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La Famiglia Nucleare e lo Stato Moderno: Storia dell'Europa tra il 1300 e il 1700 - Prof. , Schemi e mappe concettuali di Storia Moderna

Una panoramica della storia europea tra il 1300 e il 1700, con un particolare focus sulla famiglia nucleare e lo stato moderno. Vengono esplorati i cambiamenti politici, religiosi e economici che hanno caratterizzato questo periodo, compresi la progressiva affermazione dello stato, la scissione religiosa della germania, la dominazione spagnola in italia, la riforma religiosa in inghilterra e la nascita dello stato prussiano.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 15/03/2024

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Scarica La Famiglia Nucleare e lo Stato Moderno: Storia dell'Europa tra il 1300 e il 1700 - Prof. e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Malthus si rende conto che la popolazione cresce in progressione geometrica mentre le risorse crescono in progressione aritmetica - a frenare l’aumento incontrollato della popolazione crescono quelli che Malthus definisce i freni repressivi: carestia, epidemie, guerre, in attesa di un nuovo ciclo di incremento demografico. La statistica muoveva i suoi primi passi nell’epoca moderna, importantissima miniera di dati è rappresentata in Europa dalle fonti ecclesiastiche - controllo dei fedeli La storia della famiglia: alla fine degli anni 60 Peter Lasrett avanzò la tesi, basata sullo spoglio di molti elenchi di parrocchie inglesi, che nell’antico regime fosse predominante il tipo di famiglia nucleare, cioe composta dai due coniugi e dai figli - la famiglia non rappresentava solo un’unità di consumo ma sopratutto un’unità di produzione. Stato e stato moderno: problemi di definizione La novità, nell’Europa tra 13 e 14 secolo, è rappresentata dalla progressiva affermazione di un potere che si proclama superiore a tutti gli altri, il potere dello stato. Si incarna in un primo tempo in un individuo, il monarca, o in qualche caso in un ceto ristretto, - tra 15 e 16 secolo essere si emancipa da ogni autorità esterna, sia quella dell’imperatore o del papa - sovranità definita da Jean Bodin come Suprema facoltà legislativa; il punto piu alto della maestà sta nel dar legge ai sudditi in generale e in particolare, senza il loro consenso. I giuristi tedeschi post-hegeliani, come Reinhard, elaborano una moderna dello stato moderno. Esso ha 1) un territorio come esclusivo ambito di dominio 2) un popolo legato da un solido sentimento di appartenenza 3) un potere sovrano con monopolio legittimo della forza fisica e e indipendente giuridicamente da altre istanze. Bodin fa notare che “potestà assoluta” non significa “potestà illuminata” - un primo limite è costituito da dovere del sovrano di rispettare la legge divina - l’autorità si giustificava sulla sua origine provvidenziale. La seconda limitazione deriva dalle leggi fondamentali del regno (ordine di successione, inalienabilità del demanio territoriale, cioè il complesso di beni appartenenti allo stato destinati all’uso dei cittadini…) Fu solo la rivoluzione francese a fare pulizia delle istituzioni di antico regime e ad ereggere un edificio politico completamente nuovo. Rimase in auge almeno fino al 18 secolo l’idea di un’origine provvidenziale dell’autorità politica, istituita da Dio per mantenere l’ordine La laicizzazione machiavelliana della politica, la raffigurazione dello stato come fine in sé, non poteva trovare accoglienza favorevole in un’Europa trasformata in campo di battaglia tra fedi contrapposte - la responsabilità del monarca di fronte a Dio è uno dei presupposti fondamentali della teoria dello stato di Bodin. Funzini e articolazioni del potere statale: Nell’antico regime le funzioni di polizia, istruzione, sanità, assistenza, erano svolti dalle comunità locali, dalle chiese, dalle famiglie. La giustizia era uno degli attributi centrali della sovranità, nella sua doppia veste di produzione del diritto, attraverso la legislazione, e di applicazione del diritto con la giurisdizione. La parrocchia costituiva l’unità di base di tutta la vita associata dell’Europa cristiana. Il curato rappresentava il tramite col mondo esterno - come le cerimonie, le festività religiose erano spesso il rivestimento di preesistenti religioni pagane, cosi il confine tra religione e magia era assai labile La caccia alle streghe raggiunse il parossismo tra il 1580 e il 1660, insieme ad un clima di paura e intolleranza che si espresse anche nella persecuzione degli ebrei e nell’ossessione degli untori - molto meno severa fu la repressione nei paesi mediterranei, Italia e Spagna - solo piu tardi, dalla seconda metà del XVII secolo, i ceti colti smisero di credere alla stregoneria e alla magia, che rimasero nell’universo mentale degli strati popolari di gran parte dell’Europa. MONARCHIE E IMPERI TRA XV E XVI SECOLO Nella monarchia francese era in corso un processo di accentramento del potere, con Carlo VIII, Luigi XII, Francesco I. - funzionari e magistrati regi reclutati attraverso la vendita delle cariche pubbliche, riconosciuta ufficialmente nel 1522. Si costruiva un ceto burocratico numeroso e potente - nuova Nobiltà di Toga vs vecchia Nobiltà di spada. In Spagna il matrimonio tra isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona preparò il regno congiunto dei due sovrani - l’anarchia feudale e il banditismo vennero repressi con l’organizzazione della Santa fratellanza; le Cortes vennero convocate di rado e solo per approvare le richieste finanziarie della Corona. I principali elementi in comune tra i due regni erano la Reconquista della guerra contro i Mori, e l’intransigente difesa dell’ortodossia religiosa, che tenera il riflesso. La morte di Isabella nel 1504 aprì in Castiglia una crisi dinastica, giacchèni il trono sarebbe dovuto andare alla figlia dei “re cattolici” Giovanna, che aveva sposato Filippo d’Asburgo, ma la morte prematura di quest’ultimo e la conseguente pazzia di Giovanna permisero a Ferdinando di riprendere in mano le redini del potere fino alla morte. In Inghilterra Enrico VII Tudor, uscito vincente dalla guerra delle due rose, tra le case di Lancaster e York, consolidò gradualmente il proprio potere stroncando varie ribellioni nobiliari, amministrando occultamente le finanze e rafforzando gli organi centrali del governo regio. Alla morte di Federico III d’asburgo l’impero germanico rimaneva un coacervo di ingovernabile di stati territoriali, principati ecclesiastici, libere città, di popoli e lingue diverse. Il regno di Massimiliano I, che aveva sposato Maria di Borgogna, si aprì con un notevole successo diplomatico: la pace di Senlis con la Francia (1493) situato nell’Anatolia (Asia minore) sud-occidentale. Il territorio dello stato si ampliò negli anni successivi anche nei Balcani meridionali, fino a conquistare Costantinopoli, che cadde in potere a Maometto II (settimo sovrano dell’impero ottomano). Sottomisero poi Siria e Egitto, abbattendo il regime dei Mamelucchi, conquiste importanti sia dal punto di vista strategico-economico che religioso, dato che dall’Egitto dipendevano le città sacre di Medina e La Mecca. Il Sultano di costantiniopoli diventava cosi il capo riconosciuto di tutto l’Islam sunnita. L’avanzata dei turchi nei Balcani riprese nel 1526. L’impero ottomano contava intorno al 1530 intorno a 30 milioni di abitanti, gran parte dei quali cristiani o ebrei. La pacifica convivenza di razze e e religioni diverse era una caratteristica della civiltà islamica. GUERRE ED ESERCITI TRA MEDIOEVO ED ETÀ MODERNA Le guerre d’italia furono terreno di sperimentazione per nuovi modi di dare battaglia. Declino della cavalleria pesante, elementi centrale della guerra in età feudale. L’ascesa della fanteria e dell’artiglieria ad armi decisive per vincere le battaglie manifestava la nuova potenza finanziaria e e accentrata dello stato rinascimentale e relegava a un ruolo accessorio l’apporto alla nobiltà, fondamentale in guerra nel medioevo. 7 - I NUOVI ORIZZONTI GEOGRAFICI Alla fine del medioevo, i rapporti economici tra gli europei e gli altri continenti erano sostanzialmente limitati agli scambi economici e culturali tra le varie sponde del mediterraneo. I viaggi verso oriente, che erano stati frequenti all’epoca di Marco Polo, tra il XIII e XIV secolo, si erano fatti molto piu difficili dopo l’avvento della dinastia Ming in Cina (1368) e con l’espansione della potenza ottomana nel mediterraneo orientale e nei Balcani. Si era ormai imposta, con Tolomeo la concezione sferica delle terra, ma il continente africano era ritenuto molto piu corto di quanto non lo fosse in realtà. In Africa la popolazione, in lenta ma costante crescita, si aggirava alla fine del XV secolo sui 40/50 milioni, molto irregolarmente distribuita. Assai vario era anche lo sviluppo dell'economia: se molte popolazioni del centro-sud (pigmei, boscimani, ottentotti) vivevano ancora di caccia e di raccolta dei frutti, altrove erano praticati non solo l'allevamento e l'agricoltura, ma la produzione di tessuti (cotone), di ceramiche, di utensili di legno e di metallo. Sorgono formazioni stradali complesse, situate tra il Sahara e la foresta equatoriale, regni in grado di riscuotere tributi e mobilitare grandi eserciti. LE CIVILTÀ PRECOLOMBIANE IN AMERICA Nel continente americano le civiltà piu evolute si svilupparono, nel millennio precedente all’arrivo degli spagnoli, negli altopiani dell’America centrale e lungo la catena delle Ande nell’america meridionale. Quando gli spagnoli giunsero in America era ormai da tempo in declino l’antica civiltà Maya. Il primo paese a intraprendere, nel XV secolo, l’esplorazione di nuovi mondi fu il Portogallo - caravella di origine portoghese deve la sua notorietà ai viaggi di colombo e Vasco da gama - il re di Portogallo Giovanni II si pone l’obiettivo di circumnavigare l’africa in direzione d’oriente- Bartolomeo Diaz nel 1487 doppiò l’estremità meridionale del continente nero, da lui battezzata capo di buona speranza. A Giovanni II si rivolge un navigatore genovese, Colombo - 12 ottobre 1492 arriva all’attuale isola di Watling, nelle Bahamas, battezzata San Salvador - l’eco delle scoperte di colombo stimolano nuove iniziative . I NUOVI ORIZZONTI SPIRITUALI: RINASCIMENTO E RIFORMA Cultura rinascimentale fortemente improntata a valori laici e indifferente alle dispute dottrinali e teologiche. Lattesa di una riforma della Chiesa, che la riportasse alla purezza e alla povertà delle origini, da tempo presente alla coscienza dci fedeli, si era acuita