Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Riassunto saggio Antonello e la sua Messina Prof. Caterina Barilaro, Appunti di Geografia

Riassunto "Antonello e la sua Messina" Prof. Caterina Barilaro tratto dal libro "configurazioni e trasfigurazioni" - discorsi sul paesaggio mediato.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 24/06/2021

EchoDani
EchoDani 🇮🇹

4.7

(52)

53 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto saggio Antonello e la sua Messina Prof. Caterina Barilaro e più Appunti in PDF di Geografia solo su Docsity! PAESAGGI EMOZIONALI DELL'ARTE: ANTONELLO E LA SUA MESSINA CATERINA BARILARO In questo saggio si fa una breve introduzione su Antonello da Messina, del quale si hanno poche notizie; l'artista era molto legato alla sua città natale sia per motivi culturali ed economici, ma anche personali. Antonio Di Giovanni de Antonio nasce a Messina nel 1430. A quell'epoca la città dello stretto associava la sua identità all' attività strategica e commerciale del suo porto naturale, che garantiva un ruolo importante all'interno del Mediterraneo. Alla crescita economica si accompagnava una certa sensibilità verso le opere d'arte a cui Antonio si interessò molto. Il suo percorso di formazione artistica iniziò a Napoli e nel tempo il suo stile fu arricchito da diverse influenze. Intorno al 1455 Antonello ritorna a Messina e apre una bottega dove eserciterà la professione di pittore. Ha affrontato negli anni numerosi viaggi dovuti ai suoi gusti particolari e alla sua cultura, ma dopo aver arricchito il suo bagaglio culturale decise di ritornare nella sua Messina. Il giovane Antonio firmava le sue opere d'arte con un nome diverso da quello anagrafico, infatti usava il nome “Antonellus nessaneus” (Antonello da Messina), proprio perchè voleva esprire il suo senso di appartenenza alla sua terra. Leonardo Sciascia, infatti, nel suo saggio “L'ordine delle somiglianze” dedica un volume ad Antonello, dove voleva spiegare proprio questo senso di appartenenza, affermando che ognuno è condizionato “dai luoghi, dagli ambienti e dalle persone tra cui si trova a nascere e a passare l'infanzia e l'adolescenza”. Il paesaggio messinese che fa da sfondo ad alcune opere d'arte di Antonello rivela quello sguardo profondo dell'arte, attraverso il quale l'artista non dipinge soltanto la realtà, ma cerca anche di esprimere le sue sensazione relative a ciò che lo circonda. E' proprio con questa chiave di lettura che dobbiamo cercare di capire i quadri di Antonello, il quale rappresenta i tratti distintivi della Messina di quel tempo. Uno dei quadri rilevanti di Antonello è la Crocifissione di Sibiu che riporta su uno sfondo paesaggistico la penisola di San Raineri, riproducendone i tre capisaldi architettonici: il cenobio basiliano consacrato al Santissimo Salvatore, il torrione sull'estremità della breve penisola e la torre da cui l'eremita Raineri inviava segnali di fuoco ai naviganti. Un altro quadro dove viene messo in rilievo la peculiarità del paessaggio messinese è la “Crocifissione di Anversa” che offre a destra uno scorcio del paesaggio agrario, impreziosito da chiome di gelseti, rendendo il dipinto un documento significativo per la storia delle campagne. Mentre a sinistra viene rappresentato il castello Matagrifone su una collina. I gelsi sono un elemento importante perchè sono legati all'industria della seta e Antonello li riporta anche nella Crocifissione di Londra. Gli elementi che qui ricordano il paesaggio messinese sono le torri, sicuramente sono quelle che si trovano lungo il torrente Boccetta e ancora una volta il castello Matagrifone. Antonello rappresenta anche la chiesa di Santa Maria di Gesù, dove sembra sia stato seppellito. Il “San Gerolamo nello studio” è un altro dipinto importante di Antonello: nel guardarlo si focalizza l'attenzione sullo sfondo, il quale lascia intravedere un paesaggio collinare che richiama la fisionomia delle alture peloritane. Ciò che ci riporta al paesaggio messinese è la presenza delle colline che sovrastano il “Rione San Paolo” nella Vallata del torrente Canaro, che sembrano essere le stesse di quelle presenti nella “Crocifissione di Anversa”. Il “San Sebastiano” è un dipinto realizzato dal pittore durante la sua permanenza a Venezia ed è una rievocazione del martirio del Santo, collocandolo all'interno di un paesaggio urbano. Anche qui Antonello riesce ad inserire elementi che riportano alla sua Messina, che dal XVI secolo si evolverà sia rapidamente, trasformando anche i suoi costumi; compaiono così i vasi di fiori sui davanzali delle finestre, i tappeti esposti come per una festa (usanza diffusa a Messina), la vite arrampicata nei balconi (tipica abitudine del tempo per contrastare la calura estiva)... Un ennesimo dipinto rilevante è la “Pietà con tre Angeli”, in cui viene rappresentato un paesaggio che esibisce in maniera chiara parte della cinta muraria della città lungo il torrente Boccetta. Inoltre rappresenta anche le absidi gotiche della chiesa di San Francesco. Colpisce a livello paesaggistico la licenza artistica del pittore nel posizionare le absidi rivolte verso i piloritani e non verso il mare, come nella realtà. La “Pietà di Madrid” è un dipinto relizzato da Antonello dopo il suo definitivo ritorno a Messina. Le due figure rappresentate nel dipinto sono inserite in un paesaggio ricco di vegetazione, conosciuto come l'Orto di San Giovanni. In lontananza si nota un tratto di mura
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved