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Riassunto sulla Repubblica di Weimar e il nazismo, Appunti di Storia

Breve riassunto di storia sulla Germania tra le due guerre mondiali

Tipologia: Appunti

2014/2015
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Caricato il 26/09/2015

madlolli
madlolli 🇮🇹

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Scarica Riassunto sulla Repubblica di Weimar e il nazismo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Repubblica di Weimar e Nazismo La delicata situazione delle Germania nel primo post guerra Quando divenne evidente che la prima guerra mondiale era persa, in Germania si ritenne necessario che venisse instaurato un governo civile. Ogni tentativo di continuare la guerra dopo che la Bulgaria aveva lasciato gli Imperi Centrali avrebbe provocato l'occupazione dei territori tedeschi. Il nuovo cancelliere del reich, il principe Maximilian von Baden, offrì quindi un cessate il fuoco al Presidente statunitense Woodrow Wilson, il 3 ottobre 1918. Il 28 ottobre 1918 la costituzione del 1848 venne emendata per rendere il Reich una democrazia parlamentare: diversamente dalla costituzione del 1871 il Cancelliere avrebbe risposto al Parlamento, il Reichstag, e non più all'Imperatore. La Germania era inondata da soldati di ritorno dal fronte, molti dei quali erano feriti fisicamente e psicologicamente. La ribellione esplose in seguito all'ammutinamento di alcuni marinai a Kiel che insorsero. Altri marinai, soldati e persino operai solidarizzarono con gli arrestati, iniziando a eleggere consigli di lavoratori e soldati modellati sui soviet della Rivoluzione Russa del 1917 e presero il potere civile e militare in molte città. Il 7 novembre la rivoluzione aveva raggiunto Monaco di Baviera. Allora il 7 novembre stesso, Max von Baden chiese all'Imperatore Guglielmo II di abdicare. Il 9 novembre 1918 la Repubblica venne proclamata da Philipp Scheidemann al palazzo del Reichstag di Berlino. Sempre il 9 novembre, con un atto discutibile dal punto di vista legale, il Reichskanzler principe Maximilian von Baden trasferì i suoi poteri a Friedrich Ebert, il capo dell'SPD. il nuovo governo venne avversato dagli spartachisti , gruppo di sinistra guidato da Rosa Luxemburg e .Karl Liebknecht, che insorsero. Per riuscire ad avere la meglio sugli insorti Ebert si avvalse non solo dell'aiuto dell'esercito, ma anche di quello dei Freikorps, truppe composte da ex-soldati e volontari solitamente di estrema destra. Le elezioni dell'Assemblea Nazionale avvennero il 19 gennaio 1919. In questa occasione i nuovi partiti della sinistra furono a malapena in grado di organizzarsi, permettendo la costituzione di una solida maggioranza delle forze moderate. Per evitare le continue lotte a Berlino, l'Assemblea Nazionale si riunì nella città di Weimar, motivo per cui il nascente stato veniva in seguito soprannominato Repubblica di Weimar. La Costituzione di Weimar creò una repubblica con un sistema semi-presidenziale con il Reichstag eletto da una rappresentanza proporzionale. Nel frattempo, la delegazione di pace tedesca in Francia firmava il Trattato di Versailles, accettando pesanti riduzioni dell'esercito tedesco, pesanti pagamenti per le riparazioni, e la cosiddetta clausola della "Germania come unica responsabile dello scoppio della guerra", che venne inserita su insistenza francese nonostante la contrarietà del presidente americano Wilson. Il clima sociale resta teso. Mentre la nobiltà accoglie con disappunto la nascita della repubblica, l'esercito inizia a far politica ed a fornire la manovalanza per le formazioni di estrema destra. Nel marzo del '20 si assiste anche ad un tentativo di colpo di stato, promosso da squadre armate, i "Freikorps", reclutate fra i soldati e gli ufficiali smobilitati dopo la disfatta. In seguito al putsch di Kapp, il cancelliere Bauer lascia il posto al compagno di partito Müller, e il nuovo cancelliere mantiene l'unità della coalizione fino a giugno. Il 6 giugno 1920 si tengono le elezioni per il Reichstag e per i repubblicani si tratta di un disastro. Intanto gli assassini politici sono all'ordine del giorno. Nell'agosto del '21 viene ucciso il ministro delle finanze Matthias Erzberger, che aveva firmato l'armistizio di Versailles; nel giugno del '22 viene assassinato Walther Rathenau, ministro degli esteri che stava lavorando per l'applicazione di quegli accordi. L'economia tedesca, disastrata dalla guerra, fa fatica a riprendersi nel clima di totale insicurezza politica e sotto le pesanti condizioni che il trattato di Versailles ha imposto alla Germania. Nel gennaio del '23 la Francia e il Belgio occupano il bacino della Ruhr per ritorsione contro la mancata consegna di beni in natura dovuti alle potenze vincitrici. Per la propaganda di destra è la cosa migliore che poteva capitare, e i partiti di destra, soprattutto per il NSDAP di Hitler nato nel'19, lo sfruttano per molti anni come uno dei più efficaci argomenti di propaganda, contro tutti quelli che vogliono invece stabilire buoni rapporti con gli ex-nemici. I prezzi galoppano. Già dalla guerra si sentivano gli effetti di una inflazione abbastanza consistente e preoccupante. Per pagare gli enormi costi della guerra, il governo tedesco comincia a fare ciò che fanno tutti i governi, quando non sanno più come affrontare una montagna di spese incontrollabili: stampava più banconote, con le conseguenze facilmente prevedibili. Questa inflazione, a partire dal 1922, comincia rapidamente ad aggravarsi. Il denaro perde di valore a vista d'occhio. Nel novembre del '23 Hitler e i suoi tentano un putsch a Monaco che viene represso grazie all'intervento dell'esercito. Il NSDAP fu sciolto e Hitler condannato a 5 anni di carcere. Stabilizzazione economica Per quanto riguarda la crisi economica con la nomina a cancelliere di Gustav Stresemann, leader del Partito Popolare, le cose cambiano profondamente. Stresemann prova, e con successo, a far cessare gli scioperi e a riannodare il confronto con gli alleati vincitori, in particolare con la Francia. Dopo la breve esperienza come cancelliere, Stresemann è nominato ministro degli esteri e in questo ruolo, con la collaborazione del ministro degli esteri francese Aristide Briand, è responsabile del Patto di Locarno con cui Germania, il Belgio, la Francia, la Gran Bretagna e l'Italia s'impegnano a garantire le frontiere franco-tedesca e germano- belga (1925), dell’ingresso della Germania nella Società delle Nazioni (1926) e del trattato di non aggressione russo-germanico. Nel 1925 la conciliazione tra Francia e Germania è sancita anche dal premio Nobel per la pace assegnato quell’anno ai due ministri degli esteri artefici della distensione. Nel frattempo gli Stati Uniti varano il Piano Dawes a sostegno dell'economia tedesca e cessa l'occupazione della Ruhr. L'economia riprende fiato, finanzieri americani e inglesi concedono prestiti, la stabilità della Germania pare un fatto acquisito. Nel '25, con la morte del presidente Friedrich Ebert, viene eletto come suo successore il vecchio maresciallo Paul von Hindenburg. Questi, gloria dell'esercito tedesco nel secondo Reich, è sostenuto solo dai monarchici e della borghesia, ma appare un personaggio credibile anche se conservatore, forse anche per l'età, 78 anni. Nella seconda metà degli anni'20 la Germania vive un periodo di relativa stabilità anche sul piano politico, come confermato dai risultati delle elezioni del 1928.
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