davanti al gran de scisma d'Occidente, alle contese per il primato tra il papato e i concili di Costanza e di Basilea, al prevalere sempre più netto degli interessi politici e mondani della curia di Roma rispetto a quelli pastorali. Rappresentante piu autorevole dell’umanesimo cristiano è Erasmo da Rotterdam. LA RIFORMA LUTERANA Lutero si fa manco nel 1505 - dal 1513 insegnamento teologico a wittemberg, in Sassonia. Teologia luterana - sola scrpitura e sola fide - l’autorità esclusiva attribuita alla rivelazione contenuta nei testi sacri cancellava di colpo il magistero della chiesa in materia teologica, cosi come la dottrina della giustificazione per fede ne annullava la funzione di intermediario tra uomo e Dio. LA ROTTURA CON ROMA E LE RIPERCUSSIONI IN GERMANIA: Teoria e pratica delle indulgenze - 31 Ottobre 1517 Lutero invia a Alberto di Hohenzollern le 95 tesi, secondo la tradizione affisse al portone della chiesa del castello di Wittemberg. Leone X emana la bolla Exsurge Domine, che lasciava a Lutero 60 giorni per ritrattare prima che gli fosse scagliata la scomunica - Lutero brucia la bolla insieme ai libri di diritto canonico. La scomunica giunse nei primi giorni del 1521, ma il nuovo imperatore Carlo V (imperatore del sacro romano impero) concede a Lutero di giustificarsi in sua presenza. Il memoriale incontro avviene alla dieta du Worms - Lutero dichiarato al bando dell’impero, chiunque avrebbe potuto ucciderlo impunemente. Nelle campagne, fin dal 1520 alcuni seguaci di Lutero iniziarono ad aizzare le folle non solo contro il clero e le istituzioni romane, ma anche contro tutte le forme di ingiustizia e di oppressione; riforma religiosa e riforma sociale erano qui strettamente congiunte. Gia da parecchi mesi, ormai, infuriava in Germania la guerra dei contadini. Gli insorti non erano spinti tanto dalla miseria, quanto dalla volontà di ristabilire gli <antichi diritti> contro le recenti usurpazioni dei signori, in molti casi ecclesiastici, che tendevano ad accrescere i privilegi feudali - la repressione fu durissima, almeno 100000 furono i contadini e i popolani massacrati durante e dopo gli scontri - Lutero esorta i contadini a cessare le rivolte. Carlo V riprende riprende gli sforzi per arginare la questione luterana, convoca nel 1530nuna dieta ad augusta - Pace di Augusta 1555: con essa viene riconosciuta in Germania l’esistenza di due diverse fedi religiose, quella cattolica e quella luterana - scissione religiosa della Germania e grave indebolimento dell’autorità imperiale - Carlo V spartisce il suo impero tra il fratello Ferdinando e il figlio Filippo II DA ZWINGLI A CALVINO: wangle tra il 1523 e il 1525 riuscì a convincere il consiglio cittadino ad abolire le messa, a riformare la liturgia e a imporre la bibbia come unica fonte di autorità in campo religioso i immagine sacre distrutte (veicoli di idolatria) Dal pdv religioso la vera riforma si ebbe durante il breve regno di Edoardo VI (re d’Inghilterra), a cui successe Maria Tudor, che si impegnò a riportare l’Inghilterra alla fede cattolica con numerose condanne a morte inflitte ai protestanti, che le meritarono il nome di Maria la sanguinaria. Dopo la sua morte assumerà una forma definitiva la chiesa anglicana, separata da Roma e soggetta all’autorità del sovrano Anche in scozia alla fine degli anni 50 il calvinismo divenne la religione dominante grazie alle infiammate predicazioni di John Knox, un pastore educato a Ginevra. Nei paesi scandinavi fu invece il luteranesimo a diventare religione di stato, grazie agli intensi contatti culturali con il mondo tedesco. In Danimarca, Norvegia e Islanda il Luteranesimo è dichiarato religione di stato. CONTRORIFORMA E ITALIA DEL TARDO 500 Il termine Controriforma è coniato in Germania verso la fine del XVIII secolo. Le istanze di rinnovamento religioso diffuse in Europa gia dalla riforma luterana furono avvertite anche in Italia, dove circolano ampiamente le idee di Erasmo, spesso lette in chiave “luterana” - intanto arrivano altri stimoli: ondata di predicazioni di spirito infervorati (es Savonarola), le rovine portate dalle guerre d’Italia, la suggestione esercitata da alcune figure di ecclesiastici e di laici. Questo clima portò alla fondazione di nuovi ordini regolari o nella riforma dei vecchi. 1528: nasce l’ordine dei cappuccini, nuovo ramo della grande famiglia francescana - poi nasce la Compagnia di Gesù, fondata da Ignazio di Loyola - gli ordini costituirono uno degli aspetti piu significativi della controriforma: le attività missionarie e le opere di evangelizzazione e protezione degli indigeni furono memorabili. IL CONCILIO DI TRENTO una forte autorità statale - presenza di una nobiltà eccezionalmente numerosa - ceto protagonista della fioritura in età rinascimentale. Nella Russia moscovita le condizioni economico - sociali erano per molti versi simili a quelle del regno polacco-lituano: territorio sconfinato e poco popolato, scarsissimo sviluppo della vita cittadina e dei traffici, quasi tutti in mano a stranieri, un’economia agricola imperniata sulle grandi aziende signorili - a differenza della Polonia però tutti i poteri erano delle mani del monarca, nei cui confronti la nobiltà era in uno stato di soggezione servile inconcepibile nel resto d’Europa - la chiesa