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Teorie e Pratiche del Web: Potere, Società e Cultura, Schemi e mappe concettuali di Teorie e tecniche della comunicazione multimediale

Il concetto di società di rete e il ruolo del web nella trasformazione del potere e della società. del networking power, del contropotere, della quantità e qualità dei contenuti, e delle implicazioni sociali e culturali del web. Vengono presentate teorie di autori come Castells, Fuchs, Mozorov, Benkler e Lessig.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 02/05/2022

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Scarica Teorie e Pratiche del Web: Potere, Società e Cultura e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Teorie e tecniche della comunicazione multimediale solo su Docsity! Teo rie dei media Per la componente macro sociologica si analizzano le conseguenze dell’assetto della network society sulle pratiche culturali,politiche ed economiche. Per network society si intende un tipo di organizzazione sociale basata non piu sulle gerarchie verticali ma su un modello reticolare, che si espande in tutti gli ambiti della società stessa e agisce su piu livelli di essa. Castells attribuisce la nascita della n s a 3 processi che riguardano tre ambiti diversi e indipendenti tra di loro. In primo luogo abbiamo l’innovazione tecnologica, che rappresenta, grazie allo sviluppo dei personal computer e di intenet, la ragione pratica dellavvento della ns. essa non è però autonoma poiche necessità di una componente sociale che sappia valorizzare le innovazioni prodotte. In secondo luogo troviamo la crisi del patriarcato, inteso come un sistema di organizzazione gerarchica, rigida e verticale, che inizia a cedere a causa dell’entrata sempre piu massiccia delle donne nel mercato del lavoro e della nascita di movimenti culturali di contestazione (femminismo, pacifismo) cio rappresenta la ragione sociale e culturale dell’avvento della ns, poiche causa l’indebolimento dei modelli verticali e apre la strada ad un soggetto piu autonomo e indipendente, adatto a servirsi al meglio della modello reticolare. In ultimo troviamo il mutamento economico , che vede lo spostamento delle attività produttive dal settore secondario (industrie) che subiscono una forte delocalizzazione, al settore terziario, produrre servizi quindi diventa la principale attività economica, che permette situazioni di ampia flessibilità. A seguito dell’intersecarsi di questi tre amibiti, tecnologia, vita quotidiana e economia, che condividono la flessibilità , l’apertura la decentralizzazione e la logica reticolare nsce la network society. Essa si basa su 5 capisalid : la centralità dell’infromazione come risrsa strategica, la logica reticolare in diversi ambienti, la flessibilità della produzione, la pervasività della tecnologia ela societa come sistema integrato. A seguito di questa nuova organizzazione sociale il mondo assume una nuova tipologia, che distingue lo spazio in spazio dei flussi , nel quale regnano l’interconnessione, la rapidità e la simultaneità e lo spazio dei luoghi, che invece riguarda i luoghi fisici ed è il logo delle interazioni fisiche, ma lo spazio dei flussi rappresenta il luogo di crescita di gruppi elitari sovranazionali. In questa nyova conformazione sociale l’indentita individuale può assumere 3 differenti dimensioni : l’identità legittimante, introdotta dalle istituzioni per creare un sistema prevedibile e regolato, che dà vita alla società civile; l’identità progettuale che assumono quei soggetti che difendono con orgoglio la propria essenza, e che costituirà il soggetto sociale; e infine l’identità resistenziale, assunta come adattamento tattico alla socità dominante e tipica delle subculture, genererà quindi le comunità. Ad agire quindi su questo nuovo tipo di societa vi è una nuova forma di capitalismo, detto informzionale, nel quale infatti la risorsa strategica fondamentale è l’informazione stessa, la quale è una costante storica ma nella nuova era dell’informazionalsimo assume un ruolo economico fondamentale.secondo Graham infatti i media rappresentano un prodotto , sul mercato dei consumatori finali, ma anche un mezzo di produzione per uil mercato degli intermediari, cioe un mezzo per veicolare pubblicità. Secondo fuchs quindi internet agisce come tutte le altre infrastrutture . MANUALE CAP 2 L’avvento del digitale fu accolto con una visione cyber ottimistica sorretta dall’utopia cibernetica, fondata sulle potenzialità comunicative della rete, che permisero un’idea di un assetto piu fluido della societa, sostenuto da una de materializzazione del mondo. Questa visione nsce in un clima socio-culturale