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Ocelot: Caratteristiche, Distribuzione, Alimentazione e Riproduzione, Guide, Progetti e Ricerche di Scienze della Terra

Le caratteristiche, la distribuzione geografica, l'alimentazione e la riproduzione del gattopardo americano, noto come Ocelot. Il testo include informazioni sulle sue dimensioni, l'aspetto, il suo habitat, le prede preferite e il ciclo vitale.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2020/2021

Caricato il 10/12/2022

claudiafrw.
claudiafrw. 🇮🇹

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Scarica Ocelot: Caratteristiche, Distribuzione, Alimentazione e Riproduzione e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Scienze della Terra solo su Docsity! NOME ITALIANO: Ocelot SPECIE: Leopardus pardalis DISTRIBUZIONE:  America centromeridionale TIPO : Cordati DOMINIO : Eukariota CLASSE: Mammiferi SOTTOTIPO: Vertebrati ORDINE:  Carnivori REGNO: Animale FAMIGLIA: Felidi GENERE: Leopardus Presente nell’America centromeridionale fino al nord dell’Argentina, dove abita zone cespugliose e foreste, l’ocelot è detto anche gattopardo americano. Ha tronco robusto, testa grande, occhi dall’iride brunastra, orecchie corte e arrotondate, arti molto forti e di media lunghezza, coda lunga da 30 a 40 centimetri. La sua fama è dovuta principalmente all’elegante mantello, fitto e raso, a fondo grigio-bruniccio o grigio-rossiccio, con macchie ovali o tondeggianti irregolari e larghe strisce longitudinali su capo, collo, dorso, fianchi e coda. Proprio questa pregiata pelliccia lo ha reso oggetto di un’indiscriminata caccia che ne ha decimato la popolazione. Ottimo arrampicatore, si nutre soprattutto di piccoli vertebrati. Emana un odore forte e sgradevole, di cui si serve per segnare i percorsi preferiti e per orientarsi nel suo territorio. CARATTERISTICHE FISICHE Gli ocelot vanno a caccia di notte, spostandosi talvolta per vari chilometri all'interno dei propri territori. La loro dieta è composta prevalentemente da vertebrati, soprattutto da animali che non superano il chilogrammo. Tra i mammiferi le prede preferite sono roditori, come ratti spinosi, topi del Nuovo Mondo e porcospini, opossum e silvilaghi, ma talvolta gli ocelot catturano anche animali più grandi, come coati, aluatte, bradipi, tamandua e mazama. Sul loro menù compaiono inoltre uccelli (come hocco e tinami), rettili (come iguane, tartarughe e serpenti), anfibi e pesci. In quantità inferiori, mangiano anche invertebrati, come granchi e insetti vari. RIPRODUZIONE Nelle regioni più settentrionali e meridionali dell'areale, l'accoppiamento ha luogo in autunno, mentre ai tropici, probabilmente, non vi è una stagione degli amori ben definita. Gli ocelot, generalmente solitari, si incontrano unicamente per questo scopo, e una volta avvenuta la fecondazione i partner si separano di nuovo. Nelle settimane precedenti il parto la femmina allestisce un'apposita tana ove allevare i piccoli, la quale può essere situata nella cavità di un tronco, in un crepaccio o in una piccola caverna, o tra la folta vegetazione. L'allevamento dei piccoli è compito esclusivo della femmina, dal momento che il maschio non vi collabora affatto. La madre permette ai propri piccoli di girovagare entro il proprio territorio fino a quando essi hanno due o tre anni, ma poi essi devono abbandonarlo per andare a stabilirsi in una propria area. NEMICI L'aspettativa di vita allo stato selvatico è stimata sui dieci anni, ma in cattività gli ocelot possono raggiungere anche vent'anni. Tra i loro nemici naturali ricordiamo boa, puma, giaguari e arpie. La più grande minaccia per l'ocelot, tuttavia, è costituita dall'uomo. Oltre alla caccia e alla distruzione dell'habitat, gli incidenti stradali, nelle regioni più densamente popolate, stanno divenendo sempre più una delle principali cause di mortalità per questo animale. . Il Serval o gattopardo africano Tra i membri della famiglia Felidae esiste un felino selvatico che si distingue per le sue lunghe zampe in relazione con il resto del suo corpo. Stiamo parlando del serval, detto anche servalo o gattopardo africano, un mammifero carnivoro che abita buona parte del territorio africano. Caratteristiche fisiche Il Leptailurus serval è un felino di taglia media, magro e snello. La sua pelliccia è di colore arancione o giallastro con macchie nere, ma ne esistono anche esemplari melanici e bianchi.Anche se si tratta dell’unica specie all’interno del suo genere, si contano circa 18 sottospecie di serval (alcune delle quali estinte) proprie di ogni regione geografica. Misura tra i 67 e i 100 centimetri e il suo peso oscilla tra gli 8 e i 18 chilogrammi; il maschio è più grande della femmina. Altre caratteristiche fisiche sono le seguenti:Testa piccola e allungata rispetto al corpo.Coda non troppo lunga (tra i 30 e i 40 centimetri) e che presenta alcuni anelli.Orecchie grandi, lunghe, di forma ovale e molto vicine tra loro. La parte posteriore è di colore nero, attraversata, però, da una macchia bianca. Un abile cacciatore che richiama l’attenzione grazie alle sue lunghe zampe, le sue orecchie grandi e la sua intelligenza. Questo è il serval: un felino selvatico che abita buona parte del continente africano.Le lunghe zampe del serval gli consentono di identificare meglio le sue prede, soprattutto nelle savane, dove generalmente vive. È però possibile incontrarlo anche in foreste e zone montagnose.È considerato un buon corridore, saltatore e scalatore. Se a queste caratteristiche aggiungiamo un ottimo udito, ci rendiamo conto di trovarci di fronte a uno dei cacciatori più efficienti tra i felidi. Gli alti pascoli delle praterie africane rappresentano l’ambiente ideale nel quale mimetizzarsi e gettarsi sulle proprie prede a grande velocità. CIBO Di abitudini solitarie e principalmente notturne, il serval si ciba soprattutto di piccoli animali. È considerato un predatore opportunista. Per questa ragione, la sua dieta comprende: Roditori, Uccelli, Lepri, Rettili, Rane, Insetti, PesciAntilopi
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