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riassunto vita di Edward Gordon Craig, Schemi e mappe concettuali di Storia del Teatro e dello Spettacolo

riassunto vita di Edward Gordon Craig

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 24/01/2023

luisa-tessa-vitale
luisa-tessa-vitale 🇮🇹

3

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Scarica riassunto vita di Edward Gordon Craig e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! EDWARD GORDON CRAIG Nasce in Inghilterra nel 1872, da un famoso architetto dell’epoca, Edward Godwin, e una famosa attrice vittoriana, Ellen Terry. Fa il suo primo debutto in scena con una breve apparizione, quando aveva appena 6 anni, nell’opera Olivia. Nel 1878 la madre comincia a lavorare con il grande attore inglese Henry Irving, così quando Craig compie 16 anni, la madre lo fa entrare nella compagnia di Irving, che si esibiva al Lyceum di Londra, e fa la sua prima apparizione col suo nome d’arte, Edward Gordon Craig. Nel 1883 incontra due giovani artisti grafici, attraverso cui scopre e si appassiona al disegno. Nel 1896 inizia a recitare ruoli da protagonista nell’Amleto, in Romeo e Giulietta e tanti altri. Così comincia a farsi notare dalla stampa londinese, che lo descriveva come un attore straordinario, però a questa carriera come attore presto lui porrà fine, dedicandosi ad altro. Inizia a gestire una sua rivista “The Page”, dove guadagnava facendo disegni e xilografie, facendosi conoscere per questa sua passione. Intorno al 1900 viene formata una compagnia, la Purcell Operatic Society, in cui Craig figura come direttore di scena. L’obiettivo di questa compagnia è portare in scena le opere di Purcell e Gluck, che non venivano più rappresentate a teatro come prima. A questo punto Craig, insieme al direttore musicale Martin Shaw, decide di portare in scena come prima opera, per inaugurare questa loro compagnia, Didone ed Enea (1900) di Purcell e lo allestiscono in una Inghilterra dominata dall’influsso naturalista dei Meininger. Le prove durano circa 7 mesi e gli attori erano quasi tutti semidilettanti, mentre solo gli attori protagonisti sono professionisti. Qui Craig crea uno spettacolo avvalendosi di un uso insolito del colore (verde, porpora, blu, ottanio, scarlatto) che fa variare con l'apporto della luce. I costumi si fondono con la scenografia e sembrano inseparabili dall'ambiente, di venendo parte del disegno d'insieme. La sala del Conservatorio di Hampstead, in cui avviene la rappresentazione, viene trasformata in un palcoscenico teatrale, più largo che profondo, senza quinte, limitato ai lati da due tele sospese dello stesso colore blu oltremare del fondale, e preceduto da un velario di garza che muta di tonalità grazie agli effetti cromatico-luminosi. Alla Purcell Operatic Society, Craig allestisce altri due spettacoli, The Masque of Love (1901) e Acis e Galatea (1902), che hanno pochissime repliche fuori dal circuito teatrale ufficiale londinese. Nel 1903, la madre di Craig dà vita ad una sua compagnia con attori professionisti e sceglie Craig come direttore di scena. Questa compagnia debutta con un dramma giovanile poco conosciuto di Ibsen, dove Craig lascia da parte le indicazioni che Ibsen ha fornito tramite le didascalie, decidendo di lasciarsi condurre dalle sue reazioni scaturite dalla lettura del testo e soprattutto dei dialoghi. Egli impiega parecchi mesi per disegnare le scene e i costumi. La messa in scena finale risulta un qualcosa di molto vago ma di grande qualità artistica, è dà vita ad un luogo che sembra sospeso, quasi indecifrabile, utilizzando tessuti, tendaggi scuri e giochi di luce. Tutto ciò sarà una sua componente costante. Però purtroppo lo spettacolo in realtà si rivela un finanziamento, diciamo a livello finanziario, un grande fallimento. Quindi, per rimediare al disastro economico, la compagnia prova a mettere in scena un altro spettacolo, ma nonostante tutto, il pubblico sembra comunque non essere pronto ai cambiamenti che sono stati apportati da Craig in scena, quindi non segue lo spettacolo e così la compagnia è costretta a sciogliersi. Nel 1909 Craig viene invitato a Berlino dal Conte Kessler, per accedere al territorio tedesco, dove attua una collaborazione importante, quella con Otto Brahm, critico letterario e naturalista per eccellenza, che nel 1904 troviamo come direttore di scena di grandi teatri di Berlino. Per lui Craig disegna le scene della Venezia Salvata. I due ad un certo punto però entrano in conflitto poiché, Brahm era promotore del naturalismo e le loro concezioni quindi, erano contrastanti totalmente. Infatti, le creazioni sceniche di Craig si dirigono verso delle forme stilizzate e simboliche, opposte al naturalismo. A Berlino collabora anche con Eleonora Duse per Elettra di Hoffman, e collabora anche con Max Reinhardt. Però nessune di queste collaborazioni vengono ultimate per varie ragioni di tipo pratico ed economico e anche perché Craig voleva accentrare sempre tutto su di lui, compresa la direzione scenica. In questi anni Craig a Berlino incontra anche Isadora Duncan, che diviene sua musa ispiratrice, che lo conduce a girare per il mondo e lo presenta all’attrice Eleonora Duse, per cui Craig oltre alle scene di Elettra, disegna anche le scene per Rosmersholm di Ibsen, da rappresentare al Teatro della Pergola di Firenze. Craig prepara le scene in circa 10 giorni, creando una scena unica, di tinta uniforme, color indaco, molto alta, con due sole quinte laterali e due enormi aperture sul fondo, chiuse alternativamente da tendaggi. Dal 1907 Craig trasferitosi a Firenze, dove affitta l'Arena Goldoni, teatro all'aperto in disuso, oggi distrutto, si dedica all'elaborazione di nuovi elementi scenografici. Progetta gli screens) alti schermi rettangolari di colore neutro e snodabili, uniti da cerniere e che possono dunque
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