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Riassunto Ugo Fuscolo, Appunti di Italiano

Riassunto della vita e opere di Ugo Fuscolo

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 04/06/2023

laty-dermouh
laty-dermouh 🇮🇹

18 documenti

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Scarica Riassunto Ugo Fuscolo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! UGO FOSCOLO APPUNTI Foscolo era contrario ai cambiamenti della società e per questo si rifugia nella bellezza e nell’arte che ferma i concetti e li rende immortali, l’arte guarisce e consola: un esempio sono le Grazie (poemetto). Il Neoclassicismo è emulazione, quindi imita per superare il classico→ come fa Foscolo nel mito o nelle Grazie (che vengono mandate da Giove per coprire con un velo protettivo le cose belle). “la bellezza salverà il mondo” → Ortis è deluso dall’amore e dalla politica ma si rifugia nell’arte. VITA Niccolò Foscolo (Ugo fu un nome assunto più tardi dal poeta) nacque nel 1778 a Zante, una delle isole Ionie, possedimento della Repubblica di Venezia. Il padre Andrea era medico e la madre, Diamantina Spathis, era greca. Si trasferì a Spalato (in Dalmazia, attuale Croazia) e nel 1793 si trasferì a Venezia raggiungendo la madre che pochi anni prima si era trasferita nella città. Politicamente era entusiasta dei principi della Rivoluzione francese ed assunse posizioni fortemente libertarie ed egualitarie. Nel Gennaio del 1797 fece rappresentare la tragedia Tieste, di impronta alfieriana. Nel frattempo le armate napoleoniche avanzavano nell’Italia del nord e Foscolo fuggì a Bologna arruolandosi nelle truppe della Repubblica cispadana e pubblicando l’ode “Bonaparte Liberatore” dove esaltava il generale francese che era ancora visto come un liberatore. Dopo che Napoleone cedette Venezia all’Austria con il Trattato di Campoformio, Foscolo si rifugiò a Milano lasciando Venezia (egli era deluso e mantenne un atteggiamento critico verso Napoleone) → Jacopo fuggì sui colli Euganei (tra Padova e Vicenza) ed era un esule. L'ETÀ NAPOLEONICA A Milano Foscolo conobbe Parini (ispiratore di grandi valori, costituiva per lui un modello di figura intellettuale) e strinse amicizia con Monti (importante per la sua traduzione dei classici→ portatore di idee, sostenitore). Dopo la vittoria di Marengo, con cui Napoleone riconquistò l’Italia, fu arruolato come capitano aggiunto nell’esercito della Repubblica Italiana. Questi furono anche anni di intense passioni amorose per Isabella Roncioni a Firenze e per Antonietta Fagnani Arese a Milano (si diceva fosse amante della moglie di Monti). Nel 1811 fece rappresentare la tragedia Aiace. Si recò a Firenze, dove soggiornò fino al novembre 1813. Fu un periodo sereno, allietato dall’ambiente amichevole della città, si dedicò intensamente alla composizione delle Grazie di cui abbozzò un nucleo consistente. (gli anni fiorentini sono il periodo più neoclassico). LINEA DEL TEMPO ● 1797: Ultime lettere di Jacopo Ortis ● 1803: Poesie (odi e sonetti → sono classici) ● Periodo napoleonico (intorno al 1813): Notizia intorno a Didimo Chierico, Le Grazie → Didimo Chierico è l'alter ego del Foscolo vecchio il quale non crede più nelle cose a cui credeva da giovane, negli ideali per cui da giovane avrebbe dato la vita. Jacopo invece è l'alter ego del Foscolo giovane che si suicida come atto eroico. L’ESILIO Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia Foscolo tornò a Milano, riprendendo il suo posto nell’esercito. Dopo la sconfitta definitiva a Waterloo (la zona del Nord, tranne il Piemonte da cui la libertà d’Italia partì, era sotto l'Austria. Venezia vince) e il rientro a Milano degli Austriaci, il generale Bellegarde gli offrì la direzione di una rivista culturale: la Biblioteca Italiana → era filo-austriaca, il regime voleva l’appoggio degli intellettuali (il Conciliatore invece era una rivista anti austriaca). Ma Foscolo, dopo alcune esitazioni (aveva già steso una bozza del programma), rifiutò per coerenza con il suo passato e con le sue idee (non fa il servo del regime). Fuggì da Milano e andò in esilio prima in Svizzera e poi a Londra (la situazione economica si fece sempre più grave). Negli ultimi anni trovò conforto continuando con la traduzione dell’Iliade. Morì nel villaggio di Turnham Green nel 1827, a 49 anni. Nel 1871 (l’unità d'Italia era stata raggiunta, Roma capitale, Foscolo può tornare a casa) i suoi resti furono portati in Italia e sepolti in Santa Croce (Firenze), vicino alle tombe dei grandi uomini da lui cantati nei Sepolcri. LA CULTURA E LE IDEE ● LE COMPONENTI CLASSICHE, PREROMANTICHE E ILLUMINISTICHE Nella formazione di Foscolo convergono le componenti tipiche della cultura del suo tempo: la tradizione classica (modello dei grandi classici e latini e italiani come Dante e Petrarca), le più moderne sollecitazioni preromantiche (Foscolo ha grande ammirazione per Parini e per Alfieri (per la sua fiera indipendenza e per l’ansia di libertà), l'illuminismo settecentesco (subisce le suggestioni del sentimentalismo di Rousseau e del Werther di Goethe). I poeti cimiteriali inglesi sono da lui interpretati in chiave laica, civile e patriottica. Sempre da Rousseau deriva il culto della natura come fonte di tutto ciò che è autentico e positivo, culto della passione intensa. Le concezioni più aspramente pessimistiche di Machiavelli (disse che l’uomo era maligno). ● MATERIALISMO Era ateo, negazione del trascendente. Il mondo quindi non è retto da una superiore intelligenza ma da una cieca forza meccanica. La morte segna l’annullamento totale dell’individuo, non c’è qualcosa dopo la morte. ● LA FUNZIONE DELLA LETTERATURA E DELLE ARTI Bellezza in cui si trova la letteratura e le arti. LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS Si tratta di un romanzo epistolare e un modello di romanzo moderno. Il modello a cui Foscolo guarda è soprattutto I dolori del giovane Werther di Goethe anche se non è da trascurare l’influsso della Nuova Eloisa di Rousseau. Conflitto tra intellettuale e società (come il dialogo tra Werther e Albert). La morte è vista come unica via d’uscita. Prevale in Foscolo la spinta lirica, o saggistica od oratoria. Lunga serie di meditazioni filosofiche e politiche.
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