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Riforma protestante e controriforma, Appunti di Storia

Breve riassunto della riforma protestante e della controriforma

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 25/06/2024

nadin-abdelsalam
nadin-abdelsalam 🇮🇹

11 documenti

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Scarica Riforma protestante e controriforma e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Riforma protestate e guerra dei 30 anni In questo periodo l'uomo Inizia a diventare il protagonista delle sue azioni, Infatti si ha un passaggio da una visione teocentrica a una visione antropocentrica senza negare la presenza di Dio. Inoltre si inizierà a parlare di umanesimo Cristiano cioè intellettuali che non rigetteranno i dogmi cristiani ma coloro che li hanno portato avanti. Tuttavia i fedeli erano delusi dai comportamenti immorali delle gerarchie ecclesiastiche, questo perché si iniziarono a diffondere abusi ecclesiastici come per esempio simonia, vendita di reliquie, vendita delle indulgenze e nepotismo. Questo darà luce alla devotio moderna secondo cui bisognava prendere a modello la vita di Cristo. Per questo motivo si iniziò ad andare contro tutti coloro che avevano portato avanti un modello di vita diverso ma erano rappresentanti della chiesa. Erasmo da Rotterdam, uno degli umanisti più importanti, aderisce all'umanesimo Cristiano e porta avanti la devozione moderna.Scrive, inoltre, l'elogio della pazzia dove denuncia i comportamenti della chiesa. In quest'opera ci dice come la follia si manifesti nelle diverse autorità ecclesiastiche. Ci spiega come la classe più pazza sia quella dei teologi che interpretano a loro piacimento i misteri della fede. Successivamente sono presenti i monaci che recitano i salmi senza capire, e infine i papi che hanno abbandonato le parole del Vangelo. Si inizia inoltre ad affermare che i principi della teologia sono giusti ma è sbagliato in modo in cui vengono posti. Per questo motivo Lutero e Rotterdam entrarono in conflitto per colpa della dottrina del libero arbitrio. Infatti Lutero non condivide questa dottrina quindi idea quella della predestinazione, di matrice agostiniana, secondo cui dio ha stabilito chi otterrà la grazia e chi no. Lutero era un monaco agostiniano e viveva in Germania. Condanna soprattutto la vendita delle indulgenze. Nel 1517 il Papa Leone X promosse una vendita delle indulgenze per la ricostruzione della Cupola della Basilica di San Pietro. In risposta a ciò Lutero si espone con novantacinque tesi dove denuncia gli atteggiamenti della chiesa ed è proprio in questo periodo che ebbe inizio la riforma protestante. Nel 1520 ci fu una scomunica, ma la chiesa non prese una posizione per molti anni. Infatti, prima, nel 1513, il papa convocò Lutero a Roma. Tuttavia Lutero non voleva andarci perché era convinto della sua dottrina, per questo motivo ricorre al suo principe Federico Di Sassonia perché si ponesse come figura intermediaria. In quel momento c'erano le elezioni per l'imperatore e Federico era un candidato. Tuttavia le elezioni vennero e vinte da Carlo V. Il papa successivamente emanò una bolla in cui Lutero venne scomunicato e in risposta Lutero bruciò pubblicamente la bolla. In questo periodo poteva occuparsi delle questioni della chiesa anche l'imperatore perciò Carlo V convoca Lutero ma quest'ultimo non volle andarci. Carlo V era un grande imperatore e dovette allontanarsi per questioni politiche per questo motivo venne distratto dal caso di Lutero. Mettendosi d'accordo con Lutero, Federico Di Sassonia finge un rapimento e chiude Lutero in un castello per un anno in questo periodo Lutero tradusse la Bibbia in tedesco e visse in un momento di riflessione. Pensò che la riforma protestante avrebbe avuto