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Riforma dell'apparato burocratico - Francia inghilterra Prerivoluzione, Appunti di Storia Economica

storia economica

Tipologia: Appunti

2011/2012

Caricato il 20/12/2012

kleo91
kleo91 🇮🇹

4.2

(15)

26 documenti

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Scarica Riforma dell'apparato burocratico - Francia inghilterra Prerivoluzione e più Appunti in PDF di Storia Economica solo su Docsity! Lezione 2/3/2011 … segue Francia La riforma dell'apparato burocratico L'altro aspetto importante dell'opera di Colbert e' una riforma, seppur parziale, che pone le basi per una serie di cambiamenti relativa al funzionamento amministrativo e burocratico dello stato. Introduce la figura dell'intendente (i funzionari usati per l'inchiesta) Questi funzionari vengono incaricati di rimanere. Sono presenti in tutte le provincie e vengono reclutati localmente - diventano una sorta di agente periferico del Governo; mantengono il collegamento tra il Governo centrale e le provincie (quello che oggi sono i prefetti – istituzione che noi mutuiamo dalla Francia). Diventeranno in un'epoca successiva post rivoluzione i prefetti che sono quelli che rappresentano il governo e si occupano di far funzionare la macchina burocratica statale a livello locale, ma sono anche coloro che segnalano al centro le istanze i bisogni della periferia e portano in periferia quelle che sono le politiche e le decisioni del governo. Rendono molto fluida l'opera di Colbert (applicando in modo veloce le riforme) Altra grande istituzione e' il Consiglio di Stato (la sua evoluzione e quella che esiste ancora oggi) e' l'organo supremo della giustizia amministrativa anche in Italia Viene istituito per risolvere le controversie tra l'esattore ed il contribuente. (tribunale per risolvere questione relative alle imposte). Poi si sviluppa come competenza a tutte le controversie amministrative tra l'amministrazione pubblica ed il cittadino. Nel 1673 emana “ordennance de commerce”, un Testo unico che codifica il diritto commerciale. L'importanza di questo testo e' proiettata nel futuro. Allora le leggi sul commercio erano normate da norme consuetudinarie che vengono riordinate e razionalizzate in questo testo unico. E' importante per la Francia del periodo e per il significato successivo. Viene ripreso anche negli altri paesi a diritto civile. Sul lungo periodo le riforme sul sistema fiscale sono limitate x' Colbert non riesce a toccare il sistema di dazi interni ne' il sistema degli appalti sulle accise ed i dazi. Questo poiche' sarebbe andato a colpire interessi costituiti. Ci fu una sorta di ribellione Quindi il sistema fiscale rimane ,nonostante le riforme sulle imposte fondiarie, piuttosto oneroso e non molto stabile (se pensiamo alla finanza pubblica, poiche' rimane l'indebitamento della corona). Colbert all'inizio sana la situazione, dichiara la bancarotta parziale e rimette in carreggiata il governo, ma Luigi XIV fa altre guerre e si reindebita. Quindi la finanza pubblica francese rimane abbastanza instabile. Questa instabilita' e l'elevata pressione fiscale sono da incentivo alla rivoluzione (80 anni dopo) Il dirigismo (intervento massiccio e determinato in alcuni settori dell'economia) nell'economia ha degli effetti positivi, ma c'e' chi sostiene che gli effetti negativi furono maggiori perche' imponendo tutta una serie di costrizioni o di vincoli con l'obiettivo di sviluppare certi settori, spegne alcune realta' che stavano prosperando (danneggia lo sviluppo di alcuni porti) e abitua l'operatore economico francese a appoggiarsi allo stato piuttosto che a darsi da fare autonomamente. Dirigismo : deleterio perche' spegne l'iniziativa sul lungo periodo. INGHILTERRA La situazione politica Diventera' una delle maggiori potenze europee anche se periferica. Vive nel '600 un momento piuttosto travagliato