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Riassunto Vitaliano Brancati, Sintesi del corso di Letteratura

Letteratura italiana contemporanea riassunto scrittore Brancati

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019
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Caricato il 28/04/2019

doretta90
doretta90 🇮🇹

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Scarica Riassunto Vitaliano Brancati e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura solo su Docsity! VITALIANO BRANCATI V.Brancati nacque a Pachino, la città più meridionale d’Italia, in provincia di Siracusa, il 24 luglio 1907, da una famiglia borghese, che si trasferì nel 1920 a Catania. Fu militante fascista e restò infatuato dal vitalismo dannunziano. Laureatosi in lettere con una tesi su De Roberto, collaborò a giornali fascisti e si trasferì a Roma. La tematica erotica del breve romanzo Singolare avventura di viaggio(1934) creò riserve e censure nei suoi confronti, fino a incrinarne la fede fascista. Dal 1937. allontanatosi ormai dal fascismo, intraprese l’insegnamento scolastico in istituiti magistrali, a Caltanissetta e a Catania. Tornato a Roma nel 1941, si dedicò anche alla stesura di testi drammatici: nel 1942 conobbe l’attrice Anna Proclemer che sposò nel 1946, quando, alla fine della guerra, si stabilì definitivamente a Roma. Continuò a scrivere per giornali e riviste, schierandosi su posizioni di liberalismo radicale: dal 1948 iniziò a collaborare al Corriere della sera e dal 1949 a Il Mondo; lavorò ancora per il teatro e per il cinema. Difficile diveniva anche la sua vita privata, con la separazione dalla moglie(1953) e una grave malattia: la sua attività fu troncata dalla morte, avvenuta a Torino, durante un’operazione chirurgica, il 25 settembre 1954. un valore particolare hanno gli scritti giornalistici e di costume di B. pieni di umorismo sarcastico e paradossale, tesi a definire l’irregolarità e la sproporzione di comportamenti culturali, di modi della comunicazione sociale. Vanno ricordati i testi raccolti nel 1946 nel volume intitolato I Piaceri. Parole all’orecchio e quelli del Diario Romano, raccolti solamente nel 1961, inoltre vanno ricordati i racconti che costituiscono il volume Il vecchio con gli stivali e altri racconti del 1945. Dalla narrativa siciliana B. ricava una lucidissima curiosità per la realtà contemporanea, a cui guarda con gli strumenti di una comicità e di un umorismo assai singolari e di non facile definizione. Le sue opere più importanti registrano la follia di un’intera società: in una rappresentazione carica di spunti autobiografici e di risentimenti personali, la vita della borghesia cittadina della Sicilia orientale negli anni del fascismo si pone come uno specchio amplificato dell’intera vita nazionale; la Sicilia e il fascismo sono la base di un’autobiografia individuale che si trasforma in ritratto della società italiana contemporanea. Sullo sfondo di un piccolo mondo provinciale, egli fa vivere alcune figure maschili dalle caratteristiche inconfondibili, nuovi originali incarnazioni dell’inetto, personaggio che da Svevo a Tozzi al siciliano Rubè di Borgese ha assunto un peso essenziale nella narrativa contemporanea. Ma a differenza dei loro predecessori, gli inetti siciliani di B. sembrano blandamente immersi nella loro passività: vivono in un loro tempo morto, evitano ogni iniziativa, non tentano nessun confronto, prolungano semplicemente un esistere vuoto, scandito dai ritmi debilitanti e fascinosi della vita meridionale, caratterizzato da programmi privi di ogni riscontro, da stanche conversazioni ai tavolini dei caffè, da interminabili riposi pomeridiani. Tra gli autori della tradizione narrativa siciliana, certamente è De Roberto quello che più si pone alla base del realismo critico, corrosivo, satirico di B. ma la distruttivo scetticismo di De Roberto si oppone in B. una dimensione illuministica e razionalistica. Egli ha uno spirito di moralista è nemico di ogni mastificazione, di ogni finzione sociale, di ogni comportamento basato su presupposti mitici e non verificati. Il centro della produzione di B. è costituito da 4 romanzi scritti dopo il suo distacco dal fascismo. L’orizzonte narrativo è dominato dalle distorsioni e dalle manie di una serie di maschi siciliani, pieni di una sensualità che pare come accartocciata su se stessa, tra velleità, desideri, passioni sempre irrealizzate. – Gli anni perduti, scritto tra il 1934 e il 1936, apparso in volume nel 1941, segue la vicenda di un gruppo di giovani della città di Natàca(Catania), che consumano i loro anni migliori in una totale inerzia, rinviando continuamente la partenza per altri luoghi e collaborando al fallimentare progetto di costruire una torre panoramica. La città è un luogo dove nulla accade: in tal
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