successo solo con l'appoggio dei principi. Nonostante la sua posizione di svantaggio Lutero credeva che non bisognava approfittare della situazione per contestare. Tuttavia i cittadini pensarono che contestando contro i nobili avrebbero ottenuto una parità sociale e ciò sfociò in una vera e propria riforma. Lutero non condivideva gli atteggiamenti radicali liberi. Il caso di Lutero venne poi gestito dalle autorità Imperiali dal 1521 al 1529. l'azione di Lutero era stata interpretata come se volesse riformare anche la politica. Per questo motivo Lutero espone la sua vera opinione nella dottrina di due regni: afferma che c'era il regno della chiesa e il regno dello Stato. Nella parte relativa alla chiesa disse che ognuno era libero di scegliere la propria fede, si poteva interpretare come si voleva le Sacre Scritture e di essere sacerdoti di se stessi. Quindi riassumendo, i capisaldi della sua dottrina sono: ➔ libero esame, ➔ predestinazione, ➔ sacerdozio universale ➔ riduzione dei sacramenti, quindi erano accettati solo l'Eucaristia e il battesimo. In quel periodo la società era formata con i principi in alto e le classi meno potenti al basso. Per questo motivo si percepiva l'idea di Lutero come un tentativo di ribaltare la politica, quindi di aiutare le classi più povere a ottenere i propri diritti. Ciò suscitò la paura delle classi più ricche poiché si assisteva a una rivoluzione dei contadini. Ai contadini si unirono anche classi medie e fu chiamata dagli storici rivoluzione dell'uomo comune. Lutero sentendo ciò decise di abbandonare il castello e denunciò quello che stava accadendo ai Principi. Infatti non era d'accordo con gli esaltati o, definiti da lui indemoniati. Tra i rivoluzionari più estremi ci fu Munzer, il quale fu giustiziato. I contadini furono sconfitti e ciò segnò il successo della riforma protestante che si diffuse in molti paesi come in Francia con Calvino. Tuttavia egli si trovò costretto ad abbandonare la Francia in seguito alla situazione di repressione dello Stato. Come abbiamo visto nella dottrina di Lutero vennero ridotti sacramenti, cosa con la quale la chiesa non era d'accordo. Calvino afferma che vi è una scelta da parte di Dio di quelle che devono essere le anime a cui è concessa la salvezza. Quindi, in questo modo, consente una sorta di libero arbitrio all'uomo, nel lavoro in cui può manifestare le sue capacità di agire. Il lavoro rappresenta il luogo di emancipazione dell'uomo e Calvino in questo modo è come se vuole restituire all'uomo una sorta di possibilità. Infatti se svolge bene il lavoro è come se riconoscesse all'uomo stesso di compiere delle azioni che lo portano ad essere un uomo che potrà essere scelto da Dio stesso. Tra i diversi lavori vi erano: ➔ Dottori: si occupavano dell'istruzione e insegnavano la dottrina ➔ Anziani: erano incaricati di vigilare sui costumi e sulla vita religiosa dei cittadini e di mantenere la disciplina nelle chiese ➔ Diaconi: che si curavano dell'aiuto ai poveri ➔ Pastori: che si occupavano del. governo delle anime Organizzata in tal modo, la chiesa si preoccupava dell'altro e di tenere degli atteggiamenti morali e di mettere in atto dottrina che professava. Dall'altro lato era una chiesa rigida che andava a contrastare coloro che non rispettavano i dogmi ecclesiastici di questa chiesa protestante. Infatti vennero definiti eretici e processati così come aveva fatto la Chiesa Cattolica. Era presente il concistoro, composto da pastori e anziani che vegliavano sulla vita morale e sulla disciplina delle città, esaminavano le denunce, pronunciavano le condanne e avevano il potere di scomunica. Calvino dalla Francia fu costretto a spostarsi a causa dell'intolleranza che si era diffusa nei confronti dei protestanti molto repressiva. Nasce anche la teoria