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Riassunto "schermi americani", geografia e geopolitica degli Stati Uniti nelle serie tv", Dispense di Geografia

Riassunto "schermi americani", geografia e geopolitica degli Stati Uniti nelle serie televisive

Tipologia: Dispense

2022/2023

Caricato il 07/07/2023

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manuel-padula 🇮🇹

4.3

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Scarica Riassunto "schermi americani", geografia e geopolitica degli Stati Uniti nelle serie tv" e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! SCHERMI AMERICANI INTRODUZIONE 1. Geografia, media, fiction televisiva • L'espressione "geografia dei media" ha diversi significati, corrispondenti a differenti modi in cui un sistema mediatico può essere analizzato in relazione all'organizzazione dello spazio e alla sua articolazione culturale e politica; innanzitutto, si può fare una geografia delle reti, dei sistemi di distribuzione e delle audience, ossia cercare di capire a quale messaggio arriva e dove, e soprattutto a chi. In secondo luogo, si può fare una geografia dei luoghi di produzione dei media, delle proprietà e delle licenze, per delineare la distribuzione del potere mediatico. Quindi, si può esaminare quale paesaggio viene descritto, in relazione al contesto ambientale, ai rapporti con la società umana, alle condizioni socio economiche. Infine, bisogna ragionare sul significato di tali rappresentazioni, partendo innanzitutto da ciò che viene dato per scontato all’interno del sito di produzione, indi dimensione simbolica nell'ambito del genere in cui si collocano i singoli testi e della loro Intertestualità, infine nell'interpretazione sviluppata da parte di diversi pubblici, ricordandosi che ogni rappresentazione può acquisire sfumature di senso differenti in relazione al momento storico, l’angolo di visuale e alla sensibilità del singolo. • anche la fiction televisiva rappresenta un prodotto di grande interesse per la geografia dei video, per quanto riguarda pubblico produzione, lavorare sulla fiction è sulla televisione più in generale, consente di prendere in esame il rapporto tra locale e globale con una prospettiva culturale specifica; nel quadro di un sistema di questo genere, la televisione era considerata come il mezzo di comunicazione privilegiato per fare della nazione è una comunità interpretativa, capaci di parlare la stessa lingua e di condividere un bagaglio comune di miti, storie e valori. • oltre al luogo di produzione, a mezzo di diffusione e alla ruolo del pubblico nell’elaborazione del significato, per la geografia dei media ha una grandissima importanza anche ciò che viene rappresentato, il tradizionale modo di osservare le produzioni cinematografiche e televisive guarda rapporto con i luoghi e lo spazio raccontato, non semplicemente in termini di mi mesi e livello di realismo, ma anche l'inquadrature dello spazio, e di rapporto con la figura umana e il paesaggio. 1. GAME OF THRONES-IL TRONO DI SPADE 1. Introduzione alla serie • Game of Thrones è una serie proiettata a partire dal 17 aprile 2011 negli Stati Uniti, poi arrivata in Italia nel novembre dello stesso anno, girata prevalentemente in Irlanda del Nord, in Croazia e a Malta, serie che ha vinto numerosi premi tra cui Golden Globe e numerosi Emmy Awards. La serie è spirata la saga fantasy di George R.R. Martin, E riassumere la trama della saga è impresa ardua, ma sintetizzandola, si potrebbe citare la prima colonna portante che riguarda l’improvvisa morte del re Robert Baratheon, il quale teneva insieme sotto il suo potere i sette regni di Westeros, il continente in cui si svolge la maggior parte degli eventi; la dipartita del sovrano apre uno scenario di lotte di potere per la successione con molti pretendenti al trono di spade. Il mondo fantastico descritto da Martin, le stagioni non funzionano come sulla terra: inverni le estati in durano interi anni, e all’inizio del racconto una lunghissima estate sta per lasciare spazio all’inverno più freddo degli ultimi secoli. • La serie tv ottenuto grande successo di pubblico e la maggioranza dei siti specializzati la colloca tra i 10 migliori serie TV in assoluto e le ragioni sono varie: il budget speso dal produttore HBO, la qualità degli attori e delle ambientazioni, l'approfondimento psicologico dei protagonisti, la trama crude forte, in linea con gli standard più recenti, ma sicuramente anche il fascino dell'estremizzazione. L'opera di Martin, può essere considerata fortemente innovativa soprattutto in quanto inserita in un genere letterario estremamente tradizionalista, come è il fantasy; in quest'ottica, Martin è indubbiamente un autore di rottura, su molteplici I fronti: la sua saga prevede un cambio di statuto, iconografia, filosofia e cornice geopolitica nel passaggio dal fantasy tradizionale. 2. Cartografia, dall’Europa Medievale alla “salad bowl”. • Tutti i libri di Martin si aprono con un almeno una carta che rappresenti la terra in cui si svolge l’azione, si tratta di una sorta di omaggio al genere fantasy, i cui esponenti principali hanno sempre progettato addirittura disegnato personalmente carte di mondi in cui aumentavano le loro opere; l’approccio della serie tv, invece è molto più basato sul ruolo delle carte, come mostrano i titoli di testa di ogni episodio, una sequenza nella quale si scorgono non solo i territori, ma anche le casate che guidano. • Assodato, quindi che la disciplina spaziale aurora essenziale nella costituzione di Game of Thrones, potrebbe comunque sembrare che la geografia di Martin abbia legami esili o inesistenti con la geografia reale. Centro dell'azione è un'area che coincide con il nostro concetto di occidente, ed è sicuramente ispirato all’Europa medievale. Eppure, si tratta di una lettura molto americana dell'Europa, ricreata in base a stereotipi sui presunti tratti distintivi di ciascun area del vecchio continente, diventa chiaro che Martina non si è limitato a ritirare l'Europa tradizionale, ma anche inserito nella storia, con sguardo ben Per questo, i personaggi non sono solamente quelli più adatti a vivere, ma servono ad incorporare ciò che rappresenta il cittadino ideale all'interno di una società trasformatada un apocalisse; la scelta degli esseri umani che entrano a far parte della società rifondata è così fortemente influenzata dagli ideali normativi di razza, di genere, di età, di saluti e persino di estetica, della società di riferimento ed anche dal punto di vista politico, l'articolazione del gruppo riflette le gerarchie di genere e di razza date per scontate nella stessa società. • la questione razziale è affrontata con consapevolezza, al fine di dimostrare come razzismo scientifico solo dei redneck, ossia la fascia più povera e incolta della nazione americana, ma la competizione per la leadership è strettamente riservata ai maschi bianchi gli afro americani fanno solo da contorno o da sfondo alle vicende. Le dinamiche di razza si incrociano con gli altri caratteri come la gradevolezza fisica, varietà e ovviamente il genere e se la leadership è maschile, le donne possono diventare forti e coraggiose. L’esigenza di gestire la democrazia da una parte e la violenza dall’altra, sono temi comuni; in una società dove non esistono più regole, prendere decisioni é difficile e se in Lost si crea un’ oligarchia, in The Walking Dead la leadership viene assunta quasi subito da Rick. La dimensione morale post 11 settembre è chiara in entrambe le serie, tanto che il bene comune giustifica la tortura, tuttavia in Lost, il torturatore è un iracheno invece, in The Walking Dead la tortura è ormai interiorizzata e chi picchia sangue un giovane appartenente ad un gruppo diverso e quindi potenzialmente nemico, è il redneck. In questo modo, il gruppo/nazione dimostra di sapersi difendere da chiunque gli si metta contro. 4. Perché The Walking Dead assomiglia solo in parte a Toy Story • The Walking Dead, si muove come Lost, all’interno di una prospettiva di supremazia dell’uomo bianco, che caratterizza buona parte della cultura visuale americana e condivide con la popolare serie televisiva l’ambizione di rappresentare la rinascita di una nazione, che dalla catastrofe dimostrò di saper uscire ancora più coesa, forte, pronta a difendersi contro la violenza e questa reazione assomiglia tanto gli Stati Uniti • dal 2013, circola sui social network un montaggio di immagini che accosta Toy Story a the walking Dead ed in effetti pur essendo in apparenza lontanissimi, i due testi hanno più che è un parallelismo: sia Rick che Woody sono a capo di un gruppo di personaggi eterogenei, devono affrontare problemi di leadership in relazione ad un amico rivale, hanno nemici orribilmente sfiguratoi e un bambino di cui occuparsi e soprattutto sono entrambi due sceriffi. • il desiderio di proporre l'etica del West, coniugandola all'interno di una narrazione contemporanea e infatti presenti anche in The Walking Dead, perché se l'America post apocalittica è rappresentata una nuova frontiera popolata da creature rese mostruose dalla loro avidità, gli zombie possono essere allora interpretati come rappresentazioni allegoriche dei consumatori in una società capitalista o in termini più geopolitici come una metafora della forza della globalizzazione. • Inoltre, il genere western a un richiamo simbolico molto spiccato in tutte le serie, come in The Walking Dead, con elementi simbolici come il cappello, il cavallo e gli stivali. Toy Story però non mette mai in discussione la figura del cowboy che rimane sempre un eroe positivo; la serie mostro ambiguità continua nei confronti dell’uso della violenza, che è dappertutto: c’è quella brutta di zombie, quella utilitaristica dei cannibali, la violenza per divertimento delle gang e la violenza politica del governatore, apparentemente giustificata dal gruppo/nazione. 5.Il paesaggio antropogeografico come forma di equilibrio (perduto). Se gli esseri umani sono tutti infetti, la differenza ontologica fra umano e non umano non esiste più, anche il paesaggio di The Walking Dead risente delle convenzioni del genere post apocalittico ed è costellato da avanzi della perduta società consumistica, che denuncia nel corso del tempo questa rottura. Nella serie, infatti alla visione urbana di Atlanta delle autostrade fanno seguito paesaggi rurali della fattoria, la contrapposizione fra lo spazio aperto (infestato dagli zombie) e spazio chiuso (infestato da nemici). In questo paesaggio post umano, ciò che in precedenza era di uso comune appare rotto o inutilizzato, le costruzioni antropiche persistono, ma cominciano ad essere a volte dei rampicanti, la vegetazione a fare più rigogliosa, i cespugli più lussureggianti, ai giardini più selvaggi ed anche la relazione fra gli esseri umani sopravvissuti e loro supporto ecologico sembra progressivamente regredito: la società urbana lascia il passo a quella rurale fatta da coltivatore agricoltori sedentari. LOST 1. Premessa Lost può essere definito un vero e proprio media event, sia per la dimensione spaziale del fenomeno sia per gli spettatori che ha saputo raggiungere. Già nel titolo questa serie, rivela un senso di smarrimento, si apre infatti nell’episodio pilota con la descrizione dei drammatici momenti vissuti dagli scampati ad un incidente aereo e si presta, attraverso i fitti dialoghi e le trame complesse, ad una meta analisi che offre immagini caleidoscopiche e riflessioni plurime su diversi temi. 2. Trama Una parola chiave del serial e “dove siamo?”. Tutti i personaggi, soprattutto nella prima stagione, si pongono il problema di quello spazio che gli accolti dopo che è un aereo partito da Sydney e diretto a Los Angeles precipita; la serie dunque, prende forma e significato partendo dall’isola che rappresenta il luogo per eccellenza dove, soprattutto all’inizio, lo spazio domina sul tempo. Nelle stagioni successive i naufraghi iniziano la loro avventura sull'isola che comincia a mostrare il suo lato magico, onirico e nel contempo, offre l'opportunità ai superstiti di affrontare un viaggio che sarà principalmente spirituale. Molti sono i riferimenti alla letteratura italiana, con il romanzo inglese e alla filosofia europea, come per esempio quelli alla Divina Commedia di Dante, dove personaggi si trovano in una selva che riporta alla mente quell’oscura dantesca e vivono in una sorta di luogo di speranza e di salvezza; ogni personaggio nell'isola e spia le proprie colpe e si riscatta dalla condizione di negatività che l'aveva caratterizzato al di fuori dell'isola. Elementi culturali di origine diversa convivono in questa serie mostrando in sintesi, l'immagine di un'America che da una parte è condizionato dalla cultura europea e dall'altra, attraverso il processo di americanizzazione, diffondi la sua cultura filmica hollywoodiana livello globale. 3. L’isola In Lost l’isola e non è un elemento di complimento che fa semplicemente da sfondo all'azione, è un'entità fondamentale, quasi un personaggio vero e proprio; una caratteristica peculiare dell'isola è la sua connotazione a-temporale, nella quinta stagione di spostamenti temporali divengono elemento caratterizzante è l’isola si sposta nel tempo e l’aspetto dei personaggi cambia. • Questa cittadina del Maine, però è parte di uno Stato, cioè un entità giuridica territoriale sovrana nel cui territorio definito da confini più o meno precisi, la popolazione è stanziata stabilmente e deve esserci un governo in grado di esprimere un effettivo controllo sul territorio, servono quindi elementi fondamentali affinché uno Stato possa esercitare la sua sovranità e quindi la sua indipendenza ma la mancanza di uno solo di questi requisiti può alterare gli equilibri sociali su cui si fonda la quotidianità di una comunità. In questo senso, la cupola si presenta come uno stato di eccezione, all’interno del quale ci si domanda, in modo ricorrente, se abbia ancora senso mettere in atto la giustizia degli Stati Uniti. 5. La Terra é un sistema finito? La guerra per le risorse • Cercare di comprendere, come sistema urbano aperto debba improvvisamente riadattarsi nel momento in cui diviene chiusura al limite artificiale viene azzera le relazioni con il sistema mondo e con la presenza di risorse naturali ed energetiche, è un altro dei problemi che si evincono dalla visione della serie. Con i dovuti aggiustamenti legati al progresso, ci si trova di fronte ad un modello di città medioevale. La situazione di isolamento, forzato, segnato dal confine tangibile, creato dalla cupola, mette in crisi il sistema ed esaspera conflittualità e scatena in pochi giorni i problemi di ordine pubblico e di attualità politica anche il precedente sistema aperto riusciva a contenere. • dal punto di vista geopolitico, sono numerosi spunti che la visione della Siri riesce a dare, come la scarsità di risorse alimentari ed energetiche, e la limitazione delle risorse causate dall’isolamento con i relativi problemi di ordine pubblico e le tensioni sociali che ne scaturiscono sono solo alcuni elementi da evidenziare. Singolare per esempio, in uno dei primi episodi, e la guerra dell'acqua definita "il petrolio del nuovo millennio" e dell'energia, entrambi temi di g Grande attualità geopolitica di portata internazionale che oggi vengono affrontati ma porco ad una scala che normalmente travalica i confini dell'autorità statale. 6. Conclusioni Per le caratteristiche degli argomenti trattati, la serie consente di evidenziare le paure e timori intorno a cui si articolano le diverse rappresentazioni distopiche e come variano con il passare del tempo, dando una prospettiva sui problemi di attualità. NCIS E CRIMINAL MINDS 1. Oltre crimini e paure: gli USA di NCIS e Criminal Minds • - NCIS E CM sono due serie tv americane trasmesse dalla CBS, che é possibile accomunare, sotto etichetta di genere, come crime dramas, entrambe caratterizzate dal format procedural dramas. Si tratta di due delle serie TV più longeve ed amate sia negli Stati Uniti che all’estero e tale successo è probabilmente da ascrivere alla capacità di offrire un’esperienza di intrattenimento e consumo rivolto ad un vasto pubblico: gli spettatori trovano nei casi criminali investigativi trattaprofilinongoli episodi, spunti di interesse e coinvolgimento. • • - mentre NCIS riprende un format molto popolare negli Stati Uniti, quello del forense, Criminal Minds, verte su un processo di profiling psicologico che è la vera cifra caratterizzante; più in dettaglio, NCIS narra le vicende della principale squadra di agenti speciali del Dipartimento della marina militare negli Stati Uniti, lo schema narrativo pur prendendo sempre spunto da casi criminali investigativi che riguardano membri dei marines o che sono in qualche modo legati ad essi, non si limita unicamente la trattazione di questioni connesse la sicurezza nazionale, ma viene delineato anche a secondi temi. • - Criminalizziate minds racconta invece il lavoro dell’unità di analisi comportamentale dell’FBI, una squadra speciale di Psico criminologi incaricati di elaborare profili psicologici e comportamentali degli assassini seriali chiamati soggetti ignoti; sebbene Criminal minds differisca notevolmente da NCIS, interni svolgimento dell’azione criminale e dei temi trattati, molte sono le connessioni tra le strategie narrative delle due serie e ciò che induce a trattarli in modo travesti del sale, sono i numerosi spunti di riflessione che entrambe offrono sul piano della rappresentazione degli Stati Uniti in chiave di geopolitica popolare. • un altro denominatore comune è rappresentato dal ruolo assunto nella serie dal lavoro di squadra ed un ulteriore fattore che accomuna i due sieri è relativo alle strategie spaziali: le squadre operano sempre attraverso il lavoro sul campo e la linea tra buoni cattivi dettagli spostamenti. • NCIS si sposta sia negli Stati Uniti che invece anche al di fuori dei confini nazionali (soprattutto in aree geopolitiche particolarmente rilevanti come Afghanistan e Iraq), mentre quello di Criminal Minds, si muove lungo il territorio statunitense ma in entrambi casi è comune il "ritorno alla base", fondamentali per delineare le identità e le narrative dello spazio. 2. Tra geopolitica e cultura popolare: nazione, potere, sicurezza • In entrambi i casi c’è un comune riferimento all’America post 11 settembre 2001, benché esso appaia più incisivo e costante in NCIS, il richiamo all’evento rimane sullo sfondo mai comune e frequente anche in Criminal Minds. Nelle due serie lenarrative del potere legato a questo specifico momento, che rappresenta un punto di svolta nel relazioni internazionali, nelle politiche e nella vita quotidiana, sono tuttavia scandite da differenti scale e tempi, per esempio in NCIS una gran parte dei casi é direttamente connessa a terrorismo e contro-terrorismo. • se le narrative del nazionalismo americano veicolano i, in particolare in relazione al terrorismo, pratiche discorsive materiali sono costruite intorno ai nuovi nemici. Il rapporto tra geopolitica e vita quotidiana (in particolare in connessione con il ruolo della paura), assume nelle serie una grande importanza a scala locale, le pratiche discorsive materiali sul nazionalismo statunitense assumono rilevanza anche nell'episodio di Criminal Minds dedicato alla New Orleans devastata dall’uragano Katrina. Inoltre, entrambe le serie pare evidente come ci siano stereotipo di fondo emergente dal fatto che i protagonisti sono le retoricamente visti come agenti moralizzatori della società. 3. Reiterazione gli stereotipi versus costruzione dell'alterità: genere, razza e classe. • Sia in NCIS che CM, I personaggi femminili sono rappresentati in una chiave molto positiva: le donne che ce l’hanno fatta sono quelle che c’è eccellono; la presenza femminile è tuttavia scandita solo in parte da queste donne che incarnano il canone estetico dominante nei media perché è un grande spazio è dedicato, entrambe le serie, a personaggi femminili che scrivono una diversa relazione con il paradigma della bellezza contemporanea. • É in queste situazioni che l'identificazione del pubblico con i due protagonisti si spezza, provocando uno shock nello spettatore, un'improvvisa presa di distanza che rischia di compromettere quel legame tra cui nessuna serie potrebbe prescindere, ed è da qui che l'oscillazione fra i due generi s'afferma come produttiva oltre che necessaria; l'estraneità che questi momenti di rottura provocano nel pubblico, trova infatti un immediato bilanciamento nella più rassicurante ambientazione domestica, dove le vicende il family Drama forniscono allo spettatore i riferimenti necessari a ricostituire l’empatia che la violenza della spy tory aveva compromesso. • All’interno di questa dinamica fra estraneità e familiarità, distanza di empatia, lo spazio gioco un ruolo decisivo. Se nella serie televisive contemporanei lo spazio non si limita ad accogliere le azioni ma si trova con intensità crescente a svolgere un ruolo attivo nella costruzione della narrazione, in questa serie è uno degli scenari in cui questa rinnovata attenzione spaziale si esplica con maggiore evidenza. Passaggi di ambientazione, architetture scenografiche e posizionamenti scenici scandiscono gli episodi sostengono la trama, ora amplificando e distorcendo gli effetti ricercati e prodotti nella sceneggiatura. • il conflitto messo in scena da the Americans investe ogni campo possibile: internazionale, nazionale, familiari, personali; ne scaturisce una geografia scomposta, fatta di spazi ambigui, zone d'ombra e territori instabili, con la quale ciascuno dei personaggi si trova, passo dopo passo a dover fare i conti. 3. La Guerra Fredda delle rappresentazioni: immaginazioni allo specchio • Ogni evento, dal microcosmo familiare allo scenario internazionale, si trasforma in un campo potenziale su cui Stati Uniti ed unione sovietica possono scontrarsi, all’interno di un confronto che non conosce né tregua nei limiti. • se il confronto è forma e motore dei dualismi che regolano la narrazione seriale di The Americans, le immaginazioni geopolitiche che questa veicola non possono che esserne il prodotto; la rappresentazione degli Stati Uniti emerge infatti attraverso una serie di scontri più o meno espliciti fra posizioni che di volta in volta vengono incarnate da diversi personaggi. Nella costruzione di questo intreccio di immaginari un ruolo cruciale hanno gli spazi, in particolare quello che dagli anni 70 in poi incarna più di ogni altro stile di vita americano, i Suburbs, ovvero il complesso delle villette a schiera americane, che danno allo spettatore un senso di familiarità, ma anche di incertezza. Quella degli Stati Uniti non è naturalmente l’unica immaginazione geopolitica trasmessa dagli sceneggiatori; il fronte opposto, infatti è occupato dalla rappresentazione della madre Russia, all’interno di un gioco di rimandi di riflessi nella quale sarebbe difficile oltreché fuorviante isolare le due parti. Se l’immagine degli Stati Uniti è attraversata da tensioni dialettiche, ben diverso è quello legato all’unione sovietica: l’impressione di arretratezza di povertà che pervade le scene ambientate a Mosca non si limita al flashback di cui si avvale la prima stagione per ricostruire il passato le tuoi protagonisti, ma permane pressoché immutata anche nella Russia degli anni 80. 4. Microgeografie del potere: corpi fra vulnerabilità e protezione • Nonostante l’ambientazione retrodatata, infatti l’idea lo sviluppo di questa serie sarebbero impensabili prima dei fatti dell’11 settembre; il clima di indecifrabile sospetto e costante stato di allerta in cui tutti i personaggi sono immersi, il nemico interno e la sua sostanziale riconoscibilità, l’ossessione per la sicurezza il desiderio di protezione, sono tutte questioni che difficilmente potrebbero trovare spazio in una serie antecedente l'attacco subito dagli Stati Uniti nel 2001. • la costruzione della serie, nel suo complesso, il filo dell'intrecci e il profilo dei personaggi, procedono attraverso la continua definizione e ridefinizione di precise gerarchie: il potere, in tutte le sue forme, si insinuano ogni scelta, comportamento relazione, ora nella forma autoritaria del comando e poi in quella più sottile della protezione. Un potere è confuso, incerto, folle incomprensibile, ma sempre indifferente alle sorti dei suoi sottoposti, sembra attraversare la rappresentazione è tutt’altro che nobili tante delle due potenze coinvolte in uno scontro globale di cui talvolta si finisce con perderne il senso. • le relazioni tra i personaggi risentono di questo insopprimibile coinvolgimento rispetto i poteri che di volta in volta entrano in scena in forma di controllo, protezione sorveglianza, e sembrano indicare nella vulnerabilità il meccanismo che ne garantisce il funzionamento. La relazione comporta sempre il rischio della vulnerabilità: sull'orlo di questo rischio che si gioca l'intreccio di vite di poteri costruito e trasmesso, puntata dopo puntata, sugli schermi di the Americans. THE GOOD WIFE 1. Alicia Florrick tra spazio pubblico e spazio privato • La serie è a cavallo tra un procedurale è un political drama. Con il passare delle stagioni l’attenzione al caso della settimana ci vede sempre di più il passo alla politica e alle dinamiche di potere interni ed esterni allo studio legale; la serie si sviluppa su un doppio binario: quello dello spazio privato della protagonista è quello dello spazio pubblico in cui questo si inserisce: i due spazi intesi come luoghi fisici e come dimensioni del racconto, spesso si sovrappongono, è frequente ad esempio l’uso degli ascensori edifici pubblici come luoghi di manifestazione e privati, mentre la casa di Alicia si trasforma in luogo pubblico per le attività politiche e professionali della sua famiglia. • The good Wife risulta essere uno show sostanzialmente apprezzato da parte di chi si colloca politicamente in ambito democratico e questo risultato non stupisce, non solo perché dichiaratamente democratici sono alcuni dei personaggi principali, ma anche per l’atteggiamento "Progressista", solo l'apparenza, manifestato nella gestione della serie. La serie ha infatti il merito di affrontare argomenti sensibili dello spazio privato e pubblico, di rilievo nazionale internazionale, senza assumere una posizione univoca, parlando voce diverse prospettive attraverso diversi personaggi, con un atteggiamento velatamente critico verso posizioni eccezionalmente tradizionaliste. 