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Riassunto sulla Repubblica di Weimar, Sintesi del corso di Storia

Riassunto sulla Repubblica di Weimar

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 14/01/2019

Gaja.Granata
Gaja.Granata 🇮🇹

4.6

(29)

27 documenti

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Scarica Riassunto sulla Repubblica di Weimar e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! La Repubblica di Weimar Sul finire del 1918 la Germania si trovava sfinita ed indebolita dalla guerra. Le sconfitte militari subite e la grave crisi economica interna (dovuta anche all'embargo britannico) portarono alla nascita di alcuni movimenti di rivolta sia all'interno delle forze armate sia della popolazione. Gruppi di militari e di operai si costituirono in consigli, su modello dei soviet sorti in Russia dopo la Rivoluzione bolscevica del 1917. I marinai della flotta di stanza a Kiel si ammutinarono e altri sentimenti di rivolta ormai si andavano diffondendo in tutto il paese. Con la Grande Guerra ormai irrimediabilmente persa e con la minaccia di una rivoluzione socialista come quella russa, portò i militari, che governavano il paese da circa due anni, ad istituire un governo civile. Il principe Maximilian Von Baden, che aveva assunto la carica di Cancelliere del nuovo governo civile, chiese una tregua agli Alleati che venne siglata il 3 ottobre 1918. Il 9 novembre 1918 il kaiser Guglielmo II abdico e venne proclamata la Repubblica che prese il nome di Weimar, dal nome della cittadina vicino a Berlino dove si riunì l'Assemblea Nazionale. Prima preoccupazione del nuovo governo guidato dai socialdemocratici guidati da Frederich Ebert fu quella di reprimere la rivolta della Lega di Spartaco, un gruppo d'ispirazione bolscevica, che cercò di prendere il potere con la forza per instaurare una repubblica socialista su modello russo. Soppressa nel sangue la rivolta, grazie all'intervento dei freikorps (gruppi paramilitari formati da ex veterani della Prima Guerra Mondiale e fortemente nazionalisti), il nuovo governo si preoccupò di ricostruire la Germania e di firmare la pace con gli Alleati. Il Trattato di Versailles, siglato il 28 giugno 1919, riconosceva la Germania come colpevole unica del conflitto. La Germania dovette: • cedere l'Alsazia e la Lorena alla Francia; • cedere Danzica e altri territori orientali alla Polonia; • cedere lo Schleswig-Holstein alla Danimarca; • ridurre le forze armate al di sotto delle 100mila unità; • pagare delle ingenti riparazioni di guerra pari a 132 miliardi di marchi. Questo Trattato, le cui condizioni erano estremamente dure, creò forti critiche in patria ed odi nei confronti di chi lo aveva sostenuto e firmato. Vennero assassinati due politici, tra il 1920 ed il 1921, ovvero Matthias Erzeberg e Walther Rathenau (che era ebreo, sintomo della crescente propaganda antisemita dell'estrema destra) da militanti dell'estrema destra militarista e nazionalista. Tra il 1919 ed il 1923 ci furono numerosi tentativi di colpi di stato, sia da parte dei comunisti tedeschi sia da parte dell'estrema destra, ricordiamo il tentato Putsch di Monaco del futuro partito Nazista guidato da Adolf Hitler. Il tentato colpo di Stato dei nazisti venne stroncato sul nascere ed i suoi capi arrestati, tra cui lo stesso Hilter. Anche il Reichstag, il parlamento tedesco, faticava a trovare continuità e stabilità, i governi su susseguivano. Le enormi difficoltà a pagare i debiti di guerra e le pessime condizioni dell'economia tedesca post-bellica portarono ad un'enorme svalutazione del marco, alla fine del 1923 il cambio marco/dollaro era di 4 miliardi di marchi per un dollaro. Dati i ritardi nel pagamento dei debiti i francesi occuparono la Rhur, una zona altamente industrializzata al confine tra Germania e Francia. L'ondata di scioperi e proteste rischiava di portare al definitivo collasso la Germania quando salì al potere il leader liberale Gustav Stresemann che riuscì a ribaltare le sorti della Germania. Tra il 1923 ed il 1929 formò un governo di coalizione con il Zentrum, un partito d'ispirazione cattolica, ed i socialisti. Riuscì a rinegoziare alcuni trattati internazionali ed a ridurre la pressione dei creditori stranieri, riuscì a ottenere il ritiro delle truppe francesi dalla Rhur e riuscì, grazie anche ad ingenti aiuti americani promossi dal presidente Wilson, a risollevare l'economia tedesca. Purtroppo la sua morte nel 1929 coincise con la famosa Crisi economia del 1929 che colpì gli Stati Uniti. Mancando gli aiuti americani ed una guida forte e capace come quella di Stresemann, il paese sprofondò in una crisi economica. I disordini sociali conseguenti aiutarono l'ascesa del partito Nazionalsocialista di Hitler. Grazie all'appoggio dei grandi industriali tedeschi (che temevano una rivoluzione socialista come in Russia) e con l'appoggio dei militari (che desideravano una rivincita per la sconfitta del 1918), Hitler ebbe buon gioco a guadagnarsi la fiducia dei tedeschi con promesse di rivincita. Hilter ottenne dei risultati elettorali notevoli e venne chiamato dal Presidente Hindemburg, ex-generale ed eroe di guerra, a costituire il
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