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Riassunto teoria micro economia adatto per il ripasso per l’esame., Schemi e mappe concettuali di Microeconomia

Questi appunti sono ottimi per un ripasso generale di tutta la parte teorica dell’esame di microeconomia, gli ho scritti concentrandomi soprattutto sulle domande più comuni dell’esame.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 09/06/2022

Eli-A02
Eli-A02 🇮🇹

4.7

(3)

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Scarica Riassunto teoria micro economia adatto per il ripasso per l’esame. e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Microeconomia solo su Docsity! Microeconomi Esistono due branche, la micro e la macro economia. La microeconomia, si occupa del comportamento dei singoli agenti economici e delle loro scelte in ambito economico. (Consumatori, imprese, investitori, lavoratori, proprietari terrieri). Un esempio è la propensione al consumo, più un individuo è ricco e minore sarà la sua propensione al consumo. Quindi questa diminuisce con l’aumentare del reddito. La microeconomia cerca anche di capire la struttura istituzionale del sistema economico, e di spiegare in che modo le risorse scarse vengono usate nei diversi mercati. Studia la condotta umana come relazione tra scopi e mezzi scarsi usati in modo alternativo. Ha tre limiti: - reddito dei consumatori - Reddito dell’impresa - Numero delle ore dei lavoratori È anche fondamentale il ruolo dei prezzi. Analisi positiva: Che effetto ha una politica X, su una variabile Y? Questa analisi descrive la relazione tra causa e effetto, in essa non c’è un giudizio di valore. Analisi normativa: qual è la scelta migliore da fare per ottenere il risultato voluto? Come sono strutturate le singole scelte normative? Mercato: insieme di tutti gli acquirenti e venditori. Industria: insieme di imprese che vendono lo stesso prodotto (offerta). PREZZI REALI E NOMINALI Nominale: con questo si intende il prezzo assoluto di un bene (prezzo dello scaffale in un certo anno). Reale: prezzo rapportato a una misura aggregata dei prezzi (tiene conto dell’inflazione), viene chiamato IPC (indice dei prezzi al consumo). CURVA DI DOMANDA E OFFERTA Usiamo queste curve per poter esaminare il meccanismo di mercato, in assenza di interventi pubblici domanda e offerta raggiungeranno equilibrio. Le variazioni di prezzo e quantità dipendono dal modo in cui domanda e offerta reagiscono alle altre variabili economiche. Curva di domanda: descrive la quantità di un bene, che i consumatori sono disposti a pagare al variare del suo prezzo unitario. QD=QP(P) - È una curva decrescente, questo perché i consumatori sono inclini ad acquistare di più se il prezzo è più basso. - Se il reddito aumenta la curva si sposta a destra, questo effetto viene chiamato variazione della domanda. - Se invece parliamo di spostamenti lungo la curva, parliamo di variazione della quantità domandata. Curva di offerta: esprime la quantità di un bene, che i produttori sono disposti a vendere ad un prezzo. QO=QO(P) - È una curva crescente, questo perché più alto è il prezzo più le imprese possono e desiderano produrre e vendere. - La curva di offerta può anche dipendere da altre variabili, come lavoro capitale e materie prime, se queste variano notiamo uno spostamento della curva. - Se per esempio le materie prime costassero di meno la curva di offerta si sposterebbe verso destra, chiamiamo questo effetto variazione dell’offerta. BENI PERFETTI E SOSTITUTI Beni sostituti: l’aumento del prezzo di uno, porta all’aumento della quantità domandata dell’altro. Per esempio il manzo e il pollo. Beni complementi: l’aumento del prezzo di uno, determina una riduzione della quantità domandata dell’altro. Per esempio le auto e la benzina. MECCANISMO DI MERCATO Le curve di domanda offerta si incontrano nel punto di equilibrio, in esso la quantità offerta è uguale a quella domandata. Questo è il meccanismo per cui la tendenza di un mercato libero è quella di spingere il prezzo verso l’equilibrio. Caratteristiche dell’equilibrio: - QO=QD - Non c’è carenza e non c’è eccedenza - Non c’è pressione sui prezzi - Ci troviamo in un mercato concorrenziale. Questo può venire soltanto quando sia le imprese che consumatori hanno uno scarso potere di mercato e non possono influire sui prezzi. Eccedenza: Beni complementi: le curve di indifferenza assumono forme d’angolo. Vincolo di bilancio È una retta negativa, la sua pendenza è data dal rapporto tra i prezzi. Un consumatore che vuole massimizzare la sua utilità sceglierà un paniere sul suo vincolo di bilancio. Utilità marginale: utilità creata da una dose