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Riassunto "Viva l'Italia", Sintesi del corso di Storia Delle Istituzioni Politiche

Riassunto del libro viva l'italia

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020
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Caricato il 11/05/2020

parsel
parsel 🇮🇹

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(62)

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Scarica Riassunto "Viva l'Italia" e più Sintesi del corso in PDF di Storia Delle Istituzioni Politiche solo su Docsity! Viva l’Italia TOT Cantautore: prendono dalla canzone d’autore francese e usa, più le innovazioni di domenico modugno. “Il cantautore nasce in italia”. Unione con le proprie canzini, delle quali doveva essere autore e interprete. Scuola genovese evidenzia due tipi: l’Engage e dall’altro lato chi segue una linea che privilegiò i temi più legati alla sfera privata, approccio colto e lirico, evitano grandi temi del dibattito pubblico, vecchioni, Branduardi, battiato. Gli altri dichiarato orientamento politico verso sinistra. Cda (canzone d’autore) impegnata: intendiamo una pratica culturale (e anche un prodotto commerciale) capace di assommare in se diverse caratteristiche: un linguaggio colto e lirico; dei contenuti pooliticamente orientati; una poetica fondata sulla sistematica ricorrenza dei grandi temi del dibattito pubblico; un notevole appeal sulle grandi masse, ovvero la capacità di arrivare ai vertici delle classifiche di vendita dei duchi. I ca. (cantautori) impegnati manterranno i grandi temi politici al centro delle loro composizioni, anche durante la fase della crisi del sistema dei partiti. Il Cai (cantautore impegnato), rivolgeva la sua opera al gruppo umano della sinistra, e a quel pubblico giovanile di acculturazione medio alta e politicamente schierato, offrivano una proposta musicale tutta centrata sul contenuto e non legata all’immagine. De gregori parla della nato nel mediterraneo. Anni 70 avvio della società post industriale italiana. Ora ci si definisce attraverso i consumi: consumo come elemento identitario. I cai: si rivolgevano a quella fetta di mercato giovanile, costituita dai ragazzi più colti, spesso politicamente impegnati o nel sociale o nella ricerca, all’indomani del 68, di un canone politico, lontano dalle posizioni rivoluzionarie espresse dai movimenti. Nel 68 de andre boom vendite, 50mila copie. I CAI non accettato dalla rai e poco amati dai partiti, usano le “radio libere”, poi vedono la musica come veicolo della libera espressione, è il medium per l’affermazione della libertà. Fra 1976 e 1977 dibattito sul ruolo della canzone d’autore, dicono che è diversa dalla canzone politica. Queste canzoni sono agenti di senso comune storico e specchio di quel mondo giovanile di cultura medio alta e genericamente di “sinistra”, scettici sul capitalismo e affascinati dalla contestazione. Scelta di essere prodotto di consumo ottima. I ca assumono il ruolo di agenti di senso comune storico, costitutendo un patrimonio di narrazioni e rappresentazioni utili ai fini di una più profonda comprensione dei processi politico-culturali dell’italia contemporanea. 1.Prima generazione di CA fu attenta osservatrice del cambiamento del paese e seppe denunciare le contraddizioni del miracolo economico. La cda cercava di dare voce a 1 quella parte della società critica dei cambiamenti socio culturali apportati dal miracolo economico. I temi dei primi ca mostravano di saper recepire lucidamente le contraddizioni sociali e culturali del miracolo economico (ME). Molti rifiutano i simboli del ME, come le vacanze estive. Attacco al mito dell’arricchimento facile. Si fanno canzoni sull’emigrazione. Alcuni cantano della “corsa all’acquisto”. Si critica ipocrisia della borghesia italiana. Molti contro i tre pilastri: scuola, chiesa e istituzioni pubbliche. Rifiuto dell’etica borghese. Criticano la società parlando del bigottismo in materia di amore e di sessualità borghesia tiene immobile la società, per questo si è contro la borghesia. Con la DC al potere poi è normale che la cda parlasse dell’influenza della chiesa sulla politica nazionale. Molti CA poi parlano dei problemi legati all’etica privata e pubblica. Canzoni sulla prostituzioni dopo che la legge merlin nel 1958 chiude le “case chiuse”, dicono che è il “buonismo dei borghesi”. Parlano anche del suicidio, gino paoli e tenco si suicidano. L trionfo del pubblico sul privato. De andrè accusa molti che erano giovani nel 68 di aver smarrito il candore. I primi movimenti erano visti come puri, quelli dopo hanno smarrito la via. Molti CA parlano del 68. Nel 1977 degenerazione dei movimenti dopo attacchi terroristici allo stato e culminato con l’uccisione di moro. Si parla della degenerazione del 68. I CAI: vedono le contraddizioni del boom economico nella precareità della condizione operaia, fatta di fatica sottopagta e di emigrazione (sprt i CA del sud ne parlavano), si parla dello sfruttamento e degli infortuni sul lavoro. Nelle CDA qundi critica al sistema capitalistico, visto come torre di babele, il precetto avvelenato di un progresso fondato sull’imperialismo come aggressione e sulla guerra (bennato). Metafora fra capitalismo e autobus impazzito. Poi l’immagine del decennio 60 veicolata dai CA si sarebbe mantenuta sui binari della rievocazione di una generazione che voleva cambiare il mondo, ma che era stata tradita principalemente da sé stessa. 