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Riforma Protestante e Controriforma: Fattori alla Base della Riforma, Schemi e mappe concettuali di Storia

Storia della Riforma ProtestanteStoria del cristianesimoStoria della Chiesa

La riforma protestante e la controriforma, due importanti movimenti religiosi del cinquecento. La riforma protestante nacque come risposta alla corruzione del clero, al nepotismo e allo scisma d'occidente. Tra i fattori alla base della riforma figurano la trasgressione del celibato, l'interesse maggiore per la gestione del patrimonio personale, la vita di lusso, la preparazione teologica dei sacerdoti e la possessione di immense proprietà fondiarie. Inoltre il contrasto tra il papato e i principi tedeschi, la vendita delle indulgenze e la figura di giovanni tetzel. La riforma protestante portò alla nascita del movimento di critica radicale e protesta, che prese il nome di riforma protestante, e alla figura di martin luther. Inoltre le ribellioni sociali, economiche e religiose in germania, il movimento anabattista e la pace di augusta.

Cosa imparerai

  • Che movimenti sociali si sono verificati in Germania durante la Riforma Protestante?
  • Che fattori hanno portato alla nascita della Riforma Protestante?
  • Come il papato ha reagito alla Riforma Protestante?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2018/2019

Caricato il 05/09/2022

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Scarica Riforma Protestante e Controriforma: Fattori alla Base della Riforma e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! Riforma protestante e Controriforma FATTORI ALLA BASE DELLA RIFORMA Conseguenze corruzione del clero, nepotismo, scisma d’Occidente: - trasgressione del celibato; - maggiore interesse per la gestione del patrimonio personale; - maggiore interesse per la vita di lusso rispetto che alla cultura spirituale dei fedeli; - preparazione teologica dei sacerdoti piuttosto bassa; - la Chiesa, infine, possedeva immense proprietà fondiarie le cui rendite dovevano servire per i poveri, le scuole e gli ospedali, ma che spesso venivano usate a proprio vantaggio. CINQUECENTO ➝ Nascita movimento di critica radicale e protesta dei confronti della Chiesa, che in seguito prenderà il nome di Riforma protestante. ↓ Al centro di tutta di tutta la questione della Riforma vi era Roma, sede del papato, la cui autorità, per i principi tedeschi e per i nuovi Stati nazionali, doveva limitarsi all’ambito spirituale. Nonostante ciò, il pontefice continuava a mantenere di fatto un’ampia capacità di azione in campo politico ed economico. Nei territori del Sacro Romano impero i contrasti fra papato e i principi tedeschi peggiorarono quando ascese al trono Carlo V d’Asburgo che aveva stretti rapporti con Roma e che progettava di rilanciare l’unità imperiale recuperando l’ideale di universalismo medievale per riprendere, in accordo con il papa, il ruolo di guida di tutta la cristianità. VENDITA DELLE INDULGENZE ➝ Il papa annullava in tutto o in parte le pene previste nell’aldilà in cambio di cospicue somme di denaro. Inizialmente le indulgenze venivano concesse in occasioni speciali, come il Giubileo, ma in seguito tale usanza fu estesa e le indulgenze vennero concesse anche a coloro che contribuivano con il proprio denaro alla costruzione di ospedali, ponti, cattedrali, opere pubbliche e così via. Con il tempo molti credevano ormai che l’indulgenza cancellasse non solo la pena, ma addirittura la colpa del peccatore, e che attraverso un pagamento in denaro si potesse salvare non solo l’anima del donatore, ma anche quella dei parenti defunti. LEONE X ➝ Iniziò ad usare le indulgenze per finanziare la costruzione della cupola di San Pietro. JHOANN TETZEL ➝ Domenicano tedesco che peggiorò la situazione con la sua predicazione a favore delle indulgenze. La Chiesa, con il passare del tempo dette, al contrario, sempre più importanza alle pratiche esteriori che all’approfondimento interiore della fede. RIFORMA PROTESTANTE = “libertà del cristiano” UMANESIMO ➝ Necessità di un rinnovamento spirituale: ritorno alle origini; a quei principi di semplicità e di povertà dettati dal Vangelo. ERASMO DA ROTTERDAM ➝ Mirò a riformare il cristianesimo dall’interno, proponendo un ritorno a una religiosità intima: il credente doveva avvicinarsi a Dio con l’aiuto delle sacre scritture. MARTIN LUTERO E LA ROTTURA CON LA CHIESA DI ROMA MARTIN LUTERO ➝ Monaco agostiniano, professore di Teologia all’Università di Wittenberg. Nel 1517 affisse al portone della chiesa della sua città un documento contenente “95 TESI” contro la corruzione della Chiesa e la vendita delle indulgenze. Il testo scatenò una protesta generalizzata, che spinse Lutero a procedere nella sua Riforma Protestante. Egli negò il valore dei sacramenti (riconosceva solo il battesimo e l’eucarestia) e la possibilità del libero arbitrio (solo Dio può salvare l’uomo, che a causa del peccato originale non può scegliere tra il bene e il male), e al contrario rivendicò il principio del libero esame: tutti potevano liberamente comprendere le Sacre Scritture (che vennero tradotte in tedesco) senza nessuna mediazione da parte della Chiesa. LEONE X condannò le tesi di Lutero e tentò di ottenere la ritrattazione, ma il monaco rispose bruciando pubblicamente la bolla papale. Il pontefice, per tutta risposta, lo scomunicò. CARLO V tentò anch’egli, desideroso di avere il papa come alleato, di ottenere una ritrattazione da parte di Lutero durante la dieta di Worms, ma questi si rifiutò e così fu costretto a mettere al bando tutti i seguaci di Lutero. Tuttavia, la Riforma ottenne le adesioni di quasi tutta la Germania settentrionale, grazie all’appoggio dei principi tedeschi desiderosi di incamerare i beni ecclesiastici e di allentare i vincoli di indipendenza dall’imperatore. RIBELLIONI SOCIALI, ECONOMICHE E RELIGIOSE RIVOLTE SOCIALI NELLA GERMANIA “RIFORMATA” RIVOLTA DEI CAVALIERI • Classe sociale protagonista Piccola nobiltà • Capo della rivolta Ulrich von Hutten, Franz von Sickingen • Presupposti di partenza Declino sociale ed economico della classe dei cavalieri (Ritter), anche a causa del diffondersi dell’artiglieria • Obiettivi principali Ripristinare gli antichi diritti feudali e incamerare i beni della Chiesa • Esito Finale Vengono sconfitti in battaglia dalla feudalità maggiore RIVOLTA DEI CONTADINI • Classe sociale protagonista Classi meno abbienti (lavoratori della terra) • Capo della rivolta Thomas Münzer • Presupposti di partenza Squilibrio determinato da uno sviluppo economico che privilegia i commerci penalizzando le campagne • Obiettivi principali Abbattimento sia della Chiesa sia dello Stato per giungere a un egualitarismo basato sulla partecipazione collettiva ai beni della terra e sull’abolizione delle tasse ecclesiastiche • Esito finale Dura repressione (incitata dallo stesso Lutero) sfociata nella battaglia di Frankenhausen (1525), dove più di 100000 contadini vengono uccisi
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