addizionale di un bene. Capitol 4 Curva prezzo consumo È una curva unisce tutti i panieri ottimi al variare di P1 e mantenendo fissi P2 e il reddito. - Se P1 diminuisce posso comprare più Q1, oppure più Q1 e Q2. - Se P1 diminuisce l’utilità aumenta. Curva reddito consumo È una curva che unisce tutti i panieri ottimi al variare di RD e con P1 e P2 fissi. - Se ha pendenza positiva: bene superiore. - Se ha pendenza negativa: bene inferiore. Con i beni sostituti: l’aumento di prezzo di uno fa crescere la quantità domandata dell’altro, cioè se la curva di prezzo consumo è negativa. Complementi: se l’aumento di 1 porta a una diminuzione di 2 Indipendenti: se P 1 sale la quantità domandata non varia. Effetti Reddito: se P1 diminuisce il consumatore compra la stessa quantità di Q1 di prima e avanza del reddito. - Se 1 è un bene superiore ne acquista di più - Se è un bene inferiore ne acquisterà di meno. Sostituzione: Se P1 diminuisce tende a comprare di più del bene il cui prezzo relativo è diminuito e comprare meno del bene il cui prezzo relativo è aumentato. Si misurano con la variazione compensativa o con la variazione equivalente. Per ricavare un effetto reddito e sostituzione da una funzione di Cobb Douglas, usiamo la formula con alfa e beta. Domanda di mercato: curva che contiene le curve di domanda di tutti i consumatori. Capitol 6 ~ L Prodzion L’impresa: minimizza i costi I costi dipendono dal livello di produzione Il processo produttivo: dagli input si producono output. Funzione di produzione: indica il più elevato livello di produzione quando impresa è efficace. Ipotizza che la quantità dei fattori produttivi sia costante. L’impresa nel breve periodo non riesce a variare i fattori produttivi solo nel lungo periodo varia sia il capitale sia il lavoro per poter modificare la quantità offerta. Prodotto medio È il prezzo medio del lavoro, la quantità prodotta per ogni unità impiegata di L. Il prodotto medio è anche la pendenza della retta passante per l’origine e il punto scelto, cioè il livello di utilizzo di L. Prodotto marginale È il prodotto marginale del lavoro, la quantità aggiuntiva di Q prodotta per effetto dell’incremento di un’unità di L. Il prodotto marginale è anche la pendenza della curva di offerta totale. Isoquanti Curve che descrivono tutti i possibili modi di combinare i fattori K e L per produrre una quantità Q. SMST È la pendenza dell’isoquanto. Rendimenti di scala: Possono essere costanti crescenti o decrescenti. - Nel caso di rendimenti di scala crescenti: isoquanti si avvicinano all’aumentare della produzione. - Nel caso di rendimenti di scala decrescenti isoquanti si allontanano se la quantità aumenta. Capitol 7~ Ct d Prodzion L’impresa minimizza i costi - Nel breve periodo: rK è fisso e wL è variabile. - Nel lungo periodo: isocosti sono rette che descrivono le possibili combinazioni di Ke L dato un costo totale, esiste una retta di isocosto per ogni livello di costo totale. Nel punto di ottimo: il SMST = al rapporto tra i prodotti marginali = al rapporto tra W ed R. La pendenza dell’isocosto è uguale alla pendenza dell’isoquanto. Sentiero di espansione: curva che passa in tutti punti di tangenza tra le corrette di isocosto e di isoquanto. ● Se i rendimenti di scala sono crescenti il costo medio totale scende se la quantità sale. E c’è un’economia di scala. ● Se i rendimenti di scala sono decrescenti il costo medio totale sale se la quantità scende. E c’è una diseconomia di scala. ● Se i rendimenti di scala sono costanti il costo medio e identico per ogni livello di produzione. Se la curva di costo medio di lungo periodo a forma a U l’impresa ha economie di scala per il livello basso di Q e diseconomie di scala per livelli alti di Q. Capitol 8 ~Offert perfettament concorreial È perfettamente concorrenziale se: - Le imprese sono Price Taking, prendono il prezzo per buono e non possono influenzarlo. - Il prodotto è omogeneo, le imprese sono perfette sostituite. - Libertà di entrata e uscita dal mercato dell’impresa. Il profitto in questo caso è massimo quando il ricavo marginale è uguale al costo marginale ed è uguale al prezzo. C’ = R’ = P ● Nel breve periodo la curva di offerta è uguale ai costi marginali per livelli superiori al costo medio variabile. - La rendita del produttore nel breve periodo: rendita su tutte le unità prodotte esclusa l’ultima. ● Nel lungo periodo i fattori produttivi possono essere modificati compreso il capitale, possiamo differenziare tra: Profitto contabile e profitto economico. - E nel lungo periodo il prezzo è uguale ai costi medi ,in questo caso avremo profitti nulli. P = CM, profitto=0 - Se il settore