Scarica Ricerca di educazione civica sul cyberbullismo e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Informatica solo su Docsity! DEFINIZIONE CYBERBULLISMO Il cyberbullismo, è una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici, come ad esempio tramite internet. Il termine cyberbullying è stato formato dal docente canadese Bill Belsey, di solito si distingue in due il cyberbullying che avviene tra minorenni, e il cosiddetto cyberharassment, che avviene tra adulti o tra un adulto e un minorenne. LE DIFFERENZE TRA CYBERBULLISMO ED IL BULLISMO NORMALE Rispetto al bullismo tradizionale nella vita reale, il cyberbullismo lo fa su internet talvolta causando danni violenti. - Difficile reperibilità: se il cyberbullismo avviene via sms, messaggi o mail è più difficile reperirlo e rimediarvi. - Spesso le persone sono molto più cattive e violente online perché appunto non c’è un confronto fisico, ma c’è uno schermo a proteggere il bullo. - Assenza di limiti spazio temporali: mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici, il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico utilizzato dal ciberbullo Come nel bullismo tradizionale, però, il prevaricatore vuole prendere di mira chi è ritenuto "diverso", solitamente per aspetto estetico, timidezza orientamento sessuale o politico, abbigliamento ritenuto non convenzionale e così via. Gli esiti di tali molestie sono l'erosione di qualsivoglia volontà di aggregazione e il conseguente isolamento, implicando esso a sua volta danni psicologici non indifferenti, come la depressione o, nei casi peggiori, la tentazione al suicidio. Spesso i molestatori, soprattutto se giovani, non si rendono effettivamente conto di quanto ciò possa nuocere sulla persona. Legge e cyberbullismo In Italia il cyberbullismo è stato disciplinato per la prima volta, in forma organica, con la legge n. 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” che, al comma 2 dell’art 1 definisce il cyberbullismo: qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo. Leggendo la definizione giuridica del cyberbullismo, insieme all’articolo 7 della legge n. 71/2017 emerge in modo chiaro che le conseguenze penali con questa forma di aggressione sono diverse. Le accuse possono essere reati di sostituzione di persona, violenza privata, atti persecutori, estorsione, molestia o disturbo alle persone, pornografia minorile, detenzione di materiale pornografico, diffusione materiale pedopornografico, interferenze illecite nella vita privata, lesioni.