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Riassunto "Storia oxford. L'arte classica" di J. Boardman, Appunti di Storia dell'arte antica

riassunto delle singole opere presenti nel libro ed è sufficiente per sostenere l'esame e superare tranquillamente l'interrogazione con l'assistente.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 06/09/2023

Roberta.bellot
Roberta.bellot 🇮🇹

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Scarica Riassunto "Storia oxford. L'arte classica" di J. Boardman e più Appunti in PDF di Storia dell'arte antica solo su Docsity! LA GRECIA PRECLASSICA 1050-750 a.C. IL LENTO SVILUPPO DELLE SCUOLE ARTISTICHE 1. La ceramica è l'unica realtà materiale conservata in questo periodo • le forme non seguono l'origine micenea • decorazione: cerchi, triangoli, rettangoli, line a zig-zag e line ondulate • Forme più comuni: anfora e Skyphos —> produzione attica • Uso del compasso sulla tecnica a mano libera • La vernice consiste in una soluzione di granelli della stessa argilla del corpo del vaso e attraverso reazioni chimiche il ferro si ossida e assume il colore nero —> stessa tecnica usa nei secoli seguenti 2. centauro da Lefkandi (Eubea) • La terracotta utilizzata anche per alcuni oggetti dalla forma particolare, questo è il più insolito • la testa e torso sono stati trovati in due tombe differenti. • L’opera è priva di fonte scritta 3. Edificio di culto a Lefkandi • nucleo centrale di una ricca necropoli • materiali utilizzati: fondazioni in pietra muri mattoni pali in legno. • Ci sono due ricche tombe con cavalli (Elite locale) • dimensioni: 10 × 45m • pianta rettangolare absidata • copertura in paglia —> tegole non ancora usate. 4. Urna cineraria cretese da Cnosso. • forma di origine cretese • Uso: contenere cenere umane • rito funerario: inumazione • Periodo: 850 a.c. • Decorazione: motivi floreali o animali + motivi umani • Tecnica delle silhouette: impiegata per rendere le figure nella loro interezza utilizzando per brevi tratti la linea di contorno. • Scena: uomo in extremis tra due proto-leoni • scene figurative si ispirano agli oggetti micenei e anche a quelli del vicino oriente 5. Cratere ateniese, scene funerarie • stile geometrico, 750 a.C., alto 123 cm. • Caratteristica: varietà di meandro • L’opera è di un pittore detto del Dypylon • Ruolo rilevante: ad alcune parti del corpo e il desiderio di mettere in evidenza le proprie conoscenze e acquisizioni + ottenere una terza dimensione sulla superficie 6. Statuetta in bronzo, forgiatori di elmi • Approccio figurativo • Bronzetti: fusione piena, 25 cm, in parte dedicati nei santuari e rappresentano una delle più importanti attestazioni dell’esistenza di culto (VIII secolo) —> soggetti: animali sacrificali o apprezzati / figure umane, di norma maschili. • 700 circa avanti Cristo • Ritrae un uomo seduto a forgiare un elmo con la testa relativamente piccola e rotonda (elemento caratteristico) • Se il modello per la colata fosse in cera spiegherebbe il notevole livello nel rendere la terza dimensione 7. Gamba di tripode bronzeo • Importante espressione della metallurgia • Tripode: noti come offerte nei santuari (es: Olimpia); utilizzo= come merce di scambio nelle transazioni commerciali o per ostentare le ricchezze accumulate) • Da piccoli e funzionali —> a dimensioni monumentali dal valore decorativo (no utilizzabili) 8a. Lebete in bronzo e supporto • Caldaia: onorata con busti femminili e maschili alati e protomi di aquile (grifoni) + motivi sconosciuti al repertorio geometrico • Lavorati separatamente • influenza del vicino oriente • Le teste: seguono la tradizione Sirio Felicia. Il leone con la testa di aquila era un motivo noto nell’arte micenea ma non documentato. 9. Spilla di di sicurezza in bronzo (fibula) • Presenti decorazioni elaborate su un oggetto quotidiano • Tipo di prodotto presente nell’VII e inizio VII secolo • Stile: simile a quello della ceramica • centro di produzione: Beozia • Due scene: 1. Vita quotidiana / 2. Soggetto mitologico 1 L’ETA ORINETALIZZANE • Decorazioni: - gambe manici= geometrico - Sulla sommità o a lato delle anse= figurine di bronzo (due scene metopali) Sopra leoni rampanti in posa araldica con elemento floreale Sotto Guerrieri con elmo (iconografia geometrica) 8b. Ornamento bronzo di Lebete, donna alata Abbandono delle piccole testa arrotondate di tradizione autoctona Adotta una versione più rigida e lineare delle teste orientali dal largo e carnoso modellato • Figure: rappresentati con gli arti inferiori flessi e portate in avanti rispetto il busto, i colpi vengono resi conficcando le armi nei corpi dei protagonisti (frecce) + presenza del mare (indicato con i pesci) • Difficoltà nel disegnare le spalle dei soggetti dinamici • Il duello tra uomo e due gemelli siamesi appare solo nell’arte di questo periodo 10. Aryballos corinzio • Lo stile geometrico non ho ulteriori sviluppi • La ceramica ateniese elaborò nuove espressioni artistiche • L a c e r a m i c a g e o m e t r i c a corinzio: pochi elementi figurati nella decorazione e pochi vasi di grande dimensione —> i più comuni sono piccole brocche (olpai) e Fiaschette globulari • Nuova tecnica: l’uso del graffito nel dettaglio l ineare sul la silhouette • Elemento proto corinzio • Raffigurazione: un guerriero è un cavaliere di tradizione greca associati a un cervo, a un leone e a un virgulto floreale • Rappresentazione priva di profondità 11. Olpe Chigi • VII secolo: maggiori progressi nella decorazione vascolare + maggior enfasi per le scene mitologiche e animali legati alle leggende popolari • 640 a.C. • Hai presente gamma di colori difficilmente riscontrabile • Iconografia: retaggio dell’arte assira • La scena è la più antica raffigurazione del giudizio di Paride 12. Anfora ateniese, Polifemo e Perseo • Vasi di grandi dimensioni usati come segnacoli di tombe • Ut i l i zzo : sepo l tu ra d i un bambino a Eleusi • Alta 1,42 m • Entrambe le scene raffigurano eroi in lotta con creature mostruose • La scena della corsa si traduce in gentili movimenti di danza (gorgoni) 13. Placca d’oro, Artemide • I gioielli in oro e in argento nel VII secolo quantità notevole • Tecnica: pressare una lamina d’oro sopra una matrice con i disegni • Iconografia: divinità alata che doma due leoni tenuti per la coda —> tema di origine vicino- orientale adattato ai culti greci (rappresentazione di Artemide) • Utilizzato stile didalico • La tecnica stampo metodo più largamente impiegato per la produzione di oggetti votivi 14. Rilievo legno, Zeus ed era da Samo • Nel periodo arcaico si utilizza il legno • Rilievo: dimensioni modiche (18 cm), alto livello di elaborazione • Oggetti figurati che provengono dall’ Heraion di Samo • 620 a.C. + rappresenta Zeus ed Era • Motivo centrale: mazzo floreale —> rappresenta il fulmine di Zeus o un uccello associato ad era. • L’abbigliamento di Zeus è inusuale • Il gesto indica l’intimità del loro rapporto • Le teste= modelli siriani 15. statuetta eburnea da una cornice di lira • Figura in avorio di un giovane inginocchiato • L’arte di intagliare l’avorio= VIII secolo, influenzata da tipi e stili del vicino oriente • 650-30 a.C. • incisione mediante la pietra • Evidenza la muscolatura ma conserva elementi tipici dello stile geometrico - Torso triangolare - Gambe cilindriche 2 29a. Capitello eolico • Le colonne sì differenziavano dal capitello • Quello eolico è formato da vo lu te che s i sv i luppano verticalmente dal fusto anziché dal pulvino orizzontale come nell’ordine ionico • Si trova sulla sommità dei pilastri quadrati • Tale stile può aver stimolato l ’ invenz ione de l capi te l lo corinzio nel V secolo 29b. Base a forma di zampa leonina • m o d a n a t u r e r i c c a m e n t e decorate compaiono a canto a zampe di leone utilizzate per rifiniture di stipiti di porta e di altri oggetti simili • Motivo costanza nelle opere minori 30. Rivestimento fitti le di grondaia da Morgantina • raro superstite di decorazione dipinta su strutture in pietra dei templi • Funz ione : p ro teggere g l i e lement i s t rut tura l i l igne i deperibili • Comparsa insieme alle tegole di argilla all’inizio del VII secolo • Tale rivestimento fu mantenuto nell’apparato decorativo anche dopo con le strutture in pietra. • L’ornamento figurato era usuale sulle tegole di copertura (alto valore ornamentale) • M o r g a n t i n a , l u o g o nell’entroterra siciliano • Stile greco • Iconografia: due test di gorgoni diverse + elaborato meandro dipinto su superficie piana + line dritte per evidenziare la piattezza della cornice —> tale adattamento ha ripercussioni nella scultura classica • Sezione inferiore: caratteristica dei rivestimenti della Grecia occidentale 31. Il teatro • E inizia a prestare attenzione ai luoghi pubblici di incontro • Il teatro non aveva subito grandi sviluppi • Bastava un semplice pendio una collina, se non c’era si trovava un’alternativa • Metaponto= - nel VII secolo costruisce una semplice tribuna lignea d i s t r u t t a p e r ò d a u n incendio. - viene sostituita da un i m p o n e n t e s t r u t t u r a circolare con aggere —> presente largo passaggio che si allargava al centro per formare l’orchestra di forma rettangolare + sedili in legno. - Sostituito poi nel IV secolo da un teatro greco di forma più regolare - Usato come luogo pubblico di incontro • Posidonia-Paestum= - struttura circolare del V secolo con corridoi di ingresso che non sono si dirigevano verso il centro d e l l ’ o r c h e s t r a m a i n direzione di una tributa situata allato - Edificio per assemblee politiche 32. Megara Iblea, Sicilia • Molte colonne greche di VII secolo hanno lasciato a testimonianza di piante • L’urbanistica delle colonie lasciava un’area libera che poteva servire come agorà • L’edificazione delle abitazioni per i coloni costituiva la necessità primaria - organizzate in strisce - divise in unità uguali • Maggiore testimonianza proviene dalle città della Sicilia —> singole unità variano intorno a una media di 50 × 50 • È la più antica pianta La configurazione del terreno non appare tuttavia come il fattore determinante di tali variazioni 5 SCULTURA ED EDIFICI DI CULTO NEL PERIODO ARCAICO 33. frontone del tempio di Artemide • Il tetto dei templi greci antichi e r a fi s s a t o a l l ’ e s t r e m i t à s u p e r i o r e d e l l ’ i n g r e s s o principale • E l e m e n t o c o s t a n t e nell’architettura successiva • Il campo triangolare era rivolto verso il visitatore + decorato • Fatti in terracotta o pietra dipinta • Tempio di Artemide + costruito nel 580 a.C. sotto l’acropoli di Corcira (Corfù) • Bassorilievo scolpito su blocchi singoli che sostengono la gronda e il tetto • Molti elementi ornamentali • Medusa= elemento frequente su i frontoni sici l iani —> interpretata come signora delle belle • È vicino ai figli Pegaso e Chrisaore • Racconta il mito della sua estensione completa • Gruppi minori degli altri lati presentano altre vicende tratte dal repertorio mitologico • Zeus= Unica figura identificabile + atto di attaccare 34. Metope del tesoro, foce del Sele • Tempio dedicato a era • Santuario a nord di posidonia- Paestum alla foce di Sel • decorato con 36 metope • Alcune figure sbozzate a. Clitennestra= più antica rappresentazione dove viene trattenuta mentre cerca di portare aiuto all’amante Egisto che sta per essere ucciso da suo figlio Oreste + Le figure hanno Lunghi arti a testa di g r a n d i p ro p o r z i o n i + particolare proporzione ad Aquila spiegata b. Sisifo= mito non comune, r affig u r a l o s c e n a r i o nell’oltretomba dove Sisifo è condannato a spingere un masso in salita per l ’ e te r n i tà + amb ien te naturale sintetizzato + interesse sulle figure, è evidente il tentativo di r e n d e r e u n a r o b u s t a muscolatura 35. Fregio del Tesoro dei Sifni • I fregi si sono conservati sono frammentati • Si trovano lastre fitti lì fatta stampo • Scene: spesso raffigurano cari che si ripetono lungo tutto il perimetro dell’edificio • Si sviluppa su tutti i lati con quattro miti differenti • Firma: si conserva parzialmente - A nord e a est= superfici sono pienamente trattata in modo plastico - A sud e a ovest= Le figure dai contorni meno ritagliati dal fondo tendono a essere isolate - sud: rappresenta il ratto di una donna nel mezzo di una caot ica cavalcata vicino a un altare - Nord: rappresentazione del giudizio di Paride a. Divinità ol impiche —> discutono animatamente (SX) + battaglia ambientata a Troia (dX) b. G i g a n t o m a c h i a — > tentativo di rendere la profondità attraverso figure sovrapposte dentro e fuori lo sfondo e tramite l’unione delle linee orizzontali delle lance e dei corpi morti • Il marmo è Cicladino 36. E figure frontonari del tempio di Atena • Proveniente dal l ’estremità orientale del tempio eretto sull’acropoli di Atene (520 a.C.) • Ruolo centrale + ispirazione delle scene sul peplo (ora perduto) • La ricostruzione fu intrapresa ai t e m p i d e l l a t i r a n n i d e d i Pisistrato • Trovate 4 figure su 11 • S t a t o : S i p re s e n t a n o i n m o v i m e n t o + v i s i b i l e a m a l a p e n a l e c o n t r a z i o n i muscolari necessarie • I giganti giovani sono nudi 37. Matope del tesoro degli ateniesi • È piccolo • Forse dedicato come ex voto per la vittoria di maratona nel 490 a.C. • Tempio dorico privo di colonne • Il fregio dorico avvolge tutto l’edificio • Metopa: sco lp i ta come i frontoni + sono piccole (67 × 63 cm) + danneggiate • Troviamo rappresentato il ciclo delle imprese compiute da Teseo al suo ritorno ad Atene • Illustrati due metodi diversi per riempire il campo 38. E figure frontonali del tempio di Afea • Tempio dorico • Costruito attorno al 500 a.C. Sull’isola di Egina • In origine era una divinità cretese • Tre o quattro gruppi di sculture frontonali erano stati scolpiti per il tempio —> due dei quali abbandonati • Evidente differenza stilistica • Marmo pario • Atena: figura che campeggia nei frontoni al centro di un combattimento tra Hope liti e arcieri (uno e Ercole) 6 LA SCULTURA NEL PERIODO ARCAICO • Atena porge nella mano sinistra una delle frange di serpenti dell’egida mentre attacca il suo avversario a. Teseo sta serenamente di fronte ad Atena b. Eracle balza sul dorso della cerva dalle corna d’oro • Maggiore abilità nella resa della muscolatura delle braccia e delle gambe • Frontone orientale= avanzato stilisticamente + composto da figure in numero minore e di proporzioni maggiori 39. Kouros da Sunio • Prime statue maschili ben conservate • Datate: 600 a.C. • Rinvenuto in una fossa vicino al tempio di Poseidone a Sunio in attica • Marmo cicladico • Parte del lavoro preliminare era stato eseguito in situ • Uso della superficie reticolata per smorzare i dettagli • Influenza delle figure egizie per uso della griglia e proporzioni monumentali • Statue nude e prive di pilastro • Iscrizione dedicatorie: incise sulla base o sulla statua stessa • Alcuni testi dipinti e andati perduti • l e s ta tue t te ne t raevano vantaggio la fama sia delle divinità sia dei dedicanti • Struttura rimane pressappoco identica • Le linee di contorno diventano meno golose (aspetto 3D meglio compreso) • Il modo di incidere i dettagli mu ta sos tanz i a lmen te i n differenti luoghi • N e i p r i m i m a n u f a t t i = l a muscolatura, i capelli, e le orecchie venivano disegnati idealmente • L’effigie attica ha una larghezza di spalle caratteristica delle opere più tarde proveniente dalla zona • Dimensioni monumentali (3 m) 40. Kouros di Ischies • Scultura monumentale • Dimensioni colossali (4,75 m) • Santuario di era a Samo • Rappresenta il suo adoratore idealizzato • Iscrizione dedicatoria: l’inciso sulla coscia • Non è il primo colosso essere offerto da Ischies —> segno di aristocratico rispetto • È caratteristico trattamento dei dettagli anatomici • Mancanza del nastro per capelli 41. Kouros di Kroisos • Segnacolo funerario di Creso • Forte contrasto stilistico con il Kouros di Ischies • Proven ien te da l l ’ a t t i ca + villaggio Anavyssos • Base a tre gradini • Uomo ucciso in prima linea in battaglia • Non differisce in alcun modo dagli altri • Proporzioni massicce nelle spalle e nelle cosce • Tratti distintivi comuni (capelli) • Rispetto al Kouros di Sunio percepiamo un progresso • L’originaria forma del blocco ancora evidente 4 2 . F o s s a p e r f u s i o n e e frammenti di stampo di statua bronzea • Metà del VI secolo • Padroneggia della tecnica di fondere in stampa i vuoti scatole grandi dimensioni in bronzo • Erano composte in parti unite con una solida saldatura in bronzo • Le singole parti erano fuse in stampi collocati in fosse di sabbia • Come esempio proviene dagli scavi dell’agorà di Atene • Prima è stato in bronzo 550 a.C. 43. Kouros, segnacolo funerario di Aristodico • Una delle effigi più tarde • Trovata nell’area del monte Olimpo nel 1944 • Base: indica l’appartenenza della statua di Aristodico • Posta su una tomba —> Anavyssos • Robuste spalle + stretto giro vita + struttura gambe uguale • L’uso determina la tradizione rigidità • Unico bloc co di marmo • Piano frontale piatto • Braccia quasi libere e i dettagli più piccoli sono modellati nei 3 assi dello sviluppo spaziale 44. Figura in marmo di Carete da Didime • figura seduta • Tipo scultoreo standardizzato nel periodo arcaico • sedile=status (divinità o eroi a riposo o funzionari) • Influenza egizia 45. • Anfora • Esemplare di tardo corinzio • 575-50 a.C.ù • I colori liberamente applicati alle scene figurate • Scena: estrema rarità + non direttamente attestata da nessuna fonte scritta (rara) 46. Kore attica • versione femminile del Kouros • Corpo rettangolare o cilindrico • Funzione medesima - dono alla divinità - Collocato sopra una tomba • datazione: 575 a.C. • Gesto usuale: una mano teneva la un’offerta, l’altra sul petto 7 59. Cratere in bronzo da Vix • Singole metope di 6 cm² • Il cratere è di 164 cm • Corpo: composto da una singola lamina di bronzo + le altre parti fuse separatamente • Ogni Ansa decorata con un Gorgone • A prodotto a Sparta in dono per Creso, re di Lidia • Decorato con un fregio di animali sul collo • Pezzo rinvenuto in una ricca tomba femminile della cultura locale non lontano dalle sorgenti della Senna • Compos i z ione canon ica= corteo di opliti e carri • Motivo della figura femminile in corsa (diffusa nell’arte spartana) + Testimonianza di Erodoto= vaso di produzione laconica 60. Oinochoe in argento con dettagli in oro • Brocca con manico a forma di Kouros • Corpo ottenuto martellando una singola lamina • Il piede e il manico sono fusi separatamente e aggiunti • Decorazioni a lingue di diversa misura del piede e del corpo (usuale) • E le piccole lingue sull’orlo dell’labbro diventano una forma decorativa accessoria assai comune sui vasi di terracotta • Raffigurata “s ignore degl i animali” ti afferra le code dei leoni • Gli arieti fungono da pendant agli animali del labbro del vaso • Stile: la testa i capelli indicano una produzione greco orientale • 550-25 a.C. stereotipati d. Eracle nell’Ade= scena di accoglienza + Eracle che si avvicina le figure sedute di Teseo e Piritoo, imprigionati nell’ade • S u l l e f a s c e s o l i t a m e n t e rappresentate scene violente no, incluse quelle di animali selvaggi 61. L’inventario di faiance • L a f a i a n c e = m a t e r i a l i chimicamente affini e ottenuti da minerali + l’impasto di base è modellato manualmente + I colori potevano essere regolati con l’aggiunta di vari minerali + la tecnica diffusa in Egitto • Iconografia: due figure di Eros, le cui teste costruiscono le Hans che abbracciano uno a r y b a l l o s + l e t e s t e appartengono allo stile greco- orientale della metà del VI secolo circa 62. Gemme in pietra dura • VI secolo diffusione del la tecnica dell’incisione di gemme in pietra dura • Numerosi tipi di pietre • Forma preferita: scarabeo su base ovale • La decorazione figurata trovo a confronto lei tipi modellati • Raffigurati spesso gli animali e scene mitologiche o della realtà umana a. Complesso disegno di un giovane alato a cavallo + proveniente da Amatunte, Cipro b. Testa di satiro travestito da m e d u s a s u l l a p a r t e posteriore del collo di un Atena alata, la quale tira il lembo della veste come una Kore c. Satiro che solleva una b r o c c a s u l l e s p a l l e ; p re s e n t e i s c r i z i o n i a caratteri sillabici d. Arciere a cavallo, primi s o g g e t t i s u i q u a l i s i sperimentano la veduta a 3/4 + firma di Epimenes (uno dei pochi ar t is t i conosciuti per le gemme arcaiche) + rivenuto nel delta del Nilo • Ogni gemma ricavata da un tipo di pietra differente 63. Monete d’argento • Cognata per la prima volta intorno al 550 a.C. • Il tipo è rappresentato sui sottomultipli era generalmente una parte dell’insieme che indicava visivamente il relativo valore della moneta • Esemplari databili tra il 500 e il 480 a.C. a. Atene= moneta raffigurata con la civetta (520-10 a.C.) sul dorso + testa della divinità protettrice b. Corinto= testa di Atena + cavallo Pegaso sul dorso c. Delfi= punzone ripartito in quattro parti (preso come un soffitto a cassettoni) rispecchiando il tempio di Apollo (dorso) + due corni sottoforma di testa di ariete d. Caulonia= Apollo sulla base che sostiene un’altra figura più distante —> sottile lamina ribattuta tra due matrici allineate in modo preciso per evitare di forare la lamina; imita il lavoro a sbalzo • Grande varietà di tecniche adottate e di stili utilizzati nella p r ima mone t i z zaz ione i n argento 10 CERAMICA E PITTURA • Differenza tra A e B: nella città di Atene persisteva l’antica raffigurazione di Atena, mentre a Corinto lasciavano che si evolvesse con i periodi stilistici 64. Tavoletta lignea dipinta da Pista • Tavo le t te l i gnee : qua t t ro placche da 30 × 15 cm • Trovate nel santuario delle ninfe in una grotta sopra Corinto • La meglio conservata presenta una scena di processione sacrificale • Tecnica utilizzata: il contorno definisce lo spazio e i colori sono limitati (bianco rosso e blu) • D i d a s c a l i e a c c u r a t e p e r i den t i fica re i pe rsonagg i invadono le raffigurazioni • Le età sono indicata attraverso le loro dimensioni • Pecora, animale offerta alla divinità • Il contrastoz cromatico si riflette nell’uso del bianco del rosso e del nero 65. Vasi figurati fittili • I principali produttori di questi vasi sono: Corinto e Grecia orientale • Erano fabbr icat i secondo diversi stili ceramici • La matrice coerenza e spesso individuabile dal tipo di argilla • Gl i an ima l i rappresenta t i p ro v e n g o n o d a l c o m u n e repertorio reale e fantastico a. Corinto= civetta (a) + crapulone à pois, può essere un attore connesso con i satiri (B) b. Grecia orientale= il più diffuso è il busto femminile, stile della Ionio centrale del 575-50 a.C. (C) + gamba, si dice trovata a Samo (D 66. Il vaso Froçois • T e c n i c a a fi g u r e n e r e predominante • Cratere attico a volute (forma rara) • Prodotto attorno al 570 a.C. ed esportato in etruria • François —> nome del suo ritrovatore • Firmato sia del ceramista (ergotimo) sia dal ceramografo (Clizia) —> conosciamo altri lavori e firmati da entrambi • Il vaso presenta una serie di miti connessi con la storia di Achille • I fregi delle labbro richiamano la decorazione dei crateri metallici • Il fregio principale (punto di massima espansione del vaso) raffigura la processione degli dei in direzione dell’abitazione dei novelli sposi Peleo e Teti; genitori di Achille • Sono i due esempi più antichi di questa processione su basi attici • Clizia si concede solo un fregio faunistico reso con il pennello e il bulino 67. Anfora ateniese a figure nere, aratura, cattura degli uccelli • Anfora collo distinto= forme più comuni della ceramica nel tardo VI secolo • Fregi secondari: fasce di motivi floreali ormai standardizzati • F r e g i o p r i n c i p a l e : r a r a rappresentazione della vita quotidiana • Raffigurati sul lato due vuoi che tirano l’aratro, sull’altro uccelli invischiati tra i rami mentre la civetta da richiamo svolge la sua pecul iare funz ione + proprietario terriero • La luminosità dello