Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Riassunto vita di Vittorio Alfieri, Appunti di Letteratura Italiana

Riassunto della vita di Vittorio Alfieri

Tipologia: Appunti

2017/2018

Caricato il 27/01/2018

francesca-accardi
francesca-accardi 🇮🇹

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto vita di Vittorio Alfieri e più Appunti in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! VITTORIO ALFIERI Nacque ad Asti il 16 gennaio del 1749 in una famiglia nobile. L’origine aristocratica gli conferì determinati vantaggi, come l’indipendenza economica necessaria ad un “liber’uomo”, e la possibilità di polemizzare contro la nobiltà (dal momento che lui credeva che solo un nobile potesse criticare la nobiltà). Tuttavia, l’ambiente familiare era davvero povero di aspetti e il padre morì pochi mesi dopo la nascita del figlio. Frequentò l’Accademia di Torino, ma era insofferente alla vita militare e riesce ad ottenere un anno di licenza. Così comincia a viaggiare in Italia (nelle città più importanti dal punto di vista culturale) e all’estero, dove sviluppa una grande passione illuministica. Dopo le letture degli illuministi e di Plutarco, comincia una seconda serie di viaggi in tutta Europa in cui cominciò a rendersi conto di sé, della sua sensibilità. Sviluppa un’ostilità per monarchi, nobili e un odio viscerale per la tirannia, mentre ama ardentemente la libertà. Inoltre, individua nello scrittore la possibilità di riscattarsi dalla sua condizione sociale e disprezza Metastasio, servile nei confronti di Maria Teresa d’Austria. E’ affascinato dai paesaggi naturali e preda di grandi passioni amorose, infatti si innamora di una donna inglese sposata, e sfiora il duello con il marito della signora. Nel 1774 comincia a scrivere la sua prima tragedia “Antonio e Cleopatra” e si identifica con Antonio. In questo periodo inizia la sua conversione letteraria e comincia a studiare i classici. Convinto che a un poeta fosse necessaria la padronanza della lingua, Alfieri si recò in Toscana. Nel 1777 scrisse, a Siena, il trattato Della tirannide in un impeto di gioventù e di nobile e giusto sdegno. A Firenze, negli stessi anni, incontra la contessa D’Albany (già sposata) di cui si innamora perdutamente e resterà l’amore della sua vita. Questo fu un periodo molto felice per lui, infatti scrisse tantissimo (le prime 14 tragedie, buona parte delle rime e Della tirannide). Inoltra, dona tutto il suo patrimonio alla sorella tranne che una pensione annua, in modo tale da distaccarsi dal regno di Sardegna. Dal 1783 al 1787 fa nuovi viaggi e scrive altre opere, tra cui Del principe e delle lettere. Nel 1787 si trasferisce a Parigi per pubblicare le sue opere e scrive anche un’ode entusiastica per la presa della Bastiglia. Ma presto si rende conto che i re plebei erano peggio di quelli aristocratici e lascia Parigi, in preda alla disillusione. Il disprezzo per la situazione politico-sociale sfocia in un aspro sarcasmo letterario, infatti scrive le Satire, il Misogallo (un prosimetro, ovvero un’opera mista di versi e prosa, antifrancese) e le commedie. Muore a Firenze nel 1803. BIOGRAFIA: LA VITA DI ALFIERI DA ASTI SCRITTA DA ESSO E’ un’opera autobiografica divisa in due parti. (Genere molto utilizzato nel ‘700). La prima parte è a sua volta divisa in quattro parti (Puerizia, Adolescenza, Giovinezza e Virilità) La seconda parte non è divisa ed è rimasta incompiuta. La prima pubblicazione di questa opera è avvenuta post-mortem, nel 1806. -Varietà stilistica: stili classicheggianti e aulici contrapposta alla lingua viva settecentesca. Molto presenti comicità e autoironia. -Unità contenutistica: il centro è la conversione letteraria. Vede la letteratura come un mezzo per arrivare alla libertà, infatti rappresenta un piano di liberazione. -“mi sono sempre più figurato e tenuto di essere un vero personaggio della posterità” cioè si ritiene più appartenente alla posterità. IL PRINCIPE E DELLE LETTERE E’ un trattato cominciato nel 1777, ci lavora 9 anni e lo pubblica nel 1789. Diviso in 3 libri: -sui principi che non proteggono i letterati -sui pochi letterati che non si fanno proteggere -sulla libertà degli scrittori antichi
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved