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Ricerca sulla storia della microbiologia e sulla scoperta della penicillina, Appunti di Scienze e tecnologie applicate

Ricerca scolastica relativa alla storia della microbiologia e sulla scoperta della penicillina con approfondimenti su scienziati che hanno contribuito

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 12/09/2023

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matty-terry 🇮🇹

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Scarica Ricerca sulla storia della microbiologia e sulla scoperta della penicillina e più Appunti in PDF di Scienze e tecnologie applicate solo su Docsity! RELAZIONE DI SCIENZE Matteo Terrile Storia della microbiologia e della scoperta della penicillina Il primo antibiotico fu scoperto nel 1928, si trattava di un antibiotico naturale, la penicillina. Negli anni precedenti a questa scoperta gli scienziati si dedicarono a una serie di studi riguardanti i batteri. Uno tra questi scienziati degno di nota fu Louis Pasteur, chimico e biologo francese che visse tra il 1822 e il 1895 e che fu considerato grazie alle sue scoperte padre fondatore della microbiologia moderna. I suoi studi portarono a molte scoperte tra le più importanti: - Fermentazione cioè un processo che permette di ricavare energia da molecole organiche in assenza di ossigeno - Pastorizzazione un processo che permette di eliminare i batteri vivi attraverso il riscaldamento, permette per esempio un tempo di conservazione maggiore per gli alimenti. Pasteur si occupò con molta attenzione anche allo studio di alcune malattie infettive. Studiò il colera dei polli, era solito iniettare dei batteri vivi negli animali che di conseguenza morivano sempre, fino a quando un giorno provò a iniettare alcuni batteri morti e gli animali sopravvissero, quando poi però gli iniettò quelli vivi non morirono. Questo è il concetto di immunizzazione, attraverso l’iniezione di batteri attenuati. Questo concetto portò anche allo sviluppo del primo vaccino contro la rabbia. Lord Joseph Lister fu un medico britannico e professore di chirurgia che visse tra il 1827 e il 1912. Fu colui che introdusse il metodo dell’antisepsi, che consiste in pratiche di igienizzazione dell’ambiente, lavarsi le mani e lavare i ferri prima e dopo l’operazione chirurgica per disinfettare le ferite utilizzava l’acido fenico che però si scoprì in futuro essere tossico e nocivo. Oggi al posto dell’antisepsi si usa l’asepsi. Robert Koch che visse tra il 1843 e il 1910 fu un medico e batteriologo tedesco. Si occupò dello studio dei microorganismi patogeni, identificò il bacillo della tubercolosi, il bacillo di Koch e il microorganismo del colera. Fece anche uno studio causa-effetto tra i microrganismi patogeni e l’organismo e le malattie che i primi portano. Dopodiché stese una serie di postulati, i postulati di Koch che però vennero modificati successivamente. Sir Alexander Fleming vissuto tra il 1881 e il 1955 fu un biologo e farmacologo britannico. È colui che ha scoperto il lisozima, una proteina presente nella saliva che ha una blanda funzione disinfettate, questo avvenne per un colpo di fortuna quando gli cadde della saliva in un campione di batteri. Successivamente nel 1928 avvenne la scoperta più importante della sua vita, quando un giorno esce di casa lasciando alcuni campioni di batteri alla finestra e al suo ritorno li ritrova coperti da una muffa, decide di analizzare comunque i campioni e si accorge che i batteri sono morti, così nel 1940 viene scoperto il primo antibiotico naturale insieme a due scienziati Florey e Chain. Nonostante la maggior parte del lavoro sia stata fatta da quest’ultimi nel 1945 Fleming riceve il premio Nobel per la medicina. In contemporanea in Germania il medico e biochimico Gerhard Domagk che lavorava nella ditta Forbeindustrie, si soffermò sullo studio dei colori e del loro effetto anti-batterico. Continuò i suoi studi fino a quando non scoprì che il prontosil rosso o sulfocrisoidina era dotato di proprietà antibatteriche esso fu commercializzato nel 1935. In Francia studiano questa molecola e riescono a scindere il colorante tenendo solo la parte del con funzione antibiotica. A questo punto inizia una vera e propria corsa alla ricerca di nuoci antibiotici naturali. Molti di essi furono scoperti tra gli anni 40 e 50. I batteri super-resistenti ed il concetto di antibiotico resistenza Nell’ambiente che ci circonda e nel nostro corpo sono presenti (in stima) 100 miliardi di specie di batteri, microrganismi, esseri viventi piccolissimi con dimensioni nell'ordine del millesimo di millimetro. Si tratta dei primi organismi viventi sulla terra e dei più piccoli organismi considerati viventi. Non tutti i batteri sono dannosi, nel nostro corpo sono presenti infatti trilioni di batteri che ci aiutano a sopravvivere. Quelli dannosi possono però diffondersi e danneggiare il nostro organismo, nel passato infatti molte persone morivano a causa di infezioni batteriche. Questo è successo fino alla scoperta degli antibiotici, che uccidono la maggior parte dei batteri e la restante parte può essere debellata dal nostro sistema immunitario. Alcuni antibiotici interferiscono con il metabolismo dei batteri indebolendoli, altri attaccano il DNA impedendo la riproduzione, altri ancora attaccano la membrana esterna. Il problema è che l’evoluzione dai batteri li sta rendendo sempre più resistenti agli antibiotici per esempio intercettandoli e cambiandone la molecola rendendoli inoffensivi. Una presenza limitata di questi batteri immuni all’antibiotico non ha gravi conseguenze, quest’ultimi possono essere eliminati dal nostro sistema immunitario, ma una loro diffusione potrebbe portare a una diffusione dell’immunità. All’interno dei batteri vi sono due tipi di DNA: il cromosoma e parti fluttuanti chiamate plasmidi. Attraverso un contatto i batteri possono passarsi alcune abilità utili attraverso i plasmidi, e quindi l’immunità si diffonde velocemente. Un altro processo è quello di trasformazione che consiste nell’assunzione da parte di alcuni batteri di batteri morti anche di altre specie e quindi l’acquisizione di alcune parti di DNA di quest’ultimi, questa trasformazione porta alla creazione di super-batteri. I tipi di super-batteri sono molti e continuano a nascerne nuove specie, per esempio negli ospedali. L’uso improprio degli antibiotici è sempre più comune e ha portato a un concetto di antibiotico resistenza, infatti gli antibiotici nei paesi dove né si ha a possibilità sono utilizzati anche per un semplice raffreddore mentre ce n’è bisogno nei paesi più arretrati dove non sono disponibili. Gli antibiotici sono utilizzati impropriamente anche nell’industria dell’allevamento animale, negli allevamenti intensivi infatti, si somministrano antibiotici per sopperire i batteri che si diffondono a causa delle scadenti norme batteriche, con questo sistema si sono andati a creare un numero sempre maggiore di super-batteri. Per combattere questi super-batteri è necessario l’utilizzo di specifici antibiotici, l’utilizzo di questi antibiotici va però controllato in quanto c’è il rischio che si vada a creare un ulteriore super-batterio.
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