perché vede uno scontro tra fazioni religiose e politiche, in particolare con la riforma protestante si afferma l'intransigenza dei sovrani inglesi rispetto alle minoranze religiose che oppongono gli anglicani alle minoranze cattoliche e alle altre sette protestanti (in particolare i puritani) Carlo I ha l'idea di rafforzare l'assolutismo regio (regna tra 1625 – 1649). Durante il suo regno che e' costellato di varie tensioni tenta di estromettere il parlamento ed in particolare tenta di imporre tasse senza approvazione del parlamento- Inghilterra aveva una tradizione parlamentare di antica data. non il parlamento di oggi in quanto era rappresentata una minoranza esigua della popolazione (si vota per censo e c'e' una limitazione al godimento dei diritti politici) Tuttavia e' un corpo verso il quale il re, fin dalla fine del medioevo, doveva mantenere una certa attenzione in quanto approvava il budget della corona. (come in Francia non c'e' distinzione tra bilancio dello stato e bilancio della corona – sono la stessa cosa) Carlo I cerca di scardinare questa consuetudine e quindi esige imposte senza approvazione parlamentare e perseguita pesantemente i puritani (che erano in parlamento) una buona fetta di essi erano di classi sociali elevate (alta borghesia) Questo portera' a una guerra civile tra il 1642 e 1648 che oppone la corona al Parlamento ed all'unica esperienza repubblicana della storia inglese con Cromwell. Nel 49 il re viene sconfitto e Cromwell che guidava i puritani vince la battaglia contro il re instaura la repubblica e si fa nominare Lord protettore ed instaura una dittatura personale. All'inizio degli anni '60 si assiste alla caduta di Cromwell ed al ritorno degli Stuart. La restaurazione degli Stuart non sana la situazione, perche' anche loro (carlo II e Giacomo II) tentano di rafforzare il proprio potere a scapito del Parlamento ed hanno anch'essi un atteggiamento piuttosto duro nei confronti delle minoranze religiose (periodo in cui dall'Inghilterra scappano i puritani). Queste tensioni sfociano alla fine degli anni '80 nella gloriosa rivoluzione durante la quale c'e' una sollevazione contro la corona e vengono destituiti gli Stuart Non viene ricostituita la repubblica, ma c'e' un'alleanza con gli Orange. Viene offerta la corona a William d'Orange ex generale olandese e governatore delle province unite Qui avviene il cambiamento. (fine anni 80 inizi 90) La corona viene offerta agli Orange in cambio di alcune garanzie che limitano il potere sovrano. (grandi cambiamenti istituzionali) • the bill of rights del 1689 stabilisce tutta una serie di limitazioni all'azione del re. (i tribunali sono superparte al potere discrezionale di controllo del re)- il potere giudiziario viene sottratto al potere del re (i giudici sono inamovibili) • si ribadisce e si mette in forma scritta il fatto che le tasse possono essere imposte solo con l’approvazione del parlamento (legge di bilancio deve essere approvata in parlamento) • da questo momento l’Inghilterra non avra’ mai piu’ un esercito in tempo di pace. (il re non puo’ tenere un esercito armato sul suolo nazionale in tempo di pace). Perche’ altrimenti il re potrebbe avere un’arma di costrizione nei confronti del parlamento. (visto che e’ il capo delle forze armate) • si stabilisce che il re non puo’ entrare in alcun modo nel funzionamento delle elezioni parlamentari • si stabilisce immunita’ parlamentare per sottrarre i rappresentanti del popolo dall’arbitrio della corona, ma anche dal poter essere condannati per reati di opinione (delitto lesa maesta’ .comportava pena capitale) per evitare che un parlamentare nell’espletare le sue funzioni potesse essere accusato di aver vilipeso qno ed in particolare il sovrano, si pretende immunita’ parlamentare per i reati dì opinione. NAVE INGLESE : Inizialmente si parla del proprietario (deve battere bandiera