2. affluvitasi la prima fiammata della contestazione, al principio degli anni 70, i CAI: vedevano crecere il proprio successo, parlano di tre nodi problematici: la partecipazione ai movimenti collettivi, il concetto di autorità e il ruolo della violenza. Se la contestazione riguardava anche il concetto di autorità, insistendo sulla critica ad istituzioni che (come la famiglia e la scuola) rappresentavano l’autorità per il mondo giovanile, i CA leggono questo tema articolando il proprio discroso sulla crtica del sistema scolastico ed insistendo sulla denuncia dell’autoritarismo familiare. Unico tema sul quale i CAI sembravano compatti nella stigmatizzazione del conservatorismo della famiglia italiana era quella della rivendicazione dei diritti delle 2 visione pone sullo stesso piano la canzone politica e la CDA. Sul finire anni 70 emerge nella cultura e nell’immaginario giovanile un senso di insofferenza verso i miti collettivi: era stata la canzone politica a nutrirsi di miti collettivi e questa, al volgere del nuovo decennio sarebbe scomparsa come i mov di protesta. La CDA, al contrario, continuando ad alimentarsi dei grandi temi del dibattito pubblico, avrebbe vissuto fra i due decenni il suo periodo di maggior successo di pubblico e di critica. Negli anni 80 “si dimentica l’impegno e si comincia a ballare”. Per i giovani per “impegno” intendevano la militanza politica, associazionismo, partecipazione campagne pacifiste e contro la mafia. Constatazione della fine della stagione dei miti collettivi. La CDA, degli anni 80 prende di mira il ruolo della TV commerciale, vista come priva di contenuti. Tema della pervasività del mezzo televisivo nei testi dei CA, visto come simbolo della perdita della dimensione collettiva di una generazione stanca di lottare per i grandi ideali. La critica al sistema scolastico sarebbe rimasta nei testi dei CA. Generazione stanca di lottare per i grandi ideali. La critica al sistema scolastica sarebbe rimasta nei testi dei ca. molti ca. vedono la tv come un formidabile lenitivo per la “stanchezza intellettuale” della generazione del 68. Con il consolidarsi dell’accordo pentapartitico, due temi nei testi: la denuncia dello scadimento culturale ed etico dei ceti dirigenti ed una critica allo spregiudicato uso del mezzo televisivo da parte della classe politica. La denuncia della sempre maggiore capacità della tv di dettare valori e modelli di comportamento doveva restare negli anni successivi nei testi dei ca. impegnati. Dalla canta dello “spegnimento degli intellettuali causato dalla tv. Gaber dice che la tv è sempre più lontana dall’intrattenimento colto e da una funzione educativa per la cittadinanza. De gregori descrive la tv come una scatola nera che anestetizza la popolazione di fronte al precipizio della “Prima Repubblica”. Denuncia contro TV e dall’uso fattone dalla classe politica “salvava” il PCI, ma non craxi, visto il legame con Berlusconi (finivest). Di craxi la cda. Stigmatizzava lo “stile”, emblema dell’assoluta disconuità del “nuovo” PCI con la tradizione della sinistra italiana; il dinamismo, la spregiudicatezza e l’ottimismo craxiano, cominciavano ad entrare, in chiave negativa, nei testi dei ca. craxi diventa pr. Del c. e venditti lancia attacco frontale, rimprovera craxi, prima che per le sue scelte politiche, un ingiustificato ottimismo dietro cui si celava l’affarismo e la spoliazione ai danni dello stato. Il tema della critica alla leadership craxiana si sarebbe mantenuto stabile nella cda. Degli anni successivo. Il richiamo al craxismo era contenuto nel concetto di modernità. 5 L’affermazione del craxismo stava portando i ca, a modificare la propria visione della società italiana, alla metà degli anni 80 Fossati descriveva un’italia ancora nel buio delle difficoltà, ma abitata da una popolazione sana, capace di guardare al futuro con occhi della speranza. Bennato dava una lettura più “agrodolce”, vedendo l’italia degli anni 80 come una bella donna, sempre più moderna e disinibita, che ha smarrito i propri valori tradizionali e che nasconde dietro al fascino i propri atavici probloemi: la società italiana stava cambiando e, al volgere del decennio, de andrè poteva puntare il dito contro il primato del carririerismo e dell’edoismo veicolato dalla classe dirigente socialista. Si canta della perdita dei valori etici e politici. De gregori coglieva i primi sintomi della tempesta che si sarebbe abbattuta sul sistema politico con la stagione di tangentopoli ed articolava la propria narrazione sulla descrizione di uno