ortodossa, legata alla tradizione bizantina, rendeva sacra la figura dello zar. La Moscovita si espande con Ivan III il Grande e Basilio III, questi sovrani realizzano la la creazione di una nuova nobiltà - Ivan IV Il Terribile si fa incoronare Zar - alleanza con i ceti inferiori in funzione antinobiliare - intreccia rapporti commerciali con l’estero, conduce vittoriose campagne militari contro i tartari - poi inizia a dare segni di squilibrio mentale e si abbandona ad atti di ferocia gratuita - 1560 massacro della popolazione dei Norgovod, città al tempo assai fiorente per i traffici - a Ivan IV succedette il figlio Fedor, debole e infermo di mente 11 - L’EUROPA NELLA GUERRA DEI 30 ANNI Tesi storiografiche: collocano il 600 europeo sotto il segno della stagnazione e della crisi - si inverte la tendenza dell’aumento dei prezzi, fenomeno in rapporto con l’attenuarsi della pressione della domanda - area mediterranea e centroeuropea pesantemente colpita da guerre, carestie e pestilenze. LA PROSPERITÀ DELL’OLANDA Ruolo di primo piano degli olandesi nella rivoluzione scientifica e filosofica - gia da decenni le province unite erano protagoniste di uno spettacolare sviluppo economico - i Paesi Bassi sono sempre stati una delle aree nevralgiche per gli scambi europei - il ruolo di grande centro finanziario esercitato nei 500 da Anversa (Belgio) passò ad Amsterdam, la cui popolazione crebbe dai 30000 ai 10000, fino a quasi 200000 a fine 600 - trasmigrarono i capitali, le energie imprenditoriali e le maestranze - gli olandesi diventano <i carrettieri del mare>, i padroni dei trasporti per via d’acqua - approfittando dello stato di guerra con la monarchia spagnola si impadroniscono di Celyon (attuale Sri Lanka), dell’isola di Giava e delle Molucche in Asia, del territorio all’estremo sud del continente africano, e per quasi 30 anni delle coste del Brasile - un altro insediamento olandese oltre l’atlantico fu Nuova Amsterdam, che gli inglesi ribattezzarono New York quando riuscirono a impossessarsene nel 1664 - protagoniste la compagnia delle indie orientali e la compagnia delle indie occidentali, che avevano la forma di società per azioni - i navigatori olandesi scoprono l’australiana e la Nuova Zelanda. Regime di relativa libertà religiosa che si godeva nelle province unite - sebbene ufficialmente calviniste contenevano forti minoranze di cattolici, anabattisti ed ebrei - eccezione alle monarchie assolute/aristocrazie europee. LA MONARCHIA FRANCESE DA ENRICO IV A RICHELIEU Dopo il travagliato periodo delle guerre di religione, la Francia sotto Enrico IV di Borbone riguadagnò rapidamente la scena europea. I detentori di uffici venali, ceto particolarmente numeroso in Francia, si videro riconoscere dietro il pagamento di una moderata tassa annua il diritto di trasmettere ereditariamente la loro carica - nuova nobiltà di toga contro la nobiltà di spada. Luigi XIII ereditò il trono a nove anni, la cui reggenza fu affidata da Maria de Medici, che inaugurò una politica filospagnola, che suscitò il malcontento dei principi di sangue reale e delle grandi casate aristocratiche. Ritorno della Francia a una politica estera aggressiva - rafforzamento dell’autorità monarchica all’interno del paese e eliminazione di ogni potenziale focolaio di opposizione - estensione nel paese dei <commissari> istituiti da Luigi XIV. LA SPAGNA DA FILIPPO III AL DUCA DI OLIVARES Con l’inetto Filippo III, successore di Filippo II, si inaugura in Spagna l’era dei Privados o Validos, cioè dei favoriti onnipotenti, a cui i sovrani incapaci di governare delegano tutto. Il favorito di Filippo III fu Francisco Gomez de Sandoval duca di Lerma - pone fine alle guerre in corso stipulando la pace con l’Inghilterra e la tregua di 12 anni con le province unite - poi nuovo sovrano Filippo IV e si afferma l’onnipotenza di Gaspar de Guzman, conte di Olivares, uomo energico, pieno di zelo per il bene pubblico - cambiamenti delle strutture economiche e politiche della monarchia IMPERO GERMANICO E ASCESA DELLA SVEZIA Rodolfo II (imperatore sacro romano impero) - rigido assertore del cattolicesimo, dovette far fronte a una larghissima diffusione del luteranesimo e del calvinismo - poi la corona va al fratello Mattia - la debole autorità politica acuisce in Germania l’opposizione tra cattolici e protestanti, accanto al luteranesimo era ora presente il calvinismo. Tra i paesi affacciati sul Baltico, nessuno superava per popolazione ed estensione co la Poloia-Lituania. LE PRIME FASI DELLA GUERRA DEI 30 ANNI A Mattia succede Ferdinando, educato dai gesuiti e intransigente campione della controriforma cattolica. Quando ottiene la designazione a re di Boemia e di Ungheria, paesi a maggioranza protestante - il 23 Maggio una folla di delegati invase il palazzo reale, gettando dalla finestra reggenti e segretario. Fu formato un governo provvisorio che si diede a reclutare un esercito - i ceti boemi avevano offerto la corona al calvinista Federico V, con la speranza di costruire un ampio fronte protestante - l’imperatore chiede l’aiuto alla spagna e alla lega cattolica tedesca - nel 1620 gli eserciti bavarese e imperiale sottomisero l’alta e la bassa Austria e penetrarono in Boemia. Nel 1621 si riaprono le dispute tra la Francia e le province unite, ma per