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Italo Svevo: La Coscienza di Zeno - Un romanzo nevrotico, Appunti di Italiano

Italo svevo, scrittore triestino, pubblicò 'la coscienza di zeno' nel 1923 dopo un lungo silenzio letterario. Questo romanzo, scritto in prima persona e caratterizzato da una sottile ironia, presenta la figura di zeno cosini, un uomo nevrotico che tenta di curare la sua malattia attraverso la psicoanalisi. Nel corso del romanzo, zeno smaschera le falsità e le illusioni della società borghese, rappresentata dalla figura del dottor s. La storia è costituita da otto capitoli, tra cui la prefazione e il preambolo, dove zeno spiega le difficoltà incontrate nel recuperare la memoria. Il protagonista, dopo mesi di terapia, si sente peggio e decide di interrompere la cura. La visione apocalittica di un uomo che fa esplodere un potente ordigno chiude il romanzo.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 24/10/2019

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3.5

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Scarica Italo Svevo: La Coscienza di Zeno - Un romanzo nevrotico e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALO SVEVO Le opere Il primo romanzo fu “Una vita”, pubblicato nel 1892 fu ignorato dalla critica ufficiale. L’opera è ambientata nella società borghese triestina; Svevo indaga i rapporti tra società e individuo e racconta le difficoltà di chi aspira alla scalata sociale e le falsità delle relazioni interpersonali. Al centro della vicenda compare la figura dell’inetto, un individuo mediocre, alienato dalla realtà e vittima della propria inadeguatezza. Egli è un perdente e incapace di cogliere le occasioni che la vita gli offre, incline all’autoillusione che gli fa credere di essere ciò che non è e gli nega una valutazione oggettiva dei fatti e della propria natura. Il secondo romanzo è “Senilità”, pubblicato nel 1898 e anche quest’opera fu ignorata. In essa sono presenti spunti autobiografici, il protagonista è un inetto che vive tra il rimpianto per una carriera irrealizzata; in realtà è un intellettuale fallito che in passato ha pubblicato un romanzo senza successo. Egli è condannato a una precoce vecchiaia, in cui potrà scoprire l’impossibilità di qualsiasi riscatto. In quest’opera si lascia maggiore spazio alla rappresentazione delle dinamiche dei rapporti fra i personaggi. Durante il silenzio letterario, durato 20 anni, continuò a scrivere articoli, saggi e racconti. Inoltre scrisse anche 13 commedie che però non ebbero fortuna sulla scena. “La coscienza di Zeno” è il suo terzo romanzo, pubblicato nel 1923. La figura del protagonista introduce un elemento di evoluzione nella figura dell’inetto: Zeno Cosini tenta di curare con sedute psicanalitiche una forma di nevrosi che lo fa vivere in perenne disagio esistenziale, ma attraverso di essa egli riesce a smascherare le falsità, gli inganni e le illusioni della società borghese, sana ed equilibrata in apparenza. Nella sua complessa problematicità, Zeno rappresenta la condizione nevrotica dell’uomo moderno. L’opera ha una struttura originale ed è costituita da otto capitoli: dopo la prefazione e il preambolo seguono le memorie di Zeno. Il protagonista per liberarsi dalla nevrosi si sottopone alle cure del dottor S. che gli propone come terapia di scrivere la propria autobiografia che Zeno stende secondo libere associazioni organizzate in nuclei tematici. Nel preambolo Zeno spiega le difficoltà incontrate nel recuperare la memoria; i ricordi più importanti sono: il vizio del fumo, il sentimento di odio verso il padre, il matrimonio, la psicoanalisi. In questo ultimo capitolo Zeno, dopo mesi di cura psicanalitica, si sente peggio di prima. Il dottor S. gli ha diagnosticato il complesso di Edipo ma Zeno è scettico e decide di sospendere la terapia persuadendosi di essere sano. L’opera si chiude con l’apocalittica visione di una catastrofe per opera di un uomo che farà esplodere un potente ordigno. A differenza dei due romanzi precedenti, “La coscienza di Zeno” è scritto in prima persona ed è caratterizzata da una sottile ironia. Zeno guarda con atteggiamento
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