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Riassunto slide comunicazione e social media, Slide di Teorie Sugli Effetti Sociali Dei Media

Riassunto breve delle slide di comunicazione e social media

Tipologia: Slide

2022/2023

Caricato il 02/05/2024

alice-afflitto
alice-afflitto 🇮🇹

3.7

(3)

30 documenti

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Scarica Riassunto slide comunicazione e social media e più Slide in PDF di Teorie Sugli Effetti Sociali Dei Media solo su Docsity! SLIDE COMUNICAZIONE termine pubblicità: in italiano pubblicità deriva da pubblica e assume il significato di rendere noto ciò che prima non lo era. In inglese il corrispondente è advertising (avvertire), e in francese réclame (richiamo). ● Con il termine pubblicità si intende la forma di comunicazione utilizzata dalle aziende per generare consenso attorno alla propria immagine e per raggiungere i propri obiettivi di marketing. 3 gennaio del 1954 dagli studi Rai di Torino iniziano le prime trasmissioni televisive la televisione era strumento di informazione ed educazione ed una piccola parte intrattenimento che andava in onda il venerdì col teatro. 3 febbraio 1957: nasce il carosello che è uno spettacolino che andava in onda dopo il Tg e ospita le prime quattro pubblicità della televisione italiana perché dal 1954 al 1957 non c’è la pubblicità. Le marche reclamizzate sono shell Italia, l’Oréal con Mike Bongiorno, le macchine per cucire Singer e termina con cynar L’idea vincente del carosello fu quella di far passare la pubblicità come divertimento. ● REGOLE del Carosello Ogni filmato doveva essere girato su pellicola da 35 mm in bianco e nero, doveva durare 2 minuti e 15 secondi, divisi in 1' e 45" di spettacolo, e 30" di pubblicità, il cosiddetto "codino", unico punto in cui si poteva pubblicizzare il prodotto. Il numero di volte in cui lo sponsor poteva essere nominato o scritto durante il filmato non poteva essere più di 6. Lo stesso episodio non si poteva ripetere questo contribuì alla grande produzione di caroselli in totale furono due 7261 Determinate categorie di prodotti non potevano essere pubblicizzate, come la biancheria intima femminile; donne in abiti succinti o in costume da bagno non potevano apparire; determinate parole non potevano essere pronunciate: sudore, forfora, depilazione, deodorante e, ovviamente, le parolacce. Tic tac: 1959 trasmesso prima del Tg: quattro episodi 1960 due episodi per lasciare spazio ad arcobaleno 1964 sei episodi 1972 sette episodi Gong in onda da settembre a giugno 1959 due episodi 1970 cinque episodi Rubrica arcobaleno precede il bollettino del meteo 1960 4 episodi 1962 sei episodi ● il secondo canale nato nel novembre del 61 bene usufruito del maggio seguente dall’antico carosello Intermezzo Intermezzo cartoni animati con all’interno pubblicità 1961 quattro episodi 1966 cinque/ sei episodi Break pubblicitario si afferma con la nascita delle televisioni commerciali e consiste nell’interruzione del normale flusso dei contenuti televisivi dedicato alla sponsorizzazione. Evoluzione della pubblicità: Anni 70: l’utilizzo di manifesti pubblicitari di tipo grafico che punta la sintesi visiva utilizzando molto colori. Anni 80: nascono le TV a colori, gli spot e i messaggi pubblicitari preregistrati Nel 1977 c’è la fine del carosello e si abbandona l’idea di legare un prodotto a un personaggio ma si scelgono persone della vita quotidiana in cui il pubblico può ritrovarsi.si utilizzano slogan e frasi ad effetto Anni 90: si abbandonano gli slogan le canzoncine per scelte più vicine al mondo odierno si riprende l’uso dei testimonial cioè associare un prodotto o un personaggio famoso apprezzato dal target di riferimento. è un periodo in cui si afferma il digitale è il post produzione. Anni 2000: la pubblicità diventa autoreferenziale cioè ha come oggetto sempre meno il prodotto da pubblicizzare e sempre più se stessa i propri discorsi i propri meccanismi di comunicazione. Il modello del break pubblicitario del nuovo secolo inizia ad andare in crisi per due motivi: ● Perché ci sono nuovi bisogni narrativi si passa dal bisogno di convincere con messaggi rapidi e diretti alla necessità di coinvolgere per creare un legame stabile con le persone ● E perché si sviluppano i media e la TV satellitare che porta una moltiplicazione dei messaggi pubblicitari. Storytelling: è l’arte di comunicare il brand e il prodotto attraverso un racconto in grado di far breccia nel emotività del cliente per indurlo a compiere determinate azioni. →I modi per raccontare una storia sono 2: - Viaggio dell’eroe: il cliente è l’eroe e ha un nemico da sconfiggere e il prodotto è l’aiutante dell’eroe - Aida: lo Storytelling accompagna il cliente attraverso quattro fasi (attenzione interesse emozione e azione) che lo portano alla conversione finale. Per fare Storytelling si deve riuscire a coinvolgere il pubblico personalizzando la propria storia in base alla nicchia di mercato di riferimento e i suoi obiettivi sono: emozionare il cliente, farsi ricordare, creare un legame con il cliente, persuadere l’acquisto e stimolare un bisogno Inoltre, per uno storytelling efficace, presta attenzione a questi aspetti: ● Testi: utilizza testi brevi ma che siano in grado di includere tutti i concetti. ● Contenuti: che siano sempre originali, mai banali. ● Emozioni: cerca di entrare in sintonia con il tuo pubblico e suscita emozioni. ● Tono di voce: trova il tuo tone of voice e utilizzalo in maniera efficace per rendere più umano il tuo brand e avvicinarti al pubblico. Le regole da seguire per uno storytelling efficace: Chiarezza = Essere chiari nella narrazione Per essere chiari e diretti è necessario che il prodotto si inserisca nella storia del brand, e quindi è indispensabile conoscerlo a fondo. Porsi le seguenti domande: ● Qual è la qualità e il prezzo del tuo prodotto? ● Il tuo prodotto risolve un problema o farà sentire il consumatore in un certo modo? ● Cosa contraddistingue davvero il tuo prodotto da quelli della concorrenza? Soltanto conoscendolo a fondo si possono elaborare strategie di marketing chiare e dirette e realizzare un brand storytelling efficace. Se un brand non è in grado di comunicare in modo chiaro e diretto il suo messaggio e ciò che rappresenta, l’obiettivo potrebbe essere compromesso Coerenza la storia del brand deve essere coerente con l’azienda, i suoi obiettivi e la sua mission. Inoltre, per capire come raccontare la storia del brand in modo coerente, è necessario sapere con chi si sta parlando. Qual è il target di riferimento? ● Perché un cliente potrebbe decidere di non acquistare il prodotto? ● Chi è il cliente attuale? ● Chi è il cliente ideale? Limitarsi al cliente ideale può essere una prospettiva limitante, ma è essenziale per creare una storia del brand che arriva alle persone giuste. Molte aziende cercano di rivolgersi a tutti i clienti, invece di parlare direttamente al loro mercato di nicchia ideale. Autenticità I consumatori sono intelligenti e intuiscono subito se ciò che viene raccontato è falso. Ecco perché è così importante che la storia del brand rappresenti in modo autentico l’azienda e i suoi prodotti. Una mancanza di autenticità nel branding di solito deriva dal fatto di non sapere realmente perché si sta portando avanti un progetto imprenditoriale, di non essere in grado di spiegarlo, o di non capire chiaramente il cliente. Documentare la storia del brand partendo dal proprio perché La coerenza e l'autenticità sono caratteristiche vitali della storia di un brand: Bisogna documentare le motivazioni che hanno spinto la costruzione dell’azienda, sarà utile per avere un riferimento, per il brand, e i tuoi dipendenti e clienti e riduce le possibilità che la storia venga travisata o distorta. Inizia sempre da ciò che motiva. Domande e linee guida per aiutare a capire il perché: -Qual è la propria missione? -Cosa ha motivato ad avviare l’attività? - Cosa contraddistingue dagli altri? - Quale caratteristica accomuna la propria clientela? Iconografia: è una collezione di immagini, grafici e testi che fornisce una panoramica di facile comprensione di un argomento È un aspetto molto importante delle strategie di marketing dell’azienda, nei siti, nei blog e soprattutto nello studio e nella ricerca e non è sempre necessario accompagnare un’iconografia dà una spiegazione testuale ma è consigliabile arricchirla per dare valore. →Deve contenere i riferimenti alle fonti e alla persona che l’ha creata Come realizzare un’iconografia efficiente: -definire il target di riferimento -Pianificare il messaggio di base e il progetto grafico -Raccogliere le fonti e scegliere quelle più importanti -Progettare il piano editoriale per la distribuzione Information design: disciplina che ha come obiettivo raccontare graficamente i dati e le informazioni utilizzando uno stile che li renda leggibili e appetibili servono abilità artistica ed informative. Date visualization: è l’esplorazione visuale e interpretativa e la relatività rappresentazione grafica di dati di qualunque dimensione natura e origine Ci consente di comprendere i dati più velocemente condividere le analisi sui dati in modo semplice, aiutare i processi decisionali e scoprire nuovi punti di vista. BIG DATE sono caratterizzati da Volume: enorme quantità di dati Varietà: dei dati che è possibile raccogliere Velocità: tasso di aggiornamento dei dati Conseguenze dell’utilizzo dei social: FOMO (fear of missing out) FOBO (fear of better options) JOMO (joy of missing out) FODA (fear of doing anything) Comprensione: la capacità di sintesi delle immagini è nettamente superiori a quelle di parole e numeri infatti chiunque è in grado di capirne le informazioni essenziali pur provocando differenti interpretazioni. William playfair Volendo commentare i dati di importazioni ed esportazioni tra l’Inghilterra e gli altri paesi europei, nel suo Commercial and Political Atlas del 1786 introduce il primo diagramma a barre. Nel 1829 charles minard crea un’iconografia e la rappresentazione dell’invasione napoleonica della Russia la mappa illustra le dimensioni dell’esercito la sua direzione collegando queste informazioni alle temperature gelide e agli altitudini raggiunte per una comprensione più approfondita di quello che era successo. I migliori siti per creare infografiche gratis 1. Infogr.am 2. Visual.ly 3. Piktochart.com 4. Easel.ly 5. Canva 6. Data Viz Project 7. Creately 8. Google Chart
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