Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Le Crociate e il Regno Normanno di Sicilia: Storia e Conflitti, Sintesi del corso di Storia

Lezioni 7-9-10, fornendo una panoramica della storia delle crociate e del regno normanno di sicilia. Vengono descritti i conflitti che interessarono l'italia, la nascita del regno normanno di sicilia, la sua governanza saggezza di ruggero ii, la divisione dell'islam in due fazioni, la conquista turca della palestina e la motivazione religiosa e economica alle crociate. Il documento illustra anche il contesto favorevole alle crociate e la prima crociata, la prima a mettersi in marcia, le conseguenze della seconda crociata e la quarta crociata, nonché la reconquista in penisola iberica.

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

In vendita dal 23/04/2024

satwrnn
satwrnn 🇮🇹

11 documenti

1 / 3

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Le Crociate e il Regno Normanno di Sicilia: Storia e Conflitti e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! blu: titoli giallo: nomi verde: date rosa: luoghi grigio: altre cose Riassunto lezioni 7-9-10; le crociate, i movimenti ereticali, Innocenzo III, Federico II L’Italia era attraversata da conflitti e i normanni, giunti in Italia meridionale, offrirono il loro servizio armato ai signori in cambio di terre. Fra di essi c’erano pure i figli di Tancredi d’Altavilla, che si distinsero per le capacità militari e per le razzie. In particolare Roberto il Guiscardo. Lo stato pontificio intervenne e si arrivò agli accordi di Melfi: Roberto ottenne dal papa Niccolò II i Ducati di Puglia, Calabria e Sicilia. Il papa otteneva un alleato nell’Italia meridionale, Roberto i territori da lui conquistati. Poco dopo, Ruggero d’Altavilla (fratello di Roberto) avviò una guerra per sottrarre la Sicilia agli Arabi. Roberto, intanto, conquistò Bari e poi Benevento, mettendosi in contrasto con il papa Gregorio VII, che però preferì tenerselo come alleato per la lotta per le investiture. Ruggero completò la conquista della Sicilia nel 1901, ma fu suo figlio Ruggero II a diventarne re nel 1130. Si creò così il vasto regno normanno di Sicilia, che aveva la capitale a Palermo. Ruggero II governò saggiamente, lasciando ai musulmani molte importanti funzioni. Nel regno normanno confluirono varie tradizioni politiche: quella degli arabi di Sicilia, quella burocratica dei bizantini e quella di ispirazione ecclesiastica. Ruggero creò un dominio accentrato ma seppe anche evitare un eccessivo irrigidimento utilizzando il legame vassallatico e lasciando alle comunità una certa autonomia. Che cosa furono le crociate? Una serie di spedizioni militari religiose con l’obiettivo di conquistare I luoghi della Terrasanta (Palestina, in particolare la città di Gerusalemme che era sotto al dominio mussulmano). Presero il nome di crociata solo più tardi, quando I partecipanti iniziarono ad essere chiamati crociati (per via della croce che avevano ricamata sulle vesti e dipinta sulle insegne). Idea di crociata: guerra santa Alla fine del XI secolo prese avvio il movimento per “liberare” la Terrasanta, rivendicando come propri quei territori poiché vi era nata la loro religione. La motivazione religiosa non fu l’unica causa. Il pellegrinaggio era molto diffuso nel medioevo. L’aumento della popolazione e le nuove esigenze economiche crearono le condizioni di una espansione della res publica christiana, fino a quel momento statica e racchiusa dai confini geografici. Nei territori dominati all’Islam era molto movimentato lo scenario politico-religioso. Lo scontro per la successione al califfato aveva portato all’uccisione del quarto califfato, Ali. In seguito l’Islam si divise in due fazioni: - Sunniti, la maggioranza - Sciiti, in minoranza Questo scontro non coinvolse soltanto la religione ma face aumentare le lotte politiche. Dalla metà del VIII secolo si impose la dinastia degli Abbasidi, con capitale Baghdad. Nuova grande migrazione da oriente: I turchi. Si convertirono all’Islam sunnita, fornirono uomini agli eserciti del califfo assumendo un ruolo militare rilevante. Guidati dalla dinastia dei selgiuchidi, avevano conquistato la Persia e la Mesopotamia, stabilendo il loro dominio e costringendo il califfo abbaside a conferire il titolo di sultano al loro capo Toghrul Beg. Nel 1071 I turchi incominciarono la conquista della