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La Espansione Europea e le Scoperte Geografiche: Portogallo e Spagna - Prof. Pira, Appunti di Storia Moderna

Nel xv secolo, venezia monopolizza il commercio delle spezie con l'estremo oriente, mentre i portoghesi intraprendono esplorazioni nell'atlantico. Il portogallo, dopo aver completato la reconquista, instaura relazioni commerciali con l'inghilterra e le fiandre, promuovendo la nascita di grandi cantieri navali. Le spedizioni verso sud portano i portoghesi in contatto con l'africa nera, aprendo la strada al commercio di schiavi. Il commercio con l'oriente è gestito interamente dalla corona portoghese, con la costruzione e l'armamento di navi da guerra. La spagna, invece, unisce i regni di castiglia e aragona, portando a una nuova potenza europea. La conquista di granada è seguita dal progetto di cristoforo colombo, che vuole finanziare una nuova crociata e conquistare il santo sepolcro.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 28/02/2022

francescafaa
francescafaa 🇮🇹

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Scarica La Espansione Europea e le Scoperte Geografiche: Portogallo e Spagna - Prof. Pira e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Le scoperte geografiche e l’espansione europea Nel quindicesimo secolo, nel momento in cui Venezia si assicurava il monopolio del commercio delle spezie con l'estremo Oriente, i portoghesi condussero una vasta opera di esplorazioni nell'atlantico. Dapprima avviarono un vantaggioso commercio con l'Africa nera e poi a toccare le indie, le terre di produzione delle pregiate mercanzie su cui poggiava la ricchezza della Serenissima. Il Portogallo aveva completato nel 1253 la propria reconquista, cioè il processo di espulsione dei musulmani, che avevano conquistato il paese nell’ottavo secolo. Nel 1200 istituirono regolari relazioni commerciali con l'Inghilterra e le Fiandre dove i portoghesi esportavano i loro vini pregiati e promossero la nascita di grandi cantieri navali finalizzati alla costruzione di imbarcazioni capaci di reggere alla navigazione oceanica. Nel corso del 400, assunse fra queste un posto di primaria importanza la cosiddetta caravella, una nave di piccole dimensioni, leggera e versatile virgola che nel corso della storia subì varie modifiche così da coniugare un'eccellente manovra verità della nave con la sua forza. Le spedizioni di esplorazioni in direzione sud furono condotte per iniziativa diretta della monarchia portoghese, nel 1420 fu occupata madera, un'isola destinata a diventare una grande produttrice di canna da zucchero. Nel 1471 venne superato l'equatore, mentre nel 1482 Diego Cam scoprì la foce del fiume Congo. Fu così che i portoghesi entrarono in contatto diretto con il mondo economico dell'africa nera, della quale essi portarono in Europa polvere d'oro, avorio e soprattutto schiavi. Alla metà del 400 gli schiavi importati erano un migliaio all'anno, ma salirono a 3000 all'inizio del sedicesimo secolo. I grandi profitti realizzati sulle coste africane spinsero i monarchi portoghesi a proseguire l'esplorazione verso sud e sud est virgola in direzione delle indie. Le due spedizioni decisive furono quella capeggiata da Bartolomeo Diaz e quella guidata da Vasco Da Gama. Egli partito nel 1497 raggiunse dapprima le coste dell'africa orientale, poi, con la guida di piloti musulmani a soldati sul posto, prosegui fino all'india approdando a Calicut. Riempite le stive di pepe e cannella Da Gama ripartì per il Portogallo, ove giunse nel 1499. Nell’oceano Indiano tuttavia, i portoghesi, ben presto incontrarono la resistenza dei mercanti arabi, infastiditi dalla nuova presenza europea in una zona in cui il commercio era monopolizzato dai musulmani. Tuttavia, i portoghesi, nel commercio, non riuscirono mai a fare una seria e leale concorrenza con gli arabi, se avessero voluto trarre profitto dalle loro scoperte geografiche non ci sarebbe stato altro mezzo che servirsi di una schiacciante superiorità navale per distruggere il commercio arabo. Pertanto, tutte le spedizioni che seguirono il viaggio di Da gamma furono caratterizzate dalla nutrita presenza di navi da guerra, munite di artiglieria. Il commercio con l'oriente fu gestito interamente dalla corona portoghese, lo stato costruiva e armava tutte le navi necessarie alla gigantesca operazione che aveva come posta in gioco il nuovo polo dell'importazione dei prodotti orientali in Europa. Sebbene i profitti fossero altissimi, anche le spese furono molto elevate, pertanto, la corona portoghese accettò di accordarsi con alcune grandi compagnie finanziarie tedesche fiorentine e genovesi che, dal 1504, parteciparono con il loro capitali al nuovo grande traffico con l'oriente. Nel 1501 fu deciso, inoltre di vendere le spezie non più a Lisbona, ma ad Anversa. Fra gli uomini d'affari i tedeschi che operavano sulla piazza di Anversa, un posto centrale era occupato dai Fugger, banchieri di Augusta che si erano arricchiti prestando denaro alla famiglia Asburgo. Nel giro di poco tempo, furono i Fugger a controllare il mercato delle spezie portoghesi e, più in generale il traffico di Anversa. Il nuovo sistema di scambi che andava nascendo inflisse a Venezia un colpo durissimo, ma il suo crollo era ancora lontano. A partire dal 1535- 1540, la presenza più significativa ad Anversa non fu più portoghese bensì spagnola. La conquista dell’America, infatti, rese necessaria l'esportazione verso quella terra di una quantità sterminata di manufatti europei, che i mercanti iberici acquistavano proprio ad Anversa. Tali anni corrispondono al momento più alto di Anversa, che vide una crescita in termini di abitanti, lusso, capitali e cultura esponenziale. La nascita della potenza spagnola Il regno di Spagna fu il risultato della crescita politico territoriale di due vasti territori, il regno di Castiglia e di Aragona. Nel corso del basso medioevo questi due regni cristiani avevano operato la cosiddetta reconquista, cioè avevano espulso i musulmani dalla maggior parte di quelle terre che egli avevano conquistato nell’ottavo secolo. L'evento decisivo della storia della Spagna moderna fu il matrimonio che nel 1469 unì Isabella, regina di Castiglia, con Ferdinando, re di Aragona. Il passo decisivo verso l'unificazione politica era stato compiuto, ciò voleva dire che, a fianco della Francia, si poneva un'altra potenza, dotata di grandi risorse e capaci di competere per l'egemonia in Europa. Fin dall'inizio la nuova emergente corona spagnola vuole presentarsi con me alfiere e garante di una fede cattolica pura e rigorosa, il primo simbolo di tale intransigenza fu l'inquisizione introdotta nel 1480 per colpire gli eretici. Ferdinando e Isabella, inoltre, si sforzano di completare la riconquista, cioè dedicarono ogni sforzo per occupare Granada, l'ultimo stato musulmano in terra di Spagna il 1° gennaio 1492 la città si arrese e venne conquistata dalla corona spagnola, tale guerra però fu molto costosa. Il progetto di Colombo Il 17 aprile 1492, pochi mesi dopo il trionfo di Granada, Isabella e Ferdinando si impegnarono ad appoggiare e finanziarie la spedizione di Cristoforo Colombo. Questi era convinto che, navigando verso occidente, sarebbe stato possibile raggiungere l'oriente, più precisamente egli si proponeva di arrivare a quella remota Cina che descrisse Marco Polo nel milione. Anche i portoghesi, negli stessi anni, si erano diretti in Oriente con l'obiettivo era di portare in Europa le preziose spezie indiane aggirando la costosa mediazione veneziana e musulmana. Al contrario, Colombo aveva l'obiettivo di ricercare l’oro, egli, però, non era mosso da semplice avidità di ricchezza, nella sua mente quell'oro sarebbe dovuto servire a finanziare una nuova crociata e a conquistare il Santo sepolcro. Le ragioni di tale conquista erano quindi religiose, non economiche. Nel 1484 Colombo espone il suo progetto a Giovanni il re del Portogallo e questi lo sottopose una commissione di esperti. Tenendo conto degli argomenti esposti dal matematico greco Tolomeo, il comitato di Lisbona dichiarò che il viaggio era inattuabile, poiché, certo, la terra era rotonda e quindi, in linea di principio il ragionamento del genovese era fondato; tuttavia, i calcoli sulle effettive dimensioni del globo erano clamorosamente errati. Perciò la commissione portoghese bocciò il progetto di Colombo poiché secondo essi nessuna nave avrebbe potuto raggiungere il Giappone navigando verso occidente, senza scalo e in mare aperto. Colombo non rinunciò al progetto e qualche mese dopo, nel 1486 si rivolse ai sovrani di Spagna dai quali infine avrebbe avuto autorizzazione e finanziamenti. Le imbarcazioni fornite a Colombo furono due caravelle di piccola stazza e poi una nave più grande, le tre navi lasciarono Palos il 3 agosto 1492, la navigazione in mare aperto durò 33 giorni. Il 12 ottobre 1492 comparve l'orizzonte l'isola di San Salvador, qui gli europei furono accolti cordialmente da un gruppo di indigeni pacifici denominati subito indios da Colombo, convinto di aver raggiunto la propaggine più orientale dell'asia. Ripreso il mare Colombo incontrò altre isole decisamente più grandi cioè Cuba e Haiti, durante queste prime ricognizioni andò perduta la Santa Maria e Colombo fu costretto a lasciare 39 uomini ad Haiti. Subito dopo la ripartenza verso l'Europa un gruppo di Marinai castigliani cercò di impadronirsi con la forza di alcune donne indigene, gli indios reagirono e uccisero tutti gli europei, così, nel febbraio 1493, le due navi superstiti fecero ritorno separatamente in Spagna. In un primo momento la nuova scoperta di Colombo destò vivo interesse sia in Spagna che in altri paesi d’Europa, il navigatore genovese era convinto di aver raggiunto le indie, in realtà da più parti si cominciò a mormorare che le terre occidentali fossero solo isolotti privi di qualsiasi
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