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Riforma della chiesa. Riforma gregoriana. Storia del diritto medievale e moderno., Sintesi del corso di Storia Del Diritto Medievale E Moderno

Riforma della chiesa. Riforma gregoriana. Appunti e riassunto del capitolo dal libro.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 03/04/2023

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Scarica Riforma della chiesa. Riforma gregoriana. Storia del diritto medievale e moderno. e più Sintesi del corso in PDF di Storia Del Diritto Medievale E Moderno solo su Docsity! La riforma della Chiesa L’età carolingia Vi era confusione di competenze fra vescovo e conte in quanto il vescovo non conosceva limitazioni riguardo alle parti che potevano venire in giudizio davanti a lui, mentre il conte non poteva giudicare i chierici. Inoltre, in ambito criminale, la chiesa occupava uno spazio significativo: tuttavia le giurisdizioni comitali ed ecclesiastica erano sostanzialmente interscambiabili e collaboranti. Una differenziazione fra il tribunale laico e quello sinodale cominciò a delinearsi con chiarezza sotto il regno di Ludovico il Pio (figlio di Carlo Magno). L’azione comitale fungeva da garanzia per l’esecuzione del giudizio del vescovo che era ormai divenuto ‘padrone’ della repressione dei reati più gravi. I “mali” della Chiesa tra X e XI secolo Il papato era caduto nel X secolo nelle mani di poche famiglie dell’aristocrazia romana, con gli Ottoni la nomina dei papi venne ricondotta sotto il diretto controllo imperiale. Le nomine dei pastori erano determinate da rapporti di parentela e dall’offerta di denaro (la compravendita delle cariche ecclesiastiche: ‘simonia’) il ‘concubinato ecclesiastico’ si differenziava dal matrimonio perché privo della dote e degli assegni maritali, ma comportava la conseguenza di creare aspettative per i figli: erano frequenti le concessioni di benefici ecclesiastici ai figli di sacerdoti concubinari. Le cause:  La figura del ‘vescovo-conte’;  l’esistenza di una feudalità ecclesiastica basata sui benefici e sulla fedeltà al pari di quella laica;  la diffusione del fenomeno della signoria fondiaria anche per terre e uomini della Chiesa;  I sovrani volevano affidare le leve del potere locale a persone di loro fiducia;  la Chiesa era considerata interna all’Impero, incorporata nell’ordine temporale, e poteva semplicemente rivendicare una serie di franchigie. Cluny 909 d.C. Nasce per merito degli abati di questo monastero, eletti dai monaci del monastero stesso. Cluny diventa un centro di aggregazione che spera in una riforma morale. Cluny era caratterizzato da:  L’ascetismo caratterizzava questa ‘costola’ dell’ordine benedettino,  la severa disciplina determinata dalla sua regola,  un rigido controllo veniva imposto dalla casa madre alle abbazie di nuova fondazione: gli abati e i priori erano nominati dall’abate del monastero di Cluny,  i monasteri di osservanza cluniacense si erano moltiplicati fra il X e l’XI secolo ed erano sparsi in tutta Europa. Clero secolare: Il clero secolare sperimentava la vita in comune, ad imitazione di quella monastica, per cercare una rigenerazione spirituale. La curia romana e la riforma In un papato, quello di Stefano IX raccoglie attorno a sé alcune personalità quali:  Umberto di Silvacandida,  Umberto di Moyenmoutier cardinale di Silvacandida, Si diffonde il principio per cui l’acquisto per denaro delle cariche ecclesiastiche era un atto di eresia. Le ordinazioni simoniache erano ritenute invalide, i sacramenti amministrati dal clero simoniaco erano nulli Nicolò II e il Sinodo Lateranense Nicolò II rende più snella ed efficiente la nomina del papa: un collegio composto dai sette vescovi cardinali a capo delle diocesi suburbicarie eleggeva il pontefice, gli alti prelati e il clero confermavano l’elezione avvenuta e il popolo acclamava il nuovo eletto. ‘Salvo restando l’onore e il rispetto che sono dovuti al nostro caro figlio Enrico’ l’imperatore, e le famiglie dell’aristocrazia romana, venivano esclusi dal processo decisionale. Il secondo Sinodo Lateranense Nel primo sinodo venivano condannati quei laici che procedessero al conferimento di benefici ecclesiastici. Nel 1060 un nuovo Sinodo Lateranense accoglieva sostanzialmente le tesi radicali di Umberto di Silvacandida. La riforma gregoriana Come accennato prima fu solo nel corso dell’XI secolo che la Chiesa subì delle importanti riforme con conseguenti profonde trasformazioni; in particolare 2 furono le riforme da ricordare:  quella voluta dal Papa Nicolò II, il quale con apposito decreto sancì un importante cambiamento circa la designazione del vescovo di Roma, da sottrarre all’aristocrazia romana ed essere riservata esclusivamente ai cardinali. Interessante fu anche la condanna della simonia (ovvero l’acquisto per mezzo di denaro di beni e funzioni spirituali, come le cariche sacerdotali e in generale le cariche ecclesiastiche, dalle
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