caratterizzato da rivolte e tumulti sociali che agiscono per sovvertire l’ordine costituito e l’organizzazione gerarchca e verticale della società. Con l’avvento di internet l’ottimismo prende una nuova forma quella dell’ internet entusiasmo, basato sulle architetture di rete che potenzialmente forniscono un assetto adatto per un clima democratico, collaborativo ed egualitario, e che permette un accesso continuo e condiviso all’infomazione. In questo clima nascono gli internet studies, portati avanti da raine e wellman, che si suddividono in 3 fasi principali: la prima nella seconda meta degli anni 90 vede la crescita dell’internet economy e l’allargamemnto della platea di utenti, e si creò una netta contrapposizione tra reale e virtuale. Cio portò alla polarizzazione delle opinioni su internet stesso. La seconda fase, nella fine degli alli 90 , con l’ampliamento esponenziale delle utenze, si assistette ad un’istituzionalizzazione della rete e alla crisi della distinzione reale/virtuale e si teorizzò una continuità tra i due ambiti. L’ultima e piu recente fase (2004) si basa sul web 2.0, e mette in evidenza come internet assuma la forma e la funzione di una piattaforma integrata , in cui si sviluppano e modifcano i rapporti sociali. Su questo sfondo socio-culturale si inseriscono 3 configurazioni di società. Alla fine degli anni 80 Castells teorizza il modello di network society. Essa si basa su 5 capisaldi : l’informazione come risosrsa strategia, la pervasività della tecnologia, l’organizzazione reticolare in diversi ambiti del sociale, la flessibilità delle logiche di produzione e la convergenza delle tecnologie. Questo tipo di società nasce dalla trasformazione di tre ambiti tra loro indipendenti : la vita quotidiana, la tecnologia e l’economia. In primo luogo dal punto di vista della vita quotidiana assistiamo alla crisi del patriarcato come logica culturale, basata sull’organizzazione gerarchica e verticale, grazie all’entrata delle donne nel mondo del lavoro e alla nascita di movimenti culturali di contestazione. In secono luogo abbiamo l’innovazione tecnologica, che rappresenta la ragione pratica della network society. Essa non è però autosufficiente, poiche le innovazioni tecnologiche hanno bisongo di gruppi sociali che sappiano valorizzarle. In ultimo troviamo la trasformazione dell’assetto economico, tramite il decentramento delle industrie, la crescita del settore terziario e l’apertura dei mercati. In questo nuovo assetto si modifica anche la struttura dei media, avviene infatti una pliuralizzazione dei canali e una successiva modificazione del concetto di pubblico , il quale passa dall’essere massa ad essere diversificato, grazie alla moltiplicazionee decentralizzazione dell’offerta e dei canali. Un altro tipo di società è rappresentato dalla connective society , basata sul principio dell’online networked ossia la pratica di essere costantemente connessi . questo assetto è supportato dalla connessi gli uni con gli altri tramite le possibilità di interazione e di connessione. Con networked public si intende dunque sia la struttura creata dalla rete, sia il collettivo immaginario che ne deriva. All’interno di questo tipo di pubblico l’individuo assume maggiore consapevolezza del suo ruolo attivo e della sua condizione di essere pubblico ma allo stesso tempo di avere un pubblico, proprio perche esso è contemporaneamente consumatore e produttore di contenuti e pratiche. In questo modo l’utente può esprimere se stesso pubblicamente in maniera interconnessa. Zizi Papacharissi introduce invece il concetto di affective publics , concentrandosi sul fatto che la platea che consuma un determinato contenuto poggia su un’empatia di base, dovuta alla capacota dei media di esternare lo stato d’animo e la condizione sentimentale. A questo nuovo tipo di pubblico corrisponde una sfida per la metodologia di ricerca. Nascono infatti nuove tecniche basate sulle caratteristiche di questo assetto. La ricerca diventa dunque data-driven in quanto le piattaforme tramite la ratificazione permettono di confezionare il dato in determinati pacchetti prestabiliti dalle affordances , traducendoli in questo modo in elementi quantitativi. Entrano in gioco quindi i Big Data ossia l’enorme mole di dati che sono riconducibili alle azioni e alle pratiche online dei singoli utenti. Diventa anche fondamentale in questo contesto il nuovo approccio degli hashtag studies che analizza le pratiche come la social television. CAP 12 KNOWLEDGE GAP La teoria del knowledge gap si basa sull’assunto che la sovrabbondanza di informazioni non sempre corrisponde ad un pubblico ben infromato, si creano infatti dei “gap” di conscenza tra le differenti porzioni della società. Un primo approccio individua come variabile di questo processo lo status socio economico, seguendo il cosiddetto matthhew effect secondo il quale chi possiede tanto continua ad accumulare tanto. Queste formulazioni nascono in risposta al comune pensiero che i media diffondendosi avrebbero livellato la società ad un livello uguale e distribuito di conoscenza. In una seconda formulazione la variabile diventa l’istruzione, poiche essa contribuisce a creare le capacita comunicative adatte per selezionare,comprendere e analizzare cio che viene diffuso dai media. Inoltre le conoscenze pregresse aiutano la memorizzazione e la comprensione. Si assume anche che l’istruzione abbia dotato l’individuo di una rete di contatti sociali, che permettono lo scambio il dibattito e il confronto che contribuisce ad aumentare il livello e la consapevolezza delle conoscenze . infine u determinato livello di istruzione genralmente fa preferire all’utente determinati canali d’infromazione rispetto ad altri. Si nota però che inizialmente vi è un gap di conoscenza tra piu e meno istriuti, ma in unn seconod momento la variabile istruzione diventa ininfluente nella diffusione di determinati contenuti. Il ruolo dei media è dunque quelli di facilitare o ostacolare gli carti di conoscenza, scegliendo di dare visibilità a certi argomenti piuttosto che ad altri. Nowak introduce il concetto di potenziale comunivcatuvo cioe quell’insieme di risorse che facilitano il processo di ottenere e dare informazioni e fluidificano il processo comunicativo. Queste risorse dipendono dalle caratteristiche personali, dalla posizione sociale e dalla struttura sociale di riferimento. La chiusura dei gap può avvenire in specifiche conduzioni chiamate effetto soglia, che possono essere causate dall’appagamento dell’inyteresse informativo da parte dei privilegiati, e dunque in assenza di un nuovo interesse si stabilizzano, in questo modo anche i non privilegiati riescono, anche se in ritardo, ad acquisire quella determinata conoscenza. Altri casi specifici possono riguardare argomenti con un elevato grado di conflittualità, oppure argomenti che creano una preoccupazione diffusa. Infine nelle comunità omogenee i gap tenderanno a restringersi o chiudersi piu velocemente. Con l’avvento del digitale è necessario ripensare la teoria del knowledge gap per adattarla al nuovo assetto sociale. In una proma formulazione si parla di DIGITAL DIVIDE che ha come discriminante principale il possesso o meno di tecnologie sufficienti per acquisire un certo tipo di conoscenza. La distinzione infatti , sulla base della distribuzione disomogenea delle tecnologie sul territorio, avviene tra HAVE E HAVE NOTS ossia coloro che dispongono o meno dei dispositivi fisici necessari a connettersi. In questo contesto nasce la teoria delle diffusione delle innovazioni in cui la diffusione è descritta con una curva ad S, e può avere diversi esiti, cioe la normalizzazione, in cui , anche se in momenti diversi, tutti riesscono ad avere accesso alla stessa risorsa (cioe a chiudere il gap ) oppure la stratificazione in cui le curve non si uniscono mai, continuando ad amplificare le disuguaglianze pregresse. Un secondo paradigma è quello del DIGITAL INEQUALITY che riconosce comme insufficiente il possesso fisicoc di tecnologie, e considera invece l’uso effettivo delle tecnologie stesse analizzandone tre dimensioni. La prima è l’accesso, cioè la possibilita di una connessione autonoma e di qualità , successivamente abbiamo le competenze , ossia il learning by doing necessario nn solo per accedere alla rete ma per sfruttarne a pieno le capacità per acquisire conoscenze e competenze sempre nuove; e Infine abbiamo l’uso che rappresenta il risultato effettivo delle due precedenti componenti. Esistono in oltre due modelli di analisi che spiegano il rapporto che si crea tra teconologie digitali e disuguaglianze sociali. Il primo è il modello dei nessi causali per il quale partendo dalla posizione sociale si torna ad essa passando per le risorse individuali, l’appropriazione tecnologica e l’inclusione sociale. Queto modello può essere definito circolare perche si autoalimenta , andando a rimarcare e rafforzare i vantaggi di alcuni soggetti, mentre a esasperare gli svantaggi di altri. Un secondo modello è quello cumulativo nel quale apounto si accumulano le diverse carenze nei diversi ambiti quali la posizione sociale, l’appropriazione tecnologia, le risorse indivudali e le caratteristiche tecnciche qual’la disponbilita effettiva delle tecnologie e il loro uso. In questo caso la somma delle disugugaglianze lungo l’intero percorso impedisce