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La Riforma Religiosa in Europa: Uno Sguardo alle Divergenze Tra Italia e Francia, Appunti di Storia Moderna

Storia del Concilio di TrentoStoria dell'AnglicanesimoStoria del CalvinismoStoria della Riforma in FranciaStoria della Riforma Religiosa

La riforma religiosa in europa durante il xvi secolo, con un focus particolare su italia e francia. Enrico viii chiede l'annullamento del suo matrimonio con caterina d'aragona, mentre in scozia si afferma il calvinismo grazie a john knox. In irlanda, la religione assume una connotazione marcatamente cattolica in chiave anti-inglese. Elisabetta i ristabilisce l'atto di supremazia e la chiesa anglicana, mentre in italia le idee riformate sono ormai diffuse in importanti città come modena, lucca, venezia, bologna, e siena. Anche la tolleranza religiosa in francia e la sua fallimento, e la differenza interna della riforma francese come fattore per la sua successo.

Cosa imparerai

  • Quali furono le conseguenze del Concilio di Trento per la Chiesa cattolica?
  • Che movimento religioso si sviluppò in Italia durante la Riforma?
  • Quali furono le conseguenze della Riforma in Francia per la società francese?
  • Che fede religiosa si diffuse in Inghilterra grazie all'operato di John Knox?
  • Quali furono le caratteristiche del Calvinismo?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 18/02/2019

