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Rilievi storico celebrativi romani, stili pompeiani, abitazioni romane, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Una descrizione dettagliata dell'Arco di Trionfo e della Colonna Traiana, con informazioni sulla periodizzazione storica, i fori imperiali, la colonna coclide, il bassorilievo, l'Arco di Costantino, gli stili artistici e le abitazioni dell'epoca romana. Sono inoltre fornite informazioni su Rimini e la presenza di asole archeologiche. Il testo è utile per approfondire la conoscenza dell'arte e della storia romana.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 15/09/2023

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jennifer-fratti 🇮🇹

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Scarica Rilievi storico celebrativi romani, stili pompeiani, abitazioni romane e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! Rilievi storico-celebrativi Arco di trionfo- colonna coclide PERIODIZZAZIONE: -monarchico: VIII-VI 753-509 -repubblicano: VI-I 509-27 -Imperiale: fine I- V d.C. 27-476 (27-14 Augusto) (98-117 Traiano) Foro romano: -basilica Emilia (4 navate, due navate minori e una centrale con un rialzo) -curia (sede del senato) -rostri (tribuna degli oratori) A Rimini il foro era in corrispondenza di piazza tre martiri, sono presenti delle asole archeologiche: una mostra alcuni dei grandi basolati in pietra di San Marino di pavimentazione della piazza, mentre l’altra si trova in via IV novembre e si può ammirare la lastricatura del marciapiede e dell’antica piazza, si possono anche intravedere i mattoni del muro della basilica, su questo muro fu edificata la chiesa di Santa Innocenza, nel 1919 fu demolita per realizzare una via di collegamento fra la piazza e il duomo. Fori imperiali: dai decenni finali del I secolo d.C. l’area dei fori imperiali, in tutto 5, ideologicamente alternativi al foro romano dell’età repubblicana. Dall’altare della patria fino al Colosseo: foro di Cesare, di Augusto, di Traiano. In epoca fascista in corrispondenza dei fori furono messe delle statue in bronzo (come quella di Cesare nel 1933 a Rimini, per esaltare la romanità) FORO DI TRAIANO Traiano imperatore spagnolo -piazza porticata con al centro la statua di Traiano, aveva accesso tramite un arco onorario, ha due esedre a semicerchio, al centro c’era una statua equestre di Traiano che non si è conservata. - mercati traianei (area commerciale, disposti su due piani) -basilica Ulpia (altro nome di Traiano) a 5 navate, navata centrale più alta, con due esedre sui lati corti perché si entrava dal lato lungo (i cristiani tolgono un’abside ed entrano dal lato corto) -colonna traiana affiancata da due edifici rettangolari adibiti a biblioteche -tempio del divo traiano Via Biberatica= si affacciavano i termopoli Rilievo storico celebrativo= resistono due colonne coclidi (aureliana e troiana) COLONNA TRAIANA: -coclide (di grandi dimensioni con un nastro che si avvolge attorno alla colonna dove i romani raccontano la propria storia, collocata su dei basamenti, toro conformato in corona d’alloro) -dopo la basilica Ulpia tra le due biblioteche, è un sacello funerario: Traiano è sepolto con la moglie sotto il basamento. -ora c’è sopra la statua di San Pietro -circa 30 metri -era colorata -sono narrate le vicende belliche di Traiano (che ha conquistato i Daci, sotto cui l’impero arriva alla massima espansione, suicidio del re dei daci Decebalo) Bassorilievo ma con un calpestio su cui si muovono: -rilievo aulico (realista) -Danubio personificato - descrizione dei cavalli, degli scudi, della lorica -non vediamo solo scene di guerra, ma anche per esempio la costruzione di un castrum. Colonna dorica però con base e presenta il capitello decorato da ovuli. Fregio 200 metri si avvolge per 23 volte attorno al fusto. Inizia con l’attraversamento del danubio da parte dell’esercito romano e finisce con il suicidio del re decebalo , a metà del fregio una grande vittoria alata indica la suddivisione fra due fasi della guerra. L’imperatore è spesso posto più in alto dei suoi suddetti. La prospettiva dall’alto a volo d’uccello con cui sono resi gli edifici e gli elementi del paesaggio si rifanno alle cartine militari usate dai generali. Data la difficoltà nella lettura della statua ci sono delle scene poste sulla stessa verticale come a offrire un riassunto: per esempio un barbaro che cade da un mulo è da leggersi come il presagio della vittoria romana, è infatti allineata con il suicidio di Decebalo Inaugurata nel 113 d.C. Arco di Costantino Eretto nel 315-316 nella valle del colosseo per celebrare la vittoria su COSTANTINO I il grande (280-337 d.C.), imperatore del 306 al 337 (dal 324 unico), 312 sconfigge Massenzio a Ponte Milvio e fu riconosciuto Augusto del Senato (nel 306 acclamato imperatore solo dall’esercito), 313 a Milano proclama l’editto che rese i cristiani liberi di professare la propria religione, 326 la “nuova Roma”, Costantinopoli, costruita a Bisanzio, sul Bosforo, divenne capitale dell’impero romano al posto di Roma. Nel 395 l’impero romano fu diviso in Oriente e Occidente: fino al 402 la capitale dell’impero romano d’Occidente fu Milano. QUARTO STILE: finta scenografia teatrale (45-79 d.C.) dell’illusionismo prospettico o fantastico Pannelli monocromi con quadri al centro (spesso legato al teatro), anche esso pannelli monocromi con quali al centro, utilizza architetture illusionistiche nei tramezzi sei pannelli e nelle zone superiori. CORRENTE AULICA: modellato sull’arte greca, sono rispettate le proporzioni naturali E si seguono le regole della prospettiva, stile classicheggiante adottato nell’arte ufficiale. Lo stesso stile caratterizza i sarcofagi con rilievi a tema mitologico nella Roma della fine del primo secolo nella seconda metà del terzo. PLEBEA: proporzioni simboliche o gerarchiche, scarso aggetto a vantaggio di una concezione più disegnativa che tridimensionale, rigidità frontale o figure che si tagliano di profilo, no profondità, prospettiva ribaltata. Per la sua semplicità È lo stile preferito nei monumenti di committenza ufficiale, autoctono romano. Abitazioni In città si trovavano la DOMUS, l’abitazione destinata a una sola famiglia di ceto medio alto e l’ INSULA, un caseggiato abitato da numerose famiglie (piani alti per i poveri perchè più a rischio incendio, al piano terra c’erano i negozi, ne sappiamo qualcosa da Vitruvio) Fuori dalla città si trova invece la VILLA. Lo schema base della domus è quello che troviamo nella casa etrusca: l’ingresso era suddivisa in due parti, il vestibolo e lo stretto corridoio (fauces) che conduceva il grande spazio centrale l’atrium che dava luce e aria agli ambienti circostanti, era inoltre caratterizzato da un funzionale sistema di raccolta delle acque piovane, raccolte nell’impluvium tramite il complivium. Sull’atrio se affacciavano le camere da letto (cubicula), piccole e prive di finestra. Sul fondo si aprivano la sala di ricevimento (tablinium) in una stanza di soggiorno (triclinium) nel secondo secolo comparvero nuovo ambiente il Peristilium: giardino porticato/colonnato. Vi erano stanze non collegate della casa: bottega, termopolium Decorazioni: 1. Affresco parietale: alleggerire ambienti senza finestre 2. Mosaico pavimentale: policromo o più semplificata, in base ai soggetti rappresentati si può intuire la stanza Domus chirurgo È stato possibile musealizzare il sito sul posto, in base agli oggetti trovati si è capito si trattasse di un chirurgo specializzati in traumi ossei. Parete cubicolo= pezzetto intonaco+ ara. Si chiamava eutiches (nome greco dalla Galazia-Turchia) Statua equestre di Marco Aurelio In bronzo dorato, scampata alla fusione perchè nel medioevo era stata interpretata come ritratto di Costantino, primo imperatore cristiano. La gualdrappa frangiata del cavallo, tipica delle popolazioni nordiche, ha fatto pensare a una dedica dopo la vittoria di Marco Aurelio sulle popolazioni germaniche (176 d.C.). capelli e barba folta, vestito in tunica e mantello militare senza corazza e protende il braccio destro nel gesto di chi arringa l’esercito. La sua pacatezza e la tranquillità del cavallo suggeriscono l’ordine ristabilito. Diviene il modello per il fondatore della dinastia dei Severi. Fibula che tiene il mantello. Una copia è stata posta da Michelangelo in piazza del campidoglio. Tetrarchia Voluta da Diocleziano per manifestare la nuova gestione del potere da lui inaugurata, le due coppie di figure allo stesso abbigliamento militare, composto da corazza mantello spada al fianco e copricapo, volti fortemente astratti molto simili tra loro che esprimono un’idea di forza e decisione. I personaggi rappresentano la prima tetrarchia voluta da Diocleziano, due augusti I due cesari al comando, sono il gesto dell’abbraccio e la barba, segni di maggiore autorità differenziano gli augusti dai cesari In porfido rosso viene da Costantinopoli, portati dai Veneziani, anche cavalli bronzo. Panneggio rigido, volti rigidi (tardo romano III-IV), occhi sgranati e in evidenza. Tetrarchi tra la basilica e i palazzi lucani Testa colossale di Costantino Nell’imponente Basilica di Massenzio venne collocata la statua colossale, grande dieci volte il vero. Si trattava di un acrolito cioè di una statua realizzata per pezzi e in materiali diversi, in genere con le parti del corpo nude in marmo e quelle restanti in legno o muratura. Le parti del corpo rimaste la testa i piedi e le mani suggeriscono che l’imperatore fosse raffigurato nella tipica iconografia di Giove seduto in trono. Appartiene a questa statua il migliore esempio della ritrattistica imperiale dell’epoca, il Ritratto di Costantino: ha proporzioni colossali, impostazione geometrica e enormi occhi dilatati hanno un effetto che irrigidisce lo sguardo e idealizza il ritratto trasformandolo in un simbolo di potere (corrente plebea). Occhi verso l’altro indicano un rapporto diretto col divino, la specifica iconografia emerge solo dal mento prominente e dl naso aquilino. Costantino vuole essere il legittimo erede dei buoni imperatori del passato come Augusto e Traiano, ne riprende infatti la capigliatura a calotta. Arte paleocristiana Se ci occupiamo soltanto dell’arte dei cristiani, TARDO ANTICA se si parla dell’ultima parte dell’impero romano d’occidente. Fino al III secolo, clandestinità, catacombe, il cristianesimo dal I d.C: si diffonde prima tra le comunità ebraiche di Palestina, Giudea per poi espandersi fino a Roma, dove viene martirizzato l’apostolo Pietro. Persecuzioni e uccisione dei cristiani. Dal IV secolo, libertà di culto, domus ecclesiae- basilica= luoghi di culto. Prima le case delle assemblee erano case provate, poi con la libertà di culto sono state donate alla chiesa e trasformate in chiese con funzione liturgica e pastorale.
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