la dottrina delle giansenismo che teorizza il principio della predestinazione. Quando nascerà, la chiesa per discolparsi istituì dei collegi che venivano gestiti da degli ordini come domenicani e Gesuiti che avevano il compito di professare il vero messaggio della chiesa e l'azione di pentimento. La riforma protestante avrà degli effetti sulla società molto importanti. A livello sociale si creeranno delle tensioni, infatti chi aderisce alla Riforma Protestante andrà a scontrarsi con i cattolici. La Spagna e la Francia vengono ricordati come stati cattolici infatti ostacolano la diffusione della Riforma Protestante e mettevano in atto una politica repressiva violenta contro i protestanti, chiamati ugonotti o calvinisti. Nascono scuole e colleghi di impostazione Cattolica come quelli Gesuiti, cioè la compagnia di Gesù fondata da uno spagnolo cattolico, diede avvio alla seconda guerra del Monferrato. Vincenzo II aveva designato come erede un principe francese Carlo Duca di Nevers ma gli Asburgo rivendicarono la dipendenza del Ducato dell'impero e il duca di Savoia Carlo Emanuele III rivendicò i diritti sul Monferrato. Nel 1628 il duca di Savoia occupò il Monferrato mentre un esercito scese in Italia dalle Alpi conquistò e saccheggiò Mantova nel 1630. la Francia reagì mandando un esercito in Italia e sbaragliando a Susa le truppe del Duca di Savoia, Inoltre diniego in Piemonte occupando Pinerolo e Saluzzo. i trattati di Cherasco risolsero la crisi. in base a questi trattati il duca di Savoia ebbe una piccolissima porzione di Monferrato, la Francia ottenne l'insediamento di Carlo Duca di Never nel ducato di Mantova e Monferrato e il controllo diretto della fortezza del territorio di Pinerolo. In questo periodo si ebbe una nuova potenza nel conflitto: la Svezia. il sovrano svedese Gustavo II Adolfo nel 1630 penetrò nella Germania settentrionale. L'esercito svedese protestante riuscì a occupare Monaco di Baviera e a progettare l'assedio di Vienna. Wallenstein di fronte all'avanzata svedese venne richiamato in campo. da prima egli espulse le truppe sassoni penetrate nella Boemia. L’esercito di Svezia uscì vittorioso dalla battaglia di Lutzen. Intanto le truppe svedesi persero la loro guida e sul trono di Svezia salì la figlia Cristina di soli 6 anni. Due anni dopo morì anche Wallenstein. Dopo l'uscita di scena del grande generale alle truppe Imperiali si unirono contingenti militari inviati dalla potenza Cattolica spagnola che riportarono una schiacciante vittoria sulle truppe svedesi. nel 1635 i principi protestanti firmarono la pace con l'imperatore: la pace di Praga. La morte di Gustavo II Adolfo sul campo di battaglia aveva sottratto alla Francia l'ultimo argine per evitare lo scontro diretto con la Spagna. Richelieu e Luigi XIII decisero dunque l'intervento nella guerra contro l'asse asburgico. Nel maggio 1635 il re di Francia dichiarò guerra a Filippo IV di Spagna dando inizio alla fase finale della guerra dei trent'anni. Nei primi due anni della guerra dei trent'anni la Francia aveva agito per lo più nell'ombra. di fronte ai successi degli Asburgo in Germania il sovrano francese si decise a intervenire direttamente nel conflitto. il cardinale Richelieu voleva evitare che si rafforzasse l’autorità dell'imperatore in Germania. Le ragioni politiche prevalsero su quelle religiose e Richelieu scelse di allearsi con le forze protestanti contro la Spagna e l'imperatore. L'ingresso della Francia introdusse un principio di secolarizzazione e di laicizzazione del conflitto. l'intervento militare della Francia rianimò sia la Svezia sia le Province Unite. Nel primo anno di guerra gli Asburgo ebbero la meglio: nel 1636 le truppe spagnole si accamparono infatti a Corbie. si trattò tuttavia di una prevalenza di breve