ellymanzi
ellymanzi 🇮🇹

4.7

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Scarica La Riforma Religiosa in Europa: Uno Sguardo alle Divergenze Tra Italia e Francia e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! La Riforma in Inghilterr a Riforma come parlamentary transac tion, un affare di stato Situazione generale al te mpo di Enrico VIII T udor (1509-1546): • esigenza di tranquillità dopo la Guerra delle Due Rose; • rafforzamento della nuova struttura di stato nazionale; • rapporti inizialmente cordiali con Roma che concede al re poteri sul ceto ecclesiastico; • problema della successione: la mancanza di un erede maschio indeboliva il prest igio dei Tudor. • Nel 1527 Enrico VIII chiese l’annullamento del matrimonio con Caterina d’Aragona, che egli aveva sposato dopo che questa ancora bambina, era rimasta vedova del fratello Arturo. I teologi di corte suggerirono di ricorrere alla Bibbia (libro del Levitico): «Se un uomo sposa la moglie di suo fratello commette un’impurità; essi rimarranno senza figli». • Ma Caterina d’Aragona era zia dell’imperatore e re di Spagna Carlo V: forti pres sioni sul Papa che suggerì la bigamia. • 1534, Atto di supremazia: il re è cap o dellaChiesa. Arricchimentodellagentr y ndi utilizzato per fini politici particolari dai sovraniinglesi. Risultato: nascita di una chiesa nazionale g uidata dal sovrano. • 1553–1558: fase di ristabilimento del cattolicesimo con l’ascesaal trono di Maria Tudor. • Cattolica, e dal 1554 sposa di Filippo II, Maria Tudor cercò di cancellare la rivol uzione religiosa: non poté restituire i beni alla Chiesa, già in mano di privati, ma affid ò cariche ai perseguitati nel regime precedente. Meritò l’appellativo di “Maria la sanguinaria” per aver condannato all’esilio o al patibolo i riformati, creandouna frattura tra potere pubb lico e società Elisabetta I Tudor • 1558-1603: Elisabetta I Tudor, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, ristabilisce l’Atto di supremazia con il giuramento di fedeltà, consolidando la Chiesa anglicana e l’Atto di uniformità (1562) con cui ripristina la liturgia di Cranmer. • 1563: 39 Articoli. Confessione di fede di ispirazione calvinista, ma culto esteriore cattolico. • Elisabetta, simbolicamente rappresentata come Astrea, diventa in breve il punto di riferimento del mondo riformato europeo; con lei si estinguono i Tudor (non si sposerà: “regina vergine”). La Scozia • John Knox: il modello calvinista- presbiteriano. • diventerà la confessione dominante presso i ceti borghesi e la piccola nobiltà La Riforma in Italia: I riformatori italiani • Esuli italiani (umanisti, una minoranza di intellettuali scomodi che non trovarono acco glienza nelle chiese riformate europee) • La tolleranza religiosa: “condannare gli altri perché non la pensano in tutto com e te e affermare che fuori dalla tua comunità non c’è possibilità di salvezza, questo non è propriodella Chiesa apostolica”. Perché la Riform a fallisce in Italia? Riforma in Francia il clero è profondamente compenetrat o alla strutturadello Stato (1516 diri tto di patronato); il movimento dellacosiddetta «prerifor ma» francese:Guillaume Briçonnet (14 72-1534). Precoce imposizione di ob bligo della curad’anime, residenza, d overe della predicazione. Già nel 151 8! Jacques Lefèvre d’Eta ples (1512) commento alle lettere paoline • la non meritorietàdelle opere, • la svalutazione dei sacramenti, • il Nuovo testamento come unica r egola dei cristiani • Dal 1521 a fianco diBriçonnet hiesecalviniste; continui contatti con Ginevra • Con il primo sinodo ugonotto di Parigi , nel 1559, dietro indicazione di Cal vino si istituiscono i concistori locali, che a loro volta si uniscono in collo qui e questi in province Con la morte di Enrico II • Inquisizione non riesce a radicarsi • Due fanciulli gli succedono: Francesco II, morto dopo un anno (1560), e Carlo IX (1560-74)che ha solo 10 anni. • La reggente Caterina de’ Medici tenta di svolgere una difficile politica di equilibrio fra i partiti di corte (rigurgiti feudali mascherati da motivi religiosi); un tentativo senza successo, bollato di machiavellismo. Caterina portò avanti sino alla m o r t e u n a p o l i t i c a d i conciliazione e di tolleranza, cercando di mantenere un equilibrio fra lefazioni nobiliari Stati generali di Orléa ns, 1560. • convocati per cercare di spegnere sul nascere il conflitto che sta già divampando nelle province, si risolve in un fallimento: • lanobiltà chiede la libertà di culto a titolo di privilegio, • il clero si oppone fermamente, • il Terzo stato attacca i privilegi fiscali degli altri due Editto diSaint- Germaindel gennaio 1562 • si impone la restituzione dei beni ecclesiastici confiscati dagli ugonotti, ma a ques ti ultimi è consentito il culto e la possibilità di tenere assemblee fuori delle città , e, dietro permesso regio, sinodi: per la prima volta è riconosciuta ufficialmente la rottu radell’unità confessionale del regno. L’idea della tolleran za • il Cancelliere di Stato Michel de L’Hospital n el gennaio del 1562 all’apertura dei lavorid ell’assemblea di Saint-Germain-en- Laye che ha il compito di approvare uno st atus legaledella Riforma sulterritoriofrancese: il Renon vuole che si entri in disputa su q trimonio reale tra EnricodiBorbon e, rediNavarra, e MargheritadiValoi s, sorelladel re, viene massacrato. I monarcomachi • François Hotman, nella Franco-Gallia (1573) • Théodore de Bèze nel Droit des magistrats sur leurs sujets (1575) : • la sovranità popolare è il presupposto giuridico e politicodella sovranità regi a,che si dissolve nel caso a sedere sul trono sia un tiranno, • si pretende che il re sia un re di grazia, che elargisca con prodigalità