l’inclusione sociale e la partecipazione. TEORIE E PRATICHE DEL WEB MACRO NETWORK SOCIETY Per network society si intede un nuovo assetto sociale sviluppatosi intorno agli anni 80 nelle societa economicamente avanzate e basato sulla diffusione di internet e sull’adozione di una logica organizzativa reticolare a piu livelli. Alla base di questo processo notiamo sul versante della struttura dei media una segmentazione del pubblico, conseguente alla decentralizzazione , personalizzazione e diversificazione dell’offertaal pubblico, che crea dunque una segmentazione dello stesso e una stratificazione sociale al suo interno, causata da un divario conoscitivo tra diversi strati della popolazione. Castells individua 3 diversi processi storici alla base dell’avvento della network society che , anche se appartenenti a diversi ambiti, necessariamente si intersecheranno per dar vita a questo nuovo assetto sociale. In primo luogo abbiamo l’innovazione tecnologica, soprattutto con la diffusione di internet , che pone al centro le tecnologie dell’informazione; in secondo luogo dal punto di vista socio culturale, la nascita di movimenti di contestazione e la crisi del patriarcato inteso come schema culturale, pongono le basi per una perdita di pregnanza dei modelli di gerarchia verticale , e cedono il passo all’organizzazione reticolare e alla maggiore autonomia e libertà individuale; in ultima analisi sul versante economico troviamo il passaggio da societa industriale a societa post industriale in cui il focus si sposta sul settore terziario, si assiste dunque alla definitiva apertura die mercati e ad una decentralizzazione dell’industrie. Dall’incrocio di questi fattori nasce dunque il nuov assetto della network society basato su 5 capisaldi: la centralità dell’informazione come risorsa strategica e principale infrastruttura, in cui la cera ricchezza non sta nell’informazione in se ma nel saper sfruttare quest’ultima per l’innovazione e viceversa in un ciclo di feeback ; la pervasività della diffusione dell’innocazione tecnologica , che consente una nuova visione e percezione del mondo; la flessibilità, cioe la prontezza modificare cost5antemente il paradigma informazionale; la logica di network, per cui la societa si configura come una rete di reti; e infine la convergenza delle tecnologie in un sitema integrato. A ciò consegue una nuova percezione del mondo, in cui l’idea di spazio e tempo sono modificate e in cui tutte le tecnologie convergono in un unico sistema che assorbe completamente ogni forma di produzione culturale, eliminando cosi la distinzione tra cultura alyta e bassa. POTERE Considerando che i media non rappresentano il potyere ma rappresentano il luogo dove il potere viene negoziato, la rete diventa un luogo di contrattazione del potere in cui ad ogni potere corrisponde un potenziale contropotere. Per castells esistono nelle societa contemporanea 4 tipo di potere dovuti a 4 tipi di “competenze “ differenti. In primo luogo descrive il NETWORKING POWER, ossia quel tipo di potere che agisce per esclusione , ed è posseduto da coloro che aderiscono al sistema di rete, che sono quindi interconnessi e potenti rispetto a coloro che non lo sono, affronta dunque il problema del divario digitalee di conoscenza. In secondo luogo trovuamo Con il passaggio da infrastruttura pubblica a privata il web ha assunto una connotazione neoliberista. Arpenet infatti nasce come infrastruttura pubblica e pensata per rimanere sotto il controllo del governo e dunque pubblica. Cio non accade poiche intorno agli anni 80 arpanet venne assorbito dai gandi oligopoli privati e divenne un infrastruttura privata. Secondo castells furpono 4 gruppi sociali principalmente a promuovere questo passaggio ; le tecno elites, cioe quel gruppo di ricercatori incaricati di creare le strutture di rete, gli hacker ossia una comunita di appassionati che lavorano con il fine di creare una rete libera e accessibile a tutti , le comunuta virtuali, che testano in anticipo le funzuonalita dei programmi e infine gli imprenditori, che si assumono il rischio finanziario dell’investimento su determinate tecnologie. L’anello di congiunzione tra l’elite di ricercatori e la diffusione di massa della rete furono dunque gli hacker e le comunita vistruali. Con la privatizzaizone delle infrastrutture di rete si cerca di maschrare la logica neoliberista alla base di esse, pice i valori neoliberisti non erano universalmente accettti. Vi fu funque la necessita di depurare la rete dall’ideologia e di filtrare la sua logica, tramite le sue potenzialita democratiche e universali di cui la rete è provvista. Dean parla di capitalismo comunicativo, cioe un flusso continuo di comunicazione einformazioe che assorbe completamente l’uomo in un ciclo di attesa e soddisfazione effimebra dovuta alla condiizone di connessione costante. MICRO INDIVIDUALISMO IN RETE Con l’avvento della condizione di online networke , si crea un nuovo sistema operativo sociale basato sulla condizione dell’individualismo in rete, teorizzata da wellman. L0individuo infatti,a cneh a seguito deoi cambiamenti dal punto di vista socioculturale che l’hanno reso piu libero e autonomo, inizia ad aderire parzialmente ad una molteplicità di network , togliendo gradualmente importanza ai vincoli piu sretti come quelli parentali. In questo senso la rete non va considerata una realta in se ma va considertata la sua continuita con la realta offline, dunque la sua forza corrisponde alla sua pervaisità. La rete dunque diventa un luogo ideale per gestire e controllare i propri rapporti interpersonali, piche è in grado di mantenre e rafforzare i egami gia esistenti ma offre la possibilita di crearne di nuovi, creando dunque la possibilita di dre vita a nuovi schemi sociali. La ricerca empirica conferma questa continuta poiche gli utenti “ forti”s sul web sono dotti di un’ampia rete sociale anche nella vita offline . in particolare wellman individua 3 riccrenze statistiche a sostegno della sua tesi : il web facilita i rapoorti sociali e non li ostacola, il web inoltre non costituisce un dominio a se dell’esperienza e infine l’attività sul web non toglie tempo ad altre attività di socializzazione e consumo culturale. Il nuoo sitema operativo sociale è dunque l’incontro tra relazioni interpersonali e dotazione tecnologica. Nasce infatti anche grazie ad una tripla rivoluzione, in primo luovo di internet e della sua diffusioe, in secondo luogo delle tecnologie wireless che permettono la facilita e immediatezza della connessione e infine la rivoluzione dei social media. In questo modo nasce questo nuovo sssetto basato sulla disponibilità della tecnologia per gestire le proprie relazioni interpersonali in una logicaa di interconnessione costante e continua ,e di una continuita tra online e offline LEGAMI Granovetter teorizza l’esitenza di diversi tipi di legami. Troviamo i legami forti deboli o assenti, questi ultimi pero nell’ambito del web non sono rilevamnti. Per levami forti si intende quelli in cui vi è un importante investimento affettivo e coinvolgimento reciproco , al contrario i legami deboli sono quelli che si viluppano tra persone che non condividuìono parti del loro vissuto e non investono l’una sull’altra. A questa classificazione verranno poi aggiunti, per l0ambito del web, anche i legami latenti, ossia quei legami che sono potenzialmente attivabili in qualsiasi moemnto grazie alla rete , e quelli dormienti, che si riperiscono a legami tra persone che si sono incontrate in circostanze specifiche offline e che possono per recuperare il legame utilizzare in qualsisi momento il web . per qanto riguard ala forza dei legami paradossalmente per la logica di rete i legami deboli hanno una rilevamza maggiore proprio per la loro forza di connettere (bridging ) cerchie sociali differenzi e potenzialmente distanti tra loro. Nel network dunque netrambi i legami vengono coltivatu, quelli forti con funzuone di bonding ossia di rafforzamento e quelli deboli con funzuone di bridging cioe di collegamento. Sostnzialmete i legami forti vegono portati avanti tramite piu canali di comunicazione, mentre quelli deboli tramite un unico canale. Ul wen dunque lavora su entrambi i tipi di legami ma in modo differente, e inoltre rende piu visibili i legami stessi. CAPITAEL SOCIALE Con capitale sociale bordieu intende l’insiem delle risorse date dal gruppo a cui si appartiene che permettono all’individuo di giovare di un contesto di fiducia e familiarità. Bordieu identifica tre forme di capitale che possono essre convertite tra di loro in un processo che permette dunque la monilità orizzontale (commutazione tra forme di capitale ) e verticale (accumulando capitale e modificando quanto possibile la propria posizione sociale) . coleman identifica altre tre forme alternative di capitali, cioe quello fisico, insieme delle risorse fisiche, quello umano , cioe l’insieme delle conoscenze dell’individuo e quello sociale .quest’ultimo è intangibile, pocihe si forma solo nella relazione con altri individui, e nasce sulla base di tre elemneti principali, la dialettica tra responsabilità e doveri, fondata sulla reciprocità, ossia sulla probabilità che un’azione fatta ad un individuo venga poi ripagata; le norme , che inquadra no le azioni sociali in uno schema di prvedibilità e infine il potenziale informativo, poiche