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Riassunto sul movimento artistico del Neoclassicismo+(Antonio Canova, Jacques Louis David), Schemi e mappe concettuali di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Il movimento artistico del Neoclassicismo, che si sviluppò intorno alla metà del XVIII secolo e si concluse con la fine dell’impero napoleonico nel 1815. In particolare, si approfondisce la figura di Antonio Canova, il più importante esponente del Neoclassicismo. Vengono descritte due delle sue opere più famose: Amore e Psiche e Teseo e il Minotauro.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 26/07/2022

Chiara0328
Chiara0328 🇮🇹

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Scarica Riassunto sul movimento artistico del Neoclassicismo+(Antonio Canova, Jacques Louis David) e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! NEOCLASSICISMO Il neoclassicismo in arte si sviluppa intorno alla metà del XVIII secolo e si conclude con la fine dell’impero napoleonico nel 1815. Ciò che contraddistingue lo stile artistico di quegli anni fu l’adesione ai principi dell’arte classica: si vogliono far rivivere i principi dell’armonia, dell’equilibrio e della proporzione, che erano presenti nell’arte degli antichi greci e degli antichi romani; inoltre si ricerca l’essenzialità delle forme e la funzionalità. Il motivo principale di questo rinato interesse per il mondo antico furono le numerose scoperte archeologiche che segnarono il secolo: Ercolano, Pompei e Villa Adriana; inoltre giunsero dalla Grecia numerosi reperti archeologici che vennero esposti nei principali musei europei. Il neoclassicismo riflette la mentalità illuminista e rifiuta gli eccessi del Barocco, visto come un movimento eccessivamente fantasioso e complicato: Infatti il neoclassicismo nacque dal desiderio di un’arte più semplice e pura ma comunque grandiosa, come quella che si esercitava in età classica. Il Barocco apparve una degenerazione stilistica che, pur partita dai principi della classicità rinascimentale, era andata deformandosi per la ricerca dell’effetto spettacolare e illusionistico. L'arte neoclassica divenne lo stile ufficiale dell’impero di Napoleone e venne utilizzato per celebrare il potere imperiale (arte in servizio della propaganda politica); inoltre incarnò gli ideali della rivoluzione francese. Il materiale privilegiato per la scultura del periodo neoclassico è il marmo, a differenza del Barocco dove venivano preferiti il legno e i metalli. Gli scultori neoclassici ricercano la perfezione nell’esecuzione, un’estrema levigatezza del modellato e composizioni equilibrate e bilanciate, senza scatti dinamici; i volti dei soggetti sono solitamente imperturbabili. Nella scultura neoclassica si avverte il legame diretto con l’idea di bellezza classica. La pittura neoclassica si riaffidò agli strumenti del naturalismo rinascimentale: la prospettiva, il chiaroscuro per esaltare il volume e i contorni tracciati con tratto incisivo e nitido, per conferire grande precisione al disegno. I soggetti delle opere neoclassiche sono per lo più di carattere storico e mitologico, tratti dalla storia antica, grazie ai quali si potevano riscoprire i valori etici e morali. L’artista neoclassico tende a rappresentare solo i momenti pregnanti, cioè quelli culminanti e fondamentali in una vicenda, nei quali vi è la maggiore carica simbolica della storia. Anche nell’architettura si riutilizza il linguaggio classico: gli ordini ionico e corinzio sono i più diffusi. Nella costruzione di edifici si ricercano le proporzioni perfette e la funzionalità, più che la bellezza estetica. • ANTONIO CANOVA Fu il più importante esponente del neoclassicismo. Fu un artista neoclassico piuttosto singolare: al contrario di molti neoclassici francesi, come Jacques-Louis David, Canova non fu politicamente impegnato ma, al contrario, riteneva che l’arte dovesse rimanere indipendente dalle pressioni esterne. Canova è noto anche per meriti che vanno oltre l’arte “prodotta”: dopo la caduta di Napoleone nel 1815 fu infatti incaricato dallo Stato Pontificio di ricondurre a Roma e nei territori sottoposti al dominio papale le opere che erano state saccheggiate durante l’occupazione francese. Una missione diplomatica molto delicata che riuscì, con Canova che riuscì a ricondurre a Roma gran parte delle opere che avevano preso la via della Francia. -AMORE E PSICHE Amore giunge in volo e si posa accanto a Psiche poggiando il ginocchio sinistro al suolo. Il dio, inarcando leggermente il busto si china verso la ninfa distesa a terra. Infatti le sue ali sono ancora spiegate e si aprono dietro di lui. Inoltre con la mano destra solleva delicatamente il corpo della giovane mentre con la sinistra la sua attrazione. I due giovani sono rappresentati nudi, solo Psiche è parzialmente coperta dal panno sul quale è stesa. Sotto di lei vi è infatti una roccia di forma ellittica. Psiche, distesa al suolo, solleva il busto in direzione di Amore e avvicina le sue labbra a quelle del giovane dio. La ninfa inoltre alza le braccia e con le dita sfiora i capelli di Amore. I corpi dei due protagonisti sono esili e ricordano quelli di due adolescenti. Il soggetto che ispirò questa statua di Antonio Canova è tratto dalla favola narrata nell’Asino d’oro di Apuleio. Lo scultore rappresentò proprio il momento finale della favola. La dea Venere, gelosa della bellezza di Psiche, chiese al proprio figlio Amore di far innamorare la giovane, senza essere ricambiata, di un uomo rozzo. Amore però, vista la bellezza di Psiche, si innamorò di lei e grazie al Zefiro portò la giovane nel proprio palazzo. Amore decise di non svelare a Psiche il suo viso per evitare l’ira della madre. La ninfa, spinta dalle sorelle invidiose, guardò però il viso del dio che contrariato la abbandonò. Per riunirsi all’amato Psiche affrontò una serie di prove organizzate da Venere che gli permisero di ottenere l’immortalità. L’ultima prova portò Psiche nell’ade dove la giovane chiese alla dea Proserpina una parte della sua bellezza. La dea consegnò un vaso che Psiche aprì cadendo in un sonno profondo. Amore venne a conoscenza del fatto e raggiunse Psiche risvegliandola con un bacio. La struttura compositiva del gruppo è attentamente progettata per trasmettere la sensazione di equilibrio. Anche il momento rappresentato pone in sospensione narrativa l’incontro tra i due giovani come avveniva nella drammaturgia greca. La struttura a forma di X dall’apparenza morbida e dall’andamento sinuoso permette al gruppo scolpito di assumere maggiore leggerezza e un dinamismo visivo. -TESEO E IL MINOTAURO Quest’opera neoclassicista è stata realizzata tra il 1781 e il 1783 da Antonio Canova. Essa fa riferimento alla mitologia greca, in particolare alla leggenda del minotauro dove viene narrata la storia di Teseo, l'eroe greco che con l'aiuto di Arianna riuscì a penetrare nel labirinto di Cnosso e a uccidere il pericoloso Minotauro. Canova sceglie un momento particolare per rappresentare questo mito poiché, piuttosto che scolpire nella pietra il combattimento tra Teseo ed il Minotauro, preferisce rappresentare quello che accade pochi attimi dopo la conclusione del conflitto. Infatti troviamo un Teseo stanco e non più in tensione, come si può evincere dai suoi muscoli rilassati e non più tesi per lo sforzo, mentre si trova seduto sul cadavere del suo nemico, il quale a sua volta si trova su una roccia. L’eroe, in una posizione vittoriosa, guarda la bestia con uno sguardo stanco e non combattivo proprio per sottolineare che il combattimento si è appena concluso. Possiamo vedere che Canova ripropose il concetto di bellezza ideale. Per questo, constatando l’impossibilità di trovare un modello perfetto in natura, lo progettava nella sua mente. Seguiva così precise regole proporzionali e per le sue sculture utilizzò esclusivamente il marmo poichè considerava questo materiale come l’unico in grado di rappresentare la morbidezza della superficie corporea. Ad oggi quest’opera si trova al Victoria and Albert Museum di Londra.
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