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La Seconda Guerra Mondiale: Origini, Svolgimento e Conseguenze, Appunti di Storia

La falsa pace negoziata tra hitler e le potenze democratiche, l'inevitabile scoppio della seconda guerra mondiale e i principali eventi che seguirono. Vengono trattati i primi mesi di guerra, la distruzione della polonia, l'offensiva contro i paesi nordici, l'ingresso degli stati uniti e la sconfitta finale. Inoltre, vengono analizzate le differenze tra i regimi totalitari e democratici, le politiche interne, sociali, economiche e estere, il ruolo della propaganda e i miti e i rituali del fascismo e del nazionalsocialismo.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 14/09/2019

PadoGrande
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Scarica La Seconda Guerra Mondiale: Origini, Svolgimento e Conseguenze e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! La Seconda Guerra Mondiale Le origini Gli 11 mesi che vanno dalla conferenza di Monaco (09.1938) allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (09.1939) mostrano come la falsa pace negoziata tra Hitler e le potenze democratiche non fosse che il rinvio di uno scontro ormai inevitabile. In realtà, nel 10.1938, Hitler aveva pronti piani per l'occupazione della Boemia e della Moravia (Cecoslovacchia). Un patto di assistenza militare fu stipulato inoltre da Inghilterra e Francia con la Polonia, la quale costituiva il primo obiettivo dei tedeschi. Mussolini cercò da prima di contrapporre alle iniziative di Hitler una propria iniziativa: l'occupazione del piccolo Regno d'Albania (04.1939) e ciò causò l'aumento della tensione fra l'Italia e paesi occidentali. Nel 05.1939 il Duce decise di stipulare con la Germania una vera e propria alleanza militare, il patto d'acciaio. Questo patto stabiliva che, se i ducati si fosse trovata impegnata in un conflitto, l’una avrebbe aiutato l’altra nazione. Gli italiani accettarono sconsideratamente un impiego così grave pur sapendo di non essere preparata militarmente. Nel frattempo, si arenavano le trattative tra la coalizione antitedesca e l'Urss. Il 23.08.1939 i ministri degli esteri tedesco e sovietico firmarono a Mosca un patto di non aggressione fra i due paesi. Hitler si vide costretto a modificare la sua strategia, rinviando di fondo lo scontro col nemico storico, ma intanto poteva risolvere le questioni polacche senza correre il rischio della guerra su due fronti. Il 01.09.1939 le truppe tedesche attaccano la Polonia. Il 3.09 Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania, mentre l'Italia aveva proclamato la sua non belligeranza. La Seconda Guerra Mondiale cominciava come una continuazione della prima: il tentativo della Germania di affermare la propria egemonia sul continente e la volontà di Gran Bretagna e Francia di impedire tutto ciò. Rispetto al primo conflitto mondiale, il secondo vide accentuarsi il carattere totale della guerra. Gli scontri furono più aspri e radicali, più ampia fu la mobilitazione dei cittadini anche senza l'uniforme, furono utilizzate nuove tecniche di guerra e nuove armi e le conseguenze sui cittadini furono più tragiche. La distruzione della Polonia e l'offensiva contro i paesi nordici Le prime settimane di guerra furono sufficienti alla Germania per sbarazzarsi della Polonia, fu questa la prima applicazione della guerra-lampo, un nuovo metodo di guerra che si basava sull'utilizzo congiunto dell'aviazione e delle forze corazzate. A metà settembre le armate del Reich già assediavano Varsavia, semidistrutta dai bombardamenti. La Repubblica polacca stava così di esistere dopo appena 20 anni di vita. Per i successivi 7 mesi la guerra a occidente restò come congelata. Questa volta fu l'Urss a prendere l'iniziativa attaccando il 30.11 la Finlandia, che oppose però un'accanita resistenza e che cedette soltanto nel 03.1940. Fu poi la Germania a cogliere tutti di sorpresa, il 9.04.1940 quando le truppe tedesche lanciarono un improvviso attacco alla Danimarca e alla Norvegia. La prima si arrese senza combattere mentre la seconda combatte per qualche settimana, arrivando nella primavera del 1940 con la situazione che Hitler controllava buona parte dell'Europa centro-settentrionale. La caduta della Francia L'offensiva tedesca sul fronte occidentale ebbe inizio il 10.05.1940 e si rivolse nel giro di poche settimane. A provocare la sconfitta furono soprattutto gli errori dei comandanti francesi, legati a una concezione statica della guerra e troppo fiduciosi dell'efficacia della linea Maginot. Questa volta, oltre al Belgio, furono invasi anche Olanda e Lussemburgo. Fra il 12 e il 15 maggio, dopo aver attraversato la foresta delle Ardenne, i corazzati tedeschi sfondano le linee nemiche nei pressi di Sedan. Le truppe tedesche dilagarono quindi in territorio francese. Solo un momentaneo rallentamento dell'offensiva consenti al grosso delle forze britanniche un drammatico reimbarco nel porto di Dunkerque. Il 14 giugno i tedeschi entravano Parigi. Invano il generale Charles De Gaulle lanciava, l'8.06, un appello ai francesi per incitarli a combattere. Ma fu firmato un armistizio il 22.06 che permetteva alla Francia di conservare