sfondo prevale la scena • Il vaso non è firmato ma sono state identificate altre opere 68. Coppa ateniese a figure nere di lido • Forma: piede più alto e vasca meno profonda • Coppe del VI secolo • Tendono ad avere il labbro svasato • Decorazione: copre entrambe le zone • Definita coppa di siana • Alcune delle coppie di forma fine sono comprese nell’ambito della ceramica laconica • Tecnica decorativa del fregio p u ò e s s e r e p a r a g o n a t a nell’approccio a quella dei crateri • È una componente essenziale del simposio • Attribuita a uno dei maggiori ceramografo di figure nere, Lido 69. Idro ateniese a figure nere, Achille con il corpo di Ettore • Collo distinto hanno pannelli figurati non limitati • Idra del tardo VI secolo • Raffigurata una scena tratta dall’Iliade: Achille che trascina il cadavere di Ettore presso la tomba di patroclo • Il campo mettopale azione, tempo e spazio appaiono svuotati • La muta dei cavalli del carro e tagliata a destra, insieme al bianco tumulo della tomba di patroclo, sopra il quale volte già la piccola anima dell’eroe defunto • Figura femminile alata, può essere iride che svolge una parte attiva del successivo 11 attribuibile alla stessa mano • Si presume trovato in una tomba etrusca • Inserimento degli spettatori; caratteristica usuale • A t e n a a t t e g g i a m e n t o pròmachos avanza dietro il carro di vino con il quale Ermete trasporta Eracle sull’Olimpo riscatto del corpo di Ettore • La figura di Achille è mutata dalla rappresentazione già canonizzata dell’assalto a Troilo • Iride colta nel movimento di danza • Le pieghe del panneggio suggeriscono una datazione alta del pezzo 70. Anfora ateniese a figure nere di Exechia, Aiace e Achille • Exechia= Uno dei più abili artisti attici a figure nere + firmò alcuni pezzi di varia forma Di 30 vasi + ceramista e ceramografo • Anfora trovata a Vulci • Le dididascalie indicano che i perosnaggi impegnati in un gioco da tavolo sono Achille e Aiace con ancora le armature addosso e le armi in mano • I l gioco del le diagonal i : utilizzate per rendere le lance e piedi creando profondità • Le incisioni permettono di avere una vaga idea di ricami e della lavorazione in pelle • Exechia , Ormai i suoi eroi con cosciali e Achille con bracciali e una paranuca sotto l’elmo • Datazione al 530 a.C. 71. Idria ceretana • Tra le scuole di figure nere la più fertile e quella definita ceretana, in etruria • Lo stile colorito caratterizzato con corpi massicci e con grandi teste • Le acconciature i motivi floreali solo di ispirazione ionica • Le Idrie offrono varie scene dal repertorio mitologico • Questa costituisce un unicum: un eroe affronta un enorme mostro marino e suoi compagni di gioco armato di sasso e di un falcetto • La foca suggerisce la probabile origine del ceramografo (Focea, città della Ionia) 72. Coppa laconica, cerbero • Individuale stile a figure nere • Le principali forme ceramiche sono i crateri e le coppe, insieme ad alcune anfore senza decorazione figurata • Le tre teste, il manto e la coda serpentiformi ammorbidiscono sulla precisa natura del feroce cane (cerbero= guardiano dell’oltretomba) • 550 a.C. • Cerbero elimina gran parte della figura di Eracle sulla destra dove si intravede solo la clava e la catena • Eliminata gran parte della figura anche di Ermete, posto sulla sinistra, dove si vedono solo i suoi calzini alati • Gli artisti laconici amano gli animali • Nel disegno sono stati aggiunti uccelli a completamento 73. Anfora ateniese bilingue a figure rosse e nere, Eracle • Firma l’anfora Andocide con la tecnica del graffito sul piede • La scena principale: uomo sdraiato durante un simposio + tavola imbandita (usuale) • Elaborazione del panneggio e della muscolatura • Indicano una cronologia più avanzata rispetto a quella di Exechia • I personaggi e la tecnica alimentano l’interesse • A m b e d u e l e fi g u r e rappresentano un banchetto dedicato a Eracle (armatura appesa al muro) + tiene la coppa di vino di Dionisio • La scena è forse da collocarsi su l la te r ra p iu t tos to che sull’Olimpo dopo la missione dell’eroe tra gli dei • La tecnica di B mostra sul lato posteriore le figure nere 74. Cratere a calice ateniese a figure rosse di Eufronio, morte di Sarpedonte • poco posteriore al l ’anfora ateniese bilingue • gruppo di ceramografI “pionieri“ • Databile nel 510 a.C. • Firmato: Euxiteo • Scritte in lode di un giovane del luogo divenuto in seguito comandante militare • Mostra chiaramente un lato A e un lato B a. L a m o r t e e i l s o n n o r imuovono i l corpo di Sarpedonte dal campo di battaglia Troia, assistiti da E r m e t e c h e t i e n e i l caduceo b. Rappresentati guerrieri che si armano • Abilità nella resa anatomica • Sulla sinistra in basso vediamo u n o s c o r c i o r a r o m a volutamente ricercato 75. Creatura voluta ateniese a figure rosse, morte di Ettore • Il cratere a volute si diffonde nuovamente nel tardo VI secolo • L’importante strumento per la conoscenza di opere di elevata qualità • Pezzo meglio conservato + dipinge anche piccoli pezzi • I l pittore di Berl ino è un eccellente disegnatore, più fa parlare i dettagli • Ambientazione: Troia dove è illustrata la figura di Achille prossimo trionfo su Ettore sconfitto + mentre Apollo mostra la freccia predicendo la morte d i Achi l le adopera dell’arco di Paride. • Raffinato gioco di diagonali • Notevole cura nella resa dei dettagli delle masse muscolari in vernice diluita 12 85. Auriga in bronzo • Proveniente da delfi • Posto su un carro con quattro cavalli e un staffiere accanto in piedi • La sua verticalità piuttosto austera e il rigido modellato dovevano essere bilanciati dalle forme rotondeggianti del carro • Auriga: lunghe vesti fermate sopra le spalle per bloccare il m o v i m e n t o o n d e g g i a n t e (esposti al vento) • Non frequente che bronzi grandi vengano rinvenuti nel corso di scavi • Sopravvivenza dovuta a un terremoto che causò la caduta in un'antica conduttura fognaria 86. Zeus/poseidone bronzeo del Artemision • Trovato al largo dell'artemisia • Grandezza superiore al naturale • Proviene da una nuova fondata mentre era in rotta verso sud (direzione Italia) • Statua dedica • I capelli hanno dati di una treccia sono un tratto distintivo, databile circa nel 460 a.C. • Completa nudità, valorizzazione artistica • Ritrae l'equilibrio atletico e la potenza divina 87. Guerrieri bronzi di Riace • Statue ritrovate al largo di Riace nel 1972 • Simili nell'impostazione ma artisti diversi • Lo stile appartiene al 450 a.C. circa --> perplessità sulla cronologia e sull'origine • Ogni statua esemplifica il corpo in riposo comunicando nello stesso tempo lo stato di t e n s i o n e n e g l i a r t i e nell'espressione • Non conosciamo gli artisti, sebbene per alcuni ricordi fidia • Facevano forse parte di un gruppo raffigurante eroi o mortali eroitizzati • L ' i n t e g r a z i o n e d i f o r m e geometriche era un espediente per mettere in risalto il realismo dei corpi • Bronzo A= labbra di rame, denti in argento e indossava una benda o elmo • l'artista modellava la figura in argilla dotandola per la maggior parte dei dettagli di superficie + Si facevano stampi dal modello che erano foderati all'interno con cera prima di essere riuniti • Le parti erano fuse in un momento successivo e inserite separatamente + gran parte nella figura era coperta da un mantello di argilla • Le singole parti erano poi saldate insieme e la superficie rifinita e ripulita • Erano unite alle loro basi in pietra da tenoni di bronzo apportati in piombo • L ' i n t e r o p r o c e d i m e n t o richiedeva pazienza e abilità tecnica 88. Efebo in marmo da Mozia • Statue originali in marmo del periodo classico • Raramente conservate • Opera marmorea a grandezza naturale • Rinvenuta nella città insulare di Mozia (Sicilia occidentale) • Marmo di importazione • L a l a v o r a z i o n e r i c h i e d e differenti capacità da quelle per il calcare • La testa del giovane: linguaggio dello stile severo (prima fase dell’età classica) • Corpo possente sinuoso con veste aderente • Databile alla metà del secolo • Opera d i importanza e originalità • Veste: lunga con una fascia sul petto; forse auriga oppure sacerdote fenicio —> visto che l’effigie proviene da una città punica • Non siamo abituati a possedere opere originali 89. Stele funeraria • Rilievo di una fanciulla in campagna con colomba • Stele funeraria alzata forse Aparo nel 450 a.C. • Semplice veste senza cintura + testa dai modi severi • L i b e r t à d e i c a p e l l i e impostazione che risalta la figura efficacemente eseguita 91. Frontone con Amazzonomachia • i romani depredavano statue singole ma anche i gruppi frontonali • Gruppo in marmo che presenta Eracle e Teseo in lotta contro le amazzoni assistiti da Atena al centro della composizione • Situato nel tempio di Apollo sosiano nel foro Romano • Alcune figure sono rielaborate • Lo stile collocabile nel 450-40 a.C. • Provenienza sconosciuta • R a p p re s e n t a l a m i g l i o re espressione nelle sculture f r o n t o a n a l i d e l l o s t i l e intermedio compreso tra le decorazioni architettoniche di Olimpia [82] e il Partenone [103-105] 15 90. Ritratto • Il ritratto realistico si verificò lentamente rispetto alla resa naturalistica del corpo • I primi ritratti appartengono a persone da lungo tempo di fonte • Sono ritratti di tipologici e non fisiognomici • Le terme derivano da più antiche immagini di culto che raffigurano la testa o maschera di Ermete collocata su un p i l a s t r o ; s i t r o v a v a n o comunemente nella Grecia sul ciglio della strada riportando il nome del modello • I ritratti greci erano di solito a figura intera + completa nudità per comandanti militari, con vestiti per poeti e filosofi a. Ritratto di Temistocle= comandante ateniese + presenza di iscrizione + busto trovato a Ostia + sembra riprodurlo nei suoi ultimi anni b. Ritratto di Anacreonte= poeta di origine ionica + statua posta sull’acropoli + copia di un’effigie creata nel 440 a.C. molto tempo dopo la sua morte + è raffigurato nudo e suona la lira, elementi allusivi alla sua fama di frequentatore di simposi c. R i t r a t t o d i P e r i c l e = s c u l t o r e C r e s i l a + probabilmente copia + l’originale posteriore la morte dello statista nel 429 a.C. + in origine forse figura intera di un guerriero nudo a grandezza naturale + s o m m i t à d e l c a p o insolitamente alta + elmo posto “in riposo“ 92. Atena Lemnia di Fidia • Atena capo scoperto contempla il proprio elmo • Copia di un originale greco della metà del V secolo • Veste di gusto severo + pesante e lungo peplo • Testa anticipa il classico stile partenonico • Atteggiamento in contrasto con il gesto quasi casuale e con l’egida a tracolla • L’egida= pelle di capra con una testa di Gorgone indossata a scopo difensivo • Copia di un originale in bronzo creato da Fidia 93. Douriforo di Policleto, copia • Attività artistica di Policleto: terzo quarto del V secolo • Rappresenta una tradizione scultorea diversa • Interesse nei confronti delle proporzioni e nella cura della resa anatomica che lo portò a mettere per iscritto i principi del suo lavoro (canone) • Principi esemplificati nella statua del “portatore di lancia” • Figura più ordinaria rispetto alle sculture del Partenone + teste di maggiori dimensioni • I raffinati punti di misurazione sono andati probabilmente perduti nella copia • Impostazione rilassata della figura è mutata rispetto ai bronzi di Riace • L’intero corpo si compone di un ritmo di linee rette e curve • I l “contrapposto” dell’arte classica sarà ammirato dagli artisti del Rinascimento 94. Statue di amazzoni a Efeso • Riferita da Plinio: a Efeso ci fu u n c o n c o r s o i n c u i parteciparono i più famosi scultori dell’alto periodo per creare una statua di Amazone + vincitore= Policleto • Narrazione apparentemente a n e d d o t i c a , q u i n d i n o n necessariamente vera • Tre tipi di amazzone ferita associabile al concorso a Efeso • Le Impostazioni delle figure: fi s i c o m a s c o l i n o ( d o n n e guerriere), evidenziano che lo scultore greco non aveva ancora trovato un modo di esprimere la femminilità nel nudo di donna • Amazzone ferita= copia del tipo meglio conosciuto + ferita sotto il seno sinistro + indossa come cintura una redine rotta + il ritmo del corpo anticipa nuovi problemi e soluzioni per le figure stanti nella scultura greca 16 LA NUOVA PITTURA (1) 95. Ricostruzione di una pittura di Polignoto • Secondo quarto del V secolo, m o m e n t o d i g r a n d e trasformazione • Fregi di dimensioni maggiori forse su pannelli lignei decoranti le pareti interne degli edifici pubblici • Le figure: grandezza a metà della naturale su piani diversi nel campo + non produceva n e s s u n a i m p r e s s i o n e prospettica • Si apriva la possibil ità di esprimere lo spazio • Unico registro coni personaggi che si sovrapponevano per suggerire la profondità • Sistema più efficace per le scene di battaglia • L’artista principale è Polignoto di Taso • Il suo “ sacco di Troia” è descritto minuziosamente da Pausania sul quale si basa la ricostruzione • Polignoto o Micone dipinsero la battaglia di maratona per la stoà dipinta nell’agorà • Lo stile non era particolarmente raffinato • Sfondi dalle pallide tonalità introducendo alcune novità nei gesti; minimo interesse per i dettagli paesaggistici • Le megalografie evidenziano il diverso carattere dei temi r i spe t to a l l e decoraz ion i scultoree dei templi (eventi s t o r i c o - m i t o l o g i c i — > sanguinose battaglie quasi contemporaneo) • I l gene re du rò una so l a generazione non suscitando l’attenzione dei copisti 96. Cratere ateniese a figure rosse, del pittore dei Niobidi • Illustrata la veduta posteriore del vaso • Produzione ateniese del 460 a.C. (contemporanea alle pitture parietali) • Figure collocate su piani diversi del campo, non su registri ma su quinte di terreno variabili • E versione inusuale delle nuove composizioni vascolari, vicina alla pittura parietale • Figure statiche nel movimento e nello sguardo • Il personaggio in alto a sinistra è staccato dalla linea di fondo e sembra affacciarsi sulla scena (novità) • Eracle assist i to da Atena o c c u p a i l c e n t r o d e l l a composizione • Le due figure sopra forse Teseo e Piritoo, prigionieri nell’Ade • Gli altri personaggi difficilmente a p p a r t e n g o n o a l m o n d o dell’oltretomba + è possibile raffigurazione di un’assemblea di dei eroi precedente Maratona • Le figu re con i l pe ta rdo possono allora identificarsi con i Dioscuri (città di Sparta) —> possibile altre interpretazioni • figure: atteggiamento rilassato + volto a 3/4 + figure sedute + scudo visto di scorcio • Artefice: pittore dei Niobidi —> nome reale sconosciuto + sono piccola percentuale fermava le proprie opere • Sir John Baezley denotò quasi tutti i pittori ora conosciuti dalla moderna scienza in questo ambito 97. Cratere ateniese a figure rosse, Amazzonomachia • figure giustapposte su piani d ivers i s imi le a l la pi t tura parietale • Soggetto rappresentato spesso trattato • Può darci un’idea delle scene di azione parietali ma è probabile che il vaso copiasse è una particolare pittura monumentale • R i p e t i z i o n e d i g r u p p i e s t e re o t i p a t i i n d iffe re n t i combinazioni • Vaso di 73 cm • Tendenza ad allineare le figure su due registri + espediente per inserire un numero maggiore di p e r s o n a g g i — > u s a t o comunque poco • Sconfitta de l le amazzoni : simbolo della lotta contro i pers ian i ; raffigurate s ib i l i nell’abbigliamento • Scena secondaria sul collo mostra un simposio 98a. Coppa ateniese a fondo bianco, Apollo • Il fondo bianco fu impiegato anche per le figure nere nel V secolo • I v a s i d a l f o n d o b i a n c o permetteva l’impiego di un numero maggiore di colori + influenzati dalla pittura murale dipinta su pannelli • Spesso mostrano s ingole divinità create in occasione di dediche • Rinvenuta nel santuario del Dio a Delfi • Coppa dell’840 a.C. • Raffigurato il Dio che tiene la lira e versa una libagione assistito dal suo corpo • Indossa un mantello rosso e i dettagli della lira sono rimarcati in bassorilievo (dorati) 17 • Ricerca di un ideale e assoluta visione del soggetto umano • I l fregio è l ’opera meglio conosciuta del la scul tura classica anche se non è mai menzionato dalle fonti antiche • Il suo significato originario si perse forse in un periodo in cui si era soliti consacrare edifici decorati con scene sacrificali e processioni rilassata - Afrodite= veste aderente al corpo rivelandolo più che nasconderlo + illustrata una copia • entrambe annunciano i nuovi atteggiamenti della scultura lontana da l la formal i tà e idealizzazione delle metope è più vicina alla potenza e alla sensualità • D i ffi c i l e c o n c e p i r e l a realizzazione dei modelli a grandezza naturale in argilla • Dal diciassettesimo secolo in poi i call che costituivano il consueto mobilio degli studi degli artisti prima di rendersi conto che gli originali erano di norma dipinti • Lo s tud io de l l a scu l t u ra attraverso i calchi in gesso eliminano le usure del tempo e s o n o p i ù f a c i l m e n t e maneggiabili 107. Eretteo, acropoli di Atene • L'etereo fu costruito dopo il partenone (appena a nord) • Si sovrappone con le funzioni del più antico tempio di Atena distrutto dai persiani • Strana forma --> tentativo di adattare culti differenti nello stesso edificio • Non ero un tempio ordinario • L'antica statua di culto in legno di Atena era probabilmente custodita in esso • Ordine ionico (classico): nella decorazioni dei suoi capitelli e nell'elaborazione delle cornici delle porte + modello per innumerevoli costruzioni del periodo romano classicizzate • Il fregio: correva lungo le pareti con posto di figure in marmo bianco che aderivano a lastre di marmo nero • Finto portico: posto di fronte al partenone + sostenuto da sei statue femminili (simile al tesoro di Sifiti) secondo un'originale concezione orientale divenuta subito popolare • Cariatine dall'Eretto: pesanti forme del corpo con pieghe s c a n a l a t e d a l l e g o n n e c o n f e r i s c o n o u n a c e r t a configurazione architettonica che rispecchia una funzione rituale • Esse tenevano una phiale e e r a n o i n t e r p re t a t e c o m e celebranti nel sacrificio di Atena --> davano il benvenuto alle processioni che passavano tra loro e il partenone verso l'altare 108a. Plastico dell'agorà di Atene • Antica area di riunione e mercato (agorà) aveva cominciato ad attirare edifici pubblici e amministrativi • Tholos: costruzione circolare + luogo dove risiedevano i pritani (membri del collegio) • L'importanza del colonnato è evidente nelle altre costruzioni • Nell'agorà c'è: tholos + serie di uffici amministrativi + il bouleutèrion + piccolo tempio + stoà (area porticata) consacrata a Zeus è utilizzata come luogo di incontro e come galleria di pittore 108b. Tempio di efesto, Atene • Prima dei nuovi templi che esemplifica molto bene l'edificio classico dorico di dimensioni modeste • Mancata raffinatezza e della posizione dominante 20 ARCHITETTURA 109. I principali “ordini” • L’aspetto dei templi e degli edifici pubblici è determinato dai principali ordini • E s s i s i e s p r i m o n o n e l trattamento delle colonne e della Trabeazione • H a n n o c o n t r i b u i t o a l l a t r a d i z i o n e c l a s s i c a dell’architettura e imitati nelle opere classicheggianti a. Ord ine dor ico= aveva tradotto in pietra i modellini degli edifici lignei del VII secolo a.C. + colonne prive di vasi e di capitelli + a r c h i t r a v e l i s c i o + superiormente corrono le metope separate da triglifi verticali (stilizzazione della estremità delle travi e degli spazi vuoti intermedi) + il più diffuso b. Ordine ionico= richiamano mobili lignei ingranditi nelle p r o p o r z i o n i + particolarmente diffuso nell’età orientalizzante + Le corone di fogl ie sul la sommità delle colonne unite al pulvino ha volute daranno i l tradizionale capitello ionico + le basi richiamano i piedi di mobili i n l e g n o c a p o v o l t i + l’architrave suddiviso in tre fasce orizzontali, sopra poteva correre il fregio figurato ho decorato con dentelli + nel V secolo viene introdotto ad Atene dove viene utilizzato per risaltare gli elementi dorici i n ed ific i ad iacen t i o all’interno delle stesse costruzioni + capitel lo ionico è caratterizzato da una visione bifacciale: anteriore posteriore c. Capitello corinzio= nuovo tipo di capitello unito ad altri elementi + le volute sorgono e da una struttura a forma di cesto decorato e a sua volta con corona di foglie di acanto —> esemplare proveniente da Epidauro • Elementi vegetali divengono un 110. Tempio di Zeus, Agrigento • Colonie greche occidentali della Sicilia • Ordine preferito: dorico • Tiranno di Agrigento progettò il più grande dei templi dorici nel 480 a.C. dedicandolo a Zeus • Il tempio era pseudoperiptero: peristasi esterna delimitata all’interno da una parete + Fra le colonne figure stanti di giganti sostenevano l’architrave (alti 8 m) • Altezza dell’edificio: 40 m • più lungo del Partenone • I m p o n e n t i c o s t r u z i o n i esprimono lo spirito delle monarchie greche • L a m a g g i o r p a r t e d e l l a decorazione scultorea nei templi greci occidentali non erano di marmo ma di pietra calcarea locale 111. Olinto • Per progettare una città era determinante l’ottimizzazione dello spazio, alla difesa e alle necessità primarie • Gli spazi pubblici avevano funzioni pratiche • Per l’eliminazione dei rifiuti organici non è chiaro • Non tutte le strade potevano ricevere traffico su ruote nei due sensi di marcia • Alcune città si svilupparono senza un piano urbanistico • Si è a conoscenza di impianti regolari a reticolo già nell’VIII secolo • Si credeva che l’architetto iPod amò di Mileto avesse introdotto nuove teorie sulla pianificazione urbanistica reticolo • Olinto giaceva su una bassa acropoli • Pianta de l la c i t tà : teat ro impostato sul declivio, le case e il tracciato delle strade privi di progetto organico • Case simmetriche + strada ampia principale + due ampi spaz i aper t i ( santuar io e mercato-agorà) • Case: appaiono ordinate + dalle piante delle case notiamo una differenza tra quello orientata a nord e quella sud —> lasciato n o t e v o l e l i b e r t à n e l l a p r o g e t t a z i o n e , m a r a r e v a r i a z i o n i r e l a t i v e a l l e sistemazioni degli ambienti + ogni abitazione progettata in maniera ottimale + superficie: 17 mq - entrata in un cortile - Piano superiore: camera da letto + stanza da lavoro o per le donne - Pianterreno: sala da pranzo + bagno + cucina + magazzini + androne; sala degli uomini ( luogo del s imposio) —> accesso dalla porta d’ingresso o dal cortile • Le stanze più rumorose o di cattivi odori collocate più lontane • I muri erano di mattoni crudi • I pavimenti di argilla ma qualche volta di ciottoli o persino coperto col mosaico • I tetti coperti da grandi tegole di 112. Plastico del santuario, Olimpia • Santuario di Zeus nel IV secolo • Elementi di base sono: l’altare + il tempio (accoglieva la statua di culto) + recinto che delimitava l’area sacra • I giochi costituivano un fattore importante nel culto, nel V secolo l’estremità dello stadio giunse quasi alla fronte del tempio • I thesauri erano allineati su una terrazza che sovrastava l’area antistante l’ingresso allo stadio classico • La restante superficie del santuario era affollata da statue che commemoravano le vittorie agonistiche o militari • All’esterno delle mura ci sono e d i fi c i a c a r a t t e r e amministrativo o terreni per esercizi atletici • Studio di Fidia: capannone dietro il tempio, il quale creò la statua di culto crisoelefantina di Zeus • Il piccolo edificio circolare costruito da Filippo Secondo per accogliere le statue della sua famiglia lavorate in oro e avorio 21 ARTI QUOTIDIANE E DI LUSSO • Elementi vegetali divengono un importante elemento decorativo dell’architettura e di altre arti • I co lor i e rano impor tant i nell’architettura persino i