2. Il mondo di The Good Wife: nazione, etnie, minoranze • La serie non manifesta differenze sotto il profilo della rappresentazione della nazione, in quanto comunità omogenea in termini linguistici, di provenienza, di riferimenti culturali; il mondo in cui Elisa si muove è composto da personaggi bianchi, sani e di bell'aspetto e l'unica eccezione è rappresentata dall’investigatrice di origine indiana dello studio legale, la sua figura si basa sul processo di “othering”, ossia “identificazione per differenza”. La rappresentazione di una comunità omogenea si rafforza allargando lo sguardo raggio dei personaggi comprimari: i personaggi di origine afroamericana sono pochi, e si tratta di personaggi esplicitamente negative; anche altre tre personaggi della serie risultano iscritte per differenza e sostanzialmente confermano le narrative dominanti. 2. Scandal: un incontro tra Shonda Rhimes e Judy Smith • Shonda Rhimes È la creatrice di un grandissimo successo come Grey’s Anatomy e scandal racconta le vicende di Olivia Pope, un’esperta di crisis management a cui si rivolgono personaggi della politica e non solo, per risolvere situazioni impossibili e la città dove si svolge la vicenda e Washington. Il personaggio é ispirato a Judy Smith, Vice capo ufficio stampa del presidente Bush nel passato, con cui nella prima stagione stringe un accordo con la creatrice della serie, dove infatti gli episodi sono rappresentazioni molto vicine all’esperienza del personaggio reale; nella seconda la terza stagione invece, le cospirazioni raggiungono tutti livelli del governo e la Siri mostrami uccidi torture (molto apprezzato dal pubblico), dove la violenza dilaga e questa è provocata dalla cattiveria di tutti i personaggi. • il vero protagonista della serie, non è Olivia, ma il sistema politico americano per cui scandal è un prodotto costruito per assicurare piuttosto che per criticare la realtà. 3. Conclusioni La creatrice della serie non mostra particolare interesse nel decostruire le immagini patriarcali, nel descrivere in profondità, la protagonista si muove nel perenne conflitto tra l'essere politico e personale. La serie fa dunque entrare in gioco le assunzioni della vita reale, non soltanto in spazio nel tempo, ma anche nelle relazioni sociali e culturali, la consapevolezza umana e la pratica artistica non entrano in contatto direttamente con il reale ma piuttosto per mezzo del mondo ideologico circostante. FRINGE 1. Trama • Fringe è una serie in cinque stagioni episodio pilota si apre in un laboratorio, luogo centrale della serie all’interno del campus dell’università di Harvard dove opera unità speciale dell’FBI; la trama è molto difficile da riassumere, in alcuni casi soprattutto nel passaggio tra la quarta e la quinta stagione: gli Stati Uniti, in particolare attraverso l’FBI la CIA, sono impegnati nel tentativo di ricondurre ad uno schema unitario una serie di eventi isolati di matrice terroristica che apparentemente appaiono disconnessi; l’unico legame e l’impossibilità di spiegarli utilizzando i mezzi tecnologici e scientifici a disposizione. • per questa ragione, all’interno dell’FBI, viene formato l’unità con il compito di costruire una mappa che spieghi lo schema, il nome di unità speciale ovvero “squadra Fringe” deriva dal fatto che si è componenti salvarlo nelle competenze e dei frame interpretativi della cosiddetta scienza di frontiera o Fringe Science. • in seguito ad una serie di indagini, il time non solo riesce a ricondurre lo schema ad un disegno terroristico globale attribuibile ad una società segreta chiamata ZFT, ma soprattutto scopre che questo disegno a come obiettivo principale l'apertura di un varco all'interno il confine spazio temporale che separa il nostro mondo da un altro mondo parallelo. Fringe è classificabile come narrazioni di fantascienza: infatti fa utilizzo di alcuni temi classici quali la paura della tecnocrazia e l'uso della distopia come artificio retorico per narrare le distorsioni del presente. 2. La geografia • la prima stagione affronta il tema della rete terroristica globale e del tentativo da parte dello Stato di fronteggiarla e l’agenzia segreta avversaria ci dà una rappresentazione ormai classica del terrorismo globale post 11 settembre: la risposta delle agenzie governative di fronte a questa minaccia richiama il ruolo difensivo a lungo rivestito dallo Stato; la geografia del domestico come ambito di studi non solo ha confermato la centralità per il discorso geografico dell’associazione emotiva ed identitaria con i luoghi della geografia del quotidiano, ma ha portato in primo piano anche la dimensione materiale e relazionale di questi luoghi anche in chiave critica: ha infine permesso di associare ai tradizionali assi della geografia politica anche i luoghi nei quali agiamo quotidianamente in quanto attori politici e sui quali il potere agisce in modo spesso difficilmente leggibile attraverso le logiche tradizionali di controllo e coercizione, in questo modo anche la geografia quotidiana è diventata protagonista della geografia politica. DESPERATE HOUSEWIVES E MODERN FAMILY 1. I suburbi, tra fiction e realtà • la suburbanizzazione è riflesso di quella che viene percepita come la crisi della città, sebbene salutata come alternativa le aree centrali degradate la sua urbanizzazione fine degli anni 70 viene associato un modello socio organistico ritirare quegli scarponi da autenticità che invece il centro città sarebbe in grado di rassicurare. Nelle produzioni, dagli anni 70 in poi, questi luoghi sono stati teatro sia di per rappresentazioni di sicurezza, e protezione, dovuti all'ambiente familiare che rappresentano, ma spesso anche luoghi di crimini ed omicidi. • queste due serie seguono un fil rouge grazie ai propri luoghi, i quali si sedimentano modalità linguistiche e narrative che scarti hanno molti stereotipi sulla famiglia borghese dell'immaginario americano, alimentandone però di nuovi; già lo stile della narrazione, finto documentario, esprime l'intenzione di aderire alla realtà delle famiglie suburbane contemporanei, nelle quali I rapporti intra personali sono plasmati e sfalsati da una tecnologia mobile sempre più invasiva che spesso preclude forme di comunicazione efficace. 