aisudditi, e un re di giustizia che ristabilisca cioè l’equilibrio armonico della soci età. • Ma se un re, invece di essere prodigo, vessa i suoi sudditi, se piuttosto che mettere accordotra le diverse parti del regno, si fa difensore di una contro le altre, egli non è più un re, ma diviene tiranno, un usurpatore cui non è dovuto obbe dienza. • Sono teorie che condizionano la liberta d’azione sovrana, la vincolano al rispetto di un patto implicito con i sudditi; dunque mina il fondamento sacro dell’autorità regia: • la possibilità dell’esistenza di un re eretico minaccia non marginalmentela tesi del fondamento di diritto divino della monarchia I politiques • si va elaborando una teoria politica che consente di sottrarre l'autorità sovrana allo scontro religioso: rafforzamento dell’autorità del re e della concessione di una certa liber tàreligiosa come unico rimedio alla divisione ideologica religiosa. • Jean Bodin e i Six livres de la République (1576): il re è soggetto solo alla legge di natura e al diritto divino • Esiste un patto originario fra il re e il popolo, ma una volta concluso esso non può più essere rescisso; al re spettano le due grandi prerogative di gara ntire la giustizia come organo sopra le parti e di affermare la propriaautorità anche attraverso la violenza, che è la sola a essere legittimata all’interno dello Stato. Il principio di sovranità • La pace, garantita dal re, deve comunque avere la meglio sull’unità religiosa. La questione dinastica:i tr eEnrichi • Dal 1574, morto Carlo IX, è aperta la questione dinastica: il fratello Enrico III (di Valois) non ha eredi. La corona spetterebbe a Enrico di Borbone (o di Navarra), suo cognato (ma scomunicato per il suo ritorno al calvinismo). • Ma nella partita vi entra anche Enrico di Guisa. Enrico III fa assassinare Enrico di Guisa e il fratello Luigi, cardinale di Lorena (1588) e si allea con Enrico di Navarra. Enrico III è colpito dal pugnaledel frate domenicano Jacquest Clément morì non senza aver prima designato come successore Enrico di Navarra che Rinnegail culto riformato 1593: Enrico IV Editto di Nantes ( 1598) Convocareun concilio • Cioè la riunione straordinariadi tutti i vescovi che costituiva la massima autorità ecclesiastica; • Il concilio è fortamente voluto dall’imperatore CarloV,per risolvere il problema luterano e anche perché egli idee erasmiane e ireniche, suo controllo politico dell’impero. • Ma vi furono resistenze da parte di Roma Dapprima a Mantova nel 1536. Dopo il fallimento dei colloqui di Ratisbona (1541): a Trento, città imperiale ma di lingua italiana, nel 1542. Ma già sospeso nel 154 3 (ripresa dei conflitti, esigue presenze). Paolo III Farnese (1534-49) Riaperto nel 1545 (trasferito nel 1547 a Bologna). Il perché del trasf erimento • Il figlio di Paolo III, Pier Luigi Farnese, viene assassinato: tentativo imperiale di occu pare il ducato farnese di Parma e Piacenza nella primavera del 1547. Riapertura del Conci lio Rifiuto di riconoscere l’autorità del pontefice sul concilio. Giulio III: nel 1551 e nuovamente sospeso nel 1552; • Paolo IV Carafa (1555-9), non lo convoca. • Solo nel 1562 il Concilio venne riaperto da Pio IV Medici, ancora una volta a Tren toper portare fine ai lavori che si conclusero nel dicembre 1563. Perché tutto questo rit ardo? C’è questo ritardo perché gia i temi su cui avrebbe dovuto lavorare il concilio rallentano il processo. Infatti il papa vorrebbe discutere sugli aspetti dottrinali. Mentre parlare delle questioni di disciplina, come d esidera Carlo V, oppure quelle relative al dogma, come desidera il papa? S i da precedenza alle questioni dogmatiche. talare: insomma rilanciare le strutture diocesa ne e fare delle parrocchie il fulcro della v ita religiosa. Altri elementi importanti che escono dal concilio di trento: -il catechismo (1566) , -Professio fidei detta Tridentina, (del 1564 da PioIV) che è una sorta di giuramento che una vasta categoria di personeche praticano alcune attività aducative tra i quali insegnati e avvocati deve esprimere il credere in una serie di cose legate alla dottrina cristiana e alla sua professione, per esempio credere nella supremazia del papa. Quindi per esempio un protestante non può fare il maestro. -Indice dei libri proibiti (1564) : da l’idea di come la chiesa stia procedendo alla sua istituzionalizzazione. - riformati i libri liturgici (1568-70) come il messale e il breviario e il martirologio. Disciplinamento, confessionalizzazion e in questa chiesa che sta nascendo emergono strutture che si radicano nella vita sociale, che divengono comportamen ti radicati nell’interiorità degli individui. • nella chiesa della Controriforma possiamo tr ovare molteanalogie con lo stato modernoa p artire proprio da quel dolce e violento discipli namento dell’individuo e della società, nel r adicalizzarsidi modelli comportamentali, morali ed etici, che aprivanosulduplice livello relig ioso e civile. Il potere a Roma • Bolla Benedictus Dei del 1564 Pio IV approvava e promulgava i decreti tridentini, ma ne avocava l’interpretazione alla nuova Congregazione del Concilio. Perché? Resistenzaai decreti tridentini Furono si accolti negli stati italiani, ma ci fu una resistenza nei Paesi in cui i sovrani intendevano mantenere il controllo sulle rispettive chiese: papa aveva sullo stato: Venezia e l’Interdetto • 1605 a Venezia furono arrestati due ecclesi astici che si erano macchiati di reati comuni . Immediata fu la replica di PaoloV che chie se che i due incriminati fossero giudicatid al tribunaleecclesiastico e che venissero a brogate due leggi della Serenissima del 1 604 e del 1605 che vietavano l’edificazi onedi chiese e luoghi pii e l’alienazione d iimmobili