durata. l'Olanda dal 1621 riportò una grande vittoria sulla flotta in Spagna mentre gli svedesi continuarono a devastare le città e le campagne della Germania. con l'ingresso della Francia i fronti di guerra per la Spagna aumentano ulteriormente. Il peso immane di questo ampliamento del conflitto non tardò a farsi sentire. le tensioni interne alla monarchia spagnola esplosero. nel 1640 scoppiarono rivolte che giunsero a proclamare l'indipendenza della Spagna. Intanto sul fronte fiammingo l'esercito francese sbaragliò quella spagnola nella battaglia di Rocroi e successivamente lens. il nuovo imperatore Germanico Ferdinando III si ritirò dal conflitto e avviò i negoziati di pace. dopo non pochi anni di trattative si giunse a una serie di accordi di pace separati, conclusi nel 1648 e noti come pace di Westfalia che segnarono la vittoria della Francia e del fronte protestante e sancirono definitivamente all'esistenza di una differenziazione tra l'Europa del Nord e quella del Sud. La pace di Westfalia pose fine alla guerra dei trent'anni. sul piano religioso vennero rinnovati contenuti della Pace di Augusta con l'aggiunta del riconoscimento anche della confessione calvinista. il principio del cuius regio eius religio venne confermato ma leggermente attenuato con l'abolizione della confisca dei beni per chi sceglieva di emigrare per motivi religiosi. A livello politico invece a Westfalia venne definitivamente destrutturata l'autorità Imperiale, ridotta ormai a un potere puramente nominale. l'imperatore venne privato delle sue prerogative più rilevanti. dal punto di vista territoriale definì il quadro europeo spazzando via le pretese di egemonia degli Asburgo d'Austria. alla Francia venne assegnati diversi territori. le Province Unite vivono finalmente riconosciuta la loro Indipendenza politica da parte della Spagna. la Svezia ebbe garantito il proprio predominio sul Baltico. Il collegio elettorale Imperiale peraltro fu allargato a 8 membri. In conclusione, grazie alla pace di Westfalia l’Europa raggiunse un nuovo equilibrio rimasto sostanzialmente in vigore fino all'inizio del XVIII secolo. Restava ancora e invece ha aperto il conflitto tra la Francia e la Spagna che si sarebbe chiuso soltanto dal 1659 con la pace dei Pirenei. i Pirenei divennero il nuovo confine tra i due regni ristabiliti i rapporti si considerano grazie al matrimonio tra Maria Teresa e il nuovo re di Francia Luigi XIV. con la pace di Westfalia si chiudeva nell'Europa continentale l'ultima guerra di religione nello stesso tempo la guerra dei trent'anni presentò per la prima volta alcune caratteristiche che ritroveremo nei conflitti dell'età contemporanea: ● Si configurò come una guerra mondiale benché con battute esclusivamente sul suolo europeo ● si consumò la definitiva scissione tra la politica e la religione ● si posero i germogli per la nascita del principio di nazionalità e l'affermazione di medie potenze ● si ridimensionò il predominio degli Asburgo ● Iniziò un processo di ridimensionamento dell'azione temporale dei Pontefici ● comparvero per la prima volta eserciti privati retribuiti da imperatori militari Nella guerra dei trent’anni ricordiamo anche Cartesio che si ritrovò ad essere coinvolto nel conflitto anche se senza interesse. Alla fine della sua vita venne chiamato dalla regina Cristina di Svezia per poter ascoltarlo parlare della sua fede cattolica. Infatti Cartesio era cattolico, invece lei era protestante. La regina dopo aver ascoltato Cartesio si convertì. Cartesio poco dopo morì in Svezia. Si pensa che sia morto o di morte naturale a causa della sua polmonite o a causa di coloro che erano contro la conversione della regina, quindi volendo proteggere il protestantesimo lo avvelenarono.
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