2. Carriera, genitorialitá e lavori domestici • Fulcro centrale di Desperate Housewives E scardinare il tuo poi di genere legati alla mitologia del matrimonio e della maternità come suprema realizzazione della donna; l’ambivalenza dell’essere mogli e madri che sacrifica la propria carriera sull’altare della domesticità viene sviscerato attraverso le vicende dei protagonisti che non si nascondono dietro la retorica della felicità coniugale e genitoriale, ma anzi unità sperano con effetti comici surreali, gli aspetti negativi. Se in questa serie si evidenzia l’ambivalenza del fenomeno delle casalinghe, Moder family non è giudicata così moderna proprio per l’assenza di donne che lavorano. 3. Il ruolo del paesaggio e dei colori • Breaking Bad È la prima serie televisiva ambientata ad Albuquerque, capitale del New Mexico, fornendo delle location abbastanza suggestive. Si tratta del new Mexico dei latinos, dell’emarginazione, e del caldo desertico. La scelta della location è stata dettata esclusivamente da motivi di opportunismo: l’idea infatti, era stata quella di girare la serie Los Angeles, ma lo Stato degli Mexico restituisce il 25% dell’investimento, una scelta che comunque non so coerenza per il grande traffico di metanfetamina e sulle linee di confine che caratterizzano anche questo Stato. • bisogna sottolineare l'uso dei colori utilizzati nella serie, come il blu che ricorda i cristalli di droga, il porpora ed il nero, essi combinati alle sue reali inquadrature di piccoli particolari come punto di partenza di inquadratura più ampia o come strumento di fasi della narrazione, e tipico di una certa cinematografia del genere della black comedy. 4. Le razze e gli stereotipi gender • Breaking bad nella tipizzazione delle razze cerca di non riproporre la dicotomica linea di confine tra latinos I bianchi, provando a fornire una caratterizzazione dello spacciatore messicano un po’ più sfumata anche in considerazione del ruolo di narcotrafficante che assumerà il protagonista stesso; in questa circostanza, i due bianchi, Walter e Jesse si inseriscono nel mercato del lavoro di narcos messicani, i cui personaggi assumono pertanto dei caratteri molto meno stereotipati e ricchi di sfumature, lasciando il ruolo di comprimari indifferenziati. • I personaggi bianchi che entra in relazione con loro mettono a rischio la loro visione del mondo normato: i protagonisti quando entra nel mercato della droga sono atterriti dalla violenza gratuita e dal disprezzo delle regole elementari dei latinos. Il cognato poliziotto di Walter White, introduce il razzismo nella serie, verso le persone di origine asiatica e latina; le figure femminili pur presentando dei caratteri forti, appaiono quasi sempre al servizio della figura maschile: la sessualità e i comportamenti dei personaggi sono quasi sempre etero normativi, tranne il caso del di un'immaginazione di un amore omosessuale. 5. Le varie origini del male La casualità di eventi grotteschi che diventano tragici, tipico delle black comedy, sembrano essere strumenti di lettura dell’azione del fato. Il rapporto che si stabilisce con la morale e con quelle che sono le conseguenze le nostre azioni, sembra sottile filo che regge interpretazioni dell'autore. DEXTER 1. Introduzione • Miami é inserita negli ultimi anni in una più generale riscoperta del sud urbano ma non solo: Dexter ha rappresentato uno dei fenomeni televisivi più importanti degli ultimi 10 anni, tra i primi a innescare questo revival del sud tra le produzioni americane. • Dexter nasce come adattamento televisivo del romanzo “la mano sinistra di Dio”. Le otto stagioni sono andato in onda dal 2006 al 2013 e racconta la storia di un ematologo del dipartimento di polizia di Miami con lato oscuro da serial killer; la serie combina una struttura tra il caso della settimana e un arco orizzontale ben definito, dove gli antagonisti di Dexter minacciano di rivelare i suoi segreti e si mostrano sempre più pericolosi per il mantenimento della doppia vita del protagonista. Dexter si può inquadrare come horrific comedy, lì dove la serie preferisce mescolare anche non stesso momento, lo humour al dramma. Dexter è inequivocabilmente un drama, con largo uso di tematiche e modalità narrative proprie di quel genere, presenta toni che spaziano dal drammatico al grottesco. 2. Il ritorno del sud nelle narrazioni televisive americane • Uno degli aspetti più interessanti di Dexter è l’aver contribuito ad una nuova stagione artistica che sembra aver riscoperto il sud: il ritorno del sud degli Stati Uniti nelle serie TV, va a pari passo con una maggiore complessità e profondità dei temi affrontati, diventando ancora di più marcato negli ultimi anni. Se da una parte, la scelta di girare in terminate città e Stati e legata spesso la conseguenza di scelte narrative precise, non solo economiche, genere, qualità il ruolo dell’ambientazione varia notevolmente da tematiche violente. 3. Luoghi e personaggi di Dexter • raccontare le criticità delle città americane significa affrontare il tema del disparità economiche sociali, il ruolo delle minoranze nel cambiamento dei paesaggi urbani; negli ultimi 15-20 anni la serialità americana ha iniziato a raccontare il mondo dei latinoamericani, anche per catturare l’attenzione di un pubblico ispanico sempre più numeroso, non a caso a cavallo tra gli anni 90 il nuovo millennio essi sono diventati una minoranza più ampia dell’intero paese degli Stati Uniti. Miami ripropone il modello di altre città americane secondo il quale l’immigrati, occupano le fasce più povere della popolazione ma tuttavia, i cittadini di questa città, hanno 1° di affermazione politica economica più alto della comunità ispanica rispetto ad altri paesi. • tecnicamente Dexter è una serie poco corale, che narra personaggi abitazioni da una prospettiva spesso unica, che è quella del protagonista; in questo quadro fortemente soggettivo, Miami riesce comunque ad emergere in modo significativo e contribuire attivamente alla storia. • Dexter Morgan è un antieroe, che sceglie le sue vittime in base alla colpevolezza dei loro crimini o per essere sfuggita la legge, o coloro che mettono a repentaglio il segreto della sua doppia vita, agendo in opposizione proprio alla polizia, giustiziando in altro modo i colpevoli. Il serial killer in incognito mira ad una vita all'apparenza normale che i contorni classici del sogno americano: una villetta nei sobborghi residenziali, una bella moglie, una famiglia con figli ed un lavoro rispettabile. • la serie de nota una grande impronta conservatrice, enfatizzata l'incontro con la questione etica; Dexter è un uomo bianco della mito il class che lotta per la sopravvivenza della propria finzione e punisce coloro che mette in discussione l'ordine sociale: in entrambi i casi, il fine ultimo è la salvaguardia di un modello che mette al centro l'uomo bianco americano e i suoi valori. Anche sulle questioni di genere la serie privilegiano un approccio conservatore: le donne sono personaggi deboli da difendere ed anche la questione etica viene risolta attraverso personaggi molto stereotipizzati. Dexter può essere letto come uno dei prodotti più conservatori del panorama televisivo americano, egli infatti agisce per la conservazione del modello americano di società più tradizionale. TREME 1. Introduzione • Treme appartiene al genere drammatico il protagonista attivo della serie è la città di New Orleans, nei primi anni successivi all’uragano Katrina, gli scrivi narrativi presentano una molteplicità di storie che si incrociano, profili dei personaggi che si definiscono solo attraverso diversi episodi e tematiche di critica sociale forte con una messa in discussione dell’american dream. • I dettagli delle strade e delle facciate disastrate dal post Katrina ripropongono accuratamente quanto era osservabile nella città. I personaggi intrecciano le loro vite tutti fortemente attaccati alla città e alla sua identità, la scelta stessa di utilizzare come attori persone tratte dalla vita reale, oltre ad alcuni protagonisti nativi di New Orleans, ripeto enologica modo produttivo che tende 2. Cronaca di un disastro politico e mediatico. • Le immagini diffuse dai media scioccarono opinione pubblica mondiale dopo il disastro dell'uragano: la popolazione meno abbiente venne abbandonata al proprio destino, a causa di disorganizzati soccorsi giunti in ritardo, con lo stadio del superdome come unico rifugio; immagine apocalittica e raggiunsero i quattro angoli del mondo, senza acqua corrente ed elettricità, new Orleans era sommersa, molte persone trovarono rifugio sui tetti, non pochi corpi fluttuavano, tutte le strade e le infrastrutture di comunicazione erano seriamente danneggiate e l’unica risposta immediata che fu data dal governo centrale fu l’invio della guardia nazionale. Nei giorni successivi seguirono saccheggi, violenze, spari contro soccorritori, omicidi e stupri. • in questo senso, questa serie televisiva si fa promotrice di un'esplicita denuncia della responsabilità umana e in particolare della catastrofe: gli effetti di Caterina sono presenti nello spirito versato lì protagonisti, ma il disastro non viene mai descritto, se non nei segni di umidità e di fango nelle cose e negli appartamenti vuoti, oltre ai servizi che risultano inefficienti. La denuncia è un tema forte soprattutto nella prima stagione quando è persuasiva la critica alla gestione del governo Bush del disastro. 3. L’eccezione di New Orleans • Aldilà delle responsabilità umane, bisogna dire che la situazione geografica della città è particolarmente delicata, essendo stata fondata in un sito, un meandro della riva sinistra del Mississippi di 60 cm sotto il livello del mare. New Orleans è stata una delle prime città colonizzate negli Stati Uniti, e subisce infatti le influenze francesi e spagnoli di tale colonizzazione, anche attraverso diverse tradizioni come le feste, come per esempio il martedì grasso francese, e il carnevale, che nella serie vengono proposti come salto temporale e rappresentano un momento di crisi per alcuni personaggi. 4. Le contraddizioni socio-economiche di un’interazione multirazziale di genere • New Orleans, anche prima di Katrina, era una città molto povera, dove il 25% di abitanti vive sotto la soglia di povertà; la componente afroamericana corrispondeva al 67% della popolazione totale nella città, questo soprattutto a partire dagli anni 70: la composizione razziale l'ignori è un altro aspetto della eccezionalità del luogo, a tema che viene ripetutamente riproposto nella serie. • nell'insieme dei vari personaggi, le figure femminili appaiono prevalentemente forti e autonomi: qualche stereotipo di donna oggetto è presente, ma sono le donne stesse criticarle ferocemente; l'amore coniugale in alcuni casi e tradito attraverso incontri occasionali, tipico dell'atmosfera del mondo musicale. Il macchiamo del mondo musicale è abbastanza esplicitato, con il performer che beve, fa sesso e poi torna all’alba dalla moglie, perfettamente uno stereotipo. • - secondo gli abitanti di Orleans, questa serie rappresentò un'accurata e onesta rappresentazione della città, anche se non mancano delle critiche, come rappresentazione della città al servizio dei turisti, che dà poco spazio alla realtà e alla vita quotidiana di new Orleans; questo non vivo però la serie televisiva dalla sua potenziale capacità di lettura socio urbana in senso geografico e soprattutto della sua utilità nel sollecitare tutte le molteplici narrative su una città polisemica come New Orleans. MAD MEN • Mad Men rappresenta il vissuto sociale politico della società statunitense, riuscendo spesso ad integrare le grandi narrative (di genere, razza, classe nazione) collegio politiche del quotidiano, sia sul piano della contemporaneità, sia su quello della ricostruzione storica. La vicenda è ambientata appunto nella New York degli anni 60 (la narrazione incomincia nel 1958) e nello specifico, in un’agenzia pubblicitaria con i suoi dirigenti e dipendenti; il titolo, rinvia quindi agli uomini della pubblicità, ma con un’espressione che significa “Pazzi”. • I personaggi vivono negli anni 60 nella cronaca di quegli anni, ricostruita quasi minuziosamente, talvolta sullo sfondo in primo piano, vediamo i principali episodi: dalla campagna elettorale di Nixon contro quella di Kennedy, la crisi di Cuba, guerra del Vietnam, la morte di Marilyn Monroe e quella di Kennedy. • gli spunti di riflessione che emergono dalle caratteristiche della trama e dei personaggi