inglese e quindi di proprieta' di un armatore inglese). Poi la norma viene inasprita e non solo il proprietario, ma anche il capitano e poi ¾ della ciurma dovevano essere inglesi per tagliar fuori gli olandesi che continuavano a infilarsi. Se le colonie importano prodotti industriali esteri o esportano propri prodotti in altri paesi e non inghilterra, devono comunque passare in Inghilterra e subire tutti i controlli delle dogane e pagare tutta una serie di tasse con dei costi aggiuntivi per il colono. Tutte queste norme hanno lo scopo di danneggiare gli olandesi che pero' riescono a mantenere il primato nel commercio internazionale fino alla meta' del '700. Altri obiettivi: Commercio marittimo e crescita marina mercantile Ci sono altri esempi di intervento normativo volto al mantenimento dei monopoli fatto dagli inglesi : dalla meta' del 600 la east indian company comincia a importare un tessuto particolare: il CALICO dalla citta' di origine Calcutta. Tessuto di cotone indiano stampato colorato e questo danneggia l'industria laniera inglese perche' questo cotone ha molto successo e si vende benissimo in Inghilterra e i lanieri fanno pressione in parlamento x' trovi il modo di frenare qsto commercio che sta danneggiando la manifattura della lana. Nel 1702 viene promulgata la prima legge sul calico' che e' un divieto di importazione di cotone stampato dall'India. Questo favorira' la nascita dell'industria inglese di produzione del cotone. La rivoluzione industriale: filatura del cotone, tessitura, e' in parte favorita dal divieto di importare il prodotto finito, per cui si importa dall'inizio del 700 il cotone in balle dalle colonie americane che lo producono e si impiantano manifatture di cotone in Inghilterra. La legge del 1721 (nuovo calico' act) rafforza i divieti della prima. Corollario di tutto questo e' che un secolo dopo gli inglesi saranno in grado di esportare tessuti di cotone leggero in India distruggendo l'industria locale tessile. (icona di Ghandi seduto col telaio a mano.. era la sua protesta contro il governo inglese che vendeva cotone a basso costo in India. Tanto da rovinare i tessitori indiani che tessevano ancora col telaio a mano agli inizi del 900). Durante l'ancien regime prima della rivoluzione industriale (e francese) parliamo di economia di sussistenza basata soprattutto sul settore dell'agricoltura. La maggior parte della forza lavoro impegnava il 60-75% della popolazione attiva. L'energia utilizzata era di origine principalmente animale. Tutto cio' condiziona l'equilibrio demografico che e' vincolato dai freni marthusiani. Sviluppo demografico e' legato ai mezzi di sussistenza. Quando questi aumentano aumenta la popolazione e del mercato. Non appena c'e' un aumento delle natalita' i freni naturali che sono: guerre, epidemie e carestie riducono la popolazione e cio' riduce di nuovo il mercato. SVILUPPO ECONOMICO MODERNO (Kuznet) Nel corso del '700 si avvia un processo di modernizzazione dell'economia che kuznets ha chiamato sviluppo economico moderno. K. E' un economista americano premio nobel dell'economia nel 1971 per i suoi studi sullo sviluppo e sulla crescita economica. Cos'e' lo sviluppo economico moderno? (discorso del nobel) • E' caratterizzato da elevati tassi di crescita delle variabili macroeconomiche (pil procapite indicatore di output dei vari settori) • aumento della produttivita' dei vari fattori (lavoro capitale e tecnologia) • l'elevato tasso di trasformazione dell'economia (nello sviluppo economico moderno non ci sono solo cambiamenti di tipo quantitativo, ma anche qualitativo (cambiano i settori produttivi, nascono dei nuovi comparti, cambia la dimensione e l'organizzazione delle attivita' produttive, cambiano i consumi sia come tipo che come quantita'. E' quello che chiamiamo processo di industrializzazione. • Incide anche sulla struttura sociale delle comunita' umane • nascono ideologie e culture (positivismo – fede nel progresso scientifico tecnologico che si afferma tra la fine dell'800 e la prima guerra mondiale. Grande trasformazioni che sono alla base dei movimenti culturali, politici e ideologici nuovi: i vari tipi di socialismo ed il socialismo scientifico di Marx • espansione dei paesi che arrivano prima alle trasformazioni verso altre aree del globo (quella che oggi chiamiamo globalizzazione) • non ultima e' il fatto che aumenta il divario fra paesi ricchi che hanno compiuto il passo della trasformazione e paesi che sono rimasti indietro Kuznets ha studiato anche la disuguaglianza: e' sua una ipotesi molto suggestiva ed interessante che non si e' riusciti a verificare. Cioe' il fatto che la disuguaglianza all'interno dei paesi che avviano lo sviluppo economico moderno cresce fino a un certo punto e poi inizia a decrescere. Intuitivamente la cosa funziona, perche' all'inizio del processo di sviluppo c'e' una polarizzazione tra coloro che beneficiano del processo industriale e coloro che invece non ne beneficiano inizialmente. Aumenta il divario sociale di reddito non solo aumenta il divario tra gli attivi nei settori. • Settori vecchi che decadono e non distribuiscono piu' reddito • settori nuovi che si sviluppano e distribuiscono piu' reddito ad un certo punto questo divario si riduce: tra le classi sociali nasce la classe media che si allarga Ha studiato la crescita economica e le sue conseguenze, il modo in cui si distribuisce il reddito. Questo concetto ci e' molto utile x' questo processo e quello che caratterizza il mondo occidentale dalla rivoluzione industriale inglese dalla meta' del 700 in avanti. LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE La domanda che molti si pongono e' perche' si sia dovuto aspettare il 18' secolo x' si sviluppassero quei progressi che hanno portato poi alla rivoluzione industriale (Tutta quella serie di innovazioni, di progressi nelle pratiche agricole, nell'industria manifatturiera che accadono appena prima – nel corso del 600) e x' ha luogo in Inghilterra. Gli storici si sono divisi sullo stesso concetto di rivoluzione industriale nel senso che c'e' chi sostiene come Cameron che il concetto stesso di rivoluzione industriale non sia adeguato perche' il termine rivoluzione presuppone una trasformazione molto rapida, mentre quello che si prende in considerazione e' un periodo lungo piu' di due secoli e che ha una lunga preparazione. Se pensiamo all'ampiezza e all'importanza di queste trasformazione o se guardiamo le ns. condizioni di vita e le condizioni di vita del cittadino medio del 17' secolo le cose sono cambiate moltissimo soprattutto dal punto di vista qualitativo (standard di vita, reddito, disponibilita' di beni ) e anche dell'organizzazione della societa' prof Brambilla e' dell'idea che la locuzione “rivoluzione industriale” nonostante il processo sia lungo e' calzante soprattutto per l'ampiezza e la portata del cambiamento. (1,44) Fase preparatoria rivoluzione industriale Processo che cambia la faccia nn solo dei paesi che ne sono stati protagonisti, ma anche del pianeta Non nasce dal nulla esiste un periodo preparatorio dello sviluppo economico moderno. • E’ stato necessario anche un avvicinamento una riscoperta di una nuova consapevolezza della centralita’ dell’uomo. Cambiamento di prospettiva – si comincia a pensare l’uomo come focus anziche’ l’eterno com’era nel medioevo. L’uscita del medioevo e la rivoluzione scientifica del rinascimento ‘500 (spazza via tutta una serie di magie e superstizioni) di credenze. Son tutti movimenti culturali che avvicinano e trasformano il modo di vedere e di pensare i concetti spazio tempo ed il mondo rispetto all’uomo. • In questo hanno un ruolo la scoperta delle scienze naturali, e le esplorazioni che avvengono per motivi economici, ma che portano conseguenze di tipo