Palestina prendendo il controllo di Gerusalemme. Nella battaglia di Manzikert sconfissero l’impero bizantino. Sulle terre sottratte costruirono il sultanato di Rum. Perché incominciarono le crociate? I turchi non erano tolleranti come gli arabi con i Pellegrini cristiani ed ebrei che si recavano a Gerusalemme. Divenne così più difficile accedere alla Terrasanta sia mercanti che pellegrini. Fu la conquista turca a costituire il contesto favorevole alle crociate. La prima crociata nacque da un appello a sorpresa dal papa Urbano II il 27 novembre 1095. Era impegnato all’opera di riforma della chiesa iniziata già da Gregorio VII. Convocò un concilio a Clermont dove si rivolse a tutti invitandoli a porre fine alle violenze. Urbano II coltivava la speranza di riunire le due cristianità che si erano separate durante lo scisma d’Oriente. In questo modo rispondeva anche alla richiesta di aiuto contro i turchi dell’imperatore Alessio Comneno. La risposta del mondo cristiano fu straordinaria. La prima a mettersi in marcia fu quella che viene chiamata “crociata dei pezzenti”, costituita da una massa di pellegrini motivati dall’appello del papa. Nella primavera del 1096 partirono almeno 5 eserciti improvvisati da Francia e Germania. Questi attraversarono la regione balcanica compiendo violenze e razzie e, dopo aver traghettato oltre al Bosforo, vennero sterminati dai turchi. Nel frattempo si erano create delle armate che diedero vita alla “crociata dei cavalieri” e, nell’estate del 1096, si diressero verso Costantinopoli. L’accordo con Alessio Comneno prevedeva che i territori liberati sarebbero stati restituiti a Costantinopoli, degli altri i crociati avrebbero potuto farne ciò che volevano. Ma le cose non andarono così; per molti comandanti crociati la liberazione del Santo Sepolcro fu solo un pretesto per costruire quelle signorie feudali che non erano riusciti ad ottenere. Soltanto Goffredo di Buglione rimase concentrato sull’obiettivo di Gerusalemme che riuscì a conquistare il 15 luglio 1099. Il saccheggio fu accompagnato da un orrendo massacro. A Gerusalemme creò un regno cristiano in cui apportò le istituzioni vassallatiche, creando centinaia di feudi. Quando i turchi arrivarono a prendere le città di Edessa, Aleppo e Mosul, il re di Fancia Luigi VII e l’imperatore Corrado III organizzarono una seconda crociata nel 1147, col vano tentativo di conquistare Damasco. In Egitto la dinastia sciita dei Fatimidi si estinse nel 1171 e il potere passò a Salah ad-Din, conosciuto come Saladino. Saladino riprese l’Egitto, riconoscendo l’autorità del califfato abbaside di Baghdad. Il 4 luglio del 1187 saladino disperse le forze crociate ai Corni di Hattin. Da qui l’armata musulmana scese verso Gerusalemme e la riconquistò. Saldino non scatenò le sue truppe contro i difensori della città ma li risparmiò. Ion questo modo si guadagnò la fama di sovrano giusto e saggio. Per riprendere gerusalemme venne organizzata una terza spedizione, nel 1189, chiamata “crociata dei re” perché vi parteciparono sia l’imperatore Federico I barbarossa, sia il re di Francia Filippo Augusto che d’Inghilterra Riccardo Cuordileone. Questa venne sostenuta da numerose città italiane ma non raggiunse il suo obiettivo principale. Federico barbarossa morì durante essa, gli altri due entrarono in lite fra di loro e persero il controllo della città di Acri. Riccardo cuordileone cercò un accordo con Saladino pre garantire l’accesso ai pellegrini, riuscendolo ad ottenere. La quarta crociata, 1202-1204, non raggiunse mai la sua meta finale. Fu proclamata da Innocenzo III e fu sostenuta finanziariamente dalla Repubblica di Venezia che chiese che venisse ripresa la città di Zara. Dopo averla recuperata i veneziani convinsero i crociati a dirigersi a Costantinopoli. La città fu conquistata e saccheggiata. Venezia ne uscì come l’autentica vincitrice. A costantinopoli si costituì uno stato crociato che venne abbattuto nel 1261 dai bizantini con l’aiuto dei genovesi e dei pisani. Una quinta crociata, 1217-1221, anche essa indetta da Innocenzo III, prevedeva un attacco all’Egitto ma fallì. Questa azione riuscì invece a Federico II durante la sesta crociata, grazie ad un accordo con i mussulmani (10 anni di tregua, il sultano lascia gerusalemme ai pellegrini). Questi la ripresero nel 1244 e la
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved