesse gestire le operazioni belliche a livello strategico; questo capo è George Washington che poi sarà il primo presidente degli Stati Uniti e che diventa comandante delle truppe. Washington aveva già combattuto in Europa, aveva combattuto anche contro i Francesi durante la guerra dei Sette anni, pertanto aveva un'esperienza non da poco. Nello stesso anno Giorgio III dichiarava ribelli i coloni americani. Data decisiva per la Rivoluzione americana fu il 1776-> anno di pubblicazione del Common Sense-> opuscolo di Thomas Paine, secondo il quale Paine dichiara che il re a questo punto aveva rotto il contratto con i sudditi americani, li aveva privati dei loro diritti ed era perciò un tiranno contro il quale la ribellione era non solo una cosa giusta, ma un dovere da compiere in nome dell'umanità intera. A partire dal 1774 da Jefferson viene redatta la Dichiarazione d'indipendenza. Qui sono espressi i principi ispiratori della nazione americana cioè il diritto all'indipendenza e alla libertà è un diritto naturale, superiore a qualunque volontà umana. Attraverso il contratto sociale, i governi si impegnavano a rispettare tutti i diritti inalienabili degli individui; il rapporto tra governanti e governati doveva essere fondato sul consenso di questi ultimi e sul loro potere di controllo, il mandato dei governanti poteva essere revocato in qualsiasi momento, quando i fini del contratto sociale non venivano rispettati. In questi principi si rispecchiavano sia influenze illuministiche sia caratteristiche peculiari della cultura politica americana. Le fonti illuministiche sono Montesquieu, Voltaire, Rousseau. Il passaggio alla ribellione significò la guerra. Nel 1777 ci fu il terzo congresso continentale che dichiara di aver assunto i poteri di difesa e di politica estera. In questo stesso anno si sviluppa una famosissima battaglia la battaglia di Saratoga -> dove Washington, eletto nel 75 capo dell'esercito, riorganizza le forze armate ed ebbe la meglio sull’esercito inglese. Ma fu l'intervento della Francia a fianco degli americani nel 78 ad incidere sulle sorti della guerra. A tessere la tela delle alleanze era stato Benjamin Franklin=poliedrica figura di intellettuale, scienziato, scrittore, propagandista appassionato in terra francese della causa dell’indipendenza americana. Egli era riuscito a costruire rapporti di solidarietà intellettuale con i philosophes. La sua personalità carismatica aveva indotto come volontari come La Fayette a partire per l'America. Sempre nel 1778 anche la Spagna si alleava a fianco degli americani contro l'Inghilterra. Dopo la sconfitta a Yorktown delle truppe inglesi, nel 1783 fu firmata la pace di Versailles. Perché la pace di Versailles chiude la rivoluzione americana? La Francia leggendo gli opuscoli di Paine, di Jefferson e venendo a conoscenza della situazione americana si fa paladina dell'America sulla base di queste idee illuministe. Questa esperienza diventa un modello anche per la Rivoluzione Francese. Con questa pace: 1. l'Inghilterra riconosceva l'indipendenza delle 13 colonie nordamericane 2. alla Francia erano restituiti territori nei Caraibi e nel Senegal 3. la Spagna riotteneva la Florida, persa dopo la guerra dei Sette anni e Minorca Dopo qualche anno nel 1787 si apre la Convenzione di Philadelphia che ha il compito di rivedere tutti gli articoli della Costituzione del 1777 ed elaborare una nuova Carta Costituzionale. La Costituzione entra in vigore nel 1788 e stabilisce delle divisioni di potere tra legislativo, esecutivo e giudiziario. Ognuno di questi poteri è a sua volta diviso tra altre entità. Il potere legislativo-> è conferito al Congresso degli Stati Uniti d'’America-> ha poteri di natura finanziaria e fiscale.
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