informarsi in una comunita a cui si appartiene rappresenta un processo piu immediato e meno dispendioso. Coleman ha dunque una visione strumentale del capitale sociale, identificato come mezzo per raggiungere scopi altrimenti irraggiungibili. Fukuyama e putnam si sono invece occupati della dimensione storica del capitale sociale , analizzando come questo abbia subito delle variazioni del tempo. Basandosi infatti su degli indicatori (partecipazione, associazionismo) fukuyama individua un periodo di grande distruzione intorno al 1965 e una successiva grande ricostruzione intorno al 1990, calcolando come il livello di questi indici sia notevolmente salito. Putnam , analizzando lo stesso tipo di dati giunge alla conclusione che il declino del capitale sociale sia stato causato da diversi fattori, ad esempio la struttura dello spazio urbano che tende ad essere dispersiva, i nuovi ritmi di lavoro che non lasciano tempo libero sufficiente per sviluppare e coltivare relazuoni sociali , la diffusione dei media che assorbono il tempo libero delle persone e infine la trasmissione di valori tra generazioni. RICERCA QUALITATIVA 1 e 2 Nell’ambito delle ricerche qualitative si analizza tendenzialmente le pratiche ., motivazioni e investimenti di sendo tra individui e il web . in una prima generazione di ricerche ci si concentra in particolare sulle motivazioni d’accesso a internet e sul rapporto che si genera con esso. Bakardjieva sostiene che l’accesso al web dipende dalla stroia sociale dell’individuo e tendenzialmente è filtrato da una terza figura che motiva l’utente ad accedere. Si creano dunque tre orientamenti di rapporto e uso : uso strumentale indifferente, in cui si utulizza il web senza percepire lo strumento in se ma come mezzo per raggiungere uno scopo; uso strumentale curioso , in cui l’individuo percepisce lo stumento ma esso non è il fine dell’azione in se ; infine l’uso intimo, in cui lo strumeno diventa il fine in se dell’azione. Bakardjieva aggiunge che il web rappresenta una risposta, come tante altr, per far fronte a problemi quotidiano, come l’isolamento, la necessita di riallocarsi o la necessita di unire comunita disperse . si crea dunque una condizione di virtual togetherness , cioe stare insieme da casa, coltivare relazioni senza dover uscire di casa. Si rafforza dunque l’idea che vi sia una continuità tra ocline e offline e che il web possa contribuire alla costruzione progettuale di se. Un secondo studio portato avanti da mizuko ito chiamato digital youth project ricerca il rapoorto tra giovani e web. Le conclusioni della ito sono che esistono due differenti approcci al web, uno friendship driven, fondato sulle relazioni sociali e l’altro internet driven, ossia improntato sulla tecnologia in se. Inq uesto contesto si inseriscono divrsi usi di interet che valnno dal collettivo all individuale e dal gioco ,all’intrattenimento ( chatting, hanging out ) e anche all’informazione e specializzazione (geeking out). Il web è dunque pieno di possibilità di socializzazione che pro si basa non piu sulla quantita dei rapporti ma sulla qualita e la profondita degli stessi. Dahna boyd si concentra incece sul confine tra pubblico e privato, individuando come ormai si sia passati ad una ondizione di public by default in cui la privacy è un opzuione e non la regola. Infattji i giovani percepiscono il web come un luogo libero e incontaminato da regole e restrizioni ad esempio genitoriali. Baym invece vede il web come una continua tensuone tre opposti e in particolare un equilibro costante tra perso e guadagnato, ad esempio tramite i social cues che sostituiscono l’inetrazione diretta faccia a faccia. In piu il web crea piu tipi di comunicazione. Una seconda generazione di ricerche qualitative si concentra invece sulla domestication , ossia su come la teconologia del we sia diventata parte integrante del quotidiano delle persone. Queste ricerce lavorano per definire il nuovo pubblico che si crea a aprtire da questa condizione. Papacharissi lo definisce affective public sottolineando un’empatia di fondo resa possibile dalla visibilità delle emozioni e degli stati d’animo offerta dai social media. Boyd invece definisce i networked publics, che rappresentano sia lo spazio creato dalle architetture di rete ma anche il ricoperti dal singolo individuo; infine viene messo in luce come le piattfrome non abbiano in realtà nulla di sociale ma che siano semplcemnte una vetrina di rappresentazione del se, e dunque non abbiano niente di colletivo, ma siano solo indivudali. In questo senso dunque i software rappresentano si un potente mzzo, ma allp stesso tempo rappresnrritno dei veri e prorpi limiti per lazione