muri e i fusti delle colonne erano trattati con un ocra rossiccia molto chiara • Da lungo tempo le modanature e i soffitti degli edifici classici erano dipinti d. Capitel lo e cassettoni d i p i n t i d a l l ’ E r e t t e o = principali elementi: rosso, blu, verde, giallo e oro + “occhi” dei capitelli dorati + i contrasti di colore nella pietra erano rari e rimase prerogativa dei romani + uso della pietra più scura di Eleusi su cui fissare le bianche figure di marmo 1 1 3 . R i c o s t r u z i o n e d e l mausoleo • C r e a z i o n e d i t o m b e monumentali • La regina artemisia progettò per il re mausoleo di caria una tomba monumentale portata a termine solo quattro anni dopo la morte di entrambi • Prese il suo nome • Simile a un tempio quadrato imposto su un’alta base con un tetto piramidale • Sepoltura studiale (usuale in Asia minore) • Camera funeraria posta sotto il m o n u m e n t o c o m e s e s i innalzasse allo stato divino • La collocazione e i l reale aspetto dipendono da una descrizione antica dagli scavi • L’aspetto reale del mausoleo influenzò la costruzione di heroà simili nell’antichità coperto col mosaico • I tetti coperti da grandi tegole di argilla —> particolare rilevanza l’omogeneità • N e l I V s e c o l o l a p i a n t a domestica fu modificata per accogliere attività manifatturiere • Si univano case per avere un’abitazione più grande (come case ellenistiche) • I cittadini più poveri abitavano n e l l a c i t t à v e c c h i a — > apparente assenza di distinzioni di classe • Nelle case di Olinto ci sono mob i l i d i buona qua l i t à , testimoniando uno standard di vita medio-alto 114. Skyphos a tenere a figure rosse, lezione di musica • Conoscenza dei mobili greci deriva dalla rappresentazione su ceramica e rilievi • Modelli più importanti i letti per il simposio • Molte di queste forme derivano dai massicci ed elaborati i mobili dell’Egitto e del vicino oriente • V seco lo cominc iano ad apparire forme più semplici, più leggere e scolpite in modo più raffinato • Le più notevoli sono le sedie con gambe gambe e schienale sagomato • Scena: fratello di Eracle con il maestro di musica seduto su una di queste sedie mentre l’allievo su uno sgabello + fornisce informazioni relative alla vita quotidiana 115. Placca fittile a rilievo • Ornamenti applicati di argilla e altri oggetti minori costruirono u n t i p o d i d e c o r a z i o n e economica • L’argilla cotta era di n • orma dipinta e talvolta adorata a. C a c c i a a l c i n g h i a l e Calidono= fissata a mobili o s c r i g n i + p ro d o t t a nell’isola di Mello, prima fase dell’età classica + r affigura l a cacc ia a l cinghiale attaccato da eroi e dalla mitica cacciatrice Atalanta b. Le placche a rilievo in argi l la a l ternat iva a l le offerte in legno scolpito o dipinto e alle più costose dediche in pietra c. A f r o d i t e e d E r m e t e = rappresentati su un carro tirato da due e rotti d. Pan= agreste Dio nella fo rma comune in e tà 116. Monete d’argento • La qualità andò oltre la volontà di identificare lo Stato o la zecca • Te n d e n z a a f a v o r i r e i l conse rva to r i smo de i t i p i monetali • A l c u n e c i t t à r i e l a b o r a n o s o g g e t t i t r a d i z i o n a l i adeguandoli al lo st i le del momento • Le teste soggette era non solite d i d i v i n i t à l o c a l i e p o i prevarranno i ritratti dei sovrani a. Ninfa Aretusa su una moneta di Siracusa b. Testa di prospetto di Apollo d i C l a z o m e n e — > facilmente danneggiabile (naso sporgente) c. Eracle e il leone di Eraclea d. Aquila su una lepre su una moneta di Agrigento • Battevano raramente l’oro • Si inizia a coniare in bronzo 22 • Idealizzazione e ringiovamento dei tratti (Adatti alla quiete dignità di un monumento • funerario) • I resti di colore ci ricordano la collocazione realistica 130. Afrodite di prassitele • Scolpì un afrodite marmorea per cnido • Si ipotizza due statue: una nuda (non sorprendente) e una vestita • Abilità dello scultore nel creare una figura provocante che subito divenne un’attrazione turistica notevole • Esposta in un’edicola all’aperto • Si diceva che la stessa dea avesse posato per la statua • L’aveste lasciato da parte preparandosi al bagno o a proteggersi dallo sguardo di un intruso Le copie conservata e non rendono giustizia l’originale • La versione del XIX secolo si porta più vicino alla statua di Prassitele • E la storia ci ricorda che sarebbe stato facile creare un archetipo in argilla da tradurre nel marmo come nudo al quale poi si aggiunge la veste b. Centauromach ia= due fanciulle di proporzioni massicce cercano rifugio presso la statua della divinità fuggendo dalle attenzioni del centauro + Più violenta del soggetto del frontone occidentale di Olimpia 129. Ermete e piccolo dionisio, post-passitelico • Il tempio di Era a Olimpia • Scultura ateniese prassitele --> attività artistica collocata nella metà del IV secolo • Reputata originale; più tardi la c r i t i c a h a c o m i n c i a t o a sospettare che potesse essere una cop ia es t remamente raffinata • Il peso del fanciullo divino virgola in parte sostenuto dal tronco d'albero realisticamente avvolto dal drappeggio del mantello del Dio • Abbandonata la pratica di dipingere le pareti scoperte • Gruppo appare più rifinito 131a. Fregio dal mausoleo, Amazzonomachia • Commiss ionato a quatt ro celebri scultori di decorare il mausoleo di Alicarnasso [113] —> notizia non verificata • Lo stile dei rilievi preservati è puramente greco • Uno de i f reg i raffigurano u n ’ A m a z z o n o m a c h i a c o n implicazioni legate al conflitto greco- orientale • Contrasto con quello di Basse [128]: figure più esili e agilmente disposte + meno abilmente composte in gruppi di 2 o 3 combattenti • Nuovi tipi di figure: torso contorto + associate con uno degli scultori greci nominati, Scopa + singole figure stanti di d i m e n s i o n i m a g g i o r i d e l n a t u r a l e c o l l o c a t e s u l monumento tra due colonne + u n a q u a s i i n t e r a m e n t e conservata (Mausoleo) 131b. Principe di Caria, dal Mausoleo • Raffinata a testa, non è un ritratto ma è una caratteri stazione greca di un non greco • Capigliatura e tratti stranieri 132. Demetra di cnido • Dea seduta • Atteggiamento materno + at testare una provocante sensualità • Testa scolpita separatamente con un marmo più raffinato di quello del corpo • La qualità della superficie doveva essere ammirata , valorizzata dagli occhi e dai capelli dipinti • Veste: non nasconde la forma del corpo al di sotto —> Gli scultori hanno imparato che la veste poteva essere usata efficacemente quanto l'anatomia o l'espressione per evocare l'atteggiamento desiderato di una figura • Scultore: Leocare 133. Apollo del Belvedere • Leoccare associato con una delle più famose statue di età classica (ipotesi debole) • Trovato nel XV secolo spesso è replicato e adattato per altre figure • Il marmo riproduce un originale bronzeo del tardo IV secolo • Arco ne l la mano s in is t ra perduta • statua molto replicata + calco della mano originale è stato trovato a baia • L'impostazione è un'evoluzione di quella policletea con corpo sottile e tratti piuttosto femminili • Testa: elaborata acconciatura + tradizionalmente capelli lunghi (nuova concezione) 134. Apoxyomenos di Lisippo • Lunga sequenza di figure masch i l i r i t t e i naud i t a è completata dall'opera dello scultore lisippo • Copia dell'atleta che si deterge l'avambraccio con lo strigile • O g g e t t o d i d e s c r i z i o n i nell'antichità --> attribuzione sicura • F i g u r a s e m p l i c e nell'atteggiamento • Impostazione aspirale nella quale la testa, il corpo, le gambe, i l ges to gu idano l'occhio e lo spettatore a una 25 LA NUOVA PITTURA (II) Profondo cambiamento nel campo della pittura. Lo stile delle pitture parietali aveva migliorato le esperienze senza rinnovarle in termini di tecniche e di impostazione. La testimonianza (fonti) Ci fa scorgere gli albori della pittura occidentale da Roma e dalla Rinascimento in poi. Ritorno verso la semplice rappresentazioni su pannelli con più figure è lontana dalla reiterazione di gruppi distinti. Caratteristiche della nuova pittura: scenografia per azione + intenzione prospettica non applicata con singoli punti di fuga ma per gruppi o oggetti isolati --> modo in cui l'occhio osserva una scena, con punti focali differenti + abilità nell'uso dell'ombra per suggerire la rotondità degli oggetti + diverse gradazioni di intensità sostituiscono la tempera che copriva ampie zone + si ricerca l'effetto realistico Ciò è un mondo lontano dalle figure della metà del V secolo e dipende dall'impiego di nuove tecniche e dalle nuove aspirazioni da parte degli artisti; si tratta di un realismo illusorio 135. Eracle Farnese • L'eroe personificava il trionfo del coraggio dell'uomo sulla serie di prove poste dagli dei gelosi • Nel periodo classico il suo ruolo di Salvatore dell'umanità era s ta to accentuato come i problemi umani che possedeva e anche i difetti mortali • Eracle faceva affidamento sulla sua forza innata • I n t e r p r e t a z i o n e d i l i p p o rispecchiava questi aspetti della sua natura mortale fornendo un'immagine individuale • L'oracle Farnese è una copia da un originale in bronzo dove rappresenta l'eroe stanco al termine delle fatiche mentre si riposa appoggiandosi alla Alla clava tenendo i pomi d'oro che a s s i c u r e r a n n o l a s u a immortalità (mano dx) • La massiccia muscolatura suggerisce l'impressione di una potenza esausta • Testa: capelli arruffati e barba fronzuta + sguardo intenso 136. Stele funerarie nei pressi del ilisso • Le caratteristiche delle due figure di lisippo possono essere individuate nell'atleta su questa stele di Atene • Riflettono così bene le nuove tecniche della scultura --> ultimi esempi della serie attica • Altezza minore a causa di un dec re to con t ro l e spese eccessive del 307 a.C. • Il giovane guarda il passante attirando l'attenzione • Triste è stato d'animo abilmente estrinsecato dallo schiavo dormiente • Collocato più in profondità nella cornice • Struttura che permetteva alle figure di essere scolpite quasi a tutto tondo visione completa della statua • Cambiate le proporzioni: teste più piccole • Lisippo considerato l'ultimo dei teorici classici + precursore del nuovo atteggiamento nella composizione che si sviluppò in seguito nel periodo ellenistico + viva le soglie di un nuovo ordine con committenti re e imperatori no città- stato 137. Ritratto di Platone • I l r i t ra t to ind iv idua le era utilizzato in genere per coloro che erano morti da lungo tempo o di recente • Lo scu l to re connotava i l soggetto in base a ciò che conosceva della sua vita e del suo temperamento • Il ritratto illustrato è una replica • Unisce alcune affinità reali con qualità introspettive quasi olimpiche • Gli oratori erano rappresentati stanti mentre i comandanti come guerrieri conformi a modelli stereotipati • Le teste erano più spesso replicate per il collezionista romano 138. Fa placca eburnea, Atene e Afrodite • Parte di una placca di avorio decorata con una scena relativa al giudizio di Paride • Forse ornamento per mobili o e r a p a r t e d i u n a rappresentazione a riquadri figurati • Trovata in una tomba sciistica vicino le coste settentrionali • Fonte importante per i gioielli • Linee di contorno e i dettagli leggermente incisi + chiare tracce di colore sovrapposto 139. Vattene a figure rosse del pittore di Midia, afrodite e Faone • Tardo V secolo Influenzata m a g g i o r m e n t e d a l l a contemporanea scultura rilievo • Linee ravvicinate enfatizzano la rotondità delle membra • Sti le appare languido ma comunque raffinato nel disegno • L'esemplare illustrato è opera di uno dei maestri, il pittore di Midia • La tendenza a evitare i soggetti violenti dei predecessori o ad 140. Lebete ateniese a figure rosse • L a p i t t u r a v a s c o l a r e f u importante fonte di informazioni per lo stile e per i soggetti • Materiale utilizzato indistruttibile • Alla fine del V secolo ad Atene si incominciò a diminuire la quantità di produzione --> dipende dal fatto che altri tipi di vas i erano maggiormente richiesti • Pittura vascolare impossibilità di competere con gli stili 26 tracce di colore sovrapposto • Lavorìo eseguito con maggiore raffinatezza e con più ampia gamma di colori rispetto alla pittura vascolare violenti dei predecessori o ad attenuarli • Enfasi crescente relativa alla vita delle donne rappresentate nell'ambiente domestico o nei preparativi per il matrimonio • Si estende anche alle vicende erotiche del la stessa dea dell'amore --> rappresentazione di afrodite con uno degli amanti adone o faone (= traghettatore a cui concesse la giovinezza e la bellezza) • Il senso di fuga dalla realtà sembra pervadere la scena • Modo per l'artista di placare l'animo dei cittadini • I vasi di diventano più elaborati con rilievi e dettagli dorati ma il disegno non tentava di adattarsi agli esperimenti di chiaroscuro e di ombreggiatura pittorici parietali o su pannelli • Diminuzione di forme decorate fino verso la fine del IV secolo dove il genere si esaurisce • Alcuni pittori evocano gli antichi s p l e n d o r i a t t r a v e r s o l a raffinatezza del disegno • Genere meglio apprezzato per figure singole che per i gruppi • Le tombe delle città greche nella Russia meridionale sono le principali fonti • Vaso: scena di vita femminile + Fanciulle ed eroti che preparano una sposa per le nozze 141. Skyphos lucano a figure rosse, Marsia • Si assiste allo sviluppo di botteghe di figure rosse nel sud dell'Italia • Radic i negl i st i l i atenies i elaborando un loro stile • Evidente dalla ampollosità di certe forme e dall'interesse per alcuni soggetti ignorati nella stessa Atene • Pittore di Palermo mostra delicatezza nel disegno che t rova r i scont ro in que l lo ateniese • Lavorava probabilmente a Taranto nel 400 a.C. 143. Vaso da Paestum a figure rosse • Serie di vasi con soggetto rappresentazioni teatrali a carattere comico affini alla commedia attica • Costumi imbottiti + attributo fallico + maschere grottesche • I ceramografi ateniesi evitano esplicitamente scene teatrali • Sono fra le rare scene a carattere intenzionalmente comico • Su alcuni troviamo uno stile fumettistico divertente anche se appena accennato • Sull'esempio sono raffigurati attori comici che aiutano a salire su una bassa scena un vecchio è un correggo vestito secondo la norma 142. Cratere apulo a figure rosse, Alcesti • IV secolo: i ceramisti apuli dell'Italia meridionale si specializzarono in vasi di grandi dimensioni elaborati nella forma apparendo quasi una parodia dei modelli classici • Esuberanti nei colori + accuratamente decorati con scena più figure • Probabile destinazione funeraria • Amore per il teatro incoraggiando questo tipo di decorazione per i vasi • Non è sempre semplice associare una raffigurazione con un particolare testo teatrale • Il vaso costituisce una versione insolitamente elaborata e non pratica di un'anfora collo lungo • Pregio superiore= esempio del mito di alcesti che diede generosamente la vita per il marito e fu poi salvata da eracle + donna raffigurata nella sua abitazione con i figli seduto sul letto di morte • Euripide aveva scritto una tragedia relativa a questo soggetto • Non possiamo ipotizzare in modo sicuro una connessione tra i due 27 inevitabilmente un’associazione • Posizione curva chiusa in basso dalla lunga terrazza del teatro + mura dotate di contrafforti • L'urbanistica costituisce un c a m p o i m p o r t a n t e nell'innovazione architettonica ellenistica • Bergamo è il miglior esempio di una versa t i l e u rban is t ica scenografia che sfrutta le forme di un luogo • Punto di riferimento all'acropoli di Atene aspirando a superarla spazio rettangolare con una certa simmetria privo di un nucleo dominante • Situata su una terrazza piatta è racchiusa su tre lati da portici con colonnato aperto verso il centro + per tutta la larghezza del 4° Lato corre grande strada p r i nc ipa le de l l a c i t t à ( s i fondono) + al di là c'è una stoà • Allora conseguenza di un'agorà c o s ì g r a n d e = t e n d e v a a spingere respingere verso altri luoghi il commercio ordinario, lasciando l'agorà come vetrina dell'ostentazione politica e civica • Le piante delle nuove città hanno una disposizione a scacchiera che seguiva un ordine razionale all'interno si organizzavano i pr incipal i complessi civici • Priene è il caso più chiaro e più pienamente documentato 153. Tempio di Apollo a didime • La ricostruzione del tempio fu probabi lmente i l maggior progetto templare del primo periodo ellenistico • Inizio nel 300 a.C. • Colossale progetto ionico di impianto tradizionale • Architettura: produrre un effetto impressionante per dimensioni, m a s s a d e l l e c o l o n n e e ricchezza ornamentale • Pianta: versione più ampia del tempio arcaico precedente + decorazione scolpita in maniera moderna + diptera (= doppia fila di colonne sui lati) Con enorme Corte cinta di mura e priva di tetto • Fronte: profondo pronao, riempito da tre file di quattro colonne • Cortile della cella: più basso rispetto al livello del pronao e contiene un tempietto separato destinato alla statua culturale + accesso limitato, si entrava da due lati del pronao percorrendo due corridoi ricoperti da una volta a botte (simile a un palcoscenico) • Il tempio ospitava un famoso oracolo • L a d e c o r a z i o n e e l e modanature: varie e riccamente scolpite + modanature della base del muro della cella decorate a intreccio e a fasci di foglie fermati da un balteo e unite agli angoli da motivi evidenti a palmette + i bassi p i e d i s t a l l i d e l l e c o l o n n e sfoggiano una grande varietà di decorazioni emotivi • Interno del cortile: suddiviso da massicci pilastri con insoliti capitelli a sofà + in cima alla g rande sca l i na ta i n te r na i m p o n e n t e e n t r a t a c o n t r a s s e g n a t a d a d u e semicolonne dai capitelli corinzi • Sui muri interni del cortile della cella c'è un'intera serie di linee inc ise in man ie ra so t t i l e destinata ad essere tolta alla fine dei lavori --> disegni c o s t r u t t i v i f o r n i t i d a u n architetto a uso dei muratori 154. Tempio di artemide a magnesia • Spiccato carattere moderno • Progettato da ermogene di a labanda; celebre teor ico dell'architettura templare ionica • Si utilizza un progetto più agile adattato ho lo stile ionico depurato • --> I colossali templi ionici a c q u i s i v a n o u n e ff e t t o imponente dalla loro pianta diptera • Il tempio conserva un'ampia facciata o è un Augusta angusta cella prevista da tale pianta • Final i tà= unire dimensioni proporzioni impressionanti con un effetto più lieve e più elegante • Omissione di oltre 30 colonne (grande risparmio) • Stretta cella con unica funzione pratica, ovvero ospitare la statua di culto • E ff e t t o c r e a t o dall'inadeguatezza lunghezza della cella mitigato da un profondo pronao chiuso da barriere formando una sala separata • L a s t a t u a c u l t u r a l e e r a incorniciata dalla salda stretta di due brevi colonnati interni 155. Grande altare di pergamo • Monumento centrale dell'arte ellenistica • Il fregio con la Gigantomachia è l'esempio più bello del barocco ellenistico • I frammenti del l ' iscrizione indicano che il monumento fu dedicato nel II secolo sotto eumene II • Parte dell'architettura e del fregio interno non furono mai finite • F o r m a t o d a u n ' e n o r m e piattaforma gradini con podio coronato da un colonnato i o n i c o e u n a s c a l i n a t a monumentale inquadrata da due corpi aggettanti • L'altare era collocato nella Corte recintata e si aggiungeva una scalinata passando una doppia fila di colonne • Gli altari monumentali illustrano bene il modo in cui gli architetti el lenist ici manipolavano i l repertorio degli edifici classici • Riportarono in auge l'idea degli altari colossali adoperando lessico di un tempio periptero • Il tempio è stato eliminato del tutto e l'imponente architettura di colonna è stata trasferita all'edificio dell'altare 30 --> sottolinea il carattere molto differente del pronao e della cella • I l d i segno e ra l o i on i co c a n o n i c o d i P i t e o c o n trabeazione che includeva sia i dentelli sia un fregio figurato che continua lungo tutti i q u a t t r o l a t i ( s o g g e t t o : Amazzonomachia) • Il fregio fu concepito non per fungere da narrazione leggibile bensì da modanatura figurata • In età ellenistica gli architetti e m u r a t o r i a s s u n s e r o u n a t tegg iamento p iù l i be ro concentrandosi meno sulla qualità scultorea che sull'effetto complessivo • La forma architettonica è determinata in gran parte dal fregio colossale che ne domina l'alzato • Ideato con il fregio posto in basso dove se ne potevano apprezzare e ammirare da vicino la complessa narrazione e straordinaria qualità • fregio della gigantomachia= lungo 110 m scolpito su stretti pannelli + figure scolpite in rilievo molto alto assumendo posizioni contorte, Quasi a tutto tondo + stile barocco; intesa rappresentare l'epico mondo degli dei e degli eroi + le figure si scagliano frontalmente dello spettatore e alcuni giganti escono dal fregio trascinandosi sui gradini dell'altare + fregio dipinto con colori realistici e lo sfondo forse con un colore scuro • L'intero fregio fu occupato da una composizione di battaglia dalle infinite variazioni in cui gli dèi respingono dall'olimpo e mostruosi giganti (soggetto già utilizzato nell'atene classica come allegoria della vittoria dei greci sui nemici barbari) • Ha pergamo ha come allegoria le lotte degli attalidi contro i mostruosi Galati • Il desiderio di pergamo era di esser vista come una nuova Atene • Le numerose scene e figure forse basate su un poema epico • Alcune ident i tà oscure + presenza di didascalie incise a lungo tutto il fregio - Nome dei giganti iscritto sul corso della base al di sotto del fregio - Nome delle divinità incisi a grandi lettere sulla cornice sovrastante D. Fregio orientale, il cane di artemide morde i l gigante= affonda i propri denti nel collo di esso E. Fregio di telefo, la barca di Auge= correva intorno alla parete interna del cortile dell'altare + concepito per essere visto attraverso le colonne di un portico + uso di espedienti pittorici, più evidente è il modo in cui le figure non coprono tutta • Le dimensioni orizzontali sono incise a grandezza naturale mentre le dimensioni verticali ridotti per scopi di praticità • È u n o d e i p r i m i e s e m p i d o c u m e n t a t i d e l l ' u s o i n architettura di una forma di disegno in scala 156. Stoà di attalo ad Atene • Stoà: edifici civili più cospicui della città ellenistica + potevano essere semplici portici ma anche monumenti architettonici di diritto • La stoà di attalo fungeva da prestigioso monumento e al tempo stesso ridefiniva in lato orientale dell'agorà della città • Stoà ha due piani restaurata dagli archeologi americani che vi avevano eseguito gli scavi • Misura 116 x 19 m + 2 larghe navate con 21 ampi ambienti sul retro • F a c c i a t a : c o m b i n a z i o n e dell'ordine dorico in basso e dell'ordine ionico in alto • All'interno l'ordine inferiore e storico mentre il piano superiore adotta un inconsueto capitello a Palma motivo equivalente a una firma pergamena • L'edificio fa uso di un'ampia varietà di materiali (dal marmo bianco ai marmi scuri e alle pietre calcaree) • Edifici mult i funzional i che fornivano spazio e riparo dal sole a tutta una serie di attività della vita pubblica • Gli ambienti devono essere stati uffici molto prestigiosi • La stoà fu il dono di un sovrano • Architettura reale soltanto per le dimensioni • N o n h a a l c u n a s s e architettonico dominante + in grado di estendersi all'infinito in lunghezza e può entrarvi in egual modo da qualsiasi punto 157. Teatro di epidauro • Costruito nel tardo IV-III secolo A.C. • Grande teatro all'aperto; parte essenziale di qualsiasi città ellenistica • I teatri non venivano usati solo per le rappresentazioni ma a n c h e p e r u n a g r a n d e assemblea cittadina • L'edificio che conosciamo come teatro greco fu un p ro g e t t o e s s e n z i a l m e n t e ellenistico (teatro per il quale scrisse euripide) • Ricercatezza sia estetica che acustica • Nuovo tipo di teatro che rimase in uso per tutta l'epoca romana • 3 principali elementi: 1. Post i a sedere (cavea)= Collocati come in precedenza contro il fianco di una collina + riprogettati e divisi nettamente in cunei e gradini + speciali posti di prima fila per i dignitari 2. L ' o r c h e s t r a c i r c o l a r e = aggiunta delle porte d'accesso i n m o d o d a c o l l e g a r e architettonicamente il teatro e l'edificio scenico 3. Edificio scenico (skenè)= e l a b o r a t a s t r u t t u r a permanente con un vero e p ro p r i o p a l c o s c e n i c o + progettata per il tipo più Popolare di teatro ellenistico, la commedia nuova (temi: amore e vita borghese) • Sia sul proscenio che sul muro di fondo dietro la scena 31 egual modo da qualsiasi punto • Non hanno nessun fuoco o asse interno, nessuna navata centrale pittorici, più evidente è il modo in cui le figure non coprono tutta l'altezza del fondo. • Telefono adottato come eroe fondatore di pergamo e la sua mitologia venne connessa a una complessa narrazione che lo seguiva dal suo concepimento in Grecia fino alla morte a pergamo • V i e n e r a ffi g u r a t a un'imbarcazione per la madre di telefoo che sarà lasciata andare alla deriva, auge indossava un velo ed è situata in alto • Il fregio di telefo si prende molte licenze con le unità di tempo e d i l u o g o c h e i n n o r m a regnavano nel la narrat iva classica + serie di scene all'interno delle quali il tempo e lo scenario mutano di frequente e in modo slegato • Tecn ica de l l a na r raz ione continua impiegata per la prima volta nei fregi dipinti • La gigantomachia consegue l ' e ff e t t o d e l l a s t a t u a r i a monumentale mentre il fregio di telefo adatto le tecniche della pittura coeva avevano uno scenario e dei pannelli dipinti che si potevano cambia re a seconda de l la messinscena 158. Ginnasio e palestra a Olimpia • Il ginnasio per molto tempo fu un'istituzione centrale nella vita della città greca • Nucleo della vita maschile della borghesia e dell'aristocrazia fungendo da scuola per i fanciulli e per i meno giovani da circolo per uomini • In età ellenistica assunse una f o r m a a r c h i t e t t o n i c a maggiormente definita • I principali edifici ginnasiali convergevano su vasti peristili rettangolari (cortili recintati circondati da portici) dietro i quali si aprivano vari ambienti ed esedre • Cortile aperto= palestra • Esedre= grandi scale in cui si entrava fungendo da aule per le lezioni e sale per le conferenze • Stadio o pista per le corse= era contiguo l'edificio principale • Esempio della versatilità e dell'efficienza pratica nella progettazione • C'erano ginnasio ovunque la vita cittadina 159. Bouleutèrion di Mileto • Il re antioco quarto dono il nuovo complesso autonomo (sede del Senato) • Camera dei convegni: ricoperta da un tetto e conteneva un emiciclo di posti a sedere disegnato a imitazione del teatro • Esterno: scandito da eleganti semi colonne doriche applicata ai muri nei quali si aprivano finestre • Sala delle riunioni: preceduta da un cortile porticato che si entra attraversando un propi leo Corinzio • Pareti: modello di muratura alta e corta e la decorazione marmorea dei capitelli scolpita (sia dorici che corinzi) • Il dono del sovrano era inteso a sottolineare il suo profondo rispetto per la tradizione civica democratica 160. (a) Palazzo macedone a verghina, III secolo / (b) Casa di Cleopatra a Delo, II secolo • Le case delle persone facoltose acquistare un nuovo splendore architettonico • Dimore simili ai ginnasi • Spesse pareti indicano dei piani super io r i (mancant i ) Che ospitavano gli ambienti più privati • P i a n o t e r r a : l u o g h i d i ricevimento aperti al pubblico + serie di 3 stanze collegate tra loro • La suite di maggior rilevanza fungeva da sala di ricevimento e da triclinio • I pav iment i de l le camere importanti erano decorati con mosa ic i figu ra t i + pa re t i stuccate dipinte a imitazione di modelli di opera muraria • Mosaici ben conservati 161. Tomba a leucadia, facciata • Tomba macedone di III secolo • Imponente facciata a due piani con ordini stuccati di bianco e dipinti di azzurro e rosso • 4 singole figure dipinte su pannelli tra le colonne nel piano inferiore - S x : n o b i l e d e f u n t o c o n l'armatura ed Ermete - Dx: due dei giudici del mondo degli inferi (eaco seduto e radamanto stante) • Le metope contengono pitture m o n o c r o m e d i u n a centauromachia • La zona dell'attico e decorata con un fregio modellate e c o l o r a t o r affig u r a n t e u n amazzonomachia • Serie di fitt iz ie "porte" e incorniciate Che decora l'ordine superiore ionico + interpretate come finestre, chiuse da 162. Sarcofago di Alessandro • Monumento funerario di epoca ellenistica • Commissione imperiale per uno dei regnanti locali di sidone nel tardo IV secolo • Sovrani fenici prefer ivano l'inumazione • E s e g u i t o p e r u n c e r t o Abdalonimo • I lati sono decorati in alto rilievo con scene narrative • Lato lungo= rappresentato Alessandro in lotta contro i persiani + caccia con macedoni e abitanti di sidone ambientata nella tenuta vicino alla città sfoggiando lo stretto rapporto con Alessandro • I rilievi conservano buona parte del colore • Il coperchio e la cassa sono decorat i con modanature scolpite ed eseguite con 32 p a e s a g g i o r o m a n t i c o e malinconico in cui l'uomo è dominato dalla natura • L 'esa t tezza m i to log ica è mantenuta con l'aggiunta di didascalie per alcune delle figure 172. Stele funeraria di Hediste • Oltre i paesaggi esterni i pittori ideare uno scenari interni per soggetti intimi della mitologia • Stele funeraria proveniente da demetriade in tessaglia • Mostra un interno domestico assieme a una narrativa allusiva e al pathos • Hediste e distesa nel letto (1 piano) + donna con un bambino dietro una parete divisoria + altra figuretta visibile nel vano di una porta sullo sfondo • Evento comune descritto con semplicità: Hediste morta di parto • Senso d i commoz ione + elegante economia di mezzi 173. Mosaico, Pompei • Oltre 30 specie di fauna Marina mediterranea sono riunite in tale composizione • Gruppo principale: aragosta e polipo che lottano + sfondo di un semplice paesaggio Marino • Una delle migliori copie • Per gli acquirenti romani valore ornamentale • L'origine e la funzione della composizione erano diverse • Natura morta= rappresentazioni della flora e della fauna sono di sol i to caratter izzate dal la attenta osservazione della natura + precisione biologica • Il quadro probabilmente mirava a ostentare la cultura scientifica 174. Mosaico nilotico, preneste • Realizzato nel tardo II secolo A.C. Per decorare l'abside di un edificio pubblico locale sotto il famoso santuario della fortuna primigenia • Scoperto nel 1600 circa • il contenuto indica che fu concepito come virtuosistica trascrizione musiva di una pittura ellenistica alessandrina • Soggetto: la regione del Nilo rappresentata con un empirica prospettiva aerea • Gran parte degli elementi nel paesaggio sono mostrati nella normale prospettiva orizzontale • Il Nilo è in piena= allegoria de l l 'abbondanza eg iz ia e tolemaica • Parte superiore: mostra le regioni selvagge con gruppi di cacciatori che catturano animali e s o t i c i d e n o m i n a t i d a l l a didascalia (interesse scientifico) • I cacciatori sono membri di una spedizione reale inviata per riportare con sé in solite specie animali per il giardino zoologico • La zona mediana raffigura elementi tipici del Medio Egitto • Parte centrale e inferiore: costellate di animali tipici del Delta + non serviva la didascalia • Quadro che univa molte delle nuove caratteristiche della pittura ellenistica attingendo anche al un nuovo interesse per la scienza naturale elevandola ad arte nobile 175. Mosaico di ciottoli, pella, caccia al cervo • Per combinazione di un'ampia cornice decorativa tipico degli eleganti mosaici pavimentali • Datato al 300 a.C. • Pannello centrale: 2 cacciatori nella convenzionale nudità greca e i cani circondano un cervo • F i g u r e p o s t e s u u n a naturalistica linea rocciosa che indica il terreno + Sfondo nero • Un cappello si libera nell'angolo superiore interrompendo la firma del mosaicista • Campo intorno riempito da magnifici girali vegetali in fiore che nascono da due cespi da canto situati in due angoli opposti • Bordo esterno incorniciato da un motivo a cani correnti • Stile e decorazione: tipici del primo ellenismo • Il bordo e il disegno floreale fungono da decorazione fissa + riquadro generale imita la pittura coeva • La composizione era mutuata dalle pitture del tempo • I m o s a i c i d i c i o t t o l i s i sv i lupparono ne l per iodo classico • I contorni sono eseguiti con liste d'argilla o di piombo dando una definizione più netta • Sfumature ottenute con una tecnica divisionista 176. Mosaico dei delfini, delo • È formato da un emblema rotondo circondato da un complesso bordo composto da due fasce a cani correnti, un meandro prospettico è un motivo a quadretti • Delfini appaiati riempiono i campi dei pennacchi + ognuna tenuta a freno da un Cavaliere in miniatura dal colore differente • Vantaggi pratici offerti dalle tessere cubiche rispetto ai ciottoli • Potevano essere disposte rapidamente in file e in multipli formando unità e figure più complesse • Vennero introdotte tessere molto più piccole per ottenere contorni più netti, gradazione Tonale e più colori + maggiore padronanza e duttilità 35 177. Mosaico di Sofilo • Riquadro musivo firmato dal suo artefice, Sofilo • Raffigura una personificazione femminile che porta su il capo un'insolita corona a forma di poppa di nave + tiene uno stylus • V i s o t i p i c o d e l l e r e g i n e tolemaiche + non può aver rappresentato il ritratto di una sovrana; non era permesso camminare sul volto della regina • Il mosaico proviene da una località del Delta del Nilo • Il busto personifica la grande città portuale di Alessandria • Dopo l'invenzione dei mosaici a tessere i pavimenti di ciottoli scomparvero 178. Mosaico di soso • Che un mosaicista appaia nelle testimonianze letterarie è una p r o v a d e l n u o v o v a l o r e apportato nell'arte musiva • Tramandate due opere: "camera non spazzata" e " colombe" riconoscibili entrambe in copie e imitazioni tarde • Ognuna rappresenta un disegno estremamente medi fatto per le due parti principali: l'emblema e il campo circostante • Probabile che le due opere appartenessero a un'unica composizione pavimentale • La "camera non spazzata" c o n s i s t e v a i n u n c a m p o continuo neutro in cui sono disseminate le rappresentazioni di una schiera di avanzi di pasto + molteplicità di riferimenti ha la funzione del mosaico. a quella della camera e al momento della rappresentazione del soggetto • Brioso virtuosismo tecnico nella rappresentazione degli avanzi e dei topi come di vere e proprie cose sulla superficie di un mosaico sul quale proiettano ombre • Soggetto musivo t ipico e sofisticato 180. Vasi argentei • Vasi potori di II secolo • Illustrano diverse tendenze nella decorazione: semplice segno in bassori l ievo a scanalature verticali + stile preciso + rilievo eseguito a mano da un'unica foglia d'argento • Complesso disegno floreale naturalistico + per base un cespo in acanto ha quattro foglie popolato da amorini + stile vivace + il rilievo più alto utilizza una nuova tecnica che prevede un rivestimento interno e un esterno + zona floreale lavorata a sbalzo su un'altra f o g l i a a p p l i c a t a c o m e rivestimento esterno alla quale si congiungeva al di sotto della decorazione dell'orlo • Tecnica che divenne popolare per le tazze che raffigurano stravaganti scene figurate 179. Mosaico, copia da soso, colombe • Quattro colombe appollaiate • Varietà di atteggiamenti sull'orlo una Coppa bronza p iena d'acqua • Composizione riconosciuta di soso di pergamo • Nota in una molteplicità di versioni • La compos i z ione e ra un emblema col valore di un pezzo da esposizione • Straordinaria abilità tecnica nella rappresentazione pittorica di varie e difficili qualità di superfici • Brillante pittura a chiaroscuro dissimulava la propria funzione e la tecnica in cui era eseguita 181. Voi cratere in bronzo dorato da Derveni • Tardo IV secolo a.C. • E s e m p i o p i ù b e l l o d e l l a lavorazione del metallo • Opera virtuosistica che dispiega l'intero repertorio tecnico dei bronzi e delle argenterie coeve • Fregio dionisiaco intorno al corpo principale lavorato con la t e c n i c a d e l l o s b a l z o i n bassorilievo • Il disegni ornamentali sono stati stampati e scanalati • Risultato decorativo ricco • Trovato Nel 1926 in Macedonia in una tomba dove fungeva da un'urna cineraria • Sul l 'or lo iscr iz ione d i un precedente proprietario indica una diversa funzione originaria • Temi di dionisiaci + forma prediletta per i recipienti più elaborati usati per miscelare l'acqua e il vino nei simposi 182a. Orecchini d'oro • Virtuosismo tecnico del III secolo • Si compongono in tre elementi: - S u p e r i o r e = d i s c o h a decorazione floreale - Parte intermedia= forma di barca circondata da palmette e rosette - Infer iore= mol tep l ic i tà d i eleganti anfore pendenti da catenelle lavorate a treccia 182b. Collana d'oro • T i p i c a s o n t u o s i t à d e g l i ornamenti personali ellenistici • Parte centrale composta di quattro grandi pietre di forma ovale o quadrata fissata a una c a t e n a d ' o ro i n t re c c i a t a terminate in teste di linci dorate • Piet re cent ra l i : e laborate montature granulate + appesi i t re pendent i ( far fa l la con smeraldi + 2 granati a goccia) 36 SCULTURA 183. Gemme intagliate • Gli incisori ellenistici aggiunsero nuovi tipi di pietre semipreziose, nuovi soggetti e un maggior virtuosismo tecnico • Incremento della produzione e dell'audacia creativa • Quanti tà sempre maggiore di pietre, indice del prestigio crescente di tale arte • La committenza reale fu un nuovo stimolo per gli incisori a. Testa di Alessandro= scolpita su una pietra quasi sferica mostra le corna di ariete assimilandolo a Zeus ammone + intagliata poco dopo la morte poiché al di sotto del collo appare una minuscola iscrizione indiana b. Re= appassionato e dinamico c. Regina= mostra un Greve classicismo d. Esile dea= è rappresentativa di un gran numero di simili studi su grandi e. Ninfa= forse la più tipicamente ellenistica per lo stile è soggetto --> gli dèi rimasero soggetti popolari • Il disegno è scolpito audacemente nella superficie • Tecnica che da un rilievo molto più alto e un effetto più ardito • Stile rococò + veduta posteriore di tre quarti • Disegno ardito • Le tombe hanno restituito una s t u p e f a c e n t e v a r i e t à d i gioielleria ellenistica • Anche i gioielli iniziano a fare un uso audace di elementi figurati • Effetto complessivo: ricchezza ed esuberanza 184. Tazza Farnese, sardonica • Creata forse ad Alessandria per uno degli ultimi tolomei • Uno dei più grandi cammei dell'antichità • Scodella poco profonda ricavata da un'unico pezzo di sardonica indiana a strati sottili • Figure bianche: scolpite sulla superficie interna sullo strato centrale • Il Nilo siede a sx con una cornucopia + iside adagiata su una sfinge + centro indice suo figlio trittolemo- oro + Due stagioni siedono a dx + in alto soffiano 2 venti • Tema: fertilità della regione del Nilo [simile 174] • Rappresentato in un'allegoria allusiva e maestosa • Tecnica dei camei consiste nello scolpire pietre semipreziose in rilievo, inventata nel III secolo A.C. • Esistono cammei in pasta vitrea imitanti la sardonica 185. Apollo, da Tralles • Era appoggiato a un supporto + teneva una lira nella mano sx + b r a c c i o d x r i p o s a v a languidamente sulla sommità del capo • Braccia e attributi attaccati separatamente • Sia Apollo che dionisio aspetto giovanile quasi effemminato • Il naturalismo crea l'impressione di un vero Dio vivente • La muscolatura molle e indice sia di gioventù che di una vita consacrata al le art i del la musica, poesia e tiro con l'arco • I m m a g i n e d i r affin a t e z z a culturale che non contrasta con quella del lottatore eracle • Apollo di Talies, III secolo, ebbe come modello una statua culturale di Apollo già esistente • Le statue ellenistiche, spesso libere versione di sculture delle divinità precedenti 186. Poseidone, Milo • II secolo + posa di un sovrano divino • Tiene il tridente nella mano dx ed è appoggiato lateralmente a un piccolo delfino • Muscolatura impiegata non come tratto distintivo dello stile dello scultore ma come un semplice mezzo per evocare la m a e s t à e l a c o n d i z i o n e sovrumana del Dio • G r a n d e n a t u r a l i s m o d e l drappeggio e dell'esecuzione assolutamente moderna della testa • Testa: rivela con sicurezza che il Dio fa parte del mondo reale 187. Elio, Rodi • Giovane divinità solare • Labbra: separate che lasciano vedere i denti superiori • Forte torsione verso l'alto + ideale dinamico= caratteristiche che ricorrono nei ritratti coevi dei sovrani usate con intensità maggiori • Elio, Dio protettore di Rodi, appare regolarmente sulle monete della città --> colosso di Rodi= figura bronzea alta oltre un centinaio di piedi realizzata per la città nel 305-304 A.C. da carete 37 dall'eroe più anziano • Indossa la tunica, la cintura e il balteo ed è armato di spada scudo ed elmo • Patroclo non è puramente eroico, ovvero non è nudo ma spogliato della propria armatura che si abbandona con il collo spezzato e il braccio penzolante • Posa unisce il realismo e pathos • Possente figura di menelao posso obliquamente rispetto al corpo + sguardo verso l'alto rivolto sia allo spettatore sia al nemico che lo circonda --> gli scultori del primo periodo fecero degli esperimenti con i gruppi di azioni a tutto tondo • Disegno piramidale + uno dei più riusciti tra quelli mitologici • Probabile commissione da parte di un reale riconoscere dal soggetto e dalla data appropriata di una serie di successive copie marmoree • Le più conosciute sono: gruppo ludovisi e il galata morente a. Gruppo ludovisi • S c i o l t a c o m p o s i z i o n e piramidale • Rappresenta un comandante galata (distinto dai baffi + assenza di barba + lunga capigliatura) che ha scelto il suicidio onorato per se stesse e per la moglie al fine di evitare la cattura • Porre il nemico sconfitto su un piano eroico e rendeva ovvie le taciute capacità dei vincitori b. Galata morente • Rappresenta una figura più giovane con un'anatomia più snella e soda • Egli si sostiene sul braccio dx in modo da guardare la mortale ferita infertagli con la spada sul lato dx del costato da cui scorre il sangue • Sangue rappresentato in rilievo + forse nell'originale bronzeo era inserito in rame • La sofferenza viene espressa non tanto dall'espressione quanto dalla posa • Indossa so lo un touques (collana) che mette in risalto il fatto che la sua nudità è vera • Grande ammirazione per la forza fisica e il coraggio degli alti Galati che combattevano nudi e senza armatura • Lo scul tore ha raggiunto un'eccellente combinazione di anatomia realistica e forme piacevoli • Il galata si siede su uno scudo intorno al quale si avvolge a spirale una lunga tromba celtica (tratto distintivo) • Identificato come il trombettiere dello scultore epigono, opera menzionata da Plinio descrizione di Plinio e da lui attribuito a tre scultori rodioti (agesandro, Atenodoro, Polidoro) • Non fu una loro composizione ma una versione in marmo di un gruppo dell'ellenismo omedio • Palesi collegamenti nel tema e nello stile con la gigantomachia del grande altare di pergamo • I l g r u p p o o r i g i n a l e n o n intendeva rappresentare la versione epica della storia ma la v e r s i o n e t r a g i c a i n c u i laocoonte fu punito per aver informato il voto del celibato sacerdotale commettendo i relativi peccati carnali • Il soggetto del gruppo era rappresentato all'errore fatale e dalla punizione divina 202. Gruppo di polifemo a Sperlonga • Trovati nel 1953 in un'ampia grotta sulla coste italiana • Frammenti di quattro gruppi barocchi ellenistici • La grotta annessa una villa romana sul mare • Le sculture decoravano l'interno della grotta, c'erano due gruppi minori 1. Copia di menelao e patroclo + gruppo raffigurante il tratto del Palladio da parte di odisseo e diomede 2. Grande gruppo di polifemo + gruppo con Scilla • Gruppo di Scilla= recava sulla trave maestra della poppa della nave la firma degli stessi tre Rodioti del laocoonte • Tiberio fu verosimilmente il proprietario di questa villa (probabilmente ereditata) • Parti del gruppo di polifemo note in altre copie fedel i mostrano come i tre rodioti si f o s s e r o s p e c i a l i z z a t i i n traduzioni • Le parti che si sono conservate possono essere disposte nel loro raggruppamento originario con una certa sicurezza • Polifemo è sdraiato supino in un modo scomposto, stato di torpore dovuto dal vino 203a. Marsia appeso, copia • Satiro orgoglioso della propria abilità nel suonare i rustici flauti s fi d o A p o l l o i n u n a competizione con la propria vita come posta • Conclusione: terribile punizione; Ha un albero, legato ai polsi mentre lo schiavo scita di Apollo è accovacciato sotto di l u i e a r r o t a i l c o l t e l l o preparandosi a scorticare • Eccellente studio anatomico con la pelle tesa aderente ai muscol i scopert i + cassa to rac i ca i ncava ta pe r l a posizione appesa • Testa : s tud io sens ib i le e vigoroso della resistenza stoica • S offe re n z a e s p re s s a p i ù attraverso il corpo che il viso • L'elevazione stilistica di Marsia pone il suo errore tra quelli degli eroi tragici 203b. Scita scorticatore • Ha una composizione compatta e realistica • Il viso è uno straordinario ritratto di genere • Fronte piatta con i capelli lunghi + lineamenti nettamente definiti • Tratt i che espr imono una s in istra ar ia di astuzie e crudeltà, privo di intelligenza 40 • Sulla sx due compagni di odisseo stanno per conficcare il palo ardente guidati dall'alto da odisseo riconoscibile per il pileo • A dx un terzo compagno entra in azione • L a t e c n i c a s c u l t o r e a e virtuosistica • Stile barocco • N e l l e fi g u r e p o s s e n t i esagerazione dei muscoli con una ricercatissima rifinitura della superficie • La testa di odisseo possiede una furia eroica dovuta anche dagli occhi spalancati 204. Gruppo dell'invito alla danza, copie • Il giovane satiro segna il tempo c o n u n o s t r u m e n t o a percussione accennato dal piede per una giovane ninfa seduta sulla Rocca che si sfila i sandali disponendosi alla danza • S t e s s e fi g u r e a p p a i o n o congiunte su monete di cizico • Le figure dionisiache furono uno dei campi più creativi della scultura ellenistica • Nuove riproduzioni del satiro e della sua compagna • Satiro= muscolatura rigida e vigorosa, realistica ma contratti animali • Compagna= attraente ninfa Silvestre, ideata chiaramente come so r r i den te pa r t ne r femminile del satiro • I l gruppo raffigura la vita spensierata e dilettevole che gli esseri dionisiaci conducevano all'aperto 205. Vecchio centauro • braccia legate dietro la schiena si volge afflitto e tra gli spasmi verso i l piccolo eros che cavalca il dorso • Straziato dal desiderio m umani sono legate dalla vecchiaia • E l e m e n t o d i u n a c o p p i a antitetica di cui l'altro mostra un giovane centauro sorridente che sch iocca in a r ia le d i ta ; rappresenta la gioventù allietata dalle fitte provocate da Eros • Centauri classici: impiegati in grossolane battaglie • In epoca ellenistica si unirono al mondo dell'arte dionisiaca e vengono eseguiti in modo più scherzoso • Il vecchio centauro rivela gli stretti legami formali che tali s c u l t o re a v e v a n o c o n i l grandioso e solenne mondo del barocco eroico • Gli stili erano parti differenti della stessa ampia gamma stilistica o espressiva 206. Centauro • Testa di un vecchio centauro con grandi orecchie ferine e