a ecclesiastici senza il consenso del Senato. La chiesa minaccia l’interdetto, e minaccia della sospensione di tutte le attività ecclesiastiche sul territorio. Ma Venezia resiste: riconsegna i due preti ma resiste su ogni altro punto. L’autorità del papa ne risulta fortemente compromessa perché la città e gli ordini religiosi hanno resistito almonitorio. Paolo Sarpi (1552-1623) è un personaggio che ha una grande attività di scrittore di pensieri filosofici e scientifici e per molto tempo andrà a risolvere i conflitti giurisdizionali. Egli scrive:«partirono la sera alle doi di notte, ciascuno con un Cristo al collo, per mostrare che Cristo partiva con loro. Concorse moltitudine di popu lo[...] e quando il preposto, che ultimo entrò in barca, dimandò la benedizione al vicario patriarcale [...] si levò una voce in tutto il populo, che in lingua veneziana gridò loro dicendo"Andé in malora!" [...]» Fa nascere una riflessione su: cos’era un corpo? Esso comprendeva anche l’anima? Si potevano dunque disciplinare le coscienze? Rottura dei legami par entali a favore della Chiesa I decreti sui sacramenti poserole basi normativeper l’interve nto della Chiesa nei riti di passaggio in direzione di una loro clericalizzazione spezzando i rapporti parentali: al centro il parroco. Ciò che prima era gestito dagli individui ora è controllato dalle istituzioni. Momento di contrasto tra società e clero. Da una parte il tentativo di clericalizzare tutto e dall’altro le famiglie cercano di resistere. Questo si vede per esempio nel sacramento del battesimo il parroco comincia per esempio a controllare chi è il padrino del battezzato, essendo un personaggio cosi importante per il battezzato e per la famiglia Si vede anche nei Riti funebri che viene celebrato dal parroco e ne stabilisce i tempi e i modi. Ma sicuramente il Matrimonio è ancora oggetto di discussione tra stato e chiesa. Tametsi ovvero la suaindissolubilità e la pubblicità Matrimonio pre tridentino: sponsalia, fidanzamenti,strategie matrimoniali e parentali, la chiesa interviene a dare validità In questo momento viene imposta. Nel 1572 Pio V, con una serie di provvedime nti ripresi daGregorio XIII, impose l’obbli go della clausura a tutte le comunità relig iose femminili. Chiusura che trova sostegno nella politica delle famiglie che trovano all’interno di queste istituzioni religiose la possibilità di collocare le proprie figlie. E’ un momento in cui tutto ciò che prima si poteva vivere in maniera libera, scompare e viene imposto, clausura, controllo dal punto di vista della religiosità. Arcangela Tarabotti Monaca friulana che elabora diverse opere di protesta, non esce mai più dal monastero nonostante riuscisse ad avere contatti con l’esterno. “Cristo non ambiva, anzi non volevala verginità del corpo imprigionato, con la contraddizione del c uor vagante. Seppiasi che, una sola volta in tu tto l’Evangelo, il nostro sesso venne da lui esortato a questa vita casta”. • Paradiso monacale,l’Inferno monacale,il Purgatorio delle mal maritate, La semplicitàingannatao Tiran nia paterna (testi relativi alla denuncia del proprio status sociale, denuncia le mosse strategiche delle famiglie fatte per rinchiudere le figlie nei monasteri) Un fenomeno in c ui … • Nel determinare la condizione delle religiose nell’età della Controriforma, gli interessi della società aristocratica che doveva sistemare le figlie per salvaguardare l’unità dei patrimoni si incontrarono con la crescente volontà di controllo dell’autorità ecclesiastica. Inquisizione Prima esisteva una inquisizione ma era quella medioevale, con questa inquisizione il papa stesso è capo dell’inquisizione. • organocentralizzatodi polizia della fede e delle coscienze. • bolla Licet ab initio, 1542 • E persecuzioni contro gli spirituali (imposizione di uomini e ideol ogieai vertici delle istituzioni ecclesiastiche) Compiti controllo della cultura alta e di quella pop olare: • persecuzione della filosofia ostile alla tradizione aristotelico- scolastica, con le condanne di Bruno, Patrizi, Campanella, Galilei ; • disciplinare le pratiche del divertimento,capillare vigilanzasull e credenzee le regole sociali dei c etiinferiori (pratiche stregonesche, b estemmia, adulterio, celebrazioni carne valesche etc.) e il controllo sulla rigi da segregazione fra cristiani edebr ei. compiti • Una potente struttura repressiva che a poco a poco dilatò i suoi compiti fino a investire lo sterminato universo delle • pratiche magiche e superstiziose, • della simulata santità, • dell’abuso della confessione per sollecitare le donne ad turpia, ma anche le feste, il ballo, il carnevale, il teatro, con l’intento di moralizzare i comportamenti Reato ad turpia: sollecitazione sessuale che le donne ricevevano durante la confessione. Questo reato avveniva durante la pratica confessionale, la confessione è segreta quindi come poteva essere la donna protetta? Evoluzione della confessione: spazi fisici e spazi mentali; Vale a dire che la confessione che diventasse un fatto intimo e privato nelle forme e che al confessore- giudice spettasse il compito di svolere una approfondita inchiesta sui pensieri, sulle intenzioni, sugli atti maturati nel segreto, con un orientamento verso accadimenti interiorie vita sessuale Macosì non si metteva a rischio il segreto della confessione? • bolla Contra sollicitantes pubblicata da Paolo IV nel 1559 con cui si concedeva all’i nquisitoreil potere di giudicare i confessori colpevoli di usare la confessione dei peccati come occasione per rapporti sessuali e subordinando questo provvedimento con l’arruolamento dei confessori al serviziodell’inquisizione romana
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