La Complessa Organizzazione del Mattatoio: Norme Implicite e Relazioni tra i Dipendenti - , Sintesi del corso di Sociologia Dei Processi Culturali

Scarica La Complessa Organizzazione del Mattatoio: Norme Implicite e Relazioni tra i Dipendenti - e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia Dei Processi Culturali solo su Docsity! Perché è interessante il mattatoio? È un’azienda piccola e ben controllabile con una scarsa separazione di ruoli e divisione del lavoro informale (soprattutto per quanto riguarda l’uccisione). Qual è il punto fondamentale della ricerca? Scoprire in che modo agiscono all’interno dell’organizzazione le norme tacite ed implicite, dalle quali discendono l’organizzazione del lavoro e la separazione delle attività. Solitamente più un’attività è moralmente carica e precaria dal punto di vista formale, più le norme implicite saranno centrali nella produzione dell’azione. Contesto: l’attività centrale (l’uccisione) avviene in modo separato ed interdetto. Non tutte le persone all’interno dell’azienda uccidono, e nemmeno tutte quelle all’interno del gruppo degli uccisori. Questo gruppo si divide infatti in uccisori, uccisori occasionali e non uccisori. Ci sono all’interno dell’azienda alcune norme, che non sono scritte ma che orientano i dipendenti verso un determinato tipo di comportamento. Remy si trova ad infrangere queste norme e si trova quindi in una posizione difficile. Come sono le relazioni all’interno dell’azienda? Il primo movimento è effettuato dai non uccisori verso gli uccisori e mira a rinforzare l’impatto della delega di compiti impuri agli “inferiori” attraverso una distinzione degli spazi. Un secondo movimento va invece dagli uccisori ai non uccisori e tende ad impedire a questi ultimi di vedere l’atto dell’uccisione per conservare il loro margine di manovra e per non farli diventare anch’essi attori di questa recita degradante che tocca a loro tutti i giorni. Le norme implicite sono in questo caso fondamentali, ciò su cui si basano le relazioni e l’azienda. Sono anche elastiche e risiedono nella regolarità della pratica che le rafforza. Non sono inconsapevoli e vengono prodotte collettivamente. Il silenzio, invece di essere un ostacolo alla comprensione può essere visto come un rivelatore delle regole seguite dagli attori. Analisi di un macello: in un macello non tutti uccidono, ciò causa delle separazioni sia spaziali che categoriali. L’uccisione dell’animale è quindi al centro dell’interazione fra dipendenti anche se però non se ne parla mai. Ci sono molte norme implicite e quando un novizio impara a riconoscerle e metterle in pratica si trasforma in un membro riconosciuto. L’occultamento dell’uccisione I macelli come luoghi chiusi vengono creati all’inizio del 19esimo secolo perché prima l’uccisione si effettuava all’aperto. Ciò permette una razionalizzazione dell’abbattimento, l’uccisione diventa industrializzata. Diciamo che rinchiude l’immoralità di uccidere un essere vivente intorno a delle mura, al riparo dagli sguardi. Il macello preso in esame è un piccolo macello francese con 6 uccisori a tempo pieno, 2 persone che controllano il servizio sanitario ed una segretaria contabile. Lo svolgimento del lavoro si divide in due grandi momenti: l’uccisione dell’animale e la preparazione delle carcasse che a loro volta si dividono in altri sottopassaggi. Non ci sono dipendenti specifici per ogni sottopassaggio, hanno un lavoro abbastanza flessibile poiché i macellai gestori effettuano solamente poche visite a settimana. Metodologia