la sovranità su una zona ridotta del paese, ponendo la propria sede a Vichy e cedendo il resto del paese sotto l'occupazione tedesca. Paride Grande 3E maggio 2019 1 L'Italia in guerra L’Italia, allo scoppio della guerra, non poté far altro che annunciare la propria non belligeranza, in quanto si trovava impreparata ad affrontare una guerra di lunga durata, non rispettando dunque il patto d'acciaio. Nel 05.1940, Mussolini spazzò via le sue esitazioni e piegò le resistenze meno favorevoli alla guerra. Anche l'opinione pubblica, prima avversa alla guerra, cambiò orientamento di fronte alla prospettiva di una vittoria facile. L'offensiva sulle Alpi, 21.06.1940 in condizioni di netta supremazia numerica si rivolse però in una grande prova di inefficienza. Non diversamente andarono le cose in Africa settentrionale, dove l'attacco lanciato in settembre contro le forze inglesi in Egitto dovette arrestarsi. La battaglia d'Inghilterra e il fallimento della guerra italiana Dal 06.1940 la Gran Bretagna era rimasta sola a combattere contro la Germania e i suoi alleati. Ma la volontà della classe dirigente e del popolo britannico aiutarono l'esercito inglese a continuare questo scontro. La volontà di lotta fu soprattutto del primo ministro conservatore Winston Churchill. All'inizio di luglio Hitler dava il via al progetto per l'invasione dell'Inghilterra. Quella ingaggiata dalla Germania contro l'Inghilterra nell'estate del 1940 fu la prima grande battaglia aerea della storia. Per circa tre mesi l'aviazione tedesca effettuò continue incursioni in territorio britannico, prima contro obiettivi militari poi contro i principali centri industriali. Gli attacchi tedeschi furono però efficacemente contrastati dalla contraerea e dagli aerei da caccia della Royal Air Force. Nonostante le perdite umane e le distruzioni materiali subite, l'Inghilterra non era stata piegata e l'operazione Leone marino fu rinviato a tempo indefinito. Anche se. questo scontro aveva dato una tragica dimostrazione delle potenzialità distruttive dell'aereo, La Gran Bretagna era riuscita a imporre alla Germania la prima battuta d'arresto dall'inizio del conflitto. Un'altra battuta d'arresto per le forze dell'asse Roma-Berlino fu rappresentata dall'andamento disastroso della guerra parallela che Mussolini avrebbe voluto condurre. Nell' 10.1940 l'esercito italiano muovendosi dall'Albania attaccato improvvisamente la Grecia che, tramite una forte resistenza, fece costringere gli italiani a ripiegarsi in maniera difensiva sul territorio albanese. Intanto in Africa, nel 12.1940, gli inglesi lanciavano una controffensiva e Mussolini dovette accettare l'aiuto dei tedeschi. Intanto, nella primavera del 1941, l'Africa orientale italiana, difficilmente difendibile per la sua posizione geografica cadde nelle mani degli inglesi. Nell'04.1941 Jugoslavia e Grecia attaccate simultaneamente dalle truppe tedesche e italiane furono rapidamente travolte. Ma Hitler non aveva più rivali in Europa. E poteva dunque concentrare il grosso delle sue forze verso l'obiettivo più ambito: la conquista dello spazio vitale a est ai danni dell'Urss. L’attacco all’Unione Sovietica e l’intervento degli USA Che l'URSS costituisse il principale obiettivo di Hitler per espandersi non era un mistero, ma nonostante ciò Stalin si illuse che Hitler non avrebbe mai aggredito la Russia prima di aver chiuso la partita con la Gran Bretagna. Così, quando il 22.06.1941 l'offensiva tedesca (operazione Barbarossa) invase la Russia essi furono colti impreparati e subirono gravissime perdite. Tuttavia, l'attacco decisivo a Mosca fu sferrato troppo tardi, all'inizio di ottobre, e fu bloccato a poche decine di chilometri dalla capitale. Hitler aveva mancato l'obiettivo di mettere fuori dai giochi l'URSS ed era dunque costretto a tenere gran parte del proprio esercito immobilizzato nelle pianure russe. Anche la guerra meccanizzata si trasformava così in una guerra di usura. Allo scoppio del conflitto, gli USA, avevano ribadito la linea di non intervento. Ma nel 11.1940, Roosevelt si impegnò in una politica di aperto sostegno economico alla Gran Bretagna. Nel marzo 1941 fu approvata una legge (degli affitti e prestiti), consisteva nella fornitura di materiale bellico a Nazioni interessanti per l'America. L'incontro fra Roosevelt e Churchill avvenuto il 14.08.1941 creò la Carta Atlantica, un documento in cui i due statisti ribadivano la condanna dei regimi fascisti e fissavano le linee di un nuovo ordine democratico da costituire a fine guerra. A trascinare gli Stati Uniti però, fu l'aggressione improvvisa subita nel Pacifico da parte del Giappone, il principale alleato asiatico di Germania e Italia in base al Patto di Alleanza detto Tripartito. Quando, nel 07.1941, i giapponesi invasero l'Indocina francese, USA e Gran Bretagna reagirono decretando il blocco delle esportazioni verso il Giappone. Il 7 dicembre 1941 il Giappone attaccò senza preavviso la flotta americana Pearl Harbor nelle Hawaii. Nel 05.1942 il Giappone controllava Filippine, Malesia, Bretagna, Indonesia ed era in grado di minacciare Australia e India. Paride Grande 3E maggio 2019 2
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