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Rousseau: Vita e Contesto Storico, Appunti di Storia Delle Dottrine Politiche

GiusnaturalismoFilosofia politicaStoria della FilosofiaJean-Jacques Rousseau

Biografia di Jean-Jacques Rousseau, filosofo francese del Settecento. Nasce a Ginevra, partecipa al concorso dell'Accademia di Lione e scrive il 'Contratto Sociale'. Rousseau è un giusnaturalista che si oppone alla visione classica sull'uomo in stato di natura e promuove l'idea di una società democratica. Nel contesto storico, Rousseau si riferisce alla Rivoluzione americana e francese, illuminismo e la sua visione di Ginevra come simbolo di libertà e uguaglianza.

Cosa imparerai

  • Che visione di società promuove Rousseau?
  • Che idee sull'uomo in stato di natura espone Rousseau?
  • Come Rousseau si riferisce alla Rivoluzione francese e americana?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 06/12/2021

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Sidx0 🇮🇹

4.7

(6)

48 documenti

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Scarica Rousseau: Vita e Contesto Storico e più Appunti in PDF di Storia Delle Dottrine Politiche solo su Docsity! ROUSSEAU VITA - Nasce a Ginevra nel 1712 - 1749 partecipa al concorso della accademia di Lilion: va contro la positività degli illuministi - 1762 Scrive il contratto sociale - 1778 muore a 62 anni - è ungiusnaturalista ma si oppone alla visione dei suoi predecessori - È progressista e restauratore: reagisce al presente con degli elementi del passato idealizzati CONTESTO STORICO - Rivoluzione americana - Rivoluzione francese — illuminismo Rousseau esalta Ginevra (Svizzera) come incarnazione di idee di libertà e uguaglianza e stato democratico, ma lui steso verrà espulso e mandato in esilio per le idee che partorisce nel contratto sociale. ELEMENTI Il suo pensiero politico sarà alla base della Rivoluzione Francese. Pone la politica come fatto esistenziale PER TUTTI, per il popolo. Rousseau si oppone alla visione classica secondo cui l’uomo nello stato di natura era un uomo selvaggio e dell’esistenza di una legge civile predeterminata. Si tratta della sua controtendenza "> Da Hobbes in poi nello stato di natura l’uomo è libero e uguale e proprio per quello ne dobbiamo uscire. Per Locke serve maggior sicurezza, "> è sempre un'uscita positiva perché porta alla legge o alla sicurezza. Emancipazione del popolo, togliere l’uomo dai suoi limiti e renderlo virtuoso. Nega l'ondata emancipatoria della scienza e delle arti, che invece promuove l’Enciclopedie Encynclopedie: ciò che complica la sua esistenza è proprio l'attacco che Rousseau fa contro quei dogmi che erano considerati infallibili. L'attacco più compiuto è nel contratto sociale. Rousseau teorizza lo stato democratico che assume un carattere di ritorno agli antichi, non è quindi un completo passo in avanti. STATO DI NATURA: Emerge: - Labontà naturale dell’uomo - La sua autosufficienza - La sua incapacità di essere sociale (al massimo tribù) - La sua perfettibilità > lo distingue dall’animale ed è proprio quella che lo farà uscire dallo stato di natura* - Che sia una condizione di indipendenza in cui gli uomini si trovano prima della creazione di un governo civile (visione giusnaturalista) - Dovegli uomini nascono liberi ed uguali (non devono obbedire a nessuna autorità politica) - Sia una condizione dove l’uomo sviluppa emozioni positive (amor di se, compassione ecc..) Distingue: - Cattiva uscita dallo stato di natura: come è effettivamente stata la storia. Per lui la sua uscita è un momento di corruzione degli uomini, la decadenza dei costumi - Buonauscita dallo stato di natura: attraverso il CONTRATTO Contratto= non cancella i diritti naturali ne i diritti individuali > NON VIENE CONCEPITO COME BASE DALLA QUALE SORGE LO STATO L’UOMO DI NATURA - Esistenza solitaria - Nonriconosce l'appartenenza alla sua specie - Essere premorale o amorale - Volontà dilibertà STATO CIVILE - Labontàe l'istinto viene trasformata in RAGIONE E GIUSTIZIA - PERFETTIBILITÀ= rende gli uomini capace di corrompersi ma anche di evolversi - Famiglie= società nascente - Proprietà - Progresso = arti, scienza > illuminismo - Essoaltera tutte le nostre inclinazioni naturali - Per Rousseau coincide con lo stato di guerra > (tutti i pensatori sanno che l’immagine dello stato di natura non è esistito, non ne hanno le prove ma è una riflessione teorica per portare avanti una