scenario politico contraddistinto da una totale assenza di progettualità da parte della coalizione di governo unita ad un crescente e dilagante immortalità nella gestione della cosa pubblica (canzone si chiama pantatlhon). De gregori descriveva la crisi irreversibile della repubblica, stretta tra la corruzione politica ed il riolo della mafia, rilevando il riolo del “medium” televisivo nella creazione del consenso verso una classe politica fallimentare. Gli eventi internazionali del 1989 dovevano catalizzare l’attenzione dei ca. la riflessione della cda, si orientava sul crollo dei sistemi comunisti e sui dilemmi posti all’italia dai nuovi equilibri mondiali da questo crollo originati. De andrè nel 1990 pubblicava una canzone nella quale si descriveva il collasso del comunismo e, insieme a questo, quello della democrazia italiana, per de andrp menytr la parte sana del paese protestava invano per la crisi irreversibile delle istituzioni repubblicane, il mondo subiva l’assestamento di una “pace terrificante” basata sul nuovo equilibrio monopolare, dove il presidente bush senior veniva rappresentato come scimmia del quarto reich.. venditti fa canzone per Berlinguer, il ca. rilevava come l’accettamento del monopolarismo mondiale avesse sanzionato il trionfo dell’ingiustizia capitalista, e per il nonstro paese, l’incrementarsi di una situazione di immobilismo, di immortalità e di avere pratiche del potere. Svolta della bolognigna? Bennato leggeva la fine del comunismo in chiave polemica verso i comunisti italiani, ai quali rimproverava di aver finto per anni di non vedere quanto il totalitarismo sovietico avesse oppresso la libertà, i sentimenti e la creatività dell’individuo,. All’alba del nuovo decennio la crisi politica della repubblica irrompeva nei versi della cda. Paoli si soffermava sulla crisi delle ideologie, rilevando una rinnovata carica rivoluzionaria nelle nuove generaZIoni. Nel 1991 battiato fa canzone che attacca i partiti di governo, il loro affarismo e le loro collusioni con la mafia. Bertoli fa canzone che descrive l’italia reale e impoverita dai potentati 6 economici, in una nuova “stagione delle bombe” presentata e arrivata 4 a sanremo 199 L’inchiesta giudiziaria che stava prendendo le mosse da milano avrebbre in breve tempo fatto crollare il sistema dei partiti, decretando, insieme alla fine di questo, il definitivo tramonto delle culture politiche affermatosi nel nostro paese nel corso del xx secolo. Stava così per nascere un italia diversa, lontana dal patrimonio politico culturale sul quale si era fondata la prima repubblica; in un paes esimile lo spazio per l’intrattenimento colto e legato ai grandi temi del dibattito pubblico si sarebbe progressivamente assottigliato, mettendo in discussione l’utilità dell’artita engage e segnando la finde della figurta del ca impegnato. Il crollo della prima repubblica (pr) e il tramonto di fronte alla crisi del comunismo internazionale e grande slavina del 1992 i cai si erano dimostrati ancora in grado di tenere il passo dei grandi nodi dei dibattito pubblico; gli avvenimenti nazionali e internazionali davano nuova lingia ai oloro processi creativi, materializzandosi in tre temi che si sarrebbero rivelati centrali nella produzione dei primi anni 90. Il primo riguardava i nuovi flussi migratori che stavano per investire l’italia con il crollo della cortina di ferro. Se negli anni 70 la cda aveva raccontato l’emigrazione come un dramma nazionale a cuasa delle politiche governative, dalla metà degli anni 80 l’emigrazione cominciava ad essere declinata in una chiava diversa; i cai coglievano con lucidità quanto il ridefinirsi degli equilibri mondiali stesse rendendo più perm,eabile la nostra frontiera mediterranea. Nel 1987 un brando di de grergori inaugurava questo filone, descrivendo l’accoglienza riservata ai primi immigrati africani nel nostro paese. Fossati fa canzone a favore dell’accoglienza degli immigrati del mondo sotto sviluppato. La caduta del muro aveva poi spinto la cda ad interrogarsi in particolare sui flussi d’immigrazione provenienti dall’est europeo; già all’alba del nuovo decennio, con l’urss ancora esistente e la guerra in jugoslavia non ancroa scoppiata, de andrè stigmatizzava lo sfruttamento che l’occidente pulento faceva dell’appena liberato est europeo, giustapponendo l’immagine degli spregiudicati affaristi occidentali a quella dei nuovi immigrati che popolavano le nostre strade. Due anni dopo, con l’esplosione del conflitto jugoslavo ed il rivolgimenti degli equilibri nei balcani, bennato descriveva l’emergenza generata dall’enorme flusso di migrazione in arrivo dall’albania, denunciando la nascita di un clima di sempre maggiore intolleranza. La canzone era un invocazione affinchè il tema potesse tornare a mostrare il suo vero volto (de gregori). Un altro tema dei ca era la sempre maggior pervasività delle associazioni malavitose nella vita politica ed economica del paese. 7
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