sono dunque numerosi; tra quelli che suggeriscono considerazioni sul piano geografico, intorno ai quali ricucire la struttura narrativa, possono incunearsi altre questioni come l'identità urbana, quella nazionale quale narrativa di consumo, le differenze di genere, di razza e di classe. • la percezione del confine nella geopolitica urbana newyorkese è molto netta: per i borghesi del centro la città si ferma l’80º strada, quindi senza considerare i ghetti, ma 10 anni prima era tutto diverso: un mondo ordinato, apparentemente lontano dal caos, nel quale ciascuno aveva il suo posto. Le donne sono rappresentate come mogli e madri, ma non mancano anche figure molto forti, che riescono a trovare il loro posto e progredire anche nel mondo del lavoro • la serie rappresenta quindi una versione degli anni 70 criticabile, molto reale, una New York ancora non colpita dall'11 settembre dalle crisi finanziarie, una recente antenata di quella che oggi, nella fase in cui tutto ebbe inizio. • homeland invece, narra il ritorno negli USA del sergente dei marines Nicolas Brody, dopo la guerra in Iraq; dopo otto anni di prigionia egli viene liberato, ed accolto come eroi di guerra, ma solo un analista della CIA hai il sospetto che il protagonista possa essersi convertito all’Islam e si augura una spia. Anche qui si ricorre ai flash back can disordini lo stress postraumatico 3. Dal contenuto alla forma • Dal punto di vista delle diverse costruzioni dell’eroe possiamo affermare come i tre soldati islamici siano tutti rappresentati come degli eroi, in Homeland i due coprotagonisti si contrappongono e si completano; in Homeland come si vedrà dal primo episodio, Carrie, l’analista, avrà sempre ragione ed è disposta a fare qualsiasi cosa per salvare la madrepatria: Brody, avrà l’occasione di redimersi alla fine della terza stagione quando morirà per la patria e Carrie con sarà mai riconosciuta nell’eroina che è stata. • le due serie televisive si differenziano sostanzialmente non soltanto dal punto di vista del contenuto ma anche nella forma; infatti nella serie televisiva israeliana la rappresentazione dell'identità nazionale e della sua messa in discussione viene costruita come qualcosa di collettivo, tanto che i protagonisti ed eroi sono tre, in quell'americana viene rappresentata come qualcosa di estremamente soggettivo tanto che l'eroe, o antieroe, é uno solo, e rappresentato solo nel mondo. • emerge, da queste inferenze, come il mondo israeliano sembra ormai aver smesso di sognare da qualche decennio, mentre quello americano abbia ancora un sogno in cui credere per cui vale ancora la pena combattere, nella concezione israeliana non è più concepito morire per la patria, mentre lo é in quella americana. THE BIG BANG THEORY 1. Introduzione • The Big Bang Theory è una sit-com di grande successo, che ottiene l’approvazione di grandi fasce d’età di pubblico: quali le ragioni di tale successo? Un mix di elementi tradizionali da raccontare, in primis il contrasto di caratteri, e di novità rappresentate da un dialogo che oltre ad essere ricco di battute va a toccare ed attaccare un vasto numero di convenzioni sociali cui noi tutti vorremmo liberarci, magari in modo esplicito. 2. Trama Gli sceneggiatori hanno mostrato inventiva e creatività significative oltre alla capacità di scegliere attori adeguate le parti; i caratteri o personaggi chiave della serie sono cinque, poi diventati sette, un gruppo di nerds e la dinamica odio amore con le ragazze é largamente presente in questa serie. Sheldon, uno dei protagonisti al carattere più particolare, mostrandosi genericamente disinteressato la componente femminile e tanto socialmente incorretto, fino a diventare progressivamente il perno principale di buona parte della sceneggiatura; le dinamiche si svolgono quasi sempre negli spazi chiusi dell'appartamento, del lavoro o altro. 3. Una simmetria/confronto di successo • La serie, ed i suoi personaggi, funzionano perché piacciono perché contrastano o si riflettono simmetricamente con le modalità rappresentative di caratteri di grandi filoni di film e di serie TV, in più sotto traccia, le iconografie sociali del merito dell’eccellenza degli Stati Uniti e la centralità del contratto anche nelle relazioni personali vengono inserite dinamiche usuali che ne rendono estrema e per questo divertente, l’applicazione; c’è anche nei dialoghi una forzatura del politicamente incorretto. Anche uno spettatore che non sia particolarmente esperto degli USA e delle sue caratteristiche sociali può gustarsi la serie e cogliere per simmetria, alcune delle iconografie che strutturano il contesto socio economico statunitense. • in effetti, il contesto iniziale dei caratteri è molto basico: prendi quattro nerd imbranati con le donne e mettere a confronto spazialmente e sociologicamente con una bella provinciale ed aspirante attrice, che viene ad abitare proprio nell’appartamento di fronte: i dialoghi sono indirizzati a far emergere la differenza spazio- temporale della formazione intellettuale che negli USA è piuttosto marcata tra scuole pubbliche e private, che poi prosegue nei college e università. La serie si evoluta nel susseguirsi delle stagioni, ampliando gli spazi di azione, ma quasi totalmente si svolge in spazi limitati che costringono alla relazione e al dialogo Slash confronto dei caratteri: appartamento, luogo di lavoro, automobili, negozi di fumetti… 4. Rapporti di genere • con il successo e proseguimento delle stagioni, i personaggi femminili stabili sono aumentati ed anche gli spazi hanno avuto, un allargamento, ma in modo comprimario dialoghi, mai come soggetto con caratteristiche specifiche significative. I personaggi femminili nuovi hanno anche aumentato le dinamiche relazionali recuperando il filone comico e romantico, ma senza modificare troppo il quadro dei caratteri dei personaggi: l’aumento delle figure femminili ha consentito di sviluppare quello che sembra essere un problema statunitense nei film di genere, ovvero la difficoltà delle relazioni di coppia prima di arrivare al matrimonio. • the Big Bang Theory non sta alla narrativa consolidata e scompagina tutto questo; pur giocando sui rapporti di coppia e con le cose che non si dicono le bugie che si dicono, le pone in modo non drammatico perché inserite in un contesto di relazione già determinato ed evidenziato dalla sceneggiatura, e dal carattere incasinati e comprimari
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