alcuni anni le operazioni si ristagnarono. DALLA GUERRA DI MANTOVA ALLA PACE DI VESTFALIA Per alcuni anni il centro della politica europea si spostò dalla Germania all’Italia settentrionale - alla fine del 1627 era morto senza lasciare eredi il duca di Mantova Vincenzo II Gonzaga. Gli Asburgo rivendicarono il dominio sul ducato di Mantova e sul marchesato del Monferrato, che era ad esso unito - entra in guerra il re di Svezia Gustavo Adolfo, appoggiato finanziariemente dalla Francia - una schiacciante vittoria apre a Gustavo Adolfo la via verso la Germania meridionale - il re di Svezia si diresse a sud-ovest, verso Magonza (Mainz) dove passò l’inverno - per scacciare gli svedesi l’imperatore contava su un esercito inviato dalla Spagna - imperiali e spagnoli inflissero agli svedesi una grave sconfitta a Nordilgen (1634) Il cardinale Richelieu, nel muovere guerra alla Spagna e all’impero a fianco dei protestanti di Germania, voleva impedire il consolidamento della potenza imperiale in Germania - intanto gli svedesi continuavano con le loro devastazioni in Germania, mentre l’esercito francese ottenne una grande vittoria su quello spagnolo - i negoziati di pace sfociarono nel 1648 in una serie di trattati noti come Pace di Vestfalia. Riconoscimento spagnolo dell’indipendenza delle province unite, la Francia otteneva il possesso di alcuni vescovati, la Svezia (che aveva sconfitto la Danimarca) rimaneva a capo della Pomerania occidentale (regione storica dell’Europa centrale che si affaccia sul Baltico meridionale) e perfezionava il proprio dominio sul Baltico - la situazione religiosa dell’impero fu modificata - ammissione del calvinismo accanto al luteranesimo e al cattolicesimo Restava accesso la guerra tra Francia e Spagna, conclusa qualche anno dopo con la Pace dei Pirenei - la Germania perse in 30 anni il 30% della popolazione - villaggi disabitati, terre incolte, inenarrabili furono le miserie e le feroci provocate dalla ferocia e avidità delle soldatesche, epidemie, requisizioni e tasse, che si diffusero anche alla Boemia (regione storica dell’Europa centrale), Danimarca, Borgogna, Italia nord-occidentale - la guerra dei 30 anni rimase nella memoria europea come un’epoca di violenza e orrore che solo le tragedie del XX secolo riusciranno a superare. 12 - RIVOLUZIONI E RIVOLTE Più in generale, la valutazione globalmente negativa dei Seicento nell'evoluzio- ne intellettuale del nostro Paese, quale possiamo trovare nelle pagine della Storia del fa letteratura italiana di Francesco De Sanctis o in quelle della Storia dell'età barocca in Italia dì Benedetto Croce, ha spesso risentito dell'importanza centrale attribuita alla filosofia, che non registra nessun grande nome tra Galileo e Vico, e alla letteratura, dominata dalla ricerca di effetti sorprendenti e dallo sfoggio della «acutezza»: <<E del poeta il fin la meraviglia [ . . . ] . Chi non sa far stupir vada alla striglia>>, proclama va Giambattista Marino, autore del celebre poema Adone (1623). Ma se si guarda alle scienze fisico- matematiche c naturali, si può osservare che Galileo ebbe discepoli c continuatori del calibro di Francesco Bonaventura Cavalieri (1 598-1 647), pre cursore del calcolo infinitcsimale, di Evangelista torriccelli (1608-1647), inventore del barometro, di Giovanni Alfonso Barelli (1608-1679), attivo in molti campi del sapere dall'astronomia alla zoologia, del grande medico c naturalista Marcello Malpighi (1627 ca-1694). Il pensiero politico-sociale registrò pure contributi note voli da parte dei teorici della ragion distato, quali Giovanni Botero (1544-1617), o di moralisti comeTorquatoAccetto (Della dissimulazione honesta, 1641). Nelle arti figurative e nell'architettura, d'altra parte, l'Italia mantenne a lungo il primato raggiunto nell'età rinascimentale: non si può considerare decadente un secolo che si apre con i capolavori di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, e continuò con i Carracci a Bologna e Salvator Rosa a Napoli; o che vide sorgere a Roma le chiese e i palazzi progettati da Gian Lorenzo Bernini (1 598- 1 680) e da Francesco Borromini ( 1 599- 1 667), e fiorire il barocco siciliano c leccese + Claudio Monteverdi in musica. I DOMINI SPAGNOLI: NAPOLI, MILANO E LE ISOLE Il governo spagnolo a Napoli e Milano non era privo di aspetti positivi, ma a partire dal 1620 l’impegno spagnolo nella guerra dei 30 anni portò a un forte aggravamento della pressione tributaria - le classi dominanti (patriziato nel milanese e Baronaggio nel regno di Napoli) ne approfittarono per riaffermare il proprio controllo sulle istituzioni locali. Tra il 1628 e il 1658 lo stato di Milano fu piu volte trasformato in un campo di battaglia dalle soldatesche spagnole, imperiali, francesi e piemontesi - poi ripresa demografica ed economica dopo la stipulazione della pace dei pienerei tra Spagna e Francia - le conseguenze economiche che subì la monarchia spagnola furono piu evidenti nel mezzogiorno e nelle isole - con 30000 abitanti Napoli nel 600 era la terza metropoli piu grande d’Europa dopo Londra e Parigi. Napoli insorge, proclama la repubblica e invoca la protezione del re di Francia - fallimento della rivolta antispagnola - aggravamento della crisi economica e sociale del mezzogiorno d’Italia 14 - IMPERI E CIVILTÀ DELL’ASIA TRA VI E VIII SEC LA CINA SOTTO LE DINASTIE MING E MANCIÙ Tra il 1400 e il 1600 la popolazione cinese si era raddoppiata, da 80 a 160 milioni di abitanti - le condizioni di pace e stabilità furono a lungo assicurate dalla dinastia Ming (1368 - 1644) , che trasferì la capitale da Nanchino a Pechino - crescente prelievo fiscale e incremento demografico portarono a un peggioramento delle condizioni di vita dei contadini, aggravate da una serie di terribili carestie - estese rivolte di contadini scoppiarono e si diffuse l’anarchia nelle campagne, della quale approfittarono i manciù (abitanti della Manciuria) per invadere la Cina e occupare Pechino - ha così inizio la dinastia Q’ing, destinata a regnare fino al crollo del <celeste impero> nel 1911. L’impero raggiunse la sua massima espansione con la sottomissione dei Sinkiang, del Turkestan e e del Tibet nell’Asia centrale. IL GIAPPONE NELL’ERA TOKUAGWA Lo stato giapponese si era costituito nel VII sec. Sul modello di quello cinese - dalla Cina era arrivato anche il buddismo, che si fuse con una religione indigena di tipo politeistico, lo Shintoismo - in Giappone però a differenza che in Cina l’autorità dei funzionari regi era stata mammano sostituita da quella dei grandi signori fondiari, che potevano contare sui servizi di una classe di guerrieri di professione, i Samurai. A partire dal XII secolo accanto all’imperatore troviamo la figura del <generalissimo>, esponente di una delle maggiori casate feudali - ciò portò a guerre intestine - questo periodo è noto come <era Tokugawa> dal nome della nuova capitale (l’odierna Tokyo), caratterizzata al tempo stesso da dalla persistenza delle strutture feudali e da un forte accentramenti statale - chiusura delle frontiere verso l’esterno e rapporti commerciali ridotti al minimo L’IMPERO MOGHUL IN INDIA Crogiolo di razze, lingue e religioni diverse - a partire dall’VIII/IX secolo si diffuse da nord ovest con le conquiste turche l’islamismo, all’inizio dell’era moderna ormai praticato da circa 1/4 degli indiani Al pluralismo religioso faceva riscontro la frammentazione politica - il precario equilibrio tra diverse forze fu rotto dall’irruzione di un capo militare afghano, Babur, che gettò le fondamenta dell’impero Moghul destinato a durare fino al XVIII secolo - il suo maggior artefice fu però Akbar il grande, che riuscì a dare un inquadramento statale relativamente stabile, le masse contadine però rimanevano in estrema miseria. Notevole fu però lo sviluppo manifatturiero, stimolato anche dalla domanda europea - insieme con gli scambi crebbe una classe media di mercanti, usurai e armatori di navi paragonabili alla nascente borghesia europea. L’impero Moghul si sfasciò nel 1712 con la morte di Bahadur Shah, Dheli fu occupata e saccheggiata da un monarca persiano, nuove invasioni sopraggiunsero dall’Afghanistan; intanto era iniziata la penetrazione francese e inglese. LA PERSIA E L’IMPERO OTTOMANO A dividere la Persia vi era la contrapposizione tra islamismo sunnita e sciita - nel 1722 la dinastia Safawide venne rovesciata ad opera di un invasore afghano, e ne seguì un confuso periodo di lotte intestine. La preoccupazione per il fronte orientale a chiudere nel 1606, senza alcun vantaggio territoriale, la guerra contro gli Asburgo in Ungheria - la fine dell’espansione territoriale conseguì gravi conseguenze ad una formazione politica fondata sulla guerra santa e sulla conquista - negli uffici notabili si diffusero venalità e corruzione - di fronte alla corruzione di palazzo si erse l’autorità morale degli Ulema, giuristi-teologi che amministravano la Shar’ia, la legge sacra islamica. fedeltà alla tradizione e ostilità verso l’innovazione erano i principi cardine. ASIA ED EUROPA Per tutta l’età moderna l’Asia diete all’Europa molto piu di quanto ne ricevette. Il protagonista della penetrazione economica europea fu nel XVI secolo il Portogallo - l’unica vera colonia europea in Asia fu, e rimase per molto tempo, l’arcipelago delle filippine, rivendicato per il re di Spagna da Magellano, meta di regolari spedizioni navali - al predominio portoghese in Indonesia subentrò progressivamente quello olandese, e lungo le coste dell’India cominciò a farsi sentire la presenza inglese e francese. Compagnie delle indie olandese e inglese, ottengono concessioni territoriali dai vari governi asiatici, organizzazione dei traffici e distribuzione dei guadagni tra gli azionisti. La compagnia inglese delle indie orientali si era insediata, con il consenso dei sovrani locali, a Bombay, Madras e Calcutta. APOGEO DELL’ASSOLUTISMO: LA FRANCIA DI LUIGI XIV ereditò la corona a 5 Annie 23 quando assunse personalmente il potere, alla morte di Mozzarino nel 1661. Il suo regno durò 72 anni - affida la direzione delle finanza a J.B. Colbert, che diventerà un superminiostro dell’economia e degli affari interni. Nei primi anni Luigi trascorse una vita itinerante, tra Parigi e le varie residenze reali nei dintorni, ma dagli anni 80 la corte si trasferì a Versailles, che ospitava quasi 10mila persone - durante il suo regno non si avranno episodi di anarchia nobiliare come la Fronda - fuori da Versailles si estendeva il paese, quasi 20 milioni di abitanti - oltre l’80% delle persone viveva delle terra - i feudatari prelevavano