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Riassunto su Positivismo, Comte, Spencer, Darwin, Appunti di Filosofia

Riassunto su Positivismo, Comte, Spencer, Darwin. Usato per la maturità in un Liceo delle scienze umane conseguito con 100.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 19/01/2022

evacelestini
evacelestini 🇮🇹

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Scarica Riassunto su Positivismo, Comte, Spencer, Darwin e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Il positivismo e Comte. Caratteri fondamentali del positivismo. Tra gli ultimi anni del ‘700 L'Europa viene sconvolta prima dalla Rivoluzione francese e poi dalle campagne napoleoniche, esperienze che impedirono il completo ritorno ai regimi assolutistici pre rivoluzionari, cosa che si deve soprattutto alla borghesia, ceto protagonista che lotta per ottenere il diritto di partecipare all'esercizio del potere e modificare in senso liberale gli ordinamenti politici di molti paesi europei. E’ in questo quadro che si inserisce la figura di Auguste Comte, il quale crede che la politica debba basarsi su una nuova scienza che studia i fenomeni sociali, ossia la sociologia. Le idee di Comte posero le basi per il positivismo, movimento filosofico diffusosi in Europa nella seconda metà del XIX, caratterizzato dal rifiuto di spiegazioni teologiche-metafisiche e dalla fiducia nella scienza in quanto capace di produrre il progresso per la società. I positivisti credono che soltanto il metodo scientifico permetta conoscenze affidabili anche nell'ambito umano, da qui poi sarà possibile riorganizzare le istituzioni in modo più funzionali per generare maggiore benessere per tutti i cittadini. La vita e le opere di Comte. Auguste Comte nasce in Francia nel 1798 da una famiglia borghese. Decisivo per la vita del filosofo/sociologo fu l'incontro con il filosofo Saint-Simon, del quale egli diventa segretario. Saint-Simon stava organizzando un progetto di riforma della società, che prevedeva un’organizzazione secondo principi scientifici e la guida della nazione da parte di una classe attiva e competente, capace di produrre una ricchezza destinata a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori. Comte progettò un corso di “filosofia positiva” rivolto ad un pubblico di uomini di cultura, cosa che sviscererà nel suo libro “Corso di filosofia positiva”. Molto significativo come anno fu il 1945, che Comte definisce “anno impareggiabile”; il filosofo si separò dalla moglie ed iniziò una relazione con un’altra donna, che però muore l’anno successivo. Queste vicende influenzeranno anche la sua riflessione intellettuale, e Comte in questo periodo tenta la fondazione di una vera e propria “Religione dell’Umanità”, una religione laica che sostituisce alla fede in Dio la fede nella scienza, ritenuta unica portatrice di progresso e verità concreta. L’evoluzione dello spirito umano e la classificazione delle scienze. Il periodo storico in cui Comte si ritrova a vivere appare al filosofo come un'epoca di crisi, lacerata sia dalle forze reazionarie che da quelle democratiche e liberali. La riflessione di Comte ruota attorno al tentativo di conciliare l’esigenza dell’ordine e della stabilità con l'esigenza del progresso, realizzando un nuovo ordine della società che sia in grado di promuovere un benessere per tutti i cittadini. Secondo il filosofo, la politica deve farsi scienza, ossia deve adottare lo stesso metodo di alcune discipline come la fisica o la matematica, che hanno già raggiunto lo statuto di scienze, pensiero ovviamente di stampo illuminista, in particolare risulta evidente la concezione illuminista di storia vista come progressiva affermazione della ragione, a scapito dell'ignoranza e della superstizione. I 3 stadi dello sviluppo dello spirito. La filosofia di Comte è regolata dalla cosiddetta “legge dei 3 stadi”, ovvero una regola che scandisce lo sviluppo delle scienze e del pensiero umano con tre fasi di sviluppo. Primo stadio è quello “teologico/fittizio”, in cui lo spirito umano compie le prime osservazioni del mondo e tende a spiegare ciò che vede facendo riferimenti ad entità divine o soprannaturali non osservabili ma solo immaginabili. Nel secondo stadio, detto “metafisico/astratto”, gli umani tendono a sostituire le divinità con sostanze o cause prime ossia entità che non possiedono più i caratteri antropomorfi delle figure divine; gli uomini cessano di personificare le cause dei fenomeni che osservano come ad esempio il tuono di Zeus, identificandole con entità astratte come le forze vitali. Il terzo stadio, detto “positivo/scientifico”, prevede l'abbandono di visioni divine o astratte con il passaggio ad una visione più scientifica e razionale. Si osservano quindi fenomeni e si elaborano ipotesi che vengono poi sperimentate, per poi formulare leggi generali per descrivere ciò che si è precedentemente osservato (la stessa legge dei 3 stadi è una di queste leggi generali, poiché non fa altro che descrivere dopo accurate osservazioni, lo sviluppo del pensiero umano e delle scienze). L’ordine di sviluppo delle scienze. Tutte le discipline che consideriamo oggi scientifiche hanno attraversato questi tre stadi ma non hanno tutte avuto gli stessi tempi di sviluppo, alcune sono giunte allo stadio scientifico