Riassunto saggio: Baxandall - Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del 400, Sintesi del corso di Sociologia Dei Processi Culturali

Scarica Riassunto saggio: Baxandall - Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del 400 e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! I dipinti del 14esimo secolo sono testimonianza di un rapporto sociale: c’è da un lato qualcuno che lo commissiona, fornisce il denaro e decide in che modo utilizzare il quadro, e dall’altro il pittore e i suoi allievi che compongono il dipinto. Entrambi i lati lavorano all’interno di un’istituzione molto diversa da quella attuale che in qualche modo influivano sull’opera che committente e pittore decidono di produrre. Il cliente commissiona un quadro dando una scadenza, dando dei materiali a disposizione ed altre cose. Il quadro è quindi oggi un fossile della vita economica dell’epoca. Spesso viene scritto un contratto per stabilire in che modo doveva avvenire la produzione di un quadro: solitamente aveva 3 temi principali: 1. Specifica ciò che il pittore deve dipingere 2. Viene data una scadenza 3. Vengono detti i materiali da utilizzare (in particolare oro e blu ultramarino) L’azzurro ultramarino era il colore più costoso dopo oro ed argento ed era ottenuto dalla polvere di lapislazzulo. Noi osservatori attuali non lo consideriamo più sensazionale di altri colori che al tempo costavano molto di meno. Questo colore veniva utilizzato per sottolineare gli elementi più importanti del dipinto, per esempio la madonna. Le persone riescono a riconoscere la qualità del colore e quindi il valore del dipinto in base a una sfumatura più o meno intensa di viola, abilità che ora non abbiamo. Andando avanti col secolo la qualità dell’azzurro marino e l’oro non diventano più il punto centrale del contratto, anzi, l’oro viene utilizzato in particolare per la cornice e si inizia a dare importanza alle capacità del pittore. C’era forte mobilità sociale e volontà di distinguersi dai nuovi ricchi. In alcuni contratti viene specificato che deve essere il maestro e non gli allievi a comporre il quadro e verso fine secolo vengono date precisazioni su sfondi paesaggistici e non più dorati. il gusto è per Baxandall una conformità fra le capacità discriminatorie del pittore e del loro pubblico.