folta barba • Espressione torva di selvaggia, intesa ferocità • Scolpito qualità alta • P r o b a b i l m e n t e u n a ricostruzione molto raffinata di un'opera ellenistica 207. Satiro ed ermafrodito • Maturo satira dalle gambe l u n g h e r e s p i n t o c o n i l c o m b a t t i m e n t o d a u n ermafrodito simile a una ninfa • Gruppo esplosivo ideato per l'esecuzione in bronzo • Lo spettatore avrebbe dovuto scoprire la vera natura della " ninfa" girando intorno al gruppo • La doppia sessualità doveva essere una sorpresa sia per lo spettatore che per il satiro • Ermafrodito è una androgina creatura di genere dell'arte in ambito bacchico • Viso tondo e sorridente • Atmosfera scherzosa vivace e di vivace erotismo 208. Ermafrodito dormiente • Figura dormiente distesa in una posa allungata e sinuosa di straordinaria eleganza • Scoperta della sua sessualità sarebbe giunta come una sorpresa • V i s o s o r r i d e n t e r i v e l a immediatamente il contesto del gioco dionisiaco • Hai il tipo di testa e pettinatura ideale classica di una divinità o di un'eroina • Per il pubblico ellenistico la più nota figura dormiente con questa posa e con questo stile sarebbe stata piuttosto l'arianna abbandonata • L a s t a t u a a t t a c c a scherzosamente le idee e le supposizioni di uno spettatore sull iconografia e la sensualità 209. Il fauno Barberini • Giovane figura maschile distesa in modo scomposto su una roccia • Effetto apparentemente erotico modificata solo dalla percezione che il soggetto è un satiro addormentatosi ubriaco nella foresta • C o r p o m u s c o l o s o e b e n f o r m a t o h o p o c o d e l caratteristico stile satiresco • La testa da un'ispezione da vicino rivela alcuni tratti ferini da satiro • Identità rivelata solo dalla pelle di pantera su cui è sdraiato • Ritratto di genere • Ambientaz ione d ion is iaca allontana dalla realtà • L o s c u l t o r e h a c o l t o i l rilasciamento e la posa senza veli di qualcuno che è sicuro di non essere osservato • Copia di un'opera del 200 A.C. 41 210. Vecchia che va al mercato • Vecchia donna che trasporta volatili morti e una cesta piena di polli vivi con la schiena incurvata facendo uso di un bastone • Il panno che le copre il capo e l'atteggiamento rivelano che che è una contadina ma il Bell abito lungo fermato in vita da una cintura, l'ampio mantello e l'elegantissimo paio di sandali non sono abit i quot idiani indossati nella fattoria • Por ta anche una v is tosa ghirlanda realizzata con foglie di edera • La vecchia sta andando a una festa dionisiaca • Le statue di giovani contadini, vecchi pescatori e vecchie donne dal viso grinzoso sono un'aggiunta straordinaria e i n t e r a m e n t e n u o v a n e l repertorio scultoreo • Alla classe inferiore rivolsero t u t t e l e l o r o f a c o l t à d i osservazione fulminante e rappresentazione realistica • Nella donna il viso e il collo d e c re p i t i s o n o m e s s i i n evidenza + torace ossuto • Tali statue erano doni votivi di un ambiente d'elite urbana • Il loro valore estetico risiedeva ne l l 'auto cont rasto t ra i l soggetto pietoso e la squisita tecnica 211. Pugile delle Terme, bronzo • Statue d i a t le t i , uno de i principali settori della scultura classica in cui si formarono le teorie del canone ideale • In età ellenistica gli scultori r i s p o s e c o n s t a t u e c h e distinguevano accuratamente i vari tipi di atleta • Bronzo originale • Pugile dalla forte muscolatura + capo rivolto bruscamente verso lo spettatore • Indossa i "cesti", spesso le bende di cuoio avvolti agli avambracci • Riconoscibile subito come pugile per il viso ammaccato e segnato da cicatrici + naso rotto + grossi orecchi gonfi • La testa conviene più tratti generici da pugile che non lineamenti individuali • Lotta terminata da poco lo si deduce dai tagli sul volto rappresentati con ricchezza di particolari per mezzo di lucenti agemine di rame rivelate nel corso di una pulitura e di restauro recenti 212. Fantino dell'artemisia, bronzo • Giovaniss imo fant ino con indosso una corta tunica e i sandali si piega in avanti sulla criniera di un cavallo da corsa • Rinvenuta nel relitto di una nave affondata a Capo Artemisio • Folta capigliatura arruffata e i l i n e a m e n t i l e g g e r m e n t e africanirealistici • Ritratto generico destinato a rappresentare più il ruolo e la condizione di fantino che la sua personalità • I l grande cavallo bronzeo trovato allo stato frammentario è un purosangue • Il vivido ritratto del fantino africano rendeva plausibile l'intero monumento e vicino all'evento che commemorava 213. Demostene, copia • L'oratore e in un atteggiamento semplice e fermo • Mani giunte sul davanti e lo sguardo abbassato • Porta i sandali è un Himation d i s p o s t o n e l m o d o p i ù elementare • I l r i t ratto accigl iato è un capolavoro che unisce effetti di fisionomia individuale e una traccia del pathos mortale • La testa e notte in più di 50 copie marmoree di epoca romana • La statua originale, opera di Polieucto, è ben documentata nelle fonti letterarie • Eretta nel 280 a.C. nell'agorà di Atene quarant'anni dopo la morte • Simbo lo de l l 'oppos iz ione ateniese ai re macedoni • La semplicità e il carattere i n t r o v e r s o d e l l a s t a t u a andavano letti come contratto e risposta all'area spavalda e prepotente delle immagini dei d o m i n a t o r i m a c e d o n i Atteggiamento riflessivo e 214. Filosofo, statuetta in bronzo • A n z i a n o fi l o s o f o s t a n t e leggermente piegato all'indietro • Porta i sandali e un pesante himation • Nella mano destra teneva un bastone + sguardo rivolto in basso • È probabile rappresentato intento all'insegnamento • I filosofi erano figure eminenti nella società ellenistica dove si t ro v a v a n o l e s c u o l e p i ù importanti • Immagine del filosofo come settore rilevante e tipico • L e s t a t u e d e s c r i v o n o i l senescente corpo mortale del pensatore mettendo in rilievo la s c e t t i c a m a n c a n z a d i preoccupazione per l'aspetto fisico • Penetraz ione in te l le t tua le rappresentata nella testa ritratto • Elevato carattere interiore che d i s t i n g u e i l r e a l i s m o d i quest'estate da quello dell'est statue di genere 42 ROMA: LA REPUBBLICA E LA PRIMA ETA IMPERIALE RILIEVI STORICI 226. Ara di domizio enobarbo • Genere peculiarmente romano (rilievo storico) • U n o d e i m o n u m e n t i p i ù importanti della Repubblica romana • Parola " Ara" descr ive i l monumento convenzionale • Probabile che i rilievi in origine un'ampio sto basamento di una statua 1. nozze di poseidone e anfitrite= D e s c r i v e u n c o r t e g g i o Marino,loro seduti in un carro al centro del lungo panneggio + nereidi che cavalcano creature marine 2. I l c e n s i m e n t o = I r i l i e v i c o n s e r v a r o n o u n a t e s t i m o n i a n z a s o b r i a e realistica di un'importante rituale pubblico romano + data dell'evento oggetto di dibattito + funzione del rilievo registrare uno specifico evento storico + censimento effettuato dai Consol i + si concludeva solitamente con un sacrificio purificatorio - Sx: gruppo di cittadini che rilasciano dichiarazioni a uno scriba e a un assessore - Dx: mostrano gruppo di soldati con le armature per sottolineare l'importanza del censimento per l'esercito - Centro: scena di sacrificio - L'altra figura in armi del Dio Marte erge a sx di un altare situato al centro + figura togata posta a dx (censore) Affiancati da suonatori assistenti e assistenti che fanno avanzare gli animali per una forma di sacrificio - Si riteneva che queste sculture venissero dal sito del tempio di Nettuno nel circo fiammingo nel 42- 30 a.C. dal comandante militare governatore domizio enobardo - Scena Marina riflette un gruppo creato dallo scultore greco scopa + discute se l'opera fosse del famoso scultore del IV secolo o di uno scopo a posteriore 227. Fregio della basilica Emilia, Roma: punizione di tarpea • L a b a s i l i c a c o s t r u i t a originariamente nel 178 a.C. fu u n o d e i p i ù i m p o r t a n t i monumenti pubblici del foro romano • Il fregio decorato all'interno della basilica apparteneva a un p r o g r a m m a i n t e s o a d a l i m e n t a r e u n s e n s o d i venerazione per le virtù e commemora le leggende sui tempi più antichi della città • Si mostra la punizione della vergine tarpea che al tempo di Romolo tradì la città aprendone le porte a un esercito invasore e Sabino • Tarpea gesticola man mano che i soldati iniziano ad accatastare gli scudi • Dx: solenne figura barbata del re Sabino Tito tazio assiste l'arcigna della scena • D r a p p e g g i s v o l a z z a n t i + m o v i m e n t i a n i m a t i + p ro p o r z i o n i l e g g e r m e n t e massicce dovevano richiamare fregi architettonici greci 228. Ara Pacis augustea, Roma • All'altare della pace augustea fu inaugurata il 4 luglio del 13 avanti dedicato dopo il suo completamento • Scopo immediato quello di c e l e b r a r e l a v i t t o r i o s a pacificazione di Augusto • Alludono tutti i principali temi dell'ideologia augustea • Alcuni degli elementi scoperti già nel XVI secolo • Il monumento nell'insieme non fu costruito fino ai tardi anni 30 del XX secolo • Sito originario: lato orientale del campo Marzio poco distante dalla via Flaminia (posizione odierna) • L'altare era posto all'interno dei muri di un recinto con porta sul lato orientale e una su quello occidentale • La principale decorazione scultorea del monumento si trovava sulle pareti esterne • Altare stesso decorato con grifi, ornamenti floreali un semplice fregio che descrive gli animali che vengono portati al sacrificio • Pareti interne= simulano uno steccato sostenuto da pilastri e sopra pese lussureggianti ghirlande di frutti • Esterno= dei lati lunghi la decorazione è divisa nel registro superiore in una serie di pannelli che descrivono la famiglia imperiale ed eminenti ufficiali romani che partecipano alla processione religiosa (probabile per l'inaugurazione) • Zona sottostante ampi pannelli rettangolari decorati con una r igorosa vegetaz ione che assumono la forma di calligrafie volute costellate di fiori e frutti • Il senso della fertilità della terra evoca l'idea dell'abbondanza e della prosperità rese possibili dalla pace • Pace, tempo importante della poesia augustea • Il vivace modello ritmo delle toghe e i volti calmi evocano una molteplicità di modelli classici • Secondo l'uso romano molti dei 45 229. Arco di Tito, Roma • Eretto da domiziano tempo dopo la morte dell'imperatore nell'81 a.C. • Doppia finalità: commemorare la sua deificazione + trionfo celebrato nel 71 d.C. Da Tito dopo la vittoria nella guerra giudaica • L'arco si erge sul basso Colle lungo il percorso della via sacra e si dirige verso il tempio di Giove • Verrà parzialmente demolito nel medioevo • Rimasto intero: • Fornice centrale= interno si trova l'iscrizione • Figure della vittoria • Famoso rilievo trionfale • Grande influsso per la vividezza s t o r i c a , c o m p l e s s i t à iconografica e lo stile a. Le spoglie del tempio di Gerusalemme • faccia interna meridionale • si vedono i partecipanti alla processione trionfale mentre trasportano il candelabro e altri oggetti presi al tempio di Gerusalemme • Corteo emerge dallo sfondo sulla sinistra • Senso della profondità spaziale evocato dai differenti livelli del rilievo stesso dove alcune figure sono scolpite quasi a tutto tondo altre in rilievo leggero • L'illusionismo creato, tratto tipico di motivi molti rilievi imperiali b. l tionfo di Tito • Le stesse peculiarità stilistiche n e l p a n n e l l o s u l l a t o settentrionale rappresenta Tito che avanza sul carro trionfale incoronato dalla vittoria e scortato da uomini e semidei • Gu ida de i cava l l i : figu ra femminile con l'elmo; Roma • Di fronte al carro e dietro ai c a v a l l i 2 fi g u r e s o n o verosimilmente: il genio del popolo e il genio del Senato romano • Mescolanza di personificazioni e figure umane parte vitale del linguaggio espressivo ha avuto luogo nelle rappresentazioni sulle monete dell’urbe 2 3 0 . A r c o d i Tr a i a n o a Benevento • È uno dei meglio conservati • Utilità: celebrazione di imprese militari + diffusione delle idee e delle politiche imperiali • iniziato entro il 114 D.C. E completato i primi anni del Principato di Adriano • Ogni facciata ester iore è decorata con sei pannell i principali in rilievo con fregi minori e le consuete vittorie • Mescolanza di personificazioni, divinità ed esseri umani nei rilievi • Soggetti: si accentrano non tanto su specifici eventi storici ma su politiche benevole e costruttive dell'imperatore • Due grandi pannelli all'interno del fornice mostrano Traiano che offre sacrifici e sovrintende h a l ' a t t u a z i o n e d e i provvedimenti tesi a fornire cibo e altre forme di aiuto ai bambini alle famiglie povere - Il lato della via Appia: come argomento aveva le politiche interne relative a Roma e all'Italia • Lato verso la strada che conduceva a Brindisi: illustrava le politiche relative alle province • Ritratto austero e serio di Traiano, si è conservato ed è facilmente riconoscibile in molti dei pannelli - Lato della campagna: traiana è vestito da soldato ed è stante + di fronte solenne figura della dea tellus, al suo fianco figura armata del Dio Marte che è nume tutelare dei militari e padre di Romolo e Remo • Telus ha tirato un aratro e dal solco emergono dei bambini • P e r s o n i fi c a z i o n e dell'abbondanza che tiene una cornucopia • Riferimento alla politica traianea volta a incoraggiare i cittadini dell'impero a formare famiglie numerose da avere in futuro vasta riserva di soldati • Pannello che fa riferimento alla costruzione di un nuovo grande porto a Ostia per l'efficiente sistema di scorte di grano imperiali • Traiano vestito con la toga • Secondo l'uso romano molti dei visi rappresentavano specifiche figure storiche --> gran parte furono restaurati • Sul lato sinistro viene mostrato Augusto stesso probabilmente ne l l ' a t to d i comp ie re un sacrificio circondato dagli uomini ed ha assistenti al rito sacrificale • Il maestoso uomo velato dal viso rude e Marco agrippa le ali generali in seguito genero • Donna velata imperatrice Livia + l'uomo ha la sua dx il futuro imperatore Tiberio • Incluse altre figure membri della famiglia, anche i numerosi bambini situati ai piedi di questi solenni adulti • S c o p o : e v i d e n t e c o m m e m o r a z i o n e d e l l a presenza di varie dignitari all'inaugurazione della Pacis; atto propagandistico • Augusto incoraggiava la vita familiare, qui la gens Giulio Claudia viene mostrata nel modo in cui dovrebbe essere concepita una famiglia • Sul l 'est remità or ienta le e occidentale un'altro gruppo di rilievi ornamentali riprendeva i temi della fertil ità, pietas, rispetto verso la tradizione e l'orgoglio culturale • Tellus= identificata come la dea d e l l a t e r r a o c o n l a personificazione dell'Italia + affiancata da due donne sedute su un cigno e mostro Marino + sotto di loro una mucca e una pecora sdraiata al suolo + r i g o g l i o s a v e g e t a z i o n e culminante + l'urna rovesciata indica una sorgente + scena allegorica con gli elementi fondamentali della terra dell'aria e dell'acqua armonizzati e prosperosi a seguito della fascia augustea 46 231. Colonna traiana, Roma • Eretta nel foro di Traiano tra le due biblioteche dedicata nel 113 d.C. • Fungeva in parte da sepolcro • Funzione principale quella di celebrare le due campagne vittoriose di Traiano contro i daci • Realizzato per mezzo di uno straordinario ciclo di rilievi per oltre 200 m in una spirale ascendente attorno alla colonna • Storia: narrata in 155 scene separate da caratteristiche topografiche e architettoniche d a n d o u n s e n s o d i u n paesaggio continuo ma variato che si spiega sullo sfondo e collega tutti gli eventi descritti • Traiano appare più volte • I l componimento narrativo cont inuo può esser stata influenzato da i ro to l i de i manoscritti illustrati • scene- documento= non solo i combattimenti militari ma tutte l e ques t ion i d i o rd ina r i a amministrazione collegata a una campagna di guerra • Nonostante le ripetizioni di f o rmu la g l i a r t i s t i e r ano interessati a conservare una testimonianza minutamente dettagliata di ciò che era effettivamente avvenuto durante le campagne • Prospettiva volo d'uccello: si può vedere l' interno delle fortezze e delle città, i progetti a r c h i t e t t o n i c i , l'equipaggiamento militare e il paesaggio resi con dovizia di particolari 1. L'accampamento è terminato e l'avallo leria e la fanteria se accingono a partire per la campagna 2. Visibile le conseguenze del primo attacco romano in cui Traiano virgola in piedi, davanti ai suoi soldati si prepara a ricevere gli ambasciatori daci • Il vigore narrativo del fregio deriva dalla descrizione della resistenza accanita che i daci opposero ai romani • M o l t a a t t e n z i o n e n e l rappresentare i daci come barbari, privi di discipline e nell' • Traiano vestito con la toga affiancato dagli uomini riceve tre cittadini che sono collegati a l commerc io de l g rano, rappresentati a 3/4 quello dell'imperatore • Zona superiore: si trovano le figure sedute di portunus, di Ercole e di Apollo --> questo pannello offre uno dei primi esempi d i un espediente formale che si diffuse man mano che andava sviluppo dossi lo stile tardo-antico dell'arte romana • L ' u s o d e l l a s c a l a p e r distinguere le forme di grande importanza dalle figure di minore rilievo 232. Arco di Costantino, Roma, il sacrificio di adriano • 8 rilievi circolari mostrano Adriano e membri del suo seguito impegnati alla caccia o all'offerta di sacrifici • Incorporate all'inizio del IV seco lo ne l la decoraz ione dell'arco • No a lcuna tes t imon ianza r e l a t i v a a l l a n a t u r a d e l monumento Adrianeo dal quale essi vennero presi • Adriano posto a sx di un altare centrale, sta offrendo sacrifici ad apollo • Basamento dietro si trova una levigata immagine ancheggiante del Dio • Richiama alla mente le immagini di antinoo • Mano sx di Apollo tiene una cetra appoggiata su una tripode intorno al quale si avvinghia un serpente + dietro vi è un albero, alloro di delfi • Alla sx e dx Di Adriano vi sono due accompagnatori: uno tiene il cavallo dell'imperatore + l'altro e stato identificato come il futuro imperatore Antonino Pio • Assenza di contenuto militare • Può essere o un momento realizzato per il diletto privato di Adriano Oppure parte di un momento pubblico che aveva preso a modello l'iconografia regale dell'antico Estremo Oriente 233. Base della colonna di Antonino Pio, apoteosi di Antonino e faustina; decursio • R i l i e v i s t o r i c i u s a t i p e r commemorare l'evento finale delle carriere degli imperatori • I romani adottarono la pratica di divinizzare i sovrani defunti • Iconografia artistica al servizio del culto imperiale • Colonna di Antonino e faustina commiss ionata da Marco Aurel io per commemorare l'apoteosi • Eretta nel campo Marzio dove era stato cremato l'imperatore • Basamento decorato con sculture in rilievo + colonna di granito rosso sormontata da un ritratto di Antonino (perduto) • Fu danneggiata nel XVIII secolo • Base conservata in buone condizioni • Facciata principale: scena singolare + giovane figura maschile alata porta il defunto imperatore e sua moglie alla loro destinazione divina + due aquile si liberano al di sopra + Antonino regge uno scettro con in cima un'aquila + sono diventat i i nuovi Giove e Giunone • In basso a dx la dea Roma che indossa un elmo e ha un seno s c o p e r t o e d i f r o n t e è accatastata la corazza A sx personificazione del campo Marzio gente di un obbedisco • Ambedue guardano verso l'imperatore e l’imperatrice 47 239. Pompeo Magno • Posizione importante a Roma grazie alla carriera militare e alle alleanze politiche (matrimoniali) • Si considerava un novello Alessandro Magno • La testa viene identificata con Pompeo in base ai ritratti monetari emessi poco dopo la sua morte • Stata trovata in una tomba alla periferia di Roma (ipotesi: della sua famiglia) • L'originale creato circa nel 55 A.C. Quando Pompeo era console e aveva la supervisione dei progetti artistici a Roma • Primo esempio interessante diffusione del sostanzia le real ismo del la r i tratt ist ica repubblicana e del manierismo derivato dal ritratto eroico ellenistico • Piccoli occhi + sopracciglia solcate + viso gonfio + naso tondeggiante= reale fisionomia di Pompeo • Ciaffoni folti e arruffati ritti al centro della fronte allude a un ritratto distintivo di Alessandro Magno (scultore lisippo) • P o m p e o a m m e s s e l a pet t ina tu ra e lo sguardo drammatico che caratterizzava n e i r i t r a t t i d e l s o v r a n o macedone • Era un generale vittorioso che aveva fatto conquiste in Oriente e voleva imprimere tale fatto nelle menti della plebe romana 240. Augusto di prima porta • Ritratto dell'imperatore in cui trasmetteva la personalità, l'aspetto e le politiche • Ogni volta che un nuovo imperatore saliva al potere si creava un di norma un busto ritratto ufficiale le cui copie v e n i v a n o d i s t r i b u i t e dappertutto; se regnava a lungo veniva talvolta modificato per riflettere l'età o la differente immagine che egli voleva dare di sé • Tali teste potevano essere appostate su una molteplicità di tipi fisici a seconda dell'aspetto del ruolo imperiale • Mostra Augusto in vesti militari (ruolo di imperator) trovato in u n a v i l l a a p r i m a p o r t a appartenuta l'imperatrice Livia • Doveva esprimere tutta una serie di idee politiche • La composizione riecheggia quella del doriforo di policleto (faceva parte del significato --> tendeva a richiamare il passato classico) • Gesto nominante del braccio dx ricollegato al discorso formale dell'imperatore all'esercito e alla cittadinanza • Figuretta di Cupido a cavallo di un delfino (vicino a gamba dx) svolgeva la funzione pratica di fornire alla statua un sostegno ma anche allusione alla General ologia ufficiale della famiglia imperiale • Delfino= ricordare la vittoria navale di Augusto su Antonio e Cleopatra ad azio • Elaborato pettorale: troviamo mescolanza di personaggi storici, figure mitologiche e religiose e personificazioni che appaiono anche sulle gemme e sui rilievi storici • Figura ala di Caelus + Il sole + l 'aurora= figure designata trasmettere un sentimento di universalità e forse anche dell'alba di una nuova era • Parte inferiore: la dea Tellus dove a sx c'era Apollo che cavalca un Grifo e a dx Diana che cavalca un cervo 2 4 1 . A u g u s t o i n v e s t e pontificale • Trovato a Roma in via Labicana • Una delle realizzazioni più belle delle finalità artistiche e formali • Esecuzione più sensibile del tipo di prima porta • Tratti distintivi: ampia fronte, mascel la affusolata, naso aquilino, superfici in larga m i s u r a p r i v e d i g r i n z e , pettinatura ricca ma composta • Indossa la toga, l'abito ufficiale per gli affari di Stato e rituali • Linee lunghe e delicate Entrano la calma dignità della statua • To g a p o r t a t a s u l c a p o : consue tud ine du ran te l o svolgimento delle funzioni sacerdotali • Augusto rappresentato come pontifex maximus • S t a t u a d e s t i n a t a a impersonificare la virtù della pietas, la quale desiderava d e s i d e r a v a d e v i re n d e re esemplare nella propria persona e instillare nei suoi concittadini 242. Agrippina maggiore • Ritratta nello stesso calmo stile neoclassico • Esemplare eseguito da un prototipo creato nel tardo Regno di Augusto o nella prima fase di quello di Tiberio • I ritratti femminili si datano s p e s s o i n b a s e a l l e acconciature che mutavano di generazione in generazione • Modesto stile dei capelli • H o u n a s e m p l i c i t à c h e contrasta in modo significativo con le acconciature dei periodi successivi 243. Claudio raffigurato come Giove • Co lossa le s ta tua r i t r a t to rinvenuta a lanuvio nel 1865 • In origine si trovava in un edificio pubblico di tale località • Iscrizione dedicatoria perduta • Venne dedicata nel 42-43 D.C. • Continua