prima di altre, e ciò dipende dalla complessità dell’oggetto studiato. Nella sua opera “Corso di filosofia positiva”, Comte fa una vera e propria classificazione delle diverse discipline scientifiche in base alla complessità dell’oggetto che queste materie scientifiche studiano, creando una sorta di gerarchia delle scienze secondo un criterio di complessità. Comte notò che la prima disciplina a costituirsi come scienza fu l'astronomia, a seguire fisica, chimica, biologia e sociologia (che in realtà deve ancora raggiungere la sua piena maturità). Comte non nomina né la psicologia né la matematica perché crede che la matematica (composta da logica e geometria) debba essere un sapere di base, si trova come fondamento di qualsiasi disciplina scientifica ed è perciò presente ovunque ed è preliminare a tutte le altre scienze. La psicologia invece non compare perchè il suo oggetto di studio,“lo spirito dell’uomo”, non può essere sottoposto ad un'osservazione scientifico-sperimentale perciò non raggiungerà mai lo stadio scientifico Oltre Hegel, una nuova concezione di filosofia. Si può osservare che, benché Comte parli di “filosofia positiva”, non vi sia traccia di questa disciplina nella sua gerarchia delle scienze. Questo perché la filosofia positiva è da intendersi come non come una scienza specifica come la fisica e l’astronomia, bensì come un qualcosa che ha la funzione di confrontare tra loro le diverse scienze, i loro metodi e i loro percorsi evolutivi; in altre parole, la filosofia non appare nel sistema delle scienze perché è proprio la disciplina che ha il compito di costruire tale sistema. Inoltre, diversamente da Hegel, Comte non si propone di rivelare la struttura della realtà e le leggi che la regolano, ma si limita a descrivere l’evoluzione del pensiero umano nel corso della storia, per questo si può dire che con la concezione di Comte, la filosofia perde l’importanza che aveva nelle riflessioni di filosofi precedenti, e assume invece molta importanza una nuova disciplina, la sociologia. La sociologia e il suo ruolo. La missione della sociologia e la sua articolazione.Nel sistema delle scienze ideato da Comte, la sociologia possiede una missione storica che consiste nel realizzare una “riorganizzazione intellettuale e morale” che precede la riorganizzazione politica di cui l’epoca di Comte sembrava esser così bisognosa.La sociologia è considerata quindi una scienza preliminare e indispensabile alla politica, poiché soltanto questa può dire quale sia la struttura sociale più adatta per il benessere dei cittadini, l’ordine e la stabilità. Di questa scienza si riconoscono due branche fondamentali: la statica sociale (mira ad individuare le leggi di organizzazione della società) e la dinamica sociale (mira a individuare le leggi del suo sviluppo). Il metodo della sociologia. Come tutte le discipline scientifiche, anche la sociologia si basa sull’osservazione dei fatti, più precisamente di “fatti sociali” ossia quei fenomeni relativi alle relazioni che intercorrono tra gli uomini, non riconducibili a fenomeni psicologici o fisici. L'attività osservativa per la società può acquisire varie forme: l'osservazione pura, ma anche un esperimento scientifico o un metodo comparativo; le prime due non vengono considerate metodologie di osservazioni adatte per investigare sui fenomeni sociali poichè essi presentano una notevole complessità e una stretta interdipendenza (è difficile infatti studiare fenomeni sociali se presi singolarmente). Comte, per indicare la società, ricorre spesso alla metafora dell'organismo: proprio come negli organismi biologici il funzionamento di una parte non può prescindere dal funzionamento di altre, così anche nell’organismo sociale le dinamiche di un gruppo sono necessariamente legate a quelle di altri gruppi. E’ per questo che il metodo più affidabile per l’osservazione della società è il metodo comparativo, che consiste sia in un confronto tra società animali e umane, sia in un confronto sincronico tra le diverse società umane presenti sulla terra, e diacronico tra i differenti gradi di sviluppo raggiunti dalle diverse società nel corso della storia. La sociologia diventa perciò la storia dello spirito umano nel suo complesso, in cui le analisi del passato è indispensabile per la previsione degli sviluppi futuri. Verso una religione dell’umanità. La riforma della società mediante il sentimento sociale. A differenza di Marx, Comte non cerca un modo per riorganizzare la società studiandone l’economia politica, o credendo che una possibile soluzione sia una rivoluzione. Egli pensa che sia più sensato attendere che i tempi per il cambiamento politico siano maturi, convinto che tale cambiamento avverrà solo se ci sarà una “rivoluzione filosofica”, quindi un mutamento di sistema nelle idee nella società, come una riforma morale “senza dio nè re”, come dice Comte, quindi non sarà guidata né dalla religione né dalla politica ma sarà la conseguenza della diffusione di un sentimento sociale di solidarietà e amore verso il prossimo, che partirà prima dalla classe degli intellettuali e che in seguito si diffonderà in ogni altra classe sociale, producendo una riforma morale e quindi la nascita di una nuova società, più giusta e solidale.
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