culturale. La riforma protestante e la nuova etica che viene adottata dai protestanti e cioe’ che l’affermazione economica individuale non sia una cosa malvagia in se’, ma in alcuni casi sarebbe il segno della grazia. Etica protestante e spirito capitalismo. Max weber- Ci sono poi fenomeni che preparano al passaggio alla rivoluzione industriale che sono tipicamente economici. • Nel corso del 17’ secolo e all’inizio del 18’ aumenta la domanda aggregata per effetto della crescita della popolazione. Inizia la rivoluzione demografica, si scoprono nuove terre, inizia la colonizzazione delle Americhe. Entrano nuovi attori sul mercato mondiale. Europa non e’ piu’ ripiegata su se stessa, ma si sta espandendo e parallelamente nascono gli stati nazionali e ci sono tutta una serie di nuove istituzioni che vengono create o trasformate e rispondono a nuovi bisogni. Es. le necessita’ finanziarie della corona di Francia o inglese producono tutta una serie di cambiamenti nella gestione e nell’innovazione sia della finanza pubblica che della finanza privata. Questo sara’ importante x’ allarga i mercati (aumento della mercantilizzazione delle economie) Tutte queste condizioni e fattori che si accumulano nel corso dei secoli precedenti, hanno come denominatore il fatto che vale la pena perseguire il progresso materiale. Che sia una condizione umana perseguibile e desiderabile e questo portera’anche allo sviluppo di una nuova disciplina: lo studio di come avviene il progresso materiale – come si produce e si distribuisce la ricchezza? Comincia a codificarsi la disciplina dell’economia politica. Prima era una scienza filosofica. Dalla meta’ del 700 emergono i primi economisti (filosofi dell’economia A. Smith La ricchezza delle Nazioni non e’ la sua opera principale) e studiano il momento di passaggio. Piu’ avanti ,quando la trasformazione sara’ avvenuta, 850, l’attenzione degli studiosi, (inglesi) e’ piu’ sul problema della distribuzione della ricchezza e del reddito. Mill pone bene questo problema quando dice:”l’Inghilterra e’ un paese ormai industrializzato, ricco, non deve piu’ crescere, vive lo stato stazionario. Il problema e’ come distribuire meglio la ricchezza” Mill contemporaneo di Marx Da Mill in avanti il problema si concentra sull’equilibrio economico e poi sull’idea che esista un equilibrio economico generale che e’ posto come condizione normale dell’economia e che le crisi che si sperimentano, siano crisi cicliche, scostamenti temporanei da una condizione naturale di equilibrio. Questa e’ un po’ l’idea che e’ fatta propria dalle scuole di pensiero economico successive a Mill (da meta’ ottocento in avanti- scuola marginalista .. valore del prodotto basato sull’importanza che gli viene attribuita dal consumatore) che sono le correnti principali fino alla meta’ del 900 E’ keynes che rivede un po’ questi concetti ripensando alla grande crisi degli anni 1930 Questa idea dell’equilibrio economico generale arriva fino a noi perche’ dopo una generazione di studiosi che si rifacevano agli insegnamenti di Keynes c’e’ stata una sorta di riscrittura della macroeconomia ( si parla di sintesi post keynesiana o sintesi neoclassica) ed oggi abbiamo una corrente in cui il concetto di equilibrio e’ ancora fondamentale. Quando si studia micro o macroeconomia l’ipotesi di partenza e’ che il sistema sia statico ed in equilibrio e si studia come ci si sposta dall’equilibrio e ci si ritorna. Questi cicli, queste crisi preoccupavano operatori economici ed i responsabili della politica economica e monetaria dell’epoca e gli studiosi. Le teorie di Schumpeter Dall’osservazione delle crisi nascono una serie di riflessioni sul problema della ciclicità delle crisi: TEORIA DELLE CRISI –dovuta a Schumpeter che studia il problema delle fluttuazioni cicliche sottoponendole a verifiche empiriche.
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