Scarica Riassunto Vita di Pericle, Plutarco e più Sintesi del corso in PDF di Storia Antica solo su Docsity! Vita di Pericle, Plutarco -Obiettivi di Plutarco nello scrivere il Pericle lo pone accanto a Fabio Massimo per la somiglianza dei caratterisotteso fine morale dello scritto, accentuato rilievo conferito alle qualità morali dei protagonisti. L’introduzione ha la funzione di predisporre il lettore a cogliere l’intento principale della biografia: riflettere sulle buone azioni, ammirarle e di conseguenza imitarle. In un breve trattato probabilmente scritto nello stesso periodo del Pericle, Consigli sulla vita pubblica, scritto per un giovane di buona famiglia aspirante ad una vita politica attiva nella sua città natale, Sardi, tale Menemaco, Plutarco si dilunga in vaste dissertazioni sulle qualità del carattere e delle scelte politiche auspicabili in un uomo di governo. Queste virtù politiche sono proprio quelle che vengono elogiate in Pericle: • Dignità • Integrità • Estraneità a scandali e fatti di corruzione politica • Autocontrollo, inteso come praotes, la virtù di chi riesce a tenere a freno le forti emozioni, imponendosi di non cedere all’ira e alla vendetta, la mitezza d’animo, la rettitudine e la capacità di sopportare le stoltezze del popolo e dei colleghi di governo, Aristotele “il punto medio tra i due estremi della passione e dell’apatia”. Esempio del cittadino iroso. • Perizia oratoria, quale arma efficace di controllo sul popolo. • Guadagnarsi l’autorità, costruire la propria influenza prima di poter dirigere il popolo, cosa che richiede tempo e pazienza. • L’onestà e il disinteresse nel maneggiare il denaro, non affrontare la carriera per arricchirsi. La cautela in guerra, sintomo della praotes, accomuna i due personaggi, che resistono alle pressioni politiche e del popolo: Fabio Massimo con Annibale, Pericle contrastando Tolmide in Beozia, frenando l’impulso dei suoi concittadini volenterosi di attaccare Egitto, Sicilia, Italia e Africa, e soprattutto durante l’inizio della guerra del Peloponneso. -Struttura e tecniche retoriche Le valutazioni sulla figura e l’operato di Pericle nella tradizione si discostano molto da Plutarco, in genere visto come un demagogo parassitaPlutarco doveva persuadere il lettore che le azioni di Pericle erano basate sulla virtù e le accuse ingiuste retorica Sezione iniziale sulla famiglia volta a persuadere: modelli di leadership militare e civile nel padre Santippo e nel prozio Clistene; alto senso morale instillatogli da Anassagora, temperanza e padronanza di sé. Egli vedeva nell’alleanza col demos l’unico mezzo per conseguire sicurezza e potere, condotta serie e responsabile, abilità oratoria usata per il bene della polis; quando parla della rivalità con Cimone e Tucidide prende in esame solo alcuni aspetti, selezionati: Pericle non inizia mai le ostilità, ma reagisce in ogni caso, i mezzi usati da Pericle per ottenere il potere trovano giustificazione sia nel loro valore intrinseco sia nel modo in cui gestì il potere un volta acquisito. Qualsiasi atteggiamento demagogico possa aver usato nel corso della lotta con i suoi rivali, Pericle, in virtù della sua corretta gestione del potere, è presentato come esempio del tutto degno di imitazione. Plutarco non approva l’intransigenza di Pericle riguardo alla possibilità di abrogare il decreto di Megara (reputa, col senno di poi, sempre un errore per i Greci combattere contro i Greci), ma una volta iniziata la guerra ammira incondizionatamente le azioni di Pericle, il quale pone la calma del filosofo e il bene dello stato al di sopra di obiettivi e di soddisfazioni personali PRAOTES Struttura dell’opera studiata per persuadere: all’inizio, Plutarco ci permette di formarci un’idea del carattere di Pericle, poi su questa idea preliminare si fonda per spiegarci le altre azioni. Fa appello al pathos da buon teorico della retorica.