sociale. Una terza e piu radicale posizione vede i software come un vero e proprio ambito di regole e codici tanto potenti da generare e modificare l’azione sociale in base alle proprie caratteristiche, limitando cosi il campo dell’esperienza invece di allargarlo. Si paragonano dunque i codici ad altre fora ddi regolamentazione come le leggi, le norme o il mercato. In questo senso la rete diventa un vero e proprio strumento di controllo dell’esperienza in cui l’individuo è vincolato a ccompiere determinate azioni seguenpo la struttura della rete. In questo contesto si genera un doppio livelo di potere, in primis il potre della tecnologia stessa e dunque dei codici, e in secondo luogo il potere di chi progetta fisivamente le architetture di rete. Si sostiene infatti che la strutturazione delle architetture di rete dovrebbero esspere sottoposte ad un controllo e approvazione piu aperta. La rete dunque si prospetta come un elemento estraneo all’uomo comune. CENTRALIZZAIZONE/DECENTRALIZZAZIONE Il progetto di internet nasce co il fine della decentralizzazione, tramite il moello dell’architettura endo to end progettata per eliminatre ogni tio di controllo veticale e promuovere un ambiente democratico ed egualitario. Ultimamente anche a causa dei grandi oligopoli si assiste ad un processo di centralizzazione che agisce su tre livelli differenti. Si parla di centralizzazione delle pratiche poiche l’utente dle web . a differenza di quello die media tradizionali, era pensaro come attivo e partecipe nella roduzione e circolazione die contenuti. In realta assistiamo ad un contesto in cui si segue la regola del 1-9-90 cioe secondo cui un utente produce regolarmente contenuti, 9 saltuariamente e i restanti 90 comnsumano senza pridurre. La pratica di consumo non collaborativo si chiama lurkign e puo derivare da diversi aftori come ad esempio un’immaginata “divisione dei ruoli” secondo cui alcuni producono e altri consumano, il mancato interesse in una discussione, o l’incertezza nell’uso dei software. Tutto cio puo portare un utente a consumare passivamente i contenuti senza produrne o partecipare alla produzione. In questo senso l’idea di utente attivoe partecipativo è messa in discussione pocueb le pratichee si centralizzano su un numero estremamente ristretto di utenti. Un secondo livello è la centralizzazione dal punto di vesta tecnico, uno strumento pensato come di decentraizzaizone sono proprio i link i quali secondo un processo di gerarivita forniscono potenzialmente un numero infinito di collegamenti, poche il link è pensato per essere rintracciabile e sitribuito in manera eguale. In realta di assiste ad un principio chiamato powr law , che evidenzia come un link piu viene cliccato piu ha probabilita di ricevere visibilità. In questo senso si delinea la regola dell 80-20 secondo cui l’80 percento del valore in rete è nelle mani dell’20 percento degli utenti. Questo avviene seguendo diversi principi come la regola del primo venuto, cioe la possibita che un sito sia tanto piu visitato quanto piu anziano, poiche nel tempo ha accuulato diversi link. A questo si contappone il principio del fitness, cioe la possibilita che un link sia sollecitato piu volte anche a prescindere dalla sua data di nascita. In questo senso barabasi identifica il web come completamente gestito dalla disuguaglianza ma solo dal punto di vista tecnico, poiche dal punto di vista delle pratiche è potenzialmente possibile annullare o colmare le disuguaglianze. Infine u terzo livello è quello del potere. Infatti se il web nace come ambito democratico e libertario, al suo interno si affermano vere e proprie forme di potere di diverso tipo. Iun prumo luogo troviamo il potere meritoctraico, fornico a quegli utenti dotati di determinate competenze; in secondo luogo troviamo il potere carismatico, cioe il oterre di chi è im grado di attrarre a se un determinato numero di utenti ; infine troviamo la dittatura degli attivi, cioe il potere di chi attivamente prduce rispetto a chi non lo fa , che permette di stabilire osizione di vero e proprio potere in un contesto potenzialmente democratico (es wikipedia) Inq eusto senso possiamo dire ch sul we coesistono forma di potere tradizionale e nuove forme. INFORMAZIONE/DISINFORMAZIONE Una delle conseguenze piu evidenti e dibattute della chiusura è sicurmante quella della creazione delle echo chambers, ossia dei gruppi chiusi di persone con idelai simli in cui si entra volontariamente prinicpalemnte per due motivi, il primo di questi èsicurmante l’opportunita cje il web offre di soddisfare il confirmation bias, ossia la possibilita di vedere confermate e rinforzate le proprie idee in un contesto