riflessione) CRITICHE OPERA: DISCORSO SULLE SCIENZE E SULLE ARTI (1750) Progresso= L'uomo evolvendosi e organizzandosi in tribù poi uscendo dallo stato di natura si creano disuguaglianze. L’apoteosi è la cristallizzazione della proprietà privata. Per Rousseau è responsabile dei mali sociali che ha causato una decadenza delle virtù guerriere e patriottiche (che invece appartenevano alle civiltà antiche). Va contro gli enciclopedisti Disuguaglianza= come elemento che ha causato la degenerazione umana. Culmina nella accumulazione della ricchezza. Vantaggia i più ricchi e svantaggia i più poveri DIRITTO DI POTERE Secondo Rousseau il diritto di comandare può derivare solo da una convenzione o da un contratto che porta i singoli a rinunciare di disporre il proprio diritto di libertà e delle forse a favore di un uomo o di un'assemblea PROPRIETÀ PRIVATA La proprietà privata è ciò che segna il passaggio allo stato civile. Libertà politica = cittadinanza = partecipazione del corpo politico al potere Si tratta di autogoverno dove l’esecutivo e il legislativo coincidono Sovrano è questo corpo collettivo, prende forma di: - Popolo - Cittadini - Sudditi: soggetti alle leggi dello stato. Funzione attiva: sovrano Funzione passiva: stato Sanzioni: ci sono delle sanzioni per chi non rispetta le leggi. C'è un diritto penale. Leggi: concetti generali e astratti. Alla base dello stato di diritto PRINCIPIO DELLA MAGGIROANZA La volontà generale esce fuori con una volontà di maggioranza, e Rousseau si augura una unanimità. È dal calcolo de voti che si deriva la volontà generale. Chi si trova in minoranza comprende che il suo voto contrario rispetto alla volontà generale perseguiva quello personale, quindi andava contro se stesso, alla deliberazione della maggioranza Si tratta di un impianto filosofico. Tutto il peso è sul corpo politico che insieme riesce a riconoscere ciò che è giusto perché esprime la volontà generale. Le minoranze sono dei fatti occasionali e non possono rivendicare niente. Devono riconoscono l'errore di sbagliare, di non aver capito il fine della volontà generale (che vuole solo il bene) FORME DI GOVERNO - Democratico > autogoverno popolare. Stati piccoli. Politica della virtù -.Aristocratico + di una minoranza. Stati medi - Monarchico > di uno solo. Stati grandi in cui c'è necessità di dispotismo. Politica della potenza Via di mezzo: potere federale RELIGIONE CIVILE Religione= strumento di unione. Serve anche per far rispettare gli impegni civili e morali del patto. Metafora della stessa virtù politica. Rousseau in mezzo tra Macchiavelli (amor di patria) e Hobbes (teologia politica) RELAZIONI INTERNAZIONALI 1713 = Opera: Progetto di pace perpetua. Lo approvava ma Rousseau lo riteneva inefficace perché i governanti erano lontani dalla saggezza che dovevano possedere Svizzera: piena di città stato, ciò che ha in mente Rousseau. Nelle città stato di democrazia diretta devono essere CONFEDERAZIONI. C'è un elemento geopolitico molto forte nell'immaginario di Rousseau. Contratto sociale due. Parla del diritto delle genti, gli armamenti, delle alleanze ecc... ma comunque ritiene che sia materia troppo ampia. Quindi non riesce a fare un contratto sociale 2 Cosa spinge l’uomo a passare dallo stato di natura alla creazione di uno Stato? L'uomo non è abbastanza forte di reagire all’uscita dallo stato di natura quando vede un qualcuno mettere i primi pali intorno alla propria terra. Nessuno lo respinge a causa dell’ingenuità dell’uomo Lo spinge l’amore per sé stesso a livello antropologico. L'uomo che si emancipa con la ragione e aumenta il proprio interesse è nella natura umana Riassunto 1. Democrazia come unica forma di governo legittima: coincide su una forma repubblicana dello stato basato sulla sovranità del popolo. Vera rottura di Rousseau 2. Spinta verso la libertà delle persone, tanto da costringerle di essere libere. Autodeterminazione che emerge anche dove non ne ha la capacità perché è costretta dalla sovranità del popolo e la volontà generale. 3. Minoranze occasionali perché si rendono conto di essere in errore, perché la volontà generale è perfetta, e dopo che se ne rendono conto rientrano nel flusso generale e si autodeterminano. 4. Sembra che la volontà generale eclissi quella individuale. 5. Contratto sociale = studio delle relazioni internazionali è una materia troppo ampia e vasta per la mia vita (disse Rousseau)
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