una tradizione che univa i busti ritratto di eminenti cittadini romani ai bei corpi idealizzati tipici delle statue greche • L i n g u a g g i o a r t i s t i c o convenz iona le usa to pe r trasmettere i messaggi politici e sociali 50 244. Vespasiano • Con egli furono riaffermati i valori della Repubblica romana • Il volto largo segnato dalle rughe, la testa quasi calva e i piccoli occhi acuti vogliono comunicare la personalità di vespasiano • Sparito il freddo classicismo idealistico • L'idea della personalità di vespasiano colta ha indotto a ipotizzare che si tratti di un ritratto privato piuttosto che pubblico • Altri pensano che sia eseguito proprio alla fine della vita di vespasiano quando sapeva di dover morire che stava per diventare un "Dio" • Sopra di loro sedute le figure f e m m i n i l i c h e p o s s o n o rappresentare le province conquistate • Le due figure stanti al centro alludano ho un'importante evento storico: il ritorno delle insegne legionarie catturate dai pirati 33 anni prima • Figura sulla dx identificata c o m e u n p a r t o c h e s t a consegnando un vess i l lo legionario o un personaggio con la corazza romana (l'identità enigma) • Incertezza riguardo al motivo della nudità dei piedi della statua • I generali indossavano gli stivaletti e il fatto che Augusto sia scalzo significhi che egli è rappresentato come un Dio (forse staffa post morte) • La versione più diffusa della testa ritratto di Augusto trae il nome da questa statua (150 copie) • Effetto della combinazione: appare spesso assurdo a volte persino comico • Statua propagandistica • I suoi tratti intesi a trasmettere un messaggio di interpretare il m a s s i c c i o c o r p o c o m e un'immagine di Giove • Conclusione= Claudio era una figura potente che dominava il mondo • Testa della statua: trasmesso il messaggio secondo cui Claudio e r a u n u o m o r e a l e c h e presiedeva ai riti dello Stato, motivo per cui indossa la corona di quercia • Viso= r i cc io l i d i spos t i a mezzaluna + orecchie un po' s p o r g e n t i + m a s c e l l a affusolata= evoca i ritratti di A u g u s t o e c o n f e r m a l a posizione nella dinastia Ida Giulio- Claudia • Significativa differenza: scultore autorizzato a rendere il volto gonfio e solcato di rughe di un uomo in età avanzata • Questa variante evoca i ritratti r e a l i s t i c i d e l l ' a r o m a repubblicana e intendeva a ripristinare il rispetto per i valori tradizionali romani dopo gli eccessi di caligola 245. Adriano • Fu un protettore delle arti ecap la potenza del linguaggio visivo • Clima pacifico nel Principato= occas ione per propagare l'immagine • Elaborazione negli anni più a v a n z a t i d i A d r i a n o m a sembrano raffigurarlo all'inizio della mezza età ancora vigorosa maturo • I l v o l t o e l e v i g a t o + caratteristica corta barba • Dopo secoli Adriano decise di cambiare l'immagine imperiale e scelse di mostrare il viso in un filosofo greco --> grande influenza • I bust i r i t rat to in or ig ine comprendevano solo la testa, il collo e appena un accenno delle spalle • Nel tardo I secolo a.C. Gli scultori iniziarono a estendere il bus to pe r i nc lude re una porzione maggiore delle spalle e del petto permettendo di comprendere a lcuni degl i attributi annessi hai ritratti a figu ra i n te ra ( co razza d i Adriano) • La politica romana richiedeva che alle persone su cui regnava 246. Antinoo raffigurato come Bacco • Compagno di Adriano e suo favorito • Dopo la sua morte Adriano provvide a far divinizzare il giovane e a istituire culti in suo onore --> le sculture che si sono conservate lo confermano • Il volto levigato + guance piene + naso aquilino + espressione imbronciata • Appare nelle sembianze di A p o l l o , B a c c o , E r m e t e , vertunno e osiride • L a s t a t u a d i d i m e n s i o n i maggiori del naturale • Collocazione originaria nella villa di Adriano a Tivoli • Porta sul capo un serto di pampini e grappoli d'uva • Ha i suoi piedi un cesto associato ai misteri dionisiaci • Il tirchio bacchico restaurato e p r o b a b i l m e n t e f e d e l e all'originale • Le immagini di antinoo sono importanti perché i loro ritratti stilistici influenzarono lo stile del la successiva scul tura antoniana 51 che alle persone su cui regnava venisse ricordato il suo ruolo di comandante supremo • Due enigmatiche figure sugli s p a l l a c c i p o t r e b b e r o rappresentare Giove 247. Rilievo funerario di vibio e famiglia • Probabilmente onoravo una tomba nella periferia di Roma • Mostra come presso l'agente c o m u n e c o n t i n u a s s e l a tradizione plebea • Composizione frontale di vibio • Grandi mani + espressioni severe= maschere mortuarie avite che si ricollegano a una tradizione italica pre imperiale dell'arte romana • Stile della pettinatura della donna rende certa la datazione del rilievo in epoca augustea • Tra le due figure principali si libera quella che sembra essere la maschera funeraria di un ragazzo forse il figlio defunto 248. Gruppo di Sant'Ildefonso • Studio della scultura romana f o c a l i z z a t a s u i g e n e r i tipicamente romani (ritratti e rilievi storici) • La scultura incontra ogni giorno un carattere differente • Portava avanti la tradizione plastica greca sia nello stile che nel contenuto • Dal II secolo a.C. i Patrizi romani entusiastici collezionisti di arte greca • I c l i e n t i r o m a n i commissionarono nuove opere conforme e sensibilità della scultura greca • Creazione classicistica • Alcuni dettagli suggeriscono che fu probabilmente realizzato nel secondo quarto del I secolo A.C. • Esegue la tradizione resa popolare da pasitele • Figura dx= Regge 2 fiaccole + c o ro n a d ' a l l o ro + c o m e sostegni una piccola kore arcaica (sx) e un altare (centro) • Dadoforo è un amalgama di caratteristiche desunte dalla produzione artistica di policleto • Carattere più fanciullesco • Figura sx= Segue da vicino il modello dell'apollo sauroktonos Dello scultore prassitele • La testa venne sostituita in epoca adrianea da un ritratto di antinoo • Statua trovata all'inizio del XVII secolo nell'area degli antichi Horti sallustiani • In apparenza opera d'arte ellenistica • S i g n i fi c a t o d e l g r u p p o enigmatico; tratto distintivo romano • La fiaccola abbassata è un motivo spesso associato alla m o r t e m a l e fi g u r e n o n appartengono necessariamente a un monumento funerario • Molte identificazioni, le più popolari: 1. Castore e polluce 2. Oreste e pilade 249. Ercole • Colossale immagine in basalto verde • Si trovava originariamente in una nicchia della grande sala delle udienze e del trono della Domus augustana • Scoperta nel 1722 nelle proprietà della famiglia Farnese adoperata per decorare il palazzo Farnese a Parma • Opera commissionata dai progettisti d'arte di domiziano per decorare il palazzo imperiale • Accolta come scultura della massima qualità possibile • Lo stile e la pietra in armonia con l'opulento stile barocco dell'edificio • Le ombre e l'impressione di inquieto movimento create dai profondi contrasti dei muscoli si sarebbero accordate bene con le colonne e le nicchie della ricca facciata della sala 52 255. Fori Imperiali, Roma • Nel 51 a.C. Giulio Cesare giunse alla conclusione che il vecchio foro romano non era più sufficiente per fungere da cornice alle funzioni pubbliche • Iniziò così un programma di ampliamento proseguito per quasi 2 secoli 1. Forum iulium - S p a z i o q u a d r a n g o l a r e fiancheggiato da colonnati sui lati lunghi - Si penetrava attraverso un elaborato ingresso - In fondo: tempio eretto a Venus Genetrix (completato poi da Augusto) - Fisso un modello che sarebbe stato ripetuto con il continuo accrescimento degli spazi noti 2. Foro di Augusto - Progettato dal 42 A.C. - Fece voto di costruire il tempio a Marte ultore che nomina l'asse principale dell'area - Tempio realizzato nello stile Corinzio augusteo - P o r t a d e l l a d e c o r a z i o n e consisteva in copie dei cariatidi dell'Eretteo di Atene [107B] - Dietro ai portici 2 esedre adornate da nicchie contenenti statue dei mitici avi della gens Julia e i primi eroi dello Stato romano - S e g u e l o s t i l e d e l l ' a r t e augustea 3. Forum Pacis - N e l 7 1 d . C . Ve s p a s i a n o intraprese la costruzione di un parco spazioso a sud del foro di Augusto circondato da portici e dominato lungo l'asse meridionale del tempio della pace - R i m a n g o n o p u r t r o p p o pochissime testimonianze sulle forme architettoniche 4. Foro di nerva - Vespasiano aveva iniziato un complesso posto tra il foro di Augusto e il foro della pace, anche se gran parte dei lavori sono s ta t i p res iedut i da d o m i z i a n o ; m a d o p o l 'assass in io e damnat ion memoriae Verrà denominato " forum narvae” 257. Pont du Gard, nimes • Acquedotti romani • Imponente successione di archi che attraverso le pianure e le Valli di vari paesi europei • I monumenti più familiari ed evocativi • Erano dei sistemi idraulici azionati dalla forza di gravità che trasportavano dai centri urbani l 'acqua a notevol i altitudini • Gran parte del corso era formato in effetti da gallerie e canali a livello del terreno che erano molto visibili • Le grandi strutture erano n e c e s s a r i e s o l t a n t o p e r conservare la lieve inclinazione dell'acquedotto • A b i l i t à i n g e g n e r i s t i c a + interesse estetico= evoca un senso di ordine e controllo • Simbolo efficace della presenza dell'autorità romana in tutto l'impero • Il Pont du gard portava l'acqua per 269 m • Edificato da Marco agrippa tra il 20 e il 16 a.C. • Le tre serie di archi costruite in pietra; senso di armonia e decoro che portavano a due stretti portici in salita chiusi sul lato esterno e coperti da volte sostenute da colonne doriche - 4 livello: Davanti a un lungo portico (ospitava negozi) Con colonne ioniche con coperture in volte a botte a cassettoni; si saliva a un'altra terrazza poco profonda (5 livello) - 6 livello: Profonda e spaziosa terrazza con apertura a volta affiancata da portici corinzi; portava a un livello superiore - 7 livello: Esedra a forma di teatro ricoperta da un portico Corinzio semicircolare con un soffitto a forma di doppia volta a botte + vero tempio della fortuna situato alla sommità del santuario • Progetto ascendente; in termini psicologici oltre che topografici • Voleva guidare i movimenti dai corridori inizialmente bui per arrivare al più alto grado di luce • Stando in cima alla collina alla presenza della dea sono invitati a partecipare alla maestosa visione dello svelamento del destino 2 5 8 . P o r t a M a g g i o re ( p . Praestrina), Roma • Doppio arco incorporato nella cinta urbana difensiva in cui l'imperatore aureliano circonda Roma nel tardo III secolo D.C. • La struttura in origine era un ponte destinato al tempo di C l a u d i o a p o r t a r e d u e importanti acquedotti al di sopra di due vie principali che conducevano fuori città • Il bugnato rustico incornicia gli a r c h i ; t r a t t o d i s t i n t i v o dell'architettura Claudia • --> Importante influenza sugli architetti del Rinascimento italiano • Il monumento che si trova all'esterno degli archi e la tomba di un facoltoso fornaio • Si trova al di fuori del perimetro ufficiale della città • La tomba decorata da rilievi in stile plebeo illustrato le attività connesse al mestiere 259. Teatro di Marcello, Roma • I teatri romani si svilupparono dagli antichi teatri greci • Nel I secolo a.C. la nuova tecnologia degli archi e delle volte in calcestruzzo permise di sos tene re uno spaz io i n pendenza senza di un pendio naturale • Iniziarono a elaborare una forma di architettura teatrale che fu tipicamente loro • Semi cilindro aperto in alto coperto da un velario con entrata ad arco sulla sezione curva dell'esterno e un alto m u r o s u l l a r e t e d e l palcoscenico che si univa alle gradinate del pubblico • Forma convergente sulla scena molto più vicina ai moderni teatri lirici e di prosa • Il primo teatro fu edificato da Pompeo nel 55 a.C. Nel campo Marzio • Rimangono poche tracce 55 - Si trattava della sistemazione monumentale di una parte dell'Argileto (Una delle strade principali) - Il progetto dovette accordarsi con quelli del foro di Cesare del foro di Augusto - Tempio di Minerva= st i le Corinzio che dominava l'asse longitudinale Ehi i lati erano fiancheggiati da un colonnato - Non c'era posto sufficiente per un vero e proprio portico e le colonne fungevano da Cortina ornamentale per i muri laterali - Tratto distintivo dello stile barocco romano elaborato dagli architetti di domiziano 5. Foro di Traiano - Ul t imo dei For i Imper ia l i c o s t r u i t o d a l l ' a rc h i t e t t o apollodoro di Damasco - Inaugurato nel 112 d.C. - Commemorava il trionfo contro i Daci - 300 m di lunghezza - Si entrava attraverso un arco trionfale sovrastato da una statua bronzea di Traiano sul carro trionfale tirato da 6 cavalli - Il grande spazio aperto a nord era fiancheggiato da colonnati a c c e l e r a v a n o e s e d r e semicircolari L'attico con statue di daci prigionieri - Al centro un'enorme statua equestre di Traiano - Perimetro settentrionale chiuso dalla facciata esterna di una basilica (basilica ulpia) - Sul declivio dietro l'esedra orientale venne costruito un complesso di mercati [267] - Dietro la basilica vi era la grandiosa colonna traiana[231] - Su entrambi i lati della colonna sorgevano 2 biblioteche (testi latini / testi greci) - Ancora più a nord tempio del divo Traiano • La forma unica ed enigmatica della tomba fu forse progettata per rappresentare le moggia di g r a n o a c c a t a s t a t e orizzontalmente verticalmente • Il meglio conservato è quello dedicato a Marcello costruita inaugurato dall'imperatore nel periodo compreso tra il 13 e l'11 a.C. • Il sistema di archi, corridoi, gallerie e rampe erano in genere decorati da una serie di semi colonne applicate eseguite nei tradizionali e ordini greci • I l t e r z o p i a n o n o n s i è conservato 260. Teatro di sabratha • Città fenicia e cartaginese che si Romanizzo • Durante l'impero divenne città romana • Le condizioni desertiche hanno contribuito a preservare le rovine • Il teatro, datato all'ultimo quarto del secondo secolo • Scaenae frons Dei teatri romani era in genere dotata di tre porte, schermate e incorniciate da un'elaborata facciata di colonne disposte su due o tre ordini • Le entrate situate in absidi • Le colonne dei primi due piani realizzate in marmi colorati + quelle del piano superiore granito scuro + capitelli corinzi con fusti di forme variabili • La porta centrale nota come la porta reale --> ipotesi, voler riprodurre le facciate dei palazzi imperiali • L'orchestra separava i posti a sedere del teatro dalla scena • I l p roscen io l a separava d a l l ' o r c h e s t r a + s p e s s o progettato con nicchie decorato con sculture in rilievo 261. Arena di Verona • Lungo e strutture ovali in cui si tenevano una molteplicità di spettacoli • Tipiche forme architettoniche massicce che assieme alle Terme ai teatri annunciavano il modo di vivere romano • I giochi gladiatori trassero origine dai ritratti funerari etruschi sanzionavano la morte cruenta in modo da placare le d i v i n i t à p o t e n z i a l m e n t e minacciose dell'oltretomba • In principio tenuti nel foro delle varie città se dovettero ideare strutture separate per contenere la violenza sia degli spettatori che dei combattenti • L'anfiteatro di Pompei ben conservato ed è uno dei primi • Roma ebbe un'importante struttura finché non venne edificato l'anfiteatro Flavio ora noto come Colosseo per cancellare i l r icordo della Domus aurea di Nerone • Edifici esempi notevol i di complessa ingegneria • Il loro sviluppo architettonico fu simile a quello dei teatri • All'inizio strutture parzialmente scavate nel terreno così che le file di posti potevano essere sostenute da terrapieni ma infine si crearono strutture indipendenti lette da un sistema di archi e corridoi voltati • L'esterno rivestito in pietra ornato da file di semicolonne addossate ed ha tre abreazioni nei tradizionali ordini greci • Non si sa con certezza quando fu edificato l'anfiteatro di Verona dettagli tecnici indicano la tarda età Giulio Claudia o epoca Flavia 56 262. Domus aurea neroniana • Incendio del 64 a.C. Distrusse gran parte del centro di Roma dette a Nerone l'occasione di c re a re u n a n u o v a v a s t a residenza imperiale, Domus aurea si estendeva attraverso platino in direzione della velia e verso l'esquilino • Zona sottostante contenere una statua colossale dell'imperatore • Famosa descrizione dell'antico b i o g r a f o s v e t o n i o c i h a tramandato una visione della Domus aurea • Portico con tre colonnati stagno circondata da edifici • Tutte le strutture coperte di oro e o r n a t e d i g e m m e e madreperla • Dopo la morte di Nerone fu distrutta e adattata ad altri usi • Piano inferiore del principale edificio residenziale venne lasciata intatta • Coperta da edificio termale pubblico al tempo di Traiano • Rovine hanno influenzato l ' a rch i t e t t u ra pubb l i ca e religiosa in Europa • Alto corr idoio voltato del palazzo e una sala ottagona a cupola una delle prime cupole in calcestruzzo che ci siano note • Il corridoio è decorato con pitture di quarto stile sono state inventate in tale sede per venire adottate come moda in città minori come Pompei 263. villa di Adriano, Tivoli • Il regolare sviluppo situato a tibur • Probabilmente la residenza estiva ufficiale dell'imperatore • I bolli laterizi indicano che i periodi in cui vennero eseguiti i lavori coincidono con quelli in cui Adriano era Roma dal 118 al 121 e dal 125 al 130 d.C. • Denominò parti della sua villa ha imitazione di famose località delle province evocare l'aspetto di tali siti in alcuni edifici della villa • Villa possibilità di soddisfare il cosmopolitismo l'ampio spettro del sapere della natura artistica che gli attribuivano gli antichi scrittori vasto spiegamento di edifici • Serapeo-canopo si pensa che a b b i a e v o c a t o l ' a s p e t t o generale del tempio del Dio serapide ad Alessandria • Il serapeo e upside dotata di una semicupola costituita da parti piatte concave alternate • Ambiente coperto da una volta a botte che si diparte dal centro dell'abside decorato da mosaici e c o n t e n e v a u n c a n a l e collegato a un acquedotto • Sei nicchie semicircolari e rettangolari si trovavano fontane e sculture • L'abside posta di fronte a una vasca rettangolare • Dibattuto l'uso probabilità era un padiglione adibito a triclinio dell'imperatore e dei suoi ospiti • P r o g e t t o a r c h i t e t t o n i c o guardava su un corso d'acqua circondato da scultura che dovevano evocare la Grecia e il passato classico figuravano quattro repliche delle cariatidi d e l l ' E r e t t e o D i A t e n e e amazzoni spesso ricollegati a fidia e Crasila • Sensibilità artistica di Adriano colta nella combinazione di innovazione architettonica e classicismo nostalgico • alla metà del primo secolo • Ho usato dalla città per le cerimonie pubbliche a partire almeno dal 12 secolo • L' in te rno buono s ta to d i conservazione nonostante sia in parte restaurato • I posti a sedere si raggiungono attraverso gallerie voltate che consentono il passaggio dagli archi esterni • L'ampia galleria all'estremità dell'asse longitudinale l'origine era adibita all'entrata e all'uscita dei combattenti • I l pa rape t to des t i na to a proteggere gli spettatori da animali e da altri pericoli • L'esterno se è conservato solo parzialmente • Gli archi livelli inferiori erano incorniciati da una fila di pilastri • Era semplicemente un attico arcuato in muratura una delle funzioni ancorare un grande velario 264. vestigia di Pompei ed Ercolano • Sviluppo della comune casa romana nel corso di vari secoli caratteristica distintiva l'atrio integrato soppiantato da un progetto che convergeva su un cortile porticato • Gli elementi di base descritti dall'architetto romano vitruvio conservati in alcune delle case più antiche di Pompei come casa del chirurgo un rettangolo cui si accedeva tramite un corridoio a livello del pavimento si aprirà una vasca il tetto p r e s e n t a v a u n ' a p e r t u r a rettangolare permetteva alla luce all'aria e alla pioggia di entrare • L'atrio circondato da una serie di stanze e spazi disposti s immetr icamente dominati vasto ambiente noto come tablinum • Ufficio amministrativo e sala da ricevimento per il padrone di casa • Entrambi i lati dell'atrio due ali aperte state concepite per l'esposizione dei ritratti degli avi per gli altari 57 272. Gemme intagliate • conservata la grande varietà di g e m m e m i n o r i s o g g e t t i differenti alcune decorate con figure che avessero il potere di portare fortuna o di allontanare la cattiva sorte A • Ritratti dei membri della famiglia imperiale carattere politico e patriottico • Significato filosofico apprezzato per la bellezza del materiale dell'esecuzione B • Le gemme romane difficili da datare il suo stile ebbe la tendenza a conservare una notevole uniformità nel corso di vari secoli • Scrittori antichi menzionano solo un intagliatore di gemme dioscuride • A sì della chioma di serpenti di Medusa r imandano al l 'età augustea • La firma dell'artista solone scritta a lettere greche • Nell'arte antica immagini della testa della gorgone Medusa considerate capaci di tenere lontane le influenze maligne • Solone mostra Medusa come un essere dalla sinistra bellezza • Denominata la Medusa Strozzi trovata a Roma all'inizio del diciottesimo secolo • B probabilmente faccia obliqua di un anello e si può forse datare al primo secolo avanti la testa di epicuro identificata da iscrizioni si basa sul popolare ritratto scultoreo aveva molti seguaci tra gli intellettuali romani e Cicerone riferisce che essi ponevano di frequentare l'immagine del filosofo • Dioscuride che creo su richieste di Augusto un sigillo imperiale c h e r e c a v a i l r i t r a t t o dell'imperatore la storia e il ritratto del palladio compiuto da diomede e da odisseo • Diomede tiene il Palladio in una mano e una spada nell'altra sembra fare un passo un salto su un altare ornato da una ghirlanda adesso i piedi figure accaduta sacerdote ucciso l ' o d i s s e a f o n d o c o l o n n a sormontata dalla statua di un giovane 273. Vaso arietino • A rg i l l a d e c o r a t a p i c c o l e immagini • Termine la t ino usato per disegnare una classe di vasi decorati di terracotta rossa creata per la prima volta in Italia nel tardo i secolo avant i gradualmente adottata in altre parti dell'impero • I l p r i n c i p a l e c e n t r o d i produzione arretium, Arezzo terracotta italiana realizzate tra il 30 a.C. e il 40 d.C. noto e come aretine • Prime vers ioni provincia l i p r o d o t t e n e l l a G a l l i a meridionale e nasa minore decorata con una molteplicità di figure umane e animali con disegni floreali talvolta incisi più d i f r e q u e n t e a p p l i c a t i separatamente oppure s i realizzavano modellando l'intero vaso in una matrice tutti i vasi in terracotta rosso erano decorati • La ceramica aretina prodotta sotto l'influsso del classicismo augusteo • Il vaso conico proviene dalla bottega dell'artigiano ateio • Decorazione floreali candelabri uccelli medesima eleganza calligrafica stesso senso della natura che si riscontra nella ara pacis Tiberio scende da un carro guidato da vittoria alata • giovane con la corazza oggetto d i d i b a t t i t o s i t r a t t a d i germanico • Scena commemora quas i certamente una delle vittorie militari di Tiberio nelle province settentrionali • Registro inferiore i soldati romani innalzano un trofeo alla presenza di barbari prigionieri 274. Recipienti vitrei • Fino alla metà del XVI secolo avanti Cristo i vasi vitrei venivano realizzati gettando la pasta fusa del vetro in uno stampo oppure facendola girare intorno a un nucleo di terracotta attaccato a un'asta • p r o d o t t i m o l t o c o l o r a t i considerati dagli oggetti di lusso
 l’industria del vetro rivoluzione con la scoperta verso 50 avanti tecnica della soffiatura del vetro