in cui vi sono eprone di ideali affini che tendono a portare avanti la stessa visione del mondo rinforzando reciprocamente queste convinzioni. Un altro motivo è il superament dei criteri tradizionali di informazione causato dalla crisi di attendibilità dei media tradizionali, che ha portato alla luce il news feed che rappresenta un nuovo modo di raccogliere informazioni, che porta gli utentui a essere sottoposti a notizie selezionate ad hoc in base al proprio profilo. Le conseguenze di queste situazioni ahnno un’enorme portata e hanno come filo conduttore la disinformazione, poiche in questi amienti è molto semplice che le idee pregresse si radicalizzino, causando una polarizzaizone dle dibattito, e inoltre la circolazione di fake news doute alla selezione delle fonti, che possono creare veree proprie cascate informative in cui diventa complicao scindere il vero dal falso. In questo senso sustein analizzail contesto politico americano evidenziando come gruppi con idelai differenti scelgano fornti informative differenti epu affini ai propri ideali. In questo modm traite l’esposizione setevvisa si elimina totalebte la possbilita di entarte in cintato con due diversi tipi di esperienze. Divide infatti le esperienze non programmate, alle quali è normale volesri sottrare , dalle esperienze non desiderate che rappresentano la possibilita di situazioni impreviste in un luogo pubblico. Tramite l’esposizione selettiva sio e,limilano entramne le oossibilita, accrescendo sempre di piu la polarizzazione degli ideali. Secondo sustein una possibile soluzione è quella dell’insriemnto di livelli di serendipità, che possono mitigare le opinioni. Infatti l’operazione di debunking, cioe introdurre delle videnze scientifiche per contrastare la diffusione di informazioni errate, lorta a conseguenze ancora negative. Il web dunque si configura come una campo di tensuone tra il nuov spazio pubblico digitale, potenzilamnete adatto al dibattivoììto e alla condivisooen, ma anche terreno fertile per la chiusyra e la polarizzaiozne delle idee. per network society si intende l’assetto delle società economicamente avanzate basate sulla diffusione di internet e su una logica organizzativa reticolare. A introdurre questo concetto è manuel castells intorno agli anni 90, il quale identifica tre fattori appartenento a tre ambiti differente e indipendenti tra di loro, come cambaimeni che hanno permesso di giungere alla struttura della network society. In primo luogo troviamo l’innovazione tecnologica, in particolare la diffusione e sviluppo di interet. Essa rappresenta dunque la ragione pratica dell’avvento della network society , ma non si dimostra sufficiente e autonoma, la tecnologia ha infatti bisogno di essere valorizzata da determinati gruppi sociali. In secono luogo troviamo all’interno dell’ambito della vita quotidiana, la crisi del modello patriarcale, data dall’entrata delle donne nel mondo del lavoro, e la nascita di movimenti culturali di rivolta, quali ad esempio il femminismo o l’ambientalismo. In questo modo a livello socio-culturale perde pregnanza il modello organizzativo verticale e gerarchico, che cede il passo ad una logica piu orizzontale e flessibile, in cui l’indivduo diventa più libero e autonomo. In ultima analisi in ambito economico di verifica il passaggio fondamentale dalla societa industriale a quella post industriale, il settore principale diventa dunque quello terziario, e ci si focalizza quindi sulla produzione di servizi. Cambia dunque la logica di produzione che diventa piu flessibile (e al contempo piu precaria). Inoltre si verifica la definitiva apertura dei mercati, che potenzia l’ordine globale e l’interconnessione. Con l’incrocio di questi tre fattori apparentemente indipendenti tra loro si assite dunque alla nascita di un nuovo assetto sociale, di cui castells individua 5 capisaldi. Il primo è senza dubbio la centralità dell’informazione come risorsa stragecia e come infrastruttura principale, il potere diventa dunque non solo il possesso della conoscenza ma le capacita di applicarla e gestirla per creare innovazione, in unc ciclo di feedback; in secondo luogo abbiamo l’organizzazione reticolare, di cui interent è espressione e al contempo metafora, che configura la societa come una rete di reti. Successivamente troviamo la flessibilità della produzione, adattata al continuo rinnovarsi dell’informazione. Inoltre è fondamentale il ruolo delle tecnologie , troviaamo infatti due capisaldi della network society prorpio nell’applicazione di esse, e abbiamo dunque la convergenza delle nuove teconologie e la diffusione dell’innovaziomne.
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