ha costi costanti allora la quantità offerta è una retta orizzontale in corrispondenza del prezzo. - Se ha costi crescenti la curva di offerta inclinazione positiva - Se ha costi decrescenti l’offerta a inclinazione negativa. Capitol 9~Guadagn perdit derivant dagl intervent pubblic. Surplus o rendita: - Del consumatore: valore che i consumatori traggono dal consumo meno il valore dei costi. - Del produttore: valore che i produttori traggono dalla vendita meno il valore dei costi. Gli interventi pubblici hanno effetti sul benessere collettivo, per esempio i livelli di prezzo minimo, il sostegno dei prezzi, i dazi o le imposte. Se introduciamo un prezzo massimo minore del prezzo di equilibrio, abbiamo un eccesso di domanda quindi una carenza, i produttori hanno una grande perdita di surplus: - Se la domanda è molto elastica i consumatori hanno un surplus maggiore - Se la domanda è molto anelastica i consumatori hanno un surplus negativo. Vendita a pacchetto di due o più prodotti: E redditizia quando le valutazioni relative dei due beni sono invertite, cioè se l’impresa valuta di più in termini relativi il bene 1 rispetto al bene 2 e l’impresa B valuta di più in termini relativi il bene 2 rispetto al bene 1. Gli acquirenti potranno comprare a pacchetto, se il pacchetto ha un prezzo minore della somma dei due prezzi di riserva. Se il consumatore vuole comprare molto del bene uno e poco del bene due, così poco che il prezzo di riserva del bene due è minore del costo marginale: ● applico il building misto, cioè vendo pacchetto quando conviene e separatamente se non conviene. Pubblicità Porta un aumento della produzione. Capitol 13 ● Giochi cooperativi: il giocatore firmano accordi vincolanti per affrontare le strategie di gioco. ● Non cooperativi: impossibilità di sottoscrivere accordi vincolanti bisogna ipotizzare le mosse dell’avversario ● Play-off: valore associato a risultato in termini di profitti ● Strategia ottimale: strategia che ottimizza il play-off del giocatore. ● Strategie dominanti strategia ottimale a prescindere dal comportamento dell’avversario, se entrambi hanno strategia dominante si ottiene l’equilibrio di strategie dominanti. - Se non c’è una strategia dominante, si ottiene l’equilibrio di Nash io faccio il meglio per me in base a ciò che fai tu e viceversa. ● Strategia di massi minimo: strategia che massimizza il guadagno minimo ottenibile. ● Dilemma del prigioniero: entrambi i giocatori hanno una strategia dominante che è anche un massimo minimo, ma tale strategia porta entrambe ad avere un pay off minore rispetto a se entrambi avessero fatto la scelta opposta. ● Occhio per occhio: rispondo in base alla precedente mossa dell’avversario, il gioco trova l’equilibrio a prezzi bassi quasi concorrenziali. ● Strategia di terrore all’entrata: l’impresa che già sul mercato non vuole avversari, lei è già strutturata quindi potrebbe abbassare il prezzo, così che l’impresa due fallisca subito. ● Concorrenza internazionale: il governo tramite sussidi incentivi potrebbe far ingrandire le aziende interne in modo che non arrivino imprese estere, che potrebbero portare ad un prezzo insostenibile per quelle interne. Le aste Mercato con processi di offerta formali, permettono di velocizzare il mercato di massimizzare il profitto per il venditori aumentando la concorrenza. Possono esserci: - Aste a valore privato, cioè ognuno da una valutazione diversa all’oggetto - Aste valore comune cioè, il bene ha lo stesso valore per tutti ma non si conosce con precisione il prezzo. Capitol 12~ concorre monopolistic oligopoli Concorrenza monopolistica: Mercato in cui le imprese entrano liberamente commerciano la loro merce o la loro versione del prodotto. Le imprese producono prodotti altamente sostituibili ma non perfetti sostituti. È sempre facile entrare uscire ● Breve periodo: Equilibrio = R’ = C’ Profitti>0 C’ = P Questo attrae nuove imprese: ● lungo periodo R’ = C’ Profitti = 0 C’ > P Quindi nel lungo periodo anche il potere monopolistico è limitato. Oligopolio Ci sono poche imprese e barriere all’entrata. Questa è una forma di mercato che ha molto successo nei settori con rendimenti di scala decrescenti e con barriere all’entrata. Equilibrio di Cournot: Ciascuna impresa ipotizza correttamente il livello di produzione dell’altra e produce di conseguenza. Curva di reazione: Q1 dipende da Q2, l’intersezione delle curve di reazione è l’equilibrio di Cournot. Modalità di collusione: - La segnalazione del prezzo - La leadership di prezzo I cartelli: Accordi in cui i produttori scelgono prezzi e quantità insieme.
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