 si potevano produrre a basso costo velocemente ampia varietà di forme in grandi quantità
 v e t r o s offia t o m o d e l l a t o liberamente altre volte era soffiato in stampi più sottile del vetro fuso finezza del vetro soffiato ne accresceva la trasparenza divenne subito una qua l i tà mol to apprezzata assortimento di vasi romani si datano al XVI secolo dopo Cristo • Brocca quadrata verde blu soffiata in uno stampo la forma r e n d e v a p i ù s e m p l i c e l’imballaggio in gabbie B piatto modellato liberamente con la soffiatura pezzo per uso pratico
 C Coppa vitrea in mosaico ottenuta con la fusione • effetto creato riscaldando e poi fondendo pezzi di bacchette di v e t r o i n u n a m a t r i c e D a l a b a s t r o n m o d e l l a t o liberamente con la soffiatura • E Vaso cilindrico di vetro s offi a t o i n u n a m a t r i c e rappresentazione di Nettuno Bacco due stagioni l’autunno l’estate 275. Braciere bronzeo a tripode, pompei • La distruzione di Pompei ed Ercolano ha reso possibile la c o n s e r v a z i o n e d i u n a considerevole varietà di mobilio vasi carrozze e altri manufatti bronzei • il braciere a tripode rinvenuto struttura templare di Pompei dedicato alla dea egizia iside sfidata al I secolo A.C. o D.C. Tipico esempio del virtuosismo dell’arte romana • i tre sostegni parte inferiori data la forma delle zampe di un felino collegati tra loro da complesse volute ornamentali floreali sormontati da sfingi alate • braciere decorato da ghirlande e da bucrani 60 • Versione integrale Gemma ovale conservata a Oxford le gemme si ispirassero ha un'opera d'arte di dimensioni maggiori la migl iore conoscenza della v i c e n d a d a t a d a u n a composizione epica greca il sacco di Troia soggetto per i romani particolare significato simbolico o politico che ora ci sfugge 276. Rilievi Campana • intorno alla metà del primo secolo A.C. Genere di piccole lastre di terracotta altezza varia da 22 cm a 50 cm larghezza da 27 cm a 48 cm da usare come elementi decorativi in architettura • denominate rilievi campana deriva dallo studioso che per primo le ha analizzate • continuo a essere usato fino a circa la metà del secondo secolo D.C. • I rilievi erano stati impiegati per molto tempo nell’architettura etrusca per rivestire i travicelli di legno le testate delle travi lignee • Presentano una certa affinità form con le più antiche terrecotte il loro uso sembra essere stato confinato alle zone un tempo dominate dalla cultura etrusca la Toscana il Lazio e la Campania Napoli estremo limite mediorientale • Inizialmente usati per ornare l’esterno di piccoli templi ma col tempo uso si estese alla decorazione degli interni di case ville Terme teatri tombe • Dimenticata associazione con l’architettura lignea elementi puramente ornamentali spesso inseriti in pareti in muratura • Soggetti dei rilievi mitologia greca loro stile deriva principalmente dalla tradizione neoclassica rappresentano l’adattamento alle forme greche e italiche al gusto e al costume romani • Formano un dittico che mostra la corsa con i carri tra Penelope e ed enomao • Enomao e il suo auriga mirtilo • La funzione lamentale più importante del contenuto l’impressione di essere stato ideati come motivi che fungono da cornice che come parti di un fregio narrativo 277. Rilievo in stucco • la decorazione delle pareti e dei soffitti con rilievi figurati in stucco mondo romano all’inizio del primo secolo A.C. • I rilievi in stucco trovati in una molteplicità di ambienti prediletti nelle Terme più resistenti all'umidità • maggiore enfasi posta su singoli motivi ornamentali usati per decorare le volte venivano disposti secondo un disegno geometrico composto da cerchi rettangoli esagoni sulle pareti collocate in scenari architettonici analoghi a quelli di terzo e quarto stile • È uno dei gruppi di rilievi che decoravano i soffitti di tre camere da letto Casa romana scoperta nel 1879 nei terreni villa nota come la Farnesina • Può trattarsi della residenza di Marco agrippa e di sua moglie Giulia la scena centrale mostra quello che sembra essere un rito di iniziazione al culto bacchico • il fanciullo con il capo velato viene portato al cospetto di un vecchio sileno da due donne una posa la mano sulla testa mentre l'altra presenta un tamburello
 il fanciullo tiene il bastone bacchico il tirso
 tra le donne c'è una cesta per vagliare il grano usata nei misteri dionisiaci • figurati una terza donna andata in gran parte perduta se si può distinguere vagamente il contorno sinistra colonna isolata o pilastro dietro albero
 destra altro pilastro decorato con una benda
 elegante bordo mostra vittorie e grifi in una rete di viticci • sinistra del bordo superiore gli Arimaspi
 disegno simile a quello della pittura di terzo stile romano campana • B Rilievo appartenente alla lunetta occidentale del apodeyterium Delle Terme stabiane di Pompei • terminato poco prima della distruzione la composizione e le bizzarre figure somigliano a quelle della pittura parietale la figura di un satiro stante su una base con bastone da pastore vassoio di frutta appare all'interno di una audicula triangolare • A sinistra un amorino si Libra in aria sotto il soffitto a cassettoni e disporre una ghirlanda su una snella a colonna coperta di foglie sopra figura femminile alata regge l'estremità di un panno drappeggiata al di sopra dell' aedicula 61 PITTURA Esempi di pittura romana sono dipinti murali in tombe e case Pompei Ercolano altri siti sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 D.C. Conosciamo dalle fonti letterarie l’esistenza di quadri su pannelli lignei i ritardi dipinti conservati soltanto piccolissimi frammenti. venivano realizzate fondamentalmente con la tecnica dell'affresco che consisteva nell'applicare il colore sull intonaco bagnato aggiunta di una certa quantità di pittura una volta seccato l’intonaco. la pittura considerata un'occupazione socialmente accettabile; difficile tracciare uno sviluppo stilistico complessivo. Potuto identificare quattro stili distinti di decorazione parietale i quattro stili pompeiani hanno come referenti i principi del progetto decorativo dell'intero spazio di una parete non gli stili della pittura di figure Il primo stile dipingere pannelli di stucco decorativi con montature rilievo per stimolare rivestimenti marmorei. Simile pratica a case greche dell’età ellenistica versione romana differisce meno coerente dalla simulazione delle forme architettoniche più stravagante nell'uso del colore secondo stile primo stile rappresentativo impiegato per creare l'illusione di uno spazio in lontananza visto attraverso una fila di colonne posti su uno zoccolo reale terzo stile comparsa all’inizio del Principato di Augusto creato per reagire elettico del secondo stile mantenuta la divisione architettonica dello zoccolo della fila di colonne della trabeazione vedute spaziali ora sono chiuse da pannelli scuri l'architettura stessa descritta come forme fantastiche e inconsistenti a partire dalla metà del primo secolo concepito un quarto stile per unire le vedute spaziali del secondo l'architettura fantastica del terzo fu in voga nel periodo compreso tra il grande terremoto di Pompei del 62 e il 63 D.C. E la distruzione della città del 79 stile ornato e appariscente limitazione degli scenari teatrali dei palcoscenici romani definito barocco tempo tra la distruzione di Pompei e l’età di Adriano testimonianze più rarefatte le pitture tombali e frammenti di affreschi fanno ipotizzare un ritorno e disegni antielusione mistici terzo stile pompeiano 278. Pittura tomba (Esquilino) • proveniente dalla parete di una tomba a Roma esempio più ant ico d i p i t tu ra romana conserva tracce di scene narrative disposte in quattro registi sovrapposti in quello più in alto tracce della gamba di un guerriero più basso scena di battaglia • Registi mediani presenta due figure centrali in guerriero armato che porta nel metto è un uomo vestito di doga che i m p u g n a u n a s p a d a s i incontrano all’esterno della cinta muraria • Stesse due figure iscrizioni permettono di identificare e Fabius e funnius Si incontrano affiancate da figure di soldati di dimensioni minori • L’ipotesi frammento descriva avvenimenti della seconda guerra sannitica dipinti della tomba avevano subito l'influsso delle pitture trionfali romane • Fornisce primo esempio di tratti st i l ist ici che incarnano la tradizione plebea la disparità di dimensioni tra le varie figure comandanti più importanti formato maggiore rispetto ai soldati che li circondano e la prospettiva a scala 2 7 9 . S t a n z a d i p i n t a d a boscoreale • secondo stile villa di Boscoreale mostrata decorazione con paesaggi architetture che ricopriva tre pareti di una camera da letto a destra del quadriportico principale della casa • Ve n n e r o a c q u i s t a t e d a l Metropolitan Museum di New York poco dopo la loro scoperta nel 1900 cubicolo ricostruito all’interno del museo • Pareti concepite come serie r i v e d u t e i l l u s i o n i s t i c h e attraverso le colonne frontone vediamo un tempio circolare circondato su tre lati da un colonnato • Diminuzione prospettica lungo un’asse centrale ha portato alcuni studiosi alla conclusione c h e i p i t t o r i r o m a n i conoscessero usassero un sistema di prospettiva centrale • Gli elaborati dettagli sono realistici 280. Fregio del maestro, villa dei Misteri, pompei • pittura di figure nell'ambito della d e c o r a z i o n e p a r i e t a l e i l secondo sti le decora una grande camera di una villa della periferia di pompei • Nome moderno villa dei misteri deriva dal soggetto del fregio costruita nel tardo terzo o all’inizio del secondo secolo avanti fu ingrandita e portata nuovo splendore fino al la distruzione di pompei • Vennero commissionate le pitture di secondo stile che decorano varie stanze • Pregio composizione continua che correva lungo tutte e quattro le pareti della stanza 28 grandi figure forniscono esempi d i tecn ica ombreggiatura modulazione di colore ed espressione emotiva della pittura romana superstite • Rappresentante stanti e sedute su uno zoccolo poco profondo di pietra verde dietro grandi pannelli Rossi che imitano investimenti lapidei • Separati da pannelli neri simili a pilastri • Il drappeggio classicheggiante richiama alla mente le statuette di terracotta del XV secolo 62 MOSAICI Continuazione diretta della tradizione ellenistica nel secondo nel primo secolo a.C. non possibile distinzione tra mosaici greci e romani Durante l’impero variazioni tecniche stilistiche elaborazione di un caratteristico genere di mosaici in bianco e nero e l’uso della decorazione sulle pareti e sulle pavimentazioni che tiene delle fiaccole stante su un pilastro Al senso della luce lunare soffolte l’intera scena 291. Pittura con bottega di un fornaio, da Pompei • fornaio seduto su una bancarella di legno su cui sono a Montichiari i cestini e pagnotte • Soggetto modesto autore era familiare la tecnica delle ombreggiatura incontrato nelle pitture pompeiane eroiche di stile greco • E pittori romano campani pronti a fornire qualsiasi cosa richiedesse la loro clientela 292. Mosaico dalla casa del Fauno, pompei • si data al secondo secolo a.C. decoravano una casa di Pompei sontuosa la casa del fauno raffinata tecnica policroma • Soggetto scene raffiguranti Na tu re mor te i n segu i to popolari nella pittura romana in questo caso non si tratt i esclusivamente di natura morta • In alto un gatto eccitato dagli occhi spalancati bistratta una colomba morta • D u e a n a t r e s i e d o n o tranquillamente dietro a un assortimento di pesce crostacei
 Diversi elementi composti a b b i n a n d o i d i s e g n i d e l repertorio di modelli di un mosaicista 293. Mosaico, da Stabia: Frisso ed Elle • meno comuni che nella pittura romana campana i consueti miti greci repertorio del mosaicista romano • Trovato in una villa a Stabia nattato metà del primo secolo d.C. raffigura la storia di frisso ed Elle centro mostrato l’ariete del vello d’oro mandato da Zeus, frisso seduto sul suo dorso volo attraverso l’etere sotto elle Caduta sul mare che avrebbe poi preso da lei il nome cerca aiuto • Sponde scolioses ricordano il terreno abbiamo trovato delle pitture di paesaggio di carattere sacro idillico 294. Mosaico da pompei : filosofi • rinvenuto in una villa a Pompei da ta p r imo seco lo dopo colloquio tra 7 filosofi
 5 figure centrali siedono su un esedra di pietra ornata da sostegno a forma di zampe leonine
 Globo posterò una cesta aperta • Sinistra vi è un’altra cesta aperta teneva i volumi tenuti nella seconda nella settima figura Il filosofo a destra sta guardando il globo e sembra che lo stia spiegando • Terza figura seduta da destra indica il globo la settima figura da destra sembra distogliere lo s g u a r d o c o n u n ’ a r e a d i scetticismo • Centro colonna sormontata da una Meridiana a destra in alto in lontananza Cittadella fortificata e a sinistra albero e non porta elementi che venivano spesso usati nell’arte ellenistica come tratti tipici per indicare un altare rustico • Porta sormontata da vasi votivi Discusso l’esatta lettura del soggetto • M o l t i h a n n o s o s t e n u t o l’opinione mostrerebbe i 7 saggi d e l l ’ a n t i c h i t à u n ’ a l t r a interpretazione rappresenti l’Accademia platonica • Tale congettura Cittadella sulla destra e la acropoli di Atene la porta e l’albero alluderebbe al luogo occupato dall’accademia figura all’estrema destra e eraclide pontico impegnato nella spiegazione 295. Ritratto musivo, da pompei • l’interesse per la ritrattistica si è estesa ai mosaici pavimentali immagine sobria e dignitosa di una matrona romana proviene dal pavimento del tablino di una casa pompeiana 296. Mosaico con memento mori, da Pompei • Gli emblemi fungevano da memento della fugacità della vita umana ed è la necessità di goderla era presenze fisse nella filosofia popolare romana • Riquadro decorava il triclinio in una casa di Pompei convertita in una conceria stabilimento per la concia delle pelli • Immagin i at t raz ione su l le pe rsone che r i s i ede t te ro nell’edificio • Al centro teschio umano morte al di sotto del quale si trovano una farfalla allusione all’anima che prende il volo una ruota una tributo alle dee • Avessero il controllo sulla mutevolezza delle vicende umane 65 2 9 7 . M o s a i c o p a r i e t a l e , Ercolano, nettuno e Anfitrite • greci usato l’opera musiva solo per le pavimentazioni • Alcune case di Pompei ed Ercolano l’uso anche per la d e c o r a z i o n e p a r i e t a l e inaugurando tradizione avrebbe portato ai grandi mosaici delle chiese di epoca paleocristiana e bizantina • Vediamo Nettuno e la consorte anfitrite che si stagliano contro uno sfondo color oro all’interno di una nicchia affiancata alla pilastri • Adornava parte delle pareti di un triclinio estivo che conteneva a n c h e u n a F o n t a n a D i o esercitava il comando sulle acque • Al di sopra del teschio livella da falegname al centro pende un filo a piombo • Strumento è sostenuto a destra da un bastone da pastore fissato un sacco di cuoio alludono manifestamente a una vita di semplicità e povertà • A sostegno sul la s in ist ra sembrano scettro atomo di un panno purpureo simboli di regalità • L’idea di base la morte porta a tutti ricchi e poveri potenti o umili allo stesso livello • La figura seduta che indica e Platone e la figura di scettico aristotele • Il mosaico mostra la profonda vita intellettuale che si coltivava ne l l e a r i s toc ra t i che v i l l e circondanti il Golfo di Napoli 299. Mosaico da villa Adriana a Tivoli: centauri attaccati da animali selvatici • l’aspetto tecnico uno dei più belli livello di abilità quando il committente era l’imperatore • Scena derivare da un famoso dipinto ritraente una famiglia di centauri eseguito pittore greco zeusi XVI scritto da Luciano pittura carattere umoristico mosaico è pieno di pathos • Paesaggio roccioso figura eroica di un centauro sul punto di scagliare un grande masso su una tigre Leone sconfitto giace e prostrato sulla sinistra in alto a destra un leopardo • Reminescenza dell’arte che dalla fauna esotica aveva visto nei suoi viaggi nelle province orientali proviene dalla sua villa di Tivoli • Ehi architettura • Architettura urbana punto di partenza per esplorare l’influsso reciproco che esercitano le esigenze romane e le tradizioni locali 298. Pavimento musivo, Ostia: Netuno e Anfritrite • mosaici realizzati con tessere bianche e nere fecero la loro comparsa a partire dal tardo primo secolo avanti Cristoampiamente utilizzati nel corso dei primi tre secoli utili per decorare le grandi estensioni pavimentali in ampi edifici voltati soggetti completano progetto di singole stanze oppure di interi edifici • Basta composizione che decora la sala d’ingresso delle Terme di Nettuno costruzione adrianea completata nel 139 d.C. poco dopo la morte dell’imperatore • Figure rese con sagome nere con dettagli anatomici rilevanti in bianco il successo del disegno dipende dalla tecnica piuttosto che dagli effetti cromatici • Al centro Nettuno col mantello procede trainato da quattro ippocampi e seguito da un ferite su un altro ippocampo intorno a loro tritoni putti alati sui delfini figure alate e varie creature marine disegna corona non ha una chiara parte superiore inferiore ideata da dare ai frequentatori delle Terme qualcosa da guardare da qualunque punto di osservazione 66 ETA TARDO-ROMANA ARCHITETTURA 300. Ninfeo di Erode attico, Olimpia • i rifornimento idrico forme popolari di beneficenza da parte delle persone facoltose • Iscrizioni e sculture ritratto i den t i ficavano i dona to r i acquistavano ulteriore gloria dalla ricchezza dell’architettura • Erode attico collego la famiglia imperiale alla propria tramite le statue onorarie decoloranti questa Fontana monumentale eretta sul tardo secondo secolo nel santuario di olimpia 301. Terme di Caracalla, Roma • basta i complessi termali simboleggiare la qualità della vita urbana e furono centro di vita sociale • Costruita tra il 212 e il 216 D.C. Riprendendo lo stile delle Terme donate a Roma degli imperatori precedenti in uso fino al quarto secolo anche oggi loro rovina u s a t e c o m e l u o g o d i d i v e r t i m e n t o p u b b l i c o i l progetto simmetrico due grandi edifici identici fiancheggiavano l’asse centrale erano situati in principali ambienti • Ca lda r i um sa la c i rco la re t ep ida r i um i l f r i g i da r i um ambiente voltato e la Natatio al l 'estremità settentrionale ognuno dei due conteneva un cortile porticato per l’attività fisica e gli ambienti minori • Recinto circostante ospitava al timpianti di creativi • Pianta può solo alludere effetti spazia l i creat i dal le pure dimensioni del luogo coperte a volta ed alla decorazione • Conservato poco • La decorazione aveva una parte importante nell’articolare lo spazio architettonico e nel creare un’atmosfera fastosa ed creativa • Opere scu l to ree espos te includevano alcune copie colossali ellenistici realizzate appositamente 302. Pilastri della Basilica Severiana, Leptis Magna • settimo severo nero il suo luogo Natale in tripolitania con alcuni progetti edilizi nuovo foro nuovo basi l ica nel 216 D.C. nel concetto e nella pianta seguono i precedenti romani adottano caratteristiche desunte del mondo greco • E portici del foro insoliti in quanto le colonne sostenevano g l i a rch i i n man ie ra che diventerà consueta solo in seguito • Estremità a tempio eretto in onore della famiglia imperiale dal l ’a l tra estremità fila di botteghe addossata alla grande basilica navate • Asse leggermente diverso di cui era un’equivalente al chiuso come luogo pubblico di ritrovo n o g a r i g a d e c o r a z i o n e architettonica e la ricca tratti distintivi che suggeriscono l’Asia minore fonte respirazione abilità tecnica • pilastri delle absidi l’esuberante decorazione consiste in un fregio a fogliame che all’interno incornicia nelle figurette si riferiscono principalmente alle divinità protettrici di leptis Bacco ed ercole • La tecnica scultorea sfruttava l’intensa luce solare africana per dare pro fond i tà a i r i l i ev i piuttosto piatti 303. Basilica, Treviri • la basilica di treviri semplice sarà rettangolare con un abside sporgente costruita in mattoni poca decorazione esterna funzione diversa da quella di leptis magna • Sala delle udienze del palazzo che Costantino aveva nella città • L’ a u s t e r i t à d e l l ’ e d i fi c i o c o n t ro b i l a n c i a e l a b o r a t o testimoniale di Corte come fulcro la figura dell’imperatore • Nel missori rium di teodosio illustrazione della cerimonia imperiale col legata a uno scenario architettonico • I l r ivest imento a pannel l i marmorei delle pareti i mosaici e la grande quantità di luce naturale devono avere aver avuto la funzione riflettere la gloria dell’imperatore • Lungo la parete interna e la sala a v e v a u n r i s c a l d a m e n t o c e n t r a l e l o s v i l u p p o dell’architettura cristiana essa trovò un modello per gli edifici di culto più grandi • Sempl ic i ne l p roge t to l e basiliche romane erano state per tradizione dei luoghi di incontro che offrivano un punto focale lo svolgimento delle cerimoniale nell'abside alla fine della navata la loro immagine le rese più accettabili per i cristiani 304. Palazzo di Diocleziano, Spalato • nel 305 D.C. l ’ imperatore diocleziano abdicò ritirò in un palazzo sul mare di Spalato in dalmazia Notevoli resti • Pianta rettangolare univa la t r a d i z i o n a l e c o n c e z i o n e dell'accampamento militare romano o castrum con ambienti che erano tipicamente palaziale • Perist i l io vicino al centro portava agl i appartamenti d e l l ' i m p e r a t o r e s u l l a t o meridionale includevano una sala centrale affiancata da una camera absidata per le udienze suite di ambienti con 305. Villa di Piazza Armenia, Sicilia • la villa di Piazza Armerina in S i c i l i a r i c c o d i m o s a i c i pavimenti figurati Comprende numerose aree distinte legate tra loro • L’asse principale dell’edificio è d isposto f ronta lmente un v e s t i b o l o c o n d u c e a u n peristilio dietro corridoio e una grande sala sfidata per le udienze • Sud si trova una suite di stanze p r i v a t e a l a t o s a l a d i ricevimento trilobata che si apre da un portico ovale • Alle Terme occupano l’angolo 67 variato e mancano contenuto cristiano la maggior parte delle sezioni è decorata come motivi convenzionali • Pannelli geometrici singole figure ed oggetti e decorazioni occelli fogliame vasi potatori disposti alla rinfusa al suo interno scene di vendemmia al centro il busto di una giovane donna Pittura parietale 315. Pareti e soffitto di un cobicolo della Catacomba di San Sebastiano, Roma • pitture datate al 230 D.C. mostrano come si sia sviluppato lo stile architettonico a fondo chiaro della decorazione parietale • Spesse righe cornici suddividono gli orli della soffitto a volta righe rosse lo sfondo i riquadri contenenti alcuni motivi che nuova elaborazione righe verdi usate come ornamento riempitivo • L’effetto complessivo luminoso ma incoerente dal punto di vista architettonico 317. Pittura di una casa cittadina, Efeso • pittura del 300 D.C. Decorava sala di ricevimento della casa costruita sul pendio di una collina conosciuta come emboss ad efeso • Riflette la moda da rivestimento a veri pannelli marmorei incontrata negli edifici coevi casa di amore e psiche a Ostia si rifà ai pesanti disegni architettonici secondo stile della pittura parietale pompeiana senza interesse per l’illusionismo spaziale • Zoccola di velo marmo dipinto un colonnato collocato su una base continua pannelli dipinti che imitano le sagome ritagliate nel marmo e anche la zona al di sopra del fregio era decorata contarsi imitanti il marmo • Combinazione dei colori limitata e coordinata con chiare distinzioni efficacia alternarsi di riquadri dal fondo chiaro e scuro • Variazione cromatica senso del volume ma contorno nero e la piattezza dei capitelli disegno bidimensionale 316. Pittura di un arcosolio della Catacomba della Villa Latina, Roma • lo stile di impostazione del seco lo success ivo