tra il 20 e il 60% del lavoro del contadino, che non poteva vivere solo del suo fazzoletto di terra - egli inoltre pretendeva una parte del raccolto, prestazioni di lavoro gratuite, tasse di nobiltà russa subirono una profonda mutazione, che aprirà un solco incolmabile tra la minoranza colta e le masse contadine. Pietro il grande decide di entrare in guerra nel 1700 a fianco della Danimarca e della Polonia contro il nuovo re di Svezia Carlo X (<grande guerra del nord>) - Pietro, impadronitosi di una striscia di territorio, diede inizio alla costruzione della nuova capitale, che prenderà il nome di Pietroburgo - poi conquista tutte e coste orientali del Baltico - il predominio della Svezia nel Baltico era finito, la sconfitta esterna determinò la caduta dell’assolutismo anche all’interno del paese Il grosso degli introiti per rafforzare l’esercito russo vennero da un aggravamento sull’onere dei contadini - le maggiori innovazioni furono introdotte tra gli organi di governo centrali LA NASCITA DELLO STATO PRUSSIANO Il Brandeburgo era costituito da territori discontinui ed eterogenei, ciascuno dei quali aveva i propri ceti che votavano le imposte e provvedevano all’amministrazione del territorio - nelle campagne brandeburghesi e prussiane i grandi proprietari fondiari, esercitavano un dominio pressoché assoluto sui contadini, che lavoravano gratuitamente le loro terre oltre ai proprio poderi - le premesse per la grande ascesa della potenza prussiana furono poste da Guglielmo I, “il re reggente”, che ridusse al minimo le spese per la corte e si dedicò alla formazione di un forte esercito - nel 1723 viene istituito un direttorio generale della guerra, delle finanza e del demanio (insieme dei beni inalienabili che appartengono a uno stato) - al fine supremo della potenza dello stato fu subordinata anche l’azione del governo, 17 - UNA NUOVA EPOCA DI ESPANSIONE 1 - L’AUMENTO DELLA POPOLAZIONE EUROPEA I fenomeni di ristagno e di regresso della popolazione e dell’economia europea ebbero termine tra fine XVII e inizio XVIII secolo. A metà 700 tutto il vecchio continente è trascinato in un moto espansivo che si manifesta in ogni settore - compresa la Russia fino agli Urali - la peste fece le sue ultime apparizioni tra il 1708 e il 1710, rimanevano però altre malattie di carattere epidemico - vari fattori aumento demografico: fenomeno globale, minori guerre, aumento della natalità. Il caso dell’Irlanda rappresenta uno dei modi in cui l’agricoltura contribuì nel XVIII secolo all’aumento della popolazione - agricoltura piu intensiva e piu produttiva - fenomeno che si diffonde tra Spagna, Francia, Paesi Bassi, Danimarca, Germania…eliminazione del maggese (periodo di riposo della terra) e stretta associazione tra agricoltura e allevamento. L’universale interesse per l’agricoltura nel 700 si spiega in parte con la tendenza all’ascesa dei prezzi e quindi con l’aumento dei profitti e dei redditi legati alla commercializzazione delle derrate (prodotti agricoli di largo consumo) e al possesso della terra - aumentò il costo della vita ma non quanto aumentarono i salari + miglioramento dei trasporti Il 1700 fu dunque un’età aurea per il commercio internazionale - cresce il volume di commercio con l’estero - la colonizzazione del continente americano conosce una grande accelerazione - la popolazione nel nuovo mondo raddoppia, immigrazione di europei e neri africani - la parte centro-meridionale del continente rimase divisa tra Spagna e Portogallo. Formazione di enormi latifondi dove si praticavano un’agricoltura estensiva e un allevamento brado - i coloni organizzavano spedizioni verso l’interno (“bandieras”) per catturare Indios da vendere come schiavi - scoprirono grandi quantità di oro e poi di diamanti ORIGINI DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Si da il nome di rivoluzione industriale a un complesso di trasformazioni nel modo di produrre i manufatti che determinò a sua volta un complesso e irreversibile mutamento dei consumi - macchine azionate da energia inanimata (forza idraulica, vapore) concentrazione del lavoro nelle fabbriche, rapido incremento della produttività - il primo decollo dell’industria moderna si deve all’Inghilterra del primo 700. Nel XVIII secolo il termine “industria” era per lo piu ancora impegnato nel senso di “operosità” o “ingenuo pratico” - Inghilterra: sviluppo produzione e commercio, diminuzione dell’autoconsumo, unificazione del mercato interno, aumento delle esportazioni DALL’ETÀ DEL COTONE ALL’ETÀ DEL FERRO Fino ai primi del 700 la manifattura piu importante era quella della lana -a metà del secolo rappresentava già la metà del valore totale delle esportazioni - il cotone diventa il settore di punta della prima fase della riv industriale - nella sua seconda fase, quella ottocentesca, il protagonista sarà il carbon fossile, di cui il sottosuolo inglese era ricchissimo. RIPERCUSSIONI SOCIALI DELL’INDUSTRIALIZZAZIONE Fine società tipica dei romanzi di Jane Austen ancora rurale, fatta di gentiluomini, di ecclesiastici, di militari, di agricoltori, dominata dalle antiche gerarchie dei valori religiosi e morali. Grande impulso dell’urbanesimo - al lavoratore non era piu richiesta abilità artigianale ma lavorazione con la macchina + mega sfruttamento minorile - nasce il proletariato inglese, che si organizza nei sindacati (trade unions) - poi forme di agitazione spontanee come lo sciopero, il boicottaggio, - forma estrema di protesta tra il 1810 e il 1820 fu il luddismo, da Ned Ludd, personaggio forse immaginario a cui era attribuita la distruzione di un telaio nel 1779 Intorno al 1800 gli imprenditori non si contrapponevano ancora come classe all'aristocrazia fondiaria ed erano guardati con una certa sufficienza non solo da quest'ultima, ma anche dai grandi mercanti e finanzieri. non era lontano tuttavia il giorno in cui avrebbero potuto aspirare a integrarsi nella classe dirigente e a orientare a proprio favore le scelte politiche del governo. 18 - LA CIVILTÀ DEI LUMI FEDE E RAGIONE Chi piu autorevolmente seppe guidare la campagna contro <l’infame> (lo spirito di intolleranza della chiesa di Roma) fu Voltaire, polemista fecondissimo. Nel <discorso preliminare alla enciclopedia> D’Alambert afferma che tutte le nostre idee provengono dalle sensazioni, rifacendosi alla teoria della conoscenza di Locke - rifiuto di ogni metafisica o posizione non suffragata dall’osservazione dei dati empirici. Chi piu compiutamente elaborò l’empirismo di Locke fu Etienne Bonnot, nel <saggio sull’origine delle conoscenza umane> - materialismo integrale, riduzione dell’esistente a pura materia - poi altre versioni, come quella di Hume, negano il concetto di sostanza (nulla fuori dalle nostre percezioni) - emerge poi l’utilitarismo; bene non come qualcosa di oggettivo e astratto ma come una sostanza che colpisce i sensi e provoca piacere - entra in scena Newton, la cui attività rimase indiscussa per tutto il XVIII bsec LA PUBBLICA FELICITÀ Tramonto della ragion di stato e del diritto divino del re, l’idea che il potere debba essere utilizzato per il bene pubblico dei cittadini al fine di realizzare la pubblica felicità, delimitazione di una sfera piu o meno ampia di libertà privata/individuale - il concetto di legge stabiliva tradizionalmente le norma stabilite dai pubblici poteri pure un astratto diritto naturale - a Montesquieu non interessava stabilire norme valide per il governo dei popoli ma stabilire principi e meccanismi che regolavano i vari ordinamenti politici - 3 tipi fondamentali: dispotismo, la monarchia, la democrazia. Ciascuna forma di potere si adatta meglio a un clima o estensione territoriale - M. Preferiva le monarchie temperate, cui maggior esempio è l’Inghilterra - poi rousseau pubblica il discorso sull’origine della disuguaglianza - fu però l’<Emilio> a fare piu successo- forza del sentimento contrapposta all’arida ragione - il pensiero di Rousseau conobbe ampia diffusione con la riv francese, il Rousseau pedagogista e scrittore anticipa il clima del romanticismo SORGERE DELL’ECONOMIA - fino alla metà del 700 le idee politiche fondamentali si possono ricondurre al mercantilismo, spetta cioè ai governi operare per lo sviluppo della popolazione e dell’economia nazionale al fine di trarne le risorse necessarie a una politica di potenza. Nella seconda metà del secolo prende invece forma una nuova concezione della vita economica come un sistema di rapporti tra gli uomini e le classi sociali regolato da “leggi naturali”, che i governi non possono impunemente violare - sorgere della Primogenito di Teresa: Giuseppe II, che emette la <patente di tolleranza> che rendeva legittimo il culto di religioni protestanti, e greco ortodossa, e furono eliminate quasi tutte le discriminazioni di cui soffrivano gli ebrei 1774: obbligo scolastico, come in Prussia, e prescriveva l’istituzione di una scuola elementare per ogni parrocchia Unificazione del mercato interno 1787: promulgazione del codice penale giuseppino, che accoglieva i principi della legalità della pena, non piu soggetta a decisioni arbitrarie dei giudici 1787: Giuseppe II intraprende una guerra a fianco della Russia contro la Turchia - i Paesi Bassi belgi insorsero nel 1787 e cacciarono i rappresentanti austriaci, proclamando l’indipendenza - Giuseppe II muore pochi anni dopo. Si chiude per sempre l’Austria dell’assolutismo illuminato, lasciando un clima di immobilismo e sorveglianza poliziesca che ne farà nella prima metà dell’800 la <prigione dei popoli> LA RUSSIA DI CATERINA II L’eredità di Pietro il Grande era stata raccolta dalla figlia Elisabetta, che ne proseguì gli indirizzi di modernizzazione culturale e di rafforzamento militare. Il successore Pietro III viene deposto nel 1762 in seguito a un colpo di stato organizzato dalla giovane moglie Caterina, colta e brillante principessa tedesca, che subito si fece proclamare <autocrate di tutte le Russie> - la zarina era amica e corrispondente dei Philosophes, e fece il pssibile per aprire la Russia all’influenza europea e in particolare francese. I nobili erano ora liberi di viaggiare e recarsi all’estero, venne inoltre ampliata la libertà di espressione e di critica, che raramente il paese conoscerà in seguito. Caterina voleva riformare la chiesa ortodossa, bastione del tradizionalismo e proprietaria di immensi terreni - nel 1764 venne dichiarata la confisca di tutte le proprietà ecclesiastiche - circa un milione Diu contadini passarono nel demanio regio e beneficiarono di migliori condizioni di vita
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