fo rme architettoniche real i sono articolate da motivi che fanno riferimento alla forma effettiva le fi g u r e s o n o s o l i d e e d energetiche abbiamo le date dall’uso delle lampeggiatore e delle sfumature contorno netto e in altri pannelli di questo cubicolo con la figurazione di Ercole hanno un carattere s t a t u a r i o c h e r i fl e t t e l a popolarità di cui tali scene godono • Classicismo evidente nella simmetria e nell’equilibrio con cui è disposta la decorazione accessoria Pitture di questa catacomba interessanti per la gamma di contenuti • I muri sono decorati con scene mitologiche rappresentano i poteri di redenzione dall’eroe pagano che fa tornare al cesti dal Regno dei morti • Costituiscono un parallelo delle scene bibl iche degl i a l t r i cubicoli che comunicano un messaggio cristiano di salvezza Scultura ornamentale La scultura a tutto tondo gioca un ruolo sempre meno importante nella decorazione di case e ville veniva impiegata esposta come un’opera tridimensionale in marmo contro uno sfondo di pareti e pavimenti marmorei 318. Venere, da una villa vicino Bordeaux • stalli più tardi della lunga t r a d i z i o n e r o m a n a d i collezionare copie copie di grande scala schermando dopo l’età antonina si continuo a collezionare dei pezzi esporli nelle case dei ricchi • Vi l la di l ibourne v ic ino a Bordeaux Proviene questa statua il marmo di Venere figura di Diana frammenti appartenenti alla figura di meleagro giunone e Apollo • Misu ra 75 cm pos i z i one armoniose e modellato levigato tipo da cui deriva ellenistico datazione del primo quarto secolo • 319. Orfeo e gli animali • conservato un certo numero di simili rilievi non è chiara ed effettiva funzione • Scena principale Orfeo gli animali sostenuta da una base rettangolare fornita di un pilastro cilindrico che corre lungo il retro • Cavità contenuto qualche tipo di liquido a seconda dell’uso • Rinvenuto serie di ambienti termali questa scena con Orfeo di animali viene associata a Fontana piscine no a riga grande valore decorativo • Lo sfondo è stato tagliato per dare l'impressione di un nuovo lavoro traforo l'uso del trapano per realizzare dei fori che mancano le foglie animali intorno alcuni appollaiati danno alla scena una gradevole carattere domestico • Ricorda ieri rilievi di leptis può essere opera di artigiani micro asiatici 70 OGGETTI DI LUSSO Opera di artisti artigiani del secolo. Pace e prosperità dettero l’impulso alla domanda di oggetti di lusso e la varietà dei motivi decorativi Argenterie Alto numero di tesori. Alcuni argenteria di famiglia sepolte per mettere l’assicuro durante l’emergenza altre bottino di pirati. Molti di questi tesori sono stati scoperti al margine dell’impero più vicino al luogo pericolo lontano dai centri di produzione. Maggior parte delle argenterie conservate servizi da tavola oggetti da tavoletta offerte votive con la riga. 320. Grande piatto, tesoro di Mildenhall • piatto caratteristica più notevole dimensioni diametro misura 60,5 cm peso ammonta a 8,256 kg la decorazione lavorata in rilievo dettagli incisi creando contrasti strutturali • A disposizione delle scene figurate in fasce concentriche • L’occhio indotto a soffermarsi pr ima sul la stretta banda fittamente riempita di creature marine esposte orizzontalmente p o i s u l c e r c h i o e s t e r n o contenente figure bacchiche • Posta verticalità • Ogni parte differente cornice fondamentale • Vivacità dei movimenti nelle figure evidente fonte classica • Pose contorte delle figure danzanti donne risultano piatte limitate • Il satiro che sostiene Ercole manchi dalla parte superiore del corpo • Pettinatura coeva data una delle danzatrici • Figure note nel repertorio dell’arte decorativa greca e romana usate simbolicamente in altri contesti • Quest ione su l s ign ificato collettivo non si può stabilire se il tesoro ha avuto un’impronta originalmente pagana cristiana più sicura che rappresentava della ricchezza nascosta a metà del quarto secolo per motivi di sicurezza 321. Ornamento per mobilia, Tesoro del'esquilino • 1 delle quattro statuette nel tuo e s o r d i o d e l l ’ e s q u i l i n o personificano quattro città d e l l ’ i m p e r o R o m a Costantinopoli Alessandria misurando 14 cm sei di puntali decorativi di un mobile • Le figure femminili sedute panneggi i lineamenti del viso simili pettinature e gli attributi differenti specificano la città • Pelle le figure sono dorate deco raz ione i nc i sa de l l a superficie • Personificazione di antiochia i conografia de l l a f amosa scultura ellenistica del ticket o fortuna di antiochia • Indossa alta corona merlata e tiene gli attributi dei frutti delle spighe sotto figura nulla di un g i o v a n e fi u m e o r o n t e espressione dell’interesse per l’identità e lo status delle principali città dell’impero una valiga prese il nome dalla zona in cui venne scoperta nel 1793 • Argenteria domestica di una r i c c a f a m i g l i a i s c r i z i o n i identificano nei turci aveva alcuni membri cristiani per il matrimonio venne realizzato un bellissimo cofanetto da toletta decoraz ione i va sogget t i cristiani pagani • Acquistato nel corso di alcuni decenni nella metà del quarto secolo per poi nasconderla all’imminente sacco di Roma dei visigoti nel 410 d.C. 322. Missorium di Teodosio • vassoio misura 75 cm di d iamet ro esempio vasso i distribuiti dagli imperatori in occasione degli anniversari imperiali • L’iscrizione riferisce al decimo anniversario di teodosio primo nel 388 d.c Decorazione deve d a re q u e s t i o n e a g r a d o imperiale
 All’uso di un’intera gamma di schermi non naturalistici che suggeriscono concetto • Sfondo architettonico stilizzato evocante le arcate delle corti figure del l ’ imperatore due augusti disposizione a scala adeguata al loro grado • Hanno scarsa individualità fisica mostrate con il limbo posizione r i g i d a m e n t e f r o n t a l e caratteristiche significativa sguardo dell’imperatore rivolto davanti a sé mentre porge un d o c u m e n t o d e l l a fi g u r a inginocchiata ai suoi piedi • Non c’è relazione tra i loro in termini di emozioni umane situazioni simbolica • Personificazione della terra parte in fer iore de l p iat to rivolgendo lo sguardo ammirato in alto circondata da simboli di abbondanza che vengono a lui offerti da Morini rappresenta il mondo naturale di cui egli espone • Goffaggini nell’esecuzione si r ico l lega a l le a l t re figure mitologiche che appaiono su altre argenterie • Cosa delicata e il panneggio fluido fanno pensare a una f o r m a p i e n a m e n t e t r id imens iona le cont rasto piattezza parte superiore • Probabilmente piatto dove fu celebrato l’anniversario 71 Avori Nella metà del quarto secolo l’avorio eh diventato un materiale popolare per gli oggetti di lusso per le cassette per le tavolette per scrivere dittici realizzate per scopi commemorativi alla metà del quarto secolo appaiono temi cristiani 323. Valva del dittico dei Simca, avorio • Di TC commiss ionate da s i n g o l e p e r s o n e p e r commemora re un even to privato prova riga valva il suo pendant creato forse per celebrare un matrimonio tra le due grandi famiglie e senatori romani • Mostra in uno stile classico una sacerdotessa pagana davanti a un altare lasciando pensare dedica a Bacco a giove • L i n e a m e n t i d e l v o l t o acconciatura panneggi esplicito riferimento al passato e domani dall’inizio dell’impero ebbero una predilizione • Problemi nella prospettiva datazione tardo antica • Palese classic ismo lascia pensare che i committenti p o s s a n o a v e r o p t a t o volutamente per questo stile • A rc a i s m o r i n v e n i b i l e n e i con temporane i manu fa t t i cristiani cameo di onorio e maria 324. Dittico di Probiano, avorio • oltre a celebrare importanti eventi privati dittici e burney commissionati doni per registrare l’assunzione di un incarico pubblico • Mostra prodiano vicario della città di Roma eseguita intorno al 400 d.C. Forse stessa bottega che realizzò il rilievo dei simmaci • Stile figurato classico interesse per gli effetti spaziali • Le due Valve molto simili nel disegno variazioni destinate a rappresentare diversi aspetti pubblici e privati nella vita di prodiano • Entrambi rappresentato nel riquadro superiore trono affiancato da due segretari nel registro inferiore due uomini stanti accanto a un tavolino indicano l’altro verso di lui segno di saluto • Una valva ritrae in veste ufficiale in mano al volume spiegato dalla sua carica l’alta mostra privato che indossa la toga senatoria questa differenza viene palesata dall’iscrizione in cima a ogni pannello • Nel confronto scena simile mi sto orium di teodosio mostra come l’artista e se ben riuscito a combinare l’indicazione del grado ha un senso dell’umanità dell’ufficiale Gioielli 325a. Ornamento crinale, oro, da Tunisi • i g i o i e l l i d ’ o r o e r a n o predominanti nuovi sviluppi m o n t a t u r a d i m o n e t e medaglioni imperiali tecnica della lavorazione a cesello l'opus intera sile • Recente interesse per l’uso delle pietre e gli ornamenti per i capelli noti dalla ritrattistica scultorea utile testimonianza che conferma la moda dei gioiel l i di questo periodo indossate al centro della testa e portati in avanti tre pendenti di cadessero sulla fronte • Trovata assieme a un bel braccialetto e una spilla cameo fatta al terzo secolo 325b. Bracciale d'oro • Scene di caccia sono lavorate n e l l a t e c n i c a d e l l ’ o p u s interrasile 325c. Cammeo di Onorio e Maria, sardonica • I camei forma artistica che torno in uso nella tarda antichità come doni de l la famig l ia imperiale di cui celebrava la q u a l i t à i n c o m p o s i z i o n e allegorica Terrecotte 326. Piatito di terracotta, villa di Achille Elaborati piatti in terracotta prodotti nell’africa settentrionale durante il tardo quarto e inizio del quinto secolo a imitazione delle più costose argenterie Di colorazione formata attingendo al repertorio fisso di motivi mitologici cristiani profani ripetuti in differenti combinazioni Soggetto scena centrale priamo che cerca di riscattare il corpo di Ettore ed Achille si riallaccia alle scene raffigurate sull’orlo Le statuarie figure si rifanno ad alcuni prototipi ellenistici le forme abbreviate sull’orlo devono aver avuto un’origine narrativa Appartengono a un ciclo che fino alla tarda antichità non fa la sua comparsa in arte Al loro interno storia diversa
 Esempio de l la gamma de l materiale decorativo
 Imitava sempre opere eseguite in altri generi Libri illustrati 327. Rotolo papiro, ercole e il leone • conservato poco materiale or iginale le copie tarde i manoscri t t i attestano che questo è un periodo formativo per l’arte dell’illustrazione dei t e s t i l a r i g a h a r a g i o n e principale entro il quarto secolo d.C. i l codice aggiunto a sostituire rotolo di papiro • Molto i rotoli erano stati illustrati • St i le abbrev iato ev idente complemento delle figurazioni usate sulle monete influenzato le composizioni di altri settori artistici • Poema narrato frammento tratta l’uccisione del Leone nemeo da parte di ercole Tra illustrazioni conservate mostrano diversi episodi 72 RITRATTISTICA IMPERIALE L’intento principale della ritrattistica imperiale era trasmettere delle idee ossia le qualità morali la natura dell’autorità e il significato delle conquiste dell’imperatore piuttosto che riprodurne l’aspetto fisico. Nella successiva arte questo tipo di raffigurazione si rafforza ulteriormente. Dei consueti modi di rappresentare l’imperatore sono divenuti pesanti formule v i s i vo a l l o spe t ta to re Pe r individuare i protagonisti • È concepito per una migliore intelligenza nelle scene spirale meno fitta meno numerose da distinguere maggior uso del trapano disegni di luce e ombre ed enfasi visiva questo tipo di colonna venne nuovamente adattato quasi 200 anni dopo teodosio primo arcadio e resterò una colonna ciascuno per commemorare le campagne contro i goti appare quale figura centrale è leggermente più grande in un gruppo distinto di tre persone nuova Vega posizioni rigidamente frontale a volte verso l’esterno in rilievo e non verso la folla • S c h e m a t i z z a z i o n e l a fi l a superiore di mezzi busti che rappresentano le persone più lontane 337. Base dell’obelisco di teodosio • teodosio primo e adesso un certo numero di monumenti a Costantinopoli un obelisco nella spina dell’ippodromo • L’obelisco all’egizio era decorata su tutti e quattro i lati con rilievi figurati iscrizioni trionfali L’ippodromo uno dei luoghi più importanti in una città imperiale • Nelle quattro diverse fazioni gareggiavano nelle corse si fondevano efficacemente il simbolismo politico religioso sul tema della vittoria imperiale. Valori illeggibili sulla base dove i rilievi mostrano teodosio mentre appare sul suo palco nell’ippodromo in varie occasioni con la sua Corte mentre riceve l’omaggio dei barbari in una cerimonia commemorate la vittoria • Eventi vengono mostrate in termini molto strutturati • Figure classificate nelle dimensioni se con la loro importanza sociale quasi tutte sono frontali non sembrano collegate l’una all’altra • Modellato dei panneggi morbido test dei singoli eseguita da tondo la caratteristica saliente l’inflessibile organizzazione della composizione • Sotto iscrizione alcuni rilievi stile spontaneo informale documentano l’erezione dell’obelisco è una corsa di cavalli 338. Marco Aurelio, bronzo • esemplare unico deve avere un nato la città in tutto l’impero romano e l’imperatore vittorioso a cavallo bronzo dorato • Molti ritratti simili a figura intera
 Vestito con la tunica il pesante mantello militare saluta gli astanti dal cavallo mano destra sollevata • tipico gesto di autorità ha usato nelle precedenti stato equestri bronze di silla e domiziano caratteristico tema esistenziale comando coraggio e trionfo ed è possibile che anche questo gruppo includesse la figura di un Barbara situata sotto lo zoccolo la statua venne eretta interno a 165 D.C. alla fine delle guerre pratiche messaggio principale la vittoria 339. Massimino il trace • Massimiliano entrace primo dei cosiddetti imperatori soldati
 Taglia enorme forza bruta principali caratteristiche ben evidenziate da questa testa
 Sguardo diretto indica che sono già state rivolte verso un obiettivo • L’efficacia l’iva combinazione di volumi e da una dettagliata esecuzione al tratto di occhi capelli e barba • Contrasto tra carne pesante che cede intorno agli occhi parte posteriore del collo le l i n e e d u r e d e l l e r u g h e dell’attaccatura dei capelli stile intransigente non è interamente nuovo ricorsa a quei tratti dist int ivi del la r i tratt ist ica repubblicana e Flavia 340. Gruppo di tetrarchi • famoso gruppo ritrae il loro grado esprime solidarietà e non caratteristiche individuali le c o p p i e d i fi g u r e s o n o letteralmente legate tra di loro dall’abbraccio • Scolpito materiale molto usato per i monumenti imperial i eseguito nella parte orientale dell’impero in Egitto nel 300 d.C. un’opera paragonabile si trova ora nel la bibl ioteca vaticana interessante guardare i ritratti coevi lavorate materiale s imi l i che indubbiamente tentano di raggiungere una certa caratterizzazione • Tendenza al l ’astrazione la forzata da uno stile duro che si affida ai dettagli eseguita al tratto 75 RITRATTI PRIVATI 341. Diocleziano, da nicomedia • testa marmorea identificata con diocleziano stata più grande del n a t u r a l e s t i l i s t i c a m e n t e contrasto stridente con la severità del gruppo tetrarchia vi mostra il perdurante vigore nella tradizione scultorea ellenistica i lineamenti sono modellati come volume • Interesse superfici contrastanti nel dettaglio vivace uso limitato del trapano producono realismo duro • Mutamenti stilistici ricorrenti sulla ritrattistica del secondo quarto del terzo secolo le allusioni retrospettive possono essere p iù inconsce che tradizionali 3 4 2 . R e s t i d e l l ’ a c r o l i t o colossale di Costantino • c o l o s s a l e s t a t u a s e d u t a a p p r e z z a r e l a q u a l i t à architettonica del progetto e l’attenta misura richiesta da u n ’ o p e r a i n s a l a c o s ì monumentale • Collocazione originaria abside della basilica di massenzio nella quale si rinvennero i frammenti l a s t a t u a a v r e b b e f a t t o affidamento sul suo impatto totale per creare un grande effetto espresso i l potere sovrannatura le la maestà trascendentale • A l l i n e a m e n t i d e l r i t r a t t o semplificati maggiore interesse selezione degli occhi delle labbra Confronto le monete più tardi di Costantino dal naso e la mascella altrettanto lunghi
 Con certo del l ’ imperatore essere superiore al l ’uomo mortale 343. Medaglione aureo di Costanzo II • Due facili di questo medaglione d’oro in stili contrastanti il tema della vittoria imperiale Diritto mostrato costanza secondo come Augusto stile indebolito e realistico • Potere del trionfo indicati da tributi e gesti ma non essere alzata lode sormontato da una vittoria che porta 1 corona, ricco diadema e l’abito • Il rovescio e trasmette lo stesso messaggio per mezzo di simboli di vittoria nella parte inferiore in alto sommo grado stereotipata di questanno stante sul suo carro tirato da sei cavalli • Senso di un individualità personale • Oggi ho formato una serie di dettagli visivi ed è spesso nell’iscrizione constantinus Victor semper aug • Composizione più enfatica vigorosa disposizione simmetrica delle figure intorno all’immagine frontale iconica di costanzo • Medaglioni venivano coniati in piccole quantità per la distribuzione come regali da parte dell’imperatore Olivia molti dei loro motivi somigliano delle monete coeve tendono a essere più sofisticati nel contenuto propagandistico 344. Ritratto di una donna rappresentata come venere • d e a e c r e a t u r a m o r t a l e combinazione rinvenuta in molti ritratti romani per un contesto sia funerario sia ufficiale trovata nel foro della città di preneste potrebbe rappresentare una donna appartenente alla casa imperiale • La figura rappresenta Venere posa at t r ibut i t ip ic i net t i lineamenti ritrattistica della testa sono quelli di un matrona romana dell’inizio del terzo secolo • Donna mortale acquisisce l ’ i m m o r t a l i t à l ’ i m m a g i n e lusinghiera lui r itratto più terreno 345. Ritratto virile • la ritrattistica privata tendeva a s e g u i r e i m u t a m e n t i ne l l ’ i conografia imper ia le committente privato • Forma superficie levigata del viso esecuzione della barba e s p re s s i o n e d e g l i o c c h i seguono lo sti le saveriani capigliatura cortissima fronte solcata turismo di Massimino il trace compromesso ritratto proprio identità • Vivacità della forma e della malinconia dell’espressione 230 D.C. 346. Ritratto di un uomo anziano • Ritratto secondo la tipologia nel filosofo elaborato a metà del terzo secolo i l s ignificato avvalorato dalla comparsa della figura del filosofo sui sarcofagi contemporanei • Testa r i t rat to p iù famoso identificata con i l filosofo neoplatonico plotino versione anonima ritrae l’attenzione oltre mondana di un’anziana scelta 347. Ritratto con donna e i figli, vetro con nuova incastonatura • ritratti eseguiti anche in piccola scala i materiali di lusso già menchise camei vetri dorati esemplare incastonato una croce altomedievale • La descrizione naturalistica delle figure volte allungati e luminosi occhi scuri indica che venne eseguito ad Alessandria nel tardo terzo secolo 76 SARCOFAGI Sarcofagi italici collocati tutto il muro di un sepolcro decorati soltanto su tre lati le lastre laterali lavorate a rilievo più basso rispetto alla fronte. Coperchio profondo solitamente decorata contiene una tabula iscritta durante il periodo cambiano le mode nel rapporto proporzionale tra coperchio e cassa nella disposizione dei rilievi a fronte. Sarcofagi e scortati da questi centri per essere venduti e completati dagli artigiani locali Sarcofagi decorati su tutti e quattro i lati. Esemplari attici raffigurano scene in uno stile figurato naturalistico a tutto tondo moda natura architettoniche. Sarcofagi asiatici sono molto più grandi presentano l’esecuzione delle figure più ornate e meno classica decorata profondo lavoro di trapano Sarcofagi asiatici 348. Sarcofago a ghirlanda • esportati in numerosi esemplari delle cave di marmo dell’isola proconnesso • D e c o r a z i o n e r e t r o s o l o abbozzata completata la volta c h e i l s a rc o f a g o a v e s s e r a g g i u n t o l a p r o p r i a destinazione • Trovato a tarso ripetuto il disegno delle tre ghirlande sostenute da Morini e vittoria alate che appare sulla fronte • Pesante coperchio frontoni caratteristico anche tipo di sarcofago asiatico disegno a scaglie delle piastrelle lasciato incompiuto • Figure di eroti afflitti scene tratte dal mito di amore e psiche occupano i timpani laterali • Aspetto decorativo basso fregio di amorini che cacciano animali se lvat ic i lungo l ’o r lo de l coperchio 349. Sarcofago, da Sidamara • Aspetti tipicamente asiatici ricco sfondo architettonico usato sulla fronte e sui lati e la scelta della decorazione a figure • Fronte stanno contro le colonne più che sotto di esse repertorio tradizionale Dioscuri si trovano alle due estremità • Dentro seduto leggermente in alto uomo rappresentato secondo il tipo di filosofo Barbato è intenta a leggere a una donna velata • Dietro un’altra donna cosa simile a quella della dea artemide • Il motivo delle figure stanti continuava sul lato sinistro donna velata porta offerte di frutta al piccolo tavolo un uomo sull'altro lato è intento a osservare retro dei sarcofaghi lato destro tema in comune caccia parte posteriore non vi sono elementi architettonici • Monumentalità appare negli altri fregi raffiguranti combattenti con animali amorini cacciatori a origi atleti sulla base del retro e dei lati • Il coperchio modello di un Kline Per il defunto mancano le figure Unisce la concezione del sarcofago come casa a quella come letto Temi rappresentati su sarcofagi Interessanti anche per il contenuto. Che ha gli schemi nello sviluppo dei temi e delle composizioni Tratti dalla mitologia gamma di storie spunti per mostrare espressive narrazioni usavano scene figure generiche come le stagioni temi tratti dalla vita di questo mondo. Aspetti pratici influenzarono la scelta di una determinata decorazione. Costosi da produrre disegni elaborati per ottenere il massimo gradimento del cliente Tocchi personalizzati. Seguenti esempi realizzati a roma Sarcofagi attici 3 5 0 . S a r c o f a g o c o n amazzonomachia • Sarcofago attico a Kline Del 180 D.C. • Forma del letto non è limitata soltanto al coperchio estesa alla base scolpita con un fregio continuo di frutta foglie sui tre lati • F r o n t e d u e fi a n c h i combattimento tra le mazze e i greci con Achille e pentesilea morente sul lato sinistro • Stile eroico azione ricca e vigorosa molte scene di lotta una val iga e retro vivace disegno di grifi rampanti al di sopra di ghirlande sostenute da un’aquila • Delle figure sul coperchio appa iono s fog l i a e sono parzialmente incomplete ipotesi scolpite da un artigiano locale che Rimini l’opera importata 351. Sarcofago con il mito di endimione • Mito di di endimione scelta ovvia per la decorazione dei sarcofagi tratta i temi del riposo eterno e del perpetuo potere dell’amore • L’ep isod io la dea se lene incontra per caso il pastore dormiente lo bacia da quel momento gode il sonno e la giovinezza e eterni • Ehi precedent i esemplar i narrano l’evento in termini pittorici relativamente semplici numero limitato di personaggi 352. Sarcofago badminton e le stagioni • Uniscono due dei soggetti più popolari della decorazione sarcofagi romani Dio Bacco stagioni • Espr imono la concez ione relative al rinnovamento alla rinascita della ricchezza della vita attraverso l’unione col Dio • Simbolismo esteso persino alla forma de l sarcofago a l le estremità arrotondate per somigliare antino per il vino • I mot iv i bacchic i sempre frequenti nell’arte funerale 77
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